#POLITICAFFÈ

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Trump ispira l’estrema destra tedesca

Stampa statunitense

“Trump è a Berlino!”. È una donna ad urlarlo da un palco a Berlino durante la manifestazione di attivisti di estrema destra svoltasi il 5 settembre scorso. Sebbene Donald Trump non fosse in Germania ma a kilometri di distanza quel giorno, la donna è risultata così convincente che alcuni attivisti di estrema destra si sono presentati all’ambasciata americana di Berlino per parlare con lui. La faccia di Trump veniva mostrata su striscioni, T-shirt e sulle bandiere sventolate da una folla di 50.000 persone che sono scese in piazza per manifestare contro le restrizioni adottate a causa della pandemia in Germania.

Come riporta il New York Times, questa è l’ennesima prova che il Presidente Trump stia diventando oggetto di culto nel panorama della destra tedesca, sebbene sia generalmente impopolare tra la maggior parte dei tedeschi, secondo quanto mostrano i sondaggi. Tuttavia, il suo messaggio di “rottura”, il suo schietto nazionalismo e la tolleranza dei suprematisti bianchi uniti al suo scetticismo sui pericoli della pandemia, stanno avendo larga eco oltre il continente nordamericano, specialmente in Germania. In un momento storico in cui la linea tra informazione vera e informazione falsa si fa sempre più sottile e non è ben delineata, un messaggio simile comporta dei rischi reali per le democrazie occidentali, consentendo ai gruppi di estrema destra di raccogliere consensi tra coloro che sono scettici nei confronti delle misure adottate per il contenimento della pandemia di Coronavirus.  In Germania, come negli Stati Uniti, Trump è diventato una fonte di ispirazione per questi gruppi di minoranza.

Tra questi non ci sono solo movimenti di estrema destra, ma anche seguaci di QAnon, la teoria del complotto di Internet popolare tra alcuni dei sostenitori di Trump. I seguaci di QAnon sostengono che Trump stia combattendo contro un “Deep State” che controlla finanza e potere.

La CNN sottolinea come i sondaggi registrino un alto tasso di approvazione nei confronti della Cancelliera Angela Merkel per l’approccio deciso mostrato al momento dello scoppio della pandemia. Inoltre, i sondaggisti hanno registrato un calo del consenso nei confronti di Alternative für Deutschland, il primo partito di estrema destra ad entrare nel 2017 nel Parlamento federale tedesco dagli anni ’60. Il partito aveva cercato di sfruttare al meglio lo scetticismo nei confronti della pandemia e aveva invitato i suoi sostenitori a prendere parte alle manifestazioni dello scorso sabato.

Stampa tedesca

A Berlino nelle scorse settimane una folla indomita di manifestanti si è ritrovata per protestare contro le misure pandemiche attuate dal governo. Nello specifico, un particolare è riuscito a catturare l’attenzione di molti: l’eterogeneità dei dimostranti. Già, perché oltre ai nazionalisti, come racconta un giornalista di Deutsche Welle, c’era anche chi ha prontamente sventolato la bandiera che fu utilizzata prima nella Germania imperiale, e poi nella Germania nazista, la “Reichsflagge”. In altre parole, vi era una presenza cospicua di neonazisti. Ciò che dunque ha turbato la classe politica sono stati sia l’indifferenza dei nazionalisti nel marciare assieme a dimostranti con tendenze tanto oltranziste, sia il fatto che i radicali di estrema destra potrebbero utilizzare questo movimento di profondo malcontento per i propri fini. Il Presidente federale Frank-Walter Steinmeier ha infatti definito questa vicenda come un attacco insopportabile al cuore della democrazia. Soprattutto, non è passata inosservata la presenza di esponenti del “Reichsbürger”, ovvero “i cittadini del Reich”, un movimento che si oppone al moderno Stato tedesco. In questo caso l’emittente tedesca, al contrario della stampa internazionale, non ha lasciato grande spazio al fatto che in queste veementi manifestazioni, che hanno raggiunto il loro culmine nei pressi del Reichstag, ci sia stato un forte richiamo all’attuale Presidente americano, che viene idolatrato da molti degli esponenti tedeschi di estrema destra. Nell’era di Trump è aumentato il numero dei gruppi neonazisti statunitensi che hanno un forte legame con i neonazisti tedeschi.

Chiara Aveni e Gaia Natarelli

Fonti

Trump Emerges as Inspiration for Germany’s Far Right, disponibile su  https://www.nytimes.com/2020/09/07/world/europe/germany-trump-far-right.html, consultato il 09/09/2020

Germany’s virus response won plaudits. But protests over vaccines and masks show it’s a victim of its own success, disponibile su https://edition.cnn.com/2020/09/05/europe/germany-virus-response-victim-of-own-success-intl/index.html, consultato il 09/09/2020

Opinion: Anti-pandemic protesters too cozy with neo-Nazis disponibile su https://www.dw.com/en/opinion-anti-pandemic-protesters-too-cozy-with-neo-nazis/a-54785002, consultato il 09/09/2020

Extremists could hijack coronavirus rallies in Germany, warns BfV head disponibile su https://www.dw.com/en/german-reichstag-protests/a-54783070, consultato il 09/09/2020

German leaders slam extremists who rushed Reichstag steps disponibile su https://www.dw.com/en/german-leaders-slam-extremists-who-rushed-reichstag-steps/a-54758246, consultato il 09/09/2020

US neo-Nazi groups on the rise under President Donald Trump: report disponibile su https://www.dw.com/en/us-neo-nazi-groups-on-the-rise-under-president-donald-trump-report/a-42688331, consultato il 09/09/2020

What are the links between US and German neo-Nazis? disponibile su https://www.dw.com/en/what-are-the-links-between-us-and-german-neo-nazis/a-40127263, consultato il 09/09/2020

#ATUTTOMONDO

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La rassegna stampa internazionale dell’UNINT

Francia, incubo da Coronavirus: 7 mila nuovi contagi e in aumento anche i ricoveri in terapia intensiva. La chiusura dei confini fra Canada e USA per combattere la pandemia è estesa fino al 21 settembre. A Luachimo l’antica centrale elettrica verrà trasformata nel primo museo dell’elettricità angolano.

EUROPA

In Andalusia (Spagna), si sono verificati due eventi spiacevoli. Il primo, riportato da El País, tratta di un incendio avvenuto nelle campagne di Huelva, vicino Siviglia, e fa parte di uno dei maggiori incendi degli ultimi dieci anni. Questa stagione stava procedendo bene, fino al 27 agosto, quando le fiamme si sono impossessate dai 12.000 ai 14.000 ettari e circa 3.000 persone sono state evacuate dalla zona. Questo incendio fa parte dei cosiddetti “super incendi”, poiché sono molto pericolosi per la popolazione e difficili da arrestare. Sono ancora in corso le indagini in quanto l’origine dell’incendio è ancora sconosciuta.

Rimaniamo nella regione, stavolta la notizia de El Mundo coinvolge due poliziotti rimasti feriti in una operazione di lotta al narcotraffico ad Algeciras. Uno dei due agenti, di 33 anni, ha perso un braccio. I due agenti si trovavano nella volante e hanno bloccato il passaggio al veicolo sospetto, ma questo non si è fermato, investendo la volante che si è ribaltata. In seguito, sono stati trovati 16 sacchi di hashish nel veicolo del narcotrafficante. Questa operazione faceva parte di una maggiore ancora in corso.

Infine, ci spostiamo a Murcia, dove El Mundo dà la notizia di una donna di 52 anni violentata in una cala nudista della costa di Mazarrόn mentre prendeva il sole. La donna è stata soccorsa da una coppia nell’attesa dell’arrivo della Guardia Civile che ora sta lavorando per rintracciare l’aggressore.

L.C, M.D.F. e I.V

In Svizzera, la virologa Isabelle Eckerle ritiene che anche i bambini debbano essere sottoposti ai tamponi per il Covid-19. Come dichiarato da Le Matin, in assenza di tamponi i casi di contagio sono rilevati troppo tardi, come avvenuto ad Argovia e Ginevra, dove è stato necessario chiudere le scuole. Tuttavia, gli esperti sono consapevoli che testare i bambini sarà una sfida poiché, d’inverno, sarà più difficile distinguere i sintomi del Covid-19 da quelli di un normale raffreddore.

EA.V.

Domenica 6 settembre la Francia ha registrato più di 7.000 nuovi casi positivi al Covid-19 ed è in aumento il numero di ricoveri in terapia intensiva. Come riportato da Le Parisien, il Consiglio di Stato giustifica, in alcuni casi, l’obbligo di indossare mascherine nei dipartimenti del Rodano e del Basso Reno. Due professori dell’Assistance Publique-Hôpitaux de Marseille, Hervé Chambost e Dominique Rossi, mettono in guardia sulla situazione nelle Bocche del Rodano, dove il 6 settembre 67 dei 70 letti di terapia intensiva riservati a pazienti con il Covid-19 erano occupati.

S.C.

In Belgio, l’N-VA (partito politico fiammingo di destra) è da diverse settimane fuori dalle trattative per la formazione del governo. I nazionalisti criticano le trattative tra i 7 partner della coalizione “Vivaldi”, che riunisce socialisti, liberali, ambientalisti e il CD&V, lasciando fuori il CDH e i nazionalisti fiamminghi. «Siamo stati messi da parte. I due maggiori partiti del Paese [N-VA e Vlaams Belang] sono stati messi da parte» ha riferito la vicepresidente del N-VA Cieltje Van Achter. Come riportato da RTBF, con 25 seggi sul lato fiammingo del parlamento federale, l’N-VA è il più grande partito delle Fiandre e di tutto il Belgio, mentre il Parti Socialiste è il più grande partito francofono con 20 seggi.

S.C.

In Portogallo l’inizio di questa settimana è marcato dall’incontro dei capi di stato e specialisti a Porto. L’incontro intende analizzare la situazione epidemiologica e determinare le misure da prendere dopo il 15 settembre, quando il Portogallo entrerà preventivamente in fase di “contingenza”. Verrà anche trasmessa su Youtube per la prima volta la parte espositiva della riunione a favore dei cittadini, riferisce Público. Continuano invece gli incendi, la scorsa settimana un incendio nell’area di Bragança ha richiesto l’intervento di 7 mezzi aerei e 220 pompieri, mentre sono a rischio massimo di incendio questi giorni un centinaio di zone come annunciato dall’Instituto Português do Mar e da Atmosfera (IPMA), informa Lusa.

D.F.

I militari tedeschi ora ne hanno ricevuto conferma: Alexei Navalny, ex spia russa, è stato avvelenato con il Novichok, un veleno appartenente ad un gruppo di agenti nervini sviluppati dall’Unione Sovietica negli anni Settanta e Ottanta.

Stando a quanto emerge sulle prime pagine del giornale tedesco Der Tagesschau, Berlino ha delle prove inequivocabili riguardo l’omicidio della spia Navalny, ucciso con la stessa sostanza utilizzata contro Serghei Skripal e sua figlia nel 2018. Navalny era noto per aver condotto campagne contro la corruzione e per aver criticato e sfidato aspramente Vladimir Putin. Il veleno ha cominciato a far sentire il suo effetto mentre era in volo verso Mosca su un aereo di linea e dopo un atterraggio di emergenza è stato ricoverato in terapia intensiva nello storico ospedale Charité di Berlino. La cancelliera tedesca Angela Merkel ha affermato che la Russia dovrà rispondere con fermezza alle domande che tutti si stanno ponendo riguardo il caso tanto discusso.

Di notevole importanza rimangono anche le ultime novità riguardanti il gasdotto Nordstream 2 che è oggetto di scontro tra USA e Russia. Quello che è stato chiamato come Nordstream 2 è un raddoppiamento dell’infrastruttura già esistente e del gas naturale che dalla Russia viene trasportato verso il mercato in Europa. Leggendo su Spiegel Politik emerge che la Germania ha tentato di giocare la carta dell’europeizzazione, nonostante nell’Unione Europea e nella Repubblica Federale Tedesca le idee e opinioni riguardanti questo progetto creato da Putin sono sempre state inconciliabili e differenti. Mercoledì pomeriggio Angela Merkel ha riunito a tal proposito i sei ministri più importanti in Cancelleria. La conferma dell’avvelenamento della spia sovietica è scaturita in una vera e propria bomba politica. 

In un articolo su Die Zeit il politico tedesco appartenente al partito CDU Friedrich Merz ha suggerito che l’Unione Europea dovrebbe gradualmente ridurre la sua dipendenza dal petrolio e gas russi riferendosi al caso Navalny. Armin Laschet, Primo Ministro del Land Nordrhein-Westfalen, si è espressa come contraria ad una decisione affrettata su Nord Stream 2. La domanda su dove la Germania trarrà energia in futuro deve essere risolta nell’interesse di tutte e due le parti in modo oggettivo. Ha fatto sentire la sua voce anche la politica dell’SPD Manuela Schwesig del Mecklenburg-Vorpommern, la quale, senza far alcun riferimento al caso Navalny, ha dichiarato che la Germania ha bisogno del gasdotto per il futuro per approvvigionarsi di energia.

M.S., L.R.

A Birmingham, nel Regno Unito, un uomo è stato fermato dalla polizia dopo aver accoltellato otto persone. Secondo la BBC, il sospettato, armato di coltello, ha ucciso un uomo e ferito altre sette persone nell’arco di due ore nel centro della cittadina inglese.

La polizia del West Midlands è stata subito avvertita dell’accaduto ed è intervenuta tempestivamente, affermando che nessuna delle vittime ha riportato lesioni gravi e hanno esortato i residenti ad allontanarsi dalla zona, come riportato da The Guardian.

Gli investigatori hanno fin dal principio escluso la matrice terroristica dell’attacco, sostenendo che non ci sono prove concrete che avvalorino la pista del crime d’odio o dell’appartenenza a bande criminali, come sostiene The Telegraph.

Alcune telecamere a circuito chiuso hanno ripreso tutta la scena della terribile aggressione, mostrando un uomo con indosso un berretto da baseball che colpiva le vittime scelte apparentemente a caso, come afferma The Sun.

In Irlanda sono arrivati i risultati dell’esame di immatricolazione universitaria di tutto il Paese.

Come si legge su The Irish Time, il numero di studenti che ha ottenuto il miglior punteggio è aumentato vertiginosamente rispetto agli anni precedenti.

Il ministro dell’Istruzione Norma Foley si è congratulata con gli studenti affermando che i risultati sono stati una scelta equa data la situazione di emergenza, secondo quanto riportato da Independent.ie.

Secondo RTE, circa 60.000 studenti sono in attesa di ricevere i risultati online.

S.C., S.P.

In Russia il Cremlino ha severamente criticato la proposta statunitense di creare una “Lista Navalny” sulla falsariga della “Lista Magnitsky”. Quest’ultima, conosciuta formalmente come Magnitsky Act Rule of Law, è una disposizione sottoscritta dal presidente Barak Obama nel dicembre 2012, la quale si proponeva di punire gli ufficiali russi responsabili della morte dell’avvocato Sergej Magnitsky e allo stesso tempo di garantire regolari scambi commerciali tra i due paesi. Dall’entrata in vigore della legge nel 2016, gli Stati Uniti sono autorizzati a sanzionare coloro che potrebbero commettere crimini contro i diritti umani e a impedire loro di entrare nel territorio statunitense.

In risposta alla provocazione americana, proveniente da un blogger del New York Times, il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov ha richiesto un comportamento più sobrio da parte del giornalista che ha scritto della “lista Navalny”. Egli si è espresso con le seguenti parole lunedì “L’intento di associare la Russia o il suo governo a quello che è accaduto è inaccettabile e sostanzialmente assurdo.” Alla luce dei fatti che la lista Navalny è un’idea supportata dall’imprenditore William Browder continua: “Sarebbe stato strano se una persona come Browder, la quale è richiesta in Russia per tasse e altri crimini, non avesse supportato proposte così assurde” ha sarcasticamente dichiarato Peskov all’agenzia di stampa TASS.

Spostandoci dai temi di politica internazionale e parlando di cultura, la Federazione Russa è presente a livello internazionale anche da un punto di vista più artistico-culturale, in quanto quest’anno la Mostra del cinema di Venezia, che ha raggiunto la sua 77° edizione, vede la partecipazione del regista Andrej Konchalovskij, con il film “Cari Compagni!”.

La Mostra del Cinema di Venezia è il primo evento internazionale a non essere cancellato a causa della pandemia di coronavirus. La testata giornalistica “VestiRu” riporta le parole del direttore della Mostra, Alberto Barbera, che definisce questo evento un “nuovo inizio” e “una speranza per la rinascita dell’industria cinematografica dopo la pandemia”.

Il maestro del cinema russo, Konchalovskij, già vincitore di due leoni d’argento, con il suo film ha riacceso molte speranze nei suoi compatrioti, che da parte loro considerano molto plausibile la possibilità di vedere l’opera premiata con un oro.

Il film sarà ampiamente distribuito prima in Russia a novembre: esso immerge lo spettatore negli eventi del 1962 e tratta di un dramma storico che si incentra sulle manifestazioni dei lavoratori nella città di Novocherkassk, dove si sono svolte anche le riprese.

Un’idea generale dell’opinione della critica russa su “Cari Compagni!” è racchiusa nell’articolo della rivista “Rossiskaja Gazeta” in cui viene presentata la pellicola: “Il lavoro di un artista serio è sempre molto più profondo di qualsiasi altra sua dichiarazione pubblica. Perché nella creatività, oltre alle tesi iniziali, spesso contro la volontà dell’autore, si riflette quello che c’è nella sotto la corteccia.”.

 S.N., D.S.

AFRICA

La Commissione nazionale per i diritti umani del Niger ha accusato le Forze di difesa e di sicurezza (SDS) di aver giustiziato dei civili durante delle operazioni militari antijihadiste. Secondo quanto riportato da BBC Afrique, sono stati scoperti settanta corpi in sei fosse comuni a Tillaberi, nel nord-ovest del Paese, una regione colpita dalla violenza jihadista. Abdoulaye Seydou, presidente della Rete panafricana per la pace, la democrazia e lo sviluppo ha preso parte all’inchiesta e ritiene che i responsabili siano alcuni membri delle forze armate. Tuttavia, non si sa se la colpa sia dei più alti gradi dell’esercito.

