Parlando di cucina internazionale, oggi scopriremo un dolce che gli inglesi gustano specialmente in questo periodo: I Crumpet.
Sono delle focaccine inglesi, molto morbide e dal gusto neutro, perfette per essere accompagnate da diversi condimenti. Spesso, infatti, vengono consumati spalmati con il burro e la marmellata o da una crema spalmabile a base di estratto di lievito dal sapore peculiare e pungente. La ricetta invernale, vuole che i Crumpet siano accompagnati da confetture di stagione, come quella di cachi. Potete provare a preparali e a gustarli seguendo la nostra ricetta.
Let’s talk about Gazpacho: the iced cold blend to survive Summer
When no cooking is necessary, we are already into it.
This summer edition of #glamytaste, our subsection of Food and Beverage, will focus on the, apparently, straightforward preparation of gazpacho, the chill soup originally from Spain.
Ingredients: • ¼ teaspoon saffron threads • 3 teaspoons olive oil • 7 oz (about 200 g) boneless, skinless chicken breasts, cut into bite-sized pieces • Sea salt and ground black pepper • ½ small brown onion, diced • 1 garlic clove, crushed • 2 teaspoons sweet paprika • 1 ¼ cups salt-reduced vegetable stock • 4 ¼ oz (about 114 g) brown rice • ½ medium red bell pepper, seeds removed and sliced • 5 oz (about 142g) tinned crushed tomatoes • 1 ¾ oz (about 54 g) frozen peas • 2 teaspoons chopped fresh parsley • 1 tablespoon pine nuts and lemon wedges, to serve
How to: Place the saffron threads in a small bowl with 2 teaspoons of boiling water and set aside. Heat half of the oil in a large non-stick fry pan over medium heat. Add the chicken and cook for 5-6 minutes or until browned. Transfer to a heatproof bowl and set aside to rest. Season with salt and pepper, if desired. Heat the remaining oil in the pan over medium heat. Add the onion and cook for 3-4 minutes or until soft and translucent. Add the garlic and cook for 1 minute, stirring frequently. Add paprika and cook for a further 2 minutes, stirring frequently. Return the chicken to the pan, Add ½ cup of the stock and reduce the heat to medium-low. Simmer for 10 minutes or until almost all the liquid has been absorbed, stirring occasionally. Add the peas and the remaining stock and simmer for further 5-8 minutes until the stock has been absorbed and the rice is tender. If the stock is all used and the rice is not ready, just add ½ cup of hot water at a time until all the rice is completely cooked. Stir through the parsley and pine nuts. Season with salt and black pepper, if desired. To serve, place the chicken paella in two serving bowls. Serve with lemon wedges on the side.
Fanny Trivigno
Source: Itsines K, (2016). “The Bikini Body: 28 -days healthy, eating & lifestyle guide”, St.Martin’s Press, 175 fifth avenue, New York (NY)
English Pudding recipes: a Christmas Carol to taste!
From Charles Dickens tales, we are glad to suggest a version on the traditional plum English pudding elaborated by the author and food historian Pen Vogler. She is a food historian and curator of the exhibition “Food Glorious Food: Dinner with Dickens”. As a food historian and specialist in food in literature, she is also the author of “Dinner with Mr. Darcy”, “Tea with Jane Austen” and “Penguin’s Great Food series” edited in 2011.
The following recipe, at the beginning a little different in terms of taste, is the original (or most likely so) Victorian Christmas pudding brought to life by Dickens in Christmas Carol. There, the extraordinary maker Mrs. Cratchit is able perfectly to embody the festive and joyful atmosphere typical of Charles Dickens’ Christmas meaning.
