#ATUTTOMONDO

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La rassegna stampa internazionale dell’UNINT

Ancora problematiche di vario genere legate al Covid che scatenano anche alcune tensioni fra Paesi. In Arabia Saudita l’Ḥajj sarà limitato solamente ai cittadini sottoposti a procedure di quarantena. Situazione drammatica anche in America Latina dal punto di vista economico a causa della pandemia.

EUROPA

Rapporti in crisi fra Regno Unito e Spagna in vista dell’uscita ufficiale dell’Inghilterra dall’UE il primo gennaio 2021. La paralisi delle trattative complica la negoziazione sul futuro di Gibilterra e sui rapporti fra “el peñón”, ‒ la montagna che caratterizza il panorama di Gibilterra ‒ e la Spagna; il governo prepara un apporto di aiuti per sopperire ai possibili danni economici che potrebbero risultare letali per La Rocca a seguito di una rottura. Come riporta l’articolo integrale de El País, fonti spagnole assicurano che il piano di aiuti accordato questa settimana dal consiglio europeo, potrebbero portare alla Spagna 140 miliardi di euro per la zona di Algeciras, La Linea della Concepción e Gibilterra, dove si riscontra una difficile situazione di disoccupazione e di mercato nero.

L’obbiettivo della Spagna in questa partita, spiegano fonti diplomatiche europee, è di raggiungere un’area di prosperità condivisa; Madrid e Londra hanno già avviato i contatti bilaterali sulla questione. Gravi danni al turismo estero in Spagna: il tour operator anglo-tedesco Tui cancella tutti i voli per il Paese fino al 9 agosto, ad eccezione di Canarie e Baleari, a causa dei crescenti contagi da Covid-19 (nelle ultime due settimane sono 4.171 casi). Il tour operator il 31 luglio annuncerà se riprendere i voli dal 10 agosto. Il ministro degli esteri spagnolo, Arancha González Laya, contesta la decisione di Londra e auspica che non venga resa obbligatoria la quarantena per chi viaggia per Baleari e Canarie.

L.C, M.D.F. e I.V

In Svizzera, a causa della crisi sanitaria, vi è una diminuzione dei pernottamenti a carattere turistico che rischia di causare un calo dell’occupazione nel settore alberghiero. Come riportato da 20 Minutes, il settore spera che dall’autunno in poi gli eventi internazionali come le fiere o i congressi permettano di compensare l’attuale perdita dei turisti. Il presidente dell’associazione Hotelleriesuisse ha approvato l’uso delle mascherine, ma vuole evitare un ulteriore inasprimento delle misure di protezione.

EA.V.

In Francia entreranno presto in vigore nuove misure di sicurezza per i terroristi che hanno scontato la pena detentiva. Come riportato da Le Monde, mercoledì 22 luglio deputati e senatori si sono accordati sulla versione definitiva del disegno di legge, approvato dal senato il giorno seguente. Per la deputata del dipartimento degli Yvelines, che fa riferimento a un recente studio del Centro di Analisi del Terrorismo, «le persone condannate per atti terroristici non sfuggono al rischio di recidiva, generalmente stimato intorno al 40% nei cinque anni che seguono l’uscita di prigione». Questo disegno di legge ha incontrato l’opposizione di molti giuristi per via delle possibili violazioni della libertà che il sistema giudiziario potrebbe disporre, non a causa di atti commessi, ma sulla base di una valutazione della pericolosità futura di un individuo, che è necessariamente soggettiva.

S.C.

In Belgio, i casi di Coronavirus sono in aumento. Sulla mappa del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, il Paese è diventato interamente zona arancione, a cominciare dalle Fiandre, con un grande focolaio nella provincia di Anversa. Come riportato su Le Soir, secondo gli ultimi dati pubblicati da Sciensano, ad oggi il tasso di riproduzione mediano del coronavirus in Belgio è di 1,44, il che significa che 100 pazienti affetti da Covid-19 infettano in media 144 persone. Questo tasso, che stima la contagiosità del virus, venerdì 24 luglio era di 1,27.

S.C.

In Portogallo, il Movimento Ibérico Antinuclear ha annunciato che sporgerà denuncia alla Commissione Europea se il governo spagnolo, che ha recentemente rinnovato la licenza per la centrale nucleare di Almaraz posta a circa 100 km dalla frontiera portoghese, terrà in funzione l’impianto senza fare un’analisi dell’impatto ambientale oltre la frontiera, riferisce Lusa. Inoltre, 1,8 milioni di euro del Fondo Sociale Europeo verranno utilizzati nell’area di Lisbona per i senzatetto, riporta ancora Lusa. Continua l’emergenza incendi, sono infatti fermi i lavori rurali fino a questo martedì mentre il governo afferma che gli episodi avvenuti finora, che hanno raso al suolo diversi ettari di terra e provocato la morte di 3 pompieri, si sarebbero potuti evitare, scrive Público.

D.F.

Stando a quanto riportato sul giornale austriaco Oberösterreichisches Volksblatt, l’Austria conta ben 1.503 casi Covid, 101 ospedalizzati, 16 ricoverati in terapia intensiva e 711 morti. In seguito all’aumento delle infezioni nel Paese, a partire da lunedì 20 luglio sono entrate in vigore nuove restrizioni: l’ingresso di cittadini provenienti da 32 aree considerate a rischio è possibile solo con un test PCR negativo, spiega il Volksblatt. Per i cittadini di paesi terzi non provenienti dall’UE o dalla Svizzera si applica in linea di principio un divieto d’ingresso, a meno che non si provenga dall’area Schengen e che si presenti un test sierologico negativo che non sia più vecchio di 72 ore.

Gli effetti del Coronavirus sono importanti, la pandemia ha posto e pone ancora molti dinanzi a grandi sfide e diverse aree dell’economia austriaca sono rimaste gravemente colpite. Sempre il Volksblatt riferisce che lo Stato dell’Alta Austria ha stanziato ad esempio per i suoi 438 comuni un pacchetto d’aiuto di 344 milioni di euro per garantirne la liquidità e per permettere di investire nonostante la crisi. “Il ciclo economico regionale deve andare avanti, con il sostegno nel settore pubblico in modo che si possano garantire i posti di lavoro” – hanno concordato Stelzer, il suo vice Manfred Haimbuchner (Partito della Libertà Austriaco), il Consigliere di Stato Birgit Gerstofer (Partito Socialdemocratico d’Austria) ed il Consigliere di Stato Max Hiegelsberber (Partito Popolare Austriaco).

Secondo quanto si legge tra le prime pagine del giornale svizzero Neue Zuechter Zeitung, in Svizzera e Liechtenstein, il numero di nuove infezioni segnalato sabato 25 luglio all’Ufficio Federale della Sanità Pubblica ammonta a 148. Il Cantone di Ginevra sta rafforzando le proprie misure perché la situazione è peggiorata. Da ricordarsi che sabato 25 luglio, dopo una festa al club “Kapitel Bollwerk” a Berna, sono stati messi in quarantena 305 individui. In un articolo di nau.ch risulta che la crisi scatenata dal virus sta colpendo duramente l’industria svizzera. A luglio le aziende ottengono i risultati semestrali ed alcune di esse hanno registrato vendite inferiori come ad esempio ABB che registra un calo degli ordini del 14 % nel secondo trimestre, mentre gli ordini per il costruttore di ascensori Schindler è diminuito del 12 % e le vendite del 9. La crisi ha anche lasciato il segno sul mercato finanziario, ABS ha dovuto accettare il calo degli utili del dieci percento nell’ultimo trimestre.

M.S., L.R.

Recentemente il Regno Unito ha deciso di imporre la quarantena a tutti coloro che rientreranno dalla Spagna dopo il recente aumento di casi di coronavirus in questo Paese.

Secondo la BBC, il governo sta adottando delle misure di prevenzione le quali verranno applicate a tutti i viaggiatori provenienti da ogni parte della Penisola Iberica, incluse le Isole Canarie e le Isole Baleari.

Alcune fonti governative hanno affermato che la nazione è pronta ad agire, in modo da adottare tempestivamente le nuove regole riguardanti anche altri Paesi europei, come afferma The Guardian.

La notizia ha fatto infuriare migliaia di turisti delusi dal poco preavviso, lasciandoli nella confusione e incertezza totale, come si legge su Sky News.

Nonostante ciò alcune compagnie aeree hanno dichiarato che continueranno a garantire i loro servizi.

In Irlanda si sta valutando l’ipotesi di riaprire nuovamente le scuole, prevedendo un costo di circa 300 milioni di euro.

Come spiega The Irish Sun, nel budget verranno inclusi i salari per centinaia di insegnanti extra e i finanziamenti per l’igienizzazione degli ambienti.

Sarà il ministro della Pubblica Istruzione, Norma Foley, a presentare il nuovo piano in cui verranno definite le nuove regole per la riapertura delle scuole, come si legge su RTE.

Secondo The Irish Times,le nuove linee guida stabiliranno la distanza da mantenere all’interno delle classi, fatta eccezione per gli alunni più piccoli della scuola primaria dove è difficile far rispettare il distanziamento sociale.

S.C., S.P.

Il Ministro degli Esteri tedesco, Heiko Maas, ha dichiarato che la Germania è contraria alla partecipazione della Russia al G7. La Russia è stata estromessa dagli incontri con gli altri vertici di stato a seguito dell’annessione forzata della Crimea del 2014. Di altro avviso sono gli Stati Uniti che vedrebbero di buon occhio un ritorno della Russia nel G7, nonostante i paesi europei ritengano sia prima necessario risolvere la questione in Ucraina orientale e nonostante la richiesta del 23 luglio dei rappresentanti democratici statunitensi, che hanno presentato al Senato una risoluzione contro la partecipazione della Russia al G7. Tra Trump e Putin si è intanto svolta una conversazione telefonica per rafforzare la cooperazione e l’interazione commerciale tra i due paesi. I due leader hanno toccato anche il tema del programma nucleare iraniano, ribadendo la necessità di sforzi collettivi per mantenere il regime globale di non proliferazione nucleare. Al termine della conversazione, i presidenti si sono scambiati congratulazioni per il 45° anniversario del volo orbitale nell’ambito del programma spaziale congiunto “Unione-Apollo”. Questo è quanto ci riferisce l’agenzia di stampa Gazeta.

