#ATUTTOMONDO

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La rassegna stampa internazionale dell’UNINT

#haunitatimorleste l’hashtag che lancia Timor Est per promuovere il turismo interno. Multa di 50 milioni di euro alla società Russa per la fornitura di gas naturale Gazprom. Il lago di Neuchâtel, in Svizzera, sembrerebbe essere infestato da un batterio potenzialmente mortale. Il Kuwait vieta l’ingresso ai passeggeri provenienti da 31 Paesi diversi considerati a rischio contagio.

EUROPA

Quando tutto sembrava sulla giusta strada per una corretta ed efficace “guarigione nazionale”, ecco che in Spagna tornano a moltiplicarsi i casi di contagio, esattamente 40 giorni dopo la fine dello stato d’allerta.

Difatti, secondo quanto riportato dall’articolo di El País, lo scorso 20 giugno 2020, giorno in cui il governo spagnolo ha alleggerito le misure contro il Covid-19, sono stati registrati esattamente 334 nuovi contagi; tuttavia, solo poco più di un mese dopo, tra il 29 e il 30 luglio, il numero dei nuovi casi è salito a 2.789, otto volte di più.

Proprio per questo evidente motivo, le comunità autonome con il tasso più alto di contagiati hanno stabilito nuove norme per contenere l’espansione del virus, quali, per esempio, una quarantena parziale e la proibizione dell’ozio notturno.

Se, dunque, dobbiamo ricordarci di fare attenzione per evitare che tutto ciò ritorni anche in Italia, il miglior argomento da trattare è indubbiamente quello delle mascherine.

Sfogliando gli articoli di 20 minutos, risalta la storia di Julia, una donna sorda che ha dovuto chiedere più volte ai suoi interlocutori di togliere la mascherina  in quanto non le rendeva possibile leggere le labbra e capire così che cosa le si stesse dicendo. Per questo motivo, ha pensato a una soluzione più che intelligente: la mascherina trasparente. Quest’ultima, infatti, faciliterebbe la comunicazione rimanendo appieno nelle regole sanitarie imposte dallo Stato.

L.C, M.D.F. e I.V

In Francia,nella notte tra venerdì 31° luglio e sabato 1° agosto, è stato approvato in seconda lettura dall’Assemblea Nazionale il disegno di legge sulla bioetica, che garantisce, tra le misure più importanti, l’accesso di tutte le donne alla Procreazione Medicalmente Assistita (PMA), incluse le donne single e le coppie lesbiche. Fino ad ora la PMA era consentita solo alle coppie eterosessuali, da qui la volontà di estendere questo diritto. Secondo quanto riportato dal quotidiano Le Monde, il testo è stato approvato con 60 voti favorevoli, 37 contrari e 4 astensioni. La legge sulla bioetica rappresenta la prima grande riforma sociale sotto il mandato del presidente Macron. Infatti, per la presidente dell’associazione LGBT questo testo rappresenta un progresso storico per i diritti e la libertà delle donne, ma non è ancora completo poiché esclude le persone trans.

EA.V.

In Svizzera, un batterio impedisce ai residenti di Neuchâtel di nuotare tranquillamente. Si è scoperto che nel lago del comune pullula un batterio potenzialmente mortale. La morte di almeno sei cani nel giro di 24 ore nei pressi del lago di Neuchâtel è stata causata dalla presenza, nello specifico, di cianobatteri, noti anche come “alghe blu”. Come riportato da Le Matin, le autorità cantonali hanno informato la stampa della chiusura delle spiagge tra Colombier e la foce dell’Areuse, dove è stata riscontrata la presenza del batterio. La balneazione rimane proibita nella zona interessata ed è sconsigliata lungo tutto il litorale lacustre.

S.C.

Dopo il picco epidemico del Coronavirus registrato all’inizio del mese di aprile, il Belgio sembra ora affrontare una seconda ondata di contagi. Come riportato da Le Soir, questo è quanto emerso dai dati pubblicati dall’istituto di sanità pubblica Sciensano. Tra il 22 e il 28 luglio, il tasso medio di infezioni da Covid-19 è salito a 448,1 al giorno: ciò rappresenta un aumento del 104% rispetto alla settimana precedente. In più, il numero di persone ricoverate in ospedale è aumentato dell’89% e Sciensano riporta una media di 2,7 morti al giorno.

EA.V.

In Portogallo il governo la scorsa settimana ha approvato nuove regole per i voli. Sono infatti aumentati i Paesi dove si può viaggiare, tutta l’area Schengen e 12 Paesi extraeuropei, ed è stato reso obbligatorio per i passeggeri il test per il Covid-19. Per tutti gli altri, sono ammessi solo viaggi essenziali, scrive Público. L’obiettivo è quello di passare il mese di agosto in salute e sicurezza verso una maggiore normalità a partire da settembre. Continua l’emergenza incendi, sono 55 le aree a rischio massimo questa settimana nel nord, centro e Algarve, mentre tutto il resto del Paese rimane a rischio elevato. Sono stati domati alcuni incendi significativi negli ultimi giorni mentre è deceduto un altro pompiere a Castro Verde, Beja, riferisce Lusa. Ci sono stati invece festeggiamenti a Porto per la 17° vittoria dell’FC Porto nella Taça de Portugal (Coppa annuale del Portogallo). I tifosi non sono potuti essere presenti nello stadio ma si sono riversati nelle strade della baixa di Porto in seguito alla vittoria di questo sabato, riporta Público.

D.F.

Finora la Germania è riuscita a superare la crisi provocata dalla pandemia molto meglio di tanti altri Stati. Stando a quanto si legge sulle prime pagine del giornale Die Zeit, molte aziende tedesche potrebbero non riuscire a far fronte ad un’eventuale seconda ondata o persino ad un altro lockdown, come avvertono gli esperti nel settore dell’economia. Il Presidente della Confederazione Europea CEA-PME, Mario Ohoven, si appella ai politici per impedire un secondo blocco in caso di aumento delle infezioni. “Sarebbe irresponsabile mandare in rovina l’economia tedesca da un nuovo blocco” – ha dichiarato il Presidente.

In un articolo del giornale Der Spiegel, il primo ministro di Sachsen-Anhalt e membro del partito tedesco CDU, Reiner Haseloff, ha richiesto l’osservanza delle misure precauzionali e ha sottolineato ai giornali del gruppo media Funke che la Germania non può permettersi un secondo blocco. “Ora bisogna prestare la massima attenzione, rispondendo velocemente per evitare il ripetersi di complicazioni”. A causa della pandemia, l’economia della Repubblica Federale Tedescasi è ridotta ad un ritmo record, anche più di quanto gli economisti temessero. Su Spiegel Wirtschaft emerge che al culmine della crisi fino ad oggi, la Germania ha registrato un crollo senza precedenti. Il prodotto interno lordo è diminuito a giugno del 10,1 per cento, secondo quanto riferito dall’Ufficio federale di statistica.

Nonostante la paura di un futuro incerto e della situazione attuale, alcune aziende tedesche riescono a resistere. Secondo quanto si legge su Handelsblatt, nell’ultimo esercizio le vendite del gruppo Schwarz, ovvero la società madre di Lidle Kaufland, hanno registrato una forte crescita e sono salite a 113 miliardi di euro. Le due catene di supermercati sono attive con ben 12.500 filiali in 33 paesi.

M.S., L.R.

Nuovi test che confermano la presenza o meno di coronavirus e influenza saranno condotti in tutte le case di cura e laboratori del Regno Unito dalla prossima settimana.

Secondo la BBC, questi test consistono in tamponi eseguiti sul posto e test del DNA per distinguere il Covid-19 da altre malattie, come ad esempio l’influenza. Il Governo ha aggiunto che i test forniranno i risultati in 90 minuti in modo da accelerare i tempi di diagnosi prima della stagione invernale, come afferma The Guardian.

Come si legge su Sky News, saranno presto disponibili 450.000 test LamPORE e altri milioni dovrebbero arrivare gradualmente quest’anno.

I nuovi test saranno forniti a tutta la popolazione in modo da evitare una nuova ondata nei mesi invernali, secondo quanto riportato da Express.

S.C., S.P.

Il gasdotto Nord Stream 2, insieme a Nord Stream 1 e al Turk Stream, rappresenta il cuore della politica energetica del presidente della Federazione Russa Vladimir Putin. Nord Stream 2 consentirà, a lavori ultimati, di trasportare in Germania, aggirando il territorio ucraino e passando dal mar Baltico, 55 miliardi di metri cubi di gas naturale all’anno. Il collaudo del gasdotto è previsto per gli ultimi mesi del 2020 o per il primo trimestre del 2021.

Tuttavia, la società Russa per la fornitura di gas naturale Gazprom è stata multata dall’autorità antitrust polacca UOKiK per 50 milioni di euro per non aver collaborato all’indagine sulla costruzione del gasdotto condotta dalle autorità polacche. Il consorzio che finanzia la costruzione del gasdotto, infatti, non ha fornito i documenti necessari all’indagine che ha visto coinvolte anche altre società energetiche internazionali: la svizzera Engie, l’olandese Uniper, OMW, Shell e Wintershall.

Contro il progetto ci sono anche gli Stati Uniti che hanno minacciato, tramite le dichiarazioni del capo del Dipartimento di Stato Mike Pompeo, di sanzionare gli investitori e i partner del progetto della costruzione di Nord Stream 2 e Turk Stream poiché rappresentano un “abuso ed espansione della dipendenza energetica dell’Europa”.  

Invece per quello che concerne l’ambito sanitario ed epidemiologico, nel distretto di Uvelsky della regione di Cheljabinsk, situato in Siberia occidentale, è stato registrato un focolaio di influenza aviaria, come riporta Ria Novosti. Sono stati condotti studi sui corpi di uccelli come anatra selvatica e quattro oche domestiche, prelevati dalle rive dei laghi Peschanoe e Tabynsha nel distretto di Uvelsky.

Tutti i campioni hanno identificato materiale proveniente dal sottotipo H5N8 del virus dell’influenza aviaria. Proprio per questo motivo è stata condotta un’indagine sugli uccelli locali e sono state adottate delle misure di prevenzione per garantire la salute degli abitanti. “Sul territorio è stata stabilita la quarantena, sono stati identificati focolai epizootici e zone minacciate. Le misure prese sono in conformità con le regole per la lotta contro l’influenza aviaria”, ha dichiarato il Servizio Federale per la supervisione veterinaria e fitosanitaria.

A gennaio, gli esperti del Servizio Federale per la tutela dei diritti e del benessere del consumatore Rospotrebnadzor avevano già avvertito della possibilità di diffusione di influenza aviaria H5N8 in Europa, che sarebbe potuta giungere in Russia insieme agli uccelli migratori.

 S.N., D.S.

AFRICA

In Marocco, in risposta alla crisi economica, lo Stato sta fornendo un massiccio sostegno alle imprese e alle famiglie. Come riportato da Jeune Afrique, l’obiettivo è di rimettere in piedi l’economia già da settembre. «Questa è la peggiore crisi che il Paese abbia mai affrontato. È globale, sanitaria, economica, finanziaria e sociale» ha affermato Abdellatif Jouahri, il governatore della Banca Centrale, sulla crisi causata dall’epidemia di Covid-19 che ha colpito il Regno a marzo. Una frase che, pronunciata dall’uomo che negli anni ’80 ha gestito uno dei periodi più difficili della storia recente del Paese, quello del Piano di adeguamento strutturale (PAS), ha un particolare peso. La minaccia è reale, e le cifre lo confermano. L’aspetto socioeconomico rappresenta il nodo del problema. Quel che è certo è che il Covid-19 minerà parte dei progressi compiuti dal Marocco negli ultimi anni.

S.C.

In Angola, riporta Jornal de Angola, gli impiegati dell’azienda pubblica di acqua e sistema fognario della provincia del Bengo non ricevono lo stipendio da sei mesi. L’azienda si giustifica dicendo che la crisi finanziaria che attraversa il Paese, li ha messi alle strette. Gli impiegati chiedono pertanto l’intervento del Ministero delle Energie e dell’Acqua affinché possano trovare una soluzione. La denuncia è di Luis Mapa, uno dei membri della Commissione dei Sindacati Liberi di Angola della provincia del Bengo. Il sindacalista denuncia inoltre la mancanza di contratti registrati di alcuni degli impiegati.

M. P.

Alla vigilia del lancio di un nuovo ciclo di negoziati tra Egitto, Sudan ed Etiopia per la diga di an-Nahda, gli etiopi hanno celebrato i progressi compiuti nella costruzione della diga sul Nilo, sul cui riempimento è sorta una controversia regionale. Durante le manifestazioni, decine di migliaia di etiopi si sono riversati nelle strade della capitale Addis Abeba, sventolando bandiere etiopi e alzando striscioni. Demeke Mekonnen, vice primo ministro etiope, ha invitato la popolazione a marciare per sostenere il progetto della diga e completarne la costruzione. È interessante notare che la diga, ancora oggetto di controversie tra Sudan, Egitto ed Etiopia, renderebbe quest’ultima uno dei maggiori esportatori di energia, sottolinea Al-Arabiya. Il nuovo ciclo di negoziati, volto al raggiungimento di un accordo definitivo e vincolante per le tre parti, si svolgerà in modalità di videoconferenza, sotto l’egida dell’Unione africana, nonché in presenza di esperti e osservatori dagli Stati Uniti, dalla Commissione europea e dall’Ufficio dell’Unione africana.

S.H.

MEDIO ORIENTE

Domenica 2° agosto lo sceicco Abdullah bin Zayed, ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale degli Emirati Arabi Uniti, ha svolto una videochiamata con il suo omologo iraniano, Mohammad Javad Zarif, durante la quale si sono scambiati gli auguri in occasione di Eid al-Adha – la festa islamica del sacrificio –, riporta l’Emirates News Agency (WAM). Inoltre, i due ministri si sono confrontati sugli sviluppi della pandemia del Coronavirus, sulle modalità con cui affrontarne le ripercussioni e gli effetti e sulla necessità di rafforzare gli sforzi mondiali per produrre un vaccino anti-Covid.

Secondo l’Emirates News Agency, Abdullah bin Zayed ha fatto riferimento a “l’importanza di rafforzare la cooperazione internazionale, la solidarietà e la sinergia tra Paesi per superare la sfida della pandemia del Covid-19 “, sottolineando il fatto che gli Emirati Arabi Uniti sono determinati ad essere solidali con il resto del mondo nell’affrontare la pandemia”,  riporta CNN Arabic.

Al contempo in Kuwait, l’amministrazione dell’aviazione civile ha pubblicato un comunicato che conferma il divieto d’ingresso in Kuwait dei passeggeri provenienti da 31 Paesi, per i quali sono previsti nuovi requisiti di ingresso. L’amministrazione ha dichiarato sul proprio account Twitter: “ai passeggeri non kuwaitiani di tutte le nazionalità provenienti da Paesi a rischio è vietato l’ingresso nello stato del Kuwait, che essi provengano direttamente da tali Paesi o che abbiano transitato in altri Stati”. L’ingresso in Kuwait dei cittadini dei Paesi a rischio è consentito solo dopo 14 giorni di permanenza in un Paese “non a rischio” e a seguito di un esame PCR, il cui esito ha una validità di 72 ore. Il provvedimento, in vigore dal 1 ° agosto, comprende 31 Paesi, inclusi alcuni Stati arabi, come Egitto, Libano, Iraq e Siria. A seguito delle ultime restrizioni, Egypt Air, la compagnia aerea di bandiera egiziana, ha annunciato la sospensione dei voli per il Kuwait, ha riportato la CNN Arabic.

 S.H.

AMERICA

Negli Stati Uniti secondo quanto riportato dal New York Times e daRepublic World uno studente della Greenfield Central Junior High School in Indiana è risultato positivo al coronavirus giovedì, il primo giorno di scuola. Gli amministratori hanno iniziato un protocollo di emergenza, isolando lo studente e ordinando a tutti i soggetti, con cui era entrato in contatto, di mettersi in quarantena per 14 giorni. Harold E. Olin, sovrintendente della Greenfield-Central Community School Corporation, ha riferito: “sapevamo sarebbe successo, ma non pensavamo potesse accadere già il primo giorno”.

Un’analisi del New York Times ha rilevato che più dell’80% degli americani vive in una contea in cui in una scuola di 500 studenti potrebbe esserci almeno una persona infetta, tra studenti e personale, se tutte le scuole riaprissero ora.

In Canada la CBC ha dichiarato che i giorni in cui canadesi e americani potevano attraversare liberamente il confine sono finiti. Non è stata una sorpresa quando il governo federale ha annunciato il mese scorso che il confine Canada-USA sarebbe rimasto chiuso almeno fino al 21 agosto. Inoltre, diversi esperti hanno riferito a CBC News che prevedono che la riapertura del confine non avverrà prima del prossimo anno. Il motivo? I casi di COVID-19 sono ancora in aumento negli Stati Uniti.

S.C., S.P

Il Venezuela di Maduro, ancora nel bel mezzo dell’emergenza sanitaria, torna a far discutere per una decisione certamente curiosa del Presidente. El Mundo, infatti, riporta la notizia della nomina da parte di Maduro del nuovo amministratore dell’Hospital Especial Intermedio de Campaña – un nuovo centro che ospiterà 1200 posti letto per i nuovi contagi a Caracas – nella persona di Antonio “El Potro” Alvarez, un ex cantante reggaeton ed ex giocatore di baseball. L’ex cantante è stato sempre molto vicino politicamente a Maduro, ma questa scelta ha sollevato voci contrarie all’interno della comunità medica venezuelana. Molti medici rispettabili temono per il futuro del Paese, esprimendo la loro preoccupazione per una scelta irresponsabile. Il Venezuela infatti continua a vivere una situazione drammatica, con gli ospedali e i reparti di terapia intensiva al collasso.

È un grande giorno invece per il Messico, il cui governo ha finalmente arrestato uno dei leader criminali più ricercati della storia messicana recente, Josè Antonio Yépez, detto “El Marro”. L’articolo di El País narra gli avvenimenti di questo grande giorno: “El Marro”, a capo del cartello di Santa Rosa de Lima nella città di Guanajuato, una delle più violente del Paese, è stato accusato di furto di petrolio dall’azienda pubblica messicana Pemex, di estorsione e di sequestro di persona. Il suo arresto ha svelato il coinvolgimento di altre persone, ma ora dovrà essere la pubblica accusa a provare i reati, impresa rivelatasi molto difficile all’interno del sistema giudiziario messicano degli ultimi anni.

L.C, M.D.F. e I.V

Le regioni più meridionali del Brasile presentano un aumento di decessi del 37% registrato negli ultimi 14 giorni a causa del Coronavirus, scrive UOL. Contrariamente, nel Centro-Ovest la percentuale è scesa, arrivando al +11%, il che indica stabilità, così come nel Sud-Est (-3%). Il Nord (-36%) e il Nordest (-16%) sono state le uniche regioni ad aver presentato una diminuzione dei decessi. Il Brasile, in media, si mantiene stabile (-3% in 14 giorni), con una media mobile di 1.011 decessi al giorno nell’ultima settimana. Sarà possibile parlare di curva discendente quando il calo sarà maggiore del 15% negli ultimi 14 giorni. In caso di un aumento del 15%, si parlerà di curva ascendente mentre i valori intermedi indicano stabilità.

M.P.

ASIA

Timor Est lancia questo mese una campagna al fine di promuovere il turismo interno, settore fondamentale per la ripresa economica. L’obiettivo è divulgare il più possibile l’hashtag #haunitatimorleste per rafforzare le collaborazioni con privati nel settore, massimizzare il potenziale dei turisti interni e diffondere cos’è Timor Est e cosa significa essere est-timoresi, abituando anche i cittadini ad essere migliori “anfitrioni”, riporta Lusa.

D.F.

In Cina è il Global Times a raccontare della scuola elementare di Qamdo, la prima scuola elementare moderna del Tibet.

La scuola propone l’integrazione tra gli studenti di etnia Tibetana e di etnia Han, infatti, i programmi per tutti gli studenti sono gli stessi, ma visto che il 60% degli studenti sono tibetani, devono studiare la lingua tibetana e sostenere un esame di lingua tibetana durante l’esame di ammissione alla scuola elementare.

