#LUXURYMOMENTS: #DESTINATIONGEMS #GLAMYTASTE

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Questa settimana luxury moments si sofferma sulle bellezze dell’Italia e regala ai lettori un doppio appuntamento con la Sardegna, per destination gems una Galleria di panorami mozzafiato scattati da Gabryella Yaimhat e per glamy taste una ricetta speciale dello Chef Tore, la Padellata di mare nata a Porto Taverna, una delle spiagge dal grande fascino, grazie alla sua meravigliosa sabbia e al mare dai colori che vanno dal verde al turchese. Il tutto al cospetto della spettacolare Isola di Tavolara che padroneggia il Panorama da qualsiasi angolazione e con la sua presenza protegge la spiaggia dalla maggior parte delle onde. Il posto ideale per ammirare un bel panorama e per gustare ottime pietanze.

Tavolara from The Sunrise to the Sunset
You are in my heart and thoughts

È stato il  fascino di questa spiaggia e della maestosa Isola a risvegliare in Gabryella la passione per la fotografia, Gabryella si alza ancora prima dell’Alba e si reca sulla spiaggia per fotografare sua maestà Tavolara, alta più di 500 metri,  un roccioso “rettangolo” di granito appoggiato sul  mare e circondata da una zona che offre una grande quantità di meraviglie naturali tutte pronte per essere catturate dall’obiettivo del suo smartphone, tutte foto che  immortalano l’attimo spontaneo e irripetibile con immagini che si distinguono dal gusto eclettico dell’Artista. La statuaria isola di Tavolara è sicuramente uno dei suoi soggetti prediletti, fotografandola dall’alba al tramonto e in tutte le stagioni, dalla primavera all’autunno. La sua personalità emerge nell’accentuazione di determinati punti luce e nelle sue personali angolazioni e scatti di attimi fuggenti.  Le nuvole e il mare calmo secondo l’artista sono i due requisiti fondamentali per conferire al panorama quell’aria di serena tranquillità che assicura un risultato perfetto.

Gabriella Manca, in arte Gabryella Yaimhat ha visitato i quattro angoli del mondo per poi ritornare a vivere nella sua Sardegna. Insegna scienze motorie ma è un vulcano di idee e di energie ed esprime la sua personalità dedicandosi anche all’arte e al design di gioielli, ha prodotto la sua gamma di fantasiosi gioielli, esplora l’interazione tra semplici materiali cercando di bilanciarli e armonizzarli con idee creative e divertenti prendendo ispirazione dalla sua isola, come nelle sue foto cerca sempre negli stessi luoghi elementi diversi e diverse esposizioni di luce per far esaltare particolari insoliti pur riprendendo le stesse località.

Photo Gallery by Gabryella Yaimhat

A TALK WITH … CHEF TORE PORCU

LA PADELLATA DI FRUTTI DI MARE

Nel 2013 nasce la specialità ideata dallo Chef Tore per il 12.1 in modo totalmente casuale, c’era l’esigenza di una pietanza che potesse sostituire gli spaghetti allo scoglio per soddisfare i palati esigenti di una sala piena di ospiti e da quel momento la padellata di frutti di mare diventa il piatto forte da gustare ammirando la maestosa Isola di Tavolara.

Una ricetta semplice, preziosa e dal sapore unico. Creata con frutti di mare pescati nel mare della Sardegna associati a uno spaghetto trafilato al bronzo. Il segreto: Prodotti di prima qualità legati tra loro dal tocco di un maestro, lo Chef Tore Porcu. Vi svelo gli ingredienti rigorosamente freschi: Olio d’oliva – Molluschi, cozze e vongole – Seppia – Scampi – Gamberi – Pomodorini e un cucchiaio di pomodoro fresco – Basilico e ovviamente gli spaghetti ma per la preparazione niente di meglio della dimostrazione dello chef in persona che potete seguire guardando il video che ho registrato per voi.

Maria Christina Rigano

Ph. by Francesca Santopadre

#ATUTTOMONDO

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La rassegna stampa internazionale dell’UNINT

Con l’arrivo dell’estate, la tematica turismo si accende in vari Paesi.
Oltre a parlare di vacanze, però, si parla molto anche di scuola e istruzione che, come ogni cosa dopo la pandemia, è ancora in fase di riorganizzazione.
Nel continente africano, invece, le notizie di spicco hanno come tematica comune la sicurezza, che in certi casi è stata minata e in altri rafforzata.
In America Latina e in Australia, il Covid sembrerebbe non aver ancora mollato la presa.

EUROPA

Il parlamento spagnolo ha istituito un gruppo di lavoro di una Commissione speciale per occuparsi di alcuni aspetti del risanamento del paese post-Covid. La Comisión de Reconstrucción Social y Económica del Congreso si è occupata nelle ultime settimane del delicato tema dell’istruzione, in particolare ha lavorato per proporre aiuti finanziari alle strutture scolastiche in vista della riapertura a settembre. Il grande dibattito si era già aperto all’inizio della proposta di finanziamento, poiché i sussidi erano previsti solo per le strutture statali, ma si è accentuato dal momento che la proposta è stata approvata proprio con queste condizioni. Infatti, come riporta l’articolo de El País tutte le strutture private o semi-private non rientrano nei beneficiari dei sussidi statali. Alcuni partiti politici come il PP, Ciudadanos, JxCat (trad. “Insieme per la Catalogna”) e il PNV (Partito Nazionale Basco) sono chiaramente contro la decisione del gruppo di lavoro. In particolare, la portavoce del PP, Rosa Romero, ha dichiarato che è inammissibile sostenere una proposta che esclude le strutture private, mentre Pablo Echenique, di Unidas Podemos, si è dimostrato molto soddisfatto, poiché sono state le strutture statali quelle che, più di tutte, hanno subito tagli durante gli ultimi anni.

Per contro, il Governo ha stanziato un fondo di due milioni di euro destinati all’istruzione; si ripartiranno in ciascuna Comunità Autonoma che deciderà come distribuirli, non considerando la distinzione pubblico-privato, piuttosto secondo la necessità e la vulnerabilità delle famiglie.

L.C, M.D.F. e I.V

Nei giorni scorsi, in Portogallo, il presidente della Camera di Funchal, Madeira, ha scritto una lettera al primo ministro britannico Boris Johnson per promuovere l’isola di Madeira come meta turistica sicura per i cittadini del Regno Unito. Il Ministero degli Affari Esteri britannico ha smesso di sconsigliare i viaggi nelle Azzorre e Madeira, ma continua a sconsigliare il Portogallo continentale, così riporta Lusa. La presenza dei turisti inglesi è importante perché questi rappresentano la maggior parte del flusso turistico. Infatti, in questo periodo ne sta risentendo molto l’Algarve, dove si stima che la disoccupazione nel mese di maggio sia aumentata del 200% con quasi 28 mila disoccupati, per la maggior parte lavoratori nel settore alberghiero e nella ristorazione, come si legge nel Diário de Notícias.

D.F

In Francia si affacciano nuovi volti sulla scena politica: Jean Castex, conosciuto per aver elaborato il piano di deconfinamento, sostituisce l’ex Primo Ministro Edouard Philippe, il quale,  secondo quanto riportato dal Le Monde, contestava eccessivamente le scelte di Macron. Come afferma il medesimo giornale, l’onda verde alle elezioni municipali raggiunge anche Marsiglia: l’ecologista Michèle Rubirola, eletta al terzo turno con una maggioranza assoluta di 51 voti, è il primo sindaco donna della città. Inoltre, dopo quattro mandati e venticinque anni di potere di Jean-Claude Gaudin del partito di destra Les Républicains, Rubirola riporta il partito di sinistra in città.

A Parigi, si punta sul rinnovamento di uno dei simboli della città, la Cattedrale di Notre-Dame, bruciata nell’incendio ad aprile 2019. Come riportato da France Bleu, i membri dell’associazione Charpentiers sans frontières (carpentieri senza frontiere) hanno dato inizio al progetto di ricostruzione della capriata numero 7 con tecniche di lavorazione del XIII secolo.

EA.V.

In Belgio, come riportato dal giornale RTBF, la ministra del turismo Valérie de Bue afferma che la crisi sanitaria è diventata un’opportunità per rilanciare il turismo locale nella Regione della Vallonia: poiché i cittadini tendono ad essere cauti e a non allontanarsi dal Paese, hanno ora l’occasione di riscoprire i propri territori. È stata infatti lanciata una campagna dedicata chiamata VisitWallonia.be. Inoltre, il Governo ha raccolto 6,5 milioni di euro per sostenere il settore turistico, nel quale sono impiegate circa 60.000 persone.

EA.V.

In Svizzera, l’azienda succeduta alla Crypto AG di Zugo, che vendeva dispositivi di crittografia contraffatti, ha annunciato questa settimana di voler ridurre drasticamente la sua forza lavoro. Secondo quanto riportato da Le matin, la Crypto International AG intende tagliare 83 dei suoi 85 posti di lavoro in Svizzera. I dipendenti interessati sono principalmente specialisti nel campo della sicurezza informatica. I licenziamenti sarebbero legati al rifiuto del Consiglio federale di concedere all’azienda una licenza di esportazione.

S.C.

I territori dell’Est Europa e in particolare l’Ucraina sono scossi dalle improvvise dimissioni del governatore della Banca Nazionale Ucraina, Jacob Smojla, nel corso dell’emissione di importanti titoli di Stato per il valore di 1,75 miliardi di dollari.  Motivo delle dimissioni è la “sistematica pressione politica” esercitata dal governo di Zelens’kyj sulla banca. Tuttavia, è importante che il Paese garantisca la sua solvibilità attraverso obbligazioni estere e per questo, dovrà rassicurare i finanziatori stranieri. A seguito dell’annessione della Crimea alla Russia nel 2014 infatti, il conflitto ha quasi condotto il Paese al fallimento economico. L’ Ucraina è riuscita a sopravvivere solo grazie al Fondo Monetario Internazionale e a un finanziamento da un miliardo di euro grazie al quale ha potuto emettere obbligazioni governative. Per usufruire del sostegno del FMI, anche a seguito del recente “accordo Standby” sottoscritto il 9 giugno scorso con il quale l’Ucraina riceverà 3,5 miliardi di dollari entro la fine dell’anno, la Banca Nazionale Ucraina dovrà mantenersi indipendente. 

Le dimissioni di Smojla preoccupano anche il giovane presidente ucraino Zelens’kyj che le ha interpretate come un segnale di sfiducia nei confronti del suo piano di riforme governativo e che il 3 luglio ha convocato un incontro per parlare della nomina del futuro governatore della Banca.

Nella Federazione Russa, invece, fa discutere il caso della giornalista Svetlana Prokopieva, perseguitata dalle autorità giudiziarie con l’accusa di istigazione al terrorismo e condannata per questo al pagamento di una multa di 500 mila rubli (equivalenti a 6.137 euro).

Nel 2018 la Prokopieva era entrata nel mirino delle autorità per aver commentato in una sua trasmissione presso la stazione radiofonica L’Eco di Mosca l’attacco terroristico realizzato da un diciassettenne ad Arkhangelsk, in un edificio del Servizio di Sicurezza Federale, avvenuto a ottobre di quell’anno. La detonazione della bomba artigianale aveva causato la morte del giovane e ferite a tre dipendenti dell’agenzia.

Nella sua trasmissione la Prokopieva ha utilizzato espressioni come “tortura”, “Stato spietato”, “Stato repressivo”, per le quali è stata accusata di favoreggiamento al terrorismo, secondo l’articolo 205.2(2) del codice penale russo. L’accusa risale al 20 luglio del 2019 dopo varie esamine che hanno negato il carattere criminale del suo intervento e dopo che la giornalista stessa ha dichiarato la propria non colpevolezza ed il diritto di esercitare la propria professione. Il caso è stato poi rinviato in tribunale a marzo del 2020.

In suo sostegno sono stati effettuati picchetti e si sono espressi esperti e giornalisti, nonché la Federazione Europea dei Giornalisti e il Sindacato russo dei giornalisti, che rivendicano la libertà di espressione.

Come riportato dall’agenzia di stampa RT, Il 3 luglio, il procuratore di Stato Meleshchenya ha chiesto alla Corte di condannare la giornalista a sei anni di reclusione e quattro anni di divieto di attività professionale. La giornalista è stata dichiarata colpevole e dovrà pagare mezzo milione di rubli. Inoltre, è stata inserita nella lista degli estremisti e terroristi attivi.

S.N., D.S.

Il West End di Londra è tornato a vivere durante il “Super Saturday”, giorno molto importante per la comunità inglese per via della riapertura di bar e ristoranti. In merito a ciò ci sono state diverse tensioni e polemiche. Infatti, mentre il presidente della Federazione di polizia ha riferito alla BBC che “è chiaro come il sole” che le persone dopo aver bevuto non sarebbero riuscite a rispettare la distanza sociale, il ministro della Sanità, Matt Hancock, ha affermato che “la stragrande maggioranza delle persone si sono comportate con responsabilità”.

Gli ultimi dati mostrano che altre 22 persone sono morte nel Regno Unito dopo essere risultate positive al test per il coronavirus. Il dottor Chris Smith, virologo dell’Università di Cambridge, ha esortato alla cautela e ha citato città come Leicester e Melbourne, che hanno imposto l’isolamento localizzato.

S.C., S.P.

La maturità rappresenta da sempre un momento molto emozionante per tutti gli studenti. Ancora di più oggi, dato che le lezioni, verifiche ed esami si sono svolti online e a distanza a causa del persistere del Coronavirus. Secondo l’associazione universitaria tedesca, da quanto reso noto su mdr.de, la situazione attuale non deve tuttavia andare a svantaggio degli studenti. Il presidente dell’associazione, Bernhard Kempen, afferma che se nel 2020 i voti della maturità saranno bassi, si potrebbe pensare a una sorta di “compensazione degli svantaggi”, e ipotizza per esempio un bonus per le facoltà universitarie a numero chiuso. Una proposta apprezzata anche dal ministro della scienza del Land Sachsen-Anhalt, Armin Willingman. Come afferma Sandra Scheerer, senatrice dell’educazione facente parte del partito SPD in Germania, in un articolo pubblicato su Spiegel Panorama, i maturandi delle scuole superiori di Berlino devono sentirsi particolarmente orgogliosi del traguardo raggiunto in questo momento di pandemia, che rimarrà sicuramente impresso nella storia e nella mente di tutti. Sia a Berlino che ad Amburgo, la maturità, il cosiddetto “Abitur”, nel 2020 è stato decisamente migliore rispetto a quello degli anni precedenti. Nel 2018, circa 433.000 scolari in Germania hanno ottenuto il diploma di maturità e di conseguenza la qualifica di ammissione all’università. Quest’anno il numero ammonta a fino 1,1 milioni di studenti nelle scuole superiori. Si pensa ad un possibile ritorno a scuola a settembre, anche se rimane tutto ancora incerto. Le scuole dovrebbero tornare ad un normale funzionamento in tutti i Länder dopo le vacanze estive. L’attuale situazione di crisi solleva molte domande, ma in linea di principio offre anche opportunità per rafforzare la consapevolezza di insegnanti e studenti, i quali affrontano le sfide attraverso l’esperienza, insieme, in modo flessibile in vista delle esigenze dell’individuo e della comunità. La leader del partito dei verdi tedesco, Annalena Baerbock, sul Tagesschau, chiede linee guida concrete per il ritorno alla normalità, dopo averne discusso tecnicamente con esperti dell’istruzione, della medicina e rappresentanti sindacali. Ciò significa che le scuole dovrebbero essere preparate al meglio in caso di nuove infezioni e di un ritorno ad un eventuale lockdown in autunno. I gruppi di studenti dovranno essere distanziati il più possibile e sarà inoltre necessario un sostegno scientifico coordinato a livello nazionale per un’apertura completa e sicura delle istituzioni scolastiche.

M.S., L.R.

AFRICA

Come riportato su Jeune Afrique, il Marocco denuncia di essere vittima di una campagna diffamatoria poiché accusato da Amnesty International di aver hackerato lo smartphone del giornalista marocchino Omar Radi e dell’universitario dissidente Maâti Monjib. Secondo la ONG, i cellulari dei due attivisti sono stati infettati nel 2019 e nel 2020 con il software Pegasus della società israeliana NSO, specializzata nella progettazione e gestione di spyware, permettendo alla polizia marocchina di accedere al contenuto dei messaggi e di registrare le conversazioni. Le autorità marocchine, in particolare la Direzione Generale per la Sorveglianza Territoriale (DGST), negano di essere in possesso di tale software e, secondo un documento interno a cui Jeune Afrique ha avuto accesso, sostengono la teoria dell’incoscienza di Omar Radi, che non avrebbe fatto gli aggiornamenti per mettere in sicurezza il proprio dispositivo.

S.C.

In Angola, il giornale Jornal de Angola riporta la nuova Direzione Investigativa dei Reati Penali della polizia nazionale. La decisione di formare un organo specializzato nella polizia nazionale è stata presa l’anno scorso grazie ad una legge approvata dal governo. L’obiettivo è quello di avere un organo di polizia specializzato nell’investigare e combattere il crimine al fine di rendere la vita dei cittadini più sicura. L’obiettivo è affrontare i criminali che agiscono in casa o per strada, come ad esempio i rapinatori. In una prima fase, saranno nelle provincie di Luanda, Benguela, Huíla, Huambo e Cabinda per poter studiare e capire come agisce la criminalità in queste zone.

M.P.