Ingredients: 85 grams of plain flour Pinch of salt 170g Veg or beef Suet 140g of brown sugar 1 teaspoon mixed spice 170g of breadcrumbs 170 grams of raisins 170 grams of currants 55 grams of cut mixed peel 1 apple 3 eggs, beaten 140ml of brandy Butter for greasing
Lo strudel è un dolce tipico con mele,
uvetta, pinoli, cannella e pasta sfoglia accomunato all’Austria e al Trentino
Alto-Adige. Il dolce rappresenta un vero e proprio must per le stagioni fredde
grazie alla quantità di mele disponibile sul mercato, inoltre la sua preparazione
non è particolarmente impegnativa sia che il suo ripieno venga avvolto dalla
pasta sfoglia più leggera o dalla pasta frolla più consistente, il risultato è sempre
garantito grazie ad alcuni accorgimenti durante la preparazione.
Per quanto riguarda la sua storia,
lo Strudel parte da origini orientali, riportandoci indietro fino alla
Mesopotamia. È stato infatti trovato un manoscritto del VIII secolo a.C. in cui
si parla di un dessert preparato alla corte assira composto da una serie di
strati sottili di sfoglia farciti con mele, frutta secca e miele. Da quel
momento l’invitante dessert comincia a viaggiare per il mondo: dalla Turchia
alla Grecia per tutto il Mediterraneo, evolvendosi attraverso l’uso di una
pasta sfoglia croccante. Dalla combinazione della pasta croccante e la frutta
secca si arrivò alla realizzazione di piccoli dolcetti monoporzione con pinoli,
pistacchi, sfoglia e melassa spesso consumati a colazione. Questi dolci presero
il nome di Baklavà e si diffusero in maniera incredibilmente celere
grazie ai mercanti delle rotte Asia-Europa Orientale. In seguito, la ricetta fu
rivisita dai pasticceri turchi che, intuendo il grande potenziale dei prodotti
utilizzati, cercarono di apportare delle modifiche in base al gusto dei loro
clienti. La sfoglia utilizzata per la preparazione del dessert, ormai
disponibile in molte varianti, non era più la “classica” ma piuttosto
rappresentava un’alternativa più leggera forse proprio per bilanciare la
ricchezza del suo ripieno. Col passare degli anni, i dolcetti di pasta sfoglia
passarono dalla Turchia all’Ungheria dove crebbero anche di dimensione racchiudendo
sempre frutta secca, frutta fresca o composte. Successivamente quando nel 1699 l’Ungheria
venne annessa all’Impero Austro-Ungarico, il dolce ormai divenuto celebre venne
importato a Vienna e prese subito il nome di strudel che letteralmente
significa “rotolo” o “vortice”. Qui i pasticceri austriaci lo modificarono
ulteriormente: rinnovarono la sfoglia ormai sottilissima ed aggiunsero
ingredienti tipici della zona. Vennero quindi impiegate le mele, l’uvetta ed i
pinoli dichiarando la svolta del famoso dolce denominato Apfelsrudel.
Oggi Vi propongo una ricetta altoatesina,
tutelata con un disciplinare che ne stabilisce gli ingredienti e che garantisce
che la ricetta originale della pasticceria italiana venga riprodotta come
segue.
L’aria di Roma in questa ultima
settimana è stata colma di novità: il contraccolpo al rigido periodo del
lockdown ha decretato l’accavallarsi di diverse iniziative nella capitale dallo
sport con la BNL- internazionali di tennis 2020 alla moda con le tre giornate
di ALTAROMA, dal 15 al 17 settembre.
