La rassegna stampa internazionale dell’UNINT

Nuovi nomi indagati per la lotta alla corruzione in Cina. In Cile la ley del 10% vuole essere la soluzione temporanea alla grande disparità economica del Paese. Suspence in Tunisia per una possibile revoca della fiducia al Presidente dell’Assemblea. L’area metropolitana di Lisbona esce dallo stato di emergenza per Covid.

EUROPA

A Lepe, città spagnola dell’Andalusia, resta ancora incerta la sorte dei migranti che, circa quindici giorni fa, hanno visto andare in fiamme settanta baracche dell’accampamento nel quale erano temporaneamente alloggiati. L’Esercito ha effettuato dei sopralluoghi per trovare un posto adatto alla collocazione di un campo d’emergenza, ma la soluzione proposta dal comune della cittadina andalusa, come si legge in un articolo di El País, non convince i militari e neanche i diretti interessati. Difatti, il nuovo insediamento verrebbe organizzato nell’area industriale La Gravera su un terreno asfaltato e dotato di rete fognaria, ma il luogo è molto distante dalla città e si corre quindi il rischio di creare un “ghetto isolato”.

A sostegno della ricerca di una sistemazione più dignitosa per i migranti vittime dell’incendio, la piattaforma Solución Asentamientos ha organizzato una manifestazione prevista per il 5 agosto; Haya Fofana, uno dei portavoce della piattaforma, sostiene che, per trovare una valida alternativa alle baraccopoli, occorre pensare a una soluzione migliore che non alimenti l’isolamento degli immigrati i quali, durante l’incendio, hanno perso anche passaporto e permesso di soggiorno.

L’amministrazione comunale, di contro, si difende denunciando l’ostracismo ad ogni sua proposta da parte delle associazioni umanitarie che operano sul territorio e ribadisce di non poter offrire, al momento, un posto diverso dall’area proposta, considerando anche che è ancora in corso una grave emergenza sanitaria.

L.C, M.D.F. e I.V

In Francia, come affermato dal quotidiano Le Monde, durante la crisi sanitaria le persone anziane sono state tenute lontane dagli ospedali. Alcuni dati ottenuti dalla commissione d’inchiesta parlamentare mostrano che al culmine dell’epidemia è stato limitato l’accesso degli over 75 alle unità di terapia intensiva. Gli anziani sono stati tenuti fuori dagli ospedali per mancanza di spazio? Questa è una delle questioni più delicate per la commissione parlamentare d’inchiesta sulla crisi Covid-19. Durante le indagini, molte testimonianze hanno suggerito questa ipotesi, ma altri dati inediti attestano che ciò è effettivamente avvenuto solo in alcune regioni e che, pertanto, non è stata una strategia adottata sistematicamente.

S.C.

In Svizzera, il Dipartimento Federale degli Affari Esteri ha creato un nuovo sito web interattivo in occasione della Festa Nazionale affinché i cittadini residenti all’estero possano celebrare il 1° agosto nonostante le restrizioni sanitarie e seguire in diretta il discorso della Presidente della Confederazione. Secondo quanto riportato da 24 Heures, il sito web offre informazioni su prodotti svizzeri tipici di ogni genere: ricette di brioche a forma di treccia, istruzioni per lanterne faidate,  selezioni musicali etc. Gli svizzeri potranno condividere le loro creazioni direttamente da casa.

EA.V.

In Belgio, sono entrate in vigore una serie di nuove restrizioni per arginare il dilagare del Coronavirus. Come riportato da La Libre Belgique, le misure riguardano in particolare il numero di persone ammesse nelle “bolle sociali”, le regole da seguire nei negozi e quelle imposte al settore degli eventi. Inoltre, si prevede l’entrata in vigore di ulteriori misure nella provincia di Anversa, dove si concentra gran parte dei nuovi casi. La “bolla sociale” viene ridotta: ogni nucleo familiare potrà avere al massimo 5 persone e tale restrizione sarà valida per almeno quattro settimane.

S.C.

In Portogallo il governo ha dichiarato la fine dello stato di calamità nell’area metropolitana di Lisbona, l’ultima in tutto il Paese che era rimasta in stato di emergenza essendo la zona con la maggior concentrazione di casi di Coronavirus, informa Diário de Notícias. Il ministro dell’Amministrazione Interna ha sottolineato che rimangono in vigore le restrizioni per gli orari dei negozi ed è vietato ancora l’uso di alcol in strada. Inoltre, ha invitato a mantenere la vigilanza molto attiva, essendo quest’area in stato di “contingenza”. Il giornalePúblico riferisce che nella prima metà del 2020 in Portogallo sono state registrate più nascite rispetto agli ultimi tre anni, prima Lisbona, seguita da Porto e Braga, nonostante le difficoltà dovute alla pandemia.