In Mozambico, come riporta Lusa, l’associazione Reporter Senza Frontiere ha chiesto alle Nazioni Unite di investigare sulla scomparsa del giornalista Ibraimo Mbaruco, avvenuta lo scorso aprile nel nord del Paese dopo che il reporter si è imbattuto in un gruppo di militari. Questa zona è caratterizzata da attacchi armati che continuano dal 2017 che, ovviamente, mettono a rischio la popolazione. Recentemente, la compagnia petrolifera francese Total ha dichiarato di voler procedere proprio in questa area, a Cabo Delgado, con un progetto di impiego di gas, potendo assicurare un’esecuzione sicura nonostante la presenza dei gruppi armati.

D.F

Il governo libico riconosciuto a livello internazionale ha condannato gli attacchi aerei che hanno preso di mira la base di al-Watiya, riconquistata di recente dal generale Khalifa Haftar, come riportato dalla BBC Arabic.

Il Governo di Accordo Nazionale (GNA), con base a Tripoli, ha dichiarato che l’attacco alla base aerea è stato effettuato da una “forza aerea straniera”, senza specificare il Paese.

Il Generale Haftar ha il sostegno di Russia, Egitto ed Emirati Arabi Uniti, mentre il Governo di Tripoli è sostenuto da Turchia e Qatar.

Le forze di Haftar affermano che la Turchia ha utilizzato la base per fornire supporto militare al governo di Tripoli, rivelatosi decisivo nel respingere l’attacco di Haftar nella capitale.

Il portavoce del ministero della Difesa del GNA, Salah al-Namroush, ha dichiarato che: “I raid sono stati effettuati contro la base di al-Watiya da forze aeree straniere in un miserabile e disperato tentativo di far ottenere una vittoria morale alle forze di Haftar”.

S.H.

L’ex presidente sudanese Omar al-Bashir è stato convocato di fronte al pubblico ministero per un interrogatorio sull’esecuzione di alcuni ufficiali, fatto risalente a circa tre decenni fa. Bashir è inoltre accusato di aver sperperato denaro pubblico durante il suo Governo.

Da parte sua, Hashem al-Jaali, un membro del comitato di difesa per il Presidente, ha dichiarato ad Al-Jazeera che la sessione investigativa riguardava il colpo di stato di Ramadan del 1990 e l’esecuzione di un certo numero di ufficiali coinvolti.

Il pubblico ministero aveva infatti costituito un comitato per indagare sulle circostanze dell’esecuzione di 28 ufficiali che avevano portato avanti il tentativo di colpo di stato contro il governo di Bashir.

Oltre a quest’ultimo caso, Bashir è processato anche per altre accuse, tra cui corruzione finanziaria e partecipazione all’uccisione di manifestanti lo scorso anno.

S.H

MEDIO ORIENTE

Ci troviamo in Arabia Saudita, dove vi sono degli sviluppi sui controlli in vista della prossima stagione di pellegrinaggio.

L’emirato della Sacra Mecca, in collaborazione con il Centro Nazionale per la Prevenzione e il controllo delle malattie, ha identificato una serie di regolamenti che includono metodi di sterilizzazione e procedure di movimento per i pellegrini all’interno dei luoghi santi.

Ai casi sospetti di coronavirus sarà permesso di completare il pellegrinaggio all’interno di un gruppo speciale con un percorso adeguato alle loro condizioni.

Oltre a fornire disinfettanti, i controlli hanno ridotto il numero di passeggeri all’interno di ciascun autobus (con una riduzione del 50% della capienza totale del veicolo) durante le transizioni tra i luoghi sacri.

Per quanto riguarda i controlli sulla presenza di pellegrini nella Grande Moschea della Mecca, si sta decidendo se vietare di toccare e baciare l’onorevole Kaʿba e la Pietra Nera o se invece porre delle barriere e dei supervisori per impedire ai pellegrini di avvicinarsi, come riportato dalla CNN Arabic.

S.H.

AMERICA

Negli Stati Uniti è stata confermata la presenza di un’ameba, la Naegleria Fowleri, dannosa per il cervello umano. Secondo la notizia riportata da CNN si tratta di un caso molto raro che riguarda questo organismo unicellulare trovato nella contea Hillsborough, in Florida.

Il Dipartimento della Salute della Florida ha dichiarato che quest’ultima attacca i tessuti cerebrali causando danni irreversibili e che viene contratta in presenza di acque dolci, calde e contaminate, come si legge su CBS News.

Fin dal 1962 sono stati segnalati 37 casi di Naegleria Fowleri e il dipartimento ha invitato i residenti a evitare il contatto con l’acqua, specialmente quella delle sorgenti o attorno alle centrali elettriche. I mesi in cui è alto il rischio di infezione sono quelli estivi, come riportato da Miami Herald.

S.C, S.P

In America Latina il Covid-19 continua a mietere vittime, ma l’Argentina è stata sconvolta anche da una notizia di cronaca nera: l’assassinio di Fabián Gutiérrez, ex segretario dell’ex presidente Nestor Kirchner e dell’attuale vicepresidente Cristina Fernández de Kirchner.

Gutiérrez, che viveva nella provincia di Santa Cruz, in Patagonia, è stato al servizio della famiglia Kirchner fino al 2005 e tra il 2007 e 2010 durante il primo mandato di Cristina Fernández de Kirchner. Successivamente ha subìto un processo per corruzione all’interno del caso denominato “quaderno de la corrupción”, per cui si è dichiarato pentito nel 2018.

Secondo quanto riportato dalla CNN, quattro giovani, probabilmente conoscenti della vittima, sono attualmente indagati di omicidio; uno dei presunti colpevoli avrebbe addirittura intrattenuto una relazione più stretta con l’ex segretario.

Il segretario di Giustizia del governo, Juan Martín Mena, ha rilasciato dichiarazioni subito dopo il ritrovamento del cadavere e ha affermato che “fare congetture e pensare a collegamenti politici manifesta una bassezza morale degli oppositori del governo perché è irresponsabile e immaturo azzardare qualsiasi ipotesi”. Gli inquirenti stanno indagando sul movente.

Il delitto sarebbe avvenuto nell’abitazione di Gutiérrez e il corpo sarebbe poi stato trasportato presso il luogo del ritrovamento, ossia il quartiere Aeropuerto Viejo della zona turistica El Cafate, proprio nell’automobile della vittima e il veicolo sarebbe stato successivamente riportato a casa di Gutiérrez.

L.C, M.D.F. e I.V

In Brasile, nello stato di Santa Catarina sono stati registrati dieci decessi e 360 mila case senza energia elettrica a causa del “ciclone bomba”. Il giornale Globo riporta i danni provocati da questo fenomeno, come il crollo di alcuni edifici e di case. Ad esempio, il decesso di un camionista di San Paolo a causa della caduta di un muro. I forti temporali hanno originato delle frane e nello stato di Rio Grande do Sul sono intervenuti i pompieri per salvare alcune persone rimaste sotterrate. Il ciclone bomba ha raggiunto una velocità di 90 km/h durante uno dei suoi picchi (1° luglio). Le forti raffiche sono arrivate anche a San Paolo dove raggiungono gli 80 km/h e a Rio de Janeiro dove si aggirano intorno ai 76 km/h con onde di 3,5 metri. Il ciclone bomba riflette le conseguenze del cambiamento climatico che aumenta la forza dei venti.

M.P

In Canada è morto l’attore canadese Nick Cordero dopo una lunga battaglia contro il coronavirus.

Cordero aveva 41 anni ed era stato candidato al Tony Award, ma si è arreso dopo lunghi mesi a seguito di ulteriori complicazioni della malattia, come si legge su Global News.

La notizia è stata data dalla moglie Amanda Kloots attraverso i social in un messaggio commovente. Secondo The Star, l’attore era stato ricoverato all’inizio di aprile per una sospetta polmonite, suggerendo ai medici che potesse trattarsi di coronavirus e in seguito confermato dal test.

Come ultimo saluto sua moglie ha cantato in un video omaggio uno dei suoi brani più celebri e a lei si sono unite molte star di Broadway.

S.C, S.P

ASIA

In Cina, come riportato del Global Times, la “Provincial Disciplinary Inspection and Supervisory Committee” nello Shandong ha annunciato che le indagini sul caso di Gou Jing procedono e hanno portato alla luce scoperte sconvolgenti.

Gou Jing, qualche tempo fa, aveva postato online che nel 1997, anno in cui aveva sostenuto il Gao Kao, uno degli esami più difficili in Cina utile per entrare all’ università, i suoi punteggi e la sua identità fossero stati rubati da un’altra persona.

Gou ha apprezzato gli sforzi della squadra investigativa e delle autorità competenti dello Shandong e li ha apertamente ringraziati su Sina Weibo, social media molto conosciuto e utilizzato in Cina.

Secondo le indagini, l’identità di Gou e i punteggi da lei ottenuti nel Gaokao sarebbero effettivamente stati rubati da Qiu Xiaohui, figlia della sua professoressa, che venne accettata all’ università di Pechino e successivamente da una scuola di formazione per insegnanti a Jining nel 2001.

Il caso, che ha suscitato l’indignazione dell’opinione pubblica, ha portato alla luce che nella provincia dello Shandong 242 persone si sarebbero spacciate per altre e rubato le loro identità per entrare all’ università.

Guan Yanping, un funzionario dell’autorità scolastica provinciale, ha detto alla stampa che la maggior parte di questi casi si è verificata prima del 2006, quando le risorse di identificazione della regione erano limitate, con il risultato che i metodi di conferma dell’identità erano pochi e talvolta errati.

Negli ultimi anni, la provincia ha sfruttato appieno le tecnologie di identificazione a portata di mano e ha rafforzato la gestione di ciascuna procedura in materia di immatricolazioni universitarie, adottando diverse misure per prevenire casi di furto d’identità”, ha aggiunto Guan.

In futuro, l’identità delle matricole sarà esaminata attentamente e la provincia continuerà a garantire l’ammissione solo dopo aver seguito tutte le procedure.

Se si sospetta che qualcuno abbia rubato i risultati e l’identità di un altro individuo, gli sarà negata l’ammissione e verrà giudicato secondo le leggi vigenti.

La risposta dell’autorità scolastica ha ricevuto migliaia di mi piace e commenti su Sina Weibo, poiché l’esame di ammissione all’università nazionale è spesso considerata l’opportunità più importante per gli studenti cinesi di realizzare i propri sogni e cambiare il proprio destino, in particolare per quelli di famiglie svantaggiate nelle aree rurali come Gou.

G. R

OCEANIA

A Melbourne, come si legge su The Guardian le autorità sanitarie stanno cercando di reprimere il “potenziale esplosivo” di un’epidemia da Covid-19 in nove torri di edilizia popolare, per evitare di bloccare l’intera città.

Il premier dello stato del Victoria, Daniel Andrews, ha riconosciuto che le dure misure di isolamento non saranno “un’esperienza piacevole per i residenti”, ma ha avvertito che se le epidemie non saranno contenute, potrebbe essere necessario un isolamento dell’intera Melbourne.

Idris Hassan, un residente di North Melbourne, ha riferito al The Guardian: “è ingiusto che alcuni edifici siano stati chiusi mentre dall’altra parte della strada la gente può andare al lavoro e fare le altre cose di cui ha bisogno”.

S.C, S.P

Rassegna stampa a cura di:

Ariela Capuano (responsabile lingua inglese)
Salvina Calanducci e Simona Picci (lingua inglese)
Giulia Deiana (responsabile lingua francese)
Silvia Calbi e Elen’Alba Vitiello (lingua francese)
Alessandra Semeraro (responsabile lingua spagnola)
Lavinia Cataldi, Michela Di Franco e Ilaria Violi (lingua spagnola)
Veronica Battista (responsabile lingua portoghese)
Martina Pavone e Diana Fagiolo (lingua portoghese)
Silvia Santini (responsabile lingua tedesca)
Michela Sartarelli e Laura Razzini (lingua tedesca)
Clarissa Giacomini (responsabile lingua russa)
Silvia Noli, Diana Sandulli (lingua russa)
Sara Zuccante (responsabile lingua araba)
Samar Hassan (lingua araba)
Claudia Lorenti (responsabile lingua cinese & coordinatrice del progetto)
Gioia Ribeca (lingua cinese)

#POLITICAFFÈ

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Hong Kong, Pechino usa il pugno di ferro: l’Europa “deplora”, gli USA invece attaccano il portafogli cinese

Stampa statunitense

Il 1° luglio 1997 la città di Hong Kong tornava sotto la sovranità cinese, ma la condizione della cessione era quella del rispetto da parte della Repubblica Popolare Cinese del “One country, two systems”. Stiamo parlando del principio che riconosceva all’ex colonia il privilegio di mantenere il proprio sistema economico ed amministrativo.

Le proteste che animano Hong Kong dal marzo 2019 sembrano essere arrivate ad un nuovo punto di svolta. Stiamo parlando delle proteste sorte contro il disegno di legge (poi ritirato) sull’estradizione verso la Cina continentale, interpretata come un attentato all’indipendenza dell’ex colonia britannica. Tuttavia, queste proteste rappresentano soltanto la punta dell’iceberg del latente e decennale contrasto tra Hong Kong e Pechino con l’avvicinarsi della data in cui l’autonomia di Hong Kong dalla Cina volgerà al termine. Infatti, nel 2047 Hong Kong cesserà di godere di standard politici ed economici diversi e autonomi rispetto alla Cina continentale. All’origine delle proteste vi era la preoccupazione da parte dei cittadini di Hong Kong circa il fatto che questa normativa potesse essere impiegata sia per attuare violazioni dei diritti umani sia per raggiungere i dissidenti politici fuggiti a Hong Kong proprio dal territorio cinese. Inoltre, questo strumento avrebbe portato ad una forma di legalizzazione dei rapimenti sul suolo di Hong Kong.

Il Politico riporta che il Primo ministro inglese Boris Johnson ha affermato che la Gran Bretagna offrirà a 3 milioni di hongkonghesi il visto britannico in risposta alla Legge sulla Sicurezza Nazionale imposta dalla Cina martedì 30 giugno. Da Pechino sono giunte accuse e proteste poiché secondo il governo cinese la Gran Bretagna non deve interferire nei suoi affari e minaccia di prendere contromisure adeguate.

Il New York Times parla delle azioni intraprese dagli Stati Uniti d’America in relazione alla delicata situazione di Hong Kong. In Senato è passata all’unanimità una legge che impone sanzioni ai funzionari cinesi che cercano di vietare manifestazioni di dissenso politico a Hong Kong. Questo documento rappresenta un segnale importante per la Cina perché indica “che gli Stati Uniti ed il mondo libero non sono più disposti ad ignorare alcuni dei peggiori comportamenti che si sono verificati”. Il Segretario di Stato degli Stati Uniti, Mike Pompeo, ha affermato che “gli Stati Uniti non rimarranno inerti a guardare mentre la Cina inghiotte Hong Kong nella suo autoritarismo”.

Il Washington Post aggiunge che Carrie Lam, leader del governo di Hong Kong, ha annunciato che la nuova legge sulla sicurezza nazionale non pregiudicherà la rinomata indipendenza giudiziaria del Paese. In particolar modo, non metterà a rischio i diritti e le libertà legittime delle persone.

Stampa inglese

Il governo cinese ha redatto a porte chiuse il disegno di legge sulla sicurezza nazionale – contro secessione, terrorismo, sovversione, collusione con forze straniere – di Hong Kong, che poi il 30 giugno è stato trasformato in legge. Dal momento in cui quella normativa di 18 pagine è entrata in vigore, è stato compiuto uno dei più grandi assalti a una società liberale dalla seconda guerra mondiale, così ha commentato l’Economist, essendo una imposizione che mette fine al modello «un Paese due sistemi». Ciò permette ai dirigenti cinesi di imporre l’ordine a proprio piacimento in uno dei centri finanziari più importanti del mondo. Già, perché al partito poco gli importa della sua reputazione, gli interessa piuttosto distruggere l’opposizione, come aveva dimostrato nel 1989 con lo spargimento di sangue di piazza Tienanmen.

Il quotidiano britannico I si occupa invece, di considerare le dure reazioni di casa propria. Boris Johnson ha infatti aperto una “via d’uscita” ai detentori hongkonghesi del passaporto British National Overseas (BNO): costoro potranno ottenere assistenza consolare e protezione dalle sedi diplomatiche britanniche. Non solo, Downing Street potrebbe intraprendere ulteriori azioni contro la Cina: i Tories, per esempio, hanno chiesto al governo di eseguire un cambiamento di indirizzo sulla sua decisione di consentire a Huawei di fornire parte della rete 5G – circa il 20% del sistema – del Regno Unito.

Per quel che riguarda il quotidiano The Guardian, si mette in rilievo la situazione che rischia di compromettere la posizione dei giganti bancari, HSBC e Standard Chartered, che rischiano di essere attanagliate nella lotta geopolitica di Cina e Stati Uniti, giacché, avendo sostenuto l’introduzione della legge sulla sicurezza nazionale, subiranno sanzioni qualora venisse approvata definitivamente la legge statunitense, che tra l’altro va a colpire le banche che intrattengono rapporti commerciali con i funzionari cinesi coinvolti nella legge sulla sicurezza.

Oltre all’Hong Kong Autonomy Act, Washington ha iniziato a eliminare lo status speciale di Hong Kong, arrestando le esportazioni nel settore della difesa e limitando l’accesso al territorio ai prodotti di alta tecnologia.

La BBC inoltre, ci fa sapere anche le posizioni degli altri Paesi. Il Presidente del Consiglio europeo Charles Michel ha definito deplorevole la decisione cinese, dichiarando che essa “ha avuto un effetto dannoso sull’indipendenza dello stato di diritto e della magistratura”. Ma non tutti sono stati critici, durante una sessione delle Nazioni Unite difatti, Cuba ha accolto con favore la legge, parlando a nome di 53 nazioni. La draconiana legge cinese dunque, intreccia sempre di più i rapporti dello scacchiere geopolitico, sullo scenario dell’alta tensione tra USA e Cina.

