La rassegna stampa internazionale dell’UNINT

La diminuzione del numero di granchi a ferro di cavallo preoccupa i ricercatori cinesi al lavoro per lo sviluppo del vaccino anti-Covid. Grande traguardo per l’Argentina: risanamento del 99% del suo debito estero. La moschea di Al-Azhar contro le vignette di Charlie Hebdo: “un insulto e un ostacolo agli sforzi nel dialogo interreligioso”.

EUROPA

Le notizie che arrivano dalla Spagna sembrano concentrarsi ogni giorno di più sull’argomento che, più di tutti, ha caratterizzato il 2020: il Covid-19.

Secondo l’articolo di El País, il repentino aumento di casi (ricordiamo che la Spagna ha raggiunto e superato la quota dei 480.000 casi e riporta in media una crescita diaria di 7.000 casi) ha fatto sì che tutto il personale delle scuole appartenenti alla Comunidad de Madrid venisse chiamato a testare le loro condizioni di salute attraverso il test sierologico. Una scelta ritenuta da tanti come un obbligo morale per evitare che si diffonda ulteriormente il virus, tanto da suggerire di testare personale e alunni periodicamente.

A questa grande battaglia per un prossimo ritorno in aula partecipano anche gli studenti universitari che, secondo l’articolo di El Mundo, sono delusi dalla scarsa attenzione e dalle tardive decisioni del ministro Manuel Castells, tanto da pubblicare un comunicato ufficiale da parte del CEUNE (Comisión Permanente del Consejo de Estudiantes Universitario del Estado) nel quale chiedono più coraggio nel prendere le decisioni a loro, ma soprattutto al loro futuro, dedicate.

Concludiamo riportando la notizia di una maglietta speciale completamente fatta di ferro: da quanto riportato nell’articolo di AS.COM, l’ospedale almeriense di Torrecárdenas sta ultimando delle prove cliniche su alcuni vestiti che emettono radiazioni a infrarossi nei pazienti ricoverati per Covid-19 allo scopo di favorire la guarigione del contagiato.

L.C, M.D.F. e I.V

In Francia, giovedì 3 settembre il primo ministro Jean-Castex ha presentato al Consiglio dei ministri il piano di rilancio biennale di 100 miliardi di euro, il quale assicura una ripresa economica dopo le perdite causate dalla crisi sanitaria. Secondo quanto riportato da Le Monde, l’obiettivo del governo è quello di tornare, nel 2022, al livello di attività pre-crisi e di far abbassare numero di disoccupati. Jean-Castex spera di creare 160.000 posti di lavoro grazie al piano di rilancio, che si punta molto sulle imprese per raggiungere questo obiettivo. Pertanto, l’esecutivo promette un’attuazione immediata del piano e l’istituzione di un comitato direttivo presieduto dal Primo Ministro al fine di controllare l’assegnazione dei fondi e la loro ridistribuzione.

EA.V.

In Belgio, il direttore generale dell’agenzia per i medicinali AFMPS Xavier De Cuyper è coinvolto nelle negoziazioni dell’Unione Europea con i potenziali produttori di vaccini contro il Coronavirus. Secondo quanto riportato dal quotidiano La Libre Belgique, De Cuyper afferma che a marzo 2021 i belgi potrebbero usufruire del vaccino contro il Covid-19, considerando, però, che un solo produttore non sarà mai in grado di fornire contemporaneamente i vaccini per l’intera Europa. perciò è stato redatto uno schema di distribuzione in base alla popolazione di ciascuno Stato membro: il Belgio riceverà circa 1,2 milioni di dosi e dovrà dunque fare una scelta difficile nel decidere quali saranno le prime categorie da vaccinare.

EA.V.