D.F.

Secondo quanto si apprende dal sito di Tagesschau, lunedì 27 luglio in Germania la Corte federale di cassazione ha definitivamente respinto una querela ai danni di Google in merito alla protezione dei dati personali e ha interpellato la Corte di giustizia dell’Unione europea per decidere su un altro caso relativo alla violazione dei diritti della personalità.

Ad oggi, l’attività di aziende come Google o Facebook consiste quasi esclusivamente nell’offerta (apparentemente gratuita) di servizi in cambio del diritto a commercializzare i dati degli utenti generati durante l’utilizzo delle piattaforme, orientando così il targeting-pubblicitario. Secondo quanto appreso dal giornale Die Zeit, dal 25 maggio 2018 sono in vigore nuove regole sulla legge che regolamenta la divulgazione delle informazioni sul web e che fa capo al Regolamento europeo sulla protezione dei dati. Come si legge sulla pagina del GDPR è possibile rivendicare il “diritto all’oblio” e dunque la cancellazione immediata dei dati personali presenti non solo in un sito web specifico ma anche nei motori di ricerca che a quel sito reindirizzano. Nonostante i progressi per la tutela della privacy, servizi di marketing come Google o Facebook si alimentano solo grazie all’iscrizione degli utenti e alla pubblicità, per cui spetta al fruitore responsabilizzarsi e prendere coscienza della natura merceologica che informazioni come l’indicazione della posizione, la condivisione pubblica di foto sui social o di un numero cellulare rappresentano per il web.

Ad ogni modo, le responsabilità vanno valutate volta per volta. Un esempio è il caso dell’ex amministratore delegato di un’associazione di beneficienza che, nel 2011, ha sporto denuncia nei confronti di Google chiedendo all’estromissione, nella barra di ricerca, di articoli correlati al suo nome. In quell’anno la sua associazione aveva accumulato debiti e lui, in qualità di amministratore delegato, si era dato malato poco prima. Da lì diverse testate online avrebbero riportato i fatti e menzionato l’uomo per nome e cognome. Secondo l’uomo, gli articoli non avrebbero più ragione di esistere, anzi sarebbero responsabili di una divulgazione indebita di dati relativi al suo stato di salute di allora e violerebbero pertanto il diritto della personalità. Sorprendentemente, la Corte federale di cassazione ha respinto la querela: in questo caso il diritto all’informazione del pubblico prevale sul diritto del singolo interessato. Al tempo, infatti, l’evento destava l’interesse pubblico e i richiami allo stato di salute dell’uomo sembrano non fornire alcun dettaglio volto a lederne la privacy.

Sulla scia di questa sentenza, il giornale Die Zeit anticipa che la prossima a pronunciarsi sarà la Corte di giustizia dell’Unione europea (CGUE), interpellata per giudicare il caso di una società di servizi finanziari e la divulgazione di notizie false da parte di un sito web americano. Nel frattempo, il tribunale di Francoforte ha fatto sapere: «i motori di ricerca non possono sapere nei dettagli cosa è giusto. Il diritto alla cancellazione dei dati personali non è sempre ammesso e ogni volta va valutato se la rimozione delle informazioni diffuse in rete non leda un invece un diritto altrettanto importante come la libertà di espressione».

M.S., L.R.

Secondo la CNN e la FR24 News, il Regno Unito si trova a dover affrontare due crisi senza precedenti a causa del Covid-19 e la Brexit, che prenderanno piede simultaneamente prima della fine del 2020.

Non si è ancora trovato un accordo con l’UE in merito alla Brexit, ma entrambe le Parti rimangono impegnate a raggiungerlo entro il 31 dicembre, data di scadenza del periodo di transizione del Regno Unito con l’Unione Europea. Mentre quest’ultima insiste sul fatto che, se il Regno Unito vuole libero accesso al mercato interno dell’Unione, allora deve impegnarsi a rispettare alcune leggi comunitarie; il Regno Unito afferma che l’UE sta facendo richieste irragionevoli e non rispetta la sua sovranità.