Per quanto riguarda invece la situazione epidemiologica in Russia e l’imminente apertura degli istituti scolastici, Il Ministero della Pubblica Istruzione prevede che le lezioni inizieranno nella forma tradizionale in presenza in quanto non sussiste un concreto rischio che il virus si continui a diffondere in tal modo, anche secondo le dichiarazioni del capo del dipartimento Sergei Kravtsov.

Lunedì, durante un briefing, Kravtsov ha affermato che il prossimo anno accademico dovrebbe iniziare nella forma tradizionale e che tutti i requisiti indicati dal Rospotrebnadzor, ovvero il Servizio Federale per tutela del benessere e dei diritti dei consumatori, saranno presi in considerazione al fine di massimizzare la sicurezza di bambini e insegnanti. Ad avvalorare tale scelta secondo il capo del dipartimento vi sarebbero i dati secondo cui non ci sono stati focolai alla fine dell’anno scolastico nelle scuole russe.

“Ci stiamo preparando ad aprire tradizionalmente le nostre scuole in generale, ma è chiaro che se per qualche motivo la situazione epidemiologica in un determinato comune non lo consentirà, allora, naturalmente, la salute dei bambini, degli insegnanti, dei genitori sarà la nostra priorità. Non sussiste un rischio concreto al momento, pertanto, ci manterremo sulla linea tradizionale con il consueto inizio del 1° settembre ” questa è la dichiarazione di Sergei Kravtsov riportata da Ria Novosti.

Infine, lo stesso Kravtsov ha smentito la prospettiva di adottare l’apprendimento a distanza su base continuativa.

S.N., D.S.

AFRICA

In Guinea, Kabinet Cissé, il neoeletto presidente del Ceni (la commissione responsabile dell’organizzazione delle elezioni nazionali), ha esposto il suo piano d’azione per le prossime elezioni presidenziali. Come riportato da Jeune Afrique, Kabinet Cissé intende discaccarsi dalla linea seguita dai suoi predecessori ed evitare di assecondare illegittimi interessi economici e politici. Infatti, il suo obiettivo è quello di promuovere delle elezioni libere, trasparenti e inclusive. Desidera partire da una riforma globale del Ceni in modo che alcuni dei membri nominati dai partiti politici, come i commissari, vengano relegati alla sola funzione amministrativa.

EA.V.

Il giornale Lusa informa che la pandemia di Covid-19 in Mozambico rallenta la lotta alla tubercolosi. L’anno scorso sono stati registrati 97 mila casi, mentre quest’anno se ne prevedono 103, secondo le autorità sanitarie. Questo compromette la meta stabilita dal governo, ma i progetti di sensibilizzazione e le risorse umane impegnate contro la tubercolosi sono state fermate a causa del Covid-19. Per quanto riguarda il Coronavirus, si registra un lieve aumento con 1507 casi totali. Nonostante ciò, il governo si prepara a investire sul turismo con un visto elettronico (e-visa) che aiuterà a collocare il Mozambico tra le mete turistiche più ambite entro il 2025, riferisce ancora Lusa.

D. F.

In Angola, come riporta Jornal de Angola, sono stati arrestati 11 cittadini: tra questi, sette si dedicavano all’uccisione di animali di varie specie, due fornivano armi da fuoco e munizioni e due donne invece si occupavano della vendita della carne. L’operazione è stata condotta dalla Polizia Nazionale e da operatori della protezione dell’ambiente nel parco Luengue-Luiana, dove è avvenuto l’arresto. I criminali sono stati trovati in possesso di due armi del tipo mauser, una mitragliatrice PKM, un fucile, 91 munizioni e 200 chili di carne.

M. P.

Più di 60 persone sono state uccise e decine sono rimaste ferite in un attacco in un villaggio nello stato del Darfur occidentale, in Sudan, secondo i funzionari delle Nazioni Unite.

Una dichiarazione rilasciata dall’Ufficio delle Nazioni Unite a Khartum ha affermato che uomini armati hanno preso di mira membri della tribù Masalit e hanno saccheggiato e bruciato case e parte del mercato locale.

La dichiarazione aggiunge che circa 500 uomini armati hanno attaccato il villaggio di Masteri, situato a 48 km da Geneina, la capitale dello stato del Darfur occidentale.

“Questo è stato solo l’ultimo di una serie di attacchi che ha provocato l’incendio di molti villaggi, il saccheggio di mercati e negozi e il danneggiamento di numerose infrastrutture”. Dopo l’attacco al villaggio di Masteri, circa 500 residenti locali hanno organizzato una protesta, chiedendo maggiore protezione da parte delle autorità.

Il primo ministro sudanese Abdullah Hamduk si è quindi impegnato a inviare nuove forze di sicurezza nel Darfur, come riportato dalla BCC Arabic.

S.H.

MEDIO ORIENTE

Il Ministro saudita del pellegrinaggio, Mohammed bin Taher Benten, aveva precedentemente dichiarato che “la salute e la sicurezza dei pellegrini è una priorità per le autorità saudite”, sottolineando che la riduzione del numero di pellegrini durante la stagione dell’Ḥajj dell’anno in corso è stata necessaria per garantire che il virus non si diffondesse, come riportato dalla CNN Arabic.

Siamo nel mese di Dhū l-Ḥajj, periodo dedicato al pellegrinaggio, e i fedeli selezionati elettronicamente hanno già iniziato ad arrivare alla Mecca Al-Mukarramah.

Quest’anno l’Ḥajj è limitato ai cittadini e ai residenti del Regno dell’Arabia Saudita che hanno soddisfatto le condizioni preliminari e sono stati sottoposti a procedure di quarantena.

Il ministero del pellegrinaggio ha spiegato che i pellegrini sono stati scelti tra circa 160 nazionalità residenti nel Regno, mentre il numero di pellegrini è stato significativamente ridotto per garantire la compatibilità con le misure di distanziamento sociale mirate a limitare la diffusione del coronavirus.

L’esercito israeliano ha dispiegato batterie antimissili e artiglieria lungo il confine settentrionale con il Libano, alla luce delle tensioni su entrambi i lati del confine dopo che, pochi giorni fa, un membro della milizia Hezbollah è stato ucciso in un attentato vicino a Damasco attribuito a Israele.

Uno stato di allerta incombe sul confine settentrionale di Israele, in previsione di una risposta della milizia Hezbollah all’uccisione di Ali Kamel Mohsen.

Fonti militari israeliane hanno suggerito che Hezbollah potrebbe effettuare un attacco contro i soldati israeliani nelle aree di confine, in un tentativo di rappresaglia per l’uccisione di Mohsen.

Tra i possibili scenari, secondo le fonti, Hezbollah potrebbe attaccare attraverso missili anti-armatura contro un veicolo militare israeliano o prendere di mira i soldati israeliani utilizzando dei cecchini vicino al confine, come sottolineato da Sky News Arabia.

S.H.

AMERICA

Negli Stati Uniti il The Guardian ha riportato che Portland (Oregon) è diventato l’epicentro nazionale degli scontri tra i manifestanti e gli agenti federali, poiché la campagna di rielezione di Donald Trump, incentrata sulla legge e sull’ordine, si è scontrata con le proteste per la brutalità della polizia e il razzismo. Trump ha inviato agenti delle agenzie del Dipartimento di giustizia e del Dipartimento di sicurezza interna (DHS) per rafforzare, e in alcuni casi sostituire, la polizia locale.

Su The Guardian si legge che Ron Wyden, senatore americano dell’Oregon, ha detto in un comunicato che “le tattiche violente messe in atto da Donald Trump e dalle sue forze paramilitari contro i manifestanti pacifici sono quelle di un regime fascista, non di una nazione democratica”.

S.C., S.P

In Canada, sabato 25 luglio, a Montréal ha avuto luogo una protesta pacifica durante la quale centinaia di persone si sono riunite per esprimere il rifiuto di indossare la mascherina come misura contro la pandemia da Coronavirus. Come riportato da Journal de Montréal, alcuni manifestanti considerano esagerate misure di sicurezza come l’uso della mascherina poiché il numero di casi positivi e di vittime rimane basso; altri invece affermano persino che il virus Covid-19 sia un’invenzione.

EA.V.

Fino alla fine di marzo, nei Paesi dell’America Latina, si stava registrando un graduale sviluppo economico, ma la pandemia, che ha colpito particolarmente questa area geografica, non solo ha costretto tale crescita ad un brusco rallentamento anzi, secondo la Comisión Económica para América Latina y el Caribe, ha provocato una regressione nel livello del PIL. Secondo un articolo della BBC, infatti, il Perù e l’Argentina subiranno gravi danni economici, mentre le finanze di Paraguay e Guatemala saranno più preservate.

Il governo peruviano, a causa della rapida diffusione dei contagi, ha disposto una lunghissima quarantena – dal 16 marzo fino ai primi di luglio – che ha penalizzato tutti i settori commerciali; oltre ad aver avuto conseguenze all’interno dei confini nazionali, le ripercussioni sono state evidenti nei rapporti economici con gli Stati esteri, in particolare con i suoi maggiori partner commerciali, Cina e USA, che hanno quasi dimezzato la richiesta di prodotti peruviani.

Similmente in Argentina, i gravi problemi di debito pubblico, presenti fin dallo scorso anno, si sono aggravati a causa dell’inevitabile imposizione del lockdown.

Il Paraguay e il Guatemala, invece, grazie ad una tempestiva e ben organizzata gestione della pandemia, hanno potuto salvaguardare la loro agricoltura, garantendo la coltivazione e l’esportazione di soia, zucchero e cardamomo e mantenendo così stabile un settore che ha grande impatto sulle economie di questi due Paesi.