EA.V.

In Angola, a Luachimo, l’antica centrale elettrica Barragem Hidroeléctrica verrà trasformata nel primo museo dell’elettricità. A parlarne è il giornale Jornal de Angola che riporta l’intervento dell’ingegnere Joaquim Garcia da Costa, direttore dell’opera per il ministero dell’Energia e dell’Acqua. Ha affermato infatti che le attrezzature e i macchinari elettrici dell’antica centrale verranno messi in mostra nel museo. Inoltre, l’ingegnere prevede un incremento del turismo, soprattutto degli specialisti sia angolani che stranieri di ingegneria elettronica. Costruita nel 1950 e messa in funzione nel 1957, conserverà le quattro turbine che in passato producevano 8,4 megawatt di energia elettrica e rappresenterà il percorso storico dell’elettricità in Angola.

M. P.

Il Primo Ministro di Capo Verde ha annunciato questa settimana che le elezioni municipali del 25 ottobre non verranno rimandate a causa della pandemia, anche se l’arcipelago registra un lieve aumento di casi con 55 positivi in più, per un totale di 4330. Verranno introdotte delle misure sanitarie specifiche e l’uso obbligatorio di mascherine per strada a partire dal prossimo mese, riportaLusa. Inoltre, ha annunciato che il Paese ha bisogno soltanto di una piccola parte del “bazooka” di sussidi concessi dall’UE per rilanciare il settore del turismo, uno dei più importanti per l’economia del Paese e quello più danneggiato dalla pandemia. Infatti gli aeroporti di Capo Verde hanno registrato una diminuzione quasi totale dei passeggeri nel secondo semestre dell’anno rispetto all’anno precedente, scrive Lusa.

D.F.

In Sudan, le continue inondazioni provocate dalle piogge torrenziali hanno provocato molti danni negli ultimi mesi. 

Dopo la catastrofe alluvionale che ha costretto il Governo sudanese a dichiarare lo stato di emergenza per un periodo di tre mesi, un esperto ha rivelato cosa dovrebbe fare Khartoum per alleviare la crisi attuale e ridurre le possibilità che tale disastro si ripeta in futuro. “Per mitigare gli effetti devastanti delle inondazioni, il Sudan ha bisogno di maggiori attrezzature per aprire le strade e salvare le persone isolate a causa dell’acqua”.

Il capo del dipartimento delle risorse naturali dell’Istituto per la ricerca e gli studi africani, Abash Sharraqi, ha dichiarato a Sky News Arabia che “dopo le forti piogge cadute nella regione tropicale lo scorso maggio, era prevedibile che il Sudan fosse esposto a inondazioni più gravi del solito”.

In Algeria, il Consiglio dei ministri ha approvato il progetto di emendamento alla Costituzione proposto dal presidente Abdelmadjid Tebboune, sul quale si terrà un referendum popolare il 1 ° novembre, secondo Sky News Arabic.

Il Gabinetto “ha discusso e approvato il progetto di emendamento costituzionale” che “getta le basi legali permanenti per una nuova e democratica Algeria”. Il Presidente algerino ha affermato di aver consentito alle varie fazioni popolari e ai responsabili dell’opinione pubblica di discutere e confrontarsi per più di quattro mesi, nonostante le restrizioni imposte dalla crisi sanitaria. Pertanto, secondo Tebboune, “il progetto di Costituzione è in linea con i requisiti della costruzione dello Stato moderno e soddisfa le richieste del nuovo movimento popolare”.

S.H.

MEDIO ORIENTE

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, durante una conversazione telefonica, ha esortato il re dell’Arabia Saudita Salman bin Abdulaziz a “sanare la frattura” con gli Stati del Golfo.

Tutto ciò è apparso in una serie di tweet pubblicati dal vice assistente di Trump, Judd Deere, sulla sua pagina ufficiale, dove ha sottolineato: “Oggi il presidente Donald Trump ha parlato con il re Salman bin Abdulaziz. Il presidente Trump ha elogiato la presidenza dell’Arabia Saudita del G20 e ha accolto con favore l’apertura dello spazio aereo saudita per i voli tra Israele e gli Emirati Arabi Uniti, iniziato con lo storico viaggio della scorsa settimana tra Tel Aviv e Abu Dhabi”.

Il presidente Trump ha poi sottolineato la necessità e l’importanza di migliorare la sicurezza e la prosperità nella regione, esortando l’Arabia Saudita a negoziare per sanare la spaccatura del Golfo, ribadendo le forti relazioni tra gli Stati Uniti d’America e il Regno dell’Arabia Saudita e ringraziando il re Salman per la sua leadership”.

Dal canto suo, il monarca saudita ha espresso “il proprio apprezzamento per gli sforzi compiuti dagli Stati Uniti d’America per portare la pace”, sottolineando inoltre “l’intenzione del Regno di raggiungere una soluzione permanente e giusta per la questione palestinese”, come riportato  dalla CNN Arabic.

S.H.

AMERICA

Da anni il Paraguay è scenario di una guerriglia portata avanti dall’ Ejército del Pueblo Paraguayo (EPP), un’organizzazione paramilitare di ispirazione marxista che, dopo aver organizzato vari sequestri ed estorsioni, dal 2008 presidia i dipartimenti di Concepción e San Pedro. La scorsa notte due ragazze adolescenti sono state le vittime dell’ennesimo scontro tra l’EPP e la Fuerza de Tarea Conjunta, l’unità speciale composta da militari e poliziotti scelti dal governo paraguaiano per contrastare i guerriglieri.

Secondo la ricostruzione della dinamica dello scontro riportata dalla BBC, le due ragazze avrebbero perso la vita in due momenti differenti: una avrebbe riportato ferite da arma da fuoco talmente gravi da morire sul colpo; l’altra, prima di spirare, sarebbe riuscita a raggiungere l’accampamento allestito dai rivoltosi.

Motivi di disputa sono l’età e la nazionalità delle due vittime: dall’Argentina l’Associazione sindacale degli Avvocati assicura che si tratta di cittadine undicenni argentine, residenti nella provincia di Misiones e figlie di militanti dell’EPP; le autorità paraguaiane concordano sulla minore età ma ritengono che le giovani abbiano tra i 15 e i 17 anni. Inoltre, sostengono che le ragazze sono nate in Paraguay, e solo successivamente “trapiantate” in Argentina, e incolpano l’EPP di utilizzare   adolescenti e bambini per le loro azioni illecite.

Il presidente Mario Abdó, affranto per la perdita di due giovani vite, ha condannato questo atto di violenza rilevando che ha però causato danni e feriti anche all’interno dello stesso EPP.

L.C, M.D.F. e I.V

Secondo quanto riporta  il The Guardian, nel weekend del Labor Day, otto settimane prima di una delle elezioni più importanti della storia americana, è utile considerare le disuguaglianze di reddito e di ricchezza che hanno alimentato la vittoria di Donald Trump quattro anni fa e che ora sono più ampie che mai.

Nessun’altra nazione sviluppata presenta le disparità degli Stati Uniti, dove l’1% più ricco d’America possiede ora la metà del valore del mercato azionario statunitense.

Trump parla il linguaggio del populismo autoritario, ma agisce nell’interesse dell’emergente oligarchia americana. Il suo accordo con gli interessi economici è stato semplice: ha fomentato le divisioni in modo che gli americani non vedessero come l’oligarchia ha preso le redini, ha distorto il governo a suo vantaggio e ha dirottato le ricompense economiche.

Nonostante tutto questo, Trump segue Joe Biden nei sondaggi.

S.C., S.P

Dal 21 marzo 2020, il Canada ha chiuso il confine con gli Stati Uniti per combattere la pandemia del Coronavirus, permettendo tuttavia lo scambio di merci. Tale chiusura è stata estesa oltre il 21 settembre. Come dichiarato da Le Journal de Montréal, l’immunologo Fauci è favorevole al mantenimento della chiusura poiché la situazione dei due Paesi è molto diversa: 6,2 milioni di americani hanno contratto il virus, contro 131’000 canadesi. Mantenere chiuso il confine contribuirà a contenere la diffusione del Covid-19 tra le nazioni.

EA.V.

In Brasile finalmente, come riporta UOL, i cittadini ipovedenti potranno votare alle elezioni 2020 durante le quali, infatti, sarà possibile ascoltare il nome del candidato dopo aver digitato il numero sull’urna elettronica. I dispositivi saranno dotati di una tecnologia che sintetizza la voce e trasforma il testo in suono. Già durante le elezioni del 2018, l’urna elettronica comunicava il numero digitato e le istruzioni sui tasti “Conferma”, “Correggi” e “Bianco” attraverso dei messaggi vocali registrati precedentemente. Adesso invece la macchina simulerà la lettura dei nomi dei candidati digitati. L’annuncio è arrivato dal TSE (tribunale superiore elettorale) e per utilizzare questo servizio, bisogna informare lo scrutinatore così da fornire le cuffie all’elettore.

M.P.

ASIA

In Cina, come riportato dal China Daily, dopo che la sua prima nelle sale è stata posticipata più volte a causa della pandemia Covid-19, l’attesissimo Mulan della Disney, una rivisitazione live-action del classico animato del 1998 del gigante dei media, è finalmente arrivato sulla piattaforma di streaming  Disney plus.

Il film da $200 milioni è disponibile per gli spettatori in possesso di un abbonamento premium, al costo di 22 euro e sarà rilasciato gratuitamente a tutti gli abbonati della piattaforma a partire dal 4 dicembre 2020.

Mulan, diretto dal regista neozelandese Niki Caro, ha un cast a maggioranza cinese che include star come Liu Yifei e Gong Li, così come Donnie Yen, Jet Li, Yoson An e Tzi Ma.

Il film prende spunto da un famoso poema cinese chiamato “La Ballata di Mulan”. Ambientato durante la dinastia Wei (386-534), racconta la storia di una giovane donna che si traveste da uomo per andare a combattere a posto del padre, ormai troppo vecchio.

Il film promette di essere un’interpretazione più realistica della storia e della cultura cinese rispetto al cartone animato, che ha preso la forma di una commedia musicale e includeva elementi comici in rilievo, come un drago parlante.

Alcuni fan resteranno sicuramente delusi dal fatto che non ci siano personaggi iconici come il drago Mushu di, ma il pubblico cinese apprezzerà l’eliminazione di tali personaggi, dal momento che per alcuni, la presenza degli stessi, ha in qualche modo ha banalizzato e deriso un’importante figura simbolica della cultura cinese. 

Infatti, nonostante sia stato acclamato dalla critica, il film d’animazione Disney originale, che ha incassato 304 milioni di dollari in tutto il mondo al botteghino, non ha avuto successo con il pubblico cinese, che lo ha liquidato accusandolo di essere troppo “occidentalizzato”.

In questo senso, il film precedente ha funzionato meglio per i bambini, mentre il nuovo film funziona meglio per gli adulti.

Il nuovo film, tuttavia, è stato creato per rivolgersi al mercato cinese, che è il secondo mercato cinematografico più grande del mondo. Il film pone molta più enfasi sui valori tradizionali cinesi, come il dovere verso la famiglia e il rispetto verso l’imperatore.

Ma è stato anche realizzato per un pubblico internazionale, con un tema di emancipazione femminile, grande cinematografia e scene d’azione.

L’uscita del film ha suscitato una risposta emotiva su Twitter, con molte persone che hanno elogiato il remake live-action per la sua rappresentazione della forza femminile.

Le recensioni del film nel mercato cinese sono state contrastanti, con utenti su Douban, un popolare sito web di recensioni di film cinesi, che hanno valutato il film 4,9 su 10. Un utente di nome Kunlee, che ha assegnato al film 7 su 10, ha scritto: ” la coreografia artistica e la scena della valanga sono particolarmente ben fatte.”

Non ci resta che metterci comodi e gustarci il film!

G.R.

OCEANIA

Secondo il The Guardian in Australia l’autorità sanitaria ha multato dozzine di aziende per oltre 800.000 dollari per aver pubblicizzato o importato illegalmente prodotti sanitari per trarre profitto dalla pandemia. Questa settimana, il TGA (Therapeutic Goods Administration) ha avviato un’azione legale contro Oxymed Australia, dopo aver pubblicizzato le camere di ossigenoterapia iperbarica come trattamento per il Covid-19. La società era stata precedentemente multata di $ 63.000 e gli era stato ordinato di rimuovere la pubblicità, ma senza risultati. Così il TGA ha sollecitato un’azione al tribunale federale e da allora il sito web è stato rimosso.

S.C, S.P

Rassegna stampa a cura di:

Ariela Capuano (responsabile lingua inglese)
Salvina Calanducci e Simona Picci (lingua inglese)
Giulia Deiana (responsabile lingua francese)
Silvia Calbi e Elen’Alba Vitiello (lingua francese)
Alessandra Semeraro (responsabile lingua spagnola)
Lavinia Cataldi, Michela Di Franco e Ilaria Violi (lingua spagnola)
Veronica Battista (responsabile lingua portoghese)
Martina Pavone e Diana Fagiolo (lingua portoghese)
Silvia Santini (responsabile lingua tedesca)
Michela Sartarelli e Laura Razzini (lingua tedesca)
Clarissa Giacomini (responsabile lingua russa)
Silvia Noli, Diana Sandulli (lingua russa)
Sara Zuccante (responsabile lingua araba)
Samar Hassan (lingua araba)
Claudia Lorenti (responsabile lingua cinese & coordinatrice del progetto)
Gioia Ribeca (lingua cinese)

#POLITICAFFÈ

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La Francia rivive l’incubo di Charlie Hebdo. Comincia il processo

Stampa francese

“Perché? Sì perché? Perché questi tre giorni insensati di crimini il 7, 8, 9 gennaio 2015?”: queste sono le parole con cui il periodico satirico francese Charlie Hebdo ha commentato l’inizio del processo sugli attacchi terroristici del gennaio 2015 avvenuti a Parigi contro la sede del proprio giornale, la poliziotta Clarissa Jean-Philippe e il supermercato Hyper Cacher a Porte de Vincennes. Il periodico, che per l’occasione ha deciso di rendere fruibile online anche ai non abbonati la visione degli articoli sul processo, ha raccontato che, dopo la lettura durata quasi quattro ore del Rapporto sulle stragi di quei giorni, è emersa una incredibile rete di intermediari e confluenze, un terribile sistema, per cui tutto ha avuto inizio con traffici illeciti di armi e di denaro.

Uomini armati, posti di blocco, perquisizioni, metal detector e sistema anti-drone. Così viene presidiata la zona a nord-ovest di Parigi, dove è stata appositamente costituita una speciale Corte d’assise per ospitare il processo, che la Prefettura di Polizia della città considera esposto al rischio di attacchi terroristici. E infatti, riferisce Le Monde, l’area del tribunale di Batignolles è stata completamente blindata e resa accessibile solo agli autorizzati; ovviamente, il tutto si svolge sotto l’imposizione di rigorose norme sanitarie. Altra peculiarità, dettata dall’eccezionalità storica dell’evento, è la registrazione del processo, non per riproduzione televisiva o digitale, bensì per interesse d’archivio.

Ma cosa accadde di preciso in quei giorni? La mattina del 7 gennaio i fratelli Saïd e Chérif Kouachi attaccarono la sede del settimanale satirico, dove morirono dodici persone; successivamente, l’8 gennaio Amedy Coulibaly uccise l’agente di polizia municipale e, ancora, il 9 gennaio ammazzò quattro uomini durante la loro presa in ostaggio nel negozio Hyper Cacher. Tutti e tre gli assassini morirono durante due distinte operazioni di polizia.

Dunque, ora toccherà alla Corte d’assise, composta da cinque eminenti magistrati guidati da Régis de Jorna, ascoltare i testimoni e giudicare gli imputati ritenuti colpevoli a diversi livelli. Le accuse più pesanti sono però rivolte verso Mohamed Belhoucine e Ali Riza Polat, rispettivamente il maggiore dei due fratelli attentatori e un parente di Coulibaly: questi due uomini sono infatti indagati per concorso in omicidio, mentre gli altri sono imputati per associazione con finalità di terrorismo – solo uno per associazione a delinquere –. Soprattutto, chiarisce il quotidiano, l’obiettivo è quello di arrivare a una verità processuale che individui il mandante degli attacchi, poiché nonostante le rivendicazioni dei gruppi terroristici, al riguardo permane ancora una certa ambiguità.   

Le Figaro invece, comunica il successo del numero unico pubblicato da Charlie Hebdo in occasione dell’avvio del processo. “Tout ça pour ça”: così esordisce in prima pagina l’edizione speciale, accompagnando l’impetuosa scritta alle vignette su Maometto che hanno trasformato il giornale in un bersaglio d’attacco. 200.000 copie vendute in un solo giorno. Un modo coraggioso per ribadire il diritto a far sentire la propria voce.  

Stampa statunitense

In queste settimane la Francia sta risfogliando le pagine di un capitolo molto doloroso della sua storia recente. Infatti, dall’attentato di Parigi del gennaio 2015 sono passati più di cinque anni e proprio in questi giorni è iniziato il processo agli imputati dell’attacco alla sede del giornale satirico Charlie Hebdo che costò la vita a 17 persone (14 civili e 3 poliziotti). Nell’attacco morirono anche i 3 terroristi: i fratelli Saïd e Chérif Koucachi e Amedy Coulibaly.

Come riporta il New York Times, gli imputati per la strage al periodico francese sono 14, accusati di aver fornito supporto logistico e materiale ai terroristi. Se dovessero essere condannati, molti di loro dovranno scontare 20 anni di prigione. Il tribunale di Parigi ascolterà circa 150 testimoni e, per la prima volta nella storia, il processo verrà filmato perché ne rimanga memoria per le generazioni future. Come ha affermato Philippe Lançon, un sopravvissuto dell’attacco alla sede del giornale, il processo è “una cerimonia necessaria e simbolica e anche, per alcuni di noi, di consolazione”. Questa settimana la nuova copertina di Charlie Hebdo riporta “Tout ça pour ça”, traducibile con “Tutto questo per niente” e alcune vignette raffiguranti il Profeta Maometto. Ovvero, una strage non è riuscita a far tacere il giornale, che da sempre ha difeso la sua libertà di espressione e anche il “diritto alla blasfemia”.  L’ultima vignetta raffigurante il Profeta, accompagnata dal titolo “Tutto è perdonato”, risale ai giorni successivi alla strage.

