La rassegna stampa
internazionale dell’UNINT
La diminuzione del numero di granchi a ferro di cavallo
preoccupa i ricercatori cinesi al lavoro per lo sviluppo del vaccino
anti-Covid. Grande traguardo per l’Argentina: risanamento del 99% del suo debito
estero. La moschea di Al-Azhar contro le
vignette di Charlie Hebdo: “un insulto e un ostacolo agli sforzi nel dialogo
interreligioso”.
EUROPA
Le notizie che arrivano dalla Spagna sembrano concentrarsi ogni giorno di più sull’argomento che,
più di tutti, ha caratterizzato il 2020: il Covid-19.
Secondo l’articolo di El
País, il repentino aumento di casi
(ricordiamo che la Spagna ha raggiunto e superato la quota dei 480.000 casi e
riporta in media una crescita diaria di 7.000 casi) ha fatto sì che tutto il
personale delle scuole appartenenti alla Comunidad de Madrid venisse chiamato a
testare le loro condizioni di salute attraverso il test sierologico. Una scelta
ritenuta da tanti come un obbligo morale per evitare che si diffonda
ulteriormente il virus, tanto da suggerire di testare personale e alunni
periodicamente.
A questa grande battaglia per un prossimo ritorno in aula
partecipano anche gli studenti universitari che, secondo l’articolo di El
Mundo, sono delusi dalla scarsa
attenzione e dalle tardive decisioni del ministro Manuel Castells, tanto da
pubblicare un comunicato ufficiale da parte del CEUNE (Comisión Permanente del Consejo de Estudiantes Universitario del Estado)
nel quale chiedono più coraggio nel prendere le decisioni a loro, ma
soprattutto al loro futuro, dedicate.
Concludiamo riportando la notizia di una maglietta speciale
completamente fatta di ferro: da quanto riportato nell’articolo di AS.COM, l’ospedale almeriense di Torrecárdenas sta ultimando delle
prove cliniche su alcuni vestiti che emettono radiazioni a infrarossi nei
pazienti ricoverati per Covid-19 allo scopo di favorire la guarigione del
contagiato.
L.C, M.D.F. e I.V
In Francia,
giovedì 3 settembre il primo ministro Jean-Castex ha presentato al Consiglio
dei ministri il piano di rilancio biennale di 100 miliardi di euro, il quale
assicura una ripresa economica dopo le perdite causate dalla crisi sanitaria.
Secondo quanto riportato da Le Monde,
l’obiettivo del governo è quello di tornare, nel 2022, al livello di attività
pre-crisi e di far abbassare numero di disoccupati. Jean-Castex spera di creare
160.000 posti di lavoro grazie al piano di rilancio, che si punta molto sulle
imprese per raggiungere questo obiettivo. Pertanto, l’esecutivo promette
un’attuazione immediata del piano e l’istituzione di un comitato direttivo
presieduto dal Primo Ministro al fine di controllare l’assegnazione dei fondi e
la loro ridistribuzione.
EA.V.
In Belgio,
il direttore generale dell’agenzia per i medicinali AFMPS Xavier De Cuyper è
coinvolto nelle negoziazioni dell’Unione Europea con i potenziali produttori di
vaccini contro il Coronavirus. Secondo quanto riportato dal quotidiano La Libre Belgique,
De Cuyper afferma che a marzo 2021 i belgi potrebbero usufruire del vaccino
contro il Covid-19, considerando, però, che un solo produttore non sarà mai in
grado di fornire contemporaneamente i vaccini per l’intera Europa. perciò è
stato redatto uno schema di distribuzione in base alla popolazione di ciascuno
Stato membro: il Belgio riceverà circa 1,2 milioni di dosi e dovrà dunque fare
una scelta difficile nel decidere quali saranno le prime categorie da
vaccinare.
EA.V.