L.C, M.D.F. e I.V

In Brasile il giornale UOL riporta la notizia della denuncia al presidente Jair Bolsonaro per reati contro l’umanità e genocidio al Tribunale Penale Internazionale. L’iniziativa è portata avanti da una coalizione di più di un milione di persone che lavorano nell’ambito sanitario e da enti stranieri. La Rete Sindacale Brasiliana UNISaúde accusa il presidente di gravi mancanze e ritardi nella prevenzione del Covid-19. Il comportamento negazionista e negligente ha infatti contribuito più di 80 mila decessi. Per il governo non è una novità, qualche mese fa era stata presentata un’altra denuncia nello stesso tribunale per rischio di genocidio del popolo indigeno. Nel 2019 invece, sono arrivate all’ONU 35 denunce. Attualmente il Brasile è uno dei Paesi più colpiti dalla pandemia, conta infatti 2,42 milioni di contagiati e 87 mila decessi. In questa settimana si è registrato un record di decessi in 24 ore: la media è stata di circa 1097 persone.

M.P.

ASIA

In Cina, come riportato dal Global Times, si sta svolgendo la 23° edizione dello “Shanghai International Film Festival”, uno dei più grandi festival cinematografici dell’Asia orientale, organizzato dalla Shangai Municipal Administration of Culture and Media Entertainment group.

Il prestigio internazionale del Festival cinese è comparabile con quelli di Cannes, Venezia e Berlino.

A causa dell’epidemia, l’evento presenterà attività online e offline a cui parteciperanno personaggi nazionali e internazionali, per un totale di 46 film provenienti da 8 grandi paesi: Cina, Hong Kong, Taiwan, Corea del Sud, Giappone, Filippine, Indonesia e Malesia.

 Il cinema italiano sarà omaggiato con una rassegna di film dedicati al centesimo anniversario della nascita del regista Federico Fellini, al quale la Cina dedicherà una retrospettiva organizzata dal Consolato Generale d’Italia a Shangai e l’ufficio di Promozione Internazionale Cinema Classico dell’Istituto Luce-Cinecittà. Dieci sono i film selezionati tra quelli più famosi del regista, tra cui spiccano La Dolce Vita, Amarcord e otto e mezzo.

L’evento si propone di ripristinare la fiducia nello sviluppo dell’industria cinematografica e televisiva e promuovere la ripresa del lavoro affinché vengano ripristinati quegli sforzi che Shangai da anni fa nel tentativo di diventare capitale internazionale della cultura.

Il tema del poster del festival di quest’anno è “reunion”, indicando che i fan potranno “riunirsi” finalmente con i film sullo schermo dopo sei mesi senza poter andare al cinema.

Oltre 700 espositori provenienti da circa 70 paesi e regioni si uniranno al mercato internazionale del cinema e della televisione online quest’anno, 100 in più rispetto a quello dell’anno scorso, ha detto Xu, direttore della sezione marketing del Festival, aggiungendo che alcuni di loro sono aziende rinomate come Paramount, Sony, Universal Pictures, Shochiku del Giappone, della BBC e dei film tedeschi.

Oltre alle proiezioni cinematografiche, l’evento ha aggiunto quest’anno proiezioni all’aperto e proiezioni online agli amanti del cinema. Più di 320 film d’oltremare e nazionali saranno proiettati in tutta Shangai.

I grandi appassionati di cinema consigliano una selezione di quattro film cinesi assolutamente da non perdere:

 per gli appassionati di noir Il lago delle oche selvatiche, per gli amanti del 3D e dei droni un lungo viaggio nella notte, per i cultori del regista Jia Zhangke swimming out til the sea turns blue e per una panoramica generazionale della Cina contemporanea the cloud in her room.

Il SIFF è visto dalla Cina come un evento simbolico che faciliterà un’ulteriore e più rapida ripresa dell’industria cinematografica, fortemente colpita dalla pandemia.

G.R.

OCEANIA

In Australia il The Guardian ha riportato che la Corte Suprema del Nuovo Galles del Sud si è pronunciata a favore della polizia, vietando una protesta prevista per martedì a Sidney in onore di David Dungay Jr, un uomo indigeno morto in un carcere della città nel 2015. Nonostante ciò gli attivisti affermano che la protesta andrà avanti e la nipote Paul Silva ha dichiarato al The Guardian: “la nostra famiglia scenderà in strada per chiedere giustizia”.

Nonostante le forze di polizia del NSW riconoscono e sostengono il diritto degli individui di esercitare la libertà di parola, eventi del genere sono attualmente soggetti a restrizioni ai sensi della legge sulla salute pubblica e in quanto tali, la polizia non esiterà a intervenire.

S.C, S.P

Rassegna stampa a cura di:

Ariela Capuano (responsabile lingua inglese)
Salvina Calanducci e Simona Picci (lingua inglese)
Giulia Deiana (responsabile lingua francese)
Silvia Calbi e Elen’Alba Vitiello (lingua francese)
Alessandra Semeraro (responsabile lingua spagnola)
Lavinia Cataldi, Michela Di Franco e Ilaria Violi (lingua spagnola)
Veronica Battista (responsabile lingua portoghese)
Martina Pavone e Diana Fagiolo (lingua portoghese)
Silvia Santini (responsabile lingua tedesca)
Michela Sartarelli e Laura Razzini (lingua tedesca)
Clarissa Giacomini (responsabile lingua russa)
Silvia Noli, Diana Sandulli (lingua russa)
Sara Zuccante (responsabile lingua araba)
Samar Hassan (lingua araba)
Claudia Lorenti (responsabile lingua cinese & coordinatrice del progetto)
Gioia Ribeca (lingua cinese)

#ATUTTOMONDO

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La rassegna stampa internazionale dell’UNINT

Quattrocentottantaquattro nuovi positivi al virus nello stato di Victoria in Australia e cinquantanove deceduti per Covid senza un’identità riconosciuta in Spagna. Tianwen-1, la prima sonda su Marte lanciata in Orbita dalla Cina. In Brasile stime positive per il 2033 per quanto riguarda il sistema fognario e l’accesso ad esso anche nelle aree più povere. Percentuale negativa del 33,17% di affluenza alle urne in Siria.

EUROPA

Apriamo le notizie inerenti la Spagna con un triste mistero: secondo l’articolo di El País, sarebbero 59 i cittadini deceduti per Covid-19 senza identità, i cui corpi giacciono in una cella frigorifera dell’Instituto Anatómico Legal de la Ciudad de la Justicia dallo scorso aprile 2020.

Dopo 70 giorni senza nessun cenno da parte di qualsiasi familiare, parente o conoscente di questi ultimi, il governo della Comunità di Madrid ha preso la decisione di spostarli nel cimitero a sud della capitale, nel quale riposeranno in pace per i prossimi dieci anni.

Sempre secondo lo stesso articolo, la maggior parte di queste vittime superava i 65 anni di età e il loro decesso risale a prima dello scorso 21 aprile, quando il virus si espandeva senza sosta, soprattutto nelle strade madrilene; 40 di loro sono mancati in ospedali, mentre i restanti 19 in case di riposo.

A Mérida, capoluogo dell’Estremadura, invece, sono giornate di festa: l’articolo di 20 minutos ci racconta come si celebra in questi giorni il Festival del Teatro Classico, alla presenza del re Felipe accompagnato dalla moglie Leticia e dalle figlie, la principessa Leonor e l’Infanta Sofía. Secondo quanto riportato dall’articolo, la presenza delle figlie del sovrano rafforza il messaggio di sostegno che la Famiglia Reale vuole trasmettere per supportare tanto il turismo culturale quanto gli spettacoli teatrali.

L.C, M.D.F. e I.V

In Belgio, Karine Moykens, la presidente del comitato interfederale Testing & Tracing (collegio responsabile del tracciamento dei contatti delle persone positive al Coronavirus) ha chiesto al Consiglio di Sicurezza Nazionale di rendere obbligatorio redigere liste di presenze per tutti i tipi di eventi. Secondo quanto riportato dal quotidiano Le Soir, è compito degli organizzatori stilare una lista indicando nome, cognome e numero di telefono di ogni partecipante. In questo modo, le liste in questione potranno essere consegnate al personale qualificato per il tracciamento nel caso in cui una persona infetta abbia partecipato ad un evento.

EA.V.

In Francia, a partire dal 20 luglio, è diventato obbligatorio l’uso della mascherina nei luoghi pubblici chiusi per combattere la pandemia del Coronavirus; in caso di violazione la sanzione è di 135 euro. Come riportato da France 24, tale decisione ha riaperto il dibattito sul prezzo delle mascherine. Secondo un sondaggio pubblicato dal quotidiano Le Parisien, una famiglia con due figli spenderebbe 228 euro al mese per le mascherine usa e getta e 96 euro per le mascherine lavabili.Vari partiti di sinistra hanno richiesto che lo Stato si faccia carico delle spese, ma il presidente Macron ha respinto la proposta, promettendo tuttavia un aiuto per i più svantaggiati.

EA.V.

In Svizzera, il partito Union Démocratique du Centre da oltre dieci anni si batte per l’espulsione sistematica dei criminali stranieri dalla Svizzera e attualmente il relativo tasso di espulsione è solo del 58%. Come riportato da Le Temps, la tabella pubblicata dall’Ufficio federale di statistica (UST) rivela un vero e proprio mosaico di pratiche cantonali divergenti. Da un lato, i più restrittivi, come Lucerna, Zugo, i Grigioni e Ginevra, espellono i trasgressori almeno nell’80% dei casi. D’altra parte, ci sono i cantoni più “lassisti”, come Neuchâtel, Giura, Vallese e Friburgo, che permettono agli stranieri condannati di rimanere in Svizzera nel 70-80% dei casi. L’UDC vorrebbe trovare il sostegno del popolo, come è avvenuto nel 2010, quando il famoso manifesto delle pecore bianche che cacciano le pecore nere (rappresentanti gli immigrati) dalla Svizzera aveva colpito nel segno portando il partito alla vittoria.

S.C.