Il Washington Post sottolinea che gli attuali editori di Charlie Hebdo hanno affermato che sarebbe un “atto di codardia politica o giornalistica” non pubblicare le vignette perché sentono la necessità di ricordare alle persone che quello che ha provocato la strage è stata una vignetta. La pubblicazione è stata anche difesa dal Presidente Emmanuel Macron.

La CNN ha riportato le parole del Presidente francese: “In Francia, il diritto alla blasfemia è legato alla libertà di coscienza. Dal mio punto di vista, sono qui per la tutela di queste libertà”.

Stampa araba

In Pakistan, a seguito della pubblicazione di queste vignette satiriche riguardanti Maometto, è stata bruciata una bandiera francese in segno di disprezzo. Le rappresentazioni figurative del Profeta, specialmente quelle che mirano a ridicolizzarlo, sono assolutamente vietate dalla religione islamica. Al Jazeera riporta la condanna che il Ministro degli Esteri pakistano Shah Mahmood Qureshi ha manifestato verso il periodico satirico; il Ministro ha affermato che la decisione di stampare nuovamente queste vignette è profondamente offensiva nei confronti dei musulmani.    

Arab News ricorda innanzitutto che il processo è iniziato in questi giorni a causa dei ritardi inevitabili imposti dall’emergenza da coronavirus. Poi, racconta della provocazione determinata dal numero speciale di Charlie Hebdo, sottolineando che si tratta di una mossa pienamente corrispondente allo stile del giornale. Infine, riporta l’ipotesi secondo cui Mohamed Belhoucine sia responsabile di aver esercitato una certa influenza ideologica su Coulibaly dopo un loro incontro avvenuto in carcere e, sempre secondo questa teoria, l’uomo sarebbe l’autore che ha favorito il canale di comunicazione tra Coulibaly e l’organizzazione jihadista.

Chiara Aveni e Gaia Natarelli

FONTI:

Procès des attentats de janvier 2015 : première journée calme dans la forteresse du tribunal de Paris disponibile su https://www.lemonde.fr/societe/article/2020/09/03/proces-des-attentats-de-janvier-2015-premiere-journee-calme-dans-la-forteresse-du-tribunal-de-paris_6050790_3224.html, consultato il 04/09/2020

Contraintes sanitaires et haute sécurité au premier jour du procès des attentats de janvier 2015 disponibile su https://www.lemonde.fr/societe/article/2020/09/03/contraintes-sanitaires-et-haute-securite-au-premier-jour-du-proces-des-attentats-de-janvier-2015_6050772_3224.html, consultato il 04/09/2020

Quarante-neuf jours d’audience, quatorze accusés et près de 200 parties civiles : ce qu’il faut savoir sur le procès des attentats de janvier 2015 disponbile su https://www.lemonde.fr/societe/article/2020/09/02/quarante-neuf-jours-d-audience-14-accuses-et-pres-de-200-parties-civiles-coup-d-envoi-du-proces-des-attentats-de-janvier-2015_6050663_3224.html, consultato il 04/09/2020

Procès des attentats de janvier 2015: Le premier jour disponibile su https://charliehebdo.fr/2020/09/justice/proces-des-attentats-de-2015-le-premier-jour/, consultato il 04/09/2020

Charlie Hebdo: succès pour le numéro spécial procès, 200.000 exemplaires réimprimés disponibile su https://www.lefigaro.fr/medias/charlie-hebdo-succes-pour-le-numero-special-proces-200-000-exemplaires-reimprimes-20200904, consultato il 04/09/2020

Trial begins over Charlie Hebdo terrorist killings that shook France disponibile su https://www.arabnews.com/node/1728366/world, consultato il 04/09/2020

Trial Over January 2015 Attacks Opens in Paris disponibile su https://www.nytimes.com/2020/09/02/world/europe/charlie-hebdo-trial-france.html, consultato il 05/09/2020

The Charlie Hebdo trial serves as a reminder that we can’t have freedom without solidarity disponibile su https://www.washingtonpost.com/opinions/2020/09/04/charlie-hebdo-trial-serves-reminder-that-we-cant-have-freedom-without-solidarity/, consultato il 05/09/2020

 Charlie Hebdo to reprint controversial cartoons as terror trial begins disponibile su https://edition.cnn.com/2020/09/01/media/charlie-hebdo-cartoons-trial/index.html, consultato il 05/09/2020

Suspected accomplices of Charlie Hebdo attackers go on trial disponibile su https://www.aljazeera.com/news/2020/09/suspected-accomplices-charlie-hebdo-attackers-trial-200902083859111.html, consultato il 05/09/2020

#ATUTTOMONDO

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La rassegna stampa internazionale dell’UNINT

La diminuzione del numero di granchi a ferro di cavallo preoccupa i ricercatori cinesi al lavoro per lo sviluppo del vaccino anti-Covid. Grande traguardo per l’Argentina: risanamento del 99% del suo debito estero. La moschea di Al-Azhar contro le vignette di Charlie Hebdo: “un insulto e un ostacolo agli sforzi nel dialogo interreligioso”.

EUROPA

Le notizie che arrivano dalla Spagna sembrano concentrarsi ogni giorno di più sull’argomento che, più di tutti, ha caratterizzato il 2020: il Covid-19.

Secondo l’articolo di El País, il repentino aumento di casi (ricordiamo che la Spagna ha raggiunto e superato la quota dei 480.000 casi e riporta in media una crescita diaria di 7.000 casi) ha fatto sì che tutto il personale delle scuole appartenenti alla Comunidad de Madrid venisse chiamato a testare le loro condizioni di salute attraverso il test sierologico. Una scelta ritenuta da tanti come un obbligo morale per evitare che si diffonda ulteriormente il virus, tanto da suggerire di testare personale e alunni periodicamente.

A questa grande battaglia per un prossimo ritorno in aula partecipano anche gli studenti universitari che, secondo l’articolo di El Mundo, sono delusi dalla scarsa attenzione e dalle tardive decisioni del ministro Manuel Castells, tanto da pubblicare un comunicato ufficiale da parte del CEUNE (Comisión Permanente del Consejo de Estudiantes Universitario del Estado) nel quale chiedono più coraggio nel prendere le decisioni a loro, ma soprattutto al loro futuro, dedicate.

Concludiamo riportando la notizia di una maglietta speciale completamente fatta di ferro: da quanto riportato nell’articolo di AS.COM, l’ospedale almeriense di Torrecárdenas sta ultimando delle prove cliniche su alcuni vestiti che emettono radiazioni a infrarossi nei pazienti ricoverati per Covid-19 allo scopo di favorire la guarigione del contagiato.

L.C, M.D.F. e I.V

In Francia, giovedì 3 settembre il primo ministro Jean-Castex ha presentato al Consiglio dei ministri il piano di rilancio biennale di 100 miliardi di euro, il quale assicura una ripresa economica dopo le perdite causate dalla crisi sanitaria. Secondo quanto riportato da Le Monde, l’obiettivo del governo è quello di tornare, nel 2022, al livello di attività pre-crisi e di far abbassare numero di disoccupati. Jean-Castex spera di creare 160.000 posti di lavoro grazie al piano di rilancio, che si punta molto sulle imprese per raggiungere questo obiettivo. Pertanto, l’esecutivo promette un’attuazione immediata del piano e l’istituzione di un comitato direttivo presieduto dal Primo Ministro al fine di controllare l’assegnazione dei fondi e la loro ridistribuzione.

EA.V.

In Belgio, il direttore generale dell’agenzia per i medicinali AFMPS Xavier De Cuyper è coinvolto nelle negoziazioni dell’Unione Europea con i potenziali produttori di vaccini contro il Coronavirus. Secondo quanto riportato dal quotidiano La Libre Belgique, De Cuyper afferma che a marzo 2021 i belgi potrebbero usufruire del vaccino contro il Covid-19, considerando, però, che un solo produttore non sarà mai in grado di fornire contemporaneamente i vaccini per l’intera Europa. perciò è stato redatto uno schema di distribuzione in base alla popolazione di ciascuno Stato membro: il Belgio riceverà circa 1,2 milioni di dosi e dovrà dunque fare una scelta difficile nel decidere quali saranno le prime categorie da vaccinare.

EA.V.

In Svizzera, la revisione delle tariffe ospedaliere voluta dal Consiglio federale, nell’ambito della modifica dell’ordinanza sull’assicurazione malattie (Oamal), non ha ottenuto l’unanimità. Come riportato da Le Matin, i Cantoni si oppongono a un “intervento massiccio” della Confederazione nella definizione delle tariffe ospedaliere, scrive la Conferenza dei direttori cantonali della sanità (CDS) in un comunicato al Consiglio federale. Rifiutano inoltre i criteri dettagliati per la pianificazione di ospedali e centri per il parto. Per l’Associazione Ospedali H+, che conta 220 ospedali, cliniche e istituti di cura pubblici e privati affiliati, le disposizioni dell’OAmal costituiscono «un’ingerenza massiccia e incostituzionale nella responsabilità cantonale di fornire alla popolazione un’assistenza di qualità che soddisfi le sue esigenze».

S.C.

Il primo ministro del Portogallo António Costaquesta settimana ha chiesto ai cittadini di indossare mascherine riutilizzabili prodotte nazionalmente. Il primo ministro ha fatto l’annuncio dopo essersi incontrato con i rappresentanti delle associazioni tessili ed ha affermato che in questo modo si fa un “tre per uno” salvaguardando salute, aziende nazionali e ambiente. Lo stesso Costa a luglio ha offerto delle mascherine nelle negoziazioni dell’ultimo consiglio europeo a Bruxelles ai capi di stato e di governo dei Paesi dell’UE presenti, questi ultimi d’accordo sulla qualità delle mascherine portoghesi, informa Público. Sempre questa settimana il primo ministro ha sollecitato i cittadini a scaricare la nuova app per tracciare i contatti con positivi, StayAway Covid, dicendo che si tratta di un “dovere civico”. L’app conta già 121 mila download dall’inaugurazione lo scorso venerdì, riporta ancora Público. Inoltre, il sindacato dei professori ha lanciato un preavviso di sciopero di docenti e funzionari previsto per i primi giorni di scuola nel caso in cui non vengano garantite le condizioni per minimizzare i contagi, riporta Expresso. L’annuncio è stato fatto per incitare il Ministero dell’Educazione a prendere delle misure, date le indicazioni ancora poco specifiche e il fatto che non è stato rafforzato il personale scolastico. Il rappresentante ha inoltre dichiarato che verrà fatto un sondaggio sulla situazione delle scuole pochi giorni prima dall’inizio delle lezioni che determinerà o meno gli scioperi.

D.F.

Un articolo pubblicato sul giornale online Der Spiegel focalizza l’attenzione sui costi nascosti dell’agricoltura industriale e del suo preoccupante impatto sull’ambiente. In Germania, su commissione del supermercato discount Penny, appartenente al Gruppo Rewe e presente in tutta l’Unione europea con più di 3.000 punti vendita, un gruppo di ricercatori dell’Università di Augsburg, diretto dallo specialista di informatica aziendale Tobias Gaugler, ha provato a calcolare i “prezzi reali” di 16 prodotti a marchio privato della catena di vendita al dettaglio. Tra questi, la carne, il latte e il formaggio avrebbero dei costi notevolmente superiori rispetto a quelli a cui siamo abituati. Oltre ai normali costi di produzione il lavoro è stato imperniato sul calcolo degli effetti dei gas serra emessi in fase di produzione e sulle conseguenze generate dall’eccessivo utilizzo di fertilizzanti e di azoto nei concimi. Se lasciamo parlare i numeri, il prezzo della carne proveniente da allevamenti convenzionali dovrebbe impennare del 173% (per fare un esempio, 500 gr di carne macinata costerebbero 7,62€ in confronto ai 2,79€ attuali), il latte normale schizzerebbe al 122% in più rispetto al prezzo ordinario e il famoso formaggio Gouda all’88%. Tutto questo fotografa i gravi danni ambientali generati dagli allevamenti intensivi e dall’agricoltura in serra, di cui il consumatore non ha contezza. Secondo lo scienziato infatti: «i danni ambientali ad oggi non sono inclusi nel prezzo degli alimenti, ma rappresentano un peso per il pubblico e per le generazioni future. Anzi, alcuni dei costi “nascosti” necessari nella fase di produzione alimentare non possono essere quantificati con certezza». In effetti basta pensare a quelli derivanti dall’uso di antibiotici nell’allevamento animale, i quali favoriscono lo sviluppo di germi multi-resistenti o a quello per l’uso dei pesticidi nei campi. Un problema che potrebbe essere drasticamente ridotto prediligendo i metodi biologici. A tal proposito, la volontà del discount Penny sarebbe quella di utilizzare i risultati ottenuti dalla ricerca per iniziare un progetto pilota facile da gestire.

Nel frattempo, in un nuovo supermercato a Berlino verranno esposti i prezzi reali di otto prodotti a marchio privato convenzionali e otto prodotti a marchio privato biologici, al solo scopo informativo. «Vogliamo sensibilizzare la popolazione e confidiamo che la doppia indicazione dei prezzi possa influenzare il comportamento d’acquisto dei consumatori» dichiarano gli scienziati. Il passo successivo poi, sarà quello di un graduale aumento dei prezzi del prodotto in vendita per “riparare” ai costi ambientali, per esempio tassando le emissioni di CO2 e i fertilizzanti azotati. «Gli adeguamenti dei prezzi sul mercato alimentare potrebbero portare ad un significativo orientamento verso prodotti più vegetali e più biologici, riducendo al tempo stesso in modo considerevole i danni ambientali», spiega la co-autrice dello studio Amelie Michalke.

M.S., L.R.

Nel Regno Unito, secondo quanto riportano il The Guardian e la BBC, a Downing Street, sede del primo ministro britannico, viene minimizzata la prospettiva di raggiungere un accordo commerciale con l’UE in tempo per dicembre, incolpando l’insistenza di Bruxelles nell’affrontare le questioni difficili in anticipo.

Al contrario, il Sottosegretario francese agli Affari europei, Clément Beaune, ha dato la colpa al governo britannico per lo stallo, affermando: “Le cose non vanno avanti perché il Regno Unito vorrebbe sia lasciare l’Unione Europea che avere accesso al mercato europeo”.

L’UE ha detto che il Regno Unito può avere un accesso al mercato europeo senza tariffe e senza contingenti solo se accetta di rispettare le norme europee in materia di ambiente, diritti dei lavoratori e aiuti di Stato alle imprese.

S.C., S.P.

In Russia riprendono i collegamenti aerei con Egitto, Emirati Arabi Uniti e Maldive. Il primo ministro russo Mikhail Mishustin ha firmato l’ordinanza che consente la ripresa del servizio aereo internazionale con questi Paesi, a quanto riferisce il sito del governo russo.

La decisione è stata presa sulla base dei criteri annunciati in precedenza (40 nuovi casi di infezione da COVID-19 entro 14 giorni ogni 100 mila abitanti), e sui principi di reciprocità con i Paesi interessati.

Anche la Polonia è pronta a riprendere i collegamenti aerei con la Russia a partire dal 2 settembre, a differenza della Cina che non ha incluso la Federazione Russa nella lista degli otto Paesi con i quali a partire dal 3 settembre riprenderà i collegamenti aerei.

Il traffico aereo in Russia ha iniziato a mostrare segni di ripresa dal 1° agosto, data a partire dalla quale sono stati ripristinati i collegamenti aerei con Regno Unito, Turchia, Tanzania e Svizzera.

Inoltre, il decreto del primo ministro permette ora ai cittadini russi i cui parenti vivono all’estero e sono bisognosi di cure, di recarsi presso di loro senza alcun tipo di restrizione. Viceversa, è consentito a cittadini non russi di recarsi in Russia per assistere i propri parenti qui residenti.

Riguardo al caso Navalnij invece, in seguito alle accuse e alla manifestazione di indignazione rivolte alla Federazione Russa da parte dai Paesi dell’Unione Europea, il portavoce del Cremlino, Peskov, ha dichiarato alla TASS, l’agenzia di stampa ufficiale russa, che considera infondate le accuse riguardo al presente caso.

Secondo Peskov, infatti, non è ravvisabile alcun individuo o gruppo per cui possa risultare vantaggioso l’avvelenamento del politico Navalnij: “Non posso rispondere alla domanda su chi potrebbe trarre beneficio dall’avvelenamento di quest’uomo. Non credo affatto che qualcuno, con un minimo di raziocinio, possa beneficiare dal guardando anche quello che sta succedendo” e continua “Certamente non vorremmo che i nostri partner in Germania, così come negli altri Paesi europei, giungano a conclusioni affrettate”, sottolineando che la parte russa preferirebbe instaurare un dialogo con i suddetti Paesi a questo proposito.

Rispondendo alla domanda su qualora al Cremlino potesse essere chiamato in corte per un procedimento penale, il portavoce del Presidente risponde che non sussiste alcun motivo per intraprendere un procedimento penale per avvelenamento “Non abbiamo ricevuto informazioni dai nostri colleghi di Berlino. Da tutte le analisi effettuate e da tutti i campioni biologici rilevati i nostri medici e specialisti non hanno rilevato alcuna traccia di veleno”.

Peskov conclude, dunque, affermando che a questo proposito il governo russo non è disposto ad accettare le accuse indirizzategli dai Paesi dell’Unione Europea e non comprende il motivo per cui questo affare potrebbe essere la causa di ulteriori sanzioni.

 S.N., D.S.

AFRICA

In Guinea, il Rassemblement du Peuple de Guinée (RPG) ha chiesto all’attuale presidente Alpha Condé di essere il suo candidato alle elezioni presidenziali che si terranno il 18 ottobre. Come riportato da Afrique BBC, durante una videoconferenza rivolta alle donne del suo partito, il Presidente della Guinea ha dichiarato di aver deciso di impegnarsi per la terza volta alla corsa presidenziale, ribadendo che «nessuno può prendere il potere e continuare a esercitarlo se non ha il sostegno delle donne. Le donne hanno capito che la mia lotta è prima di tutto per le donne e i giovani».

