La rassegna stampa
internazionale dell’UNINT
Secondo i dati dell’Insee francese, i
ricchi sono sempre più ricchi e i poveri sono sempre più poveri. Dal 14
settembre al 6 ottobre avrà luogo la 45esima sessione del Consiglio per i
Diritti Umani, la Russia sarà presente. Numerose, ancora, le riflessioni sul
Covid soprattutto a causa di nuovi contagi in diversi paesi e in vista
dell’inizio dell’anno scolastico. Ondata tropicale di piogge a Capo Verde,
l’isola di Santiago completamente inondata.
EUROPA
In Spagna
continua a preoccupare la situazione Covid-19: secondo 20minutos, solo
nelle ultime ore, sono stati calcolati più di 10.000 nuovi contagi e oltre 70
decessi (dati confermati anche dal Ministero della Salute). La Comunità di
Madrid continua a essere nel centro del ciclone: solo un terzo dei casi si
trova in questa zona. Aragona, Catalogna, Navarra e Paesi Baschi sembrano voler
adottare misure atte a stabilizzare e abbassare la cifra dei contagi. Secondo
Fernando Simón, direttore del Centro de
Coordinación de Alertas y Emergencias Sanitarias, si sta mantenendo una
situazione che può senz’altro essere definita importante e stabile, anche
calcolando che i pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva del Paese
sono attualmente più di 8.000.
Oltre alla
Comunità di Madrid, anche l’Andalusia riporta un elevato rischio di contagio,
difatti sono stati rilevati quasi mille casi e 16 morti; seguono la Catalogna e
la Comunità Valenzana.
Passando,
invece, a una notizia riportata da El Mundo,
arriviamo al caso di Melilla, la città spagnola che, con Ceuta, è situata nel
continente africano: prima che i casi continuino ad aumentare a dismisura, il
Governo della Comunità Autonoma in questione sta studiando un modo per
sollecitare la dichiarazione di uno stato d’allerta nella città non con fini di
chiusura, bensì come “ombrello legale” per adottare misure utili a controllare
la trasmissione del virus.
L.C, M.D.F. e I.V
In Svizzera Roger Köppel, una delle personalità di spicco del
partito UDC nel Parlamento federale, si pronuncia in merito all’aumento
dell’immigrazione di massa. Secondo il politico l’immigrazione non ha giovato
agli svizzeri, il loro benessere è diminuito e non sono diventati più ricchi.
Il giornale Le Temps riporta le parole di Roger Köppel, il quale si tutela da eventuali critiche
affermando che non si schiera contro l’immigrazione: «mia moglie è di
origine vietnamita, mia nonna era tedesca, mio padre aveva un’impresa di
costruzioni con dipendenti italiani e jugoslavi. Sono l’avvocato di una
Svizzera aperta. Ma questa apertura al mondo deve essere controllata. La libera
circolazione non è davvero un buon sistema per la Svizzera. Purtroppo, l’UDC è
l’unico partito che se ne assume la responsabilità».
S.C.
In Belgio, il
sindaco di Gand, Mathias De Clerq, spera nella trasformazione del suo partito
tradizionale Open Vld in un movimento di più larghe vedute. De Clerq
afferma che il suo partito ha bisogno di trovare un nuovo slancio poiché i
partiti tradizionali sono obsoleti e bisogna aprirsi a nuove idee, iniziando,
per esempio, con un nuovo nome. Secondo quanto riportato dal quotidiano Le Soir, l’iniziativa non è nuova: la scorsa settimana, il presidente di un altro
partito, il sp.a, ha annunciato una nuova denominazione, Vooruit (“avanti”
in nederlandese), una scelta che si inscrive in un percorso di cambiamento
rivolto al presente.
EA.V.