In Svizzera, la revisione delle tariffe ospedaliere voluta dal Consiglio federale, nell’ambito della modifica dell’ordinanza sull’assicurazione malattie (Oamal), non ha ottenuto l’unanimità. Come riportato da Le Matin, i Cantoni si oppongono a un “intervento massiccio” della Confederazione nella definizione delle tariffe ospedaliere, scrive la Conferenza dei direttori cantonali della sanità (CDS) in un comunicato al Consiglio federale. Rifiutano inoltre i criteri dettagliati per la pianificazione di ospedali e centri per il parto. Per l’Associazione Ospedali H+, che conta 220 ospedali, cliniche e istituti di cura pubblici e privati affiliati, le disposizioni dell’OAmal costituiscono «un’ingerenza massiccia e incostituzionale nella responsabilità cantonale di fornire alla popolazione un’assistenza di qualità che soddisfi le sue esigenze».

S.C.

Il primo ministro del Portogallo António Costaquesta settimana ha chiesto ai cittadini di indossare mascherine riutilizzabili prodotte nazionalmente. Il primo ministro ha fatto l’annuncio dopo essersi incontrato con i rappresentanti delle associazioni tessili ed ha affermato che in questo modo si fa un “tre per uno” salvaguardando salute, aziende nazionali e ambiente. Lo stesso Costa a luglio ha offerto delle mascherine nelle negoziazioni dell’ultimo consiglio europeo a Bruxelles ai capi di stato e di governo dei Paesi dell’UE presenti, questi ultimi d’accordo sulla qualità delle mascherine portoghesi, informa Público. Sempre questa settimana il primo ministro ha sollecitato i cittadini a scaricare la nuova app per tracciare i contatti con positivi, StayAway Covid, dicendo che si tratta di un “dovere civico”. L’app conta già 121 mila download dall’inaugurazione lo scorso venerdì, riporta ancora Público. Inoltre, il sindacato dei professori ha lanciato un preavviso di sciopero di docenti e funzionari previsto per i primi giorni di scuola nel caso in cui non vengano garantite le condizioni per minimizzare i contagi, riporta Expresso. L’annuncio è stato fatto per incitare il Ministero dell’Educazione a prendere delle misure, date le indicazioni ancora poco specifiche e il fatto che non è stato rafforzato il personale scolastico. Il rappresentante ha inoltre dichiarato che verrà fatto un sondaggio sulla situazione delle scuole pochi giorni prima dall’inizio delle lezioni che determinerà o meno gli scioperi.

D.F.

Un articolo pubblicato sul giornale online Der Spiegel focalizza l’attenzione sui costi nascosti dell’agricoltura industriale e del suo preoccupante impatto sull’ambiente. In Germania, su commissione del supermercato discount Penny, appartenente al Gruppo Rewe e presente in tutta l’Unione europea con più di 3.000 punti vendita, un gruppo di ricercatori dell’Università di Augsburg, diretto dallo specialista di informatica aziendale Tobias Gaugler, ha provato a calcolare i “prezzi reali” di 16 prodotti a marchio privato della catena di vendita al dettaglio. Tra questi, la carne, il latte e il formaggio avrebbero dei costi notevolmente superiori rispetto a quelli a cui siamo abituati. Oltre ai normali costi di produzione il lavoro è stato imperniato sul calcolo degli effetti dei gas serra emessi in fase di produzione e sulle conseguenze generate dall’eccessivo utilizzo di fertilizzanti e di azoto nei concimi. Se lasciamo parlare i numeri, il prezzo della carne proveniente da allevamenti convenzionali dovrebbe impennare del 173% (per fare un esempio, 500 gr di carne macinata costerebbero 7,62€ in confronto ai 2,79€ attuali), il latte normale schizzerebbe al 122% in più rispetto al prezzo ordinario e il famoso formaggio Gouda all’88%. Tutto questo fotografa i gravi danni ambientali generati dagli allevamenti intensivi e dall’agricoltura in serra, di cui il consumatore non ha contezza. Secondo lo scienziato infatti: «i danni ambientali ad oggi non sono inclusi nel prezzo degli alimenti, ma rappresentano un peso per il pubblico e per le generazioni future. Anzi, alcuni dei costi “nascosti” necessari nella fase di produzione alimentare non possono essere quantificati con certezza». In effetti basta pensare a quelli derivanti dall’uso di antibiotici nell’allevamento animale, i quali favoriscono lo sviluppo di germi multi-resistenti o a quello per l’uso dei pesticidi nei campi. Un problema che potrebbe essere drasticamente ridotto prediligendo i metodi biologici. A tal proposito, la volontà del discount Penny sarebbe quella di utilizzare i risultati ottenuti dalla ricerca per iniziare un progetto pilota facile da gestire.