La maggior parte degli insegnanti della scuola sono tibetani, in modo tale che gli studenti possano apprendere il tibetano ed essere bilingue. Anche gli studenti di etnia Han hanno la possibilità di imparare la lingua tibetana.

La scuola, fondata nel 1951, è ben nota in Tibet in quanto fu la prima scuola nella regione a fornire istruzione moderna. Nel corso della storia, le persone in Tibet potevano studiare solo nei monasteri e in alcune scuole private vecchio stile.

La scuola elementare di Qamdo inizialmente non attirava molti studenti. Le persone locali che erano abituate alla vita nomade non erano disposte a mandare i loro figli a scuola. C’erano solo tre classi che insegnavano a più di 60 studenti con meno di 20 insegnanti.

Ma si è verificato un cambiamento da quando il paese ha avviato una campagna di riduzione della povertà mirata a livello nazionale e adesso un numero senza precedenti di genitori riesce a mandare i propri figli a scuola.

Le infrastrutture in Tibet sono state notevolmente migliorate e il reddito per capitale è aumentato, il che ha causato un flusso frequente di persone. Con l’aumento del flusso di persone, le persone che vivevano una remota vita nomade hanno più possibilità di essere esposte alla vita urbana e all’importanza dell’istruzione. Senza sufficiente conoscenza, molti hanno trovato difficile vivere in città.

 Importante anche la testimonianza di Tsering Qoxi, ex-studentessa della scuola elementare di Qamdo nel 1994 che è tornata a scuola come insegnante.

Ha detto al Global Times che quando ha cominciato ad insegnare i genitori erano riluttanti a mandare i loro figli, quindi ha dovuto visitare le loro case per convincerli a mandare i bambini a scuola.

Ma ora i genitori stanno aspettando in fila per un posto a scuola. La scuola ha dovuto alzare la soglia di iscrizione a causa della crescente domanda negli ultimi anni. In passato, tutti gli studenti che avevano fatto domanda per la scuola potevano essere iscritti.

Ora la scuola ha 38 classi che ospitano più di 2.200 studenti.

“La ragione di questo cambiamento è che ora sono consapevoli che lo studio può davvero cambiare la vita. In passato, non la pensavano così” ha affermato Tsering Qoxi.

La Cina adottando politiche preferenziali nei confronti dei gruppi minoritari nelle scuole tibetane e offrendo Tibet programmi educativi gratuiti ai giovani tibetani, fa sì che l’istruzione arrivi anche nelle aree meno sviluppate.

G.R.

OCEANIA

Quattro nuovi casi di coronavirus sono stati confermati nella regione del New South Wales in Australia. Si tratterebbe di un’intera famiglia, come si legge sull’articolo pubblicato da 9News.

Secondo ABC News ad essere contagiate sono state quattro persone, tre adulti e un bambino mentre ritornavano da un viaggio a Melbourne: si tratterebbe di una donna di 52 anni, suo figlio e sua nuora, entrambi ventenni, e il loro bambino, i quali si sono messi immediatamente in autoisolamento.

Questi casi si aggiungono ai 13 già segnalati in precedenza nella stessa regione, tre dei quali erano ritornati da Paesi stranieri e uno dallo stato del Victoria, come riporta SBS News.

S.C, S.P

Rassegna stampa a cura di:

Ariela Capuano (responsabile lingua inglese)
Salvina Calanducci e Simona Picci (lingua inglese)
Giulia Deiana (responsabile lingua francese)
Silvia Calbi e Elen’Alba Vitiello (lingua francese)
Alessandra Semeraro (responsabile lingua spagnola)
Lavinia Cataldi, Michela Di Franco e Ilaria Violi (lingua spagnola)
Veronica Battista (responsabile lingua portoghese)
Martina Pavone e Diana Fagiolo (lingua portoghese)
Silvia Santini (responsabile lingua tedesca)
Michela Sartarelli e Laura Razzini (lingua tedesca)
Clarissa Giacomini (responsabile lingua russa)
Silvia Noli, Diana Sandulli (lingua russa)
Sara Zuccante (responsabile lingua araba)
Samar Hassan (lingua araba)
Claudia Lorenti (responsabile lingua cinese & coordinatrice del progetto)
Gioia Ribeca (lingua cinese)

#ATUTTOMONDO

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La rassegna stampa internazionale dell’UNINT

Nuovi nomi indagati per la lotta alla corruzione in Cina. In Cile la ley del 10% vuole essere la soluzione temporanea alla grande disparità economica del Paese. Suspence in Tunisia per una possibile revoca della fiducia al Presidente dell’Assemblea. L’area metropolitana di Lisbona esce dallo stato di emergenza per Covid.

EUROPA

A Lepe, città spagnola dell’Andalusia, resta ancora incerta la sorte dei migranti che, circa quindici giorni fa, hanno visto andare in fiamme settanta baracche dell’accampamento nel quale erano temporaneamente alloggiati. L’Esercito ha effettuato dei sopralluoghi per trovare un posto adatto alla collocazione di un campo d’emergenza, ma la soluzione proposta dal comune della cittadina andalusa, come si legge in un articolo di El País, non convince i militari e neanche i diretti interessati. Difatti, il nuovo insediamento verrebbe organizzato nell’area industriale La Gravera su un terreno asfaltato e dotato di rete fognaria, ma il luogo è molto distante dalla città e si corre quindi il rischio di creare un “ghetto isolato”.

A sostegno della ricerca di una sistemazione più dignitosa per i migranti vittime dell’incendio, la piattaforma Solución Asentamientos ha organizzato una manifestazione prevista per il 5 agosto; Haya Fofana, uno dei portavoce della piattaforma, sostiene che, per trovare una valida alternativa alle baraccopoli, occorre pensare a una soluzione migliore che non alimenti l’isolamento degli immigrati i quali, durante l’incendio, hanno perso anche passaporto e permesso di soggiorno.

L’amministrazione comunale, di contro, si difende denunciando l’ostracismo ad ogni sua proposta da parte delle associazioni umanitarie che operano sul territorio e ribadisce di non poter offrire, al momento, un posto diverso dall’area proposta, considerando anche che è ancora in corso una grave emergenza sanitaria.

L.C, M.D.F. e I.V

In Francia, come affermato dal quotidiano Le Monde, durante la crisi sanitaria le persone anziane sono state tenute lontane dagli ospedali. Alcuni dati ottenuti dalla commissione d’inchiesta parlamentare mostrano che al culmine dell’epidemia è stato limitato l’accesso degli over 75 alle unità di terapia intensiva. Gli anziani sono stati tenuti fuori dagli ospedali per mancanza di spazio? Questa è una delle questioni più delicate per la commissione parlamentare d’inchiesta sulla crisi Covid-19. Durante le indagini, molte testimonianze hanno suggerito questa ipotesi, ma altri dati inediti attestano che ciò è effettivamente avvenuto solo in alcune regioni e che, pertanto, non è stata una strategia adottata sistematicamente.

S.C.

In Svizzera, il Dipartimento Federale degli Affari Esteri ha creato un nuovo sito web interattivo in occasione della Festa Nazionale affinché i cittadini residenti all’estero possano celebrare il 1° agosto nonostante le restrizioni sanitarie e seguire in diretta il discorso della Presidente della Confederazione. Secondo quanto riportato da 24 Heures, il sito web offre informazioni su prodotti svizzeri tipici di ogni genere: ricette di brioche a forma di treccia, istruzioni per lanterne faidate,  selezioni musicali etc. Gli svizzeri potranno condividere le loro creazioni direttamente da casa.

EA.V.

In Belgio, sono entrate in vigore una serie di nuove restrizioni per arginare il dilagare del Coronavirus. Come riportato da La Libre Belgique, le misure riguardano in particolare il numero di persone ammesse nelle “bolle sociali”, le regole da seguire nei negozi e quelle imposte al settore degli eventi. Inoltre, si prevede l’entrata in vigore di ulteriori misure nella provincia di Anversa, dove si concentra gran parte dei nuovi casi. La “bolla sociale” viene ridotta: ogni nucleo familiare potrà avere al massimo 5 persone e tale restrizione sarà valida per almeno quattro settimane.

S.C.

In Portogallo il governo ha dichiarato la fine dello stato di calamità nell’area metropolitana di Lisbona, l’ultima in tutto il Paese che era rimasta in stato di emergenza essendo la zona con la maggior concentrazione di casi di Coronavirus, informa Diário de Notícias. Il ministro dell’Amministrazione Interna ha sottolineato che rimangono in vigore le restrizioni per gli orari dei negozi ed è vietato ancora l’uso di alcol in strada. Inoltre, ha invitato a mantenere la vigilanza molto attiva, essendo quest’area in stato di “contingenza”. Il giornalePúblico riferisce che nella prima metà del 2020 in Portogallo sono state registrate più nascite rispetto agli ultimi tre anni, prima Lisbona, seguita da Porto e Braga, nonostante le difficoltà dovute alla pandemia.

D.F.

Secondo quanto si apprende dal sito di Tagesschau, lunedì 27 luglio in Germania la Corte federale di cassazione ha definitivamente respinto una querela ai danni di Google in merito alla protezione dei dati personali e ha interpellato la Corte di giustizia dell’Unione europea per decidere su un altro caso relativo alla violazione dei diritti della personalità.

Ad oggi, l’attività di aziende come Google o Facebook consiste quasi esclusivamente nell’offerta (apparentemente gratuita) di servizi in cambio del diritto a commercializzare i dati degli utenti generati durante l’utilizzo delle piattaforme, orientando così il targeting-pubblicitario. Secondo quanto appreso dal giornale Die Zeit, dal 25 maggio 2018 sono in vigore nuove regole sulla legge che regolamenta la divulgazione delle informazioni sul web e che fa capo al Regolamento europeo sulla protezione dei dati. Come si legge sulla pagina del GDPR è possibile rivendicare il “diritto all’oblio” e dunque la cancellazione immediata dei dati personali presenti non solo in un sito web specifico ma anche nei motori di ricerca che a quel sito reindirizzano. Nonostante i progressi per la tutela della privacy, servizi di marketing come Google o Facebook si alimentano solo grazie all’iscrizione degli utenti e alla pubblicità, per cui spetta al fruitore responsabilizzarsi e prendere coscienza della natura merceologica che informazioni come l’indicazione della posizione, la condivisione pubblica di foto sui social o di un numero cellulare rappresentano per il web.

Ad ogni modo, le responsabilità vanno valutate volta per volta. Un esempio è il caso dell’ex amministratore delegato di un’associazione di beneficienza che, nel 2011, ha sporto denuncia nei confronti di Google chiedendo all’estromissione, nella barra di ricerca, di articoli correlati al suo nome. In quell’anno la sua associazione aveva accumulato debiti e lui, in qualità di amministratore delegato, si era dato malato poco prima. Da lì diverse testate online avrebbero riportato i fatti e menzionato l’uomo per nome e cognome. Secondo l’uomo, gli articoli non avrebbero più ragione di esistere, anzi sarebbero responsabili di una divulgazione indebita di dati relativi al suo stato di salute di allora e violerebbero pertanto il diritto della personalità. Sorprendentemente, la Corte federale di cassazione ha respinto la querela: in questo caso il diritto all’informazione del pubblico prevale sul diritto del singolo interessato. Al tempo, infatti, l’evento destava l’interesse pubblico e i richiami allo stato di salute dell’uomo sembrano non fornire alcun dettaglio volto a lederne la privacy.

Sulla scia di questa sentenza, il giornale Die Zeit anticipa che la prossima a pronunciarsi sarà la Corte di giustizia dell’Unione europea (CGUE), interpellata per giudicare il caso di una società di servizi finanziari e la divulgazione di notizie false da parte di un sito web americano. Nel frattempo, il tribunale di Francoforte ha fatto sapere: «i motori di ricerca non possono sapere nei dettagli cosa è giusto. Il diritto alla cancellazione dei dati personali non è sempre ammesso e ogni volta va valutato se la rimozione delle informazioni diffuse in rete non leda un invece un diritto altrettanto importante come la libertà di espressione».

M.S., L.R.

Secondo la CNN e la FR24 News, il Regno Unito si trova a dover affrontare due crisi senza precedenti a causa del Covid-19 e la Brexit, che prenderanno piede simultaneamente prima della fine del 2020.

Non si è ancora trovato un accordo con l’UE in merito alla Brexit, ma entrambe le Parti rimangono impegnate a raggiungerlo entro il 31 dicembre, data di scadenza del periodo di transizione del Regno Unito con l’Unione Europea. Mentre quest’ultima insiste sul fatto che, se il Regno Unito vuole libero accesso al mercato interno dell’Unione, allora deve impegnarsi a rispettare alcune leggi comunitarie; il Regno Unito afferma che l’UE sta facendo richieste irragionevoli e non rispetta la sua sovranità.

Ad oggi la Gran Bretagna non fa più parte dell’UE e non gioca lo stesso ruolo di un tempo, difatti un diplomatico europeo ha detto: “la pandemia rimane un’emergenza molto più urgente per il blocco di 27 nazioni. “Ci stiamo concentrando sul rilancio dell’Unione Europea – questa è la priorità”.

Secondo quanto riportato dal The Guardian il commissario europeo per il commercio ha riferito che i negoziatori britannici, nei colloqui commerciali e di sicurezza con l’UE, hanno iniziato a occuparsi delle questioni controverse solo nell’ultima settimana o due. Tra i nuovi accordi commerciali per il Regno Unito troviamo anche quello con il Giappone e gli Stati Uniti. Hogan, ex ministro del governo irlandese, ha detto che il Regno Unito si sta rendendo conto che come Paese dell’UE ha negoziato accordi con 500 milioni di persone, mentre adesso con circa 60-70 milioni.

S.C., S.P.

Il presidente della Federazione Russa Vladimir Putin ha firmato la scorsa settimana un decreto per lo sviluppo economico del Paese in una prospettiva di dieci anni. Sono stati fissati obiettivi economici che hanno lo scopo di migliorare la situazione economica del Paese da oggi fino al 2030.

Il programma di sviluppo ha subito delle modifiche a causa della pandemia COVID19 e della portata economica mondiale delle sue conseguenze. Infatti, secondo le stime degli esperti della Scuola Superiore di Economia, la crisi economica causata dalla diffusione del virus ha portato la povertà in Russia a raggiungere il 16%. Questo decreto presidenziale ne prevede una riduzione al 6%. Tale prospettiva dovrà in concreto essere sostenuta da misure governative, sia per quanto riguarda i sussidi alle famiglie più povere, sia garantendo più possibilità di occupazione. Tuttavia, già prima della pandemia le prospettive sul tasso di povertà ne prevedevano una riduzione solo fino al 9-10%: è necessario riformare il sistema previdenziale e garantire a tutte le famiglie povere con figli una somma che abbia impatti significativi sul reddito.

Inoltre, si prevedono sussidi statali e agevolazioni per le imprese private e una serie di infrastrutture pubbliche permanenti che hanno lo scopo di garantire lavoro a quante più persone possibile.

Cambiando tematica, secondo quanto riportato da RIA Novosti, il Ministero degli Esteri della Federazione Russa ha inviato una nota di protesta alle ambasciate di Stati Uniti, Regno Unito e Canada situate a Mosca per aver esibito durante il mese di giugno e inizio luglio la bandiera arcobaleno, simbolo della comunità LGBT.

Secondo Vasilij Piskarev, capo della commissione incaricata al controllo delle interferenze straniere in Russia, lo staff delle tre ambasciate avrebbe violato sia la Convenzione di Vienna sulle relazioni diplomatiche sia la legislazione russa. La commissione infatti ha fatto notare che la bandiera arcobaleno è apparsa sulla facciata delle ambasciate nel periodo delle votazioni sull’emendamento alla costituzione, che professava la celebrazione e la protezione dei valori della famiglia tradizionale.

A giugno l’ambasciata americana, dopo aver esposto la bandiera LGBT accanto a quella a stelle e strisce, ha pubblicato sulla propria pagina Instagram un annuncio in cui venivano difesi i diritti della comunità LGBT in quanto parte dei diritti umani e quindi diritti universali: “I diritti LGBT sono diritti umani e i diritti umani sono universali. Il mese del Pride è stato stabilito per sottolineare il fatto che tutti meritano di vivere una vita priva di odio, pregiudizi e persecuzioni”.

Vladimir Putin, in un commento riguardo la faccenda, ha affermato che “l’esposizione della bandiera arcobaleno da parte dell’ambasciata mette in luce diverse caratteristiche delle persone che vi lavorano”.

S.N., D.S.

AFRICA

In Tunisia, il partito musulmano-conservatore Ennahdha ha ritirato, il 13 luglio, la fiducia al Governo di Elyes Fakhfakh, causando un rimpasto di governo. Come riportato da Jeune Afrique, di fronte a questo cambiamento politico, alla crisi sanitaria del Covid-19 e all’indebitamento, il Paese ha difficoltà a rispettare il bilancio di Stato per l’anno 2020: sono necessari 1,2 miliardi di euro in più, ossia il 9% del bilancio previsto e alla fine dell’anno il disavanzo di bilancio deve raggiungere il 7% del PIL.

EA.V.

Il giornale Público riporta che il parlamento della Guinea Bissau ha approvato l’invio di una delegazione parlamentare in Portogallo in seguito all’omicidio dell’attore Bruno Candé, 39 anni, cittadino portoghese di origine guineense a Lisbona la scorsa settimana. L’attore è stato ucciso con vari colpi di pistola da un ottantenne per presunti motivi di razzismo. La delegazione investigherà sull’omicidio come anche sulla situazione della comunità della Guinea Bissau in Portogallo. Inoltre, ha condannato l’atto avvenuto per cause “futili” e ha sottolineato che “la diversità razziale, culturale, etnica e religiosa è ciò che di più bello possiede l’umanità”.

D. F.

In Angola, il giornale Lusa riporta il nuovo decreto emanato dal Ministero dell’Educazione. Il decreto prevede che il 50% dei docenti e dei funzionari amministrativi di tutte le scuole del Paese dovranno presentarsi sul posto di lavoro fatta eccezione per chi rientra nella categoria delle persone più a rischio. Da marzo, a causa del Covid-19, le lezioni sono state sospese e per questo motivo c’è bisogno di trovare metodi alternativi al fine di poter garantire le attività pedagogiche e i servizi amministrativi essenziali. I funzionari, a seconda delle proprie mansioni, devono organizzare gli archivi scolastici, le biblioteche, l’inventario dei libri e far rispettare le regole nelle aule seguendo le indicazioni fornite dalle autorità sanitarie. Inoltre, i professori e i funzionari devono sensibilizzare gli alunni per quanto riguarda il Coronavirus.

M. P.

In Tunisia, cresce la suspense prima della sessione per ritirare la fiducia al Presidente dell’Assemblea del popolo tunisino, Rashid Ghannouchi, poiché le stime matematiche indicano che la questione non è stata ancora risolta. Per revocare la fiducia è infatti necessario ottenere il sostegno di 109 deputati.

 I blocchi democratico e nazionale e i partiti “lunga vita alla Tunisia” e “Al-Mustaqbal” accusano Ghannouchi di “aver tentato di espandere i propri poteri”.

Questi blocchi, insieme ad Al-nahda, facevano parte della coalizione di Governo che si è dimessa il 15 di questo mese, il che conferma il tremolio della fiducia tra le varie forze politiche del Paese.

Il capo del Centro per gli studi strategici sul Maghreb arabo, Adnan Monser, ha riferito alla BBC Arabic che “il rovesciamento del Governo e i suoi predecessori hanno portato al crollo della fiducia nella sua coalizione costituente e all’interruzione del lavoro del Consiglio. Questi sono tutti fattori che hanno portato alla mozione di sfiducia nei confronti di Ghannouchi”.

In un’intervista con Al-Arabiya, il deputato libico Idris Al-Maghrabi ha affermato che nell’incontro del vice ambasciatore americano con i leader dell’esercito nazionale e 4 membri della Camera dei rappresentanti si è parlato di come fermare l’escalation militare nella linea Sirte e Jafra e del tentativo di creare una soluzione politica. Nell’incontro si è anche discussa la richiesta della parte libica di cambiare la capitale da Tripoli, definita “occupata”, a Sirte.