In Francia,
secondo i dati dell’Insee (Istituto nazionale della statistica e degli
studi economici), i più ricchi sono sempre più ricchi e i più poveri sono
sempre più poveri: prendendo in considerazione i dati del 2018, ovvero prima
della crescita economica del 2019 e del crollo legato alla crisi sanitaria, la
disuguaglianza di reddito è aumentata. Secondo quanto riportato dal quotidiano Ouest France, il tenore di vita delle famiglie più modeste si sta abbassando principalmente
a causa di una diminuzione delle indennità di alloggio. D’altro canto, per i
più benestanti, tra i vari fattori, la flat tax voluta da Macron ha comportato
un aumento del patrimonio e ciò spiega uno stile di vita sempre più agiato.
Tale disuguaglianza ha quasi raggiunto il livello record del 2011.
EA.V.
In Portogallo questa
settimana si è registrato un aumento di casi di Coronavirus, più 673 positivi e
7 decessi nel weekend, le cifre più alte da aprile, riporta Público. Allo stesso tempo il santuario di
Fatima, a Ourém, ha dovuto bloccare le entrate a causa di un numero troppo
elevato di persone per la comunione della domenica. Attualmente, il santuario
sta ospitando il pellegrinaggio internazionale annuale di settembre e ha dovuto
chiudere momentaneamente le porte per la prima volta da maggio, informa Lusa. L’attrice e regista portoghese Ana
Rocha de Sousa ha vinto due premi al Festival del Cinema di Venezia, terminato
questo sabato, con il suo primo lungometraggio “Listen”, si legge in Expresso. L’opera è un dramma familiare
ispirato a fatti di cui Ana è stata testimone: ambientato nel Regno Unito, dove
la realizzatrice ha studiato e vissuto, la trama tratta di una famiglia
portoghese alla quale vengono tolti i figli per sospetto di maltratto.
D.F.
Meno visitatori
agli eventi e l’obbligo di indossare mascherine in tutti i negozi: l’Austria
sta nuovamente intensificando le misure di protezione. Il cancelliere
austriaco, Sebastian Kurz, ha affermato che verranno attuate ulteriori
restrizioni in futuro se l’ondata di contagi non si placherà. Stando a quanto
si legge sulle prime pagine del giornale tedesco Tagesschau emerge
che il numero dei contagi è tornato ad aumentare anche in Austria. Venerdì sono
stati segnalati 580 nuovi casi, il giorno prima invece ammontavano a 664. Quasi
5.000 cittadini austriaci sono affetti dall’infezione virale, più della metà
residenti a Vienna. «So che in molti non ci crederanno ancora ma la situazione
sta diventando sempre più seria con il passare delle ore e giorni» – così ha
dichiarato pubblicamente il giovane cancelliere, aggiungendo che se sarà
necessario, le misure di restrizione verranno inasprite ancora di più.
L’inverno si sta
avvicinando e anche la Germania sta osservando l’evoluzione del numero
di infezioni, si pone quindi la questione di quanto siano attrezzati gli
ospedali, le autorità sanitarie e le scuole per fare fronte ad una nuova
ondata. Un articolo su Die Zeit spiega
che il sistema sanitario tedesco non è mai stato sull’orlo del collasso, il
numero di letti e apparecchi per la terapia intensiva è sufficiente per curare
anche i malati più gravi. Per quanto concerne il sistema scolastico, regna
l’incertezza e preoccupazione tra i genitori e i Länder hanno proposto
indicazioni diverse. A Berlino, ad esempio, i bambini che presentano tosse o
raffreddore ma non hanno una temperatura febbrile possono continuare a
frequentare le lezioni, mentre nel Land Sachsen-Anhalt, i genitori di bambini
che frequentano l’asilo dovranno rilasciare una documentazione scritta dove
dichiarano che il proprio figlio non presenta la sintomatologia tipica del
Covid e al minimo sintomo il bambino resterà a casa. Insomma, la situazione è
preoccupante, si hanno attualmente poche certezze e tutto il mondo ripone
fiducia nel tempestivo sviluppo di un vaccino.
M.S., L.R.