Nel frattempo, in un nuovo supermercato a Berlino verranno esposti i prezzi reali di otto prodotti a marchio privato convenzionali e otto prodotti a marchio privato biologici, al solo scopo informativo. «Vogliamo sensibilizzare la popolazione e confidiamo che la doppia indicazione dei prezzi possa influenzare il comportamento d’acquisto dei consumatori» dichiarano gli scienziati. Il passo successivo poi, sarà quello di un graduale aumento dei prezzi del prodotto in vendita per “riparare” ai costi ambientali, per esempio tassando le emissioni di CO2 e i fertilizzanti azotati. «Gli adeguamenti dei prezzi sul mercato alimentare potrebbero portare ad un significativo orientamento verso prodotti più vegetali e più biologici, riducendo al tempo stesso in modo considerevole i danni ambientali», spiega la co-autrice dello studio Amelie Michalke.

M.S., L.R.

Nel Regno Unito, secondo quanto riportano il The Guardian e la BBC, a Downing Street, sede del primo ministro britannico, viene minimizzata la prospettiva di raggiungere un accordo commerciale con l’UE in tempo per dicembre, incolpando l’insistenza di Bruxelles nell’affrontare le questioni difficili in anticipo.

Al contrario, il Sottosegretario francese agli Affari europei, Clément Beaune, ha dato la colpa al governo britannico per lo stallo, affermando: “Le cose non vanno avanti perché il Regno Unito vorrebbe sia lasciare l’Unione Europea che avere accesso al mercato europeo”.

L’UE ha detto che il Regno Unito può avere un accesso al mercato europeo senza tariffe e senza contingenti solo se accetta di rispettare le norme europee in materia di ambiente, diritti dei lavoratori e aiuti di Stato alle imprese.

S.C., S.P.

In Russia riprendono i collegamenti aerei con Egitto, Emirati Arabi Uniti e Maldive. Il primo ministro russo Mikhail Mishustin ha firmato l’ordinanza che consente la ripresa del servizio aereo internazionale con questi Paesi, a quanto riferisce il sito del governo russo.

La decisione è stata presa sulla base dei criteri annunciati in precedenza (40 nuovi casi di infezione da COVID-19 entro 14 giorni ogni 100 mila abitanti), e sui principi di reciprocità con i Paesi interessati.

Anche la Polonia è pronta a riprendere i collegamenti aerei con la Russia a partire dal 2 settembre, a differenza della Cina che non ha incluso la Federazione Russa nella lista degli otto Paesi con i quali a partire dal 3 settembre riprenderà i collegamenti aerei.

Il traffico aereo in Russia ha iniziato a mostrare segni di ripresa dal 1° agosto, data a partire dalla quale sono stati ripristinati i collegamenti aerei con Regno Unito, Turchia, Tanzania e Svizzera.

Inoltre, il decreto del primo ministro permette ora ai cittadini russi i cui parenti vivono all’estero e sono bisognosi di cure, di recarsi presso di loro senza alcun tipo di restrizione. Viceversa, è consentito a cittadini non russi di recarsi in Russia per assistere i propri parenti qui residenti.