I temi cari di questa season
“fuori stagione” sono stati diversi: il 15 settembre si è aperta la tavola
rotonda incentrata sul tema istituzioni e creatività dei giovani del Made in
Italy con Silvia Venturini Fendi, Presidente di Altaroma, Lorenzo Travaglianti,
Presidente della Camera di Commercio, Virginia Raggi, Sindaco di Roma, Paolo
Orneli, Assessore sviluppo economico della regione Lazio, Pasquale Salzano,
Presidente Simest e Carlo Maria Ferro, Presidente ICE. I temi della “Talk
Altaroma” si sono susseguiti e hanno riguardato l’innovazione, la sostenibilità
per il mondo delle start-up, le nuove imprese creative con la partecipazione di
Laura Puricelli di Digital Fashion&Luxury, Iris Skrami, co-founder di
Renoon, Martina Rogato, Sustainability Advisor, Martina Spadafora, Fashion
Revolution, Bav Tailor designer BAV TAILOR e Francesca Pievani designer Fili
Pari. In conclusione, nella giornata del 17 settembre, il terzo tema del talk
di Altaroma ha riguardato i nuovi mestieri e le nuove opportunità nel mondo
della Moda per le nuove generazioni con la partecipazione di Federica Cavriana
di Fondazione Cologni, Stefania Lazzaroni, Direttore Generale Altagamma,
Michele Michilli, Responsabile Promozione e Sviluppo Lazio Innova, Cristina
Pozzi Ceo Impactscool e Annamaria Tartagli, founder di TheBrand Sitter.
Dalla sede del Palazzo
Brancaccio, la Rome fashion week ha risvegliato il buon umore del suo pubblico,
seppur ristretto, proponendo delle collezioni inedite disponibili anche sulla
piattaforma Altaroma Digital Runaway.
Sullo sfondo del grande dubbio
creato dal Covid, la proposta della realizzazione di una fashion week si
configura come una dimostrazione di coraggio per molti ma anche una grande
prova di investimento e di commitment per il futuro. La ripartenza di
Altaroma è una notizia non isolata, se si considera anche la ripartenza del
Roma Europa Festival e l’accordo stipulato dalla Camera di Commercio per quanto
riguarda il settore fieristico, il tutto rappresenta un fermento lavorativo
completamente assente nei mesi appena trascorsi che ci lascia ben sperare. La
voglia di ripartire c’è ed è tangibile soprattutto in settori come la moda ed
il design che rappresentano i capisaldi per ricostruire un nuovo modello di
sviluppo.
Ripartire sì, ma in sicurezza …
Altaroma è stata e continua ed essere un laboratorio che
svolge la funzione di un vero e proprio hub per quanto riguarda la
creatività e l’innovazione nella regione Lazio: lavorare con i talenti ma anche
per i talenti è senza dubbio uno degli obiettivi cardine di questa inaspettata
stagione.
L’edizione, a causa delle restrizioni, non ha potuto dar
seguito alle giornate delle accademie ad eccezione della partecipazione dell’Accademia
delle Belle Arti di Frosinone che ha chiuso la fashion week con una collezione
Couture Total Black. Tuttavia, la presenza dei designers delle scuole di Moda
italiane è il tratto distintivo della fashion week romana degli ultimi anni.
Pionieri, scopritori, curiosi…
Questi sono i designer del 2020 che nei mesi precedenti alla
fashion week hanno potuto comunicare la loro impressione, tramite la pagina ufficiale
Instagram, su quello che Altaroma rappresenti o abbia rappresentato per loro:
un rifugio, un’aspirazione, una connessione anche con altre realtà governative
per promuovere la crescita dell’artista in una forma di Tutorship. “Che nulla
resti intentato” dalle parole di Silvia Venturini Fendi che rappresentano la
vera essenza di questa edizione che allaccia a sé diversi messaggi e ci
preannuncia un ritorno in grande stile; ma si sa che se si è veramente
innamorati di quello che si fa, il successo è già assicurato.
DAY 1: Day 1: Andrés Romo, Ronistudios, Salvatore Vignola e Studio74
DAY 2: ChiaraPerrot, Dassu’Yamoroso, Ellementi, Francesca Marchisio
DAY 3: Feelomena, Maria Sapio KnitCouture, Morfosis, Valentina Poltronieri, Accademia delle Belle Arti di Frosinone.