Il deputato ha inoltre aggiunto: “abbiamo concordato con loro che la soluzione dovrà essere politica e includere il ritiro di tutte le forze straniere … tutti i Paesi stranieri che sono intervenuti militarmente in Libia devono essere rimossi”.

Una delegazione di sicurezza degli Stati Uniti, guidata dal responsabile dell’incarico dell’Ambasciata americana in Libia, ha incontrato numerosi leader dell’esercito durante la visita nella città di Bengasi, dove sono stati discussi i modi per ridurre l’escalation a Sirte e Jafra.

S.H.

MEDIO ORIENTE

Il ministero degli Esteri iracheno ha annunciato sulla sua pagina Facebook che “l’Iraq intende rispettare gli accordi e i memorandum di intesa che sta concludendo con i Paesi del mondo, nel quadro dello scambio di interessi e della promozione della cooperazione bilaterale. Nel 2009, l’Iraq aveva concluso un protocollo consolare di intesa con la Repubblica di Turchia, nell’ambito del quale il viaggiatore poteva ottenere il visto d’ingresso ai punti di attraversamento della frontiera senza verifica con l’ambasciata o il consolato, al fine di favorire la circolazione dei cittadini di entrambi i Paesi. Tuttavia, la parte turca ha smesso di lavorare sul contenuto di questo memorandum, quindi il governo iracheno ha deciso di sospendere i lavori, in attuazione del principio di reciprocità”.

La dichiarazione ha aggiunto che “il ministero degli Esteri ha informato di questa decisione la nostra ambasciata ad Ankara e l’ambasciata della Repubblica di Turchia a Baghdad”, come riportato da Sky News Arabic.

S.H.

AMERICA

Negli Stati Uniti continua l’emergenza sanitaria, in particolare in California e Florida, questi ultimi hanno raggiunto il più alto numero di casi e hanno tristemente stabilito nuovi record di decessi giornalieri.

Come riporta CBS News, il governatore della California Newsom ha dichiarato che sono avvenuti 197 decessi, la cifra giornaliera più alta mai registrata nello Stato, e almeno 473.785 casi confermati.

Le agenzie sanitarie statali della Florida hanno registrato 414.511 casi dall’inizio della pandemia, sorpassando così quelli di New York, come si legge su CNN.

L’ultimo bilancio delle vittime ammonta a 77 nuovi decessi con 9.338 nuovi contagi.

Nonostante la situazione critica, secondo la NPR, la Florida dovrà sospendere i test dei suoi residenti per colpa del passaggio imminente della tempesta tropicale Isaias.

S.C., S.P

In Canada, una piccola o media impresa su sette rischia di chiudere definitivamente i battenti a causa della pandemia da Coronavirus. Come riportato nel Le Journal De Québec, le PMI sono la linfa vitale dell’economia canadese; pertanto, il Governo e i consumatori dovranno creare le condizioni necessarie affinché esse possano sopravvivere. I settori più vulnerabili sono quelli delle arti e delle attività ricreative (palestre, teatri, sale giochi) e dei servizi turistici e di ristorazione (ristoranti, alberghi), con percentuali rispettivamente del 30% e del 27%.

S.C.

Passiamo alle notizie dell’America Latina: secondo l’articolo di El País, la pandemia ha sfidato le sorti economiche, aiutando i più ricchi, ma lesionando la gran parte di popolo preoccupato sia per il virus in perenne crescita, sia per l’alto tasso di povertà. Tra i tanti esempi che possono essere riportati troviamo il caso di Marcos Galperín, fondatore dell’impresa di commercio elettronico Mercado Libre, il quale ha visto crescere il proprio patrimonio netto del 68% rispetto al 2019. Marcos, comunque, è solo uno degli otto nuovi multimilionari presenti nel continente, lasciando, dall’altro estremo, un notevole incremento della povertà, con 52 milioni di persone sotto il tasso economico e 40 milioni di casi di perdita del lavoro, portando così il continente a una retrocessione di 15 anni in campo economico.

Tuttavia, proprio per ovviare a questa temuta disparità economica, riportiamo la notizia della BBC secondo la quale il Cile ha deciso di prendere una grande decisione economica: dare accesso a una parte dei fondi privati delle pensioni per i cittadini cileni. Difatti, si tratta del ritiro di fino al 10% dei risparmi previsionali che amministrano le assicurazioni private delle pensioni; proprio questa percentuale ha dato anche il nome alla proposta di legge, chiamata “ley del 10%”, che sarà approvata dal Congreso in 15 giorni lavorativi.

L.C, M.D.F. e I.V

In Brasile, come riporta Lusa, il governo ha annunciato che più di un milione di posti di lavoro sono stati persi nel primo semestre del 2020 a causa del Covid-19. Tra gennaio e giugno, le aziende brasiliane hanno registrato 6.718.276 assunzioni e 7.916.639 dimissioni, quindi 1.198.363 posti in meno. A giugno c’è stato un calo dei licenziamenti del 16% e un aumento del 24% delle assunzioni. Questi dati corrispondono all’allentamento delle misure restrittive come il distanziamento sociale. Si prevede una caduta del PIL del 6%, in un periodo in cui il Paese stava cercando di riprendersi dopo la crisi del 2015.

M.P.

ASIA

Da anni il governo della Cina ha cominciato un’estesa campagna anticorruzione che ha portato decine di migliaia di funzionari del Partito Comunista a essere indagati.

Con le nuove politiche del governo cinese la corruzione non è stata eliminata, ma sono state prese diverse misure per limitare e individuare più facilmente le tangenti: per esempio si è cominciato a controllare con più attenzione la vendita di beni di lusso e i movimenti di denaro di ristoranti e hotel di prima categoria.

Nei giorni scorsi, come riportato dal Global times, diversi funzionari, appartenenti a  diverse istituzioni governative cinesi, sono stati indagati o arrestati, evidenziando che la lotta anticorruzione del Paese è coerente e che le principali autorità restano ferme e mostrano tolleranza zero nei confronti dei funzionari corrotti.

La Commissione centrale per l’ispezione disciplinare (CCDI) del Partito Comunista Cinese (CPC), il principale organo anticorruzione del Paese, ha reso noti i nomi dei diversi funzionari indagati:

-Il viceministro della cultura e del turismo Li Jinzao è stato indagato per sospette gravi violazioni della disciplina e della legge.

-Zhang He, ex vicegovernatore della provincia di Hebei nel nord della Cina, è stato espulso dal CPC per gravi violazioni della legge. Zhang, secondo fonti interne al partito, aveva ormai perso i suoi ideali e le sue convinzioni ed era sleale e disonesto nei confronti del Partito. Si è infatti scoperto che aveva nominato funzionari contro i regolamenti del Partito, accettato denaro e permesso ai parenti di avere torna conti personali sfruttando la sua posizione.

-He Dian, vicedirettore del Dipartimento di Pubblica Sicurezza della provincia, dopo che avrebbe scritto il libro, Safeness Sutra, giudicato dall’opinione pubblica “poco serio, insensato e scritto molto male”. Nel libro solo una serie di frasi sconnesse tra loro dove viene utilizzato la parola “sicuro” più e più volte.

-Wang Yunting, capo del Partito della Commissione Sanitaria nella regione autonoma del Tibet della Cina sud-occidentale, è anche sotto inchiesta per gravi violazioni della legge e corruzione.

Inoltre, il segretario del Partito e capo dell’Ufficio comunale per l’economia e la tecnologia dell’informazione di Pechino Wang Gang, il capo del gruppo industriale del carbone del Sichuan e il presidente Jing Hongnian ed ex presidente della Zhongyuan Asset Management Co Ltd Yue Shengli sono anch’essi oggetto di indagini disciplinari e di supervisione.

Da gennaio a novembre, gli organi di controllo disciplinare e di controllo in tutto il Paese hanno archiviato e indagato 555.000 casi, con 485.000 persone che hanno ricevuto misure disciplinari all’interno del Partito o delle agenzie governative, mentre 19.000 sono sotto indagine penale.

G.R.

OCEANIA

L’Australia ha deciso di seguire l’esempio dell’Irlanda rendendo l’uso delle mascherine obbligatorio in tutto lo stato del Victoria dove si registrano la maggior parte dei casi.

Tutti gli abitanti verranno sottoposti a ulteriori misure restrittive, come il divieto a ricevere visite, spiega l’Heral Sun.

Secondo l’articolo pubblicato da 9News, il provvedimento diventerà ufficiale a partire dai primi di agosto, come dichiarato dal premier Andrews riferendosi alla “quarta fase”.

Lo stato del Victoria ha raggiunto un nuovo picco di recente, passando da 532 casi fino ad arrivare ai nuovi 723, con una media giornaliera di 13 morti, secondo ABC News.

S.C, S.P

Rassegna stampa a cura di:

Ariela Capuano (responsabile lingua inglese)
Salvina Calanducci e Simona Picci (lingua inglese)
Giulia Deiana (responsabile lingua francese)
Silvia Calbi e Elen’Alba Vitiello (lingua francese)
Alessandra Semeraro (responsabile lingua spagnola)
Lavinia Cataldi, Michela Di Franco e Ilaria Violi (lingua spagnola)
Veronica Battista (responsabile lingua portoghese)
Martina Pavone e Diana Fagiolo (lingua portoghese)
Silvia Santini (responsabile lingua tedesca)
Michela Sartarelli e Laura Razzini (lingua tedesca)
Clarissa Giacomini (responsabile lingua russa)
Silvia Noli, Diana Sandulli (lingua russa)
Sara Zuccante (responsabile lingua araba)
Samar Hassan (lingua araba)
Claudia Lorenti (responsabile lingua cinese & coordinatrice del progetto)
Gioia Ribeca (lingua cinese)

#POLITICAFFÈ

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L’Ungheria è ancora un Paese democratico? Freedom House dice di ‘no’. E intanto la stampa indipendente è sotto attacco…

Stampa statunitense

Classificata come “regime ibrido o in transizione”, l’Ungheria oggi non può più essere considerata una democrazia secondo il report Nations in Transit 2020 pubblicato da Freedom House lo scorso maggio. Secondo quanto riporta la suddetta ONG, l’Ungheria si colloca nel crescente gruppo di regimi ibridi, situandosi nella zona grigia tra democrazie e pure autocrazie. Infatti, è stato registrato un peggioramento nei punteggi che si riferiscono alla classificazione del processo elettorale, dell’amministrazione locale democratica e della corruzione. Inoltre, a fronte di ciò, è fondamentale fare chiarezza sull’idea di democrazia e di quanto essa possa essere distorta e strumentalizzata. È possibile così individuare le manifestazioni pragmatiche del significato profondo di democrazia, ovvero quelle che hanno una influenza sul concetto stesso di essa. La democrazia in quanto tale se non “quantificabile” perde ogni credibilità: essendo un concetto apparentemente impossibile da misurare, come se ne può determinare il livello? Impiegando degli indici, pur non parlando di unità di misura scientifiche in quanto la democrazia non è un dato misurabile. Questi indici non rappresenteranno certo la soluzione perfetta ma quantomeno quella migliore.

Secondo il report Freedom in the World, Freedom House assegna all’Ungheria un punteggio pari a 70 su 100 per quanto riguarda il livello di democrazia nel Paese. Relativamente a quanto specificato sopra, riguardo la possibilità di poter quantificare il livello di democrazia facendo uso di indici, quelli utilizzati da Freedom House si diramano in due macro gruppi: diritti politici e libertà civili. All’interno di quest’ultimo ritroviamo la libertà di espressione che, in relazione al caso ungherese in queste settimane, è al centro del dibattito internazionale.

Il New York Times sottolinea la concentrazione nelle mani del governo ungherese dei mezzi di informazione, compresivi dei media e della stampa, e come questo fenomeno si stia estendendo anche alla vicina Polonia. Infatti, il giornale riporta la notizia del licenziamento dell’editore Szabolcs Dull e le successive dimissioni di metà dello staff di Index, giornale ungherese online di notizie nazionali ed internazionali. Si tratta di un giornale indipendente che risulta evidentemente scomodo al Governo.

Foreign Policy racconta come il Primo Ministro ungherese abbia sfruttato la pandemia per togliere potere e credibilità all’opposizione e ai nuovi sindaci schierati all’opposizione, limitando la loro capacità di portare avanti gli atti di ordinaria amministrazione delle loro città. In particolar modo, questo è apparso chiaro nel caso del nuovo sindaco di Budapest, Gergely Karacsony, rappresentante dell’opposizione, poiché Orban ha apportato dei tagli sostanziali alle principali fonti di finanziamento del municipio della capitale. Foreing Policy parla di democrazia “illiberale” riferendosi all’Ungheria.   

Lo smantellamento, da parte del Primo Ministro Viktor Orban, del meccanismo istituzionale di “controlli e contrappesi”, che caratterizza i rapporti tra i vari poteri dello Stato negli ordinamenti democratici, ha portato Freedom House a collocare il Paese nella categoria dei regimi ibridi. Questo è quanto riporta Bloomberg.

Secondo Bloomberg, sarebbe stata proprio la pandemia – e il conseguente approccio governativo – a far scivolare la nazione ungherese nella categoria del “sistema ibrido” fra democrazia e autarchia, nel rapporto di Freedom House. Questa organizzazione non governativa internazionale realizza delle indagini per tenere costantemente sotto controllo il grado delle libertà e dei diritti dei vari Paesi, fornendo un punteggio democratico che si basa su sette categorie principali, tra cui corruzione e libertà dei media. Ebbene, l’Ungheria non è più una democrazia: tale è la conclusione di Freedom House dopo l’ulteriore consolidamento del potere da parte di Orban.

Il Politico si occupa invece di riportare le dichiarazioni di Vĕra Jourová, vicepresidente della Commissione Europea e responsabile del coordinamento delle politiche sui valori e la trasparenza, la quale si è mostrata gravemente preoccupata in merito alla situazione del sito di notizie ungherese Index. Stando alle parole della vicepresidente, è importante che vengano garantite la pluralità di stampa e la libertà di espressione; l’indipendenza politica sarebbe infatti ora esposta a un grande rischio, che finirebbe per compromettere le libere elezioni nel Paese.

Stampa inglese

Anche la BBC parla dell’incessante scontro con l’Unione Europea, ricordando che il governo di Orban si è più volte scontrato con l’Unione in materia di stato di diritto. Poi, l’emittente britannica si sofferma sulla questione Index, denunciando il fatto che nel World Press Freedom Index l’Ungheria sia 89° su 180 nazioni. Quasi tutte le testate ungheresi, difatti, attendono le direttive da parte del governo su cosa denunciare e su come farlo e l’unico media svincolato da qualsiasi forma di assoggettamento era Index.  Tuttavia, le preoccupazioni per la sua indipendenza hanno iniziato a concretizzarsi quando diversi mesi fa Miklos Vaszily, un imprenditore pro-Orban, ha acquisito una quota del 50% della società che gestisce le pubblicità e le entrate di Index. Non a caso Szbolcs Dull, il caporedattore, solamente un mese fa aveva pubblicato un pezzo preoccupante nel quale affermava che la testata era esposta a una tale pressione esterna che avrebbe potuto mettere fine alla loro redazione.

Proprio l’editore capo è stato licenziato, e quasi tutta la sua équipe si è successivamente dimessa come forma di protesta. Reuters racconta la protesta di Budapest, dove migliaia di ungheresi hanno marciato verso la sede del Primo Ministro per opporsi alle azioni di governo per esercitare pressione sul sito e sui media in generale. Il pubblico verrebbe così privato del punto di vista più indipendente nel panorama dei media ungheresi.

Affinché l’opinione pubblica sia considerata come tale, devono sussistere precise condizioni, tra cui la libertà di espressione. Se i flussi di informazione vengono privati della loro autonomia, la democrazia perderà uno dei suoi elementi costitutivi, scivolando inevitabilmente in un allarmante stato patologico.

Chiara Aveni e Gaia Natarelli

Fonti

Hungary’s Independent Press Takes Another Blow and Reporters Quit disponibile su https://www.nytimes.com/2020/07/24/world/europe/hungary-poland-media-freedom-index.html, consultato il 29/07/2020

Viktor Orban Has Declared a War on Mayors disponibile su https://foreignpolicy.com/2020/07/28/viktor-orban-has-declared-a-war-on-mayors/, consultato il 29/07/2020

Orban’s Hungary Is No Longer a Democracy, Freedom House Says disponibile su https://www.bloomberg.com/news/articles/2020-05-06/orban-s-hungary-is-no-longer-a-democracy-freedom-house-says, consultato il 29/07/2020

Thousands of hungarians march for media freedom after website muzzled disponibile su https://www.reuters.com/article/us-hungary-media/thousands-of-hungarians-march-for-media-freedom-after-website-muzzled-idUSKCN24P1CQ, consultato il 28/07/2020

Hungary’s Index journalists walk out over sacking disponibile su https://www.bbc.com/news/world-europe-53531948, consultato il 28/07/2020

Jourová raises concerns as Hungarian reporters resign disponibile su https://www.politico.eu/article/commissioner-vera-jourova-raises-concerns-as-hungarian-reporters-resign/, consultato il 28/07/2020

Freedom House disponibile su https://freedomhouse.org/country/hungary/freedom-world/2020#CL, consultato il 29/07/2020

#LUXURYMOMENTS: LUXURYJUICE

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Valentino 2021, from Vogue.com Courtesy of Valentino;
Dior Cruise 2021 PH by Domenique Maitre/WWD;
Armani Store “la Prima”, Author: Dan Bot, Copyright: Dan Bot

Come l’Alta Moda si reinventa e riparte

Valentino a Roma,
Giorgio Armani a Milano,
Dior di Maria Grazia Chiuri a Lecce

Poco tempo fa, proprio in piena pandemia, Giorgio Armani scriveva una lettera che per prima faceva luce sulle attuali criticità del sistema moda, promuovendo delle soluzioni non solo più sostenibili in termini di materiali e processi produttivi ma anche in termini di ritmi folli e priorità sottovalutate.

Insomma, tutto preannunciava una season diversa dalle altre per la moda italiana sicuramente già altamente “rivoluzionata” dal problema Covid-19.

“(..) è tempo di togliere il superfluo e ridefinire i tempi” la frase- simbolo che ha colto la risposta non solo di re Giorgio alla crisi portata nel mondo della moda dalla pandemia, ma di tutti gli attori del mondo fashion. Questa analisi approfondita, che porta con sé soluzioni a problemi tutt’altro che nuovi, è stata al centro della ridefinizione del calendario donna, uomo e alta moda del gruppo Armani.

Il calendario Armani vedrà sicuramente sfilate Giorgio Armani ed Emporio Armani a settembre a Milano (collezioni uomo e donna) secondo modalità, che ci auguriamo, siano meno digitali rispetto alle season estive dei competitors. Altra storia invece sarà per Armani Privé che sfilerà a gennaio 2021 nella sede di palazzo Orsini in via Borgonuovo a Milano. Ma quali sono le caratteristiche di questa collezione? La non stagionalità.

Con questa premessa, Re Giorgio ed il suo staff propongono dei capi facilmente adattabili che “scivolino” sui corpi accarezzandoli al di là dell’estate o dell’inverno. Ma giugno 2020, come si è potuto vedere, è stato attivo il servizio “sartoria” per i buyers: presentazioni di abiti su appuntamento, come avviene in tempi ordinari, per i clienti più affezionati con un ampio repertorio di modelli anche da precedenti collezioni, correlati di samples tessili.

Oltre al mito immateriale si parlerà, nei prossimi mesi, anche del ritorno di un mito “materiale”: dal prossimo dicembre assisteremo al ritorno de “La Prima” con sei differenti tipi di modelli dell’iconica borsa lanciata dallo stilista italiano nel 1995.  Prima borsa realizzata dallo stilista, essa porta con sé un’idea androgina che va oltre l’oggetto per affermarsi nello stile: un equilibrio tra maschile e femminile, funzionalità ed eleganza come ha affermato lo stesso Armani.