Ad oggi la Gran Bretagna non fa più parte dell’UE e non gioca lo stesso ruolo di un tempo, difatti un diplomatico europeo ha detto: “la pandemia rimane un’emergenza molto più urgente per il blocco di 27 nazioni. “Ci stiamo concentrando sul rilancio dell’Unione Europea – questa è la priorità”.

Secondo quanto riportato dal The Guardian il commissario europeo per il commercio ha riferito che i negoziatori britannici, nei colloqui commerciali e di sicurezza con l’UE, hanno iniziato a occuparsi delle questioni controverse solo nell’ultima settimana o due. Tra i nuovi accordi commerciali per il Regno Unito troviamo anche quello con il Giappone e gli Stati Uniti. Hogan, ex ministro del governo irlandese, ha detto che il Regno Unito si sta rendendo conto che come Paese dell’UE ha negoziato accordi con 500 milioni di persone, mentre adesso con circa 60-70 milioni.

S.C., S.P.

Il presidente della Federazione Russa Vladimir Putin ha firmato la scorsa settimana un decreto per lo sviluppo economico del Paese in una prospettiva di dieci anni. Sono stati fissati obiettivi economici che hanno lo scopo di migliorare la situazione economica del Paese da oggi fino al 2030.

Il programma di sviluppo ha subito delle modifiche a causa della pandemia COVID19 e della portata economica mondiale delle sue conseguenze. Infatti, secondo le stime degli esperti della Scuola Superiore di Economia, la crisi economica causata dalla diffusione del virus ha portato la povertà in Russia a raggiungere il 16%. Questo decreto presidenziale ne prevede una riduzione al 6%. Tale prospettiva dovrà in concreto essere sostenuta da misure governative, sia per quanto riguarda i sussidi alle famiglie più povere, sia garantendo più possibilità di occupazione. Tuttavia, già prima della pandemia le prospettive sul tasso di povertà ne prevedevano una riduzione solo fino al 9-10%: è necessario riformare il sistema previdenziale e garantire a tutte le famiglie povere con figli una somma che abbia impatti significativi sul reddito.

Inoltre, si prevedono sussidi statali e agevolazioni per le imprese private e una serie di infrastrutture pubbliche permanenti che hanno lo scopo di garantire lavoro a quante più persone possibile.

Cambiando tematica, secondo quanto riportato da RIA Novosti, il Ministero degli Esteri della Federazione Russa ha inviato una nota di protesta alle ambasciate di Stati Uniti, Regno Unito e Canada situate a Mosca per aver esibito durante il mese di giugno e inizio luglio la bandiera arcobaleno, simbolo della comunità LGBT.

Secondo Vasilij Piskarev, capo della commissione incaricata al controllo delle interferenze straniere in Russia, lo staff delle tre ambasciate avrebbe violato sia la Convenzione di Vienna sulle relazioni diplomatiche sia la legislazione russa. La commissione infatti ha fatto notare che la bandiera arcobaleno è apparsa sulla facciata delle ambasciate nel periodo delle votazioni sull’emendamento alla costituzione, che professava la celebrazione e la protezione dei valori della famiglia tradizionale.

A giugno l’ambasciata americana, dopo aver esposto la bandiera LGBT accanto a quella a stelle e strisce, ha pubblicato sulla propria pagina Instagram un annuncio in cui venivano difesi i diritti della comunità LGBT in quanto parte dei diritti umani e quindi diritti universali: “I diritti LGBT sono diritti umani e i diritti umani sono universali. Il mese del Pride è stato stabilito per sottolineare il fatto che tutti meritano di vivere una vita priva di odio, pregiudizi e persecuzioni”.

Vladimir Putin, in un commento riguardo la faccenda, ha affermato che “l’esposizione della bandiera arcobaleno da parte dell’ambasciata mette in luce diverse caratteristiche delle persone che vi lavorano”.

S.N., D.S.

AFRICA

In Tunisia, il partito musulmano-conservatore Ennahdha ha ritirato, il 13 luglio, la fiducia al Governo di Elyes Fakhfakh, causando un rimpasto di governo. Come riportato da Jeune Afrique, di fronte a questo cambiamento politico, alla crisi sanitaria del Covid-19 e all’indebitamento, il Paese ha difficoltà a rispettare il bilancio di Stato per l’anno 2020: sono necessari 1,2 miliardi di euro in più, ossia il 9% del bilancio previsto e alla fine dell’anno il disavanzo di bilancio deve raggiungere il 7% del PIL.