Chiara Aveni e Gaia Natarelli

FONTI:

Hong Kong: US passes sanctions as nations condemn new law disponibile su https://www.bbc.com/news/world-asia-china, consultato il 03/07/2020

Hong Kong: HSBC and Standard Chartered caught between US and China disponibile su https://www.theguardian.com/business/2020/jul/02/hong-kong-hsbc-and-standard-chartered-caught-between-us-and-china, consultato il 03/07/2020

What is a BNO passport? The Hong Kong residents eligible to settle in the UK after China security law introduced disponibile su https://inews.co.uk/news/world/bno-passport-hong-kong-uk-china-security-law-what-eligible-explained, consultato il 03/07/2020

Downing Street risks being outflanked by Labour over China, as Beijing threatens reprisals for offering support to Hong Kong disponibile su https://inews.co.uk/news/analysis/downing-street-outflanked-labour-china-beijing-threatens-reprisals-hong-kong, consultato il 03/07/2020

China’s draconian security law for Hong Kong buries one country, two systems disponibile su https://www.economist.com/leaders/2020/07/02/chinas-draconian-security-law-for-hong-kong-buries-one-country-two-systems, visitato il 03/07/2020

Senate Sends Trump a Bill to Punish Chinese Officials Over Hong Kong disponibile su https://www.nytimes.com/2020/07/02/us/politics/senate-china-hong-kong-sanctions.html, consultato il 03/07/2020

China’s security law sends chill through Hong Kong, 23 years after handover, disponibile su https://www.washingtonpost.com/world/asia_pacific/hong-kong-national-security-law-ends-freedom-democracy-china/2020/06/30/c37e5a4a-ba8b-11ea-97c1-6cf116ffe26c_story.html, consultato il 03/07/2020

UK triggers Hong Kong citizenship offer, disponibile su https://www.politico.eu/article/uk-triggers-hong-kong-citizenship-offer-china-national-security-law/, consultato il 03/07/2020

China slams UK ‘interference,’ pledges retaliation over Hong Kong citizenship offer, disponibile su https://www.politico.eu/article/china-slams-uk-interference-hong-kong-citizenship-offer-retaliation/, consultato il 03/07/2020

#ATUTTOMONDO

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La rassegna stampa internazionale dell’UNINT

Tra le notizie internazionali presentate nella seguente rassegna stampa troviamo temi relazionati alla politica, alla società e, soprattutto, alla vita post-Covid nel mondo.

EUROPA

La Spagna sta provando ad aiutare il settore terziario con agevolazioni e incoraggiamenti. Secondo quanto riportato da El País, i comuni dei quasi 8000 km di litorale spagnolo stanno cercando in tutti i modi di rendere i loro stabilimenti sicuri, ma la nostra attenzione ricade soprattutto su Vejer de la Frontera (vicino a Cadice), dove sono stati riservati 150 metri di spiagge da dedicare ai bagnanti che hanno superato i 65 anni di età o che hanno disabilità per tentare di minimizzare al massimo il rischio di contagio.

Per i più appassionati di camminate, ma anche per i più religiosi, dal primo luglio tornano a essere aperti gli alberghi, la Cattedrale e le Oficinas de los peregrinos situati nei vari sentieri famosi per comporre il cammino di Santiago. In un’intervista di Isaías Calvo per 20 Minutos, il direttore della Sociedad Anónima del Plan Xacobeo afferma di essere ottimista e considera questa una grande opportunità per dar enfasi a tutti i fattori turistici che ogni anno attraggono migliaia di pellegrini, quali il contatto con la natura, gli spazi all’aria aperta e la sicurezza dei percorsi stessi. Calvo rassicura anche che verranno condotti i controlli necessari imposti dai protocolli sanitari e verrà anche mantenuta la distanza di sicurezza, pur trovandosi in un “grande spazio comune”.

L.C, M.D.F. e I.V

In Svizzera, durante la crisi sanitaria dovuta al Covid-19, i cinque ospedali universitari di Losanna, Ginevra, Berna, Basilea e Zurigo hanno dovuto affrontare diverse problematiche di natura finanziaria. Secondo quanto riportato da RTS, questi ospedali hanno subito una perdita che ammonta a 290 milioni di franchi, mentre i costi aggiuntivi strettamente legati alla pandemia raggiungono i 66 milioni di franchi. Ciò nonostante, il Presidente della direzione del comitato direttivo di Insel Gruppe ha dichiarato che il sistema sanitario del Paese è esemplare e che gli ospedali sono riusciti a gestire la situazione senza troppi problemi.

EA.V

In Francia, come riporta il quotidiano Le Figaro, sta destando indignazione lo scandalo che ha travolto la società di sicurezza e di intervento (CSI) di Seine-Saint-Denis, la quale dovrà rispondere ad accuse pesanti: gli agenti di polizia sono sospettati di essere coinvolti in atti di violenza illegittima, estorsione e furto di droga. La notizia sta generando un ampio eco mediatico poiché l’unità di polizia del 93° distretto dovrebbe essere una delle punte di diamante dello Stato nella lotta contro le organizzazioni criminali e l’economia sommersa.

In Belgio, come affermato nel quotidiano Le soir, il numero di contagi legati al coronavirus diminuisce progressivamente: fra il 25 giugno e il 2 luglio, con una media di 84 nuovi casi al giorno, è stata registrata una diminuzione del 10% rispetto ai sette giorni precedenti. Come riportato nel medesimo giornale, l’epidemiologo Marc Van Ranst ha ricordato che non si deve abbassare la guardia rispetto al pericolo di contagio. L’Unione Europea ha aperto le frontiere a una quindicina di paesi, ma per l’epidemiologo non è ancora il momento di prendere l’aereo e questa apertura comporta molti rischi.

S.C

In Russia si conclude ufficialmente la settimana di votazioni in merito alla serie di modifiche costituzionali: il 1° luglio, dopo l’analisi della totalità dei voti, si è appreso che l’affluenza alle urne è stata del 65% e che i voti favorevoli ammontano al 77,92% contro quelli dell’opposizione, numero esiguo che ammonta al 21,27%. Tutti coloro in possesso del diritto al voto (109 milioni di persone) sono stati incoraggiati e talvolta anche facilitati, come dimostra la possibilità di voto esteso a casa, nell’espressione della propria preferenza. 

Forte di una tale approvazione, il capo dello Stato, Vladimir Putin, non può che vedere il suo potere ancora più centralizzato e influente. Tra i cambiamenti introdotti vi sono la possibilità per il Presidente di licenziare i giudici della Corte Costituzionale e nominare non più 17, ma 30 senatori, tra cui 7 a vita ed il prolungamento del suo mandato confermato fino al 2036.

Dopo l’annuncio dei risultati finali e la pubblicazione ufficiale della legge sugli emendamenti, il documento entrerà in vigore immediatamente.

Come si evince dal quotidiano Novaja Gazeta, il consenso è stato ottenuto in parte attraverso metodi amministrativi, con la legge fondamentale di indicizzazione annuale delle pensioni, dall’altra attraverso la distribuzione diretta di denaro, lotterie e minacce. Ciò spiega le proteste a Mosca e a San Pietroburgo che si sono svolte durante l’ultimo giorno di votazioni.

“Eravamo stati informati in anticipo di quanto sarebbe stata l’affluenza e i numeri stanno emergendo ora perfettamente […] In Russia c’è un’imitazione del voto popolare, dove i risultati sono noti in anticipo”. Così si esprime Fedor Krashennikov, scrittore per il forum “The Free Russia”, e solo una tra le varie voci critiche a riguardo del suddetto plebiscito. Egli conclude affermando che “tutti coloro che hanno ficcato il naso in questi affari hanno incontrato risentimento e resistenze, mentre chi si è impegnato troppo attivamente ci ha rimesso la salute”.

Volgendo lo sguardo verso il campo della sanità, una nuova minaccia epidemica spaventa la Russia. Al confine orientale della Federazione, infatti, nella zona occidentale della Mongolia nella regione di Ajmag, sono stati riscontrati due casi di peste bubbonica. Una coppia di etnia kazaka ha infatti consumato la carne cruda di un roditore simile alla marmotta, responsabile della trasmissione del virus. Le autorità mongole hanno immediatamente messo in quarantena le regioni di Altaj e Tuva per scongiurare altri contagi. L’Ambasciata russa a Ulan Bator ha rilasciato una dichiarazione per assicurare che le autorità mongole hanno immediatamente adottato ogni provvedimento necessario per la sicurezza dei cittadini. Non sono ancora certi i dati sulla presenza di turisti russi nella regione che è stata preventivamente chiusa al traffico internazionale e turistico. Tuttavia, secondo l’infettivologa Sophia Rusanova, un’epidemia di peste bubbonica nella Mongolia occidentale non costituirebbe pericolo immediato per la popolazione russa: “Prendendo tutte le misure necessarie, la malattia non si diffonderà. Inoltre, l’uso moderno di antibiotici impedisce alla malattia di degenerare nelle sue forme più aggressive, quali infezioni polmonari.”

S.N., D.S.

Il Regno Unito sta valutando la possibilità di un piano di ritorno a scuola per migliaia di studenti inglesi. Secondo lEvening Standard, si prevede il rientro a settembre attenendosi a un calendario adattato alle esigenze dei vari istituti. Nuove misure di sicurezza saranno varate seguendo le nuove linee guida del Dipartimento per l’Istruzione.

Come riporta BBC News, l’orario delle lezioni si baserà principalmente sulla divisione in fasce d’età dove gli alunni verranno raggruppati mantenendo così il distanziamento sociale. Tuttavia, come si legge su The Telegraph, molte famiglie sono propense a non mandare i propri figli a scuola nonostante il Governo abbia imposto l’obbligo di frequenza e sanzioni per i trasgressori. Secondo un recente sondaggio, solo il 62% delle scuole sarebbero state pronte ad accogliere nuovamente i loro studenti e più di un terzo lo avrebbero fatto solo per alcuni di essi.

Anche in Irlanda il Governo teme che non tutti gli studenti potranno frequentare il nuovo anno scolastico a causa del distanziamento di un metro che, come sottolinea The Irish Times, comporterebbe una frequenza parziale per molti studenti. Il Dipartimento dell’Istruzione dell’Irlanda ha dunque dichiarato che il rispetto della distanza non sarà obbligatoria per gli alunni frequentanti la scuola primaria.

Il ministro dell’istruzione Norma Foley è decisa a sostenere il sistema educativo facendo in modo di accogliere studenti e personale in un ambiente più sicuro fornendo linee guida chiare per la pianificazione del rientro, come riportato da Indipendent.ie.

S.C., S.P.

Dal 1 luglio fino al 31 dicembre passa ufficialmente nelle mani della Germania la Presidenza del Consiglio UE. Ad inizio settimana il presidente francese Macron era giunto a Meseberg per discutere con la cancelliera Merkel proprio della Presidenza del Consiglio UE. Secondo quanto riporta Der Spiegel, i punti chiave di una politica che prende il via in uno dei momenti più drammatici della storia mondiale sono una grande sfida per tutti: in primis si penserà a tirar fuori l’Europa dalla crisi coronavirus attraverso la creazione di un fondo per la ripresa pari a 500 miliardi e destinato ai Paesi più colpiti dalla pandemia. È imperniato su questo il vertice del Consiglio UE in programma il 17 e il 18 luglio. In più, deve essere affrontata la questione Brexit e con essa tutti i danni che ne conseguiranno per l’economia europea. Il piano economico europeo intitolato “Quadro finanziario pluriennale per l’Ue dal 2021 al 2027” è stato analizzato dai vertici in ogni suo dettaglio per settimane. La stessa presidente della Commissione UE, Ursula Von der Leyen, ha più volte informato ciascuno dei capi di Stato e di Governo dei 27 Stati membri con la speranza di arrivare ad un punto di incontro tra tutti. Oltre ai 1.100 miliardi di euro previsti come iniezione finanziaria settennale, vorrebbe spendere 750 miliardi per la ricostruzione dell’Europa, un po’ troppo per il ministro federale delle finanze Olaf Scholz (SPD). Ma il fronte dei contrari vede in prima linea i cosiddetti Paesi “frugali” (Austria, Paesi Bassi, Svezia e Danimarca) che, non solo vorrebbero abbassare l’ammontare totale del Recovery Found, ma vogliono assicurarsi che il denaro venga stanziato sotto forma di prestiti e non di sovvenzioni. Il timore è quello di subire ingenti perdite finanziarie a causa di quelle economie che faticano a raggiungere la produttività dei paesi nordici.

Altro tema caldo è la questione Brexit. In un articolo del giornale die Zeit si legge che la Gran Bretagna non è disposta a negoziare la sua sovranità e non vuole scendere a patti con l’UE. L’elenco delle questioni controverse va dalla pesca al commercio e ai diritti dei cittadini dell’UE in Gran Bretagna e viceversa. Tuttavia, se entro il 31 dicembre 2020 non si troverà un accordo sui rapporti futuri, la rottura potrebbe indebolire la posizione dell’UE a livello globale, soprattutto rispetto alle grandi potenze della Cina e degli Stati Uniti.

E la politica di asilo? Non c’è nulla di così controverso in Europa come i temi dei rifugiati e delle migrazioni. Il Tagesschau spiega come tutti concordino sulla necessità di una nuova legge sull’asilo, ma di quanto sia difficile attuarla. In particolare, sulla questione se i rifugiati debbano essere distribuiti in tutta l’UE, Stati dell’Europa dell’Est come l’Ungheria, la Polonia o la Slovacchia si oppongono categoricamente. Secondo il ministro federale dell’Interno Horst Seehofer, ove possibile, si dovrebbe decidere già alle frontiere esterne dell’UE se una persona che entra nel Paese ha diritto di asilo oppure no e i Paesi che non vogliono accettare i rifugiati dovrebbero mostrare altri tipi di solidarietà, per esempio quella finanziaria.

M.S., L.R.

AFRICA

Secondo quanto riportato da BBC Afrique, il neo-eletto presidente del Burundi Evariste Ndayishimiye ha preso le distanze dalle disposizioni del governo precedente, annunciando nuove misure per combattere la pandemia dovuta al coronavirus: il prezzo del sapone sarà ridotto del 50% affinché diventi accessibile alla maggior parte della popolazione; il prezzo dell’acqua sarà significativamente ridotto in tutte le città; chiunque presenti sintomi riconducibili al Covid-19 è invitato ad andare in ospedale, dove sarà visitato e curato gratuitamente; se vi è il sospetto di un focolaio in una regione, tutti gli abitanti dovranno fare il tampone.

EA.V.

In Angola, il giornale Angonotícias riporta il caso del giurista Inglês Pinto che ha difeso la necessità di creare, all’interno della società angolana, la “cultura” del saper dire di no in caso di violazione delle regole e dei diritti fondamentali. Pinto sostiene che bisogna avere questo tipo di coraggio politico poiché comporta un benessere mentale e una coscienza pulita. Successivamente, il giurista si riferisce all’ex presidente della Repubblica affermando che, probabilmente, non ha intenzionalmente violato le leggi ma che, come ogni essere umano, ha commesso un errore. Infatti, il figlio dell’ex presidente è accusato di appropriazione indebita di fondi pubblici, traffico di influenze illecite e riciclaggio di denaro.

M.P.

In Mozambico, a Montepuez, nel nord del Paese, è stata smantellata una rete di scavo illegale e vendita di pietre preziose che coinvolgeva una decina di persone tra cittadini mozambicani e non. Sono state sequestrate quattro tonnellate di pietre preziose in varie residenze e luoghi di vendita, così riporta DW. L’impresa che possiede le miniere nella zona, la Montepuez Ruby Mining, in passato aveva già denunciato la pericolosità dello scavo illegale, che a febbraio aveva comportato la morte di undici persone all’interno della propria impresa. La Ruby Mining ha classificato questo tipo di attività come “schiavitù moderna” a servizio di trafficanti internazionali. Inoltre, questa settimana il governo ha prorogato per altri trenta giorni lo stato d’emergenza mentre vi è stato una ripresa graduale delle lezioni, decisione contestata dall’opposizione, secondo cui ancora non ci sono circostanze sufficientemente sicure.

A Capo Verde, un giovane professore della Universidade de Cabo Verde, ha creato un sistema di droni per l’agricoltura e il rimboschimento dell’arcipelago. Érico Pinheiro Fortes, laureato alla Bridgewater State University negli USA, ha sviluppato il progetto come sua tesi magistrale. Lo scopo ultimo era finire il ciclo di studi per aiutare il suo Paese. Di fatto, è il primo a produrre droni a Capo Verde. Questo è anche un modo per attrarre giovani nel settore delle innovazioni, una grande sfida del governo che vorrebbe trasformare Cabo Verde in un “hub” di tecnologie, come riporta DW.

D.F.

Sameh Shoukry, il Ministro degli Esteri egiziano, nel suo discorso al Consiglio di sicurezza sulla crisi della “Diga del Rinascimento”, ha affermato che il suo Paese respinge la minaccia alla sicurezza idrica, come riportato dalla BBCArabic.

Shoukry ha aggiunto che l’Egitto ha fatto ricorso al Consiglio di sicurezza dopo quella che ha descritto come “intransigenza etiope” nei negoziati sulla diga, affermando che il suo Paese è di fronte a un “pericolo esistenziale” che minaccia l’unica fonte d’acqua e la vita di oltre 100 milioni di egiziani.