Riguardo al caso Navalnij invece, in seguito alle accuse e alla manifestazione di indignazione rivolte alla Federazione Russa da parte dai Paesi dell’Unione Europea, il portavoce del Cremlino, Peskov, ha dichiarato alla TASS, l’agenzia di stampa ufficiale russa, che considera infondate le accuse riguardo al presente caso.

Secondo Peskov, infatti, non è ravvisabile alcun individuo o gruppo per cui possa risultare vantaggioso l’avvelenamento del politico Navalnij: “Non posso rispondere alla domanda su chi potrebbe trarre beneficio dall’avvelenamento di quest’uomo. Non credo affatto che qualcuno, con un minimo di raziocinio, possa beneficiare dal guardando anche quello che sta succedendo” e continua “Certamente non vorremmo che i nostri partner in Germania, così come negli altri Paesi europei, giungano a conclusioni affrettate”, sottolineando che la parte russa preferirebbe instaurare un dialogo con i suddetti Paesi a questo proposito.

Rispondendo alla domanda su qualora al Cremlino potesse essere chiamato in corte per un procedimento penale, il portavoce del Presidente risponde che non sussiste alcun motivo per intraprendere un procedimento penale per avvelenamento “Non abbiamo ricevuto informazioni dai nostri colleghi di Berlino. Da tutte le analisi effettuate e da tutti i campioni biologici rilevati i nostri medici e specialisti non hanno rilevato alcuna traccia di veleno”.

Peskov conclude, dunque, affermando che a questo proposito il governo russo non è disposto ad accettare le accuse indirizzategli dai Paesi dell’Unione Europea e non comprende il motivo per cui questo affare potrebbe essere la causa di ulteriori sanzioni.

 S.N., D.S.

AFRICA

In Guinea, il Rassemblement du Peuple de Guinée (RPG) ha chiesto all’attuale presidente Alpha Condé di essere il suo candidato alle elezioni presidenziali che si terranno il 18 ottobre. Come riportato da Afrique BBC, durante una videoconferenza rivolta alle donne del suo partito, il Presidente della Guinea ha dichiarato di aver deciso di impegnarsi per la terza volta alla corsa presidenziale, ribadendo che «nessuno può prendere il potere e continuare a esercitarlo se non ha il sostegno delle donne. Le donne hanno capito che la mia lotta è prima di tutto per le donne e i giovani».

S.C.

In Angola, come scrive il Jornal de Angola,il ministro delle Telecomunicazioni, Tecnologie per l’Informazione e la Comunicazione Social, Manuel Homem ha parlato dell’urgenza nel portare modernità negli enti pubblici di informazione come ad esempio la Radio Nazionale e la Televisione Pubblica di Angola. Il programma mira a rendere la televisione satellitare accessibile a tutto il territorio nazionale. Il ministro ha spiegato anche i problemi principali dell’editoriale Centro Gráfico da Edições Novembro: le condizioni di lavoro, tecniche e operazionali delle infrastrutture. Migliorare le condizioni dell’area di stampa, della centrale di raffreddamento delle macchine e la creazione di sale per la formazione aiuterebbero per assicurare un servizio migliore.

M. P.

La moschea di Al-Azhar ha condannato la ripubblicazione di vignette offensive sul profeta Maometto da parte della rivista francese Charlie Hebdo, definendola come “insulto e un ostacolo agli sforzi nel dialogo interreligioso”.

È quanto emerge da una dichiarazione pubblicata dall’Osservatorio di Al-Azhar per la lotta all’estremismo, in cui è stato espresso “un completo rifiuto per quanto fatto dalla rivista francese”.

Secondo Al-Azhar, la pubblicazione di queste vignette offensive incita all’odio e alimenta fratture tra i seguaci delle diverse religioni ponendosi come un muro contro la creazione di un ambiente sano in cui religioni e credenze diverse convivono pacificamente, oltre a rappresentare una provocazione ingiustificata nei confronti dei due miliardi di musulmani presenti nel mondo. Questo tipo di informazione ostacola gli sforzi globali profusi dalle maggiori istituzioni religiose sulla via del dialogo interreligioso, culminati nella firma del Documento sulla Fratellanza umana tra i due più grandi simboli religiosi del mondo nel febbraio dello scorso anno.