EA.V.

Il giornale Público riporta che il parlamento della Guinea Bissau ha approvato l’invio di una delegazione parlamentare in Portogallo in seguito all’omicidio dell’attore Bruno Candé, 39 anni, cittadino portoghese di origine guineense a Lisbona la scorsa settimana. L’attore è stato ucciso con vari colpi di pistola da un ottantenne per presunti motivi di razzismo. La delegazione investigherà sull’omicidio come anche sulla situazione della comunità della Guinea Bissau in Portogallo. Inoltre, ha condannato l’atto avvenuto per cause “futili” e ha sottolineato che “la diversità razziale, culturale, etnica e religiosa è ciò che di più bello possiede l’umanità”.

D. F.

In Angola, il giornale Lusa riporta il nuovo decreto emanato dal Ministero dell’Educazione. Il decreto prevede che il 50% dei docenti e dei funzionari amministrativi di tutte le scuole del Paese dovranno presentarsi sul posto di lavoro fatta eccezione per chi rientra nella categoria delle persone più a rischio. Da marzo, a causa del Covid-19, le lezioni sono state sospese e per questo motivo c’è bisogno di trovare metodi alternativi al fine di poter garantire le attività pedagogiche e i servizi amministrativi essenziali. I funzionari, a seconda delle proprie mansioni, devono organizzare gli archivi scolastici, le biblioteche, l’inventario dei libri e far rispettare le regole nelle aule seguendo le indicazioni fornite dalle autorità sanitarie. Inoltre, i professori e i funzionari devono sensibilizzare gli alunni per quanto riguarda il Coronavirus.

M. P.

In Tunisia, cresce la suspense prima della sessione per ritirare la fiducia al Presidente dell’Assemblea del popolo tunisino, Rashid Ghannouchi, poiché le stime matematiche indicano che la questione non è stata ancora risolta. Per revocare la fiducia è infatti necessario ottenere il sostegno di 109 deputati.

 I blocchi democratico e nazionale e i partiti “lunga vita alla Tunisia” e “Al-Mustaqbal” accusano Ghannouchi di “aver tentato di espandere i propri poteri”.

Questi blocchi, insieme ad Al-nahda, facevano parte della coalizione di Governo che si è dimessa il 15 di questo mese, il che conferma il tremolio della fiducia tra le varie forze politiche del Paese.

Il capo del Centro per gli studi strategici sul Maghreb arabo, Adnan Monser, ha riferito alla BBC Arabic che “il rovesciamento del Governo e i suoi predecessori hanno portato al crollo della fiducia nella sua coalizione costituente e all’interruzione del lavoro del Consiglio. Questi sono tutti fattori che hanno portato alla mozione di sfiducia nei confronti di Ghannouchi”.

In un’intervista con Al-Arabiya, il deputato libico Idris Al-Maghrabi ha affermato che nell’incontro del vice ambasciatore americano con i leader dell’esercito nazionale e 4 membri della Camera dei rappresentanti si è parlato di come fermare l’escalation militare nella linea Sirte e Jafra e del tentativo di creare una soluzione politica. Nell’incontro si è anche discussa la richiesta della parte libica di cambiare la capitale da Tripoli, definita “occupata”, a Sirte.

Il deputato ha inoltre aggiunto: “abbiamo concordato con loro che la soluzione dovrà essere politica e includere il ritiro di tutte le forze straniere … tutti i Paesi stranieri che sono intervenuti militarmente in Libia devono essere rimossi”.

Una delegazione di sicurezza degli Stati Uniti, guidata dal responsabile dell’incarico dell’Ambasciata americana in Libia, ha incontrato numerosi leader dell’esercito durante la visita nella città di Bengasi, dove sono stati discussi i modi per ridurre l’escalation a Sirte e Jafra.

S.H.

MEDIO ORIENTE

Il ministero degli Esteri iracheno ha annunciato sulla sua pagina Facebook che “l’Iraq intende rispettare gli accordi e i memorandum di intesa che sta concludendo con i Paesi del mondo, nel quadro dello scambio di interessi e della promozione della cooperazione bilaterale. Nel 2009, l’Iraq aveva concluso un protocollo consolare di intesa con la Repubblica di Turchia, nell’ambito del quale il viaggiatore poteva ottenere il visto d’ingresso ai punti di attraversamento della frontiera senza verifica con l’ambasciata o il consolato, al fine di favorire la circolazione dei cittadini di entrambi i Paesi. Tuttavia, la parte turca ha smesso di lavorare sul contenuto di questo memorandum, quindi il governo iracheno ha deciso di sospendere i lavori, in attuazione del principio di reciprocità”.