In seguito al Consiglio Europeo terminato questa settimana a Bruxelles, è stato annunciato che il Portogallo riceverà un fondo di 45 miliardi di euro in sussidi economici per il periodo che va dal 2021 al 2027. Di questa cifra, è stato già reso noto che 300 mila saranno destinati alla regione dell’Algarve, la più colpita economicamente dalla pandemia, e 35 mila verranno destinati alle regioni autonome di Azzorre e Madeira, informa Lusa. Inoltre, per la prima edizione del premio Umanità di quest’anno, la fondazione Gulbenkian ha nominato come vincitrice Greta Thunberg, che ha accettato il premio di 1 milione di euro e dovrà recarsi a Lisbona per la cerimonia ufficiale. La giovane attivista ha già dichiarato che devolverà la somma in vari progetti dedicati ai cambiamenti climatici attraverso la sua fondazione, riferisce Público. Inoltre, continua il rischio elevato di incendi in tutti i distretti del Paese, significativo l’incendio nell’area di Abrantes, Santarém, dove una equipe di 394 pompieri è stata impegnata nell’abbattimento di un incendio in un’area boschiva, riporta ancora Público.

D.F.

Stando a quanto si legge sulle prime pagine del giornale Die Zeit, le aziende in Germania sembrano resisterealla crisi da coronavirus. Grazie ad uno studio internazionale condotto dal noto gruppo bancario HSBC emerge che gli aiuti finanziari e la gestione iniziale della crisi da parte del sistema federale tedesco hanno permesso a quasi la metà delle imprese di continuare a lottare. Infatti, tradotto in numeri, la Germaniaregistrala più bassa percentuale di aziende gravemente colpite sul piano economico: (solo) il 53% rispetto al 72% riscontrato su base globale.

Le contromisure adottate dallo Stato tedesco, come il differimento delle scadenze fiscali e le riduzioni sui pagamenti anticipati, da una parte hanno centrato lo scopo di creare una liquidità immediata per i contribuenti più in difficoltà, dall’altra, è ovvio che questo abbia fatto crollare il gettito fiscale nelle casse pubbliche. Secondo il rapporto mensile del Ministero federale delle Finanze, come si legge su un articolo di Die Zeit , nel primo semestre del 2020 i ricavi sono diminuiti del 9,1% rispetto all’anno precedente. In particolare, nel mese di giugno l’IRPEG è diminuito di ben il 38%, l’IRPEF del 14% e l’IVA circa del 18%. Per far fronte al periodo attuale di grande difficoltà economica, molte aziende hanno attuato una temporanea riduzione dell’orario di lavoro ai loro dipendenti, evitandone così la disoccupazione, che tuttavia nel bilancio finanziario registra un calo dell’imposta sul reddito da lavoro del 7,3%.

A preoccupare è anche il drammatico impatto sul traffico aereo, registrato in Germania al 93,7%. A tal proposito, è di questi giorni la disputa sul taglio ai salari tra la compagnia aerea low cost Ryanair e il sindacato tedesco Cockpit (Vc) che rappresenta i piloti di aereo. Stando a quanto riportato sul giornale Der Spiegel, quest’ultimo avrebbe rifiutato un’intesa sui tagli alle retribuzioni, necessari a causa delle ripercussioni economiche da lockdown e, per questo motivo, la compagnia sarebbe pronta a chiudere le proprie sedi e licenziare i dipendenti in Germania. Gli aeroporti di Berlino-Tegel e Düsseldorfsperimenteranno la chiusura degli uffici Ryanair già a partire dalla fine di settembre, e la base presente all’aeroporto Hahn di Francoforte seguirà il primo novembre. Secondo il sindacato Cockpit soltanto poco meno della metà dei piloti tedeschi si diceva favorevole ad un accordo, che per la maggior parte dunque è risultato inadeguato. In effetti, Ryanair garantirebbe la sicurezza del posto di lavoro fino al marzo 2021, mentre i tagli alle retribuzioni sarebbero da applicarsi fino al 2024. Anche in Austria la compagnia aveva minacciato di chiudere la sede di Vienna e quindi di licenziare circa 300 dipendenti, ma dopo le resistenze iniziali i sindacati dei piloti e degli assistenti di volo hanno accettato i tagli imposti.

M.S., L.R.

In Russia, le iniziative prese dal governo per stimolare il turismo interno seguono la stessa linea di quelle adottate dal governo italiano: difatti, esse prevedono un programma di rimborso per i viaggi all’interno della Federazione.

Secondo il capo dell’Agenzia Federale per il Turismo, Zarina Doguzovaja, è stato deciso che “al programma parteciperanno tutte le regioni russe”. Apprendiamo dall’agenzia di stampa RT che inizialmente si pensava a delle limitazioni, ma poi l’agenzia ha deciso di estendere l’opportunità di aderire a tutti i territori della Federazione, affinché i cittadini russi abbiano una scelta più variegata possibile. Il rimborso per l’acquisto di viaggi in Russia, tuttavia, avviene non senza condizioni, le quali sono state definite dal Consiglio dei ministri in data 22 luglio. Il decreto firmato dal primo ministro Michail Mišustin prevede il rimborso per i viaggi della durata di almeno cinque notti e con pagamento attraverso la carta “Mir”. Dal decreto emerge inoltre che il cashback promesso ammonta al 20% della somma complessiva spesa per il viaggio.

Per questo provvedimento, mirato a sviluppare il turismo interno e quindi a incoraggiare i cittadini russi a viaggiare nell’estate 2020, il governo ha stanziato 15 miliardi di rubli, poco più di 181 milioni di euro.

Parlando di sicurezza nazionale ed estera i servizi federali per la sicurezza della Federazione Russa (FSB) hanno arrestato 22 terroristi appartenenti al Movimento Islamico dell’Uzbekistan presente nel territorio federale attraverso diverse cellule diffuse in tre diverse regioni della Russia. Sono ora detenuti tra Mosca, Novosibirsk e Krasnoyarsk. Secondo le forze dell’ordine, queste cellule erano incaricate di arruolare persone, addestrarle e inviarle nelle zone di combattimento. Inoltre, le cellule si occupavano di inviare denaro a un’organizzazione terroristica in Siria.

Nei nascondigli dei terroristi sono stati rinvenuti letteratura religiosa vietata e video di propaganda dell’organizzazione terroristica internazionale Movimento Islamico dell’Uzbekistan, insieme con passaporti e documenti falsi impiegati per svolgere attività illegali. Il Movimento era stato dichiarato illegale in Russia da una sentenza della Corte Suprema del 2003.

Alcuni dei terroristi si nascondevano a Nalchik, dove gli agenti dell’FSB hanno rinvenuto ordigni esplosivi e materiali per la fabbricazione di bombe, insieme a fucili, una carabina, diverse munizioni e due pistole.

Un giorno prima della cattura, era stato sventato un ulteriore attacco terroristico organizzato nella Repubblica di Cabardino-Balkaria, nel territorio del Caucaso. Il 17 luglio è inoltre stato arrestato a Chabarovsk un uomo di 32 anni che aveva l’intento di compiere “attentati terroristici in centri affollati” tramite ordigni incendiari.

S.N., D.S.

In Gran Bretagna il Partito Laburista si è scusato “senza riserve” e, come riporta The Guardian, ha versato una somma a sei cifre a sette ex dipendenti e a un giornalista veterano della BBC, dopo aver ammesso di averli diffamati in seguito a un’inchiesta di Panorama sulla sua gestione dell’antisemitismo. Secondo The Irish Times, si tratta di una somma che si aggira tra le 600.000 e le 750.000 sterline.

Keir Starmer, successore di Jeremy Corbyn alla guida del Partito Laburista inglese, prende una posizione segnando un nuovo rapporto con la comunità ebraica locale e con Israele: “L’antisemitismo è stato una macchia per il Partito, ho visto il dolore che ha causato nella comunità ebraica. Chiedo scusa a nome del Partito laburista”. “Se vogliamo ripristinare la fiducia della comunità ebraica, dobbiamo dimostrare un cambiamento di leadership”, cita Ynetnews.com.

S.C., S.P.

AFRICA

In Algeria, due attivisti di Hirak, il movimento popolare anti-regime, sono stati processati per «attacco all’integrità del territorio» e «messa in pericolo del Presidente della Repubblica». Come riportato da Le Monde Afrique, il sistema giudiziario algerino ha condannato i due militanti, Ahmed Sidi Moussa e Yasser Kadiri, a sei mesi di prigione. Sono stati processati sulla base di un nuovo Codice penale adottato in aprile e denunciato dagli attivisti dei diritti umani per interferenze dello Stato nel diritto alla libertà di espressione. Secondo il Comitato nazionale per il rilascio dei detenuti (CNLD), quasi 60 “prigionieri di coscienza” sono attualmente dietro le sbarre, la maggior parte per dei contenuti postati su Facebook.

S.C.

Un’organizzazione non-governativa in Mozambico ha affermato che la violenza armata, presente nella zona di Cabo Delgado, ha portato sia un clima di guerriglia, provocando 250 mila sfollati e più di mille decessi, sia una diminuzione dei controlli delle frontiere e degli sbarchi, aprendo un corridoio strategico per il traffico di sostanze illecite, come riporta Lusa.

D. F.

In questi ultimi giorni in Angola si è discusso dell’investimento di circa 53 milioni di dollari all’anno da parte dell’ONU, come riporta Jornal de Angola. La somma è destinata allo sviluppo del Paese: si partirà con nuovi programmi governativi per la società civile e quella accademica. L’ONU ha inoltre sottolineato che in questo momento è fondamentale rendere l’acqua potabile un bene di tutta la popolazione. In più, l’organizzazione ha anche elogiato il governo angolano per le misure prese per combattere il Coronavirus come l’utilizzo obbligatorio della mascherina. Per questo motivo, saranno investiti 36 milioni di dollari per sostenere il Paese in questa battaglia.