La società ARM Holdings, produttrice di chip per computer nel Regno Unito, sarà venduta a Nvidia, azienda americana produttrice di processori grafici. Secondo The Guardian, il gigante tecnologico inglese avrà un prezzo di vendita di 40 miliardi di dollari.
Oggi la tecnologia ARM viene impiegata in molti dispositivi tecnologici, soprattutto negli smartphone, dal conglomerato giapponese Softbank che l’aveva acquistata quattro anni fa, secondo quanto riportato dalla BBC.
Nonostante
l’accordo, il co-fondatore di ARM Holdings, Hermann Hauser, ha descritto la
vendita come disastrosa, malgrado Nvidia abbia dichiarato che non intende
spostare la sede di Cambridge, come afferma Sky News.
S.C., S.P.
La Russia parteciperà alla 45esima sessione del Consiglio per i Diritti Umani presso la sede ONU di Ginevra, che si aprirà lunedì 14 settembre e terminerà il 6 ottobre.
La delegazione russa, rappresentata da Gennady Gatilov,
contribuirà a proporre iniziative per la sfera economica, sociale e culturale,
così come per il diritto allo sviluppo. Gatilov è il Rappresentante Permanente
della Russia presso l’ONU e altre Organizzazioni Internazionali. “Agiremo come
co-autori di una serie di iniziative sui temi che la Russia supporta da sempre:
azione contro il razzismo, discriminazione etnica, xenofobia e intolleranza,”
ha dichiarato Gatilov. “Cercheremo la collaborazione e il dialogo costruttivo
con i nostri partner. Ci opporremo con forza ai tentativi di politicizzare il
Consiglio, tentativi di sottoporre a questo argomenti che non hanno a che fare
con l’impegno internazionale per i diritti umani,” ha aggiunto.
La delegazione
si aspetta di partecipare a una sessione particolarmente impegnativa: saranno
esaminate una serie di procedure speciali contro i rifiuti nocivi, le misure
coercitive individuali, il diritto all’informazione. Inoltre, si prospetta
difficoltosa la discussione su paesi come Venezuela, Yemen, Syria e
Bielorussia.
Riguardo al
controverso caso Navalnij, lungi dall’essere risolto, si è espresso anche il
Presidente francese Emmanuel Macron, il quale ha personalmente dichiarato, in
occasione di una telefonata con il Presidente
Vladimir Putin,
che gli esperti francesi confermano “l’avvelenamento” come causa del malore del
politico Navalnij.
Il periodico
russo “Novaya gazeta” riporta
il comunicato del presidente francese, che ha espresso “profonda preoccupazione
per l’atto criminale commesso contro il politico” e ha chiesto un chiarimento
maggiore riguardo le circostanze dell’accaduto, nonché giustizia per Navalnij, punendo
i responsabili dell’attentato. Macron ha inoltre sottolineato che la Francia,
insieme ad altri paesi europei, ha condotto le proprie ricerche e, giungendo
alla conclusione dell’avvelenamento da Novichok, accusa la Federazione Russa di
aver violato la Convenzione sulle armi chimiche (Chemical
Weapons Conventions), ovvero “un trattato di disarmo e di non
proliferazione vincolante di diritto internazionale, il cui obiettivo consiste
nel divieto delle armi chimiche a livello mondiale”.
Putin, tuttavia,
ribadisce l’infondatezza di tali accuse riguardo al caso Navalnij, reputandole inappropriate.
L’agenzia di
stampa, inoltre, dopo, esser venuta a conoscenza della volontà di Navalnij e
sua moglie di render note le proprie condizioni, riporta la notizia dello stato
di miglioramento del paziente, il quale risulta in grado di respirare
naturalmente senza il supporto della ventilazione artificiale e di alzarsi dal
letto per un breve lasso di tempo.
S.N., D.S.