Questa settimana luxury moments si sofferma sulle bellezze dell’Italia e
regala ai lettori un doppio appuntamento con la Sardegna, per destination
gems una Galleria di panorami mozzafiato scattati da Gabryella Yaimhat e
per glamy taste una ricetta speciale dello Chef Tore, la Padellata di
mare nata a Porto Taverna, una delle spiagge dal grande fascino, grazie alla
sua meravigliosa sabbia e al mare dai colori che vanno dal verde al turchese.
Il tutto al cospetto della spettacolare Isola di Tavolara che padroneggia il
Panorama da qualsiasi angolazione e con la sua presenza protegge la spiaggia
dalla maggior parte delle onde. Il posto ideale per ammirare un bel panorama e
per gustare ottime pietanze.
Tavolara from The Sunrise to the Sunset You are in my heart and thoughts
È stato il fascino di questa
spiaggia e della maestosa Isola a risvegliare in Gabryella la passione per la
fotografia, Gabryella si alza ancora prima dell’Alba e si reca sulla spiaggia
per fotografare sua maestà Tavolara, alta più di 500 metri, un roccioso “rettangolo” di granito
appoggiato sul mare e circondata da una
zona che offre una grande quantità di meraviglie naturali tutte pronte per
essere catturate dall’obiettivo del suo smartphone, tutte foto che immortalano l’attimo spontaneo e irripetibile
con immagini che si distinguono dal gusto eclettico dell’Artista.La statuaria isola di Tavolara è sicuramente uno dei suoi soggetti
prediletti, fotografandola dall’alba al tramonto e in tutte le stagioni, dalla
primavera all’autunno. La sua personalità emerge nell’accentuazione di
determinati punti luce e nelle sue personali angolazioni e scatti di attimi
fuggenti. Le nuvole e il mare calmo
secondo l’artista sono i due requisiti fondamentali per conferire al panorama
quell’aria di serena tranquillità che assicura un risultato perfetto.
Gabriella Manca, in arte Gabryella Yaimhat ha visitato i quattro angoli del
mondo per poi ritornare a vivere nella sua Sardegna. Insegna scienze motorie ma
è un vulcano di idee e di energie ed esprime la sua personalità dedicandosi
anche all’arte e al design di gioielli, ha prodotto la sua gamma di fantasiosi
gioielli, esplora l’interazione tra semplici materiali cercando di bilanciarli
e armonizzarli con idee creative e divertenti prendendo ispirazione dalla sua
isola, come nelle sue foto cerca sempre negli stessi luoghi elementi diversi e
diverse esposizioni di luce per far esaltare particolari insoliti pur
riprendendo le stesse località.
Photo Gallery by Gabryella Yaimhat
A TALK WITH … CHEF TORE PORCU
LA PADELLATA DI FRUTTI DI MARE
Nel 2013 nasce la specialità ideata dallo Chef Tore per il 12.1 in modo
totalmente casuale, c’era l’esigenza di una pietanza che potesse sostituire gli
spaghetti allo scoglio per soddisfare i palati esigenti di una sala piena di
ospiti e da quel momento la padellata di frutti di mare diventa il piatto forte
da gustare ammirando la maestosa Isola di Tavolara.
Una ricetta semplice, preziosa e dal sapore unico. Creata con frutti di mare pescati nel mare della Sardegna associati a uno spaghetto trafilato al bronzo. Il segreto: Prodotti di prima qualità legati tra loro dal tocco di un maestro, lo Chef Tore Porcu. Vi svelo gli ingredienti rigorosamente freschi: Olio d’oliva – Molluschi, cozze e vongole – Seppia – Scampi – Gamberi – Pomodorini e un cucchiaio di pomodoro fresco – Basilico e ovviamente gli spaghetti ma per la preparazione niente di meglio della dimostrazione dello chef in persona che potete seguire guardando il video che ho registrato per voi.
The Healthy vibe: 4 Recipes that everyone could have fun replicating without giving up on wellness
Have you ever felt like… if taste is good
probably the ingredients will not be that healthy?