M. P.

 La Turchia ha ampliato la cerchia della sua ultima offensiva nel nord dell’Iraq contro i militanti curdi, per raggiungere una profondità senza precedenti, accompagnata dalla costruzione di basi militari. Questa “silenziosa espansione” fa parte di una nuova strategia per espandere militarmente i confini turchi.

La nuova campagna transfrontaliera di Ankara, soprannominata “l’Artiglio“, attira meno attenzione rispetto alle sue incursioni nella vicina Siria, come riportato da Sky News Arabia.

Ciò è in parte dovuto al fatto che le forze turche sono presenti in Iraq da molto tempo, ma quella presenza fa parte di una strategia volta a spingere le linee di combattimento oltre i confini dopo anni di conflitti e spargimenti di sangue in patria.

La Turchia ha iniziato a bombardare già da diversi giorni il nord dell’Iraq, nel silenzio della comunità internazionale, col pretesto di voler stanare i combattenti curdi del Partito dei Lavoratori Curdi (PKK), che dominano l’area sud-orientale della Turchia.

Dopo che gli sforzi per la pace sono crollati nel 2015, in Turchia sono scoppiati aspri combattimenti. Da allora, il governo del presidente Tayyip Erdogan ha cercato di affrontare quelle che sostiene siano le “radici della crisi”. Ma quale sarà il vero intento del leader turco?

S.H.

Per la prima volta nella storia del Sudan, il primo ministro Abdullah Hamdouk ha annunciato la nomina di due donne alla carica di governatrici. Amal Ezz El-Din Othman è stata infatti nominata governatrice dello Stato del Nord e Amna Ahmed El-Makki dello Stato del fiume Nilo, come riportato da Sky News Arabic.

Quanto alla scelta delle due donne, sottolineando l’applicazione di criteri di valutazione rigorosi, Hamdouk ha dichiarato: “Volevamo mantenere un equilibrio nella questione della partecipazione delle donne. Il loro contributo sarà positivo, significativo e ininterrotto”. Ha poi aggiunto: “Ciò che siamo riusciti a raggiungere non è un traguardo storico, ma è un passo nella giusta direzione. Dobbiamo affrontare realmente questo problema, in un modo che non si limiti esclusivamente agli slogan ma si traduca in risultati concreti “.

S.H.

MEDIO ORIENTE

Il partito Ba’th, al potere in Siria da più di mezzo secolo, ha ottenuto di nuovo la maggioranza dei seggi alle elezioni parlamentari che si sono svolte di recente. Queste elezioni hanno incluso per la prima volta aree detenute dall’opposizione durante il conflitto. Tuttavia, le elezioni hanno tenuto lontano qualsiasi forma di opposizione effettiva sul campo, al punto di essere etichettate dagli oppositori come “un gioco” i cui risultati erano già noti.

Il movimento del presidente Bashar al-Assad e dei suoi alleati ha vinto la maggioranza dei seggi aggiudicandosene 177 su 250 nell’Assemblea del Popolo, come sottolineato da France24.

L’affluenza alle urne ha registrato una percentuale negativa del 33,17%, paragonata al 57,56% del 2016, secondo i risultati ufficiali annunciati dal capo della commissione giudiziaria, Samer Zumreeq, che sovrintende al processo di voto.

S.H.

AMERICA

Il governo degli Stati Uniti ha recentemente richiesto alla Cina di sospendere ogni attività del suo consolato a Huston, Texas.

Secondo la notizia riportata da CNN, sono avvenuti diversi disordini fuori dal consolato cinese, situato su Montrose Boulevard, richiedendo l’intervento della polizia locale.

Morgan Ortagus, portavoce del Dipartimento di Stato, ha dichiarato che la chiusura sarebbe una misura cautelare per la protezione delle informazioni private americane, come si legge su USA Today.

La Cina ha subito risposto all’attacco definendo l’azione “illegale” e minacciando di prendere provvedimenti a riguardo, mentre l’amministrazione di Trump ha accusato i cittadini cinesi di aver sottratto informazioni sulla ricerca scientifica, secondo il New York Times. Tuttavia, il governo americano non ha fornito spiegazioni riguardo la chiusura e sulle sue ripercussioni, come riportato da CBS News.

S.C., S.P

Il Consiglio di Calgary, in Canada, ha votato in maggioranza a favore della legge che renderà le mascherine obbligatorie anche nei luoghi pubblici al coperto. Un provvedimento dovuto al numero sempre più crescente di casi di coronavirus, secondo CBC.

La nuova legge è stata presentata da Sampson, capo dell’Agenzia per la gestione delle emergenze di Calgary, e da Choi, responsabile dei servizi strategici della città, ed entrerà in vigore dal primo di agosto, come riferisce Global News.

Il voto è arrivato dopo circa tre ore di dibattito con un risultato di 12-3, come dichiara CTV News.

S.C., S.P.

In questo momento storico piuttosto vulnerabile, sia sul piano internazionale sia nazionale dei singoli Paesi di tutto il mondo, è opportuno spendere qualche parola sulle nuove spinte di protezionismo tra Stati Uniti e Cina che rischiano di compromettere la stabilità, in senso lato, anche dei Paesi dell’America Latina. Infatti, come ormai attestato da varie fonti, anche La Vanguardia testimonia una nuova probabile “guerra fredda commerciale”, parole pronunciate dal ministro cinese degli affari esteri Wang Yi rivolte alla Casa Bianca.

In che maniera, dunque, tutto ciò coinvolge i Paesi latino-americani? L’attuale presidente della Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC), il brasiliano Roberto Azevedo, si dimetterà dal suo incarico, aprendo la strada a nuovi otto candidati che dovranno assumere il ruolo navigando in “questo mare turbolento”, El Pais. Ecco così che il protagonista latino-americano della scalata per la presidenza dell’organizzazione diviene il Messico, con la proposta del diplomatico, politico ed economista Jesús Seade, che ha alle spalle una carriera pluriennale e di successo. La sua posizione però, presuppone un bivio che determinerà un momento decisivo: Seade possiede dei forti legami con gli Stati Uniti attraverso il rappresentante commerciale Robert Lighthizer, ma ha anche lavorato per il segretario delle Finanze di Hong Kong. Per queste ragioni, approfondite nell’articolo integrale, il Messico assume un ruolo speciale nella scena internazionale, con probabili previsioni di un avvicinamento più solido verso gli Stati Uniti.

L.C, M.D.F. e I.V

In Brasile il giornale UOL riporta la situazione del sistema fognario nel Paese. Si stima infatti che entro il 2033 il 90% delle case potrà usufruire della rete fognaria. Tuttavia, a causa della lentezza nel bonificare le aree del Paese, probabilmente i brasiliani dovranno aspettare fino al 2066. Nel 2017 il 57,6% dei comuni usufruiva del servizio di smaltimento delle acque reflue attraverso la rete di raccolta. Inoltre, è stato registrato un miglioramento del trattamento delle acque reflue tra il 2008 e il 2017, con un’evoluzione dal 49,3% al 62,8% dei comuni con almeno un impianto di trattamento in funzione. Le differenze regionali segnano il Brasile, ad esempio il 92,5% delle case nello stato di San Paolo è coperto dalla rete fognaria, mentre quelle nel Pará solo per il 3,1%. Dei 27 stati, solo sei hanno fognature in più della metà delle case: San Paolo, Distretto Federale, Minas Gerais, Paraná, Espírito Santo e Goiás.

M.P

ASIA

La Cina, come riportato dal Global Times, ha lanciato in orbita la sua prima sonda su Marte, denominata Tianwen-1, dal Wenchang Space Launch Center nella provincia di Hainan nella Cina meridionale. 

Questo inaugura una nuova era nell’esplorazione dello spazio profondo da parte della Cina.

Dopo un volo di circa 2.000 secondi, la sonda è entrata nell’orbita di trasferimento pianificata Terra-Marte, avviando ufficialmente il suo viaggio verso il Pianeta Rosso.

La sonda cinese “Tianwen-1” dovrebbe raggiungere il campo di gravità di Marte nel febbraio 2021, circa sette mesi dopo il lancio. Se avrà successo, Tianwen-1 sarà la prima spedizione, nella storia dell’umanità, a completare l’orbita e l’atterraggio in un’unica missione.

Secondo il CNSA, il progetto dovrebbe raggiungere una serie di progressi tecnologici, tra cui l’inserimento dell’orbita su Marte, la gestione automatica delle sonde a lungo termine, la comunicazione a lunga distanza e le capacità di roving della superficie di Marte.

La missione interplanetaria segnerà anche l’istituzione da parte della Cina di un sistema completo di progetti di esplorazione nello spazio profondo, che comprende progettazione, produzione, missione di volo e ricerca scientifica.

La missione prevede anche la cooperazione internazionale, poiché l’Agenzia spaziale europea e l’Argentina parteciperanno prendendo parte al monitoraggio e al controllo dei veicoli spaziali.

Inoltre, la Cina sta lavorando anche con paesi come Francia e Austria per il ridimensionamento del carico utile e l’analisi dei dati per la missione.

Marte, uno dei più vicini pianeti vicini della Terra nel sistema solare, ha l’ambiente più simile a quello della Terra. Gli esseri umani hanno effettuato 44 tentativi di missione su Marte e solo 24 di loro sono riusciti.

La distanza minima tra Marte e la Terra è di circa 55 milioni di chilometri, ei due pianeti arrivano così vicino solo ogni 26 mesi. La finestra di esplorazione di Marte è aperta tra luglio e agosto.

Nessun paese oltre la Cina ha mai fissato gli obiettivi di orbita, atterraggio e roving del Pianeta Rosso nella prima missione, e il lancio di successo segna solo l’inizio di una lunga spedizione piena di sfide, dove comunque permangono incertezze.

Secondo il CASC infatti solo una manciata di missioni su Marte è stata in grado di sbarcare sul pianeta e condurre esplorazioni erranti.

Oltre alla Cina, gli Stati Uniti e gli Emirati Arabi Uniti stanno lanciando le loro missioni su Marte

La prima missione spaziale araba su Marte, una sonda senza pilota soprannominata Hope, è partita dal Giappone, nel tentativo di rivelare di più sull’atmosfera del Pianeta Rosso.