La dichiarazione ha aggiunto che “il ministero degli Esteri ha informato di questa decisione la nostra ambasciata ad Ankara e l’ambasciata della Repubblica di Turchia a Baghdad”, come riportato da Sky News Arabic.

S.H.

AMERICA

Negli Stati Uniti continua l’emergenza sanitaria, in particolare in California e Florida, questi ultimi hanno raggiunto il più alto numero di casi e hanno tristemente stabilito nuovi record di decessi giornalieri.

Come riporta CBS News, il governatore della California Newsom ha dichiarato che sono avvenuti 197 decessi, la cifra giornaliera più alta mai registrata nello Stato, e almeno 473.785 casi confermati.

Le agenzie sanitarie statali della Florida hanno registrato 414.511 casi dall’inizio della pandemia, sorpassando così quelli di New York, come si legge su CNN.

L’ultimo bilancio delle vittime ammonta a 77 nuovi decessi con 9.338 nuovi contagi.

Nonostante la situazione critica, secondo la NPR, la Florida dovrà sospendere i test dei suoi residenti per colpa del passaggio imminente della tempesta tropicale Isaias.

S.C., S.P

In Canada, una piccola o media impresa su sette rischia di chiudere definitivamente i battenti a causa della pandemia da Coronavirus. Come riportato nel Le Journal De Québec, le PMI sono la linfa vitale dell’economia canadese; pertanto, il Governo e i consumatori dovranno creare le condizioni necessarie affinché esse possano sopravvivere. I settori più vulnerabili sono quelli delle arti e delle attività ricreative (palestre, teatri, sale giochi) e dei servizi turistici e di ristorazione (ristoranti, alberghi), con percentuali rispettivamente del 30% e del 27%.

S.C.

Passiamo alle notizie dell’America Latina: secondo l’articolo di El País, la pandemia ha sfidato le sorti economiche, aiutando i più ricchi, ma lesionando la gran parte di popolo preoccupato sia per il virus in perenne crescita, sia per l’alto tasso di povertà. Tra i tanti esempi che possono essere riportati troviamo il caso di Marcos Galperín, fondatore dell’impresa di commercio elettronico Mercado Libre, il quale ha visto crescere il proprio patrimonio netto del 68% rispetto al 2019. Marcos, comunque, è solo uno degli otto nuovi multimilionari presenti nel continente, lasciando, dall’altro estremo, un notevole incremento della povertà, con 52 milioni di persone sotto il tasso economico e 40 milioni di casi di perdita del lavoro, portando così il continente a una retrocessione di 15 anni in campo economico.

Tuttavia, proprio per ovviare a questa temuta disparità economica, riportiamo la notizia della BBC secondo la quale il Cile ha deciso di prendere una grande decisione economica: dare accesso a una parte dei fondi privati delle pensioni per i cittadini cileni. Difatti, si tratta del ritiro di fino al 10% dei risparmi previsionali che amministrano le assicurazioni private delle pensioni; proprio questa percentuale ha dato anche il nome alla proposta di legge, chiamata “ley del 10%”, che sarà approvata dal Congreso in 15 giorni lavorativi.

L.C, M.D.F. e I.V

In Brasile, come riporta Lusa, il governo ha annunciato che più di un milione di posti di lavoro sono stati persi nel primo semestre del 2020 a causa del Covid-19. Tra gennaio e giugno, le aziende brasiliane hanno registrato 6.718.276 assunzioni e 7.916.639 dimissioni, quindi 1.198.363 posti in meno. A giugno c’è stato un calo dei licenziamenti del 16% e un aumento del 24% delle assunzioni. Questi dati corrispondono all’allentamento delle misure restrittive come il distanziamento sociale. Si prevede una caduta del PIL del 6%, in un periodo in cui il Paese stava cercando di riprendersi dopo la crisi del 2015.

M.P.

ASIA

Da anni il governo della Cina ha cominciato un’estesa campagna anticorruzione che ha portato decine di migliaia di funzionari del Partito Comunista a essere indagati.