Un’atmosfera onirica è senza dubbio quella realizzata nella sfilata primavera estate di Maria Grazia Chiuri per Dior. La sfilata Cruise 2021 per Dior è stata presenta in Puglia, precisamente a Lecce, terra d’origine del padre della Chiuri. Un evento tutt’altro che usuale sin dall’inizio quando si parlava di diretta streaming dell’evento su tutti i canali social con l’inserzione di diverse performances ad inizio serata. Tuttavia, il destino ci ha messo lo zampino. E come tutte le storie che si rispettano, momenti magici inclusi, l’evento che Dior ha realizzato, è stato un omaggio intimo e delicato alle tradizioni della regione italiana. La decisione di sfilare in Puglia, come ha sostenuto la stessa Chiuri, è stata presa già l’anno scorso; ma forse è stata l’eccezionalità del caso e della situazione attuale, ad immortalare Dior Cruise 2021 nei catwalks più iconici della maison. Ecco che Lecce si trasforma mettendo in luce la propria artigianalità in relazione al nuovo in termini di tessuti ed innovazione ma anche in termini più nostalgici legati al passato, all’idea di famiglia e di fanciullezza.

L’ispirazione della Chiuri non si ferma al luogo e al ricordo personale ma bensì si espande andandosi a concretizzare nello scritto “Sud e Magica” dell’antropologo Ernesto De Martino. Il libro parla di un viaggio intrapreso nel sud Italia nell’immediato secondo dopo guerra: in questo clima segnato dalla guerra e dall’inevitabile povertà, l’autore si sofferma, con uno sguardo curioso, sulla musica e le danze (in particolare la pizzica tarantata) trovando nella tradizione, la speranza per continuare a credere nel futuro. Ecco giustificato il mood/motto “Armando e cantando” che si può notare fuori Le Costantine, un laboratorio tessile e centro di formazione in Puglia, essenziale per la realizzazione degli abiti Cruise. Un inno alla vita e alla gioia, così spensierata, così giocosa. Grazie al lavoro di Le Costantine, che si occupa anche del reperimento dei tessuti da lavorare della zona, ecco riaffiorare nella realizzazione dei capi, la tessitura su telaio che, come sostiene la stessa Chiuri “(..) è importante celebrare questo tipo di lavoro, soprattutto perché c’è questa idea, non solo in Italia, ma nel mondo, che questi lavori vengano fatti normalmente dalle donne come lavoro domestico, più che come lavoro creativo”.

Grazie anche ad un altro sistema tradizionale, quello del tombolo, è stato possibile creare delle rose ricamate per portare avanti la tradizione di un vestito Miss Dior, primo abito ricamato a fiori creato nel 1949 dallo stilista francese.

La performance in sé contiene elementi di reinterpretazione della musica pugliese creando una collaborazione, autentica ed inaspettata, tra Paolo Buonvino (The Medici- la serie, soundtrack) e la fondazione “la Notte della Taranta”. A seguire l’esibizione dell’Orchestra Roma Sinfonietta, inoltre per la coreografia è stato presente il ballerino Sharon Eyal che già precedentemente aveva collaborato con la maison. Un lavoro sull’autenticità non solo nella produzione ma anche per quanto riguarda il team work: ogni mezzo è stato impiegato per facilitare la lavorazione a distanza, appena scattato il lock down; non sono mancati i momenti di incertezza per le sorti della sfilata ma, aspettando tempi migliori in cui il pubblico non mancherà, resta il sogno di una notta magica da condividere con la comunità in streaming. Tra celebrazione della tradizione e sguardo (fiducioso) al futuro.

A Roma invece, Valentino sceglie l’esperienza digitale lanciando un forte segnale di ripartenza. Che il digitale sarebbe stato protagonista, era stato preannunciato a fine giugno insieme alla collaborazione con il regista Nick Knight. Durante la PFW, la maison italiana aveva nutrito la curiosità della fashion community pubblicando un teaser dell’evento-Couture: una rinascita attraverso il movimento di luci e colori su sottofondo musicale. Una Couture “viva” come ha commentato lo stesso Piccioli, direttore artistico della maison, nel giorno di lancio.

 Dal 21 luglio, Valentino ha inaugurato il lancio di una serie di storie tramite l’account ufficiale Instagram. I protagonisti?

Dallo stesso Piccioli, alla supermodella Mariacarla Boscono al regista Nick Knight.

Poi lo show vero e proprio, sulle note di FKA Twigs con immagini girate negli studi di Cinecittà a Roma: su stile cinematico firmato Knight, si scoprono una serie di abiti Valentino decorati con piume e metri di rouches. Tutti modelli bianchi (per essere ancora più distinguibili dallo sfondo dark) diventano il simbolo dell’apertura e della possibilità; un’immagine sostenuta dalla proiezione, direttamente sull’abito, dello sboccare di fiori. A seguito un piccolo stacco segnato dal buio e poi una veloce ripresa con l’accensione di luci nello stesso studio in cui ora le modelle Mariacarla e Adut Aktech storiche muse di Piccioli, posano su piedistalli altissimi che le donano un’immagine innaturalmente sopraelevata quasi proponendole come figure angeliche.

Tema centrale, ancora una volta, è la rinascita anche per Valentino soprattutto dopo un’esperienza negativa durante quest’anno a causa dell’avvento del Covid-19.

“Siamo stanchi di diventare giovani seri,
o contenti per forza, o criminali, o nevrotici:
vogliamo ridere, essere innocenti, aspettare
qualcosa dalla vita, chiedere, ignorare.
Non vogliamo essere subito già così sicuri.
Non vogliamo essere subito già così senza sogni.”

Così Pierpaolo Piccioli conclude la sua fashion season citando Pier Paolo Pasolini da Lettere Luterane, autore a cui il designer si sente particolarmente vicino:

Fanny Trivigno

Fonti

https://www.google.it/amp/s/www.ilfattoquotidiano.it/2020/05/06/giorgio-armani-annuncia-il-nuovo-calendario-delle-sue-sfilate-post-coronavirus-dal-2021-spazio-a-collezioni-senza-stagionalita/5793426/amp/;

https://www.iodonna.it/moda/news/2019/09/21/giorgio-armani-sfilata-primavera-estate-2020/,

https://www.vogue.it/moda/article/maria-grazia-chiuri-dior-cruise-2021-lecce-intervista;

https://www.google.it/amp/s/www.iodonna.it/moda/news/2020/07/22/valentino-roma-haute-couture-sfilata-autunno-inverno-2020-2021/amp/

#ATUTTOMONDO

Pubblicato il

La rassegna stampa internazionale dell’UNINT

Ancora problematiche di vario genere legate al Covid che scatenano anche alcune tensioni fra Paesi. In Arabia Saudita l’Ḥajj sarà limitato solamente ai cittadini sottoposti a procedure di quarantena. Situazione drammatica anche in America Latina dal punto di vista economico a causa della pandemia.

EUROPA

Rapporti in crisi fra Regno Unito e Spagna in vista dell’uscita ufficiale dell’Inghilterra dall’UE il primo gennaio 2021. La paralisi delle trattative complica la negoziazione sul futuro di Gibilterra e sui rapporti fra “el peñón”, ‒ la montagna che caratterizza il panorama di Gibilterra ‒ e la Spagna; il governo prepara un apporto di aiuti per sopperire ai possibili danni economici che potrebbero risultare letali per La Rocca a seguito di una rottura. Come riporta l’articolo integrale de El País, fonti spagnole assicurano che il piano di aiuti accordato questa settimana dal consiglio europeo, potrebbero portare alla Spagna 140 miliardi di euro per la zona di Algeciras, La Linea della Concepción e Gibilterra, dove si riscontra una difficile situazione di disoccupazione e di mercato nero.

L’obbiettivo della Spagna in questa partita, spiegano fonti diplomatiche europee, è di raggiungere un’area di prosperità condivisa; Madrid e Londra hanno già avviato i contatti bilaterali sulla questione. Gravi danni al turismo estero in Spagna: il tour operator anglo-tedesco Tui cancella tutti i voli per il Paese fino al 9 agosto, ad eccezione di Canarie e Baleari, a causa dei crescenti contagi da Covid-19 (nelle ultime due settimane sono 4.171 casi). Il tour operator il 31 luglio annuncerà se riprendere i voli dal 10 agosto. Il ministro degli esteri spagnolo, Arancha González Laya, contesta la decisione di Londra e auspica che non venga resa obbligatoria la quarantena per chi viaggia per Baleari e Canarie.

L.C, M.D.F. e I.V

In Svizzera, a causa della crisi sanitaria, vi è una diminuzione dei pernottamenti a carattere turistico che rischia di causare un calo dell’occupazione nel settore alberghiero. Come riportato da 20 Minutes, il settore spera che dall’autunno in poi gli eventi internazionali come le fiere o i congressi permettano di compensare l’attuale perdita dei turisti. Il presidente dell’associazione Hotelleriesuisse ha approvato l’uso delle mascherine, ma vuole evitare un ulteriore inasprimento delle misure di protezione.

EA.V.

In Francia entreranno presto in vigore nuove misure di sicurezza per i terroristi che hanno scontato la pena detentiva. Come riportato da Le Monde, mercoledì 22 luglio deputati e senatori si sono accordati sulla versione definitiva del disegno di legge, approvato dal senato il giorno seguente. Per la deputata del dipartimento degli Yvelines, che fa riferimento a un recente studio del Centro di Analisi del Terrorismo, «le persone condannate per atti terroristici non sfuggono al rischio di recidiva, generalmente stimato intorno al 40% nei cinque anni che seguono l’uscita di prigione». Questo disegno di legge ha incontrato l’opposizione di molti giuristi per via delle possibili violazioni della libertà che il sistema giudiziario potrebbe disporre, non a causa di atti commessi, ma sulla base di una valutazione della pericolosità futura di un individuo, che è necessariamente soggettiva.

S.C.

In Belgio, i casi di Coronavirus sono in aumento. Sulla mappa del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, il Paese è diventato interamente zona arancione, a cominciare dalle Fiandre, con un grande focolaio nella provincia di Anversa. Come riportato su Le Soir, secondo gli ultimi dati pubblicati da Sciensano, ad oggi il tasso di riproduzione mediano del coronavirus in Belgio è di 1,44, il che significa che 100 pazienti affetti da Covid-19 infettano in media 144 persone. Questo tasso, che stima la contagiosità del virus, venerdì 24 luglio era di 1,27.

S.C.

In Portogallo, il Movimento Ibérico Antinuclear ha annunciato che sporgerà denuncia alla Commissione Europea se il governo spagnolo, che ha recentemente rinnovato la licenza per la centrale nucleare di Almaraz posta a circa 100 km dalla frontiera portoghese, terrà in funzione l’impianto senza fare un’analisi dell’impatto ambientale oltre la frontiera, riferisce Lusa. Inoltre, 1,8 milioni di euro del Fondo Sociale Europeo verranno utilizzati nell’area di Lisbona per i senzatetto, riporta ancora Lusa. Continua l’emergenza incendi, sono infatti fermi i lavori rurali fino a questo martedì mentre il governo afferma che gli episodi avvenuti finora, che hanno raso al suolo diversi ettari di terra e provocato la morte di 3 pompieri, si sarebbero potuti evitare, scrive Público.

D.F.

Stando a quanto riportato sul giornale austriaco Oberösterreichisches Volksblatt, l’Austria conta ben 1.503 casi Covid, 101 ospedalizzati, 16 ricoverati in terapia intensiva e 711 morti. In seguito all’aumento delle infezioni nel Paese, a partire da lunedì 20 luglio sono entrate in vigore nuove restrizioni: l’ingresso di cittadini provenienti da 32 aree considerate a rischio è possibile solo con un test PCR negativo, spiega il Volksblatt. Per i cittadini di paesi terzi non provenienti dall’UE o dalla Svizzera si applica in linea di principio un divieto d’ingresso, a meno che non si provenga dall’area Schengen e che si presenti un test sierologico negativo che non sia più vecchio di 72 ore.

Gli effetti del Coronavirus sono importanti, la pandemia ha posto e pone ancora molti dinanzi a grandi sfide e diverse aree dell’economia austriaca sono rimaste gravemente colpite. Sempre il Volksblatt riferisce che lo Stato dell’Alta Austria ha stanziato ad esempio per i suoi 438 comuni un pacchetto d’aiuto di 344 milioni di euro per garantirne la liquidità e per permettere di investire nonostante la crisi. “Il ciclo economico regionale deve andare avanti, con il sostegno nel settore pubblico in modo che si possano garantire i posti di lavoro” – hanno concordato Stelzer, il suo vice Manfred Haimbuchner (Partito della Libertà Austriaco), il Consigliere di Stato Birgit Gerstofer (Partito Socialdemocratico d’Austria) ed il Consigliere di Stato Max Hiegelsberber (Partito Popolare Austriaco).

Secondo quanto si legge tra le prime pagine del giornale svizzero Neue Zuechter Zeitung, in Svizzera e Liechtenstein, il numero di nuove infezioni segnalato sabato 25 luglio all’Ufficio Federale della Sanità Pubblica ammonta a 148. Il Cantone di Ginevra sta rafforzando le proprie misure perché la situazione è peggiorata. Da ricordarsi che sabato 25 luglio, dopo una festa al club “Kapitel Bollwerk” a Berna, sono stati messi in quarantena 305 individui. In un articolo di nau.ch risulta che la crisi scatenata dal virus sta colpendo duramente l’industria svizzera. A luglio le aziende ottengono i risultati semestrali ed alcune di esse hanno registrato vendite inferiori come ad esempio ABB che registra un calo degli ordini del 14 % nel secondo trimestre, mentre gli ordini per il costruttore di ascensori Schindler è diminuito del 12 % e le vendite del 9. La crisi ha anche lasciato il segno sul mercato finanziario, ABS ha dovuto accettare il calo degli utili del dieci percento nell’ultimo trimestre.

M.S., L.R.

Recentemente il Regno Unito ha deciso di imporre la quarantena a tutti coloro che rientreranno dalla Spagna dopo il recente aumento di casi di coronavirus in questo Paese.

Secondo la BBC, il governo sta adottando delle misure di prevenzione le quali verranno applicate a tutti i viaggiatori provenienti da ogni parte della Penisola Iberica, incluse le Isole Canarie e le Isole Baleari.

Alcune fonti governative hanno affermato che la nazione è pronta ad agire, in modo da adottare tempestivamente le nuove regole riguardanti anche altri Paesi europei, come afferma The Guardian.

La notizia ha fatto infuriare migliaia di turisti delusi dal poco preavviso, lasciandoli nella confusione e incertezza totale, come si legge su Sky News.

Nonostante ciò alcune compagnie aeree hanno dichiarato che continueranno a garantire i loro servizi.

In Irlanda si sta valutando l’ipotesi di riaprire nuovamente le scuole, prevedendo un costo di circa 300 milioni di euro.

Come spiega The Irish Sun, nel budget verranno inclusi i salari per centinaia di insegnanti extra e i finanziamenti per l’igienizzazione degli ambienti.

Sarà il ministro della Pubblica Istruzione, Norma Foley, a presentare il nuovo piano in cui verranno definite le nuove regole per la riapertura delle scuole, come si legge su RTE.

Secondo The Irish Times,le nuove linee guida stabiliranno la distanza da mantenere all’interno delle classi, fatta eccezione per gli alunni più piccoli della scuola primaria dove è difficile far rispettare il distanziamento sociale.

S.C., S.P.

Il Ministro degli Esteri tedesco, Heiko Maas, ha dichiarato che la Germania è contraria alla partecipazione della Russia al G7. La Russia è stata estromessa dagli incontri con gli altri vertici di stato a seguito dell’annessione forzata della Crimea del 2014. Di altro avviso sono gli Stati Uniti che vedrebbero di buon occhio un ritorno della Russia nel G7, nonostante i paesi europei ritengano sia prima necessario risolvere la questione in Ucraina orientale e nonostante la richiesta del 23 luglio dei rappresentanti democratici statunitensi, che hanno presentato al Senato una risoluzione contro la partecipazione della Russia al G7. Tra Trump e Putin si è intanto svolta una conversazione telefonica per rafforzare la cooperazione e l’interazione commerciale tra i due paesi. I due leader hanno toccato anche il tema del programma nucleare iraniano, ribadendo la necessità di sforzi collettivi per mantenere il regime globale di non proliferazione nucleare. Al termine della conversazione, i presidenti si sono scambiati congratulazioni per il 45° anniversario del volo orbitale nell’ambito del programma spaziale congiunto “Unione-Apollo”. Questo è quanto ci riferisce l’agenzia di stampa Gazeta.

Per quanto riguarda invece la situazione epidemiologica in Russia e l’imminente apertura degli istituti scolastici, Il Ministero della Pubblica Istruzione prevede che le lezioni inizieranno nella forma tradizionale in presenza in quanto non sussiste un concreto rischio che il virus si continui a diffondere in tal modo, anche secondo le dichiarazioni del capo del dipartimento Sergei Kravtsov.

Lunedì, durante un briefing, Kravtsov ha affermato che il prossimo anno accademico dovrebbe iniziare nella forma tradizionale e che tutti i requisiti indicati dal Rospotrebnadzor, ovvero il Servizio Federale per tutela del benessere e dei diritti dei consumatori, saranno presi in considerazione al fine di massimizzare la sicurezza di bambini e insegnanti. Ad avvalorare tale scelta secondo il capo del dipartimento vi sarebbero i dati secondo cui non ci sono stati focolai alla fine dell’anno scolastico nelle scuole russe.

“Ci stiamo preparando ad aprire tradizionalmente le nostre scuole in generale, ma è chiaro che se per qualche motivo la situazione epidemiologica in un determinato comune non lo consentirà, allora, naturalmente, la salute dei bambini, degli insegnanti, dei genitori sarà la nostra priorità. Non sussiste un rischio concreto al momento, pertanto, ci manterremo sulla linea tradizionale con il consueto inizio del 1° settembre ” questa è la dichiarazione di Sergei Kravtsov riportata da Ria Novosti.

Infine, lo stesso Kravtsov ha smentito la prospettiva di adottare l’apprendimento a distanza su base continuativa.

S.N., D.S.

AFRICA

In Guinea, Kabinet Cissé, il neoeletto presidente del Ceni (la commissione responsabile dell’organizzazione delle elezioni nazionali), ha esposto il suo piano d’azione per le prossime elezioni presidenziali. Come riportato da Jeune Afrique, Kabinet Cissé intende discaccarsi dalla linea seguita dai suoi predecessori ed evitare di assecondare illegittimi interessi economici e politici. Infatti, il suo obiettivo è quello di promuovere delle elezioni libere, trasparenti e inclusive. Desidera partire da una riforma globale del Ceni in modo che alcuni dei membri nominati dai partiti politici, come i commissari, vengano relegati alla sola funzione amministrativa.

EA.V.

Il giornale Lusa informa che la pandemia di Covid-19 in Mozambico rallenta la lotta alla tubercolosi. L’anno scorso sono stati registrati 97 mila casi, mentre quest’anno se ne prevedono 103, secondo le autorità sanitarie. Questo compromette la meta stabilita dal governo, ma i progetti di sensibilizzazione e le risorse umane impegnate contro la tubercolosi sono state fermate a causa del Covid-19. Per quanto riguarda il Coronavirus, si registra un lieve aumento con 1507 casi totali. Nonostante ciò, il governo si prepara a investire sul turismo con un visto elettronico (e-visa) che aiuterà a collocare il Mozambico tra le mete turistiche più ambite entro il 2025, riferisce ancora Lusa.

D. F.

In Angola, come riporta Jornal de Angola, sono stati arrestati 11 cittadini: tra questi, sette si dedicavano all’uccisione di animali di varie specie, due fornivano armi da fuoco e munizioni e due donne invece si occupavano della vendita della carne. L’operazione è stata condotta dalla Polizia Nazionale e da operatori della protezione dell’ambiente nel parco Luengue-Luiana, dove è avvenuto l’arresto. I criminali sono stati trovati in possesso di due armi del tipo mauser, una mitragliatrice PKM, un fucile, 91 munizioni e 200 chili di carne.

M. P.

Più di 60 persone sono state uccise e decine sono rimaste ferite in un attacco in un villaggio nello stato del Darfur occidentale, in Sudan, secondo i funzionari delle Nazioni Unite.

Una dichiarazione rilasciata dall’Ufficio delle Nazioni Unite a Khartum ha affermato che uomini armati hanno preso di mira membri della tribù Masalit e hanno saccheggiato e bruciato case e parte del mercato locale.

La dichiarazione aggiunge che circa 500 uomini armati hanno attaccato il villaggio di Masteri, situato a 48 km da Geneina, la capitale dello stato del Darfur occidentale.