S.C.

In Angola, come scrive il Jornal de Angola,il ministro delle Telecomunicazioni, Tecnologie per l’Informazione e la Comunicazione Social, Manuel Homem ha parlato dell’urgenza nel portare modernità negli enti pubblici di informazione come ad esempio la Radio Nazionale e la Televisione Pubblica di Angola. Il programma mira a rendere la televisione satellitare accessibile a tutto il territorio nazionale. Il ministro ha spiegato anche i problemi principali dell’editoriale Centro Gráfico da Edições Novembro: le condizioni di lavoro, tecniche e operazionali delle infrastrutture. Migliorare le condizioni dell’area di stampa, della centrale di raffreddamento delle macchine e la creazione di sale per la formazione aiuterebbero per assicurare un servizio migliore.

M. P.

La moschea di Al-Azhar ha condannato la ripubblicazione di vignette offensive sul profeta Maometto da parte della rivista francese Charlie Hebdo, definendola come “insulto e un ostacolo agli sforzi nel dialogo interreligioso”.

È quanto emerge da una dichiarazione pubblicata dall’Osservatorio di Al-Azhar per la lotta all’estremismo, in cui è stato espresso “un completo rifiuto per quanto fatto dalla rivista francese”.

Secondo Al-Azhar, la pubblicazione di queste vignette offensive incita all’odio e alimenta fratture tra i seguaci delle diverse religioni ponendosi come un muro contro la creazione di un ambiente sano in cui religioni e credenze diverse convivono pacificamente, oltre a rappresentare una provocazione ingiustificata nei confronti dei due miliardi di musulmani presenti nel mondo. Questo tipo di informazione ostacola gli sforzi globali profusi dalle maggiori istituzioni religiose sulla via del dialogo interreligioso, culminati nella firma del Documento sulla Fratellanza umana tra i due più grandi simboli religiosi del mondo nel febbraio dello scorso anno.

Da parte sua il capo degli affari religiosi in Turchia, Ali Erbas, ha condannato fermamente la ripubblicazione delle vignette offensive affermando che “la decisione del quotidiano francese è indice della sua posizione ostile. Si tratta di una caricatura che ferisce i sentimenti dei musulmani e incita alla violenza. Un vero colpo contro la pace sociale”, come riportato dalla CNN Arabic.

In Egitto, il dottor Khaled Mujahid, Consigliere del Ministro della Salute e della Popolazione, ha dichiarato che sono stati registrati 165 nuovi casi risultati positivi a seguito delle analisi di laboratorio sul virus, nell’ambito delle necessarie procedure di sorveglianza. Le indagini sono state svolte dal Ministero in conformità con le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Inoltre, sono stati segnalati 21 nuovi decessi, come sottolineato da Sky News Arabia.

Mujahid ha poi affermato che il numero totale di casi registrati in Egitto del nuovo ceppo di coronavirus è di 99.280, tra cui 74.626 guariti e 5.461 morti.

Notizie recenti affermano che gli Stati Uniti taglieranno $100 milioni in aiuti all’Etiopia a causa del controverso progetto della “Diga del Rinascimento”.

Una fonte del Governo ha affermato che tale provvedimento è il risultato della decisione dell’Etiopia di iniziare a riempire la diga prima di raggiungere un accordo con Egitto e Sudan.

L’Egitto si è sempre opposto a qualsiasi struttura sul Nilo che avrebbe ridotto la sua quota di acqua. L’Etiopia, dal canto suo, dice di aver bisogno della diga per fornire elettricità.

Una fonte del Congresso statunitense ha dichiarato alla BBC Arabic che “verranno detratti fino a 100 milioni di dollari, inclusi 26 milioni di dollari di finanziamento che scadranno alla fine dell’anno fiscale”.

Il funzionario ha inoltre aggiunto che i finanziamenti per i progetti legati all’HIV (AIDS), alla migrazione, ai rifugiati e al programma Food for Peace non saranno interessati dal taglio.

S.H.

AMERICA

Per quanto riguarda l’America Latina, la rassegna odierna è incentrata su notizie positive: la prima concerne l’Argentina, un grande Paese che per molto tempo ha sofferto gravi difficoltà economiche, a cui si sono sommate le nuove problematiche causate dalla pandemia. È de El País la notizia che riporta il tanto atteso traguardo, ovvero il risanamento del 99% del debito estero. Si tratta di un debito di 68 milioni di dollari americani, per il quale il 93,5% dei creditori ha accettato l’accordo di scambiare le vecchie obbligazioni con delle nuove a tassi di interessi più bassi e con scadenze più dilazionate nel tempo, permettendo così al Paese di risparmiare ben 37 milioni di dollari.

L’annuncio è stato dato dal presidente Alberto Fernández che ha convocato presso il Museo del Bicentenario della Casa Rosada il ministro dell’economia, il presidente della Camera dei deputati, la vicepresidente del senato, l’ex presidente e le autorità provinciali. La negoziazione dovrebbe concludersi, secondo il ministro dell’economia Martín Guzmán, entro il 2021.

Spostiamoci verso il Perù, dove la buona notizia non è di carattere economico bensì di carattere umanitario. È qui che l’adolescente (13 anni) Marsivit Alejo ha deciso di intraprendere un’attività solidale per raccogliere denaro destinato alla preparazione di pasti caldi da offrire, a 30 centesimi l’uno, a decine di famiglie che vivono nel suo quartiere, Villa María del Triunfo, a Lima. El Pais parla infatti di “solidarietà organizzata”, per indicare una delle tante iniziative di quartiere dedicate ad aiutare i più vulnerabili, poiché tali iniziative sono messe in atto da persone anch’esse in difficoltà.

L.C, M.D.F. e I.V

Negli Stati Uniti Joe Kennedy III è stato sconfitto da Ed Markey durante le primarie democratiche.

Secondo il New York Post, Markey, Senatore al Congresso nel Massachusetts, ha guadagnato un grande vantaggio sul suo avversario, ottenendo il 55% de voti contro il 45% del trentanovenne nipote del Senatore Robert F. Kennedy.

Per la famiglia Kennedy sarebbe la prima sconfitta politica mai subita fino ad oggi, secondo CBS News.

Dopo il suo annuncio di voler lasciare il suo incarico alla Camera dei Rappresentanti, Kennedy era visto come il favorito e l’unico in grado di tener testa al collega democratico Markey, come afferma il New York Times.

Quest’ultimo, che detiene il record di vittorie elettorali da 47 anni, affronterà il repubblicano Kevin O’Connor a novembre, con la sua campagna elettorale progressista.

Recentemente a North York, in Canada, sono avvenute due sparatorie alle prime luci dell’alba.

Secondo l’articolo della CBC, sono state coinvolte sette persone, di cui sei sono rimaste ferite e una è deceduta: si tratta di un uomo di cinquant’anni di nome Joseph Hart, residente a Toronto.

Alcuni uomini a bordo di un SUV scuro hanno aperto il fuoco davanti alla panetteria Spence’s Bakery che si trova su Englinton Avenue, colpendo e ferendo il gruppo di clienti.

I sei feriti sono stati subito trasportati d’urgenza in ospedale ma nessuno di loro sarebbe in pericolo di vita, come riferito da CTV News.

Il sindaco John Tory ha ribadito la necessità di investire nella sicurezza pubblica, definendo l’accaduto un’inaccettabile tragedia, secondo Global News.

S.C., S.P

In Brasile, come scrive il giornale UOL, le pallottole vaganti sono state responsabili del decesso di 15 persone colpendo bambini e giovani nello stato di Rio de Janeiro durante il primo semestre di quest’anno. Queste sono storie di ingiustizia e disuguaglianza. Infatti, 9 delle 15 vittime erano di colore. Sono 16 anni che l’ONU si occupa della questione, denunciando la violenza della polizia. Molte vittime infatti, sono morte nelle favelas e nelle periferie a causa dei colpi sparati dagli agenti di polizia o dagli scontri tra i gruppi armati. Altre 435 persone sono decedute nello stato di Rio de Janeiro a causa degli interventi della polizia nel primo semestre dell’anno: il 75,4% era di colore.

M.P.

ASIA

In Cina, come riportato dal Global Times, la diminuzione del numero di granchi a ferro di cavallo – la creatura marina dall’aspetto alieno con sangue blu contenente antiche proprietà immunitarie essenziali per sviluppare un vaccino anti Covid-19 – ha preoccupato scienziati, aziende farmaceutiche, ONG e governi locali.

Il sangue del granchio a ferro di cavallo, animale presente sulla terra da 450 milioni di anni, è estremamente sensibile ai germi e viene utilizzato per numerosi scopi.

Dall’inizio della pandemia di coronavirus, l’animale è stato molto ricercato da scienziati e aziende farmaceutiche che sviluppano vaccini anti Covid-19.

La Cina è uno dei pochi Paesi ad avere l’habitat perfetto per i granchi a ferro di cavallo, che si trovano lungo le coste della Cina orientale e meridionale, e che da decenni vengono cresciuti in cattività.

L’estratto di sangue di questo tipo di animale, ovvero il tachypleus amebocyte lysate (TAL), – è indispensabile per rilevare l’endotossina, in modo tale da poter creare medicinali adatti per combattere i diversi tipi di batterio.

La Cina è il principale fornitore di TAL nel mondo, insieme a Stati Uniti e Giappone.

Per raccogliere il sangue dei granchi a ferro di cavallo, le fabbriche farmaceutiche li catturano, ne estraggono il sangue e poi li rilasciano alla natura. Si stima che ben il 30% muoia dopo essere stato dissanguato, ha riferito il National Geographic citando uno studio del 2010 sull’industria negli Stati Uniti.

In Cina, il tasso di mortalità dei granchi che vengono dissanguati non è stato studiato, secondo Hu, Menghong, professore alla Shanghai Ocean University ed esperto di granchi a ferro di cavallo, che ha presentato domanda per una ricerca nel 2019, che non è stata ancora approvata.

Nell’ottobre 2019, 1.176 granchi cinesi adulti a ferro di cavallo sono stati rilasciati nuovamente nell’oceano dal dipartimento della pesca locale e da una fabbrica farmaceutica dopo essere stati dissanguati a Beihai, nel Guangdong.

La popolazione di granchi a ferro di cavallo sta diminuendo sia in Cina che negli Stati Uniti.

“Le risorse stanno diminuendo, ma la richiesta aumenta di giorno in giorno” ha detto Hu, sottolineando che la riproduzione in cattività è la soluzione chiave.

“In natura, il tasso di sopravvivenza delle uova è solo dello 0,1 per cento. Già nel 2006, un gruppo di ricerca del Guangxi Oceanic Institute ha incubato con successo più di 200.000 uova di granchio cinese a ferro di cavallo. Il tasso di incubazione ha raggiunto il 90%”.

L’unico problema è che la maturità sessuale dei granchi a ferro di cavallo è di dieci anni.

“Quindi prima agiamo e più alleviamo, maggiore sarà l’offerta futura che avremo”, ha detto Hu.

Da anni le persone si battono per la conservazione della specie e per permettere al granchio a ferro di cavallo di sopravvivere nel suo habitat naturale.  

G.R.

OCEANIA

Secondo quanto riportato dal The Guardian e da Stuff, il 17 ottobre 2020 in Nuova Zelanda si terrà un referendum, che avrà luogo lo stesso giorno delle elezioni nazionali, su due tematiche: la legalizzazione della cannabis e la possibilità di richiedere l’eutanasia, come si legge su Referendum.gov.nz.

Horizon Research, tra il 10 e il 14 giugno 2020, ha condotto un sondaggio in merito al referendum sulla legalizzazione della cannabis, nel quale risulta che il 56% degli intervistati è favorevole, il 43% è contrario e il 2% si è astenuto dal votare. Inoltre, i più inclini al cambiamento risultano essere le donne rispetto agli uomini (59% contro 52%) e la fascia d’età giovanile rispetto a quella adulta (62% contro 27%).

S.C, S.P

Rassegna stampa a cura di:

Ariela Capuano (responsabile lingua inglese)
Salvina Calanducci e Simona Picci (lingua inglese)
Giulia Deiana (responsabile lingua francese)
Silvia Calbi e Elen’Alba Vitiello (lingua francese)
Alessandra Semeraro (responsabile lingua spagnola)
Lavinia Cataldi, Michela Di Franco e Ilaria Violi (lingua spagnola)
Veronica Battista (responsabile lingua portoghese)
Martina Pavone e Diana Fagiolo (lingua portoghese)
Silvia Santini (responsabile lingua tedesca)
Michela Sartarelli e Laura Razzini (lingua tedesca)
Clarissa Giacomini (responsabile lingua russa)
Silvia Noli, Diana Sandulli (lingua russa)
Sara Zuccante (responsabile lingua araba)
Samar Hassan (lingua araba)
Claudia Lorenti (responsabile lingua cinese & coordinatrice del progetto)
Gioia Ribeca (lingua cinese)

#POLITICAFFÈ

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Tensioni tra Grecia e Turchia nel Mediterraneo. Cosa fa l’Europa?

Stampa statunitense

Nel contesto geopolitico già instabile che caratterizza l’Unione Europea in questo ultimo periodo, si inasprisce il conflitto riguardante i diritti di sfruttamento dei giacimenti di gas naturale nel Mediterraneo orientale, che vede come protagonisti due strategici membri della NATO: stiamo parlando di Grecia e Turchia. Come riporta il New York Times, questi due Stati confinanti si stanno scontrando per lo sfruttamento delle risorse che si trovano nelle loro acque contese. Nel mentre Israele, Cipro, Grecia ed Italia stanno progettando un gasdotto chiamato EastMed, per portare il gas nei loro paesi. Basandosi sulle più recenti rivendicazioni marittime della Turchia il gasdotto attraverserebbe le “acque turche” e per questo motivo il Presidente Erdogan ha minacciato di bloccare il progetto. Inoltre, la Turchia sostiene che Cipro non abbia il diritto di sfruttare le sue risorse di gas finché non raggiunga un accordo con i turco-ciprioti del nord dell’isola. Sebbene la Turchia non abbia firmato la convenzione ONU sul diritto del mare, che prevede l’istituzione delle EEZ – zone economiche esclusive- contesta quelle rivendicate dalla Grecia e da Cipro e ne vuole una più ampia. 

Questa situazione di stallo è il più grave scontro tra alleati della NATO da quando la Grecia e la Turchia si sono scontrate nel 1996 per la contesa di due isole disabitate.

Il Time si è occupato di fornire una dettagliata ricostruzione di questa instabile vicenda che sta dividendo la leadership europea circa la risposta da assumere al riguardo. Formalmente si tratta di una controversia sul versante energetico, dal momento che Grecia e Turchia stanno tentando di riaffermare la propria legittimità sulle stesse aree geografiche del Mediterraneo orientale. Il fatto è che i rapporti tra i due Paesi non sono mai stati particolarmente amichevoli, soprattutto per una questione legata allo status di Cipro. L’isola infatti, nel 1974 era stata invasa nella zona settentrionale dalla Turchia, conseguentemente, i greco-ciprioti erano stati costretti a fuggire e più tardi, venne proclamata la Repubblica Turca di Cipro del Nord (TRNC). Nonostante questa divisione, nel 2004 la Repubblica di Cipro è entrata a far parte dell’UE, ma la sua situazione è rimasta, per così dire, ancora irrisolta.

Non solo Cipro, però. Di mezzo ci sono anche altri fattori, uno di questi è legato al massiccio afflusso dei migranti. La Turchia difatti, che ne ospita circa 4 milioni sulla base di un accordo europeo del 2016, aveva nel mese di febbraio minacciato di consentire la fuoriuscita di migranti verso il territorio greco, e per questo è stata rimproverata dall’UE. Nel mese di luglio invece, la riconversione in moschea della Basilica di Santa Sofia, ha fatto adirare la Grecia e la Russia, in quanto poli della cristianità ortodossa. Ora questa disputa, trascina con sé le schermaglie di altri Paesi: se da un lato la Turchia gode della disponibilità del governo libico, soprattutto dopo che è stato firmato un accordo bilaterale che garantirebbe l’espansione delle trivellazioni turche nel Mediterraneo orientale, dall’altro lato la Grecia può contare sulla Francia di Macron e sull’Egitto di Al-Sisi. Non a caso il leader francese oltre ad aver sostenuto militarmente la Grecia ha definito ‘criminale’ l’atto turco, mentre il dirigente egiziano ha minacciato di agire contro la Turchia in Libia. Quanto agli Stati Uniti, va detto che il Presidente Trump si è preoccupato di raggiungere telefonicamente i leader dei rispettivi Paesi per invitarli al dialogo, tuttavia vuole di fatto lasciare un ruolo più concreto da mediatore alla Germania. E sempre l’ambiente americano ha voluto evidenziare come la Russia stia praticamente trasformando militarmente quest’area, principalmente in virtù della realizzazione dell’hub navale nel porto siriano di Tartus.

Le crescenti tensioni tra i due Stati dividono l’Unione Europea. Come afferma Foreign Policy, la Germania tenta di ricoprire il ruolo di mediatore, mentre Francia, Grecia, Cipro e Italia sono impegnate in esercitazioni navali militari vicino alla costa cipriota con il fine di dissuadere la Turchia dal condurre ulteriori esplorazioni in acque contese per fini energetici.

Bloomberg sottolinea il fatto che Grecia e Cipro hanno chiesto pesanti sanzioni contro la Turchia, la quale potrebbe minacciare la cooperazione con l’UE, compreso il ruolo cruciale di Ankara nel contenere il flusso di rifugiati diretti verso l’Europa dal Medio Oriente e dall’Africa nell’ambito di un accordo siglato nel 2016.

Stampa greca

Che opinione ha la popolazione greca e quella turca circa questa situazione? Il Greek City Times riporta un sondaggio non troppo rassicurante. Per quanto sia la maggioranza dei Turchi a volere una risoluzione diplomatica della questione, esiste una percentuale consistente degli intervistati che, seppur in minoranza (35%), si è espressa a favore di uno scontro armato con la Grecia. Inoltre, il 45% dei Greci sostiene di essere favorevole al conflitto armato se il rapporto tra i due Stati si dovesse inasprire.