Con le nuove politiche del governo cinese la corruzione non è stata eliminata, ma sono state prese diverse misure per limitare e individuare più facilmente le tangenti: per esempio si è cominciato a controllare con più attenzione la vendita di beni di lusso e i movimenti di denaro di ristoranti e hotel di prima categoria.

Nei giorni scorsi, come riportato dal Global times, diversi funzionari, appartenenti a  diverse istituzioni governative cinesi, sono stati indagati o arrestati, evidenziando che la lotta anticorruzione del Paese è coerente e che le principali autorità restano ferme e mostrano tolleranza zero nei confronti dei funzionari corrotti.

La Commissione centrale per l’ispezione disciplinare (CCDI) del Partito Comunista Cinese (CPC), il principale organo anticorruzione del Paese, ha reso noti i nomi dei diversi funzionari indagati:

-Il viceministro della cultura e del turismo Li Jinzao è stato indagato per sospette gravi violazioni della disciplina e della legge.

-Zhang He, ex vicegovernatore della provincia di Hebei nel nord della Cina, è stato espulso dal CPC per gravi violazioni della legge. Zhang, secondo fonti interne al partito, aveva ormai perso i suoi ideali e le sue convinzioni ed era sleale e disonesto nei confronti del Partito. Si è infatti scoperto che aveva nominato funzionari contro i regolamenti del Partito, accettato denaro e permesso ai parenti di avere torna conti personali sfruttando la sua posizione.

-He Dian, vicedirettore del Dipartimento di Pubblica Sicurezza della provincia, dopo che avrebbe scritto il libro, Safeness Sutra, giudicato dall’opinione pubblica “poco serio, insensato e scritto molto male”. Nel libro solo una serie di frasi sconnesse tra loro dove viene utilizzato la parola “sicuro” più e più volte.

-Wang Yunting, capo del Partito della Commissione Sanitaria nella regione autonoma del Tibet della Cina sud-occidentale, è anche sotto inchiesta per gravi violazioni della legge e corruzione.

Inoltre, il segretario del Partito e capo dell’Ufficio comunale per l’economia e la tecnologia dell’informazione di Pechino Wang Gang, il capo del gruppo industriale del carbone del Sichuan e il presidente Jing Hongnian ed ex presidente della Zhongyuan Asset Management Co Ltd Yue Shengli sono anch’essi oggetto di indagini disciplinari e di supervisione.

Da gennaio a novembre, gli organi di controllo disciplinare e di controllo in tutto il Paese hanno archiviato e indagato 555.000 casi, con 485.000 persone che hanno ricevuto misure disciplinari all’interno del Partito o delle agenzie governative, mentre 19.000 sono sotto indagine penale.

G.R.

OCEANIA

L’Australia ha deciso di seguire l’esempio dell’Irlanda rendendo l’uso delle mascherine obbligatorio in tutto lo stato del Victoria dove si registrano la maggior parte dei casi.

Tutti gli abitanti verranno sottoposti a ulteriori misure restrittive, come il divieto a ricevere visite, spiega l’Heral Sun.

Secondo l’articolo pubblicato da 9News, il provvedimento diventerà ufficiale a partire dai primi di agosto, come dichiarato dal premier Andrews riferendosi alla “quarta fase”.

Lo stato del Victoria ha raggiunto un nuovo picco di recente, passando da 532 casi fino ad arrivare ai nuovi 723, con una media giornaliera di 13 morti, secondo ABC News.

S.C, S.P

Rassegna stampa a cura di:

Ariela Capuano (responsabile lingua inglese)
Salvina Calanducci e Simona Picci (lingua inglese)
Giulia Deiana (responsabile lingua francese)
Silvia Calbi e Elen’Alba Vitiello (lingua francese)
Alessandra Semeraro (responsabile lingua spagnola)
Lavinia Cataldi, Michela Di Franco e Ilaria Violi (lingua spagnola)
Veronica Battista (responsabile lingua portoghese)
Martina Pavone e Diana Fagiolo (lingua portoghese)
Silvia Santini (responsabile lingua tedesca)
Michela Sartarelli e Laura Razzini (lingua tedesca)
Clarissa Giacomini (responsabile lingua russa)
Silvia Noli, Diana Sandulli (lingua russa)
Sara Zuccante (responsabile lingua araba)
Samar Hassan (lingua araba)
Claudia Lorenti (responsabile lingua cinese & coordinatrice del progetto)
Gioia Ribeca (lingua cinese)