Il Ministro ha inoltre indicato che riempire la diga e farla funzionare unilateralmente, senza raggiungere un accordo che includa le misure necessarie per proteggere i diritti dei Paesi a valle, ovvero Egitto e Sudan, aumenterebbe la tensione nella regione e potrebbe provocare crisi e conflitti che ne minerebbero la stabilità.

“Anche se apprezziamo l’importanza di questo progetto, è necessario rendersi conto che un progetto di queste dimensioni, il più grande per generare energia idroelettrica in Africa, minaccia la presenza di milioni di egiziani e sudanesi”, ha affermato.

S.H.

MEDIO ORIENTE

La dichiarazione conclusiva del vertice trilaterale tra il leader russo, turco e iraniano sulla Siria ha confermato che il conflitto siriano non sarà risolto se non attraverso un processo politico guidato dai siriani con il sostegno delle Nazioni Unite, secondo quanto riportato dalla CNN Arabic.

Il presidente russo Vladimir Putin, il turco Recep Tayyip Erdogan e l’iraniano Hassan Rouhani hanno annunciato la loro opposizione a qualsiasi “agenda separatista” che minacci la sicurezza nazionale dei Paesi confinanti con la Siria e hanno sottolineato la necessità di facilitare il ritorno sicuro e volontario dei rifugiati siriani e degli sfollati, nonché il bisogno di riportare la serenità a Idlib attuando gli accordi relativi alla città.

“La nostra priorità in Siria è preservare la sua unità politica e la sovranità delle sue terre, in attesa di una soluzione permanente al conflitto”, ha detto Erdogan. Ha poi aggiunto che “la Turchia continuerà a impegnarsi per ripristinare sicurezza e prosperità in Siria”.

Il delegato dell’Arabia Saudita alle Nazioni Unite, Abdullah bin Yahya Al-Muallami, ha sottolineato la necessità di assumere una posizione internazionale unificata per porre fine alle irresponsabili azioni iraniane.

Secondo quanto rilasciato da Al-Muallami aSky News Arabia, si prevede che l’Iran aumenterà le sue attività destabilizzanti.

Il Consiglio di sicurezza dell’Onu ha quindi avviato le deliberazioni su una proposta degli Stati Uniti di estendere l’embargo sulle armi contro l’Iran, che scadrà il prossimo ottobre.

Tra i timori della Russia e della Cina, contrari alla proposta, il segretario di Stato americano Mike Pompeo ha sollecitato l’estensione dell’embargo, avvertendo di una grande minaccia alla stabilità in Medio Oriente.

Come confermato dalle Nazioni Unite, l’Iran, fornendo armi a diverse parti, ha violato l’embargo sulle armi che gli era stato imposto dall’accordo nucleare.

S.H.

AMERICA

A Washington, come riporta il New York Times, la Corte Suprema respinge la legge restrittiva sull’aborto in Louisiana, sostenendo il diritto costituzionale di una donna ad ottenerlo.

Nella storica causa Roe contro Wade del ‘73, la Corte aveva già stabilito il diritto costituzionale delle donne ad ottenere l’aborto, ma da allora le forze conservatrici degli Stati del Sud e del Midwest si sono adoperate per limitare severamente l’accesso a tali servizi, tramite alcune misure adottate con il pretesto della sicurezza.

Come si legge sul The Guardian, il Guttmacher Institute, che sostiene i diritti in materia di salute sessuale e riproduttiva, si è espresso così in un tweet: “siamo sollevati che le persone in Louisiana possano ancora ottenere cure e celebrare questa vittoria per garantire il diritto all’aborto per tutti”.

La sentenza di lunedì è stata una grande vittoria per i sostenitori del diritto all’aborto e un potenziale colpo per le speranze di rielezione di Trump.

S.C, S.P

In Venezuela si stanno verificando vari fenomeni degni della nostra attenzione. In primo luogo, di primaria importanza è la notizia delle nuove elezioni parlamentari convocate da Nicolás Maduro per il 6 dicembre 2020, elezioni queste che erano già state previste ma di cui si temeva l’annullamento a causa del Covid. L’importanza di questo annuncio risiede nel fatto che da molto tempo il governo Maduro riceve pressioni internazionali per formare un esecutivo legittimo. Tuttavia, il Presidente, che presiede anche il Supremo Tribunale di Giustizia, si sarebbe accordato con una piccola fetta di dissidenti dell’opposizione per non dover nominare le autorità elettorali attraverso l’intera Assemblea Nazionale, dove prevale l’opposizione, non rispettando così la Costituzione. L’articolo integrale è disponibile su El País.

Rimaniamo in tema di governo Maduro, ma questa volta dal punto di vista internazionale e diplomatico. Sempre attingendo a El País, veniamo a conoscenza dell’espulsione da parte del Presidente dell’ambasciatrice dell’Unione Europea a Caracas, Isabel Brilhante Pedrosa. Questa ferma decisione è stata presa dopo alcune sanzioni emanate da Bruxelles nei confronti di 11 personalità politiche del Paese considerate affini al regime chavista. Maduro ha reagito adiratamente, scagliandosi anche contro l’ambasciatore spagnolo Jesús Silva, con il quale non corrono buoni rapporti dopo che quest’ultimo aveva accolto nella propria ambasciata il dissidente politico Leopoldo López. Agendo secondo queste linee, il Venezuela si trova sempre più isolato dal punto di vista internazionale, avendo rapporti a malapena con gli Stati Uniti e alcuni degli Stati più influenti dell’America Latina.

L.C, M.D.F. e I.V

In Brasile, il giornale Globo affronta il tema relativo al decreto firmato il 1 luglio dal presidente Jair Bolsonaro. Secondo il decreto, le misure di emergenza saranno prorogate per altri due mesi. Questi provvedimenti sono rivolti a lavoratori informali e beneficiari della Bolsa Família (contributi finanziari alle famiglie in stato di povertà). Il ministro dell’economia ha proposto di pagare quattro parcelle in più in due mesi, pari a 600 R$ al mese (98€ circa). Le misure sono state decretate ad aprile e inizialmente la durata prevista era di tre mesi. Il governo prevedeva un aiuto di 200 R$ (33€ circa) ma il senato ha deciso di incrementare la cifra a 600. La settimana scorsa, in una trasmissione, il presidente aveva presentato l’idea del suo governo di prorogare tre parcelle di 500, 400 e 300R$ ma il senato ha respinto la proposta.

M.P

In Canada, come riportato nel Journal de Québec, nei mezzi pubblici sarà presto obbligatorio l’uso della mascherina. L’annuncio del premier François Legault è stato apprezzato, anche se ritenuto poco tempestivo. La misura entrerà in vigore il 13 luglio e andrà osservata fino al 27 luglio. Il Québec è l’ultima area del Canada a prendere provvedimenti, poiché nel resto del Paese la mascherina è ormai da tempo obbligatoria nei luoghi pubblici chiusi. Secondo quanto riportato dal Journal de Montréal, i partiti di opposizione criticano il ritardo del Governo, esortando il Premier a essere più proattivo.

EA.V

ASIA

In Cina, come riportato dal Global times, La National Health Commission (NHC) ha pubblicato un progetto che mira alla revisione del regolamento relativo al trapianto di organi umani, che prevede modifiche alle norme in materia di appalti, un’equa ripartizione degli organi, una limitazione dell’età legale per la donazione e sanzioni in materia di tratta degli organi e trapianto illegale.

Per portare avanti il progetto, iniziato nel 2016, sono state consultate autorità sanitarie, istituzioni mediche, associazioni ed esperti.

Liu Changqiu, esperta di diritto sanitario e ricercatrice presso l’Accademia delle scienze sociali di Shanghai, ha osservato che la revisione contiene disposizioni utili per il futuro e indica la strada da seguire in relazione alla donazione e al trapianto di organi in Cina. Il progetto fornisce norme specifiche su come gli organi dei donatori devono essere acquisiti e assegnati ai destinatari, stabilendo che gli organi possono essere donati solo ai parenti del donatore e vieta a i minorenni di donare.

Ma Cai Yu, professore di giurisprudenza all’Università di Yunnan di finanze ed economia, ha suggerito che dovrebbe esserci flessibilità nel sistema. La donazione da parte dei minori dovrebbe essere consentita dopo aver superato determinate prove fisiche e psicologiche e dopo aver ottenuto il consenso dei genitori.

Verranno inoltre promulgate norme specifiche sul processo di approvvigionamento, trasporto e trapianto, per escludere la possibilità di costi aggiuntivi da parte del ricevente.

Gli organi verranno assegnati tramite il sistema di risposta ai trapianti e ai chirurghi non sarà consentito di modificare il sistema o utilizzare organi non assegnati tramite il sistema o da fonti poco chiare.

Prendere un organo senza il consenso di un individuo, sia esso adulto o minore, costituisce un crimine. Gli individui e le istituzioni coinvolti nel traffico di organi e nei trapianti illegali subiranno una sanzione da 8 a 10 volte più alta rispetto all’effettivo guadagno illegale e la sospensione della licenza per praticare i trapianti.

Liu ha osservato che i paesi occidentali hanno da tempo attaccato le pratiche di donazione e trapianto di organi in Cina e le hanno utilizzate come veicolo per criticare la Cina in materia di diritti umani.

“La revisione riflette il nostro desiderio di essere trasparenti e chiari, in modo tale che l’occidente non possa attarci in nessun modo”, ha detto Liu.

I dati mostrano che la Cina ha circa 300.000 pazienti in attesa di un trapianto di organi ogni anno.

G. R

OCEANIA

Secondo il The Guardian, l’Australia ha registrato 87 nuovi casi di Covid-19, di cui 73 nel Victoria e 14 nel Nuovo Galles del Sud.

Paul Kelly, vice direttore sanitario australiano, ha lodato il blocco di 10 codici postali a nord di Melbourne definendolo una “soluzione innovativa e proporzionata” per controllare l’epidemia. Inoltre, secondo Kelly è importante fare sul serio e muoversi velocemente e, in assenza di un vaccino, bisogna servirsi delle sole armi che si posseggono per combattere questo virus: testare, rintracciare e isolare, e Melbourne le sta usando.

S.C, S.P

Rassegna stampa a cura di:

Ariela Capuano (responsabile lingua inglese)
Salvina Calanducci e Simona Picci (lingua inglese)
Giulia Deiana (responsabile lingua francese)
Silvia Calbi e Elen’Alba Vitiello (lingua francese)
Alessandra Semeraro (responsabile lingua spagnola)
Lavinia Cataldi, Michela Di Franco e Ilaria Violi (lingua spagnola)
Veronica Battista (responsabile lingua portoghese)
Martina Pavone e Diana Fagiolo (lingua portoghese)
Silvia Santini (responsabile lingua tedesca)
Michela Sartarelli e Laura Razzini (lingua tedesca)
Clarissa Giacomini (responsabile lingua russa)
Silvia Noli, Diana Sandulli (lingua russa)
Sara Zuccante (responsabile lingua araba)
Samar Hassan (lingua araba)
Claudia Lorenti (responsabile lingua cinese & coordinatrice del progetto)
Gioia Ribeca (lingua cinese)

#POLITICAFFÈ

Pubblicato il

Elezioni municipali in Francia: tra risultati storici e record di astensionismo   

Stampa francese

Il 28 giugno in Francia si è svolto il secondo turno delle elezioni municipali e i risultati elettorali non sono stati per niente scontati: interessanti novità percorrono ora la politica d’oltralpe.

Astensione record e ondata verde. Questi i due fattori più importanti delle municipali 2020, così commenta Le Figaro. Secondo diversi istituti di votazione, circa il 58,4% degli elettori non è andato alle urne, la massima astensione dal 1958. Ma questo round elettorale, segnato dalle eccezionali misure precauzionali dovute all’emergenza Covid, verrà ricordata senza dubbio per l’onda verde che si è sollevata e ha attraversato le principali città francesi come Lione, Marsiglia, Strasburgo e Bordeaux. Un vero successo elettorale per il partito ecologista EELV nato nel 2010.

A quanto pare il vero sconfitto di questa tornata elettorale è stato proprio il Presidente Emmanuel Macron, che secondo Le Monde sta affrontando in questo momento una tripla crisi: l’indebolimento della democrazia rappresentativa dovuto all’astensionismo, il crollo del “macronismo” stesso che non è riuscito ad affermarsi in nessuna grande città e lo strappo rispetto al gioco tradizionale incarnato dal voto ecologico. Possiamo dire che lo scandalo che aveva travolto il suo candidato Benjamin Griveaux, costretto a ritirarsi dalla corsa per la Capitale, ha avuto ripercussioni negative sullo stesso En Marche! A Parigi infatti, nove distretti su diciassette sono stati ottenuti da Anne Hidalgo, e i restanti otto dagli esponenti di destra. Quanto a Marine Le Pen, che si ritiene soddisfatta della sua vittoria a Perpignan – 120.000 abitanti – perché dimostra che RN è in grado di governare anche grandi comunità, non si registrano altre vittorie particolarmente rimarcabili. Vittoria importante è quella del primo ministro Édouard Philippe, che a Le Havre raccoglie il 58,83% dei consensi. Ad ogni modo, gli ambientalisti, che escono da queste elezioni come una forza politica leader, complice probabilmente anche il periodo che richiede una svolta più ecologica, rappresentano una energica opposizione. Tant’è che Macron ha subito ascoltato le proposte della Convenzione per il clima e, successivamente, prospettato l’ipotesi di un duplice referendum per l’ambiente. Il quotidiano però ammonisce sul fatto che il referendum possa trasformarsi a volte in voto sanzionatorio, citando i casi di Charles De Gaulle e Matteo Renzi. 

Stampa inglese e statunitense

È ad oggi a tutti evidente l’“onda verde” che ci sta travolgendo. Intendendo con essa il burrascoso movimento di stampo politico-ecologista che sta acquistando consistenza ed appeal mediatico. Caso emblematico ed estremamente attuale è quello che ha coinvolto la Francia negli ultimi giorni a seguito delle ultime elezioni municipali; una Francia che oggi rappresenta la “nuova frontiera” dell’ecologismo continentale.

Come riporta il New York Times, il principale vincitore di queste elezioni locali è risultato essere il partito ecologista dei Verdi, Europe Ecologie-Les Verts (EELV), il quale ha ottenuto i maggiori consensi nelle città di Lione, Bordeaux, Strasburgo, Poitiers, Besançon e Annecy. Queste elezioni hanno infranto le aspettative del presidente francese Emmanuel Macron, rappresentante del partito La République En Marche. Infatti, la candidata che correva per il ruolo di sindaco di Parigi, Agnès Buzyn, ha perso contro la socialista Anne Hidalgo. Dunque si può parlare di una vera e propria disfatta per Macron giacché è riuscito a conquistare solo Le Havre. La perdita così consistente di consenso manifesta lo sgretolamento di En Marche. The Guardian evidenzia che un altro partito che non può giudicarsi soddisfatto dei risultati delle elezioni è sicuramente il Rassemblement National, capitanato da Marine Le Pen; tantoché l’unica città rilevante, ovvero sopra i 100mila abitanti, ad essere guidata dal suo partito è Perpignan.

Il quadro presentato evidenzia l’inizio di una nuova fase storico-politica che ha visto i partiti favoriti essere travolti da, più che un’“onda verde”, uno “tsunami verde”.  

Chiara Aveni e Gaia Natarelli

FONTI:

Municipales 2020: un scrutin au bilan mitigé pour le Rassemblement National disponibile su https://www.lemonde.fr/politique/article/2020/06/29/municipales-2020-un-scrutin-au-bilan-mitige-pour-le-rassemblement-national, consultato il 30/06/2020

Municipales: Paris, Marseille, Lyon… Les résultats du second tour dans les principaux points chauds disponibile su https://www.lefigaro.fr/elections/municipales/municipales-nbsp-paris-marseille-lyon-les-resultats-du-second-tour-dans-les-principaux-points-chauds, consultato il 30/06/2020

Après les élections municipales, Emmanuel Macron face à une crise démocratique disponibile su https://www.lemonde.fr/politique/article/2020/06/29/apres-les-elections-municipales-emmanuel-macron-face-a-une-crise-democratique, consultato il 30/06/2020

Municipales 2020: avec EELV, une vague verte historique déferle sur les grandes villes françaises disponibile su https://www.lemonde.fr/politique/article/2020/06/29/municipales-2020-une-vague-verte-historique-deferle-sur-les-grandes-villes-francaises, consultato il 30/06/2020

Elections municipales 2020: Paris plus que jamais coupée en deux disponibile su https://www.lemonde.fr/politique/article/2020/06/30/municipales-paris-plus-que-jamais-coupee-en-deux, consultato il 30/06/2020

Municipales: une abstention record disponibile su https://www.lefigaro.fr/politique/municipales-une-abstention-record, consultato il 30/06/2020

Greens surge in French local elections as Anne Hidalgo holds Paris, disponibile su https://www.theguardian.com/world/2020/jun/28/voters-stay-away-from-second-round-french-local-elections, consultato il 01/07/2020


France’s Macron Takes Drubbing in Local Elections, Greens Surge, disponibile su https://www.nytimes.com/reuters/2020/06/28/world/europe/28reuters-france-election.html, consultato il 01/07/2020

#LUXURYMOMENTS: #LUXURYJUICE

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Ph. by Pietro Piacentini

THE FASHION WORLD AGAINST RACISM AND VIOLENCE

If you can’t fly then run, if you can’t run then walk, if you can’t walk then crawl, but whatever you do you have to keep moving forward”.

Martin Luther King Jr

After the murder of George Floyd on May 25th, the entire world set up different demonstrations to support the “Black lives matter movement”. In this atmosphere an array of designers, independent or well-known, stepped out in various cases to create awareness together with raising funds and spread the word for a new period of anti-racism and dialogue in the fashion industry.