Da parte sua il capo degli affari religiosi in Turchia, Ali Erbas, ha condannato fermamente la ripubblicazione delle vignette offensive affermando che “la decisione del quotidiano francese è indice della sua posizione ostile. Si tratta di una caricatura che ferisce i sentimenti dei musulmani e incita alla violenza. Un vero colpo contro la pace sociale”, come riportato dalla CNN Arabic.

In Egitto, il dottor Khaled Mujahid, Consigliere del Ministro della Salute e della Popolazione, ha dichiarato che sono stati registrati 165 nuovi casi risultati positivi a seguito delle analisi di laboratorio sul virus, nell’ambito delle necessarie procedure di sorveglianza. Le indagini sono state svolte dal Ministero in conformità con le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Inoltre, sono stati segnalati 21 nuovi decessi, come sottolineato da Sky News Arabia.

Mujahid ha poi affermato che il numero totale di casi registrati in Egitto del nuovo ceppo di coronavirus è di 99.280, tra cui 74.626 guariti e 5.461 morti.

Notizie recenti affermano che gli Stati Uniti taglieranno $100 milioni in aiuti all’Etiopia a causa del controverso progetto della “Diga del Rinascimento”.

Una fonte del Governo ha affermato che tale provvedimento è il risultato della decisione dell’Etiopia di iniziare a riempire la diga prima di raggiungere un accordo con Egitto e Sudan.

L’Egitto si è sempre opposto a qualsiasi struttura sul Nilo che avrebbe ridotto la sua quota di acqua. L’Etiopia, dal canto suo, dice di aver bisogno della diga per fornire elettricità.

Una fonte del Congresso statunitense ha dichiarato alla BBC Arabic che “verranno detratti fino a 100 milioni di dollari, inclusi 26 milioni di dollari di finanziamento che scadranno alla fine dell’anno fiscale”.

Il funzionario ha inoltre aggiunto che i finanziamenti per i progetti legati all’HIV (AIDS), alla migrazione, ai rifugiati e al programma Food for Peace non saranno interessati dal taglio.

S.H.

AMERICA

Per quanto riguarda l’America Latina, la rassegna odierna è incentrata su notizie positive: la prima concerne l’Argentina, un grande Paese che per molto tempo ha sofferto gravi difficoltà economiche, a cui si sono sommate le nuove problematiche causate dalla pandemia. È de El País la notizia che riporta il tanto atteso traguardo, ovvero il risanamento del 99% del debito estero. Si tratta di un debito di 68 milioni di dollari americani, per il quale il 93,5% dei creditori ha accettato l’accordo di scambiare le vecchie obbligazioni con delle nuove a tassi di interessi più bassi e con scadenze più dilazionate nel tempo, permettendo così al Paese di risparmiare ben 37 milioni di dollari.

L’annuncio è stato dato dal presidente Alberto Fernández che ha convocato presso il Museo del Bicentenario della Casa Rosada il ministro dell’economia, il presidente della Camera dei deputati, la vicepresidente del senato, l’ex presidente e le autorità provinciali. La negoziazione dovrebbe concludersi, secondo il ministro dell’economia Martín Guzmán, entro il 2021.

Spostiamoci verso il Perù, dove la buona notizia non è di carattere economico bensì di carattere umanitario. È qui che l’adolescente (13 anni) Marsivit Alejo ha deciso di intraprendere un’attività solidale per raccogliere denaro destinato alla preparazione di pasti caldi da offrire, a 30 centesimi l’uno, a decine di famiglie che vivono nel suo quartiere, Villa María del Triunfo, a Lima. El Pais parla infatti di “solidarietà organizzata”, per indicare una delle tante iniziative di quartiere dedicate ad aiutare i più vulnerabili, poiché tali iniziative sono messe in atto da persone anch’esse in difficoltà.