In Svizzera,
la revisione delle tariffe ospedaliere voluta dal Consiglio federale,
nell’ambito della modifica dell’ordinanza sull’assicurazione malattie (Oamal),
non ha ottenuto l’unanimità. Come riportato da Le Matin,
i Cantoni si oppongono a un “intervento massiccio” della Confederazione nella
definizione delle tariffe ospedaliere, scrive la Conferenza dei direttori
cantonali della sanità (CDS) in un comunicato al Consiglio federale. Rifiutano
inoltre i criteri dettagliati per la pianificazione di ospedali e centri per il
parto. Per l’Associazione Ospedali H+, che conta 220 ospedali, cliniche e
istituti di cura pubblici e privati affiliati, le disposizioni dell’OAmal
costituiscono «un’ingerenza massiccia e incostituzionale nella responsabilità
cantonale di fornire alla popolazione un’assistenza di qualità che soddisfi le
sue esigenze».
S.C.
Il primo ministro del Portogallo
António Costaquesta settimana
ha chiesto ai cittadini di indossare mascherine riutilizzabili prodotte
nazionalmente. Il primo ministro ha fatto l’annuncio dopo essersi incontrato
con i rappresentanti delle associazioni tessili ed ha affermato che in questo
modo si fa un “tre per uno” salvaguardando
salute, aziende nazionali e ambiente. Lo stesso Costa a luglio ha offerto delle
mascherine nelle negoziazioni dell’ultimo consiglio europeo a Bruxelles ai capi
di stato e di governo dei Paesi dell’UE presenti, questi ultimi d’accordo sulla
qualità delle mascherine portoghesi, informa Público.
Sempre questa settimana il primo ministro ha sollecitato i cittadini a
scaricare la nuova app per tracciare
i contatti con positivi, StayAway Covid,
dicendo che si tratta di un “dovere civico”. L’app conta già 121 mila download dall’inaugurazione lo scorso
venerdì, riporta ancora Público. Inoltre, il sindacato dei professori ha lanciato un
preavviso di sciopero di docenti e funzionari previsto per i primi giorni di
scuola nel caso in cui non vengano garantite le condizioni per minimizzare i
contagi, riporta Expresso. L’annuncio è stato fatto per incitare il Ministero
dell’Educazione a prendere delle misure, date le indicazioni ancora poco
specifiche e il fatto che non è stato rafforzato il personale scolastico. Il
rappresentante ha inoltre dichiarato che verrà fatto un sondaggio sulla
situazione delle scuole pochi giorni prima dall’inizio delle lezioni che
determinerà o meno gli scioperi.
D.F.
Un articolo
pubblicato sul giornale online Der Spiegel focalizza
l’attenzione sui costi nascosti dell’agricoltura industriale e del suo
preoccupante impatto sull’ambiente. In Germania, su commissione del
supermercato discount Penny, appartenente al Gruppo Rewe e presente in tutta
l’Unione europea con più di 3.000 punti vendita, un gruppo di ricercatori
dell’Università di Augsburg, diretto dallo specialista di informatica aziendale
Tobias Gaugler, ha provato a calcolare i “prezzi reali” di 16 prodotti a
marchio privato della catena di vendita al dettaglio. Tra questi, la carne, il
latte e il formaggio avrebbero dei costi notevolmente superiori rispetto a
quelli a cui siamo abituati. Oltre ai normali costi di produzione il lavoro è
stato imperniato sul calcolo degli effetti dei gas serra emessi in fase di
produzione e sulle conseguenze generate dall’eccessivo utilizzo di
fertilizzanti e di azoto nei concimi. Se lasciamo parlare i numeri, il prezzo
della carne proveniente da allevamenti convenzionali dovrebbe impennare del
173% (per fare un esempio, 500 gr di carne macinata costerebbero 7,62€ in
confronto ai 2,79€ attuali), il latte normale schizzerebbe al 122% in più
rispetto al prezzo ordinario e il famoso formaggio Gouda all’88%. Tutto questo
fotografa i gravi danni ambientali generati dagli allevamenti intensivi e
dall’agricoltura in serra, di cui il consumatore non ha contezza. Secondo lo
scienziato infatti: «i danni ambientali ad oggi non sono inclusi nel prezzo
degli alimenti, ma rappresentano un peso per il pubblico e per le generazioni
future. Anzi, alcuni dei costi “nascosti” necessari nella fase di produzione
alimentare non possono essere quantificati con certezza». In effetti basta
pensare a quelli derivanti dall’uso di antibiotici nell’allevamento animale, i
quali favoriscono lo sviluppo di germi multi-resistenti o a quello per l’uso
dei pesticidi nei campi. Un problema che potrebbe essere drasticamente ridotto
prediligendo i metodi biologici. A tal proposito, la volontà del discount Penny
sarebbe quella di utilizzare i risultati ottenuti dalla ricerca per iniziare un
progetto pilota facile da gestire.