After Nike and Adidas, many other brands including Gucci, Valentino and Prada made their statement clear and passed through from words to facts. Also, Vogue Italia published, during last weeks, a declaration about this on the official Instagram page.

The important cause made two competitors like Nike and Adidas join forces together in a moving, sincere statement on Twitter in which they express all the disapproval and shock for the tragic event.

Another direct message arrives from Valentino in which the artistic director Paolo Piccioli shared a video through his personal profile. The post has also been shared by the ex-president Barack Obama and subsequently become viral: a touching performance by the 12 years old Keedom Bryant where the frustration and sadness are easily detected.

After that, VOGUE ITALIA and L’UOMO VOGUE could not remain silent as well and published on their official pages a significant black background with bold-capital letter messages: all united for the most despicable form of discrimination and abuse that is racism. Together it is possible to stand stronger and learn how to act taking risks that are also commitments and premises for the future.

Gucci responded by the words of the activist and poet Cleo Wade: “We do not change the world when we whisper, we change the world when we roar”.

The brand also published a declaration on its commitment against the fight for equality; since the Gucci community counts already more than 19 thousand employees, it decided to suspend all the activities on June 4th to allow all the personnel to join the demonstrations to commemorate George Floyd and all the lives lost in this endless battle. Together with the North America Changemakers Impact Fund, Gucci is donating for the @NAACP, @campaignzero and @yourrightscamp.

Prada carries on in the same direction, putting on spot the work of Diversity and inclusion Council against the unfair treatments based on race and diversity.

Marc Jacobs made also clean his position by crossing out the Marc Jacob logo on the headquarters entrance: at its place there were George Flyod’s name and Sandra Bland’s name, a young Afro-American woman who died in prison after a dubious detention. Below the images a sentence accompanies them “A life cannot be replaced. Black lives matter”.

Other important voices have been supporting the movement including Donatella Versace, Riccardo Tisci, Silvia Venturini-Fendi, Virgil Abloh, Victoria Beckham, Jacquemus and Naomi Campbell. Also, some independent brands decided to join forced together to support the movement. It is the case of Peter Do, former designer of Celine: his eponymous brand will be donating 100% of net profits from his e-commerce sale to Black-founded organizations and frontline charities throughout the month of June. A Sai Ta, creator of the Rihanna-approved hot work dress, expressed that a portion of the profit will be donated to Black lives Matter by saying “Nobody should be using resources in fashion to further pollute this world until what they create support black lives and POC in every level”.

To raise funds for Black Visions Collective, a black- trans-queer Minnesota Based organization working to promote long term change where Flyod was killed, Marta Jakubowski is stepping out by making black cut-out tops to order (also, any size is available). Furthermore, 10% of all Staud’s June sales will be going towards supporting the civil rights advocacy organization. Their statement recalls “(..) this type of fundamental change requires us to be constant and consistent and to never stop reflecting and tacking actions”.

From the world of Jewelry, the LA based minimalist jeweller Lizzie Mandler has announced that proceeds from her 18k gold linked chain necklace will be donated to Black Lives Matter and the NAACP; also Chopova Lowena created a series of 10 vintage charm necklaces with all proceeds going towards National Bail Out and Black Lives Matter. And from the world of accessories, Madea decided to give 100% of the proceeds from their handbags to the Bail Project; the brand will also be donating to the America Justice initiative.

Additionally, both for pride movement (Black Trans Women) and Black lives Matter, the New Yorker Brand Collina Strada is currently donating 100% of their profits ranging from satin dresses to rhinestone water bottles. And from England, the Londoner Team at Marques’ Almeida has announced that “to help the ongoing fight to end the state sanctioned violence (..) 20% of all the orders placed online will be given to Black Lives Matter. Finally, also the influencers like Luoisa Ballou will contribute the cause by putting one of her transparent bodycon dresses into production and all profits from its sale will be going to Black lives Matter and the antiracism Centre in Washington DC.

In the end, It is possible to say that all the donations above are significantly changing the world of fashion in a time when it is already facing some great challenges as the ex-first lady Michelle Obama mentioned, it is fundamental to remember that: It just goes on, and on, and on. Race and racism are a reality that so many of us grow up learning to just deal with. But if we ever hope to move past it, it can’t   just be on people of color to deal with it”… “It’s up to all of us—Black, white, everyone—no matter how well-meaning we think we might be, to do the honest, uncomfortable work of rooting it out.”

Fanny Trivigno

Sources:

https://edition.cnn.com/2020/05/30/politics/michelle-obama-george-floyd-statement-trnd/index.html

https://www.vogue.co.uk/fashion/article/independent-brands-donating-black-lives-matter

https://www.gucci.com/us/en/st/stories/gucci-equilibrium/article/women-of-the-world

https://www.vogue.co.uk/fashion/article/independent-brands-donating-black-lives-matter

#ATUTTOMONDO

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La rassegna stampa internazionale dell’UNINT

Vacanze e ripresa economica post-Covid, tensioni politiche e militari, tematiche LGBT, insicurezza alimentare, tradizioni culturali, sono solo alcune delle notizie internazionali trattate nella seguente rassegna stampa.

EUROPA

A Cadíz, in Spagna, si accendono le polemiche per l’esposizione della bandiera arcobaleno sulla facciata del municipio. Il simbolo della cultura LGBT è stato esposto nei giorni scorsi a sostegno delle manifestazioni organizzate in occasione della Semana del Orgullo. L’associazione Abogados Cristianos ha sporto denuncia contro il sindaco José María González per aver violato la sentenza del Tribunal Supremo che vieta l’utilizzo di bandiere non ufficiali sulle facciate di edifici pubblici e negli spazi all’aperto. La giudice Carmen Beardo ha disposto la rimozione del vessillo sottolineando che non c’è possibilità di inoltrare ricorso, ma il sindaco di Cadíz ha deciso di non rimuovere la bandiera fino a quando i servizi giudiziari comunali non avranno analizzato capillarmente la sentenza.

Come riportato da El País, la consigliera comunale Lorena Garrón dichiara: “Queste denunce evidenziano che il problema dell’odio è ancora vivo e attuale. Dinanzi ad atteggiamenti simili non possiamo rimanere indifferenti e non possiamo far altro che schierarci a favore dell’inclusione, della diversità e della libertà”.

Anche nelle città di Cáceres, Zaragoza e Valladolid, le amministrazioni pubbliche hanno esposto la bandiera arcobaleno e hanno ribadito la loro intenzione di non ritirarla dalle facciate dei propri palazzi.

L.C, M.D.F. e I.V

In Portogallo, dopo episodi di feste private caratterizzate da assembramenti e dal mancato rispetto delle distanze di sicurezza, sono stati lanciati i programmi dell’Operação Verão (Operazione Estate) e rafforzate le squadre della Polizia di Sicurezza Pubblica e della Guardia Nazionale Repubblicana.

Come si legge dal Diário de Notícias, l’operazione già esisteva ma è stata adattata alle condizioni dettate dall’emergenza. Proibiti raggruppamenti di oltre 20 persone (numero ridotto a 10 nell’area di Lisbona), obbligatorio l’utilizzo della mascherina e proibita sia la vendita di bevande alcoliche fuori dagli stabilimenti sia il loro consumo per strada. Il mancato rispetto di queste regole comporterà una multa tra i 100 e i 500 euro. Verranno vigilati anche gli spostamenti per le aree di interesse turistico, tra cui le spiagge. Inoltre, è stata creata un’app affinché i cittadini possano controllare l’affluenza e le condizioni atmosferiche dei luoghi d’interesse, nella speranza che questo aiuti a non sovraffollare le spiagge, come riporta Expresso. Per il momento, l’app, scaricata da circa 243 mila persone, consente il controllo di 41 spiagge in totale.

D.F

In Svizzera, le maggiori aziende hanno a disposizione un anno per monitorare gli stipendi dei loro dipendenti e individuare eventuali discriminazioni retributive. Il 1° luglio entrerà in vigore la riforma della legge sulla parità salariale, aspramente contestata in Parlamento. Secondo quanto riportato dal quotidiano 24 Heures, la versione finale della riforma adottata è molto debole: riguarda solo lo 0,9% delle imprese del Paese, non prevede sanzioni in caso di discriminazione e le aziende dovranno semplicemente informare i propri dipendenti dei risultati.

EA.V

In Francia, come riportato dal quotidiano Le Monde, le municipali di Parigi del 2020 si concludono con la vittoria al secondo turno di Anne Hidalgo e la disfatta di Agnès Buzyn. La  sua rivale, Rachida Dati, salva l’onore della destra, mentre la candidata macronista non viene nemmeno eletta al Consiglio di Parigi. Nel resto della Francia, con la vittoria a Lione, Bordeaux, Strasburgo, Poitiers o Grenoble, e la partecipazione alla vittoria a Parigi, gli ambientalisti si stanno affermando come una forza politica di primo piano. Sempre secondo Le Monde, il successo dei verdi è un evento di portata storica. Europe Ecologie-Les Verts (EELV) non è più lo stesso partito dopo il secondo turno delle elezioni municipali del 28 giugno. Con una piccola struttura composta da quattro personalità, senza deputati all’Assemblea Nazionale, l’EELV ha spopolato in molte grandi città, diventando un’importante forza di opposizione a Emmanuel Macron.

S.C


In Belgio, Tintin, celebre personaggio belga dei fumetti, è al centro di una discussione riguardo alla seconda pubblicazione dell’opera di Hergé «Tintin au Congo». Come riporta Le soir, il deputato di Bruxelles Kalvin Soiresse Njall ha sottolineato l’evidente richiamo alla colonizzazione del Congo e al razzismo; pertanto, ha proposto di aggiungere un testo di contestualizzazione all’inizio dell’album, trovando il consenso dell’editore delle avventure di Tintin.

S.C

In Russia quest’anno, nel 75° anniversario della vittoria nella Grande Guerra Patriottica le peculiari condizioni epidemiologiche in Russia hanno costretto il presidente Putin a rimandare tramite decreto presidenziale le celebrazioni della Parata della Vittoria che si festeggia ogni anno il 9 maggio. La scelta del 24 giugno come data sostitutiva non è casuale: 75 anni fa in questa giornata sfilavano i vincitori della Seconda Guerra Mondiale.

La Parata si è tenuta il 24 giugno sulla Piazza Rossa di Mosca e in altre località della Russia. L’ evento ha registrato ascolti record: quasi 17 milioni di telespettatori vi hanno assistito. Il presidente Putin, commentando l’esito positivo della sfilata, si è complimentato con il personale militare e organizzativo.

Nel corso della sfilata sono state anche presentate moltissime attrezzature militari innovative e mai viste in precedenza, definite dai media cinesi come “veicoli letali”. Insieme a queste, hanno sfilato antichi carri armati risalenti alla Seconda Guerra Mondiale. Questo è segno del profondo rispetto e gratitudine che la Russia dimostra nei confronti dei suoi “eroi di ferro” che hanno combattuto durante la Grande Guerra Patriottica.

Guardando come in Russia risuonano i grandi problemi a livello globale, in un periodo contrassegnato dalle manifestazioni pride della comunità LGBT in tutto il mondo, è interessante riportare che nella Federazione i cittadini sono chiamati al voto per esprimere la loro approvazione o il loro dissenso nei confronti di un pacchetto di emendamenti alla costituzione che prevedono un rafforzamento delle istituzioni e dei valori tradizionali: tra questi vi è la possibilità di rielezione dell’attuale presidente in carica, Putin, dopo due mandati consecutivi e l’affermazione del matrimonio tra uomo e donna, che non lascia margine ai matrimoni gay.

Il 25 giugno sono iniziate le elezioni e, secondo il quotidiano Novaja Gazeta in quattro giorni si sono recati alle urne più di 40 milioni di persone. L’affluenza più significativa è stata registrata nella regione di Tuva, a confine con la Mongolia, nonostante in questi territori la situazione epidemiologica rimanga sfavorevole con 126 casi di nuovi infetti in sole 24 ore. Anche i cittadini della Repubblica Cecena e della regione del Tambov hanno partecipato attivamente alla votazione.
Un contributo rilevante è stato fornito dalla possibilità di votazione online, introdotta a seguito della pandemia per garantire il distanziamento sociale, che ha consentito ad oltre un milione di persone di partecipare al voto sulla riforma costituzionale.

S.N., D.S.

Nel Regno Unito il Primo ministro Boris Johnson ha esposto i suoi piani per una ripresa economica post-lockdown, includendo una nuova task force che si occuperà di accelerare la costruzione di ospedali, scuole e strade.

Nonostante ciò il Partito Laburista ha accusato il modo in cui il governo ha gestito la pandemia e ha commissionato una nuova analisi della Biblioteca della Camera dei Comuni, la quale suggerisce che i livelli di disoccupazione potrebbero salire a quote mai viste dagli anni Ottanta – superando il picco di 3,3 milioni del 1984 sotto Margaret Thatcher.

Ed Miliband, leader del Partito Laburista, ha riferito alla BBC che c’è bisogno di un ponte tra la fine del piano di licenziamento e un programma per la creazione di posti di lavoro.

Inoltre, il premier ha annunciato martedì che pub, ristoranti e alberghi potranno riaprire a partire dal 4 luglio, ma il comunicato è stato criticato da alcune aziende – come le palestre al coperto – che non sono state incluse nella lista. Il Ministro degli Interni Priti Patel ha incoraggiato le persone ad andare nei pub, esortando i clienti ad “essere responsabili” e a mantenere la distanza sociale e una corretta prassi in materia di igiene.

Nel frattempo, come si legge su BBC News, Leicester potrebbe trovarsi ad affrontare un blocco localizzato dopo un aumento dei casi di coronavirus. Il sindaco, Sir Peter Soulsby, ha detto che la città ha ricevuto gli ultimi dati del governo che dovrebbero mostrare quali aree sono state “influenzate negativamente” dal virus e quindi potrebbe essere necessario introdurre misure di isolamento.

S.C., S.P.

Gelato, spaghetti, sole e mare –in molti non desiderano altro che una bella vacanza in Italia. Ai cittadini tedeschi piace molto viaggiare. Da quanto emerge su Statista, nel 2018 circa 55 milioni di persone hanno intrapreso una vacanza di una durata pari ad almeno 5 giorni, si trattava dell’anno con il maggior numero di viaggiatori dalla Repubblica Federale Tedesca. Tra le attività preferite restano ancora le visite di città famose, escursioni di vario tipo, giri in bicicletta, crociere, su tutte però, le vacanze al mare. Tuttavia, a seguito della diffusione del virus, che rappresenta una grave minaccia per la salute pubblica, le opportunità di viaggiare e trascorrere le ferie fuori dalla propria abitazione sono state fortemente limitate.

Secondo quanto riportato da SpiegelReise, hanno subito un boom: per la prima volta, dopo il diffondersi del Coronavirus, la nave da crociera “FridtjofNansen” è partita dal porto di Amburgo. La nave, della compagnia di navigazione norvegese Hurtigruten, era in partenza per i fiordi norvegesi, le isole Lofoten e Capo Nord, con a bordo solo 150 passeggeri. A causa del virus, la cui diffusione non si è ancora arrestata in Germania, Hurtigren ha adottato adeguate misure di sicurezza e prevenzione. Sono stati installati divisori di plastica ed incollati degli adesivi sul pavimento per indicare la distanza di almeno 1 metro, il bar di bordo resta chiuso e non è possibile usufruire del buffet. Le restrizioni sono state applicate anche alla sauna, piscine e sale fitness della struttura. Non risulta necessario indossare le mascherine a bordo.

Come riferisce ndr.de, è possibile recarsi e viaggiare in alcuni Länder tedeschi come nel Niedersachsen, Schlewig-Holstein, Mecklenburg-Vorpommern e nella città di Amburgo. Tuttavia, pianificare con certezza una vacanza per l’estate 2020 risulterà difficile. I viaggi domestici sono possibili, ma sempre con delle restrizioni. Quando si è diretti all’estero, tutto dipende fortemente dalla destinazione scelta. Molti tour operator stanno gradualmente riprendendo le normali operazioni e anche il traffico aereo si sta lentamente riprendendo. Nonostante tutte le restrizioni, alcuni temerari tedeschi si sono recati in Italia: gli ombrelloni in spiaggia devono essere sufficientemente distanti e si deve prenotare la postazione in anticipo tramite un’applicazione. Gli alberghi si avviano lentamente e il grado di aperura varia da regione a regione. La mascherina deve essere sempre portata con sé ed indossata e i disinfettanti sono reperibili ovunque.

M.S., L.R.

AFRICA

Come riportato dal giornale BBC Afrique, il Ministro della salute della Repubblica Democratica del Congo ha ufficialmente proclamato la fine della decima epidemia di Ebola. L’epidemia è stata dichiarata il 1° agosto 2018 nell’est del Paese. Per la prima la volta, durante il periodo di contagio, la vaccinazione è stata effettuata a più di 320.000 persone:  l’OMS ha trattato l’epidemia come emergenza sanitaria internazionale temendo si diffondesse nei Paesi limitrofi.

EA.V.

In Angola, il Jornal de Angola riporta i dati relativi alle violenze domestiche degli ultimi cinque mesi. Infatti, nella provincia di Luanda, sono stati registrati 366 casi, dei quali 92 per percosse, 68 di violenza psicologica, 67 denunce per minacce di morte, 20 per abbandono familiare, 20 per mancanza di credito alimentare, 8 per abbandono familiare. Il Ministero dell’Interno, prendendo in considerazione i primi cinque mesi, ha dichiarato che quest’anno si sono registrati 309 casi in meno rispetto ai 675 dell’anno precedente. Le vittime dai 0 ai 12 anni sono 102, mentre quelle dai 13 anni in su sono 206, poiché l’età dei carnefici oscilla tra i 16 e i 62 anni.