L.C, M.D.F. e I.V

Negli Stati Uniti Joe Kennedy III è stato sconfitto da Ed Markey durante le primarie democratiche.

Secondo il New York Post, Markey, Senatore al Congresso nel Massachusetts, ha guadagnato un grande vantaggio sul suo avversario, ottenendo il 55% de voti contro il 45% del trentanovenne nipote del Senatore Robert F. Kennedy.

Per la famiglia Kennedy sarebbe la prima sconfitta politica mai subita fino ad oggi, secondo CBS News.

Dopo il suo annuncio di voler lasciare il suo incarico alla Camera dei Rappresentanti, Kennedy era visto come il favorito e l’unico in grado di tener testa al collega democratico Markey, come afferma il New York Times.

Quest’ultimo, che detiene il record di vittorie elettorali da 47 anni, affronterà il repubblicano Kevin O’Connor a novembre, con la sua campagna elettorale progressista.

Recentemente a North York, in Canada, sono avvenute due sparatorie alle prime luci dell’alba.

Secondo l’articolo della CBC, sono state coinvolte sette persone, di cui sei sono rimaste ferite e una è deceduta: si tratta di un uomo di cinquant’anni di nome Joseph Hart, residente a Toronto.

Alcuni uomini a bordo di un SUV scuro hanno aperto il fuoco davanti alla panetteria Spence’s Bakery che si trova su Englinton Avenue, colpendo e ferendo il gruppo di clienti.

I sei feriti sono stati subito trasportati d’urgenza in ospedale ma nessuno di loro sarebbe in pericolo di vita, come riferito da CTV News.

Il sindaco John Tory ha ribadito la necessità di investire nella sicurezza pubblica, definendo l’accaduto un’inaccettabile tragedia, secondo Global News.

S.C., S.P

In Brasile, come scrive il giornale UOL, le pallottole vaganti sono state responsabili del decesso di 15 persone colpendo bambini e giovani nello stato di Rio de Janeiro durante il primo semestre di quest’anno. Queste sono storie di ingiustizia e disuguaglianza. Infatti, 9 delle 15 vittime erano di colore. Sono 16 anni che l’ONU si occupa della questione, denunciando la violenza della polizia. Molte vittime infatti, sono morte nelle favelas e nelle periferie a causa dei colpi sparati dagli agenti di polizia o dagli scontri tra i gruppi armati. Altre 435 persone sono decedute nello stato di Rio de Janeiro a causa degli interventi della polizia nel primo semestre dell’anno: il 75,4% era di colore.

M.P.

ASIA

In Cina, come riportato dal Global Times, la diminuzione del numero di granchi a ferro di cavallo – la creatura marina dall’aspetto alieno con sangue blu contenente antiche proprietà immunitarie essenziali per sviluppare un vaccino anti Covid-19 – ha preoccupato scienziati, aziende farmaceutiche, ONG e governi locali.

Il sangue del granchio a ferro di cavallo, animale presente sulla terra da 450 milioni di anni, è estremamente sensibile ai germi e viene utilizzato per numerosi scopi.

Dall’inizio della pandemia di coronavirus, l’animale è stato molto ricercato da scienziati e aziende farmaceutiche che sviluppano vaccini anti Covid-19.

La Cina è uno dei pochi Paesi ad avere l’habitat perfetto per i granchi a ferro di cavallo, che si trovano lungo le coste della Cina orientale e meridionale, e che da decenni vengono cresciuti in cattività.

L’estratto di sangue di questo tipo di animale, ovvero il tachypleus amebocyte lysate (TAL), – è indispensabile per rilevare l’endotossina, in modo tale da poter creare medicinali adatti per combattere i diversi tipi di batterio.

