Giappone: silenzio, si gioca

Stampa statunitense

Applausi, canti, cori, urla: questo è quello che si poteva sentire andando allo stadio nel periodo pre-Covid-19. Nell’era del Coronavirus la realtà è ben diversa. Lo dimostra la riapertura degli stadi agli spettatori in Giappone. Come riporta il New York Times, mentre i principati campionati sportivi negli Stati Uniti e in Europa vedono quelle tribune, un tempo gremite di spettatori, ancora vuote, i tifosi giapponesi assistono alle partite già dall’inizio dello scorso luglio. Infatti, il Paese ha riaccolto gli spettatori negli stadi, ma canti, cori e tamburi per cui sono noti i tifosi giapponesi, sono ancora severamente vietati. Ora, la maggior parte di queste attività è vietata per paura che le persone possano essere spinte, in una frenesia di urla, e che possano usare un qualsiasi spray che può diventare un vettore per la diffusione del virus. Ricordiamo che il Giappone non ha fatto ricorso al cosiddetto lockdown per contenere la diffusione del virus e l’emergenza nazionale dichiarata ad aprile è dipesa in gran parte dall’adesione volontaria dei cittadini. Nelle ultime settimane, le autorità sanitarie del Paese hanno segnalato più di 1000 infezioni in diverse giornate, non c’è stato alcun accenno verso una possibile chiusura.

The Washington Post sottolinea come l’intenzione del governo giapponese sia quella di vaccinare l’intera comunità contro il Coronavirus entro la metà del prossimo anno. Anche se ciò si dovesse rivelare impossibile, gli organizzatori degli ormai rimandati Giochi Olimpici di Tokyo 2020 insistono sul fatto che i Giochi si svolgeranno ugualmente, forse con un numero ridotto di spettatori. In una recente intervista, Toshiro Muto, CEO di Tokyo 2020, ha affermato che poiché è altamente probabile che le Olimpiadi avranno luogo con il Coronavirus ancora presente nella comunità internazionale, è necessario adottare delle misure che permettano sia agli spettatori che agli atleti di partecipare all’evento in sicurezza. Inoltre, aggiunge che se si riuscirà ad organizzare Tokyo 2020 – ormai 2021 – con una pandemia in corso, questo servirà sicuramente da modello per come dovranno essere gestiti in futuro eventi simili su scala globale in situazioni di emergenza come quella che stiamo attraversando quest’anno.

Stampa giapponese

Nippon.com racconta come la nuova realtà sportiva imposta dal coronavirus sia stata del tutto peculiare anche quando gli stadi erano completamente vuoti. Nei match di baseball che sono ripartiti nel mese di giugno, si è cercato inizialmente di ricreare l’eccezionale calda atmosfera a cui solo i tifosi sanno dare vita. Per esempio, durante un incontro allo Yokohama Stadium la squadra di casa, la DeNA BayStars, ha occupato 5.000 posti interni con fotografie giganti dei propri fan; inoltre era stato messo a disposizione per gli spettatori a casa, un live streaming con la telecronaca delle ex stelle del baseball. E, come se non bastasse, i tifosi potevano accedere in videoconferenza alla piattaforma Zoom per poi ritrovarsi proiettati sullo schermo digitale dello stadio.

Anche a Taiwan e nella Corea del Sud, per sopperire a una presenza limitata negli stadi, sono state affisse fotografie dei propri tifosi. Ancora, in ambito calcistico si stanno cercando di sviluppare nuovi approcci: la Yamaha Corporation è impegnata a studiare una ‘tecnologia di tifo a distanza’, ovvero una app che permette ai supporter da casa di trasmettere le loro voci direttamente agli altoparlanti dello stadio. Perché come sappiamo, gli eventi sportivi professionali, secondo il programma governativo giapponese, hanno sì iniziato a rivedere una presenza fisica dei propri sostenitori ai vari incontri a partire da luglio, ma comunque è in atto uno sforzo creativo per sviluppare nuove forme di intrattenimento, in quanto il Giappone teme che molte squadre aziendali possano scomparire, come era già successo negli anni tra lo scoppio della bolla speculativa giapponese del 1990 e la grande crisi finanziaria internazionale del 2008. Infatti, oltre alle perdite sui biglietti, i club dovranno fare i conti con le diminuzioni dei guadagni su prodotti come cibo e bevande che vengono solitamente venduti durante le partite.

Il Japan Press Weekly ha invece voluto evidenziare come nel mese di maggio il governo giapponese abbia messo a disposizione di gruppi sportivi e associazioni culturali e artistiche, un budget di 56 miliardi di yen per riprendere le proprie attività. Ma lamenta il giornale, è ancora troppo poco.

Japan Times, affidandosi alle parole dell’AD di Sports Branding Japan, ha sottolineato come sia importante cercare di comprendere le potenzialità del nuovo mercato offerto dai servizi video, per fare in modo che leghe e squadre si aprano a nuove idee per ampliare il mercato, creando piani aziendali nuovi. Viene inoltre affrontato il tema dei Giochi Olimpici e Paraolimpici di Tokyo, che sono stati rinviati alla prossima estate. Numerosi interrogativi, infatti, ruotano attorno a tale questione; per esempio, ci si chiede se gli sponsor che avevano termini contrattuali previsti per il 2020, avranno un rinnovo gratuito oppure dovranno versare denaro aggiuntivo. Infine, viene affrontato il tema più delicato relativo ai problemi dei Giochi Paraolimpici, perché gli atleti con specifiche disabilità fisiche potrebbero rifiutarsi di viaggiare in Giappone per problematiche legate al proprio sistema immunitario.

Dunque, anche lo sport ha dovuto ovviamente ridimensionare il proprio spazio in seguito alla pandemia da Covid-19, delineando inediti scenari dei propri campi da gioco, che nel passato sarebbero sembrati assurdi o, addirittura, inimmaginabili.

Chiara Aveni e Gaia Natarelli

FONTI:

Sitting in Silence With 5,000 Fans: The New Sound of Japanese Sports, disponibile su  https://www.nytimes.com/2020/09/09/world/asia/japan-coronavirus-jleague-soccer.html, consultato il 10/09/2020

Organizers, IOC Trying to Remove Doubts Over Tokyo Olympics, disponibile su https://www.nytimes.com/aponline/2020/09/08/sports/olympics/ap-oly-tokyo-future.html, consultato il 10/09/2020

Tokyo Olympics organizers say Games can proceed without a coronavirus vaccine, disponibile su https://www.washingtonpost.com/world/asia_pacific/tokyo-olympics-japan-coronavirus-vaccines/2020/09/03/8e858c88-e799-11ea-bf44-0d31c85838a5_story.html, consultato il 10/09/2020

Government compiles support measures covering a wide range of sports clubs disponibile su http://www.japan-press.co.jp/s/news/index.php?id=12969, consultato il 11/09/2020

Expert calls on Japanese sports industry to innovate after pandemic disponibile su https://www.japantimes.co.jp/sports/2020/06/30/general/expert-calls-japanese-sports-industry-innovate-pandemic/, consultato il 11/09/2020

Japanese pro sports tries to adapt to a new coronavirus reality disponibile su https://www.nippon.com/en/in-depth/d00595/, consultato il 11/09/2020

COVID as a catalyst for corporate sports reform disponibile su https://www.nippon.com/en/in-depth/d00581/, consultato il 11/09/2020