Nel frattempo, in un nuovo supermercato a Berlino verranno esposti i prezzi reali di otto prodotti a marchio privato convenzionali e otto prodotti a marchio privato biologici, al solo scopo informativo. «Vogliamo sensibilizzare la popolazione e confidiamo che la doppia indicazione dei prezzi possa influenzare il comportamento d’acquisto dei consumatori» dichiarano gli scienziati. Il passo successivo poi, sarà quello di un graduale aumento dei prezzi del prodotto in vendita per “riparare” ai costi ambientali, per esempio tassando le emissioni di CO2 e i fertilizzanti azotati. «Gli adeguamenti dei prezzi sul mercato alimentare potrebbero portare ad un significativo orientamento verso prodotti più vegetali e più biologici, riducendo al tempo stesso in modo considerevole i danni ambientali», spiega la co-autrice dello studio Amelie Michalke.
M.S., L.R.
Nel Regno Unito,
secondo quanto riportano il The Guardian e la BBC, a Downing Street, sede del primo ministro
britannico, viene minimizzata la prospettiva di raggiungere un accordo
commerciale con l’UE in tempo per dicembre, incolpando l’insistenza di
Bruxelles nell’affrontare le
questioni difficili in anticipo.
Al contrario, il Sottosegretario
francese agli Affari europei, Clément Beaune, ha dato la colpa
al governo britannico per lo stallo, affermando: “Le cose non vanno avanti
perché il Regno Unito vorrebbe sia lasciare l’Unione Europea che avere accesso
al mercato europeo”.
L’UE ha detto che
il Regno Unito può avere un accesso al mercato europeo senza tariffe e senza
contingenti solo se accetta di rispettare le norme europee in materia di
ambiente, diritti dei lavoratori e aiuti di Stato alle imprese.
S.C., S.P.
In Russia
riprendono i collegamenti aerei con Egitto, Emirati Arabi Uniti e Maldive. Il
primo ministro russo Mikhail Mishustin ha firmato l’ordinanza che consente la
ripresa del servizio aereo internazionale con questi Paesi, a quanto riferisce
il sito del governo russo.
La decisione è
stata presa sulla base dei criteri annunciati in precedenza (40 nuovi casi di
infezione da COVID-19 entro 14 giorni ogni 100 mila abitanti), e sui principi
di reciprocità con i Paesi interessati.
Anche la Polonia è
pronta a riprendere i collegamenti aerei con la Russia a partire dal 2
settembre, a differenza della Cina che non ha incluso la Federazione Russa
nella lista degli otto Paesi con i quali a partire dal 3 settembre riprenderà i
collegamenti aerei.
Il traffico aereo in Russia ha
iniziato a mostrare segni di ripresa dal 1° agosto, data a partire dalla quale
sono stati ripristinati i collegamenti aerei con Regno Unito, Turchia, Tanzania
e Svizzera.
Inoltre, il decreto del primo
ministro permette ora ai cittadini russi i cui parenti vivono all’estero e sono
bisognosi di cure, di recarsi presso di loro senza alcun tipo di restrizione.
Viceversa, è consentito a cittadini non russi di recarsi in Russia per
assistere i propri parenti qui residenti.