“Questo è stato solo l’ultimo di una serie di attacchi che ha provocato l’incendio di molti villaggi, il saccheggio di mercati e negozi e il danneggiamento di numerose infrastrutture”. Dopo l’attacco al villaggio di Masteri, circa 500 residenti locali hanno organizzato una protesta, chiedendo maggiore protezione da parte delle autorità.

Il primo ministro sudanese Abdullah Hamduk si è quindi impegnato a inviare nuove forze di sicurezza nel Darfur, come riportato dalla BCC Arabic.

S.H.

MEDIO ORIENTE

Il Ministro saudita del pellegrinaggio, Mohammed bin Taher Benten, aveva precedentemente dichiarato che “la salute e la sicurezza dei pellegrini è una priorità per le autorità saudite”, sottolineando che la riduzione del numero di pellegrini durante la stagione dell’Ḥajj dell’anno in corso è stata necessaria per garantire che il virus non si diffondesse, come riportato dalla CNN Arabic.

Siamo nel mese di Dhū l-Ḥajj, periodo dedicato al pellegrinaggio, e i fedeli selezionati elettronicamente hanno già iniziato ad arrivare alla Mecca Al-Mukarramah.

Quest’anno l’Ḥajj è limitato ai cittadini e ai residenti del Regno dell’Arabia Saudita che hanno soddisfatto le condizioni preliminari e sono stati sottoposti a procedure di quarantena.

Il ministero del pellegrinaggio ha spiegato che i pellegrini sono stati scelti tra circa 160 nazionalità residenti nel Regno, mentre il numero di pellegrini è stato significativamente ridotto per garantire la compatibilità con le misure di distanziamento sociale mirate a limitare la diffusione del coronavirus.

L’esercito israeliano ha dispiegato batterie antimissili e artiglieria lungo il confine settentrionale con il Libano, alla luce delle tensioni su entrambi i lati del confine dopo che, pochi giorni fa, un membro della milizia Hezbollah è stato ucciso in un attentato vicino a Damasco attribuito a Israele.

Uno stato di allerta incombe sul confine settentrionale di Israele, in previsione di una risposta della milizia Hezbollah all’uccisione di Ali Kamel Mohsen.

Fonti militari israeliane hanno suggerito che Hezbollah potrebbe effettuare un attacco contro i soldati israeliani nelle aree di confine, in un tentativo di rappresaglia per l’uccisione di Mohsen.

Tra i possibili scenari, secondo le fonti, Hezbollah potrebbe attaccare attraverso missili anti-armatura contro un veicolo militare israeliano o prendere di mira i soldati israeliani utilizzando dei cecchini vicino al confine, come sottolineato da Sky News Arabia.

S.H.

AMERICA

Negli Stati Uniti il The Guardian ha riportato che Portland (Oregon) è diventato l’epicentro nazionale degli scontri tra i manifestanti e gli agenti federali, poiché la campagna di rielezione di Donald Trump, incentrata sulla legge e sull’ordine, si è scontrata con le proteste per la brutalità della polizia e il razzismo. Trump ha inviato agenti delle agenzie del Dipartimento di giustizia e del Dipartimento di sicurezza interna (DHS) per rafforzare, e in alcuni casi sostituire, la polizia locale.

Su The Guardian si legge che Ron Wyden, senatore americano dell’Oregon, ha detto in un comunicato che “le tattiche violente messe in atto da Donald Trump e dalle sue forze paramilitari contro i manifestanti pacifici sono quelle di un regime fascista, non di una nazione democratica”.

S.C., S.P

In Canada, sabato 25 luglio, a Montréal ha avuto luogo una protesta pacifica durante la quale centinaia di persone si sono riunite per esprimere il rifiuto di indossare la mascherina come misura contro la pandemia da Coronavirus. Come riportato da Journal de Montréal, alcuni manifestanti considerano esagerate misure di sicurezza come l’uso della mascherina poiché il numero di casi positivi e di vittime rimane basso; altri invece affermano persino che il virus Covid-19 sia un’invenzione.

EA.V.

Fino alla fine di marzo, nei Paesi dell’America Latina, si stava registrando un graduale sviluppo economico, ma la pandemia, che ha colpito particolarmente questa area geografica, non solo ha costretto tale crescita ad un brusco rallentamento anzi, secondo la Comisión Económica para América Latina y el Caribe, ha provocato una regressione nel livello del PIL. Secondo un articolo della BBC, infatti, il Perù e l’Argentina subiranno gravi danni economici, mentre le finanze di Paraguay e Guatemala saranno più preservate.

Il governo peruviano, a causa della rapida diffusione dei contagi, ha disposto una lunghissima quarantena – dal 16 marzo fino ai primi di luglio – che ha penalizzato tutti i settori commerciali; oltre ad aver avuto conseguenze all’interno dei confini nazionali, le ripercussioni sono state evidenti nei rapporti economici con gli Stati esteri, in particolare con i suoi maggiori partner commerciali, Cina e USA, che hanno quasi dimezzato la richiesta di prodotti peruviani.

Similmente in Argentina, i gravi problemi di debito pubblico, presenti fin dallo scorso anno, si sono aggravati a causa dell’inevitabile imposizione del lockdown.

Il Paraguay e il Guatemala, invece, grazie ad una tempestiva e ben organizzata gestione della pandemia, hanno potuto salvaguardare la loro agricoltura, garantendo la coltivazione e l’esportazione di soia, zucchero e cardamomo e mantenendo così stabile un settore che ha grande impatto sulle economie di questi due Paesi.

L.C, M.D.F. e I.V

In Brasile il giornale UOL riporta la notizia della denuncia al presidente Jair Bolsonaro per reati contro l’umanità e genocidio al Tribunale Penale Internazionale. L’iniziativa è portata avanti da una coalizione di più di un milione di persone che lavorano nell’ambito sanitario e da enti stranieri. La Rete Sindacale Brasiliana UNISaúde accusa il presidente di gravi mancanze e ritardi nella prevenzione del Covid-19. Il comportamento negazionista e negligente ha infatti contribuito più di 80 mila decessi. Per il governo non è una novità, qualche mese fa era stata presentata un’altra denuncia nello stesso tribunale per rischio di genocidio del popolo indigeno. Nel 2019 invece, sono arrivate all’ONU 35 denunce. Attualmente il Brasile è uno dei Paesi più colpiti dalla pandemia, conta infatti 2,42 milioni di contagiati e 87 mila decessi. In questa settimana si è registrato un record di decessi in 24 ore: la media è stata di circa 1097 persone.

M.P.

ASIA

In Cina, come riportato dal Global Times, si sta svolgendo la 23° edizione dello “Shanghai International Film Festival”, uno dei più grandi festival cinematografici dell’Asia orientale, organizzato dalla Shangai Municipal Administration of Culture and Media Entertainment group.

Il prestigio internazionale del Festival cinese è comparabile con quelli di Cannes, Venezia e Berlino.

A causa dell’epidemia, l’evento presenterà attività online e offline a cui parteciperanno personaggi nazionali e internazionali, per un totale di 46 film provenienti da 8 grandi paesi: Cina, Hong Kong, Taiwan, Corea del Sud, Giappone, Filippine, Indonesia e Malesia.

 Il cinema italiano sarà omaggiato con una rassegna di film dedicati al centesimo anniversario della nascita del regista Federico Fellini, al quale la Cina dedicherà una retrospettiva organizzata dal Consolato Generale d’Italia a Shangai e l’ufficio di Promozione Internazionale Cinema Classico dell’Istituto Luce-Cinecittà. Dieci sono i film selezionati tra quelli più famosi del regista, tra cui spiccano La Dolce Vita, Amarcord e otto e mezzo.

L’evento si propone di ripristinare la fiducia nello sviluppo dell’industria cinematografica e televisiva e promuovere la ripresa del lavoro affinché vengano ripristinati quegli sforzi che Shangai da anni fa nel tentativo di diventare capitale internazionale della cultura.

Il tema del poster del festival di quest’anno è “reunion”, indicando che i fan potranno “riunirsi” finalmente con i film sullo schermo dopo sei mesi senza poter andare al cinema.

Oltre 700 espositori provenienti da circa 70 paesi e regioni si uniranno al mercato internazionale del cinema e della televisione online quest’anno, 100 in più rispetto a quello dell’anno scorso, ha detto Xu, direttore della sezione marketing del Festival, aggiungendo che alcuni di loro sono aziende rinomate come Paramount, Sony, Universal Pictures, Shochiku del Giappone, della BBC e dei film tedeschi.

Oltre alle proiezioni cinematografiche, l’evento ha aggiunto quest’anno proiezioni all’aperto e proiezioni online agli amanti del cinema. Più di 320 film d’oltremare e nazionali saranno proiettati in tutta Shangai.

I grandi appassionati di cinema consigliano una selezione di quattro film cinesi assolutamente da non perdere:

 per gli appassionati di noir Il lago delle oche selvatiche, per gli amanti del 3D e dei droni un lungo viaggio nella notte, per i cultori del regista Jia Zhangke swimming out til the sea turns blue e per una panoramica generazionale della Cina contemporanea the cloud in her room.

Il SIFF è visto dalla Cina come un evento simbolico che faciliterà un’ulteriore e più rapida ripresa dell’industria cinematografica, fortemente colpita dalla pandemia.

G.R.

OCEANIA

In Australia il The Guardian ha riportato che la Corte Suprema del Nuovo Galles del Sud si è pronunciata a favore della polizia, vietando una protesta prevista per martedì a Sidney in onore di David Dungay Jr, un uomo indigeno morto in un carcere della città nel 2015. Nonostante ciò gli attivisti affermano che la protesta andrà avanti e la nipote Paul Silva ha dichiarato al The Guardian: “la nostra famiglia scenderà in strada per chiedere giustizia”.

Nonostante le forze di polizia del NSW riconoscono e sostengono il diritto degli individui di esercitare la libertà di parola, eventi del genere sono attualmente soggetti a restrizioni ai sensi della legge sulla salute pubblica e in quanto tali, la polizia non esiterà a intervenire.

S.C, S.P

Rassegna stampa a cura di:

Ariela Capuano (responsabile lingua inglese)
Salvina Calanducci e Simona Picci (lingua inglese)
Giulia Deiana (responsabile lingua francese)
Silvia Calbi e Elen’Alba Vitiello (lingua francese)
Alessandra Semeraro (responsabile lingua spagnola)
Lavinia Cataldi, Michela Di Franco e Ilaria Violi (lingua spagnola)
Veronica Battista (responsabile lingua portoghese)
Martina Pavone e Diana Fagiolo (lingua portoghese)
Silvia Santini (responsabile lingua tedesca)
Michela Sartarelli e Laura Razzini (lingua tedesca)
Clarissa Giacomini (responsabile lingua russa)
Silvia Noli, Diana Sandulli (lingua russa)
Sara Zuccante (responsabile lingua araba)
Samar Hassan (lingua araba)
Claudia Lorenti (responsabile lingua cinese & coordinatrice del progetto)
Gioia Ribeca (lingua cinese)

#POLITICAFFÈ

Pubblicato il

E intanto Trump raddoppia gli sforzi per il vaccino. Sarà grazie alle rivalità politiche che ci salveremo dal virus?

Stampa statunitense

Da sentirsi in pericolo a rappresentare il pericolo. Con oltre 70 mila nuovi casi registrati ogni giorno, gli Stati Uniti d’America contano oltre 4 milioni e 150 mila casi di Coronavirus ad oggi, secondo i dati forniti dalla Johns Hopkins University. È di questi giorni l’annuncio dell’amministrazione Trump di un contratto da 2 miliardi di dollari con Pfizer e BioNTech per 100 milioni di dosi del vaccino per il Covid-19. Nonostante non ne sia ancora stato sviluppato uno e non sia chiaro se la versione proposta da Pfizer funzionerà, si inizia a vedere una luce di speranza in fondo a questo tunnel. Sarà il settore privato a comprare la maggior parte dei vaccini negli Stati Uniti d’America e non il governo.

Il New York Times riporta come l’approccio adottato da Trump sia simile a quello suggerito dal candidato democratico Joseph Biden. Infatti, il piano di risposta alla pandemia proposto da Biden prevede che la nazione aumenti la produzione su larga scala di tutti i potenziali vaccini per assicurare alla popolazione statunitense, e dunque non solo alle persone benestanti, l’accesso alle nuove terapie.

Il POLITICO afferma che il Presidente Trump ha scommesso che un vaccino efficace contro il Coronavirus costituirà la sorpresa del mese di ottobre che lo catapulterà al secondo mandato. Tuttavia, le tempistiche non si stanno rivelando favorevoli per l’attuale Presidente nonostante gli sforzi della Casa Bianca. Sono numerose le perplessità del mondo scientifico circa l’affidabilità di un vaccino sintetizzato in pochi mesi e senza essere noti i possibili effetti collaterali nel lungo periodo. Una corsa contro il tempo per Trump – e una corsa all’oro per le aziende farmaceutiche che vogliono giungere per prime alla scoperta del vaccino strategico – più che per la salute della popolazione, per la rielezione alla Presidenza degli Stati Uniti d’America. Inoltre, questa corsa alla prevenzione potrebbe non garantire, oltre l’efficacia, soprattutto la sicurezza del vaccino giacché non sussistono i tempi necessari minimi per garantire la quasi totale sicurezza delle dosi.

Per questo motivo, in attesa della scoperta di un vaccino utile, diversi consulenti di Trump hanno sollecitato il Presidente a rifocalizzare la sua attenzione e la sua energia su azioni attuabili nel breve periodo e ad assumere un ruolo più attivo nel condurre la lotta contro la pandemia. Questo fatto viene riproposto anche dalla CNN, la quale racconta anche dell’intenzione di Trump di voler riaprire le scuole nelle prossime settimane, non seguendo le indicazioni della comunità scientifica, ma perseguendo i propri interessi in vista delle prossime elezioni. Infatti, gran parte dell’elettorato repubblicano chiede la riapertura delle scuole.

La CNBC parla di un accordo storico raggiunto tra il Presidente Trump e le società Pfizer e BioNTech, che stanno studiando insieme quattro potenziali vaccini anti-Covid. L’affare serve a garantire agli Stati Uniti l’acquisizione di 100 milioni di dosi qualora il vaccino dovesse rivelarsi efficace, più la possibilità di acquistare 500 milioni di dosi addizionali. Trump ha detto che gli Stati Uniti stanno “incredibilmente bene” nella ricerca medica e nello studio dei potenziali vaccini. Un’affermazione che risulta altisonante poiché pronunciata nel momento in cui il Paese sta registrando una nuova crescita vertiginosa di contagi.

Il quotidiano della regione del Triangolo, News & Observer, pone invece rilievo sulla visita programmata di Trump al centro Fujifilm Diosynth Biotechnologies a Morrisville, un’azienda farmaceutica che produce sostanze per la proteina NVX-CoV2373, candidata al vaccino di Novavax. Il governo federale ha infatti parlato all’inizio di luglio dell’intesa di 1,6 miliardi di $ con Novavax per dimostrare che sarà possibile giungere alla produzione su scala commerciale del vaccino. Questo atto si collega dunque alla campagna che l’amministrazione Trump sta sviluppando per mostrare la spinta americana a sviluppare un vaccino.

Il New Yorker sviluppa una lunga riflessione con cui esprime perplessità circa l’effettiva efficacia di questa energica corsa contro il tempo sui vaccini. Ricorda che a maggio Trump ha lanciato il piano chiamato Operation Warp Speed, l’operazione che dovrebbe condurre entro la fine dell’anno alla consegna di centinaia di milioni di dosi del vaccino anti-Covid, e che nell’immediato ha suscitato grande speranza; ma nella scienza i fatti sono ben più complessi. Innanzitutto, il periodico statunitense rinvia al fatto che le ricerche siano ancora indirizzate verso lo studio di tutti i possibili effetti della virus, e per di più si stratta di una malattia che fin da subito si è dimostrata essere multiforme e complessa. Si è rivelata, in alcuni casi, come una malattia asintomatica e, in altri, ha condotto rapidamente alla morte, a seconda di alcuni fattori che non sono stati ancora compresi. Anthony Fauci ha anche aggiunto la possibilità che alcuni sopravvissuti potrebbero presentare effetti debilitanti per tutta la vita. Studi recenti hanno poi dimostrato come alcuni contagiati non abbiano sviluppato un’immunità duratura; è dunque altrettanto possibile che il vaccino possa fornire una copertura solo iniziale, per poi svanire. È difficile inoltre elaborare una vaccinazione capace di conferire immunità a diverse fasce di età e con diversi gradi di vulnerabilità. Non solo, un vaccino di prova, oltre a non conferire protezione, potrebbe facilitare il virus ad attaccare le cellule; di conseguenza è rischioso affrettarsi nel procedere con le prove umane. Margaret Heckler nel 1984 disse che il vaccino per l’AIDS sarebbe stato disponibile nel giro di due anni, eppure ancora oggi non esiste un vaccino. Ecco, gli scienziati temono che le promettenti previsioni dell’amministrazione Trump siano destinate a rivelarsi come quelle dell’amministrazione Reagan: errate.   

Chiara Aveni e Gaia Natarelli

FONTI

Vaccine, U.S.-China, Mars: Your Thursday Briefing disponibile su https://www.nytimes.com/2020/07/22/briefing/vaccine-america-china-mars.html, consultato il 25/07/2020

The U.S. Commits to Buying Millions of Vaccine Doses. Why That’s Unusual disponibile su https://www.nytimes.com/2020/07/22/upshot/vaccine-coronavirus-government-purchase.html, consultato il 25/07/2020

Is Trump on track for an October vaccine surprise? disponibile su https://www.politico.com/news/2020/07/22/trump-october-vaccine-surprise-coronavirus-379278, consultato il 25/07/2020

Trump’s pandemic reversals betray anxiety about November election hopes disponibile su https://edition.cnn.com/2020/07/21/politics/donald-trump-coronavirus-masks-briefings-election-2020/index.html, consultato il 25/07/2020

President Trump touts Pfizer and BioNTech coronavirus vaccine: ‘We think we have a winner’ disponibile su https://www.cnbc.com/2020/07/22/trump-applauds-government-contract-with-pfizer-and-biontech-says-he-thinks-vaccine-is-a-winner.html, consultato il 24/07/2020

Trump to visit North Carolina biotech company, discuss vaccine efforts Monday disponibile su https://www.newsobserver.com/news/politics-government/article244445582.html, consultato il 24/07/2020

The long game of coronavirus research disponibile su https://www.newyorker.com/science/medical-dispatch/the-long-game-of-coronavirus-research, consultato il 25/07/2020b

#ATUTTOMONDO

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La rassegna stampa internazionale dell’UNINT

Quattrocentottantaquattro nuovi positivi al virus nello stato di Victoria in Australia e cinquantanove deceduti per Covid senza un’identità riconosciuta in Spagna. Tianwen-1, la prima sonda su Marte lanciata in Orbita dalla Cina. In Brasile stime positive per il 2033 per quanto riguarda il sistema fognario e l’accesso ad esso anche nelle aree più povere. Percentuale negativa del 33,17% di affluenza alle urne in Siria.

EUROPA

Apriamo le notizie inerenti la Spagna con un triste mistero: secondo l’articolo di El País, sarebbero 59 i cittadini deceduti per Covid-19 senza identità, i cui corpi giacciono in una cella frigorifera dell’Instituto Anatómico Legal de la Ciudad de la Justicia dallo scorso aprile 2020.

Dopo 70 giorni senza nessun cenno da parte di qualsiasi familiare, parente o conoscente di questi ultimi, il governo della Comunità di Madrid ha preso la decisione di spostarli nel cimitero a sud della capitale, nel quale riposeranno in pace per i prossimi dieci anni.

Sempre secondo lo stesso articolo, la maggior parte di queste vittime superava i 65 anni di età e il loro decesso risale a prima dello scorso 21 aprile, quando il virus si espandeva senza sosta, soprattutto nelle strade madrilene; 40 di loro sono mancati in ospedali, mentre i restanti 19 in case di riposo.