AFRICA
In Mali, il 12
settembre il capo della giunta maliana, il colonnello Assimi Goïta, si è
impegnato a istituire un governo per ristabilire il potere civile entro 18
mesi, dopo l’adozione di una “carta” di transizione. Come riportato da France24Afrique, gli esperti nominati dalla giunta che il 18 agosto ha rovesciato il
regime del presidente Ibrahim Boubacar Keïta (IBK) hanno adottato questa
“carta” al termine di tre giorni di discussioni a Bamako tra personalità
politiche, militari ed esponenti della società civile. In particolare, il
documento indica che il capo di Stato ad interim può essere un civile o un
militare e fissa a 18 mesi la durata del periodo di transizione, che dovrà
essere seguito da elezioni, ha detto Moussa Camara, portavoce delle discussioni
in corso.
S.C.
In Angola, come
riporta Jornal de Angola, il commissario capo della polizia
nazionale Paulo de Almeida condanna la condotta di alcuni agenti della polizia.
Il discorso del commissario è avvenuto il giorno dopo il decesso di una
ragazza. È accaduto nel Bairro dos Ossos, un quartiere nel municipio di
Cazenga, nella provincia di Luanda. L’incidente è avvenuto dopo che alcuni
cittadini si erano diretti al posto di blocco per denunciare una rissa tra le
gang di quartiere. Il poliziotto ha sparato un colpo per cercare di disperdere
la folla uccidendo la ragazza e immediatamente i cittadini si sono scagliati
contro la polizia. Attualmente, il poliziotto è in prigione e tutti vogliono
che venga fatta giustizia per la 15enne, per il figlio che portava in grembo e
per tutte le vittime di violenza.
M. P.
A Capo Verde, in
seguito a forti piogge negli scorsi giorni l’isola di Santiago è stata
inondata, provocando vari danni e il decesso di un bebè. Il Primo Ministro ha
chiesto alla popolazione di proteggersi dato che le piogge dureranno ancora.
Infatti, secondo l’Istituto Nazionale di Meteorologia e Geofisica (INMG),
l’arcipelago è sotto l’influenza di un’ondata tropicale che parte vicino la
costa della Guinea Bissau e può trasformarsi in una depressione tropicale,
riferisce Lusa. Dopo tre anni di siccità a Capo
Verde, le piogge sono riiniziate da fine luglio regolarmente.
D.F.
In Algeria,
più di 600.000 candidati hanno iniziato gli esami di maturità, programmati per
giugno e poi rinviati a settembre a causa del Covid-19. Per evitare che gli
studenti copiassero durante la prima prova, il Governo ha vietato l’accesso ai
social network e ha adottato una serie di misure per prevenire i tentativi di
imbroglio. Una decisione presa a seguito di quanto accaduto durante gli esami
del 2016, quando le tracce furono pubblicate sui social.
Le
modifiche del Codice penale emanate ad aprile sono entrate in vigore e la
magistratura ha emesso la prima condanna per “fuga di domande”.
L’esame ha avuto luogo il 7, 8 e 9 settembre. Una dichiarazione del Ministero
della Giustizia ha dichiarato che “l’8 settembre il Tribunale per i reati
minori di Qalma ha condannato B.L, uno studente delle scuole superiori, a un
anno di reclusione e a una multa di 100.000 dinari (660 euro) dopo essere stato
giudicato colpevole di aver pubblicato sulla sua pagina Facebook la risposta
relativa al test di lingua araba.
Altri
indagati restano in attesa di processo, secondo Sky
News Arabia.
S.H.
MEDIO ORIENTE
La
Casa Bianca si prepara a ospitare un evento storico rappresentato dalla firma
di un accordo di pace tra gli Emirati Arabi Uniti e il Bahrein,
da un lato, e Israele, dall’altro, sotto gli auspici del presidente
Donald Trump. Alla cerimonia gli Emirati Arabi Uniti e il Bahrein saranno
rappresentati dai rispettivi Ministri degli Affari esteri, lo sceicco Abdullah
bin Zayed Al Nahyan e Abdul Latif Al-Zayani. Per quanto riguarda Israele, sarà
presente il primo ministro Benjamin Netanyahu.