Il quotidiano Kathimerini ricorda che la politica energetica espansionista della Turchia nel Mediterraneo orientale si basa sulla dottrina marittima della Blue Homeland o Mavi Vatan, strategia elaborata dall’ammiraglio Cem Gurdeniz nel 2006. Blue Homeland rappresenta la filosofia che vuole condurre Ankara a ricoprire una posizione sempre più indipendente rispetto alle decisioni degli altri attori internazionali.

Essendo la Grecia favorevole ad un intervento militare contro la Turchia, l’Unione Europea come dovrebbe comportarsi nel caso in cui dalle parole si passasse ai fatti?

Stampa turca

Il Daily Sabah ha riportato che, in seguito all’annuncio fatto dal Primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis secondo cui il governo si stava accingendo a presentare un progetto di legge volto a estendere le acque territoriali greche nel Mar Ionio, il Ministro degli affari esteri turco Mevlüt Çavuşoğlu ha precisato che una tale misura avrebbe potuto comportare un conflitto. Inoltre, il Ministro ha criticato duramente il sostegno francese alla causa greca, puntualizzando che a suo avviso tale manovra si inserisce nella volontà della Francia di creare una forza di sicurezza europea in opposizione alla NATO.

Anche il Presidente turco si è mostrato infastidito dall’atteggiamento francese; infatti il quotidiano Hürriyet ha raccontato che Erdoğan ha tenuto a sottolineare che l’era delle potenze coloniali si è conclusa già da tempo, e che quindi nessuno avrebbe potuto arrestare tale ‘risveglio per la giustizia’.  In più, la storica testata ha riportato la notizia dell’appello fatto da Papa Francesco durante l’Angelus domenicale per invocare il dialogo costruttivo, un modo per raccontare la crescente preoccupazione dell’ambiente internazionale.  

Ormai è chiaro che tale tensione rischia di rompere dei già precari equilibri, e come un effetto domino, qualora non dovesse essere trovata la giusta mediazione, potrebbe rendere davvero incandescente lo scenario del Mediterraneo.

Chiara Aveni e Gaia Natarelli

Fonti

How dangerous is Greece and Turkey’s Mediterranean standoff? disponibile su https://time.com/5884397/turkey-greece-tensions/, consultato il 01/09/2020

Turkey warns of ‘war’ in East Med as tensions mounts over Greece’s aggressive actions disponibile su https://www.dailysabah.com/politics/diplomacy/turkey-warns-of-war-in-east-med-as-tension-mounts-over-greeces-aggressive-actions, consultato il 01/09/2020

Turkey after its right in Med, calls for dialogue disponibile su https://www.hurriyetdailynews.com/seeking-justice-at-core-of-turkeys-east-med-activities-says-erdogan-157883, consultato il 01/09/2020

Ankara welcomes Pope Francis’ call for dialogue in East Med disponibile su https://www.hurriyetdailynews.com/ankara-welcomes-pope-francis-call-for-dialogue-in-east-med-157872, consultato il 01/09/2020

Rising Tensions Between Turkey and Greece Divide E.U. Leaders disponibile su https://www.nytimes.com/2020/08/27/world/europe/greece-turkey-eu.html, consultato il 01/09/2020

Turkey Seeks to Sideline EU in Maritime Disputes With Greece disponibile su https://www.bloomberg.com/news/articles/2020-08-27/turkey-seeks-to-sideline-eu-in-maritime-disputes-with-greece, consultato il 01/09/2020

EU Leaders Meet as Eastern Mediterranean Crisis Deepens disponibile su https://foreignpolicy.com/2020/08/27/eu-leaders-meet-eastern-mediterranean-crisis-turkey-greece/, consultato il 01/09/2020

Surveys find minority of Turks want war and Greeks are more prepared for conflict in East Mediterranean disponibile su https://greekcitytimes.com/2020/08/30/surveys-find-minority-of-turks-want-war-and-greeks-are-more-prepared-for-conflict-in-east-mediterranean/, consultato il 01/09/2020

Greek-Turkish relations on a knife-edge disponibile su https://www.ekathimerini.com/256301/opinion/ekathimerini/comment/greek-turkish-relations-on-a-knife-edge, consultato il 01/09/2020

E-STATE in Italia

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LA VIA DEGLI DEI

Avete mai sentito parlare della Via degli Dei?

Un’antica viabilità utilizzata fin da epoche romane per unire la città di Bologna a Firenze, percorrendo paesaggi dove natura e storia si fondono in un racconto lungo sette giorni di cammino.

Dal capoluogo emiliano partiremo alla volta di Firenze, lungo l’antica “Flaminia Militare”, dove sarà possibile ammirare anfiteatri romani, cimiteri militari custoditi dal silenzio degli alberi, montagne con i nomi di Dei e fossili preistorici incastonati nelle loro rocce.

Un cammino percorribile da tutti; basterà avere il giusto equipaggiamento, un buon planning e il desiderio di fare scorta di storia e bellezza!

Onde evitare spiacevoli imprevisti, vi consigliamo di munirvi di mappe cartacee e di scaricarvi tutti i sentieri offline dell’area Bologna-Firenze, possibilmente sull’app di Google Maps, nella modalità rilievo, di modo da avere chiare le pendenze e studiare deviazioni qualora foste troppo stanchi.
Ah, fondamentale una power bank, per non restare senza batteria nel mezzo del nulla!

Piazza Maggiore a Piazza della Signoria, nella culla del Rinascimento, Firenze: dopo aver ammirato l’opera della natura, troveremo nelle sue vie traboccanti d’arte e meraviglia l’espressione più alta della maestria umana. 

Giorno 1: Bologna

Giorno 2: Da Bologna a Sasso Marconi, 20 km

Giorno 3: Badolo – Madonna dei fornelli, 28 km

Giorno 4: Madonna dei fornelli – Monte di Fò, 17,25 km

Giorno 5: Monte di Fò – San Piero a Sieve, 21,08 km

Giorno 6: Da San Piero a Sieve all’Olmo, 20 km

Giorno 7: Dall’Olmo a Fiesole/Firenze, 10,5 km

Giorno 1: Bologna

Arrivo a Bologna: una città a misura di pedone. Qui potrete camminare tra le vie del pittoresco mercato “del quadrilatero”, ammirare le 7 cappelle della Basilica di Santo Stefano, salire sulle Torri degli Asinelli per ammirare la città dall’alto, e infine, godervi lo spettacolo di Piazza Maggiore illuminata, la Piazza Grande cantata da Lucio Dalla, che viveva a pochi metri di distanza.

Giorno 2: Da Bologna a Sasso Marconi, 20 km

Il cammino inizia attraversando il Parco Tolon, per poi immergersi nel bosco. La prima giornata di cammino è già piena di sorprese! Potrete ammirare un acquedotto romano, immergervi nell’Oasi di San Gherardo, abitata da rare piante acquatiche e innumerevoli specie di uccelli e attraversare il Ponte sospeso di Vizzano. Ora tappa a Sasso Marconi, dove il premio Nobel Guglielmo Marconi trascorse gli anni della sua gioventù effettuando i primi esperimenti.  Partendo dalla stazione ferroviaria di Sasso Marconi si risale il sentiero che porta al parco dei Prati di Mugnano. La meta di oggi è Badolo.

Giorno 3: Badolo – Madonna dei fornelli, 28 km

Da Badolo, si parte alla volta di Monzuno. Attraversato il suggestivo bosco di castagni e superata una breve salita fino al Monte del Galletto, eccoci giunti a Madonna dei Fornelli. Complimenti, avete macinato 28 km! Vi meritate un pasto sostanzioso e un bel riposo!

Giorno 4: Madonna dei fornelli – Monte di Fò, 17,25 km

La tappa di oggi si macina camminando sull’antico basolato, dove le tracce degli antichi carri romani sono ancora ben visibili, fino a Pian di Balestra: qui ci troviamo esattamente sul confine tra Emilia e Toscana. Continuate il percorso seguendo la segnaletica per Futa e scendete a destra fino a raggiungere l’inizio di un bosco di conifere. Proseguendo secondo le indicazioni incontrerete un cartello con su scritto “Santa Lucia – Monte di Fo’”. Imboccate il sentiero che scende sulla sinistra e proseguite per altri 3 km seguendo le indicazioni fino ad arrivare all’ultimo bivio. A voi la scelta se pernottare a Monte Fo’ o in località Santa Lucia, distante solo pochi metri dalla meta.

Giorno 5: Monte di Fò – San Piero a Sieve, 21,08 km

Prima di partire, si consiglia una visita a Passo della Futa, il più grande cimitero tedesco in Italia, dove più di 30.000 soldati riposano custoditi dal bosco. Il cammino oggi vi condurrà in vetta al Monte Gazzaro, dalla cui croce bianca potrete godere di una vista incredibile sulla Valle di Firenzuola e Mugello e magari lasciare una testimonianza del vostro passaggio sul “libro vetta di Monte Gazzaro”, a disposizione dei viandanti. Da qui, via lungo la discesa fino a Sant’Agata, con i suoi musi di arte sacra e di arte contadina, fino ad arrivare a San Piero a Sieve, sempre più vicini alla meta! 

Giorno 6: Da San Piero a Sieve all’Olmo, 20 km

Lungo la tua strada oggi incontri il Castello di Trebbio, castello mediceo in cui pernottò niente meno che Amerigo Vespucci, immerso nel verde degli alberi appena fuori Firenze e tanto amato da Lorenzo in Magnifico. 

Continui tra pacifici oliveti e poi tutto in salita fino ad arrivare allo storico santuario di Montesenario, che svetta sul monte dallo stesso nome – da qui puoi ammirare una vista straordinaria di tutta la Valle del Mugello, una ricompensa alla nostra fatica. 

Giorno 7: Dall’Olmo a Fiesole/Firenze, 10,5 km

Quest’oggi il percorso sarà più breve. Camminerete in cima alle colline nei pressi di Fiesole, passando per luoghi sospesi tra storia e mito come Vetta Le Croci, dove furono uccisi più di 200.000 barbari sconfitti dall’Impero Romano d’Occidente nella battaglia di Montereggi. Proseguite poi verso Fiesole, cittadina di origine etrusca dove potrete ammirare il ben conservato teatro romano, salite fino alla Chiesa di San Francesco e lasciatevi incantare dalla vista su Firenze, prima di proseguire il cammino verso la meta. 

Ed eccovi a…Firenze! Qui potrete scegliere se visitare i luoghi iconici del capoluogo toscano, o se andare alla scoperta di una Firenze insolita, nascosta tra i vicoli e i laboratori artigianali della città.
Ma in qualunque modo decidiate di gustare le bellezze di questa città, complimenti, avete completato il cammino e siete giunti alla meta! Lo avreste mai detto?

#ATUTTOMONDO

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La rassegna stampa internazionale dell’UNINT

Nuova ondata di proteste contro il razzismo negli USA: dopo George Floyd, Jacob Blake. Umbrella: una nuova applicazione lanciata in Angola per monitorare la sicurezza sui trasporti pubblici e sui taxi. Negli Emirati Arabi Uniti più di 31.000 persone si sono offerte volontarie per partecipare alle prime prove della terza fase del vaccino contro il Coronavirus.

EUROPA

Un articolo di Abc riporta un problema che sta diventando sempre più ingombrante in Spagna: l’occupazione illegale di immobili.

La questione è particolarmente evidente in Catalogna, soprattutto nella provincia di Barcellona, che, durante i primi mesi del 2020, ha registrato oltre 3600 casi di occupazione indebita. La spiegazione potrebbe risiedere negli affitti troppo alti, ma non è una ragione sufficientemente valida per giustificare la crescita esponenziale di tale tendenza che ha visto nascere, tra l’altro, anche una rete di “professionisti del settore” provenienti dagli ambienti malavitosi.

Il quartiere popolare di Gorg de Badalona, in particolare, sta vedendo la situazione degenerare: più di dieci anni fa uno sparuto gruppo di giovani africani ha occupato uno stabile industriale abbandonato; la principale attività dei ragazzi era rappresentata dalla raccolta dei rifiuti. Benché le loro condizioni di vita fossero precarie, non si era manifestato alcun tipo di problema di convivenza con gli altri abitanti della zona. Le difficoltà sono iniziate quando il numero degli inquilini illegali è aumentato dando vita a una vera e propria città nella città, governata da regole proprie. Ad oggi i cittadini lamentano uno stato di scarsa igiene e di pericolo continuo a causa delle aggressioni e dei furti perpetrati ai loro danni da parte degli abusivi. Le forze dell’ordine, in mancanza di un permesso legale di ingresso nello stabile, possono solo presidiare la zona evitando che i reati si moltiplichino o diventino più efferati.

L.C, M.D.F. e I.V

In Francia, la rivista conservatrice Valeurs Actuelles ha pubblicato questa settimana una storia sulla responsabilità degli africani negli orrori della schiavitù nel XVIII secolo. In tale narrativa politica la deputata del partito Paris de La France InsoumiseDanièle Obono, di origine gabonese, viene ritratta come schiava e disegnata con una collana di ferro al collo. Come riportato da France 24, Obono denuncia tale azione ritenendola un insulto ai (suoi) antenati e soprattutto un accanimento mediatico. Molte personalità politiche, come il presidente Macron, hanno espresso solidarietà nei suoi confronti. La rivista si difende e risponde: «Questa è una narrazione che descrive gli orrori della schiavitù organizzata dagli africani nel diciottesimo secolo…terribile verità che gli indigeni non vogliono vedere».

EA.V.

In Svizzera, Christian Amsler, membro del Partito Liberale Radicale è stato sostituito al Consiglio di Stato da un rappresentante del Partito Socialista, Patrick Strasser. Domenica 30 agosto, il candidato del PLR per il governo cantonale di Sciaffusa, dopo essere stato membro dell’esecutivo per dieci anni, non è stato rieletto nel Consiglio. Secondo quanto riportato dal Tribune de Genève, la perdita della fiducia nei suoi confronti si è consolidata in seguito alla scoperta di alcune irregolarità riscontrate nella clinica odontoiatrica cantonale che non sono state immediatamente verificate e per il sospetto licenziamento del Rettore del centro di formazione professionale.

S.C.

In Belgio, l’ufficio di selezione dell’Amministrazione federale Selor creerà nelle prossime settimane più di 200 posti di lavoro legati alla lotta contro il Coronavirus. Secondo quanto riportato da RTL, il Centro nazionale di crisi è alla ricerca di un centinaio di nuovi dipendenti. I profili professionali richiesti per coprire posti nella comunicazione, nella tecnologia dell’informazione oppure nella gestione dei progetti necessitano persone con un diploma di istruzione superiore, una laurea triennale o magistrale. Il Servizio pubblico federale della salute, l’Agenzia federale per i farmaci e prodotti per la salute e l’Istituto Nazionale di assicurazione per malattie e invalidità ricercano tutti dei nuovi collaboratori.

EA.V.

Il Portogallo conquista una vittoria nella Mostra internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro, vincendo il premio di miglior film Lino Miccichè e il premio della giuria studenti con “A Metamorfose dos Pássaros” (The Metamorphosis of Birds), di Catarina Vasconcelos. Il primo lungometraggio della regista tratta della perdita e dell’assenza di due madri e ha già vinto dei premi nei festival di Berlino, Vilnius, Taipei e Kosovo, ed è stato selezionato per altri 25 festival internazionali, mentre in Portogallo arriverà i primi di dicembre, riporta Público. Inoltre, è stata annunciata la morte del poeta Ernesto Manuel de Melo e Castro, esponente della poesia sperimentale e visuale in Portogallo, nonché saggista e artista plastico. Viveva da più di venti anni in Brasile ed è deceduto a San Paolo la scorsa settimana a 88 anni, come ha annunciato la figlia cantautrice Eugénia Melo e Castro, informa Diário de Notícias.

D.F.

La cancelliera tedesca Angela Merkel nella sua conferenza stampa estiva ha commentato le sfide della crisi del coronavirus, affermando che la Germania sta attraversando un momento difficile. Il giornale tedesco Der Spiegel spiega come questa crisi in particolare abbia determinato il suo lavoro come rappresentante della Germania. Si tratta di un momento storico unico e i cittadini tedeschi dovranno convivere a lungo con il virus. La cancelliera, in questa occasione ha menzionato tre obiettivi: l’istruzione, che deve essere garantita, la vita economica, che deve essere portata avanti il più possibile, la coesione sociale, che deve essere preservata. Angela Merkel ha poi parlato degli anziani, le persone bisognose di cure, chi è in cerca di lavoro e le piccole imprese affermando che è necessario prestare attenzione e fornire supporto e sostegno a tutti quanti loro.

Su Kronen Zeitung emerge come il corona virus abbia cambiato la vita di molti: le lezioni si seguono online da casa e la vita professionale è irregolare. La disoccupazione giovanile è aumentata rapidamente e le misure adottate per contenere il virus hanno provocato una recessione globale ed un enorme aumento della disoccupazione. A giugno dello scorso anno 25.112 giovani tra i 15 e 25 anni erano disoccupati in Austria. Quest’anno si è assistito ad un aumento pari all’80,5 % (45.317). «Ora si tratta di adottare misure per prevenire una gioventù perduta e per dare ai giovani un futuro roseo» – così ha dichiarato Herbert Katzian, Presidente dell’Oesterreichischer Gewerkschaftbund – «sarebbe un errore terribile e fatale, rubare ai giovani pezzi del loro futuro. Andreas Salcher, politico viennese, sottolinea il fatto che il coronavirus non sarà di certo l’ultima sfida che ci attende, che dovremmo focalizzarci sulle abilità sociali in modo da sviluppare capacità di recupero mentale.