Riguardo al caso
Navalnij invece, in seguito alle accuse e alla manifestazione di indignazione
rivolte alla Federazione Russa da parte dai Paesi dell’Unione Europea, il
portavoce del Cremlino, Peskov, ha dichiarato alla TASS,
l’agenzia di stampa ufficiale russa, che considera infondate le accuse riguardo
al presente caso.
Secondo Peskov,
infatti, non è ravvisabile alcun individuo o gruppo per cui possa risultare
vantaggioso l’avvelenamento del politico Navalnij: “Non posso rispondere alla
domanda su chi potrebbe trarre beneficio dall’avvelenamento di quest’uomo. Non
credo affatto che qualcuno, con un minimo di raziocinio, possa beneficiare dal
guardando anche quello che sta succedendo” e continua “Certamente non vorremmo
che i nostri partner in Germania, così come negli altri Paesi europei, giungano
a conclusioni affrettate”, sottolineando che la parte russa preferirebbe
instaurare un dialogo con i suddetti Paesi a questo proposito.
Rispondendo alla
domanda su qualora al Cremlino potesse essere chiamato in corte per un
procedimento penale, il portavoce del Presidente risponde che non sussiste
alcun motivo per intraprendere un procedimento penale per avvelenamento “Non
abbiamo ricevuto informazioni dai nostri colleghi di Berlino. Da tutte le
analisi effettuate e da tutti i campioni biologici rilevati i nostri medici e
specialisti non hanno rilevato alcuna traccia di veleno”.
Peskov conclude,
dunque, affermando che a questo proposito il governo russo non è disposto ad
accettare le accuse indirizzategli dai Paesi dell’Unione Europea e non
comprende il motivo per cui questo affare potrebbe essere la causa di ulteriori
sanzioni.
S.N., D.S.
AFRICA
In Guinea,
il Rassemblement du Peuple de Guinée (RPG) ha chiesto all’attuale presidente
Alpha Condé di essere il suo candidato alle elezioni presidenziali che si
terranno il 18 ottobre. Come riportato da Afrique BBC,
durante una videoconferenza rivolta alle donne del suo partito, il Presidente
della Guinea ha dichiarato di aver deciso di impegnarsi per la terza volta alla
corsa presidenziale, ribadendo che «nessuno può prendere il potere e continuare
a esercitarlo se non ha il sostegno delle donne. Le donne hanno capito che la
mia lotta è prima di tutto per le donne e i giovani».
S.C.
In Angola, come scrive il Jornal
de Angola,il
ministro delle Telecomunicazioni, Tecnologie per l’Informazione e la
Comunicazione Social, Manuel Homem ha parlato dell’urgenza nel portare
modernità negli enti pubblici di informazione come ad esempio la Radio
Nazionale e la Televisione Pubblica di Angola. Il programma mira a rendere la
televisione satellitare accessibile a tutto il territorio nazionale. Il
ministro ha spiegato anche i problemi principali dell’editoriale Centro Gráfico
da Edições Novembro: le condizioni di lavoro, tecniche e operazionali delle
infrastrutture. Migliorare le condizioni dell’area di stampa, della centrale di
raffreddamento delle macchine e la creazione di sale per la formazione
aiuterebbero per assicurare un servizio migliore.
M. P.
La moschea di Al-Azhar ha condannato la ripubblicazione di vignette offensive sul profeta Maometto da parte della rivista francese Charlie Hebdo, definendola come “insulto e un ostacolo agli sforzi nel dialogo interreligioso”.
È
quanto emerge da una dichiarazione pubblicata dall’Osservatorio di Al-Azhar per
la lotta all’estremismo, in cui è stato espresso “un completo rifiuto per
quanto fatto dalla rivista francese”.