La NASA ha spostato il suo primo tentativo di lancio della sua missione Mars 2020 non prima del 30 luglio, secondo il sito web ufficiale dell’agenzia spaziale americana.

ExoMars, un programma di cooperazione tra Europa e Russia, in precedenza aveva annunciato che sarebbe stato ritardato al 2022.

G.R.

OCEANIA

In Australia gli epidemiologi hanno avvertito che “il tempo scorre” nel New South Wales, e le autorità sanitarie si affrettano a tenere sotto controllo la crescente epidemia di coronavirus.

Come si legge su Anadolu Agency, lo stato delVictoria ha registrato 484 nuovi casi e due morti nelle ultime 24 ore.

News.co.au riporta che il premier Daniel Andrews ha avvertito che i casi continueranno a salire se la gente non cambia le proprie abitudini, e prende in considerazione nuove restrizioni. Il premier riconosce la necessità di lavorare, ma per coloro i quali sono stati colpiti dal virus e che devono isolarsi è stato messo a disposizione il pagamento di 1.500 dollari.

S.C, S.P

Rassegna stampa a cura di:

Ariela Capuano (responsabile lingua inglese)
Salvina Calanducci e Simona Picci (lingua inglese)
Giulia Deiana (responsabile lingua francese)
Silvia Calbi e Elen’Alba Vitiello (lingua francese)
Alessandra Semeraro (responsabile lingua spagnola)
Lavinia Cataldi, Michela Di Franco e Ilaria Violi (lingua spagnola)
Veronica Battista (responsabile lingua portoghese)
Martina Pavone e Diana Fagiolo (lingua portoghese)
Silvia Santini (responsabile lingua tedesca)
Michela Sartarelli e Laura Razzini (lingua tedesca)
Clarissa Giacomini (responsabile lingua russa)
Silvia Noli, Diana Sandulli (lingua russa)
Sara Zuccante (responsabile lingua araba)
Samar Hassan (lingua araba)
Claudia Lorenti (responsabile lingua cinese & coordinatrice del progetto)
Gioia Ribeca (lingua cinese)

#ATUTTOMONDO

Pubblicato il

La rassegna stampa internazionale dell’UNINT

Scandali finanziari sia in Spagna che in Germania, problemi di incendi in Portogallo e Francia. La Russia subisce un lutto in ambito sportivo mentre il Mozambico è in allerta per una possibile piaga di cavallette nel nord del Paese. D’altro canto, grandi traguardi per gli Emirati Arabi che lanciano la prima missione araba su Marte.

EUROPA

In Spagna la famiglia reale si trova da mesi al centro di uno scandalo finanziario riguardante il re emerito Juan Carlos – padre dell’attuale sovrano Felipe VI – indagato per l’apertura di conti bancari sospetti e di fondazioni private in Svizzera finalizzate alla gestione di denaro proveniente da presunte transazioni illecite; tale risulterebbe, infatti, la donazione plurimilionaria disposta dal re saudita in favore di Juan Carlos che, durante la realizzazione della linea ad alta velocità La Mecca – Medina, avrebbe agevolato l’assegnazione dell’appalto ad un’impresa spagnola.

Il re Felipe ha preso le distanze dal padre e ha condannato la sua condotta, rinnegandolo e rinunciando finanche all’eredità; ha inoltre sospeso al re emerito lo stipendio che percepiva in quanto membro della Casa Real, ma,come riporta un articolo della ABC, le decisioni finora prese da Felipe per allontanare da sé l’ingombrante ombra dell’affaire paterno non sono ritenute sufficienti dal governo, che richiede anche di privare Juan Carlos del suo titolo e di estrometterlo dal Palacio de La Zarzuela.

Fonti vicine alla monarchia temono che queste manovre del governo ai danni dell’ex sovrano siano il preludio della mossa successiva, ovvero la richiesta di un referendum tra Monarchia e Repubblica, come è di fatto nelle intenzioni del partito Unidas Podemos; secondo Feijóo, presidente nuovamente eletto della Xunta in Galizia, è semplicemente in atto una campagna diffamatoria perpetrata dal governo per distogliere l’attenzione pubblica dai veri problemi del Paese quale, tra gli altri, l’attuale recrudescenza del Covid-19.

L.C, M.D.F. e I.V

Questo martedì 21 luglio la Festa Nazionale del Belgio si svolge in un nuovo formato a causa della pandemia del Coronavirus. Come riportato dal quotidiano La Libre Belgique, il ballo nazionale, i fuochi d’artificio, la tradizionale parata militare e la festa nel Parco Reale sono stati annullati. Resta in programma, invece, la cerimonia in Place des Palais in presenza della famiglia reale e 200 ospiti, pochi rispetto ai soliti 2000 partecipanti. In seguito ad un discorso del re Philippe si è deciso di osservare tre minuti di silenzio in memoria delle 9800 vittime del Covid-19 in Belgio.

EA.V.

In Francia, come riportato dal quotidiano Le Monde, sabato 18 lugliola Cattedrale di Nantes ha preso fuoco. È stata aperta un’indagine per incendio doloso e la polizia ha preso in custodia un uomo già poche ore dopo l’accaduto. Di nazionalità ruandese, l’uomo in questione era incaricato di chiudere l’edificio. Secondo il procuratore, vi sono delle contraddizioni nella deposizione rilasciata dal sospettato, tuttavia, non vuole sbilanciarsi poiché qualsiasi interpretazione della vicenda, ad ora, sarebbe prematura. Per quanto riguarda la ricostruzione della cattedrale, il primo ministro Jean Castex, che si è prontamente recato sul posto, ha affermato che le spese saranno a carico dello Stato.

EA.V.

In Svizzera, come riporta il Tribune de Genève, si sta perdendo la percezione della minaccia rappresentata dal virus. Domenica 19 luglio in tutta la Svizzera sono stati registrati 99 nuovi casi di Coronavirus. Il Professor Didier Trono, capo del gruppo di diagnostica e test della task force scientifica Covid-19, ritiene che le norme di quarantena non sono state sufficientemente rispettate e non è l’unico esperto che si preoccupa del lassismo della popolazione di fronte ai rischi di contaminazione. Si prevede pertanto che nel Paese il numero di casi di Covid-19 aumenterà presto. I Cantoni stanno inoltre incrementando il numero di collaboratori che si occupano di rintracciare i contatti delle persone che sono risultate positive al Coronavirus.

S.C.

La scorso fine settimana in Portogallo è stato segnato dagli incendi: solo nella giornata di sabato ne sono stati registrati 128, un pompiere è morto nell’area di Leiria e cinque sono rimasti feriti durante i soccorsi a Ourém, riferisce Público. Varie aree del Paese continuano ad essere ad alto rischio incendio a causa delle alte temperature. Inoltre, sempre la scorsa settimana sono scesi in piazza ciclisti e pedoni in varie città per protestare per la morte di una ragazza a Lisbona investita sulle strisce pedonali da un’auto che non ha rispettato il rosso. La loro richiesta è stata quella di una città disegnata per esseri umani e non per automobili e una città più sicura, riporta ancora Público. Rimane più o meno stabile invece l’andamento del Covid-19 con 246 casi giornalieri e 5 decessi registrati domenica, per un totale di 48.636 contagi.

D.F.

È in corso in Germania uno scandalo finanziario che riguarda la Wirecard, una società di pagamenti online. A seguito della notizia riguardo 1,9 miliardi di euro mancanti che avrebbero dovuto essere depositati in fondi fiduciari in due banche asiatiche ma che non sono mai esistiti realmente, il governo di Angela Merkel e la BaFin, l’Autorità Federale per la Vigilanza Finanziaria, hanno ricevuto e continuano a ricevere critiche aspre e accuse gravi. 

Lo scandalo Wirecard sta diventando sempre più una questione politica nella Repubblica Federale Tedesca. Il ministro delle Finanze, Olaf Scholz, era a conoscenza della questione già da febbraio 2019, mese in cui il DPR (Deutsche Pruefstelle fuer Rechnungstelle) aveva ricevuto l’incarico di controllare il ricavato semestrale del 2018 dell’azienda bavarese.

Secondo quanto emerge da un articolo sul Tagesschau, il portavoce del governo dell’agenzia di stampa AFP ha confermato che il fornitore di servizi di pagamento stava pianificando di entrare in Cina in quel momento. La cancelliera Angela Merkel si è quindi rivolta all’ex Ministro dell’Economia e Energia della Germania, Karl Theodor zu Guttenberg, per acquisire un punto di appoggio nel mercato cinese. Sempre nel mese di febbraio Scholz è venuto a conoscenza che la BaFin lo stava intercettando per delle manipolazioni sospette sul mercato e per indagare su accuse di irregolarità di bilancio. Con il passare dei mesi, i rapporti e contatti tra il Ministero e la BaFin hanno subito un’intensificazione ed il 22 giugno scorso è stato il giorno in cui dalla Wirecard si annunciava che un totale di 1,9 miliardi di euro non erano più rintracciabili.

Due mesi dopo, Wirecard annuncia che acquisirà azioni dalla società cinese AllScore Payment Services. L’azienda ha presentato istanza di fallimento alla fine di giugno dopo che la società ha dovuto ammettere che non è stato possibile trovare il saldo di 1,9 miliardi nel bilancio, che avrebbe dovuto essere nei conti bancari asiatici. A seguito dello scandalo contabile, il Ministro Scholz, da quanto emerge su Bild, ha annunciato una riforma della vigilanza finanziaria tedesca. Anche Angela Merkel si trova ora coinvolta in questo scandalo e la Commissione Europea adesso vuole sapere cosa è andato storto.

M.S., L.R.

Il mondo dello sport, non solo in Russia, ma a livello internazionale, saluta con tristezza la campionessa olimpica Ekaterina Aleksandrovskaja, pattinatrice che aveva partecipato ai Giochi invernali del 2018.  L’ex campionessa mondiale di pattinaggio di figura juniores si è suicidata a Mosca, lasciando un biglietto d’addio prima di lanciarsi dalla finestra. Il biglietto riportava la scritta “amore” come sottolineato dall’agenzia di stampa RT.