M.P.

Ci troviamo in Libano, dove il Ministro degli Esteri libanese, Nassif Hitti, ha in programma di convocare l’ambasciatore americano a Beirut, Dorothy Shea, a seguito delle dichiarazioni rilasciate da quest’ultimo su Hezbollah. Successivamente è stato presentato un reclamo da un deputato del blocco che rappresentava Hezbollah in Parlamento e il Governo sta prendendo “azioni immediate” contro di esso, ha sottolineato la CNN Arabic.

L’agenzia di stampa nazionale libanese ha rivelato l’intenzione di convocare l’ambasciatore americano, Shea, a inizio settimana, sulla base delle “sue recenti dichiarazioni”.

L’ambasciatore americano aveva infatti dichiarato in un’intervista a un canale televisivo che Washington era “preoccupata” per il ruolo di Hezbollah nel Paese, accusando il segretario generale del partito, Hassan Nasrallah, di “minacciare la stabilità” del Libano e colpevolizzando il partito di “impedire qualsiasi soluzione economica” in un Paese già devastato dalla crisi”.

Il presidente algerino Abdelmajid Tebboune ha commentato l’attacco che ha portato alla morte di un ufficiale e un soldato dell’esercito algerino, la scorsa settimana.

In una dichiarazione, il Ministero della Difesa algerino ha annunciato che le due vittime sono state uccise da un’esplosione di mine durante un’operazione di perlustrazione nella città di Medea, 80 km a sud della capitale, come riportato da Sky News Arabia.

La dichiarazione sottolineava che “durante un’operazione di ricerca e perlustrazione condotta dai distaccamenti dell’esercito popolare nazionale nello stato di Medea e in seguito all’esplosione di una mina terrestre fabbricata tradizionalmente, hanno perso la vita due soldati, il capitano Bin Ismail Fateh e il primo caporale Khalidi Zakaria”.

In un tweet, il Presidente algerino ha commentato l’avvenuto affermando che “Ancora una volta, la mano del tradimento e del terrorismo ha colpito portando via due anime pure dal branco di leoni in servizio per difendere la loro patria”.

S.H.

MEDIO ORIENTE

Il World Food Programme stima che 9,3 milioni di siriani si trovino attualmente in uno stato di insicurezza alimentare, con un aumento di 1,4 milioni di persone negli ultimi sei mesi.

Stando alle dichiarazioni rilasciate dall’organizzazione, “alcuni fattori dannosi sono rappresentati dalla recessione economica, dal crollo dell’economia libanese, che è uno dei ponti vitali dell’economia siriana, e dalle procedure di chiusura causa Covid-19 che hanno portato all’aumento dei prezzi degli alimenti di oltre il 200% in meno di un anno”.

L’organizzazione ha confermato che i prezzi dei prodotti alimentari sono circa 20 volte superiori rispetto alla situazione precedente alla crisi. Prima dell’inizio del conflitto, infatti, il prezzo di base era di 4 mila sterline siriane mentre ora ammonta a 76 mila sterline siriane. Le famiglie siriane sono costrette ad adottare duri metodi per sopravvivere: come la riduzione dei pasti, la riduzione delle quantità di cibo, la vendita di beni e l’aumento della richiesta di prestiti, come riportato dalla CNN Arabic.

S.H.

AMERICA

Negli Stati Uniti si sono riaccese nuove polemiche contro Trump. Il Presidente è molto attivo sui social, in particolare su Twitter, che usa per rivolgersi al Paese con toni spesso forti.

Ciò che è accaduto recentemente riguarda proprio un suo tweet: nell’articolo del NDTV si parla della condivisione di un video di uno scontro tra i suoi sostenitori e i manifestanti anti-Trump in cui si sente urlare “potere bianco”.

Secondo CNBC,il video riguarderebbe un gruppo di residenti in Florida conosciuto come The Villages nel quale si sente un uomo urlare lo slogan contro i manifestanti anti-Trump.

Il tweet è stato in seguito rimosso e il portavoce della Casa Bianca Deere ha tentato di minimizzare affermando che al momento della pubblicazione il Presidente non si sarebbe reso conto della sua gravità, come si legge su CNN.

S.C, S.P

L’America Latina, sempre più agonizzante per il continuo aumento di casi di Covid-19, sta vivendo momenti estremamente delicati.

Secondo la BBC, lo scorso venerdì 26 giugno 2020, uno dei quartieri più benestanti di Città del Messico si è svegliato immerso in una violenta sparatoria che sembrerebbe, secondo Omar García Harfuch, segretario della Sicurezza della capitale, un attentato finito male: essendo lui stesso presente durante l’attacco e rimasto ferito da quanto accaduto, non ha dubbi su quanto dichiara e conferma la morte di tre persone.

Rimaniamo nel paese per raccontare anche qualche dettaglio sul terremoto di magnitudo 7.5 che ha scosso lo Stato partendo dalle coste più a sud: Hoy conferma almeno sei morti e quattro feriti, oltre alla grande paura che ha provocato alla popolazione già intimorita dal Covid-19. 

In Colombia, invece, la situazione è totalmente opposta: seguendo quanto riportato dalla BBC, il silenzio per le strade risulta quasi assordante e sempre più irritante da sopportare. A Bogotá, soprattutto, riportiamo la testimonianza di Diego Martorell, un venezuelano che, ritrovatosi senza lavoro, con disponibilità economiche molto ristrette e padre di tre figli, trascorre le sue giornate a vendere borse della spazzatura in giro per la città. La particolarità? Per farsi notare, annuncia il suo arrivo gridando con carisma e rompendo il vuoto che fino a quel momento risiedeva in quella strada.

Scorriamo pagina, cambiamo argomento e consultiamo El País, che ci trasporta metaforicamente in Venezuela, dove strutture pubbliche sono state prese di mira da vandali e sciacalli che, approfittando della quarantena obbligatoria, non hanno perso tempo e si sono divertiti a incendiare biblioteche e università.

L.C, M.D.F. e I.V

In Brasile, il Ministero della Salute ha scoperto che la prima vittima di coronavirus, risale al 12 marzo e non al 16 come tutti credevano. La notizia è stata riportata dal giornale Globo, dopo aver ricevuto i risultati degli esami effettuati in laboratorio. La vittima era una paziente di 57 anni di San Paolo. Si trovava nell’ Hospital Municipal Doutor Carmino Cariccio nella zona est della città, dove era ricoverata dal giorno prima. Il Ministero ha spiegato che ci potrebbero essere delle divergenze nel conteggio dei deceduti a causa del tempo impiegato per confermare e registrare ogni caso nel sistema per il monitoraggio della pandemia. Ci sono 3.972 decessi da dover confermare se deceduti per coronavirus o a causa di altri virus.

M.P

In Canada, secondo quanto riportato dai quotidiani Journal de Québec e Journal de Montréal, un centinaio di studenti e lavoratori stranieri si sono riuniti a Québec e Montréal per opporsi alla riforma del PEQ (Programme de l’Expérience Québécoise). Fino ad ora, il programma ha permesso agli studenti internazionali e lavoratori temporanei di ottenere più rapidamente la residenza permanente. Con la controversa riforma del PEQ, che dovrebbe entrare ufficialmente in vigore nei prossimi giorni, studenti e lavoratori non otterranno la residenza permanente in meno di cinque anni.

EA.V

ASIA

La scorsa settimana, a Timor Est una sessione parlamentare è stata interrotta a causa di scontri verbali e fisici tra due deputate riguardo l’impiego del portoghese nell’aula, come riporta il Diário de Notícias. Tuttavia, malgrado la Costituzione permetta l’utilizzo del portoghese all’interno delle istituzioni, questa lingua non è parlata né dominata da una buona parte della popolazione che, invece, presenta il tetum come lingua madre.

D.F.

La Festa delle barche drago (龙船节, pinyin lóngchuánjié), chiamata anche festa di Duanwu (端午节pinyin duānwǔjié) è una festa tradizionale cinese che si tiene il quinto giorno del quinto mese del calendario cinese;

Secondo la tradizione, la festa viene celebrata per commemorare la morte dell’alto funzionario e poeta patriottico Qu Yuan (屈原), vissuto nel periodo degli Stati Combattenti (战国, pinyin Zhànguó), nell’antico stato di Chu ( 楚). La leggenda narra che il poeta, una volta scoperto che la sua amata patria era stata sconfitta in battaglia dallo stato rivale di Qin, perdendo così la propria indipendenza, si suicidò buttandosi nel fiume Miluo (汨罗江, pinyin Mìluójiāng).

Gli abitanti del luogo si precipitarono a salvarlo remando con tutta la forza che avevano a bordo di lunghe e strette canoe chiamate, appunto, barche drago. Per impedire ai pesci di divorarne il corpo, inoltre, essi gettarono loro del cibo e tentarono di allontanarli spaventandoli con il suono dei tamburi e con il rumore dei remi sbattuti in acqua.

Da questi eventi sarebbe quindi nata la tradizione della festa, che prevede la corsa delle barche drago, accompagnate da gong e tamburi; I vincitori della gara possono contare su prosperità e felicità.  Durante la festa, inoltre, si consumano involtini di riso chiamati zongzi (粽子), che simboleggiano il cibo gettato in acqua per nutrire i pesci.

Secondo il Global Times, l’’industria del turismo cinese ha registrato una costante ripresa durante i

tre giorni di festa di quest’anno, con un rimbalzo dei viaggi pari a circa il 50 percento del livello dell’anno scorso. La ripresa è avvenuta nonostante un picco nei casi di coronavirus a Pechino, il che fa ben sperare per il mercato dei consumi della Cina.

Il rimbalzo del settore turistico ha rafforzato la fiducia del mercato e ha dimostrato che l’industria, nonostante sia estremamente sensibile, è anche altamente resistente agli shock esterni.

I dati raccolti, mostrano che i cinesi sono pronti a viaggiare, rispettando le regole e prenotando prima di partire, nello sforzo di prevenire i contagi.

Tian Yun, vicedirettore della “Beijing Economic Operation Association” ha affermato che, nonostante una ripresa più lenta del previsto nel settore dei servizi per l’intero anno, la produzione cinese potrebbe riprendersi al 90%, fornendo un forte impulso all’economia locale.

G. R

OCEANIA

In Australia sono stati registrati 75 nuovi contagi da Covid-19 nello stato del Victoria, arrivando a un totale di 2099 casi confermati. Secondo quanto riportato da 9News, il Direttore sanitario Sutton teme che la situazione peggiorerà ulteriormente, rivolgendosi in particolare ai giovani che sembrano essere i soggetti più colpiti.

Come si legge su ABC News, il Ministro della Salute Mikakos ha dichiarato che gli ultimi casi sono concentrati prevalentemente in una decina di sobborghi di Melbourne con alto rischio di trasmissione all’interno della comunità. Lo stato del Victoria vive il suo tredicesimo giorno consecutivo di aumento dei contagi dall’inizio della pandemia.

S.C, S.P

Rassegna stampa a cura di:

Ariela Capuano (responsabile lingua inglese)
Salvina Calanducci e Simona Picci (lingua inglese)
Giulia Deiana (responsabile lingua francese)
Silvia Calbi e Elen’Alba Vitiello (lingua francese)
Alessandra Semeraro (responsabile lingua spagnola)
Lavinia Cataldi, Michela Di Franco e Ilaria Violi (lingua spagnola)
Veronica Battista (responsabile lingua portoghese)
Martina Pavone e Diana Fagiolo (lingua portoghese)
Silvia Santini (responsabile lingua tedesca)
Michela Sartarelli e Laura Razzini (lingua tedesca)
Clarissa Giacomini (responsabile lingua russa)
Silvia Noli, Diana Sandulli (lingua russa)
Sara Zuccante (responsabile lingua araba)
Samar Hassan (lingua araba)
Claudia Lorenti (responsabile lingua cinese & coordinatrice del progetto)
Gioia Ribeca (lingua cinese)

#POLITICAFFÈ

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Cina-Usa ai ferri corti. Perché il caso dei due cittadini canadesi incriminati da Pechino per spionaggio potrebbe essere la goccia che fa traboccare il vaso.                                           

Stampa americana 

Michael Kovrig e Michael Spavor, i due cittadini canadesi arrestati in Cina nel 2018 accusati di aver condotto operazioni volte a carpire segreti di stato, sono stati ufficialmente incriminati con l’accusa di spionaggio. Questo evento porta ad una intensificazione della campagna punitiva condotta dalla Cina contro il Canada, per l’arresto di Meng Wanzhou, la direttrice finanziaria e figlia del fondatore di Huawei. Fin da subito si è ritenuto che la Cina avesse arrestato i due cittadini canadesi come atto di ritorsione per l’arresto di Wanzhou, richiesto dagli Stati Uniti. La direttrice è stata arrestata in quanto Huawei avrebbe violato l’embargo commerciale imposto all’Iran, commerciando prodotti che riportavano brevetti statunitensi.

Come riporta il New York Times, i due cittadini canadesi si trovano al centro di una accesa disputa internazionale che vede contrapposta la Cina al Canada e agli Stati Uniti, in un momento in cui le loro relazioni sembrano abbiano raggiunto il punto più basso degli ultimi decenni. La pronuncia del tribunale cinese è successiva alla sentenza del mese scorso da parte di un tribunale canadese secondo cui i pubblici ministeri avevano soddisfatto un requisito legale necessario per l’estradizione della Weng negli Stati Uniti, dove si trova ad affrontare gravi accuse di frode.

Il Politico riporta il commento del Primo ministro canadese Trudeau riguardo i recenti avvenimenti: «È stato chiaro fin dall’inizio che questa fosse una decisione politica presa dal governo cinese e noi continueremo a condannarlo come abbiamo fatto fin dall’inizio». Inoltre, il Segretario di Stato statunitense Pompeo giudica la decisione presa dal governo cinese «politicamente motivata e completamente infondata» e sollecita il rilascio dei due cittadini canadesi che da oltre 18 mesi si trovano in stato di arresto.

Proprio la posizione dei vicini Stati Uniti risulta particolarmente interessante da analizzare. The Diplomat in un suo recente articolo offre un punto di vista interessante sulla situazione geopolitica e geoeconomica che vede coinvolti questi tre Paesi. Sembra che il Canada si trovi tra il fuoco incrociato di Cina e Stati Uniti e il terreno dove si trova a muoversi è quello delle telecomunicazioni. Per questo motivo, la decisione espressa dal tribunale canadese costituisce probabilmente un punto di non ritorno nelle crescenti tensioni tra gli Stati Uniti e la Cina, con il Canada nel mezzo.

È necessario aspettare ancora per conoscere quali scelte adotteranno questi tre Paesi alla luce degli avvenimenti delle ultime settimane. 

Stampa canadese

La questione dei “Two Michaels” – come sono ormai noti alle cronache – ha visto un crescendo questa settimana con la resa formale della loro accusa da parte della Cina. Un atto di rappresaglia secondo il Globe and Mail, dopo che un giudice di Vancouver ha respinto le richieste di Meng Wanzhou, facendo così proseguire il suo processo di estradizione. Il giornale canadese prosegue dicendo che Pechino si sta comportando alla pari di una organizzazione terroristica che rapisce innocenti per forzare uno scambio di prigionieri. Ricorda che Trudeau ha affermato di non voler cedere a questa estorsione, sia perché il sistema canadese deve rimanere libero da pressioni politiche interne e straniere, sia perché non deve passare il messaggio che sul Canada si può utilizzare come leva di ricatto l’arresto casuale dei propri cittadini. Cedere a queste pressioni vorrebbe dire acconsentire alla nascita di una politica estera cinese che utilizza tecniche estremistiche per ottenere ciò che vuole, ed esporre tutti i cittadini stranieri a possibili rapimenti statali in Cina.

Le Journal de Montréal parla dei due canadesi come persone sfortunate che si sono trovate al posto sbagliato nel momento sbagliato, sottolineando dunque la politicizzazione del fatto, che si configura come un ricatto travestito da processo. Si ravvisa, inoltre, la possibilità da parte del Ministro della Giustizia, contenuta nella sezione 23 del Canadian Extradition Act, di annullare in qualsiasi momento la richiesta di estradizione.

Il National Post infine, evidenzia come tale questione particolarmente delicata abbia causato una tensione considerevole nelle relazioni sino-canadesi e abbia posto il Canada tra il Presidente Trump e il Segretario generale del Partito Comunista Cinese Xi Jinping. Aggiunge, inoltre, che gli Stati Uniti appoggiano apertamente la linea politica adottata dal Canada in questa situazione e sollecitano il rilascio dei due cittadini canadesi.

Ebbene, una lotta rovente quella del 5G, che viene portata avanti con qualsiasi strumento del potere. L’arresto della manager Huawei come simbolo di Washington che non vuole cedere il suo primato tecnologico a Pechino, anche se a finire nel mezzo di questo scontro strategico sono due cittadini canadesi.

Stampa cinese

Dalla Repubblica popolare cinese il China Daily fa sapere che la coppia canadese, dopo essere stata arrestata nel dicembre 2018 con il sospetto di coinvolgimento in attività pericolose per la sicurezza nazionale, è stata accusata formalmente di spionaggio, spiegando nello specifico le accuse rivolte ai singoli uomini.