Here an entire day, to spend among good food,
fun, and healthy recipes that could be an incredible way to start the Summer
and kick off bad habits.
Try to believe.
OATS PORRIDGE WITH BLUEBERRIES, KIWI AND CHIA
Serve 1
Prep Time 5 minutes
Cooking Time 5 minutes
Difficulty Easy
Ingredients:
½ teaspoon pure vanilla extract ½ teaspoon cup low-fat milk 85 gr. Oats 85 gr. low-fat plain yogurt 2 teaspoons of chia 1 medium kiwi (sliced) 60 gr. fresh blueberries
In a small saucepan, bring ½ of water, vanilla
and half of the milk to the boil over high heat. Add the oats and reduce the
heat to low. Simmer for 5 minutes or until thickened.
Meanwhile, place the yogurt and the chia in a
small bowl and mix until combined.
To serve, pour the oats porridge into a bigger
bowl. Top with the remaining milk, sliced kiwi and blueberries.
BLACK BEANS, TOMATOES, ZUCCHINI AND CORN
QUESADILLA
Serves 1
Prep Time 10 minutes
Cooking Time 5 minutes
Difficulty easy
Ingredients:
60 gr. black beans, drained and rinsed ½ medium tomato, diced 2 tablespoon tinned corn kernels, drained and rinsed 60 gr. of roasted green zucchini 1 whole wheat wrap 1 small handful chopped onion 30 gr. reduced-fat cheddar cheese (optional)
Preheat a sandwich press.
Place the black beans, tomato and corn in a
small bowl and mix until well combined.
Spread the pre-roasted green zucchini over one
half of the wrap and lay on the sandwich press. Top with the chopped onion,
black beans mixture and cheese. Fold in half to enclose the filling and gently
press down the sandwich press lid.
Toast for 4-5 minutes or until the wrap is
crisp or golden.
Remove the quesadilla from the sandwich press and transfer to a serving plate. Serve.
BANANA TOASTS WITH CINNAMON
Serves 1
Prep Time 5 minutes
Cooking Time 2 minutes
Difficulty Easy
Ingredients:
2 slices whole wheat bread ½ medium banana sliced ½ teaspoon of cinnamon Whipped peanut butter (optional)
Toast the bread to your liking.
Whip the peanut butter in a small bowl first
and after with a hand-held beater until it is fluffy.
To serve, spread the whipped peanut butter over the toast top with sliced banana and cinnamon.
NOODLES SOUP WITH TOMATOES, SPINACHES, CARROTS
and PORK
Serves 1
Prep time 15 minutes (and plus 10 minutes
soaking time)
Cooking Time 10 minutes
Difficulty Easy
Ingredients:
90 gr. rice vermicelli noodles Oil spray ½ garlic clove, crushed ½ fresh ginger, peeled 85gr. ground pork ¼ Lebanese cucumber, sliced ¼ carrot, granted or blended 1 tablespoon chopped fresh cilantro 1 small handful baby spinaches ½ teaspoon salt-reduced tamari or soy sauce 2 teaspoons lime juice ½ teaspoon honey
Place the noodles in a heatproof bowl and cover
with boiling water. Leave for 10 minutes, then loosen the noodles with a fork.
Drain and refresh under cool running water. Drain well and set aside to cool
slightly. When cool enough to handle, cut into shorter lengths.
Heat a non-stick fry pan over medium heat and
spray lightly with oil spray. Add the garlic, ginger and ground pork and cook
for 5-7 minutes or until the pork is browned, stirring frequently.
Add noodles, cucumber, baby spinaches, blended
carrots and cilantro to the bowl containing the pork and stir gently to
combine.
Whisk the tamari sauce, the lime and honey
together in a small bowl. Pour over the pork and noodles mixture and toss
gently to combine. Serve.