L’atleta aveva 20 anni ed era nata in Russia e dopo aver vinto la medaglia d’oro in numerosi eventi internazionali ed è stata due volte campionessa nazionale australiana, dopo che nel 2016 aveva ottenuto la cittadinanza australiana e gareggiato per il suo paese adottivo. Aleksandrovskaja si era ritirata dallo sport per motivi di salute lo scorso febbraio.

L’ex pattinatrice olimpica, Irina Rodina, ora deputata della Duma ha commentato così la tragica scomparsa della collega: “Condoglianze! La ragione per cui è successo è conosciuta dai genitori e da chi era vicino a lei. Probabilmente non è successo senza ragione. Dev’esserci stato un motivo”.

Tornando nuovamente a parlare invece delle modifiche costituzionali che recentemente sono state proposte per modificare il testo costituzionale russo, Il Consiglio della Federazione Russa ha avanzato tre modifiche al Codice della famiglia russo, modifiche non ancora divenute legge poiché devono essere ancora sottoposte all’approvazione della Duma e alla firma del Presidente. Questo lascia spazio alla comunità LGBT russa di provare a far valere ancora i propri diritti.

Le modifiche più importanti sono:

  • Impossibilità di unirsi in matrimonio per coniugi dello stesso sesso, da cui deriva che i matrimoni conclusi all’estero tra coniugi dello stesso sesso sono invalidi in Russia. Inoltre, sarà impedito loro di adottare bambini;
  • Prima di sposarsi, sarà necessario mostrare il certificato di nascita che assicuri il sesso dello sposo o della sposa;
  • Tutte le persone transgender che hanno cambiato i loro documenti di identità, vengono invitate a farlo di nuovo entro il 1° gennaio 2022. Questa modifica ha un costo di 200 rubli. (2,45 euro)

Non è chiaro ancora come saranno considerate quelle persone transgender che hanno già contratto matrimonio all’estero, inizialmente riconosciuto anche in Russia, che hanno già vissuto in tale stato di famiglia e che hanno anche un regime patrimoniale condiviso.

Il disegno di legge sembra volto a rafforzare “l’istituto della famiglia”, ma Alexander Belik, avvocato della rete LGBT russa, ha commentato: “Ho avuto la sensazione che il legislatore non capisca come sta andando il processo di modifica dei documenti delle persone transgender e non sappia che ci sono già molte famiglie LGBT che vivono in Russia oggi”.

S.N., D.S.

Recentemente il Regno Unito ha ottenuto in anticipo l’accesso a 90 milioni di dosi del vaccino contro il Covid-19 grazie ad accordi stipulati con alcune aziende farmaceutiche, secondo la notizia riportata da Sky News.

Secondo l’Express, il primo accordo riguarderebbe la società BioNTech e il colosso farmaceutico Pfizer, e prevede la creazione di 30 milioni di dosi del vaccino che ha già raggiunto la fase due dei test di laboratorio.

Nel secondo accordo sono previsti 60 milioni di dosi di un vaccino sperimentale prodotto dalla società francese Valneva. In caso di successo altri 40 milioni di dosi verrebbero acquistate dal Governo, come spiega Metro.

Qualora venisse sviluppato un vaccino efficace, quest’ultimo verrebbe somministrato subito agli operatori sanitari e a coloro ad alto rischio di infezione. Inoltre, è possibile costatarne l’efficacia entro la fine dell’anno ma la vaccinazione su larga scala è prevista soltanto a partire dal 2021, come si legge sulla BBC.

S.C., S.P.

AFRICA

In Algeria non ci sono più dubbi sulla decisione da prendere in merito alla festività Eid al Adha, che avrebbe dovuto tenersi tra dal 30 luglio al 3 agosto. Come riportato dal Jeune Afrique, il dibattito è ormai chiuso: la festa del perdono e del sacrificio delle pecore, uno dei più importanti riti della religione musulmana, che commemora il gesto del profeta Abramo, si svolgerà sicuramente, anche se la crisi sanitaria in Algeria sta peggiorando e l’epidemia sta complicando seriamente i preparativi. I cittadini sono stati invitati a rispettare le misure di protezione contro il Coronavirus, a sterilizzare i loro strumenti per il macello, ad evitare gli scambi, a ridurre il numero di partecipanti all’attività e ad indossare una mascherina protettiva in tutte le fasi del rituale.

S.C.

In Mozambico, il Ministero dell’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale ha lanciato l’allerta massima per una possibile piaga di cavallette nel nord del Paese, riferisce Lusa. Inoltre, il comandante generale della polizia mozambicana ha annunciato che le Forze di Difesa e Sicurezza hanno arrestato più di 500 membri dei gruppi protagonisti degli attacchi a Cabo Delgado, nel nord del Paese, si legge ancora in Lusa. Mentre per quanto riguarda la situazione Covid-19, si registra un aumento di 33 casi questo sabato, che eleva il totale a 1435 e il numero di vittime a 10.

D. F.

In Angola i cittadini affermano che le multe per la violazione delle leggi per il contenimento del coronavirus aumenterebbero la corruzione dei poliziotti, scrive il giornale Angonoticías. Secondo un’indagine realizzata da Marktest Angola, tre luandesi su quattro sono d’accordo con le misure prese dal governo di João Lourenço per la prevenzione dal coronavirus (come ad esempio l’uso obbligatorio della mascherina). Alexandre Inácio, che vive a Luanda, dice di vedere continuamente poliziotti che multano chi non indossa la mascherina. La multa è di circa 3 mila kwanzas (4,60 euro circa) e molti ritengono si tratti di un abuso di potere per estorcere del denaro ai cittadini.

M. P.

In Egitto, invece, il Ministero della Salute e della Popolazione ha annunciato che 603 nuovi casi di coronavirus e 51 morti sono stati registrati, rispetto a 698 casi e 63 morti del giorno precedente.

Il portavoce del ministero Khaled Mujahid ha dichiarato che il numero totale dei casi del nuovo coronavirus registrati in Egitto ammonta a 87.775, inclusi 28.380 guariti e 4.302 morti, secondo l’agenzia di stampa Reuters.

I casi quotidiani di coronavirus hanno raggiunto il picco lo scorso giugno, quando sono stati superati i 1700 casi, ma la situazione è gradualmente migliorata e nell’ultima settimana sono stati registrati meno di mille casi, secondo quanto riportato da Alsharq Al-Awsat.

S.H.

MEDIO ORIENTE

In Arabia Saudita, una dichiarazione rilasciata dalla Corte reale e trasmessa dall’agenzia di stampa saudita “Saudi Press Agency” ha riportato che il monarca saudita, re Salman bin Abdulaziz Al Saud, è entrato nell’ospedale specialistico King Faisal a Riyad per eseguire alcuni test a causa della presenza di un’infiammazione della cistifellea, come evidenziato da Sky News Arabia.

La dichiarazione ha poi aggiunto: “Possa Dio proteggere il Custode delle Due Sacre Moschee e vestirlo con abiti di salute e benessere”.

Per questa ragione il Ministro degli Esteri saudita, il principe Faisal bin Farhan, ha annunciato il rinvio della visita nel Regno del Primo Ministro iracheno Mustafa Al-Kazemi, originariamente in programma per lunedì, a dopo il rientro del monarca saudita dall’ospedale. Prima di essere dimesso, infatti, il Re dovrà essere sottoposto ad alcuni esami medici, secondo quanto riportato dalla CNN Arabic.

 Il Ministro degli Esteri saudita ha poi comunicato in un tweet che “il Regno apprezza la scelta del Primo Ministro iracheno di visitare l’Arabia Saudita come primo Paese dopo il suo insediamento” e ha aggiunto la volontà “di celebrare questa visita estremamente importante, fornendo tutto il supporto necessario, in coordinamento con i fratelli iracheni”. Ha poi concluso affermando che “la visita è stata rinviata a dopo il rientro del Custode delle Due Sacre Moschee dall’ospedale”.

Gli Emirati Arabi Uniti hanno lanciato la prima missione araba su Marte.

Dopo due tentativi precedentemente falliti la scorsa settimana a causa del tempo, la sonda “Al-Amal” (che significa speranza in italiano) è decollata alle 06:58 dal centro spaziale Tanegashima, nel sud del Giappone.

La missione ha come obiettivo studiare il tempo e il clima del Pianeta Rosso.

La sonda, dopo un viaggio di circa 500 milioni di km, dovrebbe raggiungere l’orbita di Marte nel febbraio 2021, in occasione del 50° anniversario della fondazione degli Emirati Arabi Uniti.

La missione “Al-Amal” è una delle tre missioni su Marte di questo mese. Gli Stati Uniti e la Cina, infatti, si stanno preparando a lanciare due missioni simili, come riportato dalla BBC Arabic.

S.H.

AMERICA

Secondo il New York Times negli Stati Unitiil presidente Trump ha definito il dottor Anthony S. Fauci, il miglior esperto di malattie infettive della nazione, un “allarmista” che ha fornito informazioni errate nei primi giorni della pandemia di coronavirus.

Le sue osservazioni, in un’intervista a Fox News che è andata in onda domenica, sono state le ultime critiche pubbliche da parte della Casa Bianca che sembra stia provando a screditarlo.

Il direttore del National Institute of Allergy and Infectious Diseases ha rilasciato un’intervista a The Atlantic dopo che i funzionari della Casa Bianca lo hanno criticato – in particolare il consulente commerciale Peter Navarro, che lo ha accusato di aver “sbagliato” sul coronavirus ad ogni passo.

Tra gli “errori” che Trump imputa a Fauci si parla del fatto che fosse stato contrario alla decisione del Presidente di chiudere le frontiere ai viaggiatori provenienti dalla Cina a gennaio e di far indossare le mascherine ai cittadini americani.