Secondo
Al-Azhar, la pubblicazione di queste vignette offensive incita all’odio e
alimenta fratture tra i seguaci delle diverse religioni ponendosi come un muro
contro la creazione di un ambiente sano in cui religioni e credenze diverse
convivono pacificamente, oltre a rappresentare una provocazione ingiustificata
nei confronti dei due miliardi di musulmani presenti nel mondo. Questo tipo di
informazione ostacola gli sforzi globali profusi dalle maggiori istituzioni
religiose sulla via del dialogo interreligioso, culminati nella firma del
Documento sulla Fratellanza umana tra i due più grandi simboli religiosi del mondo
nel febbraio dello scorso anno.
Da
parte sua il capo degli affari religiosi in Turchia, Ali Erbas, ha condannato fermamente
la ripubblicazione delle vignette offensive affermando che “la decisione del
quotidiano francese è indice della sua posizione ostile. Si tratta di una
caricatura che ferisce i sentimenti dei musulmani e incita alla violenza. Un
vero colpo contro la pace sociale”, come riportato dalla CNN
Arabic.
In Egitto,
il dottor Khaled Mujahid, Consigliere del Ministro della Salute e della
Popolazione, ha dichiarato che sono stati registrati 165 nuovi casi risultati
positivi a seguito delle analisi di laboratorio sul virus, nell’ambito delle
necessarie procedure di sorveglianza. Le indagini sono state svolte dal
Ministero in conformità con le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della
Sanità. Inoltre, sono stati segnalati 21 nuovi decessi, come sottolineato da Sky
News Arabia.
Mujahid
ha poi affermato che il numero totale di casi registrati in Egitto del nuovo
ceppo di coronavirus è di 99.280, tra cui 74.626 guariti e 5.461 morti.
Notizie
recenti affermano che gli Stati Uniti taglieranno $100 milioni in aiuti all’Etiopia
a causa del controverso progetto della “Diga del Rinascimento”.
Una
fonte del Governo ha affermato che tale provvedimento è il risultato della
decisione dell’Etiopia di iniziare a riempire la diga prima di raggiungere un
accordo con Egitto e Sudan.
L’Egitto
si è sempre opposto a qualsiasi struttura sul Nilo che avrebbe ridotto la sua
quota di acqua. L’Etiopia, dal canto suo, dice di aver bisogno della diga per fornire
elettricità.
Una
fonte del Congresso statunitense ha dichiarato alla BBC Arabic che
“verranno detratti fino a 100 milioni di dollari, inclusi 26 milioni di dollari
di finanziamento che scadranno alla fine dell’anno fiscale”.
Il
funzionario ha inoltre aggiunto che i finanziamenti per i progetti legati
all’HIV (AIDS), alla migrazione, ai rifugiati e al programma Food for Peace
non saranno interessati dal taglio.
S.H.
AMERICA
Per quanto riguarda l’America Latina, la rassegna odierna è incentrata su notizie positive: la prima concerne l’Argentina, un grande Paese che per molto tempo ha sofferto gravi difficoltà economiche, a cui si sono sommate le nuove problematiche causate dalla pandemia. È de El País la notizia che riporta il tanto atteso traguardo, ovvero il risanamento del 99% del debito estero. Si tratta di un debito di 68 milioni di dollari americani, per il quale il 93,5% dei creditori ha accettato l’accordo di scambiare le vecchie obbligazioni con delle nuove a tassi di interessi più bassi e con scadenze più dilazionate nel tempo, permettendo così al Paese di risparmiare ben 37 milioni di dollari.
L’annuncio è stato dato dal presidente Alberto Fernández che
ha convocato presso il Museo del Bicentenario della Casa Rosada il ministro
dell’economia, il presidente della Camera dei deputati, la vicepresidente del
senato, l’ex presidente e le autorità provinciali. La negoziazione dovrebbe
concludersi, secondo il ministro dell’economia Martín Guzmán, entro il 2021.
Spostiamoci verso il Perù, dove la buona notizia non è di
carattere economico bensì di carattere umanitario. È qui che l’adolescente (13
anni) Marsivit Alejo ha deciso di intraprendere un’attività solidale per
raccogliere denaro destinato alla preparazione di pasti caldi da offrire, a 30
centesimi l’uno, a decine di famiglie che vivono nel suo quartiere, Villa María del Triunfo, a Lima. El
Pais parla
infatti di “solidarietà organizzata”, per indicare una delle tante iniziative
di quartiere dedicate ad aiutare i più vulnerabili, poiché tali iniziative sono
messe in atto da persone anch’esse in difficoltà.