Su srf.ch si evince che in Svizzera e Liechtenstein domenica sono stati registrati 292 nuovi casi di infezione da coronavirus all’Ufficio Federale della Sanità Pubblica (UFSP). In totale, dall’inizio della pandemia ci sono stati 42.014 casi confermati in laboratorio, come riportato dall’UFSP. Le aziende che hanno guadagnato nonostante il periodo di crisi dovrebbero essere soggette ad un’imposta aggiuntiva. Così è stato suggerito da Jan-Egbert Sturm, capo del centro di ricerca economica all’ETH di Zurigo. Sturm, capo della task force nazionale per il Covid-19, ha dichiarato in un’intervista a “SonntagsBlick” che per fortuna non tutte le aziende stanno andando male, alcune hanno avuto ricavi maggiori proprio durante questo periodo di crisi.

M.S., L.R.

Due uomini sono stati arrestati all’aeroporto di Londra-Stansted, nel Regno Unito, con l’accusa di terrorismo, la quale, secondo The Sun, sarebbe scattata in seguito al ritrovamento di “oggetti sospetti” su un aereo della compagnia inglese Ryanair.

Due aerei da combattimento della RAF (Royal Air Force) avrebbero intercettato il velivolo subito dopo l’atterraggio all’aeroporto, dopo la segnalazione e il “ritrovamento sospetto” in una toilette di bordo, come afferma Express.

Gli indagati, come ha riferito Sky News, sono un uomo di 34 anni del Kuwait e un uomo italiano di 48 anni, che erano sul volo partito da Vienna e diretto a Londra.

Le indagini della polizia sono ancora in corso, secondo quanto pubblicato da The Guardian.

S.C., S.P.

Il presidente della Federazione Russa Vladimir Putin ha avuto una conversazione telefonica con il presidente della Bielorussia Alexander Lukashenko.

L’occasione della conversazione è il 66esimo compleanno di Lukashenko, al quale il presidente Putin ha rivolto i migliori auguri. Inoltre, i due leader hanno rafforzato la loro alleanza per una cooperazione economica Russo-Bielorussa: il presidente Lukashenko ha accettato di andare in visita a Mosca nelle prossime settimane, il tutto riportato dal sito del presidente russo Kremlin.ru.

Contrariamente, Minsk ha festeggiato il compleanno del presidente rieletto per il sesto mandato con una nuova domenica di proteste. Ogni fine settimana, gli oppositori di Lukashenko indicono nuove riunioni e manifestazioni: sabato si è svolta una marcia femminile, domenica la città si è riempita di mezzi corazzati per far fronte a eventuali proteste violente. Il presidente si è mostrato in pubblico armato di un fucile automatico, dichiarando la sua volontà di lottare contro i manifestanti che invece si sono limitati a intonare slogan attorno alla residenza presidenziale. Un portavoce di Lukashenko si è rivolto ai manifestanti affermando: “quello che state facendo è punibile in quanto rivoluzionario. Stiamo elaborando una nuova Costituzione: risolveremo in modo pacifico, il Presidente è pronto per una conversazione costruttiva con il popolo.”

Parlando invece ora di politica interna, il giorno 1° settembre è prevista, come da tradizione, in tutta la Federazione Russa la ripresa dell’anno scolastico e, in un Paese che tutt’ora stenta a uscire dalla pandemia, il Ministero della Salute russo ha stilato le indicazioni necessarie per garantire la salute nelle scuole. Tra di esse non compare, tuttavia, alcun riferimento a speciali attrezzature che garantiscano la distanza tra gli scolari e tra loro ed i professori, bensì buone pratiche sullo svolgimento dell’attività scolastica.

Sottolineando che il pericolo di contagio di Covid-19 persiste, “ciò su cui bisogna porre l’accento” afferma il Ministero della Salute “è la sensibilizzazione dei genitori e degli studenti in merito al virus”. A tal proposito il ruolo dei genitori è fondamentale, in quanto spetta a loro il compito non solo di informare i propri figli sui rischi e sulle misure di prevenzione, ma anche e soprattutto quello di fornire il giusto esempio di condotta in società in una particolare situazione di crisi. Il Ministero ha inoltre sottolineato l’importanza di un monitoraggio regolare dello stato di salute degli studenti. Le misure di prevenzione della salute contro il coronavirus nell’ambito dello svolgimento delle lezioni hanno, nel caso della Federazione Russa, sollevato la questione più generale e a lungo termine della promozione di uno stile di vita sano da parte nell’ambiente scolastico. La questione riguarda, quindi, non soltanto le malattie virali, ma anche i problemi derivanti da un cattivo ambiente di apprendimento, come l’ipodinamismo, la nutrizione emotiva, l’eccessivo sforzo visivo e la dipendenza da dispositivi elettronici.

Nella sua intervista all’agenzia di stampa RT Russia il vice Presidente del Comitato della Duma di Stato per la tutela della salute, Leonid Ogul, ha infine discusso della proposta di introdurre la lezione di educazione alla salute nelle scuole, in cui affrontare temi come regole di igiene e corretta alimentazione. Un progetto che, in comune accordo con il lavoro a casa da parte delle famiglie, può portare a un miglioramento delle condizioni di salute delle generazioni future.

 S.N., D.S.

AFRICA

In Mali, i soldati del Comitato Nazionale per la Salvezza del Popolo (CNSP) hanno mantenuto le loro promesse liberando gli ex leader del Paese. Dopo la destituzione del presidente Ibrahim Boubacar Keïta, l’ex primo ministro Boubou Cissé e il presidente dell’Assemblea nazionale Moussa Timbine sono stati a loro volta rilasciati venerdì dalla giunta militare responsabile del colpo di stato del 18 agosto. L’ex uomo di spicco del Paese, Ibrahim Boubacar Keïta, liberato giovedì da elementi delle forze speciali malesi, è ora bloccato nella sua casa di Sebenikoro a Bamako e tenuto sotto sorveglianza. Come riportato da Africa News, la Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale (ECOWAS) segue da vicino lo svolgersi degli eventi. 

S.C.

Un giovane ragazzo di 31 anni in Angola, come riferisce Angonoticias, ha creato un’applicazione destinata a migliorare le condizioni di sicurezza sui trasporti pubblici e in particolare sui taxi, che permetterà di riportare tutto direttamente alla polizia in caso di pericolo o di speculazione dei prezzi. L’applicazione si chiama Umbrella e attualmente è sviluppata dall’azienda Select Service. Permetterà a chi la userà di conoscere il profilo del tassista, oppure dell’autista e del controllore. Il giovane ideatore si chiama Januário Agostinho, economista che lavora nel campo delle tecnologie applicate e finanze.

M. P.

Il governo della Guinea Bissau farà iniziare un corso universitario in lingua araba per professori a settembre per convertire le scuole coraniche, dedicate all’insegnamento dell’islam, in madrase, istituti dove oltre la religione si insegnano materie del curriculum nazionale come lingua portoghese, matematica, scienze e studi socio ambientali. L’obiettivo è quello di rafforzare l’insegnamento di queste materie oltre che la formazione tecnica e professionale per gli alunni, come anche lottare contro il traffico di bambini e situazioni che portano i bambini a mendicare per vivere, si legge in RTP Notícias.

D.F.

MEDIO ORIENTE

Negli Emirati Arabi Uniti più di 31.000 persone si sono offerte volontarie per partecipare alle prime prove della terza fase del vaccino contro il Coronavirus, secondo l’agenzia di stampa ufficiale degli Emirati (WAM).

I volontari appartengono a più di 120 nazionalità e si sono registrati per partecipare alle sperimentazioni sui vaccini entro sei settimane.

L’agenzia ha affermato che la campagna “For Humanity” ha ottenuto un ottimo risultato sia in termini di efficienza nella registrazione dei volontari sia nella partecipazione agli esperimenti del vaccino inattivato, sviluppato dal leader mondiale nella produzione di vaccini “Synopharma CNBG“.

L’agenzia ha inoltre indicato che migliaia di volontari hanno già ricevuto la seconda dose di vaccino, mentre continuano a sottoporsi alle visite mediche.

Il Dipartimento della Salute di Abu Dhabi ha affermato che la registrazione di nuovi volontari si è interrotta a partire da domenica 30 agosto in quanto è stato raggiunto un numero sufficiente.

I due vaccini inattivi ​​hanno avuto successo nella prima e nella seconda fase delle prove senza danni collaterali, poiché il 100% dei volontari è stato in grado di generare anticorpi, secondo la CNN arabic.

La coalizione araba ha abbattuto un drone esplosivo lanciato dalla milizia terrorista Houthi all’aeroporto internazionale di Abha, in Arabia Saudita, e ha distrutto una nave con trappole esplosive lanciata dal gruppo terroristico dal Governatorato di Hodeidah sulla costa del Mar Rosso.

Nel dettaglio, come riportato da Sky News Arabic, la Coalition to Support Legitimacy in Yemen ha annunciato di aver intercettato e abbattuto un’autobomba, lanciata dalla milizia Houthi.

Il portavoce delle forze della coalizione, il colonnello Turki Al-Maliki, ha affermato che “il drone è stato lanciato con l’obiettivo di colpire i viaggiatori all’aeroporto internazionale di Abha, attraversato da migliaia di passeggeri ogni giorno”.

Al-Maliki ha spiegato che “alcune schegge dovute all’intercettazione sono cadute sull’aeroporto, senza però causare feriti”.

Un portavoce delle forze della coalizione ha condannato l’attacco degli Houthi, sottolineando che “di fronte a questi atti terroristici continueranno ad attuare misure rigorose per garantire la protezione dei civili”.

L’ambasciatore del Libano in Germania, Mustafa Adib, è sulla buona strada per diventare il prossimo Primo Ministro del Paese dopo aver ottenuto un grande sostegno politico.

Il Governo, guidato da Hassan Diab, si è dimesso questo mese, tra la rabbia generale per la massiccia esplosione che ha colpito il porto di Beirut, uccidendo almeno 200 persone, provocata dallo stoccaggio non sicuro di oltre 2.700 tonnellate di nitrato di ammonio nel porto.

Il Paese è inoltre colpito da tempo da una profonda crisi finanziaria che ha causato, dall’ottobre 2019, una svalutazione fino all’80%. A ciò si aggiunge un sistema bancario paralizzato che ha alimentato povertà e disoccupazione, scatenando proteste contro il Governo e l’élite politica al potere, come sottolineato dalla BBC Arabic.

S.H.

AMERICA

Ci spostiamo in America Latina per affrontare, in particolar modo, il caso del Perù, Paese che, secondo le statistiche e quanto riportato dall’articolo della BBC, presenta il tasso di mortalità più alto tra quelli più colpiti dalla pandemia. Cinque fattori spiegherebbero la sopracitata affermazione: primo fra tutti, le grandi lacune nel sistema sanitario – secondo il dottor Eduardo Gotuzzo, professore emerito dell’Università Cayetano Heredia di Lima ed ex direttore dell’Istituto di Medicina Tropicale, lo Stato dovrebbe investire molti più fondi sul sistema in questione, in quanto si ha una scarsa disponibilità di letti ospedalieri e di sale di terapia intensiva, per non menzionare il personale sanitario sottopagato e i pochi laboratori. In secondo luogo, si ha dato troppo rilievo alla situazione ospedaliera, mentre si è tenuto poco conto della prevenzione e del rispetto delle norme per la salute pubblica. Il terzo fattore è inerente alla scarsità di respiratori, quasi impossibili da trovare e che hanno obbligato chi ne aveva bisogno a indebitarsi pur di continuare a respirare. Una sbagliata mossa economica del Governo peruviano è il quarto fattore poiché, pur avendo destinato tra il 9% e il 12% del PIL per aiutare chi aveva perso il lavoro, oltre il 71% della popolazione economicamente attiva vive degli incassi ottenuti “giorno per giorno”. Infine, quinto e ultimo fattore è rappresentato dalla voglia di evasione che ha vinto una gran parte della popolazione e l’ha spinta a infrangere le regole imposte dal lockdown, basti pensare alle 321 feste clandestine interrotte dalla polizia solo a Lima o la tragedia dei 13 morti per una sparatoria avvenuta in una discoteca della capitale.

L.C, M.D.F. e I.V

Gli Stati Uniti sono nuovamente scossi dalle proteste antirazziste, l’origine di questi ultimi scontri è dovuta alla violenza della polizia nei confronti di un afroamericano, Jacob Blake, a cui un agente ha sparato diversi colpi alla schiena lasciandolo paralizzato.

Secondo il New York Times sabato 29 agosto un gruppo di attivisti si è unito alle file di manifestanti a Kenosha in onore del ragazzo. A guidare la marcia è stato Jesse Franklin, che ha detto: “Quando è troppo è troppo. È ora che qualcuno prenda posizione e faccia dei cambiamenti”.

Il The Guardian riporta che anche i parenti, tra cui il padre di Blake, Jacob Blake Sr, e la sorella, Letetra Widman, sono intervenuti, esortando alla pace e alla necessità di un cambiamento decisivo. Il padre ha urlato al microfono: “Cosa gli ha dato il diritto di pensare di poter tentare l’omicidio di mio figlio? Sono stanco di tutto questo”.

In Canada, secondo la CBC un gruppo di attivisti ha rovesciato una statua di Sir John A. Macdonald in Place du Canada, nel centro di Montreal, sabato pomeriggio.

Un giornalista della CBC ha ottenuto un volantino, indicante una petizione online con oltre 46.000 firme per abbattere la statua, in cui si legge: “Sir John A. Macdonald era un suprematista bianco che ha orchestrato il genocidio dei popoli indigeni con la creazione del brutale sistema scolastico residenziale indiano”.

S.C., S.P

In clima di campagna elettorale, in Brasile, come riporta il giornale UOL, il presidente Jair Bolsonaro stila la tabella delle opere di infrastrutture iniziate dagli ex presidenti Lula e Dilma. Delle 33 opere della lista che ha promesso di inaugurare nel secondo semestre, 25 sono state ideate da Lula, due sono state eseguite solo in piccola parte dal governo di Michel Temer e sei sono state portate a termine dall’attuale governo. Le autostrade rappresentano circa la metà delle opere da eseguire ma solo una delle 18 autostrade da portare a termine è stata realizzata dall’attuale ministro delle Infrastrutture, Tarcísio Gomes de Freitas. Il programma è stato pensato per approfittare della popolarità del presidente per aver attuato l’ausilio emergenziale di 600 reais.

M.P.

ASIA

Otto mesi dopo che la pandemia Covid-19 ha colpito per la prima volta la Cina, le scuole, dagli asili alle università, sono finalmente dirette verso una piena ripresa nel semestre autunnale. Secondo il Global Times, gli studenti sono pronti a ricominciare e sono entusiasti di incontrare di nuovo i loro compagni di classe e insegnanti, con la consapevolezza però che la società dovrà affrontare una grande prova nella prevenzione e nel controllo dei contagi.

I genitori e gli studenti intervistati dal Global Times hanno affermato di essere fiduciosi nelle rigorose misure di prevenzione e controllo attuate dalle scuole cinesi nel prevenire infezioni su larga scala.

Una madre di uno studente di scuola elementare di nome Xu ha detto al Global Times che, a seguito delle recenti disposizioni, gli studenti dovranno misurare la temperatura ogni giorno e comunicarla alla scuola, oltre a dover indossare le mascherine per tutto il tempo. Da parte sua, la scuola deve garantire una disinfezione regolare.

Molte scuole continueranno a adottare le misure che hanno preso durante il semestre primaverile, come separare gli studenti mentre pranzano, ridurre il numero di studenti in una classe e installare cartelli di un metro nelle mense.

Oltre a prendere misure di prevenzione regolari, molte scuole hanno invitato medici e infermieri in prima linea che hanno combattuto l’epidemia di Covid-19 nel loro giorno di apertura per insegnare agli studenti a migliorare la salute personale e rispettare questi lavoratori in prima linea.

Gli studenti della scuola elementare di Tianyuan terranno un’attività fai-da-te il primo giorno di scuola per realizzare abiti e mascherine per il personale medico, e la scuola inviterà un’infermiera che ha combattuto contro il Covid-19 all’ospedale Leishenshan a Wuhan per condividere la sua storia con gli studenti.

“Con queste attività, speriamo di ispirare i nostri studenti a essere consapevoli dei contributi e dei sacrifici fatti dagli operatori sanitari, oltre ad esprimere la nostra gratitudine e il nostro rispetto nei loro confronti” ha detto Zhao, preside della scuola.

Le università cinesi, la maggior parte delle quali hanno gradualmente ripreso i corsi del semestre autunnale a metà agosto, hanno adottato rigide misure anti Covid-19, come tamponi e test sierologici, il divieto di radunarsi fuori dalle aule e sistemi di identificazione rigorosi.

Scuola e studenti sono pronti a fare la loro parte e a collaborare insieme per poter tornare a una vita normale.

G.R.

OCEANIA

Migliaia di abitazioni nel Victoria, in Australia, sono rimaste senza corrente a causa delle violente tempeste che si sono abbattute recentemente sullo Stato.

Secondo 9News, l’azienda che fornisce l’energia elettrica, AusNet, ha dichiarato che sono circa 4.000 le famiglie rimaste senza elettricità.

Inoltre, tre persone sono decedute a causa della caduta di alcuni alberi che sono stati spazzati via dalle forti raffiche di vento. Tra le vittime si conta anche un bambino di quattro anni, come riferisce l’articolo di News.com.au.

S.C, S.P

Rassegna stampa a cura di:

Ariela Capuano (responsabile lingua inglese)
Salvina Calanducci e Simona Picci (lingua inglese)
Giulia Deiana (responsabile lingua francese)
Silvia Calbi e Elen’Alba Vitiello (lingua francese)
Alessandra Semeraro (responsabile lingua spagnola)
Lavinia Cataldi, Michela Di Franco e Ilaria Violi (lingua spagnola)
Veronica Battista (responsabile lingua portoghese)
Martina Pavone e Diana Fagiolo (lingua portoghese)
Silvia Santini (responsabile lingua tedesca)
Michela Sartarelli e Laura Razzini (lingua tedesca)
Clarissa Giacomini (responsabile lingua russa)
Silvia Noli, Diana Sandulli (lingua russa)
Sara Zuccante (responsabile lingua araba)
Samar Hassan (lingua araba)
Claudia Lorenti (responsabile lingua cinese & coordinatrice del progetto)
Gioia Ribeca (lingua cinese)

E-STATE in Italia

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Emilia Romagna on the road

Avete un weekend a disposizione e vorreste approfittarne per visitare qualche bel posto, ma non sapete quale e come organizzarvi?