A Mérida, capoluogo dell’Estremadura, invece, sono giornate di festa: l’articolo di 20 minutos ci racconta come si celebra in questi giorni il Festival del Teatro Classico, alla presenza del re Felipe accompagnato dalla moglie Leticia e dalle figlie, la principessa Leonor e l’Infanta Sofía. Secondo quanto riportato dall’articolo, la presenza delle figlie del sovrano rafforza il messaggio di sostegno che la Famiglia Reale vuole trasmettere per supportare tanto il turismo culturale quanto gli spettacoli teatrali.

L.C, M.D.F. e I.V

In Belgio, Karine Moykens, la presidente del comitato interfederale Testing & Tracing (collegio responsabile del tracciamento dei contatti delle persone positive al Coronavirus) ha chiesto al Consiglio di Sicurezza Nazionale di rendere obbligatorio redigere liste di presenze per tutti i tipi di eventi. Secondo quanto riportato dal quotidiano Le Soir, è compito degli organizzatori stilare una lista indicando nome, cognome e numero di telefono di ogni partecipante. In questo modo, le liste in questione potranno essere consegnate al personale qualificato per il tracciamento nel caso in cui una persona infetta abbia partecipato ad un evento.

EA.V.

In Francia, a partire dal 20 luglio, è diventato obbligatorio l’uso della mascherina nei luoghi pubblici chiusi per combattere la pandemia del Coronavirus; in caso di violazione la sanzione è di 135 euro. Come riportato da France 24, tale decisione ha riaperto il dibattito sul prezzo delle mascherine. Secondo un sondaggio pubblicato dal quotidiano Le Parisien, una famiglia con due figli spenderebbe 228 euro al mese per le mascherine usa e getta e 96 euro per le mascherine lavabili.Vari partiti di sinistra hanno richiesto che lo Stato si faccia carico delle spese, ma il presidente Macron ha respinto la proposta, promettendo tuttavia un aiuto per i più svantaggiati.

EA.V.

In Svizzera, il partito Union Démocratique du Centre da oltre dieci anni si batte per l’espulsione sistematica dei criminali stranieri dalla Svizzera e attualmente il relativo tasso di espulsione è solo del 58%. Come riportato da Le Temps, la tabella pubblicata dall’Ufficio federale di statistica (UST) rivela un vero e proprio mosaico di pratiche cantonali divergenti. Da un lato, i più restrittivi, come Lucerna, Zugo, i Grigioni e Ginevra, espellono i trasgressori almeno nell’80% dei casi. D’altra parte, ci sono i cantoni più “lassisti”, come Neuchâtel, Giura, Vallese e Friburgo, che permettono agli stranieri condannati di rimanere in Svizzera nel 70-80% dei casi. L’UDC vorrebbe trovare il sostegno del popolo, come è avvenuto nel 2010, quando il famoso manifesto delle pecore bianche che cacciano le pecore nere (rappresentanti gli immigrati) dalla Svizzera aveva colpito nel segno portando il partito alla vittoria.

S.C.

In seguito al Consiglio Europeo terminato questa settimana a Bruxelles, è stato annunciato che il Portogallo riceverà un fondo di 45 miliardi di euro in sussidi economici per il periodo che va dal 2021 al 2027. Di questa cifra, è stato già reso noto che 300 mila saranno destinati alla regione dell’Algarve, la più colpita economicamente dalla pandemia, e 35 mila verranno destinati alle regioni autonome di Azzorre e Madeira, informa Lusa. Inoltre, per la prima edizione del premio Umanità di quest’anno, la fondazione Gulbenkian ha nominato come vincitrice Greta Thunberg, che ha accettato il premio di 1 milione di euro e dovrà recarsi a Lisbona per la cerimonia ufficiale. La giovane attivista ha già dichiarato che devolverà la somma in vari progetti dedicati ai cambiamenti climatici attraverso la sua fondazione, riferisce Público. Inoltre, continua il rischio elevato di incendi in tutti i distretti del Paese, significativo l’incendio nell’area di Abrantes, Santarém, dove una equipe di 394 pompieri è stata impegnata nell’abbattimento di un incendio in un’area boschiva, riporta ancora Público.

D.F.

Stando a quanto si legge sulle prime pagine del giornale Die Zeit, le aziende in Germania sembrano resisterealla crisi da coronavirus. Grazie ad uno studio internazionale condotto dal noto gruppo bancario HSBC emerge che gli aiuti finanziari e la gestione iniziale della crisi da parte del sistema federale tedesco hanno permesso a quasi la metà delle imprese di continuare a lottare. Infatti, tradotto in numeri, la Germaniaregistrala più bassa percentuale di aziende gravemente colpite sul piano economico: (solo) il 53% rispetto al 72% riscontrato su base globale.

Le contromisure adottate dallo Stato tedesco, come il differimento delle scadenze fiscali e le riduzioni sui pagamenti anticipati, da una parte hanno centrato lo scopo di creare una liquidità immediata per i contribuenti più in difficoltà, dall’altra, è ovvio che questo abbia fatto crollare il gettito fiscale nelle casse pubbliche. Secondo il rapporto mensile del Ministero federale delle Finanze, come si legge su un articolo di Die Zeit , nel primo semestre del 2020 i ricavi sono diminuiti del 9,1% rispetto all’anno precedente. In particolare, nel mese di giugno l’IRPEG è diminuito di ben il 38%, l’IRPEF del 14% e l’IVA circa del 18%. Per far fronte al periodo attuale di grande difficoltà economica, molte aziende hanno attuato una temporanea riduzione dell’orario di lavoro ai loro dipendenti, evitandone così la disoccupazione, che tuttavia nel bilancio finanziario registra un calo dell’imposta sul reddito da lavoro del 7,3%.

A preoccupare è anche il drammatico impatto sul traffico aereo, registrato in Germania al 93,7%. A tal proposito, è di questi giorni la disputa sul taglio ai salari tra la compagnia aerea low cost Ryanair e il sindacato tedesco Cockpit (Vc) che rappresenta i piloti di aereo. Stando a quanto riportato sul giornale Der Spiegel, quest’ultimo avrebbe rifiutato un’intesa sui tagli alle retribuzioni, necessari a causa delle ripercussioni economiche da lockdown e, per questo motivo, la compagnia sarebbe pronta a chiudere le proprie sedi e licenziare i dipendenti in Germania. Gli aeroporti di Berlino-Tegel e Düsseldorfsperimenteranno la chiusura degli uffici Ryanair già a partire dalla fine di settembre, e la base presente all’aeroporto Hahn di Francoforte seguirà il primo novembre. Secondo il sindacato Cockpit soltanto poco meno della metà dei piloti tedeschi si diceva favorevole ad un accordo, che per la maggior parte dunque è risultato inadeguato. In effetti, Ryanair garantirebbe la sicurezza del posto di lavoro fino al marzo 2021, mentre i tagli alle retribuzioni sarebbero da applicarsi fino al 2024. Anche in Austria la compagnia aveva minacciato di chiudere la sede di Vienna e quindi di licenziare circa 300 dipendenti, ma dopo le resistenze iniziali i sindacati dei piloti e degli assistenti di volo hanno accettato i tagli imposti.

M.S., L.R.

In Russia, le iniziative prese dal governo per stimolare il turismo interno seguono la stessa linea di quelle adottate dal governo italiano: difatti, esse prevedono un programma di rimborso per i viaggi all’interno della Federazione.

Secondo il capo dell’Agenzia Federale per il Turismo, Zarina Doguzovaja, è stato deciso che “al programma parteciperanno tutte le regioni russe”. Apprendiamo dall’agenzia di stampa RT che inizialmente si pensava a delle limitazioni, ma poi l’agenzia ha deciso di estendere l’opportunità di aderire a tutti i territori della Federazione, affinché i cittadini russi abbiano una scelta più variegata possibile. Il rimborso per l’acquisto di viaggi in Russia, tuttavia, avviene non senza condizioni, le quali sono state definite dal Consiglio dei ministri in data 22 luglio. Il decreto firmato dal primo ministro Michail Mišustin prevede il rimborso per i viaggi della durata di almeno cinque notti e con pagamento attraverso la carta “Mir”. Dal decreto emerge inoltre che il cashback promesso ammonta al 20% della somma complessiva spesa per il viaggio.

Per questo provvedimento, mirato a sviluppare il turismo interno e quindi a incoraggiare i cittadini russi a viaggiare nell’estate 2020, il governo ha stanziato 15 miliardi di rubli, poco più di 181 milioni di euro.

Parlando di sicurezza nazionale ed estera i servizi federali per la sicurezza della Federazione Russa (FSB) hanno arrestato 22 terroristi appartenenti al Movimento Islamico dell’Uzbekistan presente nel territorio federale attraverso diverse cellule diffuse in tre diverse regioni della Russia. Sono ora detenuti tra Mosca, Novosibirsk e Krasnoyarsk. Secondo le forze dell’ordine, queste cellule erano incaricate di arruolare persone, addestrarle e inviarle nelle zone di combattimento. Inoltre, le cellule si occupavano di inviare denaro a un’organizzazione terroristica in Siria.

Nei nascondigli dei terroristi sono stati rinvenuti letteratura religiosa vietata e video di propaganda dell’organizzazione terroristica internazionale Movimento Islamico dell’Uzbekistan, insieme con passaporti e documenti falsi impiegati per svolgere attività illegali. Il Movimento era stato dichiarato illegale in Russia da una sentenza della Corte Suprema del 2003.

Alcuni dei terroristi si nascondevano a Nalchik, dove gli agenti dell’FSB hanno rinvenuto ordigni esplosivi e materiali per la fabbricazione di bombe, insieme a fucili, una carabina, diverse munizioni e due pistole.

Un giorno prima della cattura, era stato sventato un ulteriore attacco terroristico organizzato nella Repubblica di Cabardino-Balkaria, nel territorio del Caucaso. Il 17 luglio è inoltre stato arrestato a Chabarovsk un uomo di 32 anni che aveva l’intento di compiere “attentati terroristici in centri affollati” tramite ordigni incendiari.

S.N., D.S.

In Gran Bretagna il Partito Laburista si è scusato “senza riserve” e, come riporta The Guardian, ha versato una somma a sei cifre a sette ex dipendenti e a un giornalista veterano della BBC, dopo aver ammesso di averli diffamati in seguito a un’inchiesta di Panorama sulla sua gestione dell’antisemitismo. Secondo The Irish Times, si tratta di una somma che si aggira tra le 600.000 e le 750.000 sterline.

Keir Starmer, successore di Jeremy Corbyn alla guida del Partito Laburista inglese, prende una posizione segnando un nuovo rapporto con la comunità ebraica locale e con Israele: “L’antisemitismo è stato una macchia per il Partito, ho visto il dolore che ha causato nella comunità ebraica. Chiedo scusa a nome del Partito laburista”. “Se vogliamo ripristinare la fiducia della comunità ebraica, dobbiamo dimostrare un cambiamento di leadership”, cita Ynetnews.com.

S.C., S.P.

AFRICA

In Algeria, due attivisti di Hirak, il movimento popolare anti-regime, sono stati processati per «attacco all’integrità del territorio» e «messa in pericolo del Presidente della Repubblica». Come riportato da Le Monde Afrique, il sistema giudiziario algerino ha condannato i due militanti, Ahmed Sidi Moussa e Yasser Kadiri, a sei mesi di prigione. Sono stati processati sulla base di un nuovo Codice penale adottato in aprile e denunciato dagli attivisti dei diritti umani per interferenze dello Stato nel diritto alla libertà di espressione. Secondo il Comitato nazionale per il rilascio dei detenuti (CNLD), quasi 60 “prigionieri di coscienza” sono attualmente dietro le sbarre, la maggior parte per dei contenuti postati su Facebook.

S.C.

Un’organizzazione non-governativa in Mozambico ha affermato che la violenza armata, presente nella zona di Cabo Delgado, ha portato sia un clima di guerriglia, provocando 250 mila sfollati e più di mille decessi, sia una diminuzione dei controlli delle frontiere e degli sbarchi, aprendo un corridoio strategico per il traffico di sostanze illecite, come riporta Lusa.

D. F.

In questi ultimi giorni in Angola si è discusso dell’investimento di circa 53 milioni di dollari all’anno da parte dell’ONU, come riporta Jornal de Angola. La somma è destinata allo sviluppo del Paese: si partirà con nuovi programmi governativi per la società civile e quella accademica. L’ONU ha inoltre sottolineato che in questo momento è fondamentale rendere l’acqua potabile un bene di tutta la popolazione. In più, l’organizzazione ha anche elogiato il governo angolano per le misure prese per combattere il Coronavirus come l’utilizzo obbligatorio della mascherina. Per questo motivo, saranno investiti 36 milioni di dollari per sostenere il Paese in questa battaglia.

M. P.

 La Turchia ha ampliato la cerchia della sua ultima offensiva nel nord dell’Iraq contro i militanti curdi, per raggiungere una profondità senza precedenti, accompagnata dalla costruzione di basi militari. Questa “silenziosa espansione” fa parte di una nuova strategia per espandere militarmente i confini turchi.

La nuova campagna transfrontaliera di Ankara, soprannominata “l’Artiglio“, attira meno attenzione rispetto alle sue incursioni nella vicina Siria, come riportato da Sky News Arabia.

Ciò è in parte dovuto al fatto che le forze turche sono presenti in Iraq da molto tempo, ma quella presenza fa parte di una strategia volta a spingere le linee di combattimento oltre i confini dopo anni di conflitti e spargimenti di sangue in patria.

La Turchia ha iniziato a bombardare già da diversi giorni il nord dell’Iraq, nel silenzio della comunità internazionale, col pretesto di voler stanare i combattenti curdi del Partito dei Lavoratori Curdi (PKK), che dominano l’area sud-orientale della Turchia.

Dopo che gli sforzi per la pace sono crollati nel 2015, in Turchia sono scoppiati aspri combattimenti. Da allora, il governo del presidente Tayyip Erdogan ha cercato di affrontare quelle che sostiene siano le “radici della crisi”. Ma quale sarà il vero intento del leader turco?

S.H.

Per la prima volta nella storia del Sudan, il primo ministro Abdullah Hamdouk ha annunciato la nomina di due donne alla carica di governatrici. Amal Ezz El-Din Othman è stata infatti nominata governatrice dello Stato del Nord e Amna Ahmed El-Makki dello Stato del fiume Nilo, come riportato da Sky News Arabic.

Quanto alla scelta delle due donne, sottolineando l’applicazione di criteri di valutazione rigorosi, Hamdouk ha dichiarato: “Volevamo mantenere un equilibrio nella questione della partecipazione delle donne. Il loro contributo sarà positivo, significativo e ininterrotto”. Ha poi aggiunto: “Ciò che siamo riusciti a raggiungere non è un traguardo storico, ma è un passo nella giusta direzione. Dobbiamo affrontare realmente questo problema, in un modo che non si limiti esclusivamente agli slogan ma si traduca in risultati concreti “.

S.H.

MEDIO ORIENTE

Il partito Ba’th, al potere in Siria da più di mezzo secolo, ha ottenuto di nuovo la maggioranza dei seggi alle elezioni parlamentari che si sono svolte di recente. Queste elezioni hanno incluso per la prima volta aree detenute dall’opposizione durante il conflitto. Tuttavia, le elezioni hanno tenuto lontano qualsiasi forma di opposizione effettiva sul campo, al punto di essere etichettate dagli oppositori come “un gioco” i cui risultati erano già noti.

Il movimento del presidente Bashar al-Assad e dei suoi alleati ha vinto la maggioranza dei seggi aggiudicandosene 177 su 250 nell’Assemblea del Popolo, come sottolineato da France24.

L’affluenza alle urne ha registrato una percentuale negativa del 33,17%, paragonata al 57,56% del 2016, secondo i risultati ufficiali annunciati dal capo della commissione giudiziaria, Samer Zumreeq, che sovrintende al processo di voto.

S.H.

AMERICA

Il governo degli Stati Uniti ha recentemente richiesto alla Cina di sospendere ogni attività del suo consolato a Huston, Texas.

Secondo la notizia riportata da CNN, sono avvenuti diversi disordini fuori dal consolato cinese, situato su Montrose Boulevard, richiedendo l’intervento della polizia locale.

Morgan Ortagus, portavoce del Dipartimento di Stato, ha dichiarato che la chiusura sarebbe una misura cautelare per la protezione delle informazioni private americane, come si legge su USA Today.

La Cina ha subito risposto all’attacco definendo l’azione “illegale” e minacciando di prendere provvedimenti a riguardo, mentre l’amministrazione di Trump ha accusato i cittadini cinesi di aver sottratto informazioni sulla ricerca scientifica, secondo il New York Times. Tuttavia, il governo americano non ha fornito spiegazioni riguardo la chiusura e sulle sue ripercussioni, come riportato da CBS News.

S.C., S.P

Il Consiglio di Calgary, in Canada, ha votato in maggioranza a favore della legge che renderà le mascherine obbligatorie anche nei luoghi pubblici al coperto. Un provvedimento dovuto al numero sempre più crescente di casi di coronavirus, secondo CBC.

La nuova legge è stata presentata da Sampson, capo dell’Agenzia per la gestione delle emergenze di Calgary, e da Choi, responsabile dei servizi strategici della città, ed entrerà in vigore dal primo di agosto, come riferisce Global News.

Il voto è arrivato dopo circa tre ore di dibattito con un risultato di 12-3, come dichiara CTV News.

S.C., S.P.

In questo momento storico piuttosto vulnerabile, sia sul piano internazionale sia nazionale dei singoli Paesi di tutto il mondo, è opportuno spendere qualche parola sulle nuove spinte di protezionismo tra Stati Uniti e Cina che rischiano di compromettere la stabilità, in senso lato, anche dei Paesi dell’America Latina. Infatti, come ormai attestato da varie fonti, anche La Vanguardia testimonia una nuova probabile “guerra fredda commerciale”, parole pronunciate dal ministro cinese degli affari esteri Wang Yi rivolte alla Casa Bianca.

In che maniera, dunque, tutto ciò coinvolge i Paesi latino-americani? L’attuale presidente della Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC), il brasiliano Roberto Azevedo, si dimetterà dal suo incarico, aprendo la strada a nuovi otto candidati che dovranno assumere il ruolo navigando in “questo mare turbolento”, El Pais. Ecco così che il protagonista latino-americano della scalata per la presidenza dell’organizzazione diviene il Messico, con la proposta del diplomatico, politico ed economista Jesús Seade, che ha alle spalle una carriera pluriennale e di successo. La sua posizione però, presuppone un bivio che determinerà un momento decisivo: Seade possiede dei forti legami con gli Stati Uniti attraverso il rappresentante commerciale Robert Lighthizer, ma ha anche lavorato per il segretario delle Finanze di Hong Kong. Per queste ragioni, approfondite nell’articolo integrale, il Messico assume un ruolo speciale nella scena internazionale, con probabili previsioni di un avvicinamento più solido verso gli Stati Uniti.

L.C, M.D.F. e I.V

In Brasile il giornale UOL riporta la situazione del sistema fognario nel Paese. Si stima infatti che entro il 2033 il 90% delle case potrà usufruire della rete fognaria. Tuttavia, a causa della lentezza nel bonificare le aree del Paese, probabilmente i brasiliani dovranno aspettare fino al 2066. Nel 2017 il 57,6% dei comuni usufruiva del servizio di smaltimento delle acque reflue attraverso la rete di raccolta. Inoltre, è stato registrato un miglioramento del trattamento delle acque reflue tra il 2008 e il 2017, con un’evoluzione dal 49,3% al 62,8% dei comuni con almeno un impianto di trattamento in funzione. Le differenze regionali segnano il Brasile, ad esempio il 92,5% delle case nello stato di San Paolo è coperto dalla rete fognaria, mentre quelle nel Pará solo per il 3,1%. Dei 27 stati, solo sei hanno fognature in più della metà delle case: San Paolo, Distretto Federale, Minas Gerais, Paraná, Espírito Santo e Goiás.

M.P

ASIA

La Cina, come riportato dal Global Times, ha lanciato in orbita la sua prima sonda su Marte, denominata Tianwen-1, dal Wenchang Space Launch Center nella provincia di Hainan nella Cina meridionale. 

Questo inaugura una nuova era nell’esplorazione dello spazio profondo da parte della Cina.