L.C, M.D.F. e I.V
Negli Stati Uniti Joe Kennedy III è stato sconfitto da Ed Markey durante le primarie democratiche.
Secondo il New
York Post, Markey, Senatore al Congresso nel
Massachusetts, ha guadagnato un grande vantaggio sul suo avversario, ottenendo
il 55% de voti contro il 45% del trentanovenne nipote del Senatore Robert F.
Kennedy.
Per la famiglia
Kennedy sarebbe la prima sconfitta politica mai subita fino ad oggi, secondo CBS News.
Dopo il suo
annuncio di voler lasciare il suo incarico alla Camera dei Rappresentanti,
Kennedy era visto come il favorito e l’unico in grado di tener testa al collega
democratico Markey, come afferma il New York Times.
Quest’ultimo, che
detiene il record di vittorie elettorali da 47 anni, affronterà il repubblicano
Kevin O’Connor a novembre, con la sua campagna elettorale progressista.
Recentemente a
North York, in Canada, sono avvenute due sparatorie alle prime luci
dell’alba.
Secondo l’articolo
della CBC, sono state coinvolte sette
persone, di cui sei sono rimaste ferite e una è deceduta: si tratta di un uomo
di cinquant’anni di nome Joseph Hart, residente a Toronto.
Alcuni uomini a
bordo di un SUV scuro hanno aperto il fuoco davanti alla panetteria Spence’s
Bakery che si trova su Englinton Avenue, colpendo e ferendo il gruppo di
clienti.
I sei feriti sono
stati subito trasportati d’urgenza in ospedale ma nessuno di loro sarebbe in
pericolo di vita, come riferito da CTV News.
Il sindaco John Tory ha ribadito la necessità di investire nella sicurezza pubblica, definendo l’accaduto un’inaccettabile tragedia, secondo Global News.
S.C., S.P
In Brasile, come scrive il giornale
UOL, le pallottole vaganti sono state responsabili del decesso di
15 persone colpendo bambini e giovani nello stato di Rio de Janeiro durante il
primo semestre di quest’anno. Queste sono storie di ingiustizia e
disuguaglianza. Infatti, 9 delle 15 vittime erano di colore. Sono 16 anni che
l’ONU si occupa della questione, denunciando la violenza della polizia. Molte
vittime infatti, sono morte nelle favelas e nelle periferie a causa dei colpi
sparati dagli agenti di polizia o dagli scontri tra i gruppi armati. Altre 435
persone sono decedute nello stato di Rio de Janeiro a causa degli interventi
della polizia nel primo semestre dell’anno: il 75,4% era di colore.
M.P.
ASIA
In Cina,
come riportato dal Global Times, la diminuzione del numero di granchi a
ferro di cavallo – la creatura marina dall’aspetto alieno con sangue blu
contenente antiche proprietà immunitarie essenziali per sviluppare un vaccino
anti Covid-19 – ha preoccupato scienziati, aziende farmaceutiche, ONG e governi
locali.
Il sangue del
granchio a ferro di cavallo, animale presente sulla terra da 450 milioni di
anni, è estremamente sensibile ai germi e viene utilizzato per numerosi scopi.
Dall’inizio della
pandemia di coronavirus, l’animale è stato molto ricercato da scienziati e
aziende farmaceutiche che sviluppano vaccini anti Covid-19.
La Cina è uno dei
pochi Paesi ad avere l’habitat perfetto per i granchi a ferro di cavallo, che
si trovano lungo le coste della Cina orientale e meridionale, e che da decenni
vengono cresciuti in cattività.
L’estratto di
sangue di questo tipo di animale, ovvero il tachypleus amebocyte lysate (TAL),
– è indispensabile per rilevare l’endotossina, in modo tale da poter creare
medicinali adatti per combattere i diversi tipi di batterio.