Da un lato, a Michael Kovrig è stata rivolta l’accusa di aver acquisito illegalmente segreti di Stato e informazioni di intelligence per un Paese estero, e per questo sarà portato davanti al Tribunale popolare intermedio N. 2 di Pechino. Dall’altro, Michael Spavor è stato incriminato per aver rubato e fornito illegalmente segreti di Stato a una nazione straniera, e sarà giudicato dal Tribunale popolare intermedio di Dandong.

Durante una conferenza stampa, il portavoce del Ministro degli esteri, Zhao Lijian, ha aggiunto che il comportamento dei due uomini ha violato l’articolo 111 della legge penale cinese, che prevede la reclusione da cinque a dieci anni, fino ad arrivare, nelle circostanze “estremamente gravi”, alla pena dell’ergastolo.

Tutto questo per ribadire la conformità delle azioni delle autorità cinesi al proprio ordinamento giuridico.

Chiara Aveni e Gaia Natarelli

Fonti:

China Indicts 2 Canadians on Spying Charges, Escalating Dispute, disponibile su https://www.nytimes.com/2020/06/19/world/asia/china-canada-kovrig-spavor.html, consultato il 26/06/2020

Trudeau points to ‘direct link’ between detained Canadians and arrest of Huawei executive, disponibile su https://www.politico.com/news/2020/06/22/trudeau-canadians-arrest-huawei-333773, consultato il 26/06/2020

Canada and the US-China Geopolitical Tug of War, disponibile su https://thediplomat.com/2020/05/canada-and-the-us-china-geopolitical-tug-of-war/ consultato il 26/06/2020

U.S. senators demand release of Michael Kovrig and Michael Spavor, disponibile su https://nationalpost.com/news/canada/u-s-senators-demand-release-of-michael-kovrig-and-michael-spavor, consultato il 26/06/2020

Sortir du piège chinois disponibile su https://www.lapresse.ca/debats/editoriaux/2020-06-25/sortir-du-piege-chinois, consultato il 26/06/2020

Justin Trudeau says he can’t give in to China’s hostage-taking. He’s right disponibile su https://www.theglobeandmail.com/opinion/editorials/article-justin-trudeau-says-he-cant-give-in-to-chinas-hostage-taking-hes/, consultato il 26/06/2020

Canadian pair formally charged with espionage disponibile su https://global.chinadaily.com.cn/a/202006/20/WS5eed6a63a31083481725450d.html, consultato il 26/06/2020

#ATUTTOMONDO

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La rassegna stampa internazionale dell’UNINT

In Europa, se da un lato la Russia riprende i voli aerei internazionali, la Spagna con vari Paesi dell’America Latina cerca soluzioni per le disuguaglianze sociali ed economiche, dall’altro lato Germania e Regno Unito si ritrovano a fronteggiare nuovamente il virus.

I Paesi africani si dividono fra chi rilancia progetti di sviluppo, fondi, riforme e chi invece, come il Capo Verde, combatte ancora con il Covid.

In Medio Oriente, al contrario, le tematiche politiche e territoriali tornano ad occupare le prime pagine dei giornali mentre negli Stati Uniti e in Oceania non mancano le polemiche.

EUROPA

Lo scorso 24 giugno si è tenuta a Madrid una videoconferenza internazionale convocata dal Primo Ministro Pedro Sánchez e alla quale hanno partecipato varie istituzioni finanziarie multilaterali, tra cui il FMI, la Banca Mondiale, la Banca Interamericana di Sviluppo, la banca Mondiale per l’America Latina, insieme ai rappresentanti del governo dei seguenti Paesi: Argentina, Cile, Colombia, Costa Rica, Ecuador, Perù, Paraguay, Repubblica Dominicana, Uruguay e Barbados. L’obiettivo della programmazione dell’incontro è stato cercare di trovare delle vie per far accedere i Paesi menzionati a crediti erogati dalle istituzioni finanziarie – anche se non rispettano tutti gli standard per ottenerli a causa della situazione economica critica che stanno affrontando a seguito della pandemia – ma soprattutto per far sì che questa non inasprisca le già profonde disuguaglianze sociali. Infatti, un articolo de El País suggerisce che sarebbero circa 29 milioni le persone che potrebbero soffrire nuove e maggiori disparità sociali ed economiche. Per quanto riguarda le cifre relative ai fondi che si intendono concedere ai Paesi in questione non vi è stata nessuna dichiarazione, ma è stato sottolineato che l’intenzione è quella di prestare un tipo di sostegno di gran lunga più sostanziale rispetto a quanto fatto fino ad ora, ovvero cercare di ammorbidire i criteri di accesso ai crediti delle istituzioni finanziarie multilaterali per non lasciare indietro i Paesi che più ne hanno bisogno.

L.C, M.D.F. e I.V

Questa settimana in Portogallo si è festeggiato, seppur in un modo insolito, São João (San Giovanni), ricorrenza importante soprattutto nella città di Porto e nei paesini circostanti. Infatti, questa festa popolare normalmente riempie il centro della città con bancarelle e tavolate per la tipica abbuffata di sardine. La ricorrenza è poi caratterizzata dal tipico spettacolo di fuochi d’artificio che parte dal ponte Dom Luís seguito dal lancio delle lanterne di carta dai vari punti della città. Quest’anno, invece, alcune persone sono andate in strada ma in piccoli gruppi separati e senza i tipici festeggiamenti, e le autorità hanno invitato i cittadini a rimanere in casa. Il comportamento della popolazione è stato d’esempio per l’intero Paese, secondo quanto affermato dai presidenti della Direzione Generale della Salute Rui Moreira e Eduardo Vítor Rodrigues, come riporta Expresso.

D.F

In Francia è ripreso il processo Mediator, interrotto dalla crisi sanitaria. Il Mediator è un farmaco contro il diabete messo sul mercato nel 1976 dal gruppo farmaceutico Servier e ritirato nel 2009 perché ritenuto responsabile della morte di centinaia di persone. Secondo quanto riportato dal quotidiano Le Monde, il gruppo Servier è processato per frode e omicidio colposo. Il Pubblico Ministero ha imposto sanzioni per un valore di 10,3 milioni di euro e una condanna a cinque anni di reclusione per Jean-Philippe Seta, l’ex presidente operativo del laboratorio del gruppo farmaceutico al quale sono stati addebitati 200.000 euro di multa.

EA.V

In Belgio, a causa di un rapporto riservato del GEES (gruppo di esperti incaricati della strategia del deconfinamento) reso pubblico per mano anonima lo scorso aprile, sono sorti degli attriti tra gli scienziati e i politici responsabili della gestione della crisi sanitaria. Secondo il quotidiano La Libre Belgique, un politico, che è voluto rimanere anonimo, accusa l’esperto Emmanuel André di essere l’artefice della divulgazione del rapporto. Lo scienziato smentisce l’accusa e chiede al politico di uscire allo scoperto per fare chiarezza. Riguardo alla situazione sanitaria, come riportato sul sito di informazione 7sur7, nel rapporto del GEES datato 3 giugno sono espressi chiaramente due punti: il Belgio non è sufficientemente preparato per una possibile seconda ondata di contagi e potrebbero esserci conseguenze legate alle disuguaglianze sociali.

EA.V

In Svizzera, il Consiglio federale ha autorizzato il Pubblico Ministero ad avviare un procedimento penale contro la Crypto AG, un’azienda di Zugo che aveva svolto attività di spionaggio per conto della CIA e della BND, i servizi segreti tedeschi. Il procedimento non riguarderà tuttavia le attività di spionaggio della società, ma piuttosto le eventuali informazioni false o incomplete fornite da Crypto. Secondo quanto riferito dal quotidiano Le Temps, nel corso degli anni la CIA e BND hanno intercettato migliaia di documenti utilizzando dispositivi di crittografia della società Crypto. Usando dispositivi truccati, la CIA e il BND hanno ascoltato le conversazioni di oltre 100 Stati stranieri, in particolare nel mondo musulmano e in America Latina.

S.C.

In Russia, la compagnia aerea “Aeroflot” riprende i voli internazionali nonostante il divieto del governo e ad annunciarlo è il principale quotidiano economico russo Vedomosti.

Il 30 marzo, infatti, il governo russo aveva emanato un decreto secondo cui venivano limitati gli spostamenti in tutti i posti di frontiera stradali, ferroviari e marittimi e di conseguenza, Aeroflot aveva sospeso i collegamenti aerei, compreso Roma-Mosca-Roma, a decorrere dal 31 marzo fino ad almeno il 1° maggio.

L’eccezione al decreto era costituita soltanto dai voli di esportazione merci e postali. Perciò, per aggirare questo cavillo la compagnia Aeroflot considera anche questi voli come “servizio di esportazione merci”, ed i biglietti vengono comunque venduti dall’inizio di giugno. Tuttavia, possono acquistare un volo per l’Europa soltanto i cittadini dell’Unione Europea e i cittadini russi con cittadinanza o permesso di soggiorno in uno di questi paesi. I voli, inoltre non vengono pubblicizzati, bensì si può venire a conoscenza di questi ultimi solo tramite passaparola.

Secondo i dati emersi dal sistema di prenotazione, nella prima settimana di giugno Aeroflot effettuava voli per Francoforte, Parigi, Londra, New York, Seoul e Tel Aviv una volta alla settimana, arrivando a coprire successivamente anche le tratte per Roma, Barcellona e Nizza due volte la settimana.

I biglietti di ritorno invece non vengono venduti, poiché la Federazione Russa rimane chiusa per i cittadini di altri paesi.

Il pilota russo Yuri Sutnik ha dichiarato che in Russia è necessario abbassare il prezzo dei biglietti aerei per garantire la ripresa economica delle compagnie aeree, duramente colpite a causa dell’emergenza Covid-19.

Ancora non è prevista alcuna data precisa per la riapertura ufficiale completa del servizio aereo. “Per prendere una decisione definitiva, è necessario avere essere sicuri delle norme di sicurezza”, ha dichiarato Sytnik.

“Inoltre, per quanto riguarda le tratte internazionali, la situazione in politica estera non consente ancora traffici aerei come in precedenza: sono tese le relazioni con l’Egitto e la Turchia. In base al principio di reciprocità, entrambe i paesi dovrebbero essere d’accordo con la riapertura delle tratte.”

Per quanto riguarda i voli interni, invece, la situazione è relativamente più semplice.

In generale, la stagione turistica è persa e la prospettiva di ripristinare condizioni di normalità solo all’inizio del prossimo anno spaventa le compagnie aeree.

“Il Covid-19 ha lasciato molte compagnie aeree nell’impossibilità di ripartire a pieno regime. Si consideri che il carburante di un jet costa 55.000 rubli per tonnellata (708.30 euro), dai 10 ai 20 dollari invece è il prezzo a passeggero del servizio aeroportuale. Ciò non consente di abbassare il prezzo dei biglietti, il che ne disincentiva l’acquisto.”

Inoltre, è molto costosa la manutenzione degli aerei che per mancanza di volo e passeggeri rimangono a terra: spesso vengono prelevati da questi i pezzi di ricambio per supplire a riparazioni di altri mezzi. 

S.N., D.S.

Recentemente il Regno Unito ha scoperto una nuova minaccia: il Paese deve prepararsi ad affrontare un’eventuale seconda ondata di Coronavirus. Secondo la BBC è stata pubblicata una lettera sul British Medical Journal nella quale si spiegava la necessità di un piano d’azione per contrastare una seconda nuova ondata in modo da salvare molte più vite in futuro.

Come si legge su Sky News, le autorità sanitarie hanno chiesto una valutazione rapida per capire il grado di preparazione nazionale nell’eventualità di un nuovo focolaio. L’appello è stato lanciato dai Presidenti di alcuni istituti medici, soprattutto dal Presidente della British Medical Association.

L’Express parla di un “rischio reale” ma nonostante ciò Johnson ha affermato che il distanziamento sociale di due metri sarà ridotto a uno e che dal 4 luglio verranno riaperti pub, ristoranti, hotel e cinema.

S.C., S.P.

Secondo quanto si apprende dal giornale Frankfurter Allgemeine, se prima il ministro della Renania Settentrionale-Vestfalia Armin Laschet (CDU) era stato tra i primi a battersi per un allentamento delle restrizioni in Germania, ad oggi è purtroppo il primo a dover annunciare un nuovo isolamento: dopo l’epidemia di massa partita dal macello di Tönnies, Gütersloh è il distretto più colpito. «È una situazione particolare. Forse frutto della dispersione delle sedi e dell’internazionalità dei dipendenti. Sono 1553 i dipendenti positivi e non sono ancora esclusi casi nel loro ambito familiare. Dall’altra parte però, sono solo 24 i casi accertati nel distretto esterni alla cerchia del gruppo Tönnies» – dichiara Laschet.

Ad ogni modo, almeno fino alla fine di giugno i 370.000 abitanti di Gütersloh dovranno tornare a rispettare le severe restrizioni degli inizi di marzo: in base a quanto riportato sul giornale, non sarà possibile avere contatti se non per un massimo di due persone o tra i familiari. Sarà disposta la chiusura per bar, ristoranti, piscine, palestre, cinema e già la settimana scorsa l’amministratore distrettuale Sven-Georg Adenauer (CDU) aveva provveduto per scuole e asili del distretto. Da lunedì 29 giugno verranno effettuati gratuitamente tamponi su tutta la popolazione e il quadro sarà più chiaro. Il ministro della salute Karl-Josef Laumann (CDU) ha esteso le misure restrittive anche al vicino quartiere Warendorf, mentre lo stato dello Schleswig-Holstein ha disposto l’obbligo di quarantena per chi proviene dalle zone rosse della Renania Settentrionale-Vestfalia. Tuttavia, non esiste alcun divieto di lasciare il paese, sebbene si raccomandi di ridurre al minimo i movimenti tra un distretto e l’altro.

Insomma, un clima cauto ma di generale ripresa, la notizia del nuovo focolaio in Germania ha sorpreso tutti. Sempre secondo il Frankfurter Allgemeine, l’istituto Robert Koch non è ancora in grado di spiegare il vero motivo del contagio nell’industria della carne, ma le ipotesi che emergono testimoniano una realtà preoccupante. I lavoratori, in buona parte polacchi e rumeni sottopagati, alloggiano in appartamenti super affollati senza alcun rispetto delle norme di igiene e sicurezza. Secondo il presidente Lothar Wieler (RKI), queste condizioni, insieme alle basse temperature richieste per la conservazione della carne e al funzionamento delle bocchette per il ricircolo dell’aria potrebbero aver favorito la diffusione del virus. L’azienda dovrà rispondere anche della mancata cooperazione con il governo per non aver fornito tempestivamente i recapiti di tutti i dipendenti. Sono state perse ore preziose per circoscrivere il contagio e molti operai sono partiti con le loro famiglie per rientrare nel proprio Paese. A tal proposito, il giornale Die Zeit fa sapere che la Bulgaria ha ripristinato l’obbligo di quarantena per i viaggiatori provenienti dalla Germania. Verrà controllato il loro legame con l’azienda Tönnies, affinché il ritorno dei dipendenti non crei un’ulteriore diffusione del virus. Già per tre di loro è scattata la quarantena preventiva.

 M.S., L.R.

AFRICA

Nell’Africa nord-occidentale un importante progetto di sviluppo dell’area portuale, chiamato Nador West Med, pone il Marocco al crocevia delle rotte marittime tra Europa e Africa. Secondo quanto riportato dal settimanale Jeune Afrique, l’obbiettivo del progetto di Nador West Med è quello di rafforzare la posizione commerciale del Marocco nel bacino del Mediterraneo. Allo stesso tempo in Gabon, secondo quanto afferma il quotidiano Le Monde: Afrique, si è giunti ad una svolta nell’ambito del progresso sociale con la decriminalizzazione dell’omosessualità da parte dell’Assemblea nazionale: è stato annullato un emendamento del codice penale che condannava l’omosessualità come “offesa alla morale”.

S.C.

In Mozambico è stato annunciato un fondo di 667 milioni di dollari per i prossimi tre anni da parte di enti internazionali quali il Fondo Monetario Internazionale, la Banca Mondiale, la Banca mondiale di sviluppo e l’Unione Europea, come si legge in DW. Il Mozambico aveva dichiarato a fine marzo l’urgenza di 700 milioni di dollari per affrontare l’emergenza Covid-19, data la necessità di strutture ospedaliere. Questo importo sarà quindi utilizzato per sostenere il Paese nell’emergenza sanitaria attraverso varie iniziative.

D.F.

In Angola, si parla di una riforma del governo che consiste nella riduzione degli istituti pubblici da 144 a 102, al fine di aumentarne l’efficienza, come riporta Jornal de Angola. Si stima che verranno risparmiati circa un miliardo di kwanzas (circa un milione e mezzo di euro).

Il giornale A Semana riporta per Capo Verde la dichiarazione del ministro della Salute Artur Correia durante una conferenza stampa a Praia. Correia afferma che l’aumento dei nuovi casi di Covid-19 (il 23 giugno ne sono stati registrati 54, il numero più alto da marzo) è dovuto sia al mancato distanziamento sociale sia al mancato rispetto delle regole indicate dal governo.

M.P.

MEDIO ORIENTE

Benny Gantz, Ministro israeliano della Difesa, ha affermato che il piano di annessione delle terre in Cisgiordania sarà attuato in coordinamento regionale con tutti i Paesi con cui Israele è in contatto, nel rispetto dei diritti umani e della libertà di movimento della popolazione palestinese.

Gantz ha inoltre annunciato, secondo quanto riportato dalla Israeli Broadcasting Corporation, che “Israele non continuerà ad attendere un cambio di posizione palestinese, ma proseguirà il piano anche senza il loro consenso”.

Per quanto riguarda la data di inizio dell’annessione, la radio israeliana ha affermato che “non vi è ancora certezza e che il piano potrebbe essere attuato all’inizio di luglio ma anche in un secondo momento”.