Dopo un volo di circa 2.000 secondi, la sonda è entrata nell’orbita di trasferimento pianificata Terra-Marte, avviando ufficialmente il suo viaggio verso il Pianeta Rosso.

La sonda cinese “Tianwen-1” dovrebbe raggiungere il campo di gravità di Marte nel febbraio 2021, circa sette mesi dopo il lancio. Se avrà successo, Tianwen-1 sarà la prima spedizione, nella storia dell’umanità, a completare l’orbita e l’atterraggio in un’unica missione.

Secondo il CNSA, il progetto dovrebbe raggiungere una serie di progressi tecnologici, tra cui l’inserimento dell’orbita su Marte, la gestione automatica delle sonde a lungo termine, la comunicazione a lunga distanza e le capacità di roving della superficie di Marte.

La missione interplanetaria segnerà anche l’istituzione da parte della Cina di un sistema completo di progetti di esplorazione nello spazio profondo, che comprende progettazione, produzione, missione di volo e ricerca scientifica.

La missione prevede anche la cooperazione internazionale, poiché l’Agenzia spaziale europea e l’Argentina parteciperanno prendendo parte al monitoraggio e al controllo dei veicoli spaziali.

Inoltre, la Cina sta lavorando anche con paesi come Francia e Austria per il ridimensionamento del carico utile e l’analisi dei dati per la missione.

Marte, uno dei più vicini pianeti vicini della Terra nel sistema solare, ha l’ambiente più simile a quello della Terra. Gli esseri umani hanno effettuato 44 tentativi di missione su Marte e solo 24 di loro sono riusciti.

La distanza minima tra Marte e la Terra è di circa 55 milioni di chilometri, ei due pianeti arrivano così vicino solo ogni 26 mesi. La finestra di esplorazione di Marte è aperta tra luglio e agosto.

Nessun paese oltre la Cina ha mai fissato gli obiettivi di orbita, atterraggio e roving del Pianeta Rosso nella prima missione, e il lancio di successo segna solo l’inizio di una lunga spedizione piena di sfide, dove comunque permangono incertezze.

Secondo il CASC infatti solo una manciata di missioni su Marte è stata in grado di sbarcare sul pianeta e condurre esplorazioni erranti.

Oltre alla Cina, gli Stati Uniti e gli Emirati Arabi Uniti stanno lanciando le loro missioni su Marte

La prima missione spaziale araba su Marte, una sonda senza pilota soprannominata Hope, è partita dal Giappone, nel tentativo di rivelare di più sull’atmosfera del Pianeta Rosso.

La NASA ha spostato il suo primo tentativo di lancio della sua missione Mars 2020 non prima del 30 luglio, secondo il sito web ufficiale dell’agenzia spaziale americana.

ExoMars, un programma di cooperazione tra Europa e Russia, in precedenza aveva annunciato che sarebbe stato ritardato al 2022.

G.R.

OCEANIA

In Australia gli epidemiologi hanno avvertito che “il tempo scorre” nel New South Wales, e le autorità sanitarie si affrettano a tenere sotto controllo la crescente epidemia di coronavirus.

Come si legge su Anadolu Agency, lo stato delVictoria ha registrato 484 nuovi casi e due morti nelle ultime 24 ore.

News.co.au riporta che il premier Daniel Andrews ha avvertito che i casi continueranno a salire se la gente non cambia le proprie abitudini, e prende in considerazione nuove restrizioni. Il premier riconosce la necessità di lavorare, ma per coloro i quali sono stati colpiti dal virus e che devono isolarsi è stato messo a disposizione il pagamento di 1.500 dollari.

S.C, S.P

Rassegna stampa a cura di:

Ariela Capuano (responsabile lingua inglese)
Salvina Calanducci e Simona Picci (lingua inglese)
Giulia Deiana (responsabile lingua francese)
Silvia Calbi e Elen’Alba Vitiello (lingua francese)
Alessandra Semeraro (responsabile lingua spagnola)
Lavinia Cataldi, Michela Di Franco e Ilaria Violi (lingua spagnola)
Veronica Battista (responsabile lingua portoghese)
Martina Pavone e Diana Fagiolo (lingua portoghese)
Silvia Santini (responsabile lingua tedesca)
Michela Sartarelli e Laura Razzini (lingua tedesca)
Clarissa Giacomini (responsabile lingua russa)
Silvia Noli, Diana Sandulli (lingua russa)
Sara Zuccante (responsabile lingua araba)
Samar Hassan (lingua araba)
Claudia Lorenti (responsabile lingua cinese & coordinatrice del progetto)
Gioia Ribeca (lingua cinese)

#POLITICAFFÈ

Pubblicato il

La campagna dei democratici contro Trump sarà centrata sulla pandemia.   
Lo dimostrano i servizi di NY Times e CNN

CNN

Il Presidente Donald Trump ha storicamente un rapporto conflittuale con la stampa. In particolar modo con l’emittente televisiva statunitense CNN, con la quale gli attriti sono ulteriormente aumentati negli ultimi mesi. Il Presidente ha criticato la CNN ininnumerevoli occasioni sin dall’inizio della sua presidenza. Eclatante fu il tweet del luglio 2017, nel quale editava una puntata della WWE– World Wrestling Entertainment in cui faceva una breve apparizione. Nella versione modificata, Trump proiettava a terra un personaggio della WWE ponendo sul suo viso il logo della CNN, come a rappresentare il dominio di Trump nei suoi confronti.

Come si spiega questo astio nutrito da Trump nei confronti dell’emittente? Il tutto trova fondamento nella diffusione di fake news, che hanno ulteriormente inasprito i rapporti con il Presidente e creato una nuova tipologia di guerra non convenzionale. Questa pregressa situazione, sommata alle implicazioni del Coronavirus, potrebbe influire in maniera determinante sulle elezioni presidenziali.

Come riporta l’articolo della CNN del 23 giugno 2020, Trump sta toccando con mano tutte le conseguenze della pandemia, non potendo portare avanti come vorrebbe la sua campagna elettorale in vista delle imminenti elezioni: pesanti accuse sono state avanzate dai Democratici in merito alla volontà di Trump di creare assembramenti nei comizi elettorali. L’emittente ha sottolineato che, avvicinandosi al giorno delle elezioni, quasi sicuramente il numero dei decessi negli Stati Uniti sarà di gran lunga superiore a quello registrato adesso e questo costringerà Trump ad ammettere di aver lasciato un Paese in condizioni critiche per affrontare una crisi sanitaria pubblica senza precedenti. Tra le risposte alle accuse, il Presidente ha anche affermato che se tutti i Paesi rispettassero le normative, come lui stesso fa, promuovendo l’impiego dei tamponi, e testassero le popolazioni, si vedrebbe come gli Stati Uniti d’America non rappresenterebbero un caso così critico in merito alla diffusione del virus, come invece presentato dagli “anti-Trumpiani” e dalla comunità internazionale.

New York Times

Forti. Agguerriti. Qualcosa che unisce il Presidente Donald Trump e il quotidiano New York Times esiste, e sicuramente è il modo spietato con cui entrambi si attaccano vicendevolmente. Già dalla corsa nel 2016 per le presidenziali, l’autorevole testata americana aveva offerto il proprio sostegno alla candidata democratica Hillary Clinton. Poi, nel corso del mandato presidenziale, gli attacchi verso Trump si sono intensificati, ovviamente, sul versante della sua linea politica. Il giornale infatti, si è mosso in nome del liberalismo progressista di cui si fa portavoce: un’area liberal – come è nota nella tradizione statunitense – molto attenta alle questioni sociali. Il Presidente dal canto suo, che aveva definito il quotidiano una fake news dopo le dimissioni dell’editore James Bennet, o ancora, promulgatore dell’ideologia marxista in riferimento al progetto 1619, non ha mai mancato di rispondere alle provocazioni mosse contro di lui.

E adesso, in un recente articolo, l’ennesima offensiva: un’indagine, articolata in cinque punti, sulla cattiva gestione della pandemia da parte dell’amministrazione Trump. Per la precisione, ad essere messa sotto accusa, sarebbe l’articolazione della risposta all’emergenza nel periodo critico delle settimane di metà aprile in cui, mossi dalla fretta di dichiarare la vittoria contro il virus, si sarebbe scatenata una nuova ondata pericolosa di contagi. In primo luogo, le decisioni sulla gestione del virus sarebbero state prese essenzialmente da un piccolo gruppo di collaboratori del Presidente che elaborava strategie sulla base delle linee dettate da Trump, tralasciando i pareri degli esperti di sanità pubblica. Successivamente, viene specificato che il maggior peso è stato attribuito alle valutazioni del medico Deborah Birx, che basandosi sull’esperienza dell’Italia, aveva ipotizzato che il virus in America fosse ormai sotto controllo, che il picco era alle spalle e che i morti e i contagi si sarebbero ben presto attestati attorno allo 0. Oltre a ciò, data la volontà primaria di far ripartire l’economia, Trump avrebbe intensificato una campagna pubblica contro i test, poiché questi avrebbero dimostrato che i casi sarebbero stati sempre più in aumento. Inoltre, viene dato prova che con l’atteggiamento negligente del Presidente, che si è voluto sottrarre alle sue responsabilità, si è creato un vuoto di potere che ha lasciato i governatori e i funzionari statali alle prese con uno sforzo maggiormente impegnativo nella lotta al virus. Infine, viene denunciato il fatto che Washington si sarebbe mossa troppo in ritardo per iniziare a riconoscere i propri errori; difatti solamente nelle prime giornate di giugno, i funzionari dell’amministrazione hanno ammesso che le loro previsioni erano sbagliate.

Fra le grandi conseguenze che questa pandemia farà registrare, ci sarà anche un cambiamento nelle stanze della Casa Bianca? I Democratici attendono con impazienza.   

Chiara Aveni e Gaia Natarelli

Fonti

Trump’s pandemic failing is now directly impacting his campaign, disponibile su https://edition.cnn.com/2020/06/23/politics/donald-trump-coronavirus-campaign-testing/index.html, consultato il 22/07/2020.

Inside the failure: 5 takeaways on Trump’s effort to shift responsibility disponibile su https://www.nytimes.com/2020/07/18/us/politics/trump-coronavirus-failure-takeaways.html, consultato il 22/07/2020.

#LUXURYMOMENTS: LUXURYJUICE

Pubblicato il
PH. Peter Lindbergh per Emporio Armani, 1993

Milano Fashion Week 2020

Un’edizione all’insegna di una fashion community commemorativa più inclusiva e più green

Quello che Milano promette, Milano mantiene.

La MFW di quest’anno è stata pensata e rielaborata dopo l’ondata del Covid-19 prima in Cina e poi nel resto del mondo. Ma oltre ad una stagione “peculiare”, essa si presenta come un’edizione colma di commemorazioni e collaborazioni, sempre ricordando lo sguardo al futuro del settore moda.

Dal tributo di Giorgio Armani per Peter Lindbergh, al cinquantesimo anniversario di Sportmax alle nuove collaborazioni Moncler per terminare con una nuova sfida alla sostenibilità per Vogue Italia.

In risposta al Covid-19, l’ente gestore della MFW, la Camera Nazionale della Moda Italiana ha proposto un’iniziativa intitolata “Cina, siamo con voi” che come dichiarato dal presidente Carlo Capasa ha come scopo: “sottolineare l’importanza di informare e lavorare insieme globalmente per contenere l’epidemia, ma soprattutto per trasformare l’allarme mondiale in un’onda di solidarietà che abbatterà le barriere”.

Tra i nomi più attesi in questa stagione sicuramente ricordiamo Versace pronta a stupire dopo l’apparizione di JLo in abito Jungle della scorsa edizione, Daniel Lee vincitore di ben quattro fashion awards, Bottega Veneta alla sua terza sfilata donna.

Dal designer uscente di Bottega Veneta, Walter Chiapponi, invece, ci viene presentata una preziosa collaborazione con Thomas Maier per Tod’s, marchio di cui Chiapponi è diventato direttore artistico nell’ottobre 2019. Intanto, altri vincitori sono partecipi della MFW: è il caso della vincitrice dell’ANDAM 2019, Christelle Kocher di Koché nonché prima guest designer per Pucci del gruppo LVMH rompendo così la tradizione, ormai consolidata da un paio di seasons, che vedeva un team interno a disegnare le collezioni.

Sempre per quanto riguarda il topic della “promozione della fashion community”, Moncler ha deciso di dare spazio alla terza edizione del suo Genius Project che vede diversi designers competere nell’interpretazione originale di una capsule collection capace di inglobare il DNA del brand e al contempo rielaborarlo in chiave contemporanea ed autentica.

Dallo scorso anno arrivano inoltre diverse conferme, come JW Anderson, Rimowa (gruppo LVMH) e la nuovissima start-up danese Mate.bike.

Lo spirito collaborativo tra i brand ha raggiunto il massimo nel primo weekend quando i guest designers di Valextra, Sunnei, La DougleJ, Massimo Alba ed Arthur Arbesser hanno svelato le loro collezioni di pelletteria di lusso.

Per quanto riguarda i talenti emergenti ed in particolare i brand emergenti che si concentrano su una produzione totalmente artigianale, è stato possibile aprire al pubblico il Fashion Hub Market in via Turati. Ci sarà, per la seconda volta, uno spazio dedicato alla produzione artigianale africana in cui sarà possibile ammirare i lavori di Thebe Magugu vincitore del LVMH prize ed i lavori di Rosario Dawson ed Abrima Erwiah per il brand Studio 189.

Un altro progetto di rilievo, Vogue Yoox Challenge- the Future of Responsible Fashion, è stato inaugurato in questa stagione. Il piano vedrà diversi designers cimentarsi per un intero anno nella realizzazione di progetti fashion più sostenibili. A settembre saranno selezionati 10 finalisti mentre il vincitore sarà annunciato solo nel febbraio 2021. La vincita ammonta a 50.000 euro: una buona cifra d’inizio per offrire un supporto ai nuovi talenti desiderosi di promuovere creazioni sempre più green.

Durante questa nuova MFW si è parlato anche molto di commemorazioni per quelle maison che hanno raggiunto traguardi importanti: è il caso dei 50 anni di Sportmax, dei 20 di Ermanno Scervino e dei 10 di No21. Inoltre, saranno i primi cinque anni per Alessandro Michele, direttore creativo di Gucci, dalla sua prima collezione per la maison.

In coincidenza con la settimana dell’alta Moda, Giorgio Armani ha voluto offrire il suo tributo all’amico e collaboratore Peter Lindbergh scomparso nel 2019 con una mostra intitolata “Heimat: a Sense of Belonging”; la selezione fotografica curata personalmente da Armani è un viaggio di oltre quattro decenni nella fotografia di Lindbergh.

In conclusione, sembra che Milano abbia investito su sé stessa: mostre imperdibili, artigianato d’eccellenza e come sempre, grandi nomi. Lo sguardo verso l’arte diventa un appuntamento fisso nella capitale europea della Moda grazie anche al contributo di della Fashion Exposition: pezzi di archivio di Margiela, Westwood, Armani e Dior saranno presenti al Museo Poldi Pezzoli a cura di Maria Luisa Frisa, inoltre a Palazzo Reale in collaborazione con il Guggenheim saranno esposte alcune opere di van Gogh e Picasso mentre il Museo Diocesano in collaborazione con i Musei Vaticani esporrà Matisse e Chagall.

Fanny Trivigno

Fonti

https://www.vogue.it/moda/article/milan-fashion-week-2020-sfilate-eventi-novita

https://www.vogue.it/moda/article/milano-fashion-week-2020-tutti-backstage-sfilate

https://www.vogue.it/moda/article/milan-fashion-week-tutte-le-novita

https://www.lofficielitalia.com/fashion-week/peter-lindbergh-il-visionario-che-ha-rivoluzionato-la-fotografia-di-moda

#ATUTTOMONDO

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La rassegna stampa internazionale dell’UNINT

Scandali finanziari sia in Spagna che in Germania, problemi di incendi in Portogallo e Francia. La Russia subisce un lutto in ambito sportivo mentre il Mozambico è in allerta per una possibile piaga di cavallette nel nord del Paese. D’altro canto, grandi traguardi per gli Emirati Arabi che lanciano la prima missione araba su Marte.

EUROPA

In Spagna la famiglia reale si trova da mesi al centro di uno scandalo finanziario riguardante il re emerito Juan Carlos – padre dell’attuale sovrano Felipe VI – indagato per l’apertura di conti bancari sospetti e di fondazioni private in Svizzera finalizzate alla gestione di denaro proveniente da presunte transazioni illecite; tale risulterebbe, infatti, la donazione plurimilionaria disposta dal re saudita in favore di Juan Carlos che, durante la realizzazione della linea ad alta velocità La Mecca – Medina, avrebbe agevolato l’assegnazione dell’appalto ad un’impresa spagnola.

Il re Felipe ha preso le distanze dal padre e ha condannato la sua condotta, rinnegandolo e rinunciando finanche all’eredità; ha inoltre sospeso al re emerito lo stipendio che percepiva in quanto membro della Casa Real, ma,come riporta un articolo della ABC, le decisioni finora prese da Felipe per allontanare da sé l’ingombrante ombra dell’affaire paterno non sono ritenute sufficienti dal governo, che richiede anche di privare Juan Carlos del suo titolo e di estrometterlo dal Palacio de La Zarzuela.

Fonti vicine alla monarchia temono che queste manovre del governo ai danni dell’ex sovrano siano il preludio della mossa successiva, ovvero la richiesta di un referendum tra Monarchia e Repubblica, come è di fatto nelle intenzioni del partito Unidas Podemos; secondo Feijóo, presidente nuovamente eletto della Xunta in Galizia, è semplicemente in atto una campagna diffamatoria perpetrata dal governo per distogliere l’attenzione pubblica dai veri problemi del Paese quale, tra gli altri, l’attuale recrudescenza del Covid-19.

L.C, M.D.F. e I.V

Questo martedì 21 luglio la Festa Nazionale del Belgio si svolge in un nuovo formato a causa della pandemia del Coronavirus. Come riportato dal quotidiano La Libre Belgique, il ballo nazionale, i fuochi d’artificio, la tradizionale parata militare e la festa nel Parco Reale sono stati annullati. Resta in programma, invece, la cerimonia in Place des Palais in presenza della famiglia reale e 200 ospiti, pochi rispetto ai soliti 2000 partecipanti. In seguito ad un discorso del re Philippe si è deciso di osservare tre minuti di silenzio in memoria delle 9800 vittime del Covid-19 in Belgio.

EA.V.

In Francia, come riportato dal quotidiano Le Monde, sabato 18 lugliola Cattedrale di Nantes ha preso fuoco. È stata aperta un’indagine per incendio doloso e la polizia ha preso in custodia un uomo già poche ore dopo l’accaduto. Di nazionalità ruandese, l’uomo in questione era incaricato di chiudere l’edificio. Secondo il procuratore, vi sono delle contraddizioni nella deposizione rilasciata dal sospettato, tuttavia, non vuole sbilanciarsi poiché qualsiasi interpretazione della vicenda, ad ora, sarebbe prematura. Per quanto riguarda la ricostruzione della cattedrale, il primo ministro Jean Castex, che si è prontamente recato sul posto, ha affermato che le spese saranno a carico dello Stato.

EA.V.

In Svizzera, come riporta il Tribune de Genève, si sta perdendo la percezione della minaccia rappresentata dal virus. Domenica 19 luglio in tutta la Svizzera sono stati registrati 99 nuovi casi di Coronavirus. Il Professor Didier Trono, capo del gruppo di diagnostica e test della task force scientifica Covid-19, ritiene che le norme di quarantena non sono state sufficientemente rispettate e non è l’unico esperto che si preoccupa del lassismo della popolazione di fronte ai rischi di contaminazione. Si prevede pertanto che nel Paese il numero di casi di Covid-19 aumenterà presto. I Cantoni stanno inoltre incrementando il numero di collaboratori che si occupano di rintracciare i contatti delle persone che sono risultate positive al Coronavirus.

S.C.