La Cina è il
principale fornitore di TAL nel mondo, insieme a Stati Uniti e Giappone.
Per raccogliere il
sangue dei granchi a ferro di cavallo, le fabbriche farmaceutiche li catturano,
ne estraggono il sangue e poi li rilasciano alla natura. Si stima che ben il
30% muoia dopo essere stato dissanguato, ha riferito il National Geographic
citando uno studio del 2010 sull’industria negli Stati Uniti.
In Cina, il tasso
di mortalità dei granchi che vengono dissanguati non è stato studiato, secondo
Hu, Menghong, professore alla Shanghai Ocean University ed esperto di granchi a
ferro di cavallo, che ha presentato domanda per una ricerca nel 2019, che non è
stata ancora approvata.
Nell’ottobre 2019,
1.176 granchi cinesi adulti a ferro di cavallo sono stati rilasciati nuovamente
nell’oceano dal dipartimento della pesca locale e da una fabbrica farmaceutica
dopo essere stati dissanguati a Beihai, nel Guangdong.
La popolazione di
granchi a ferro di cavallo sta diminuendo sia in Cina che negli Stati Uniti.
“Le risorse stanno diminuendo, ma la
richiesta aumenta di giorno in giorno” ha detto Hu,
sottolineando che la riproduzione in cattività è la soluzione chiave.
“In natura, il tasso di sopravvivenza
delle uova è solo dello 0,1 per cento. Già nel 2006, un gruppo di ricerca del
Guangxi Oceanic Institute ha incubato con successo più di 200.000 uova di
granchio cinese a ferro di cavallo. Il tasso di incubazione ha raggiunto il
90%”.
L’unico problema è
che la maturità sessuale dei granchi a ferro di cavallo è di dieci anni.
“Quindi prima agiamo e più alleviamo,
maggiore sarà l’offerta futura che avremo”, ha detto Hu.
Da anni le persone
si battono per la conservazione della specie e per permettere al granchio a
ferro di cavallo di sopravvivere nel suo habitat naturale.
G.R.
OCEANIA
Secondo quanto
riportato dal The Guardian e da Stuff, il 17 ottobre 2020 in Nuova
Zelanda si terrà un referendum, che avrà luogo lo stesso giorno delle
elezioni nazionali, su due tematiche: la legalizzazione della cannabis e la
possibilità di richiedere l’eutanasia, come si legge su Referendum.gov.nz.
Horizon Research, tra il 10 e il 14 giugno 2020, ha
condotto un sondaggio in merito al referendum sulla legalizzazione della
cannabis, nel
quale risulta che il 56% degli intervistati è favorevole, il 43% è
contrario e il 2% si è astenuto dal votare. Inoltre, i più inclini al
cambiamento risultano essere le donne rispetto agli uomini (59% contro 52%) e
la fascia d’età giovanile rispetto a quella adulta (62% contro 27%).
S.C, S.P
Rassegna stampa a cura di:
Ariela Capuano (responsabile lingua inglese)
Salvina Calanducci e Simona Picci (lingua inglese)
Giulia Deiana (responsabile lingua francese)
Silvia Calbi e Elen’Alba Vitiello (lingua francese)
Alessandra Semeraro (responsabile lingua spagnola)
Lavinia Cataldi, Michela Di Franco e Ilaria Violi (lingua spagnola)
Veronica Battista (responsabile lingua portoghese)
Martina Pavone e Diana Fagiolo (lingua portoghese)
Silvia Santini (responsabile lingua tedesca)
Michela Sartarelli e Laura Razzini (lingua tedesca)
Clarissa Giacomini (responsabile lingua russa)
Silvia Noli, Diana Sandulli (lingua russa)
Sara Zuccante (responsabile lingua araba)
Samar Hassan (lingua araba)
Claudia Lorenti (responsabile lingua cinese & coordinatrice del progetto)
Gioia Ribeca (lingua cinese)