Il
Presidente americano ha descritto entrambi gli accordi come una “storica
dichiarazione di pace”.
Nel
Golfo, la mossa del Bahrein per stabilire la pace con Israele ha ricevuto il
sostegno del Sultanato dell’Oman, il quale ha accolto con favore
l’iniziativa del Bahrain di normalizzare le relazioni con Israele.
Il
Ministro dell’intelligence israeliano aveva dichiarato, pochi giorni dopo
l’accordo tra Emirati e Israele annunciato il 13 agosto, che anche il Sultanato
dell’Oman avrebbe potuto compiere lo stesso passo. Tuttavia, il Sultanato non
ha commentato ufficialmente tale dichiarazione, come riportato da As-sharq
Al-Awsat.
Gli
aerei da guerra della coalizione guidata dai sauditi hanno lanciato nuovi raid
sui siti Houthi a Sana’a, nello Yemen. I caccia della coalizione hanno
preso di mira le caserme Houthi e i siti militari alleati con l’Iran nella
capitale yemenita, Sana’a, distruggendo, citando fonti locali, anche quattro
droni Houthi nella base aerea di Al-Dailami. Dalla coalizione non sono ancora
arrivate conferme ufficiali, ha sottolineato
France24.
Il
lancio dei raid è avvenuto dopo che gli Houthi hanno annunciato di aver
attaccato un “obiettivo importante” nella capitale saudita, Riyadh,
usando un missile balistico e dei droni.
La
coalizione non ha confermato l’attacco a Riyadh, ma ha affermato di aver
intercettato e distrutto missili balistici e bombardato aerei lanciati verso
l’Arabia Saudita.
S.H.
AMERICA
Degna di
attenzione è la notizia proveniente dal Nicaragua, in prima pagina su El País, riguardante
la persecuzione fiscale da parte del governo di Daniel Ortega delle uniche due
reti televisive del Paese rimaste indipendenti. Il governo ha intrapreso una
campagna di attacchi ai giornalisti e alle reti televisive dell’opposizione già
da tempo, almeno dal 2018, con aggressioni fisiche, minacce e sabotaggi delle
antenne televisive. Ma la notizia preoccupante arriva ora: l’11 settembre il
canale indipendente Canal 12 ha ricevuto una multa (per un presunto
debito) del valore di 600.000 dollari americani oltre al sequestro di beni
personali del direttore del canale. I programmi denunciavano le gravi
violazioni dei diritti umani del governo. Anche Canal 10, il canale più
visto dai nicaraguensi, ha subito una multa di circa 3 milioni di dollari
americani. I giornalisti sono molto preoccupati che si vada verso un
ostruzionismo totale.
Diverso, ma
ugualmente serio, è il caso della Colombia, dove continuano gli abusi
della polizia nella città di Bogotà. La violenza delle manifestazioni contro il
governo Duque è aumentata significativamente dal 2019 tanto che la polizia è
fortemente coinvolta nel controllo di queste ultime. Dal 2016 un nuovo regolamento
concede più potere alla polizia colombiana nelle decisioni di arresto, con il
risultato di una gestione più repressiva da parte delle forze dell’ordine, che
negli ultimi giorni hanno ricevuto denunce per violazione dei diritti umani.
L’aggiornamento è di El País: 13 morti
negli ultimi giorni, 74 feriti, 54 atti di vandalismo contro le stazioni di
polizia e 206 contro i mezzi di trasporto pubblico.
L.C, M.D.F. e I.V
Secondo il New York Times, negli Stati
Uniti ci si chiede come sarebbe l’America oggi se il presidente Trump
avesse combattuto il virus tanto duramente quanto ha combattuto per la
costruzione del “suo muro”; forse molte migliaia di vite sarebbero state
salvate.
Un’opportunità
per un’azione decisiva è arrivata il 28 gennaio, quando il suo consigliere per
la sicurezza nazionale, Robert C. O’Brien, ha avvertito Trump affermando che il
coronavirus “sarà la più grande minaccia alla sicurezza nazionale che
affronterà durante la sua presidenza”.