La scorso fine settimana in Portogallo è stato segnato dagli incendi: solo nella giornata di sabato ne sono stati registrati 128, un pompiere è morto nell’area di Leiria e cinque sono rimasti feriti durante i soccorsi a Ourém, riferisce Público. Varie aree del Paese continuano ad essere ad alto rischio incendio a causa delle alte temperature. Inoltre, sempre la scorsa settimana sono scesi in piazza ciclisti e pedoni in varie città per protestare per la morte di una ragazza a Lisbona investita sulle strisce pedonali da un’auto che non ha rispettato il rosso. La loro richiesta è stata quella di una città disegnata per esseri umani e non per automobili e una città più sicura, riporta ancora Público. Rimane più o meno stabile invece l’andamento del Covid-19 con 246 casi giornalieri e 5 decessi registrati domenica, per un totale di 48.636 contagi.

D.F.

È in corso in Germania uno scandalo finanziario che riguarda la Wirecard, una società di pagamenti online. A seguito della notizia riguardo 1,9 miliardi di euro mancanti che avrebbero dovuto essere depositati in fondi fiduciari in due banche asiatiche ma che non sono mai esistiti realmente, il governo di Angela Merkel e la BaFin, l’Autorità Federale per la Vigilanza Finanziaria, hanno ricevuto e continuano a ricevere critiche aspre e accuse gravi. 

Lo scandalo Wirecard sta diventando sempre più una questione politica nella Repubblica Federale Tedesca. Il ministro delle Finanze, Olaf Scholz, era a conoscenza della questione già da febbraio 2019, mese in cui il DPR (Deutsche Pruefstelle fuer Rechnungstelle) aveva ricevuto l’incarico di controllare il ricavato semestrale del 2018 dell’azienda bavarese.

Secondo quanto emerge da un articolo sul Tagesschau, il portavoce del governo dell’agenzia di stampa AFP ha confermato che il fornitore di servizi di pagamento stava pianificando di entrare in Cina in quel momento. La cancelliera Angela Merkel si è quindi rivolta all’ex Ministro dell’Economia e Energia della Germania, Karl Theodor zu Guttenberg, per acquisire un punto di appoggio nel mercato cinese. Sempre nel mese di febbraio Scholz è venuto a conoscenza che la BaFin lo stava intercettando per delle manipolazioni sospette sul mercato e per indagare su accuse di irregolarità di bilancio. Con il passare dei mesi, i rapporti e contatti tra il Ministero e la BaFin hanno subito un’intensificazione ed il 22 giugno scorso è stato il giorno in cui dalla Wirecard si annunciava che un totale di 1,9 miliardi di euro non erano più rintracciabili.

Due mesi dopo, Wirecard annuncia che acquisirà azioni dalla società cinese AllScore Payment Services. L’azienda ha presentato istanza di fallimento alla fine di giugno dopo che la società ha dovuto ammettere che non è stato possibile trovare il saldo di 1,9 miliardi nel bilancio, che avrebbe dovuto essere nei conti bancari asiatici. A seguito dello scandalo contabile, il Ministro Scholz, da quanto emerge su Bild, ha annunciato una riforma della vigilanza finanziaria tedesca. Anche Angela Merkel si trova ora coinvolta in questo scandalo e la Commissione Europea adesso vuole sapere cosa è andato storto.

M.S., L.R.

Il mondo dello sport, non solo in Russia, ma a livello internazionale, saluta con tristezza la campionessa olimpica Ekaterina Aleksandrovskaja, pattinatrice che aveva partecipato ai Giochi invernali del 2018.  L’ex campionessa mondiale di pattinaggio di figura juniores si è suicidata a Mosca, lasciando un biglietto d’addio prima di lanciarsi dalla finestra. Il biglietto riportava la scritta “amore” come sottolineato dall’agenzia di stampa RT.

L’atleta aveva 20 anni ed era nata in Russia e dopo aver vinto la medaglia d’oro in numerosi eventi internazionali ed è stata due volte campionessa nazionale australiana, dopo che nel 2016 aveva ottenuto la cittadinanza australiana e gareggiato per il suo paese adottivo. Aleksandrovskaja si era ritirata dallo sport per motivi di salute lo scorso febbraio.

L’ex pattinatrice olimpica, Irina Rodina, ora deputata della Duma ha commentato così la tragica scomparsa della collega: “Condoglianze! La ragione per cui è successo è conosciuta dai genitori e da chi era vicino a lei. Probabilmente non è successo senza ragione. Dev’esserci stato un motivo”.

Tornando nuovamente a parlare invece delle modifiche costituzionali che recentemente sono state proposte per modificare il testo costituzionale russo, Il Consiglio della Federazione Russa ha avanzato tre modifiche al Codice della famiglia russo, modifiche non ancora divenute legge poiché devono essere ancora sottoposte all’approvazione della Duma e alla firma del Presidente. Questo lascia spazio alla comunità LGBT russa di provare a far valere ancora i propri diritti.

Le modifiche più importanti sono:

  • Impossibilità di unirsi in matrimonio per coniugi dello stesso sesso, da cui deriva che i matrimoni conclusi all’estero tra coniugi dello stesso sesso sono invalidi in Russia. Inoltre, sarà impedito loro di adottare bambini;
  • Prima di sposarsi, sarà necessario mostrare il certificato di nascita che assicuri il sesso dello sposo o della sposa;
  • Tutte le persone transgender che hanno cambiato i loro documenti di identità, vengono invitate a farlo di nuovo entro il 1° gennaio 2022. Questa modifica ha un costo di 200 rubli. (2,45 euro)

Non è chiaro ancora come saranno considerate quelle persone transgender che hanno già contratto matrimonio all’estero, inizialmente riconosciuto anche in Russia, che hanno già vissuto in tale stato di famiglia e che hanno anche un regime patrimoniale condiviso.

Il disegno di legge sembra volto a rafforzare “l’istituto della famiglia”, ma Alexander Belik, avvocato della rete LGBT russa, ha commentato: “Ho avuto la sensazione che il legislatore non capisca come sta andando il processo di modifica dei documenti delle persone transgender e non sappia che ci sono già molte famiglie LGBT che vivono in Russia oggi”.

S.N., D.S.

Recentemente il Regno Unito ha ottenuto in anticipo l’accesso a 90 milioni di dosi del vaccino contro il Covid-19 grazie ad accordi stipulati con alcune aziende farmaceutiche, secondo la notizia riportata da Sky News.

Secondo l’Express, il primo accordo riguarderebbe la società BioNTech e il colosso farmaceutico Pfizer, e prevede la creazione di 30 milioni di dosi del vaccino che ha già raggiunto la fase due dei test di laboratorio.

Nel secondo accordo sono previsti 60 milioni di dosi di un vaccino sperimentale prodotto dalla società francese Valneva. In caso di successo altri 40 milioni di dosi verrebbero acquistate dal Governo, come spiega Metro.

Qualora venisse sviluppato un vaccino efficace, quest’ultimo verrebbe somministrato subito agli operatori sanitari e a coloro ad alto rischio di infezione. Inoltre, è possibile costatarne l’efficacia entro la fine dell’anno ma la vaccinazione su larga scala è prevista soltanto a partire dal 2021, come si legge sulla BBC.

S.C., S.P.

AFRICA

In Algeria non ci sono più dubbi sulla decisione da prendere in merito alla festività Eid al Adha, che avrebbe dovuto tenersi tra dal 30 luglio al 3 agosto. Come riportato dal Jeune Afrique, il dibattito è ormai chiuso: la festa del perdono e del sacrificio delle pecore, uno dei più importanti riti della religione musulmana, che commemora il gesto del profeta Abramo, si svolgerà sicuramente, anche se la crisi sanitaria in Algeria sta peggiorando e l’epidemia sta complicando seriamente i preparativi. I cittadini sono stati invitati a rispettare le misure di protezione contro il Coronavirus, a sterilizzare i loro strumenti per il macello, ad evitare gli scambi, a ridurre il numero di partecipanti all’attività e ad indossare una mascherina protettiva in tutte le fasi del rituale.

S.C.

In Mozambico, il Ministero dell’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale ha lanciato l’allerta massima per una possibile piaga di cavallette nel nord del Paese, riferisce Lusa. Inoltre, il comandante generale della polizia mozambicana ha annunciato che le Forze di Difesa e Sicurezza hanno arrestato più di 500 membri dei gruppi protagonisti degli attacchi a Cabo Delgado, nel nord del Paese, si legge ancora in Lusa. Mentre per quanto riguarda la situazione Covid-19, si registra un aumento di 33 casi questo sabato, che eleva il totale a 1435 e il numero di vittime a 10.

D. F.

In Angola i cittadini affermano che le multe per la violazione delle leggi per il contenimento del coronavirus aumenterebbero la corruzione dei poliziotti, scrive il giornale Angonoticías. Secondo un’indagine realizzata da Marktest Angola, tre luandesi su quattro sono d’accordo con le misure prese dal governo di João Lourenço per la prevenzione dal coronavirus (come ad esempio l’uso obbligatorio della mascherina). Alexandre Inácio, che vive a Luanda, dice di vedere continuamente poliziotti che multano chi non indossa la mascherina. La multa è di circa 3 mila kwanzas (4,60 euro circa) e molti ritengono si tratti di un abuso di potere per estorcere del denaro ai cittadini.

M. P.

In Egitto, invece, il Ministero della Salute e della Popolazione ha annunciato che 603 nuovi casi di coronavirus e 51 morti sono stati registrati, rispetto a 698 casi e 63 morti del giorno precedente.

Il portavoce del ministero Khaled Mujahid ha dichiarato che il numero totale dei casi del nuovo coronavirus registrati in Egitto ammonta a 87.775, inclusi 28.380 guariti e 4.302 morti, secondo l’agenzia di stampa Reuters.

I casi quotidiani di coronavirus hanno raggiunto il picco lo scorso giugno, quando sono stati superati i 1700 casi, ma la situazione è gradualmente migliorata e nell’ultima settimana sono stati registrati meno di mille casi, secondo quanto riportato da Alsharq Al-Awsat.

S.H.

MEDIO ORIENTE

In Arabia Saudita, una dichiarazione rilasciata dalla Corte reale e trasmessa dall’agenzia di stampa saudita “Saudi Press Agency” ha riportato che il monarca saudita, re Salman bin Abdulaziz Al Saud, è entrato nell’ospedale specialistico King Faisal a Riyad per eseguire alcuni test a causa della presenza di un’infiammazione della cistifellea, come evidenziato da Sky News Arabia.

La dichiarazione ha poi aggiunto: “Possa Dio proteggere il Custode delle Due Sacre Moschee e vestirlo con abiti di salute e benessere”.

Per questa ragione il Ministro degli Esteri saudita, il principe Faisal bin Farhan, ha annunciato il rinvio della visita nel Regno del Primo Ministro iracheno Mustafa Al-Kazemi, originariamente in programma per lunedì, a dopo il rientro del monarca saudita dall’ospedale. Prima di essere dimesso, infatti, il Re dovrà essere sottoposto ad alcuni esami medici, secondo quanto riportato dalla CNN Arabic.

 Il Ministro degli Esteri saudita ha poi comunicato in un tweet che “il Regno apprezza la scelta del Primo Ministro iracheno di visitare l’Arabia Saudita come primo Paese dopo il suo insediamento” e ha aggiunto la volontà “di celebrare questa visita estremamente importante, fornendo tutto il supporto necessario, in coordinamento con i fratelli iracheni”. Ha poi concluso affermando che “la visita è stata rinviata a dopo il rientro del Custode delle Due Sacre Moschee dall’ospedale”.

Gli Emirati Arabi Uniti hanno lanciato la prima missione araba su Marte.

Dopo due tentativi precedentemente falliti la scorsa settimana a causa del tempo, la sonda “Al-Amal” (che significa speranza in italiano) è decollata alle 06:58 dal centro spaziale Tanegashima, nel sud del Giappone.

La missione ha come obiettivo studiare il tempo e il clima del Pianeta Rosso.

La sonda, dopo un viaggio di circa 500 milioni di km, dovrebbe raggiungere l’orbita di Marte nel febbraio 2021, in occasione del 50° anniversario della fondazione degli Emirati Arabi Uniti.

La missione “Al-Amal” è una delle tre missioni su Marte di questo mese. Gli Stati Uniti e la Cina, infatti, si stanno preparando a lanciare due missioni simili, come riportato dalla BBC Arabic.

S.H.

AMERICA

Secondo il New York Times negli Stati Unitiil presidente Trump ha definito il dottor Anthony S. Fauci, il miglior esperto di malattie infettive della nazione, un “allarmista” che ha fornito informazioni errate nei primi giorni della pandemia di coronavirus.

Le sue osservazioni, in un’intervista a Fox News che è andata in onda domenica, sono state le ultime critiche pubbliche da parte della Casa Bianca che sembra stia provando a screditarlo.

Il direttore del National Institute of Allergy and Infectious Diseases ha rilasciato un’intervista a The Atlantic dopo che i funzionari della Casa Bianca lo hanno criticato – in particolare il consulente commerciale Peter Navarro, che lo ha accusato di aver “sbagliato” sul coronavirus ad ogni passo.

Tra gli “errori” che Trump imputa a Fauci si parla del fatto che fosse stato contrario alla decisione del Presidente di chiudere le frontiere ai viaggiatori provenienti dalla Cina a gennaio e di far indossare le mascherine ai cittadini americani.

S.C, S.P

In Canada, secondo quanto riportato dalla CBC  e dal The Guardian, tre persone sono morte e 24 sono rimaste ferite durante un tour panoramico nel parco nazionale di Jasper (Alberta) a causa del ribaltamento di un bus.

L’incidente è avvenuto nei pressi del Columbia Icefield, il campo di ghiaccio più grande della catena delle Montagne Rocciose che copre un’area di oltre 300 chilometri quadrati. Buona parte di esso rientra nel territorio del Parco Nazionale di Jasper.

I feriti sono stati trasportati d’urgenza, dagli elicotteri di Parks Canada, in un’area di soccorso per le prime cure.

S.C.

Nei territori latinoamericani ancora gravemente colpiti dalla pandemia di Covid-19, la speranza è l’unica a non avere paura del contagio: secondo un articolo della BBC, la famiglia Gaona, più conosciuta come “Nubia e i suoi figli”, abitanti della campagna colombiana, avrebbero chiamato l’interesse globale grazie a un video da loro pubblicato in rete e divenuto virale in poco tempo. Pur essendo pieni di debiti e senza l’importante figura del papà (venuto a mancare due anni fa), hanno avuto l’incredibile pensiero di realizzare e pubblicare video sulla vita nei campi e, a oggi, il loro canale conta già più di 500 mila iscritti e più di 150 mila visualizzazioni per video. Grazie all’ampia visibilità permessa loro, in due mesi la famiglia è riuscita a far sentire il proprio grido e le proprie necessità, tanto da riuscire a comprare tre letti, due maialini, due computer e tre telefoni. Inoltre, grazie agli aiuti di imprese e Governi locali, dopo 12 anni di buio, è stato consentito l’arrivo dell’elettricità a casa di Nubia; infine, il canale ha generato due fonti di guadagno: la vendita dei kit di semina e la pubblicità per la quale il sito sul quale vengono pubblicati i video paga i suoi contribuenti.

L.C, M.D.F. e I.V

In Brasile la pandemia ha avuto un impatto negativo sulle donne che lavorano nel campo della ricerca, come riporta il giornale UOL. Dopo più di tre mesi dall’inizio del lockdown, si può affermare che il colore della pelle, il genere e l’essere genitore sono fattori che hanno aumentato le disuguaglianze durante la pandemia. Solo l’8% delle donne che insegnano riescono a lavorare da remoto, mentre gli uomini sono il 18,3%. Le donne con dei figli abbassano ancora di più la percentuale, arrivando al 4,1%. La stessa cosa accade quando si tratta del colore della pelle: il 10,6% dei ricercatori di colore ha lavorato da remoto, i colleghi bianchi invece sono stati l’11,5%. Quando il colore si unisce al genere invece si nota che le donne di colore sono le più colpite: solo l’8,1% di loro ha lavorato (gli uomini il 14,1%) contro l’8,2% delle colleghe bianche (gli uomini il 18,8%).

M.P

ASIA

In Cina, è il China Daily a parlare degli sforzi che il paese ha intrapreso all’estero nella lotta contro il Covid-19, attraverso i team di esperti medici inviati ad aiutare i Paesi più colpiti dalla pandemia.

Tra i primi esperti di sanità pubblica inviati dal governo cinese per aiutare nella lotta oltremare contro il coronavirus, di Peng Zhiqiang e gli altri 6 medici del suo team hanno condiviso le loro competenze e conoscenze con il personale medico in Serbia e hanno lavorato con le autorità locali per espandere i test per il coronavirus e costruire rapidamente ospedali temporanei per isolare e curare il numero crescente di pazienti.

“Il governo e il popolo serbo hanno accolto il nostro arrivo e hanno mostrato grande rispetto per il nostro lavoro”, ha dichiarato Peng, ricercatore di malattie infettive presso il Centro provinciale per il controllo e la prevenzione delle malattie del Guangdong,“Il numero giornaliero di nuovi casi COVID-19 in Serbia era più di 400 quando siamo arrivati ​​per la prima volta, ed è sceso a un minimo di 18 nei giorni seguenti.”

Dall’inizio della pandemia globale a marzo, la Cina ha inviato squadre di esperti medici all’estero su richiesta dei governi stranieri. Oltre alla Serbia, paesi come Perù, Bangladesh, Algeria, Sudan, Zimbabwe e Guinea Equatoriale hanno accolto con favore i team medici cinesi, che hanno condiviso la loro esperienza nella lotta contro il virus per contribuire al controllo della pandemia globale.

A Sao Tome e Principe, in Africa, un gruppo di esperti composto da 12 membri inviato dalla Cina ha fornito formazione e assistenza tecnica sul controllo e la prevenzione, organizzando seminari e video lezioni, utili al fine di comprendere al meglio il virus e i suoi effetti.

Nello Zimbabwe, il team di Zhu Min, composto da 12 membri, ha anche preparato suggerimenti scritti dettagliati sul controllo e la prevenzione COVID-19, che sono stati presentati al ministro della sanità del paese. Il documento si basa sulle esperienze della Cina e spiega come svolgere i test, come isolare i pazienti per evitare ulteriori contagi e come curarli al meglio.

“In Zimbabwe e Guinea Equatoriale, funzionari ed esperti locali hanno fortemente applaudito ai risultati raggiunti dalla Cina nel controllo e nella prevenzione nella lotta al COVID-19 e hanno fatto tesoro delle nostre esperienze” ha dichiarato Zhu Yimin.

Il team ha anche fornito una grande quantità di attrezzature mediche allo Zimbabwe, come DPI e respiratori.

Oltre agli esperti medici che sono stati inviati all’estero, i team di assistenza medica cinese hanno anche aiutato il paese stesso a prevenire e controllare la diffusione del virus e i contagi organizzando sessioni di formazione per il personale medico e promuovendo attività legate all’ educazione sanitaria.

G.R.

OCEANIA

In Australia il Richmond Football Club piange la morte del famoso ex centrocampista Shane Tuck, scomparso all’età di 38 anni.

Come si legge su Nine.com.au, era figlio dell’ex capitano del Hawthorn, Micheal Tuck, e aveva giocato e vinto numerose partite.

L’amministratore delegato di Richmond ha reso omaggio al giocatore mentre i suoi compagni di squadra lo faranno indossando una fascia nera durante la partita al Giants Stadium contro il GWS, come riportato da ABC News.

S.C, S.P

Rassegna stampa a cura di:

Ariela Capuano (responsabile lingua inglese)
Salvina Calanducci e Simona Picci (lingua inglese)
Giulia Deiana (responsabile lingua francese)
Silvia Calbi e Elen’Alba Vitiello (lingua francese)
Alessandra Semeraro (responsabile lingua spagnola)
Lavinia Cataldi, Michela Di Franco e Ilaria Violi (lingua spagnola)
Veronica Battista (responsabile lingua portoghese)
Martina Pavone e Diana Fagiolo (lingua portoghese)
Silvia Santini (responsabile lingua tedesca)
Michela Sartarelli e Laura Razzini (lingua tedesca)
Clarissa Giacomini (responsabile lingua russa)
Silvia Noli, Diana Sandulli (lingua russa)
Sara Zuccante (responsabile lingua araba)
Samar Hassan (lingua araba)
Claudia Lorenti (responsabile lingua cinese & coordinatrice del progetto)
Gioia Ribeca (lingua cinese)