Ci pensiamo noi a proporvene uno: la Romagna. Una delle più pittoresche regioni della nostra penisola! Campi di girasoli, paesini abbarbicati su verdi colline, mare e tanta arte. Un percorso che include sia l’entroterra che la famosa costa romagnola, per non perdere nessuna delle chicche che questa regione nasconde.

1° giorno: Dozza – Brisighella – Sant’Arcangelo

Si parte da Bologna, direzione: Dozza. Un borgo medievale le cui mura sono delle vere e proprie tele a cielo aperto sulle quali sono state dipinte delle stupende opere d’arte. Gironzolando fra le sue stradine orlate di portici si arriva alla imponente Rocca sforzesca che ospita l’enoteca regionale dell’Emilia Romagna dove una tappa di degustazione è fortemente consigliata.

Dopo aver fatto il pieno di bellezza, di nuovo in macchina e via verso Brisighella. Piccolo gioiello alle pendici degli Appennini si adagia su tre pinnacoli rocciosi dove sorgono la Rocca, il Santuario del Monticino e la Torre dell’Orologio, da cui si gode di una vista davvero spettacolare! Da non perdere, l’antica via degli asini, unica nel suo genere grazie alle finestre ad arco in legno che la bordano.

A seguire, tappa a Sant’Arcangelo di Romagna, dove consigliano l’assaggio delle ottime piadine fatte sul momento, accompagnate da salumi eccezionali.

2° giorno: Sant’Arcangelo – Pennabilli – Scamporella

Inauguriamo il secondo giorno con una visita a Sant’Arcangelo, un borgo spiccatamente medievale dove, dal 1971, si tiene il più antico Festival italiano dedicato alle arti della scena contemporanea e uno dei più significativi appuntamenti europei nell’ambito del teatro, della danza e delle performing arts. Sorprende infatti che, nonostante ogni centimetro di questo luogo sia pregno di storia, nel corso degli anni si sia lasciato rivoluzionare da iniziative artistiche d’avanguardia e che sia stato scelto come sede da Mutonia, la comunità di artisti e performer che dagli inizi anni ‘90 ha scelto quest’area per esprimere la propria arte dedita al riuso e allo scarto.

Lasciato il suggestivo borgo medievale, si prosegue per Pennabilli, percorrendo una tortuosa strada tra gli Appennini. Immerso nell’Alta Valmarecchio a Pennabilli si respira aria di arte grazie alla presenza delle opere di Tonino Guerra, artista poliedrico e autore delle varie installazioni che si incontrano per tutto il paese.

3° giorno: Cervia – Cesenatico – Bologna

L’ultimo giorno del nostro itinerario in Romagna lo dedichiamo al mare e ad alcuni suoi “ospiti” molto interessanti: i fenicotteri rosa! A Cervia è infatti possibile ammirarne un’intera colonia, direttamente dalla strada.  

Lasciata Cervia, è arrivato il momento di dirigersi verso il mare per visitare gli antichi capanni dei pescatori sul molo di Cesenatico e poi, via verso il centro per ammirare ancora una volta il suo stupendo porto canale con le imbarcazioni tradizionali e le loro splendide vele dipinte.

#ATUTTOMONDO

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La rassegna stampa internazionale dell’UNINT

Negli Stati Uniti si lavora per cercare di contenere i danni del recente uragano Laura. La Francia aumenta la produzione di mascherine “locali” mentre la Germania proroga le limitazioni di viaggio a “Paesi Terzi” fino al 14 settembre. Colombia: tre massacri negli ultimi giorni per un totale di 17 vittime.

EUROPA

È attualmente delicato in molti stati dell’Europa l’argomento dei nuovi contagi da Coronavirus, anche in Spagna. Si torna a parlare dunque della preoccupazione di una nuova ondata del virus o addirittura di un nuovo isolamento come quello appena trascorso. El País ci informa, a questo proposito, in maniera dettagliata dell’andamento attuale di possibili nuovi focolai: la comunità autonoma di Madrid è quella che per il momento, così come anche all’inizio, più sta soffrendo a livello ospedaliero i nuovi ricoverati per Covid, che ammontano a 1.800 pazienti. Di fianco alla situazione critica di Madrid, su tutto il territorio nazionale durante l’ultima settimana si registra una tendenza in ascesa, che ha portato a contare mercoledì 26 agosto circa 8.000 nuovi casi positivi. Ricordiamo che in totale, da marzo, la Spagna ha censito 419.849 casi di Coronavirus. Purtroppo, risalgono a 129 i decessi durante gli ultimi 7 giorni.
Strettamente collegato all’apprensione per l’insorgere di nuovi focolai è anche l’argomento delle riaperture delle scuole. Il ministero dell’Istruzione si riunirà giovedì 27 agosto insieme alle rappresentanze delle comunità autonome per discutere delle decisioni da prendere in vista delle riaperture delle scuole. Secondo le notizie riportate dal quotidiano El Pais, i punti cruciali da discutere saranno: l’uso obbligatorio della mascherina in assenza della distanza di sicurezza; i test sierologici per gli insegnanti; la misurazione della temperatura agli alunni; la suddivisione degli alunni in gruppi di massimo 15-20 per aula; la quarantena obbligatoria della classe in caso di un contagio e infine la possibilità di proseguire i corsi metà in presenza e metà online.

L.C, M.D.F. e I.V

In Svizzera sono necessari altri 770 milioni di franchi per affrontare la crisi sanitaria del Coronavirus. La Commissione per le finanze ha approvato all’unanimità tutti gli stanziamenti straordinari richiesti per il secondo supplemento al budget. Come riportato da 20 Minutes, le nuove misure imposte a diversi settori richiedono finanziamenti aggiuntivi per mitigare le conseguenze economiche della crisi, come ad esempio un finanziamento di 288,5 milioni di franchi nel settore sanitario per i tamponi contro il Covid. La Commissione propone inoltre un aiuto economico per i trasporti pubblici locali al fine di compensare le perdite finanziarie. 

                      EA.V.

In Francia, «Non dipendiamo più dalla Cina», dice Agnès Pannier-Runacher riferendosi alla produzione di mascherine. Il Ministro dell’Industria è realista o ottimista? Secondo Le Figaro, all’inizio dell’anno le mascherine erano “Made in China” ma a poco a poco sono state sostituite da quelle “Made in France”. Un recupero significativo: prima della pandemia la Francia produceva circa 3,5 milioni e mezzo di mascherine chirurgiche alla settimana, ma ora ha superato i 50 milioni. L’obiettivo è di 100 milioni alla settimana a partire da dicembre, «Un obiettivo che sarà raggiunto» ha assicurato il Ministro dell’Economia.

S.C.

In Belgio, oltre 200 notizie false riguardanti il Coronavirus sono state rimosse dai social network. Durante la crisi è stata istituita un’unità di polizia federale per il rilevamento di contenuti non veritieri in merito alla pandemia da Coronavirus. Le Soir riporta le parole del capo dell’unità investigativa: «Poiché si tratta chiaramente di un’azione architettata intenzionalmente per intaccare la fiducia dei cittadini con l’intento di minare le istituzioni pubbliche, i contenuti vengono segnalati per poi essere rimossi direttamente».

S.C.

In Portogallo si registra un lieve aumento dei casi di Coronavirus (0,6%) con 362 positivi, di cui 38 in terapia intensiva e 2 vittime, il numero più alto dal 15 luglio. I nuovi casi si registrano maggiormente nella regione della capitale, come informa Público. Inoltre, il Ministro dell’Ambiente ha annunciato che il Portogallo ha battuto un record mondiale nell’asta dell’energia solare portoghese, aggiudicandosi 670 Megawatt per 11,6 euro fissi per Wattora, come pubblicato dall’agenzia Lusa.

D.F.

Dalle prime pagine del settimanale online Der Spiegel si apprende la decisione del ministro degli Esteri tedesco di prorogare le raccomandazioni di viaggio per i cittadini diretti verso Paesi extraeuropei almeno fino al 14 settembre compreso. L’accordo in precedenza sembrava essere limitato al 31 agosto, ma i nuovi andamenti della pandemia hanno richiesto un inevitabile intervento da parte del governo tedesco già mercoledì 26 agosto. Viaggiare è ancora troppo rischioso e i numeri di casi da Covid-19 registrano picchi preoccupanti in molte zone della Germania. Per ora, l’ammonizione riguarda i cosiddetti “Paesi Terzi” e cioè quelli non appartenenti all’UE o all’area Schengen sebbene i tassi di infezione registrati in alcune zone dell’Europa abbiano indotto la Germania ad estendere l’avviso di viaggio anche ad alcuni paesi membri dell’UE: tra questi vi sono infatti Spagna, Belgio, Francia, Croazia e alcune zone della Bulgaria e della Romania.
Chiaramente, una raccomandazione non è un divieto, per cui ancora una volta ci si affida al buonsenso dei cittadini in viaggio e a quello di coloro che sono invece di rientro dalle vacanze all’estero. Per questi ultimi, la portavoce del governo, Ulrike Demmer, chiede l’obbligo di sottoporsi al tampone una volta rientrati in Germania e, fino all’arrivo dei risultati, raccomanda un isolamento precauzionale di 14 giorni presso il proprio domicilio. I viaggiatori possono non sottoporsi a questa misura precauzionale se in possesso di risultati negativi per la SARS-CoV2, ottenuti grazie ad un test molecolare (test PCR) effettuato non più di 48 ore prima dell’ingresso nel Paese e rilasciato da un laboratorio accreditato dell’elenco degli Stati federali. A chi invece è ancora alle prese con la scelta della destinazione di viaggio, la portavoce implora responsabilità: «bisogna cercare di rispettare le linee guida frutto di un momento delicato e fare un passo indietro qualora il viaggio verso l’area a rischio sia evitabile».
Stando a quanto si legge sulla pagina ufficiale del Ministero federale degli affari esteri aggiornata al 26 agosto, a causa dei rischi particolari la partecipazione alle crociere è fortemente sconsigliata. Fanno eccezione le crociere fluviali all’interno dell’UE o di Schengen e le crociere il cui viaggio inizia in un porto in Germania e termina di nuovo in un porto tedesco senza attracco in un porto straniero.
L’industria del turismo aveva chiesto al governo una maggiore attenzione nel differenziare i Paesi a seconda del reale rischio di contagio. Tuttavia, l’avviso di viaggio è esteso a tutte le zone considerate a rischio da parte del Robert Koch Institute. Attualmente, infatti, sono più di 160 i Paesi nel mondo ad avere un avviso di viaggio ma “solo” 130 di questi sono classificati come aree a rischio. La Thailandia, ad esempio, vieta ancora l’ingresso di cittadini stranieri nel Paese ma non rappresenta più una zona rossa grazie ai bassi tassi di infezione riscontrati negli ultimi mesi. Una precauzione alla quale i tedeschi non intendono rinunciare.

M.S., L.R.

Nel Regno Unito, secondo il The Guardian e l’Evening Standard, le donne appartenenti a minoranze etniche sono più propense a non eseguire il pap-test.
Questi dati giungono da un’indagine condotta da Jo’s Cervical Cancer Trust, il principale ente di beneficenza per il cancro al collo dell’utero del Regno Unito, i cui risultati sembrano evidenziare che più del doppio delle donne appartenenti a minoranze etniche (17,3%), rispetto alle donne bianche (8,1%), vogliono ritardare lo screening per paura di contrarre il covid-19. La dottoressa Christine Ekechi, consulente medico dell’Eve Appeal, ha detto: “il cancro alla cervice uterina è facilmente prevenibile con questo semplice e rapido test di screening. È quindi importante rassicurare le donne sugli enormi sforzi che gli operatori sanitari stanno compiendo per garantire la sicurezza dell’accesso ai servizi durante questo periodo”.

In Irlanda, secondo quanto riporta il The Guardian, il commissario UE Phil Hogan si è dimesso dopo aver violato le regole anti-Covid: aveva partecipato a una cena del club di golf del Parlamento e nell’occasione non si indossavano mascherine né si rispettavano distanziamenti.
Mercoledì sera Hogan ha rilasciato una dichiarazione in cui si scusa con il popolo irlandese: “Mi dispiace profondamente che il mio viaggio in Irlanda – il Paese che sono stato così orgoglioso di rappresentare come funzionario pubblico – abbia causato tanta preoccupazione, disagio e turbamento”. Ha ammesso di aver violato le linee guida Covid, ma ha negato di aver infranto qualsiasi legge.

S.C., S.P.

In questi ultimi giorni si è acuita la tensione tra Federazione Russa e Stati Uniti in merito alle armi chimiche.
Lo scorso mercoledì gli Stati Uniti hanno incluso cinque istituti di ricerca russi nella lista degli istituti da sanzionare poiché sospettati di lavorare su armi chimiche.  Uno di questi istituti è uno degli istituti centrali di ricerca del Ministero della Difesa Russo, il quale in collaborazione con il centro Gamaleya ha creato il vaccino contro il coronavirus.
Tuttavia, l’ambasciatore russo a Washington Anatoly Antonov, ha dichiarato queste accuse come infondate ed ha definito “sconcertante” la decisione di Washington di applicare sanzioni, in quanto non è stata presentata nessuna prova.
“Vorremmo avere spiegazioni dai nostri colleghi in merito a queste accuse infondate”, ha dichiarato Antonov.
L’ambasciatore ha anche osservato che al momento gli Stati Uniti rimangono l’unica potenza in possesso di stock significativi di armi chimiche, delle quali viene ritardata con vari pretesti la distruzione. Ha anche affermato che non vi sono stati segnali positivi da parte di Washington sul Trattato di riduzione e limitazione delle armi strategiche.
Inoltre, Antonov ha sottolineato che nel 2017 l’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche ha confermato il pieno rispetto da parte della Russia delle disposizioni della Convenzione relative all’eliminazione degli stock di armi chimiche.
Nel frattempo, continua il caso del politico e avvocato anticorruzione Alekseij Navalnij, ricoverato in stato comatoso presso l’ospedale Charité di Berlino dal 22 agosto. Dopo la rilevazione di tracce di sostanze velenose nel corpo di Navalnij, i medici tedeschi sono concordi sul fatto che l’uomo sia stato vittima di un’intossicazione, le cui origini sono ancora ignote, ma che rimandano alla sostanza che in passato provocò già l’avvelenamento di un nemico politico di Putin, Sergej Skripal.
Come si legge dal quotidiano russo Novaja Gazeta, che riporta le opinioni del personale medico dello Charité, la sostanza in questione pare essere appartenente al gruppo degli inibitori di colinesterasi, una gamma molto ampia di sostanze, come i gas nervini velenosi. Fino alla fine del XX secolo queste sostanze velenose venivano sviluppate per fini militari e utilizzate per il combattimento.
Dal momento che la questione dell’avvelenamento non riguarda più solo la Federazione Russa, ma anche la Germania che, in qualità di paese ospitante del paziente, sostiene la questione un affare di rilevanza internazionale, alcuni come il deputato dell’Europarlamento Sergej Lagodinskij, ritengono che quest’ultima possa avviare un’indagine internazionale.
Per questo motivo, dunque, il Ministero degli Affari Interni russo ha avviato le indagini preliminari sul caso. In particolare, a occuparsene è la procura siberiana occidentale dei trasporti, la quale ribadisce di aver già effettuato le indagini in data 20 agosto, il giorno in cui Navalnij è stato ricoverato a Omsk. Dopo un sopralluogo della camera d’albergo, un esame del percorso degli spostamenti, il sequestro di circa 100 oggetti e l’analisi delle telecamere a circuito chiuso, la polizia sostiene di non aver rinvenuto tracce di sostanze stupefacenti o potenti.

 S.N., D.S.

AFRICA

Nella Repubblica Democratica del Congo, il Ministro della Salute Eteni Longondo ha annunciato in conferenza stampa che è stata debellata la più grande epidemia di morbillo del mondo, la quale ha ucciso più di 7000 bambini. Tuttavia, secondo i funzionari sanitari, il numero effettivo di morti potrebbe essere molto più alto poiché molti casi non sono stati segnalati. Come riportato da BBC Afrique, nell’ultimo anno gli operatori sanitari hanno combattuto anche altre epidemie come quella del colera, del Coronavirus e della peste bubbonica.

EA. V.

In Angola il governo prevede di creare 83.500 nuovi posti di lavoro entro il 2021. A parlarne è il giornale Lusa: il ministero dell’Amministrazione Pubblica, del Lavoro e Sicurezza Sociale in un comunicato inviato al giornale Lusa afferma che i posti di lavoro verranno creati grazie al piano PAPE (Action Plan for Promotion of Employability). Il piano si rivolge soprattutto ai giovani angolani al fine di accendere in loro uno spirito imprenditoriale. I giovani infatti sono la fascia più colpita dalla crisi economica che il Paese vive dal 2014, in seguito al crollo del prezzo del petrolio.

M. P.

In Mozambico questa settimana si è verificato un attacco alla sede del settimanale indipendente Canal de Moçambique, nel centro di Maputo. Il giornale aveva appena pubblicato notizie scomode su dispute politiche e affari sospetti nel settore del combustibile. Il direttore generale ha dichiarato che si è trattato di un incendio premeditato che ha lasciato la redazione in cenere, come riporta Público. Giornalisti e attivisti hanno già organizzato una raccolta fondi per sostenere il giornale, mentre l’ex presidente mozambicano lo ha definito un evento “terribile” comparandolo alla mancanza di libertà vissuta nel tempo del colonialismo, riferisce Lusa. Per quanto riguarda la situazione Covid-19, è stata cancellata la Fiera Internazionale del Turismo di Maputo programmata per ottobre, mentre la polizia ha arrestato 201 persone la scorsa settimana per violazione delle restrizioni imposte dallo stato di emergenza e 12 studenti sono risultati positivi a Inhambane, nel sud del Paese a una settimana dalle riaperture delle scuole. Il totale dei casi ammonta a 3508, con 31 nuovi casi registrati negli ultimi giorni. Mohamed al-Baradei, ex Vicepresidente dell’Egitto, ha sottolineato il “calo d’interesse del Governo per la causa palestinese” in un Tweet che segue l’ampia interazione sull’accordo di pace tra Israele ed Emirati Arabi Uniti. “Sfortunatamente il supporto di molti Governi alla causa palestinese si è indebolito. Spero che la popolazione palestinese, attraverso l’unità e la pace, sarà in grado di ricreare sostegno popolare in favore della propria causa, come avvenuto in passato contro il razzismo in Sud Africa e ora con il movimento Black Lives Matter. La questione palestinese, oltre ad essere un problema di occupazione e autodeterminazione, è anche una questione di discriminazione razziale”, ha spiegato al-Baradei nel suo tweet, come riportato dalla CNN Arabic.