Il presidente ha
deciso di illudere i cittadini minimizzando il virus, paragonandolo
all’influenza e dicendo che sarebbe “andato via”. Ad oggi, come risultato di ciò, gli americani
costituiscono il 4 % della popolazione mondiale e il 22 % dei morti di
Covid-19.
In Canada,
secondo la CBC News sono passati sei mesi da
quando il governo federale ha annullato i test per ottenere la cittadinanza a
causa del Covid-19 e molti immigrati chiedono di poterli svolgere online o
fisicamente a distanza.
Myrann Abainza è
arrivata in Canada dalle Filippine come badante nel 2009 ed è stata raggiunta
dal marito e da due figlie sei anni dopo. La sua famiglia era sulla buona
strada per ottenere la cittadinanza prima che arrivasse il Covid-19. Frustrata
dal ritardo e dalla mancanza di informazioni da parte dell’Immigration,
Refugees and Citizenship Canada (IRCC), ha affermato che il governo dovrebbe
trovare un modo per svolgere i test di persona, rispettando le linee guida per
la salute pubblica.
L’IRCC riporta sul suo sito
web alcune informazioni a riguardo della cancellazione dei test e ha riferito a CBC News che sta cercando alternative per fornirli, ma
al momento non ha offerto alcun termine.
S.C.,
S.P
Nello stato di Rio de Janeiro, in Brasile, il Tribunale Superiore del Lavoro ha deciso che le scuole
private riapriranno le porte agli studenti dal 14 settembre. Come spiega il
giornale UOL, il provvedimento prevede che le
persone più a rischio lavoreranno da casa attraverso le video lezioni. Tra i
banchi ci sarà una distanza di 1,5 metri, mentre la ricreazione avverrà a
turni. La decisione di riaprire le scuole private è stata abbastanza repentina.
Infatti, il decreto del 4 settembre ne vietava l’apertura fino alla
vaccinazione degli alunni e dei docenti o nel caso in cui il virus non
presentasse più un rischio per la società.
M.P.
ASIA
In Cina,
come riportato dal China Daily, una
nuova antologia raccoglie le storie delle scrittrici cinesi, troppo spesso,
messe da parte o discriminate.
Quando Zhang Li,
autrice del libro, aveva circa 6 anni negli anni ’70, fu mandata a Baoding,
nella provincia di Hebei, nella Cina settentrionale, a vivere con la nonna
materna per un anno.
Per molti
pomeriggi in campagna, la nonna la portò a una grande pagoda sotto il quale le
donne del villaggio amavano radunarsi dopo pranzo. Le mogli di questi contadini
cucivano attivamente suole di scarpe, tessevano paglia, allattavano e
sgusciavano mais mentre chiacchieravano.
Dopo aver
giocato a nascondino con altri bambini, Li si sedeva e ascoltava le chiacchiere
delle donne: la figlia di qualcuno diventava più carina, il marito di qualcuno
guadagnava di più, alcuni anziani erano morti e qualcuno aveva un nuovo
bambino. Li ricorda che una volta una donna è scoppiata in lacrime mentre
parlava e ha mostrato agli altri le sue braccia e le gambe contuse.
C’era una donna
che veniva al villaggio che aveva sposato un uomo non seguendo le tradizioni. Anche
se sembrava vivere una bella vita, la gente spettegolava su di lei. C’era
un’altra sposa che piangeva tutto il giorno. Li ha poi saputo che era stata
rapita dalla provincia di Sichuan nella Cina sudoccidentale e che veniva tenuta
sotto controllo tutto il tempo dal marito.
Ci sono state
conversazioni su gravidanza, aborto e politica di pianificazione familiare. Solo
quando Li Zhang è cresciuta si è resa conto di quanto fosse coraggiosa quella
donna che si è sposata contro gli usi e i costumi della tradizione cinese, che
le persone avrebbero dovuto aiutare la donna che era stata rapita e che la
donna con i lividi era vittima di violenza domestica.