È stato riferito che il Ministro degli Esteri giordano Ayman al-Safadi si è ripetutamente espresso contro l’annessione, affermando che ciò porterebbe “all’eliminazione della soluzione a due Stati” distruggendo “le basi del processo di pace”, mentre lo sceicco Mohammed bin Zayed Al Nahyan, principe ereditario di Abu Dhabi, ” rifiuta categoricamente” questa annessione, come riportato dalla CNN Arabic.

In risposta, il movimento Hamas invita ad una ” violenta rivoluzione di massa in ogni angolo” per contrastare la politica di annessione israeliana. L’invito di Hamas arriva in un momento in cui il portavoce di un giornale del movimento ha dichiarato che le brigate al-Qassam, il braccio armato di Hamas, avrebbero tenuto una conferenza stampa entro pochi giorni per chiarire i particolari del piano contro l’occupazione della Cisgiordania, come sottolineato dal giornale Asharq Al-Awsat. “Il complotto per rubare la terra è solo un prolungamento di una cospirazione, iniziata con la catastrofe del 1948, mirata a saccheggiare e usurpare il territorio palestinese”.

L’apparente mossa di Hamas, incluso l’ingresso delle brigate al-Qassam sulla linea, rafforza i timori israeliani di una nuova escalation nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania.

Anche in Yemen sembrano esserci degli sviluppi. La coalizione araba nel Paese, guidata dall‘Arabia Saudita, ha annunciato l’avvio della diffusione sul campo di “osservatori militari” per monitorare il cessate il fuoco tra le forze governative yemenite riconosciute a livello internazionale e i combattenti del Consiglio di transizione meridionale. Il canale di notizie saudita Al-Ekhbariya ha dichiarato che gli osservatori militari stanno già iniziando ad arrivare nella città di Abyan per svolgere la loro missione volta a realizzare un completo cessate il fuoco e a separare le forze in conflitto. Questo accordo sottolinea che le due parti hanno preso “un impegno per il cessate il fuoco, per una riduzione dell’escalation e per un ritorno alle condizioni normali, attraverso l’attuazione dell’accordo di Riyad”.

I due fronti hanno assistito a scontri che sono durati fino a questa settimana, secondo quanto riportato da France24.

S.H.

AMERICA

Negli Stati Uniti, il The Guardian ha riportato le polemiche che Donald Trump ha scatenato, tenendo il suo primo raduno elettorale dopo il blocco a causa del coronavirus a Tulsa, Oklahoma, sabato 20 giugno. L’evento è stato ampiamente criticato per aver rischiato un nuovo aumento delle infezioni da Covid-19 e per aver alimentato le tensioni razziali. 

Come si legge sul New York Times, prima dell’evento, il responsabile elettorale aveva annunciato quasi un milione di iscrizioni e il presidente si aspettava una folla in esubero, i partecipanti invece sono stati solo 6.200. Questo perché migliaia di giovani senza alcuna intenzione di partecipare effettivamente al raduno si sono iscritti online per scherzo, con l’obiettivo di gonfiare le aspettative di affluenza. Steve Schmidt, lo stratega repubblicano diventato il nemico di Trump, ha twittato: “Gli adolescenti d’America hanno sferrato un colpo selvaggio contro Donald Trump”

S.C, S.P

In America Latina si continuano a piangere le migliaia di morti a causa del Covid-19 e si iniziano a valutare i danni anche in ambito sociale e culturale.

Il Messico vanta l’università più grande dell’America Latina, la Universidad Nacional Autónoma de México,che, secondo El País, richiede al governo fondi per la riapertura di “spazi culturali”, sussidi per le librerie e iniziative per incentivare la conservazione dei beni culturali. Infatti, secondo Jorge Volpi, coordinatore del dipartimento di Difusión Cultural, quello dell’arte è stato uno dei settori più penalizzati dalla pandemia.

In Venezuela, invece, la città universitaria della Universidad Central di Caracas, dichiarata Patrimonio dell’Umanità nel 2000, ha subìto ingenti danni con conseguenze disastrose sull’imponente opera architettonica dell’ateneo. Secondo alcune dichiarazioni rilasciate a El País, Paulina Villanueva, figlia di Carlos Raúl, architetto del campus, ha fatto presente che la struttura vive uno stato di abbandono acuito dal lockdown e dalle piogge torrenziali degli ultimi giorni.

In Argentina la quarantena ha evidenziato il divario tra le classi sociali anche nel campo dell’istruzione scolastica: in moltissime aree del Paese, infatti, gli abitanti non possiedono un computer e quindi i bambini non hanno potuto usufruire delle video lezioni. In base a quanto riportato da El País, una stima dell’Unicef ha rilevato che il 28% degli abitanti non ha la connessione internet, il 53% dei ragazzi studia senza pc e almeno 6 milioni di bambini vivono in uno stato di emarginazione.

L.C, M.D.F. e I.V

In Brasile, Valter Roberto Silvério, professore del Dipartimento di Sociologia dell’Università Federale di São Carlos, affronta la tematica delle battaglie della comunità di colore nel Paese nel giornale BBC Brasil. Il professore sostiene che il problema non è la mancanza di sensibilità delle persone “bianche”, bensì la mancanza di informazioni in materia. Silvério studia i movimenti delle comunità di colore che si sono susseguite negli anni in varie parti del mondo e riflette sugli ultimi avvenimenti. Infatti, sembra che i giovani che non hanno mai subito discriminazioni, stiano capendo di avere più privilegi. In Brasile le manifestazioni contro il razzismo si sono legate anche a quelle contro il presidente Bolsonaro, oltre al fatto che a differenza degli altri Paesi, in Brasile queste manifestazioni sono molto più violente.

M.P

In Canada, l’Evironment Canada ha dichiarato che di recente si è formato un tornado nei pressi del lago Sturgeon. Secondo quanto pubblicato da Global News, sono stati segnalati numerosi avvistamenti del gigantesco imbuto di nuvole presente nell’area lacustre a ovest di Bobcaygeon e a circa una trentina di chilometri a nord di Lindsay.

Su CTV News si legge che non sono stati segnalati danni a persone o abitazioni. Tuttavia, la cantante country Madison Kozak ha pubblicato una foto su Twitter in cui si vede la sua darsena distrutta, spiegando che il tornado avrebbe colpito il molo e scoperchiato la rimessa per le imbarcazioni.

S.C, S.P

ASIA

L’epidemia di coronavirus può essere vista come un’opportunità per migliorare la conoscenza globale dell’altro. A dirlo, il China Daily, attraverso le testimonianze di alcuni ragazzi cinesi, che sperano di favorire una maggiore comunicazione con i loro coetanei per migliorare la comprensione reciproca tra persone di diversi paesi e background.

La pandemia di Covid-19, che ha generato casi di pregiudizio, risentimento e ignoranza, può avere un risvolto positivo e rimodellare la fiducia reciproca globale e nelle generazioni future.

Zhang Xiao, di Shanghai, inizia gli studi di laurea presso l’Università di Tokyo a settembre.

Ha affermato che il suo desiderio, oltre l’apprendimento accademico, è quello di porre fine ai pregiudizi tra cinesi e giapponesi, attraverso le sue stesse parole e azioni.

Negli ultimi anni, ha viaggiato in Giappone per una serie di programmi di scambio e ha ritenuto che la comunicazione interpersonale tra i due paesi fosse estremamente amichevole che l’interesse nello scoprire la cultura dell’altro fosse reciproco.

“In Giappone, studierò e approfondirò la storia della Cina e delle sue tradizioni, promuovendo una vera e propria campagna di comunicazione e informazione utilizzando i social media, così da poter spiegare ai miei insegnanti e compagni di scuola giapponesi usi e costumi del mio popolo, nonché il nostro modo di pensare e di vivere” ha dichiarato Zhang, che si specializzerà in scienze ambientali.

Dai Shixuan, una diciassettenne di Shanghai, ha detto che lei e un’amica hanno lanciato un account WeChat per informare il mondo sugli sforzi per combattere la diffusione del virus in città durante il picco dell’epidemia.

Hanno anche pubblicato video su piattaforme di social media internazionali e ricevuto commenti positivi dall’estero per le azioni intraprese a Shanghai.

“Le generazioni più giovani possono dare voce all’umanità e promuovere una consapevolezza globale” ha detto Dai, che da grande vuole essere un medico.

 La sua partecipazione al THIMUN (Hague International Model United Nations), un ciclo di conferenze rivolte agli studenti, le ha permesso di scoprire come i giovani di tutto il mondo, dal Regno Unito ai Paesi arabi, siano interessati alla situazione attuale della Cina e quanto sia importante favorire l’incontro e il dialogo tra giovani di culture, lingue e Paesi diversi.

Mao Yingsu, di Shanghai, che ha ricevuto borse di studio dall’Università di Oxford nel Regno Unito e dall’Università della Pennsylvania negli Stati Uniti, ha affermato che la pandemia ha fatto capire alla gente che nessuno e nessuna nazione può essere “isolata dal mondo”.

Molte questioni sociali nel mondo, comprese le situazioni internazionali, interesseranno tutti noi, indipendentemente dal fatto che ci preoccupiamo o meno. La pandemia mostra ai giovani che si deve prestare maggiore attenzione a ciò che ci circonda e al modo in cui tutto ciò viene vissuto e affrontato nel mondo” ha affermato Mao.

Ha aggiunto che si specializzerà in filosofia, politica ed economia a Oxford o scienze sociali all’Università della Pennsylvania. Entrambe le università l’hanno attratta, poiché potrebbero offrirle una nuova prospettiva e nuove opportunità per osservare e comprendere il mondo, contribuendo al progresso sociale.

G. R

OCEANIA

A Sidney, Australia, un uomo indigeno di nome Kris Lovelock è stato ripetutamente colpito al volto con il taser dagli agenti durante un arresto. Il motivo dell’arresto è dovuto al ritrovamento di una borsa, contenente oggetti rubati.

Il Daily Mail riporta che l’uomo è stato portato al St Vincent’s Hospital ed èsotto la sorveglianza della polizia. La madre e la ragazza del signor Lovelock hanno detto di essere venute a conoscenza dell’arresto dopo aver visto il video circolare sui social media. “Mi si è spezzato il cuore. Odio la polizia australiana, ad oggi non sento di potermi fidare di loro. Queste persone dovrebbero aiutarci e invece questo è quello che fanno”, ha dichiarato la madre a 9News.

S.C, S.P

Rassegna stampa a cura di:

Ariela Capuano (responsabile lingua inglese)
Salvina Calanducci e Simona Picci (lingua inglese)
Giulia Deiana (responsabile lingua francese)
Silvia Calbi e Elen’Alba Vitiello (lingua francese)
Alessandra Semeraro (responsabile lingua spagnola)
Lavinia Cataldi, Michela Di Franco e Ilaria Violi (lingua spagnola)
Veronica Battista (responsabile lingua portoghese)
Martina Pavone e Diana Fagiolo (lingua portoghese)
Silvia Santini (responsabile lingua tedesca)
Michela Sartarelli e Laura Razzini (lingua tedesca)
Clarissa Giacomini (responsabile lingua russa)
Silvia Noli, Diana Sandulli (lingua russa)
Sara Zuccante (responsabile lingua araba)
Samar Hassan (lingua araba)
Claudia Lorenti (responsabile lingua cinese & coordinatrice del progetto)
Gioia Ribeca (lingua cinese)

#POLITICAFFÈ

Pubblicato il

Il coronavirus e le restrizioni sull’attività propagandistica delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti

La stampa inglese

L’Economist individua come miglior soluzione pratica allo svolgimento delle elezioni presidenziali ai tempi del Covid-19, il voto per posta. Alternativa, però, fortemente criticata dal Presidente Trump, il quale ritiene al contrario che tale via costituisca un invito alla frode e che per di più non sia la metodologia di voto giusta per i repubblicani. 

A riprova delle sue intenzioni, come riporta The Guardian, Trump ha espresso il desiderio di essere nominato da un congresso nazionale repubblicano con tutte le caratteristiche degli eventi simili a quelli pre-Covid19. Biden ed altri esponenti del partito democratico sono invece decisamente propensi ad optare per un evento virtuale al fine di evitare assembramenti.


La stampa statunitense

 Come sottolinea Harper’s Bazaar, questa presa di posizione dei due candidati alla Casa Bianca riflette bene la spaccatura degli stati facenti parte della federazione statunitense, riguardo le modalità ed i tempi delle ormai prossime elezioni. Ad oggi, sembra che le elezioni politiche abbiano imboccato un vicolo cieco. È necessario ricordare che, oltre alle elezioni primarie presidenziali, gli elettori statunitensi quest’anno sono chiamati alle urne per decidere circa i 435 seggi alla Camera dei rappresentanti, 35 seggi al Senato, 13 cariche di governatori e numerose altre elezioni di carattere sia statale che locale. Dunque, le elezioni sembrano essere un’altra “vittima” sia della pandemia sia dell’incapacità del Paese di occuparsi di questa crisi. La proposta avanzata da alcuni legislatori è quella di ricorrere al voto anticipato o per corrispondenza. Per questa ragione si invitano i cittadini a verificare sul sito web del proprio stato la possibilità di richiedere il voto anticipato o per corrispondenza, dato che decisioni certe ed unanimi non sono ancora state ufficializzate. Per concludere, viene ribadito che nessuna variazione coinvolgerà la data delle elezioni presidenziali – 3 novembre 2020 – in quanto essendo stabilita dallo statuto federale, sarebbe necessario l’intervento da parte del Congresso.

Scientific American evidenzia come il voto per corrispondenza favorirebbe i candidati democratici perché il bacino di elettori su cui contano è costituito da individui, come giovani, immigrati e minoranze, tendenzialmente più favorevoli a questa modalità di voto, mentre i sostenitori dei repubblicani mostrano molta più diffidenza e scetticismo al riguardo. Per tale ragione, Trump si mostra totalmente in disaccordo con la proposta di un voto per corrispondenza che va evidentemente a mettere a rischio la sua rielezione.

Bisogna ancora aspettare per vedere se prevarranno gli interessi politici o le questioni di sicurezza sanitaria nazionale.

La stampa francese

La stampa d’oltralpe evidenzia soprattutto come sia cambiata la campagna elettorale per il secondo turno delle municipali dell’Hexagone, che sono state rinviate a fine giugno a causa del coronavirus. Ad esempio su Le Figaro si parla di una campagna senza precedenti, in cui le restrizioni sanitarie hanno portato i candidati a dover eliminare le riunioni pubbliche, e a dover prediligere al contrario chiamate telefoniche e utilizzo dei mezzi di informazione. Per quel che riguarda strettamente le presidenziali negli Stati Uniti, il giornale francese pone l’accento sull’operato del colosso dei social media, riportando la notizia che vede Mark Zuckerberg impegnato nel lancio della più grande campagna di informazione elettorale della storia americana. Facebook, infatti, vuole contribuire a mettere quattro milioni di votanti nella lista elettorale, registrazioni che sono fondamentali per le presidenziali. Inoltre, vuole creare un Centro di Informazioni sulla homepage per garantire a tutti la visualizzazione delle notizie, e intende ingaggiare una lotta alla disinformazione, controllando e bloccando gli annunci pubblicitari.

Il quotidiano Le Monde, invece, si occupa di sottolineare come il Covid-19 impatterà sul risultato della scelta del nuovo Presidente americano, facendo particolare riferimento all’approccio di Donald Trump agli affari internazionali. In altre parole, questa pandemia – che ha danneggiato già di per sé l’immagine degli Stati Uniti come nazione potente – ha contribuito a enfatizzare l’unilateralismo aggressivo di Donald Trump, infliggendo dunque un duro colpo al soft power americano. Quella capacità di attrazione e persuasione, che Washington esprime dal secondo dopoguerra principalmente attraverso il suo contributo finanziario alle istituzioni internazionali, ha infatti subito una battuta d’arresto, soprattutto in relazione alla diatriba ingaggiata con l’OMS. Diversamente, il partito democratico promette di rinvigorire il concetto di soft power. Chi beneficerà di questa insolita campagna elettorale? La sfida è aperta.

Gaia Natarelli e Chiara Aveni

FONTI:

How the Coronavirus Pandemic Affects this year election, disponibile su https://www.harpersbazaar.com/culture/politics/a31981703/coronavirus-pandemic-2020-us-presidential-election/, consultato il 23/06/2020

Trump hankers for roar of the crowd while Biden takes campaign virtual, disponibile su  https://www.theguardian.com/us-news/2020/jun/04/trump-biden-campaign-virtual-rallies, consultato il 24/06/2020

America should prepare now for voting by mail in November election, disponibile su https://www.economist.com/leaders/2020/04/18/america-should-prepare-now-for-voting-by-mail-in-novembers-election, consultato il 23/06/2020

Trump vs. Biden: How COVID-19 Will Affect Voting for President, disponibile su https://www.scientificamerican.com/article/trump-vs-biden-how-covid-19-will-affect-voting-for-president1/, consultato il 24/06/2020

Le “soft power” américain, fin de partie?,  disponibile su https://www.lemonde.fr/international/article/2020/05/22/le-soft-power-americain-fin-de-partie, consultato il 23/06/2020

Municipales: un mois de campagne inédit, disponibile su https://www.lefigaro.fr/politique/municipales-un-mois-de-campagne-inedit, consultato il 23/06/2020

Facebook se fixe un objectif de 4 millions d’inscriptions d’electeurs, disponibile su https://www.lefigaro.fr/secteur/high-tech/facebook-se-fixe-un-objectif-de-4-millions-d-inscriptions-d-electeurs-americains, consultato il 23/06/2020