D.F.

Il “Movimento 23 agosto”, che guida le manifestazioni nella capitale libica Tripoli, ha condannato l’assedio ai danni dei manifestanti in piazza dei Martiri e la loro esposizione al fuoco di uomini mascherati. Le milizie di Al-Wefaq hanno infatti circondato i manifestanti in Piazza dei Martiri, mentre questi ultimi erano impegnati a cantare e a manifestare pacificamente, rifiutando la presenza dei gruppi armati. Le milizie “Al-Nawasi” e “Radaa” hanno poi disperso i manifestanti usando proiettili veri, mentre facevano irruzione nelle loro case nelle vicinanze di Tripoli.
Il movimento di protesta ha ritenuto il capo del Governo di riconciliazione, Fayez al-Serraj, e il suo Ministro degli Interni, Fathi Bashagha, responsabili della sicurezza dei manifestanti e ha invitato la missione delle Nazioni Unite in Libia ad aprire un’indagine sulle violazioni che hanno colpito i manifestanti.
Fonti di Al-Arabiya in Libia hanno poi riferito che la Turchia sta supervisionando la gestione delle manifestazioni da una sala operativa di Tripoli e che una squadra di sicurezza turca è arrivata in Libia a seguito dell’escalation di proteste.

S.H.

MEDIO ORIENTE

Il Maggiore Generale Tawfiq Abu Naim, sottosegretario del Ministero dell’Interno nella Striscia di Gaza, ha annunciato l’estensione del coprifuoco totale in tutta la Striscia per 72 ore, a due giorni dalla chiusura completa annunciata dopo aver scoperto 4 nuovi contagi di coronavirus.
Il sottosegretario ha poi aggiunto che il nuovo coprifuoco potrebbe essere esteso.
Yusef Abu Al-Rish, sottosegretario del Ministero della Salute, ha dichiarato che “era prevedibile l’emergere di nuovi casi di contagio da Coronavirus all’interno di Gaza” ma che, oggi, “la realtà della Striscia è nettamente migliorata rispetto alla prima fase dell’emergenza”.
Abu al-Rish ha indicato che le misure prese dalle autorità di Gaza “mirano a ridurre l’aumento di nuovi contagi giornalieri”, atteso dopo la comparsa dei primi casi, come riportato dalla CNN Arabic.
Secondo Al-Sharq Al-Awsat, il presidente francese Emmanuel Macron ha inviato una road map ai politici libanesi relativa alle riforme politiche ed economiche necessarie a consentire il flusso di aiuti esteri e a salvare il Paese dal collasso economico.
Il “documento di idee” che l’ambasciatore francese ha consegnato a Beirut include procedure dettagliate tra cui il controllo della Banca centrale, la formazione di un Governo provvisorio in grado di attuare riforme urgenti e lo svolgimento di elezioni legislative anticipate entro un anno.
L’attuale Governo provvisorio libanese, insediatosi a gennaio, non è riuscito a fare progressi nei colloqui con il Fondo Monetario Internazionale per un pacchetto di salvataggio, a causa di una situazione di stallo sulle riforme e di una disputa sull’entità delle perdite del settore finanziario.
Il documento sottolinea che “la priorità dovrebbe essere quella di formare rapidamente un Governo per evitare un vuoto di potere che renderebbe ancora più acuta la crisi che il Libano sta vivendo”.

S.H.

AMERICA

La Colombia negli ultimi giorni ha vissuto momenti di terrore: tre massacri, per un totale di 17 vittime, sono avvenuti in tre diverse zone del paese, lasciando una scia di sangue che riporta prepotentemente alla luce il problema della sicurezza.
Dopo un periodo relativamente tranquillo, le forze dell’ordine si sono ritrovate ad indagare su questi delitti avvenuti a poche ore di distanza l’uno dall’altro e cercano la spiegazione nelle mai sedate lotte tra le bande che si contendono il mercato del narcotraffico.
Secondo l’articolo di El País, gli esperti che monitorano il contesto sostengono che la situazione può diventare ogni giorno più critica dal momento che, oltre a questi recenti omicidi, ci sono stati nell’ultima settimana numerosi attacchi, con vari morti e feriti, anche contro la forza pubblica.
In realtà la questione della sicurezza in Colombia è un grande problema intensificatosi negli ultimi due anni: la ragione risiede nelle guerriglie tra le organizzazioni criminali che combattono da tempo per il predominio sul territorio – senza che nessuna prevalga sull’altra – con la conseguenza di attentare alla vita anche dei semplici cittadini allo scopo di scoraggiarli a prendere una posizione a favore dell’uno o dell’altro cartello della droga.
Gli esperti affermano che l’attuale governo deve prendere coscienza della gravità della situazione e attuare politiche efficaci atte a contrastare il narcotraffico e le conseguenti ripercussioni sulla società e sull’economia.

L.C, M.D.F. e I.V

In questi giorni gli Stati Uniti stanno tentando di contenere i danni provocati dal passaggio del pericoloso uragano Laura. Si tratta di una tempesta di categoria 4 che si starebbe indebolendo e sarebbe diretta verso la Louisiana, secondo la notizia riportata da CNN.
Secondo USA Today, le autorità hanno fatto evacuare da una parrocchia circa 7.000 residenti prima che questa venga inondata all’arrivo della tempesta, nonostante ciò alcuni di loro si sono rifiutati di lasciare il luogo.
Gli esperti meteorologi prevedono l’arrivo dell’uragano in questi giorni e dovrebbe interessare le pianure paludose che si trovano vicino al confine tra il Texas e la Louisiana. Molte città, tra cui Lake Charles, Port Arthur e Beaumont, rischiano di essere spazzate via e si stanno preparando a far evacuare i propri cittadini, come afferma The New York Times.

S.C., S.P

In Canada, la chiave del successo per il rientro a scuola sarà dare agli studenti il tempo di adattarsi. Nella scuola elementare Arc-en-ciel di Québec, oltre all’adozione delle misure di sicurezza, sarà importante la gestione delle classi a livello umano: la priorità è il benessere degli studenti. Le Journal de Montréal riporta le parole della preside Patricia Boulé: «È sempre importante prendersi il tempo di accogliere i bambini all’inizio dell’anno, ma questo sarà ancora più vero e necessario con il Covid-19. … Quando i cuoricini dei nostri studenti saranno a proprio agio, solo allora potremo iniziare con i programmi accademici». 

S.C.

Il giornale O Globo sostiene che con il riscaldamento globale, la crescita del Paese e gli sprechi, la domanda di acqua in Brasile potrà aumentare dell’80% entro il 2040. Lo studio dell’Istituto Trata Brasil è stato condotto al fine di poter pianificare in modo efficiente e sostenibile un sistema fognario che raggiunga più persone possibile. Prendendo in considerazione solo la crescita economica e demografica dei prossimi anni, i brasiliani avranno bisogno di circa 14,3 miliardi di metri cubi di acqua nel 2040: un valore del 43,5% superiore alla quantità di acqua utilizzata dalla popolazione nel 2017 (10 miliardi di metri cubi). Oggi il Brasile perde quasi il 40% dell’acqua potabile a causa di fuoriuscite, dirottamenti ed errori di quantificazione. Lo studio ritiene che il Paese dovrà produrre 7 miliardi di metri cubi di acqua nel 2040 se, tra i vari fattori sopra citati, si aggiunge lo spreco dell’acqua stessa.

M.P.

ASIA

La Cina, come riportato dal China Daily, lavorerà per garantire che l’apertura dell’attività sia interamente predisposta online entro la fine dell’anno, al fine di trasformare ulteriormente le funzioni governative, preservando le entità del mercato per poter riprendere al lavorare al meglio.
Li Keqiang, il primo ministro cinese, ha sottolineato la necessità di portare avanti una riforma del sistema aziendale per rimuovere gli ostacoli istituzionali all’imprenditorialità e all’innovazione, in modo da stimolare ulteriormente la vitalità del mercato e creare nuovi posti di lavoro.
I dati dell’Amministrazione statale per la regolamentazione del mercato mostrano che nel 2019 in Cina sono state registrate fino a 20.000 nuove imprese in un giorno medio. Entro la fine di luglio di quest’anno, 132 milioni di entità di mercato sono state registrate a livello nazionale, in aumento del 6,7% rispetto al numero alla fine dello scorso anno.
“La riforma della trasformazione delle funzioni governative e dell’attuazione delle politiche fiscali e di sostegno finanziario deve essere portata avanti in parallelo. Finora, lo speciale meccanismo di trasferimento per il sostegno finanziario ai governi di livello primario ha svolto un ruolo cruciale. Nel frattempo, dobbiamo continuare ad abbassare la soglia di mercato per stimolare la vitalità del mercato e la creatività pubblica”. Ha affermato il membro preclaro del Tuanpai, principale corrente politica del Partito Comunista Cinese.
Durante la riunione del Consiglio di Stato della Repubblica Popolare Cinese è stato deciso che oltre alla registrazione separata del domicilio aziendale e dei locali commerciali una società potrà registrare più di un locale commerciale, in modo tale da aiutare le entità del mercato a sopravvivere e prosperare.
Se le oltre cento milioni di imprese potessero continuare a funzionare, si potrebbero creare fino a nove milioni di nuovi posti di lavoro entro l’anno.
Per facilitare il funzionamento delle imprese, espandere l’apertura e sostenere l’agricoltura e lo sviluppo rurale, la licenza amministrativa per oltre 49 articoli con requisiti di autorizzazione sovrapposti sarà annullata e l’autorità di approvazione per quattro articoli sarà delegata al livello provinciale. Laddove è necessaria la revisione della legge, queste nuove misure saranno attuate dopo che il Comitato permanente del Congresso nazionale del popolo avrà approvato le revisioni della legge proposte.
I dipartimenti governativi interessati devono anteporre il quadro più ampio agli interessi dipartimentali. È necessario fare di più per ridurre i requisiti di approvazione, intensificando la supervisione insieme a una corretta deregolamentazione. Pur annullando i requisiti di approvazione o delegando l’autorità di approvazione, i dipartimenti responsabili devono garantire una solida supervisione della conformità. Ci vuole più di input monetari perché l’economia cinese cresca. La riforma delle funzioni di governo potrebbe far emergere ulteriormente l’ingegnosità e l’industria del popolo cinese e migliorare l’efficacia della supervisione e dei servizi del governo. Questa è una riforma che potrebbe portare a maggiore correttezza ed efficienza “. Ha aggiunto Li.
Notevoli quindi gli sforzi della Cina per ripartire al meglio e permettere alle imprese di adattarsi e rinnovarsi dopo la pandemia.

G.R.

OCEANIA

In Australia il consigliere della cittadina di Ipswich nel Queensland, Paul Tully, è stato fortemente criticato per aver postato sulla sua pagina personale di Facebook un meme sessista, come ha pubblicato ABC News.
Secondo il Queensland Online News, nel post era contenuto una grave mancanza di rispetto nei confronti delle donne ed espliciti stereotipi di genere alquanto negativi, suscitando così molti reclami da parte di altri utenti.
Il consigliere si è poi scusato per aver pubblicato il post inadatto, affermando che non era intenzionato a recare offesa a nessuno, nonostante un rapporto di “Wise Workplace Investigation Services” lo abbia accusato di condotta inappropriata e violazione del codice di condotta dei consiglieri, come si legge su The Fassinfern Guardian.

S.C, S.P

Rassegna stampa a cura di:

Ariela Capuano (responsabile lingua inglese)
Salvina Calanducci e Simona Picci (lingua inglese)
Giulia Deiana (responsabile lingua francese)Silvia Calbi e Elen’Alba Vitiello (lingua francese)
Alessandra Semeraro (responsabile lingua spagnola)
Lavinia Cataldi, Michela Di Franco e Ilaria Violi (lingua spagnola)
Veronica Battista (responsabile lingua portoghese
Martina Pavone e Diana Fagiolo (lingua portoghese)
Silvia Santini (responsabile lingua tedesca
Michela Sartarelli e Laura Razzini (lingua tedesca)
Clarissa Giacomini (responsabile lingua russa)
Silvia Noli, Diana Sandulli (lingua russa)
Sara Zuccante (responsabile lingua araba)
Samar Hassan (lingua araba)
Claudia Lorenti (responsabile lingua cinese & coordinatrice del progetto)
Gioia Ribeca (lingua cinese)

E-STATE in Italia

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La via Francigena

Ne avrete sicuramente sentito parlare, la Via Francigena è uno dei cammini più noti al mondo, dopo quello di Santiago e una delle mete più in voga quest’anno, visto il particolare periodo storico che stiamo vivendo in cui viaggiare all’estero o in posti troppo affollati sembrerebbe essere troppo rischioso.

Allora cosa aspettate a partire? Zaino in spalla, scarponi ai piedi, mappe alla mano, si parte!

E, per venire incontro alle esigenze e condizioni di tutti, abbiamo pensato di proporvi un tratto dai panorami mozzafiato, percorribile in soli 3 giorni!

Il primo consiglio che ci sentiamo di darvi è: portate solo il necessario! Uno zaino eccessivamente carico vi affaticherebbe e ostacolerebbe inutilmente lungo il cammino. Inoltre, visti i cambiamenti apportati dalla recente pandemia, vi consigliamo di controllare in anticipo la disponibilità e le nuove norme di sicurezza che avranno adottato gli ostelli adibiti all’accoglienza dei pellegrini lungo il percorso. In ultimo, ma non meno importante, se decidete di affrontare questo cammino nei mesi estivi, ricordatevi di partire nelle prime ore del giorno, quando il sole è ancora basso, o rischierete che qualche colpo di caldo vi metta ko e vi costringa a fermarvi!

La Via Francigena segue un antico percorso che attraversa il Regno Unito, la Francia, la Svizzera e l’Italia. Il nome “Francigena” sta proprio a indicare la via o le vie che “dalla Terra dei Franchi” consentivano ai numerosi pellegrini che attraversavano l’Europa per recarsi in preghiera alla tomba dell’Apostolo Pietro, di giungere a Roma. 
Tale pratica ebbe inizio in seguito alla diffusione del “diario di Sigerico“, vescovo di Canterbury, il quale racconta delle 80 località da lui attraversate da Canterbury fino a Roma, per ricevere l’investitura da Papa Giovanni XV nel 990.

All’epoca in cui la stampa non era ancora stata inventata la conoscenza del percorso fu diffusa con tale dettaglio e precisione via passaparola, da essere diventata un punto di riferimento per moltissimi pellegrini.

Il tragitto originario, da Canterbury a Roma, era di 1600 chilometri e la difficoltà del tragitto rappresentava un atto di penitenza che, simbolicamente e materialmente, consegnava il pellegrino nelle mani di Dio.

Oggi, la via Francigena italiana che si sviluppa lungo la direttrice di più regioni, il Lazio, la Toscana, l’Emilia Romagna, la Liguria, il Piemonte, conosce una rinnovata celebrità. Dal 1994 infatti, la Via Francigena è stata dichiarata “Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa”.

I due itinerari che oggi vi proponiamo abbracciano un tratto di Toscana e del Lazio, tra verdi distese e ricche campagne. A voi la scelta!

1° itinerario: Toscana

Giorno 1: San Miniato

Giorno 2: Da San Miniato a Gambassi Terme, 24 km

Giorno 3: Da Gambassi Terme e San Gimignano, 13,5 km

Tre giorni di cammino nel cuore della Toscana, da San Miniato a San Gimignano, per avere un assaggio del meglio che la Via Francigena Toscana ha da offrire. 

Si parte da San Miniato, una delle perle nascoste della Via Francigena, e si prosegue lungo un itinerario di straordinaria bellezza: dalla Pieve millenaria di Chianni, dove dormì lo stesso Sigerico, alle torri di San Gimignano, che vi incanteranno con la loro magica atmosfera medievale.

Ma le attrattive del viaggio non si limitano al paesaggio! Potrete infatti gustare la saporita cucina Toscana in tutte le sue declinazioni: dal prezioso tartufo bianco di San Miniato, ai saporiti Pici, passando per l’oro giallo di San Gimignano, lo zafferano. Il tutto accompagnato dai vini locali, rinomati in tutto il mondo, da sorseggiare direttamente sul luogo di produzione, magari mentre vi appongono il timbro sulla credenziale!

II° itinerario: Lazio

Giorno 1: Bolsena

Giorno 2: Da Bolsena a Montefiascone, 17 km

Giorno 3: Da Montefiascone a Viterbo, 18 km

Tre giorni di cammino nella prima parte della Via Francigena laziale, tra splendidi panorami e antichi selciati segnati dal passaggio di intere generazioni di pellegrini. Lasciatevi rapire dalla bellezza del Lago di Bolsena e affascinare dagli antichi basolati della Via Cassia, ancora integri dopo 2000 anni, prima di visitare l’incantevole e pittoresco centro storico di Viterbo. E se amate il buon cibo, ricordatevi che vi trovate in una delle più importanti aree di produzione dell’olio extravergine d’oliva, tra Bolsena e Montefiascone. Un’ottima scusa per una sosta culinaria e godereccia!

P.s. se vorrete conservare un bel ricordo di questa vostra avventura, vi consigliamo di richiedere, prima della partenza, la Credenziale, o “passaporto del pellegrino”. Un documento fondamentale che consente di avere accesso, con agevolazioni, alle strutture di accoglienza lungo l’itinerario. Inoltre, ad ogni tappa lungo il cammino, il pellegrino riceverà un timbro presso uffici turistici, parrocchie, strutture ricettive e di ristoro.