“Molti anni dopo
che ho capito che le chiacchiere delle donne sotto l’albero della pagoda non
erano solo narrazione, ma anche un grido d’aiuto” scrive Zhang nella prefazione
a An Anthology of Short Stories by Chinese Women. Zhang scrive: “Per me,
selezionare storie per questa antologia è stato come cercare di costruire una
comunità letteraria femminile immaginaria, proprio come lo spazio sotto
l’albero della pagoda. All’apertura del libro, nello stesso spazio e allo stesso
tempo, ascoltiamo le storie l’uno dell’altro, e ci riconosciamo”
Zhang è stata
ispirata a compilare un libro del genere quando era una dottoranda che lavorava
alla sua tesi sull’inizio della scrittura femminile cinese più di cento anni
fa.
Il suo intento è
quello di tracciare una mappa della storia della letteratura femminile cinese,
includendo non solo scrittrici famose, ma anche scrittrici meno conosciute, più
recenti, per scoprire come si è sviluppata la letteratura femminile cinese nel
secolo scorso.
Ha cercato le
scrittrici, una per una, tra le vecchie riviste letterarie, come New Youth nel
1919 e Fiction Monthly nel 1921, e gradualmente ha riempito gli spazi vuoti
sulla mappa, inserendo scrittrici dei tempi antichi ma anche dei tempi moderni,
per incoraggiare le donne a scrivere e a dare voce ai loro pensieri. “Volevo
creare un libro inclusivo, un coro di voci diverse, aperte e all’avanguardia,
commoventi, gentili ma tenaci, che parlavano fedelmente della vita delle donne
da diverse prospettive”, dice Zhang.
Le scrittrici
sono generalmente molto caute quando scrivono perché, alla fine, questo è un
mondo prettamente maschile, nonostante lo status sociale delle donne stia
migliorando piano piano.
Zhang Li ripone
molta fiducia nelle giovani scrittrici e non vede l’ora che le donne, possano
scrivere quello che vogliono, senza preoccuparsi di essere meno considerate o
rispettate.
G.R.
OCEANIA
In Australia
il premier Daniel Andrews ha difeso l’operato di alcuni poliziotti durante un
controllo autostradale.
Secondo The Courier, vi
sarebbe un video in circolazione che mostrerebbe la polizia che trascina fuori
dall’auto una donna fermata ad un checkpoint a Kalkallo, a nord di Melbourne.
Gli agenti
avevano fermato la macchina poiché avevano notato che il porta cellulare
dell’autista le impediva la vista della strada. Al suo rifiuto nel rimuoverlo e
di fornire i documenti, la polizia l’ha arrestata, come si legge su Mail Times.
Come riporta The Examiner,
il
video, postato su Facebook, è diventato subito virale e la mostrava mentre
opponeva resistenza, affermando di non sapere che fosse illegale non fornire i
documenti durante un controllo.
S.C, S.P
Rassegna stampa a cura di:
Ariela Capuano (responsabile lingua inglese)
Salvina Calanducci e Simona Picci (lingua inglese)
Giulia Deiana (responsabile lingua francese)
Silvia Calbi e Elen’Alba Vitiello (lingua francese)
Alessandra Semeraro (responsabile lingua spagnola)
Lavinia Cataldi, Michela Di Franco e Ilaria Violi (lingua spagnola)
Veronica Battista (responsabile lingua portoghese)
Martina Pavone e Diana Fagiolo (lingua portoghese)
Silvia Santini (responsabile lingua tedesca)
Michela Sartarelli e Laura Razzini (lingua tedesca)
Clarissa Giacomini (responsabile lingua russa)
Silvia Noli, Diana Sandulli (lingua russa)
Sara Zuccante (responsabile lingua araba)
Samar Hassan (lingua araba)
Claudia Lorenti (responsabile lingua cinese & coordinatrice del progetto)
Gioia Ribeca (lingua cinese)