Fanny Trivigno
Sources: K. Itsines, The Bikini Body-28 day: Healthy, Energy and Lifestyle Guide, St.Martin’s Press, NY, 2016
Per completare il nostro viaggio nell’Isola
azzurra e celeberrima prepariamo insieme un menù tipico Caprese. La nostra
proposta inizia con un antipasto che parte dalla famosa insalata caprese
seguita dai favolosi ravioli capresi di pasta fresca ripieni di caciotta e
parmigiano per terminare con la deliziosa Torta Caprese preparata con
cioccolato e mandorle e per finire non può mancare il Limoncello.
La caratteristica fondamentale è che tutti i prodotti utilizzati siano genuini, mediterranei e freschi, come il pomodoro, l’olio d’oliva, il basilico e i limoni, il tutto guarnito da erbe aromatiche fresche. Ingredienti normalmente presi direttamente dall’isola o dai paesi vicini. Un altro segreto, per un ottimo primo, è che la pasta deve essere assolutamente al dente per potere completare la cottura in padella ed essere amalgamata alla perfezione con il suo condimento.
INSALATA CAPRESE
L’insalata caprese è un classico conosciuto in tutto il mondo. Qui il segreto sta nella materia prima: tutti prodotti freschi e genuini. La mozzarella e i pomodori devono essere di prima scelta. La nouvelle cuisine ha proposto tante varianti ma la tradizionale è caratterizzata da pomodori e fiordilatte tagliati a fette e posizionati nel piatto in maniera alternata, aggiungere olio d’oliva e basilico, sale e origano.
RAVIOLI RIPIENI DI CACIOTTA E PARMIGIANO AROMATIZZATI ALLA MAGGIORANA, SERVITI AL SUGO
Ingredienti per 4
persone
Sfoglia: 2 cucchiai d’Olio d’oliva, mezzo litro d’acqua bollente, 500 gr. di farina ’00’
Ripieno: 2 uova, 200 gr. di parmigiano grattugiato, 300 gr di maggiorana. Caciotta di Sorrento rafferma grattugiata
Condimento: Parmigiano grattugiato, Basilico, Olio d’oliva, sugo di pomodoro fresco. N.B. La sfoglia può anche essere acquistata.
La farina va
sistemata a forma di vulcano, disponendo al centro olio e acqua bollente.
Mescolare il tutto fino a raggiungere una consistenza abbastanza solida.
In un recipiente,
lavorare le uova con il parmigiano, la caciotta e la maggiorana.
Stendere con il matterello un quarto della pasta
preparata, con uno stampino e posizionare il ripieno, aiutandosi con un
cucchiaino, su metà strato, successivamente prendere l’altra metà dello strato,
ponendola sulla prima parte, ricoprendo così il ripieno.
Separare i ravioli aiutandosi con uno stampino,
ricordandosi di mantenere un diametro di 4 – 5 centimetri per ogni uno.
Disporre i ravioli su un ripiano, facendo attenzione a
non mescolarli.
Ripetere l’operazione sino ad esaurimento della pasta e
del ripieno.
Cuocerli e
servirli con sugo di pomodoro fresco, parmigiano e basilico.
DOLCE TIPICO CAPRESE, CONTENENTE MANDORLE E CIOCCOLATO FONDENTE
Ingredienti
350 gr. di mandorle sbucciate tritate
260 gr. di burro
350 gr. di zucchero
7 uova
200 gr. di cioccolato fondente fuso
Posizionare il burro reso morbido insieme allo zucchero
in una scodella e amalgamarli.
Aggiungere i tuorli.
Successivamente preparare il cioccolato fondente a
bagnomaria, tritate le mandorle e montate gli albumi a neve.
Imburrare e infarinare una tortiera di circa 26 cm.
Posizionare il
composto e cuocere in forno a 160 gradi per 45 minuti circa.
E infine il Limoncello
Per concludere non c’è niente di meglio che gustare un liquore locale, ovvero il limoncello, che avrete acquistato durante la vostra visita all’Isola.