La Cina è il principale fornitore di TAL nel mondo, insieme a Stati Uniti e Giappone.

Per raccogliere il sangue dei granchi a ferro di cavallo, le fabbriche farmaceutiche li catturano, ne estraggono il sangue e poi li rilasciano alla natura. Si stima che ben il 30% muoia dopo essere stato dissanguato, ha riferito il National Geographic citando uno studio del 2010 sull’industria negli Stati Uniti.

In Cina, il tasso di mortalità dei granchi che vengono dissanguati non è stato studiato, secondo Hu, Menghong, professore alla Shanghai Ocean University ed esperto di granchi a ferro di cavallo, che ha presentato domanda per una ricerca nel 2019, che non è stata ancora approvata.

Nell’ottobre 2019, 1.176 granchi cinesi adulti a ferro di cavallo sono stati rilasciati nuovamente nell’oceano dal dipartimento della pesca locale e da una fabbrica farmaceutica dopo essere stati dissanguati a Beihai, nel Guangdong.

La popolazione di granchi a ferro di cavallo sta diminuendo sia in Cina che negli Stati Uniti.

“Le risorse stanno diminuendo, ma la richiesta aumenta di giorno in giorno” ha detto Hu, sottolineando che la riproduzione in cattività è la soluzione chiave.

“In natura, il tasso di sopravvivenza delle uova è solo dello 0,1 per cento. Già nel 2006, un gruppo di ricerca del Guangxi Oceanic Institute ha incubato con successo più di 200.000 uova di granchio cinese a ferro di cavallo. Il tasso di incubazione ha raggiunto il 90%”.

L’unico problema è che la maturità sessuale dei granchi a ferro di cavallo è di dieci anni.

“Quindi prima agiamo e più alleviamo, maggiore sarà l’offerta futura che avremo”, ha detto Hu.

Da anni le persone si battono per la conservazione della specie e per permettere al granchio a ferro di cavallo di sopravvivere nel suo habitat naturale.  

G.R.

OCEANIA

Secondo quanto riportato dal The Guardian e da Stuff, il 17 ottobre 2020 in Nuova Zelanda si terrà un referendum, che avrà luogo lo stesso giorno delle elezioni nazionali, su due tematiche: la legalizzazione della cannabis e la possibilità di richiedere l’eutanasia, come si legge su Referendum.gov.nz.

Horizon Research, tra il 10 e il 14 giugno 2020, ha condotto un sondaggio in merito al referendum sulla legalizzazione della cannabis, nel quale risulta che il 56% degli intervistati è favorevole, il 43% è contrario e il 2% si è astenuto dal votare. Inoltre, i più inclini al cambiamento risultano essere le donne rispetto agli uomini (59% contro 52%) e la fascia d’età giovanile rispetto a quella adulta (62% contro 27%).

S.C, S.P

Rassegna stampa a cura di:

Ariela Capuano (responsabile lingua inglese)
Salvina Calanducci e Simona Picci (lingua inglese)
Giulia Deiana (responsabile lingua francese)
Silvia Calbi e Elen’Alba Vitiello (lingua francese)
Alessandra Semeraro (responsabile lingua spagnola)
Lavinia Cataldi, Michela Di Franco e Ilaria Violi (lingua spagnola)
Veronica Battista (responsabile lingua portoghese)
Martina Pavone e Diana Fagiolo (lingua portoghese)
Silvia Santini (responsabile lingua tedesca)
Michela Sartarelli e Laura Razzini (lingua tedesca)
Clarissa Giacomini (responsabile lingua russa)
Silvia Noli, Diana Sandulli (lingua russa)
Sara Zuccante (responsabile lingua araba)
Samar Hassan (lingua araba)
Claudia Lorenti (responsabile lingua cinese & coordinatrice del progetto)
Gioia Ribeca (lingua cinese)