S.C, S.P

In Canada, secondo quanto riportato dalla CBC  e dal The Guardian, tre persone sono morte e 24 sono rimaste ferite durante un tour panoramico nel parco nazionale di Jasper (Alberta) a causa del ribaltamento di un bus.

L’incidente è avvenuto nei pressi del Columbia Icefield, il campo di ghiaccio più grande della catena delle Montagne Rocciose che copre un’area di oltre 300 chilometri quadrati. Buona parte di esso rientra nel territorio del Parco Nazionale di Jasper.

I feriti sono stati trasportati d’urgenza, dagli elicotteri di Parks Canada, in un’area di soccorso per le prime cure.

S.C.

Nei territori latinoamericani ancora gravemente colpiti dalla pandemia di Covid-19, la speranza è l’unica a non avere paura del contagio: secondo un articolo della BBC, la famiglia Gaona, più conosciuta come “Nubia e i suoi figli”, abitanti della campagna colombiana, avrebbero chiamato l’interesse globale grazie a un video da loro pubblicato in rete e divenuto virale in poco tempo. Pur essendo pieni di debiti e senza l’importante figura del papà (venuto a mancare due anni fa), hanno avuto l’incredibile pensiero di realizzare e pubblicare video sulla vita nei campi e, a oggi, il loro canale conta già più di 500 mila iscritti e più di 150 mila visualizzazioni per video. Grazie all’ampia visibilità permessa loro, in due mesi la famiglia è riuscita a far sentire il proprio grido e le proprie necessità, tanto da riuscire a comprare tre letti, due maialini, due computer e tre telefoni. Inoltre, grazie agli aiuti di imprese e Governi locali, dopo 12 anni di buio, è stato consentito l’arrivo dell’elettricità a casa di Nubia; infine, il canale ha generato due fonti di guadagno: la vendita dei kit di semina e la pubblicità per la quale il sito sul quale vengono pubblicati i video paga i suoi contribuenti.

L.C, M.D.F. e I.V

In Brasile la pandemia ha avuto un impatto negativo sulle donne che lavorano nel campo della ricerca, come riporta il giornale UOL. Dopo più di tre mesi dall’inizio del lockdown, si può affermare che il colore della pelle, il genere e l’essere genitore sono fattori che hanno aumentato le disuguaglianze durante la pandemia. Solo l’8% delle donne che insegnano riescono a lavorare da remoto, mentre gli uomini sono il 18,3%. Le donne con dei figli abbassano ancora di più la percentuale, arrivando al 4,1%. La stessa cosa accade quando si tratta del colore della pelle: il 10,6% dei ricercatori di colore ha lavorato da remoto, i colleghi bianchi invece sono stati l’11,5%. Quando il colore si unisce al genere invece si nota che le donne di colore sono le più colpite: solo l’8,1% di loro ha lavorato (gli uomini il 14,1%) contro l’8,2% delle colleghe bianche (gli uomini il 18,8%).

M.P

ASIA

In Cina, è il China Daily a parlare degli sforzi che il paese ha intrapreso all’estero nella lotta contro il Covid-19, attraverso i team di esperti medici inviati ad aiutare i Paesi più colpiti dalla pandemia.

Tra i primi esperti di sanità pubblica inviati dal governo cinese per aiutare nella lotta oltremare contro il coronavirus, di Peng Zhiqiang e gli altri 6 medici del suo team hanno condiviso le loro competenze e conoscenze con il personale medico in Serbia e hanno lavorato con le autorità locali per espandere i test per il coronavirus e costruire rapidamente ospedali temporanei per isolare e curare il numero crescente di pazienti.

“Il governo e il popolo serbo hanno accolto il nostro arrivo e hanno mostrato grande rispetto per il nostro lavoro”, ha dichiarato Peng, ricercatore di malattie infettive presso il Centro provinciale per il controllo e la prevenzione delle malattie del Guangdong,“Il numero giornaliero di nuovi casi COVID-19 in Serbia era più di 400 quando siamo arrivati ​​per la prima volta, ed è sceso a un minimo di 18 nei giorni seguenti.”

Dall’inizio della pandemia globale a marzo, la Cina ha inviato squadre di esperti medici all’estero su richiesta dei governi stranieri. Oltre alla Serbia, paesi come Perù, Bangladesh, Algeria, Sudan, Zimbabwe e Guinea Equatoriale hanno accolto con favore i team medici cinesi, che hanno condiviso la loro esperienza nella lotta contro il virus per contribuire al controllo della pandemia globale.

A Sao Tome e Principe, in Africa, un gruppo di esperti composto da 12 membri inviato dalla Cina ha fornito formazione e assistenza tecnica sul controllo e la prevenzione, organizzando seminari e video lezioni, utili al fine di comprendere al meglio il virus e i suoi effetti.

Nello Zimbabwe, il team di Zhu Min, composto da 12 membri, ha anche preparato suggerimenti scritti dettagliati sul controllo e la prevenzione COVID-19, che sono stati presentati al ministro della sanità del paese. Il documento si basa sulle esperienze della Cina e spiega come svolgere i test, come isolare i pazienti per evitare ulteriori contagi e come curarli al meglio.

“In Zimbabwe e Guinea Equatoriale, funzionari ed esperti locali hanno fortemente applaudito ai risultati raggiunti dalla Cina nel controllo e nella prevenzione nella lotta al COVID-19 e hanno fatto tesoro delle nostre esperienze” ha dichiarato Zhu Yimin.

Il team ha anche fornito una grande quantità di attrezzature mediche allo Zimbabwe, come DPI e respiratori.

Oltre agli esperti medici che sono stati inviati all’estero, i team di assistenza medica cinese hanno anche aiutato il paese stesso a prevenire e controllare la diffusione del virus e i contagi organizzando sessioni di formazione per il personale medico e promuovendo attività legate all’ educazione sanitaria.

G.R.

OCEANIA

In Australia il Richmond Football Club piange la morte del famoso ex centrocampista Shane Tuck, scomparso all’età di 38 anni.

Come si legge su Nine.com.au, era figlio dell’ex capitano del Hawthorn, Micheal Tuck, e aveva giocato e vinto numerose partite.

L’amministratore delegato di Richmond ha reso omaggio al giocatore mentre i suoi compagni di squadra lo faranno indossando una fascia nera durante la partita al Giants Stadium contro il GWS, come riportato da ABC News.

S.C, S.P

Rassegna stampa a cura di:

Ariela Capuano (responsabile lingua inglese)
Salvina Calanducci e Simona Picci (lingua inglese)
Giulia Deiana (responsabile lingua francese)
Silvia Calbi e Elen’Alba Vitiello (lingua francese)
Alessandra Semeraro (responsabile lingua spagnola)
Lavinia Cataldi, Michela Di Franco e Ilaria Violi (lingua spagnola)
Veronica Battista (responsabile lingua portoghese)
Martina Pavone e Diana Fagiolo (lingua portoghese)
Silvia Santini (responsabile lingua tedesca)
Michela Sartarelli e Laura Razzini (lingua tedesca)
Clarissa Giacomini (responsabile lingua russa)
Silvia Noli, Diana Sandulli (lingua russa)
Sara Zuccante (responsabile lingua araba)
Samar Hassan (lingua araba)
Claudia Lorenti (responsabile lingua cinese & coordinatrice del progetto)
Gioia Ribeca (lingua cinese)

#ATUTTOMONDO

Pubblicato il

La rassegna stampa internazionale dell’UNINT

Mentre in Russia e in Francia si parla di politica interna ed estera, la Gran Bretagna chiude le porte alla Huawei e in Egitto, Sudan ed Etiopia continuano le controversie riguardo la Diga del Rinascimento. Da un lato, poi, c’è la Cina con un focus sull’e-Government e dall’altro c’è il Qatar con l’embargo aereo. Una vasta gamma di notizie che offrono una panoramica generale sul mondo.

EUROPA

In prima pagina, nel quotidiano spagnolo El País troviamo le ultime notizie inerenti ai nuovi casi di Coronavirus in Spagna. Quest’ultime non sono affatto rassicuranti, anzi, tutto il contrario: si registrano per il momento 390 nuovi casi nelle ultime 24 ore, il numero più alto dal 22 maggio. Il numero più cospicuo di essi si trova nella comunità autonoma di Aragón, con 160 casi. Solo nella comunità catalana si registrano 938 casi, anche se non tutti concentrati in un unico giorno. Una delle nuove misure per prevenire questa nuova risalita di contagi sarà l’obbligo della mascherina nei Paesi Baschi a partire da giovedì 16. Inoltre, la Commissione Europea ha suggerito alla Spagna di anticipare all’estate le vaccinazioni per l’influenza per evitare di far confondere i sintomi influenzali con quelli dei contagi di ritorno.

Anche El Mundo dedica un articolo a questo tema delicato e degno della massima attenzione. Infatti, gli esperti in pneumologia affermano che il Paese potrebbe dover affrontare una seconda ondata di contagi da Covid-19. A sostenere questa tesi, purtroppo, ci sono i dati offerti dal Ministero della Salute spagnolo, che riporta un aumento di 3.081 contagi dal 22 giugno al 5 luglio. Questo rapido ritorno del virus potrebbe essere attribuito a un nuovo ceppo del virus unitosi a quello già in circolazione, proveniente dall’America Latina, anche se al momento non ci sono prove scientifiche. Nonostante ciò, le autorità sanitarie affermano di essere di gran lunga più preparate rispetto al mese di marzo.

L.C, M.D.F. e I.V

In Francia, il 15 luglio il primo ministro Jean Castex ha conquistato l’ampia fiducia dei deputati illustrando nel dettaglio le linee principali della sua politica per la fine del mandato quinquennale di Macron. Come riportato da France24, il governo di Jean Castex ha a disposizione 600 giorni per attuare il piano di ripresa economica post-Covid-19, un piano da 100 miliardi di euro per «riconquistare la Francia». Il Primo Ministro ha presentato le principali linee di intervento per i prossimi due anni: occupazione, efficacia dell’azione pubblica, sovranità economica, transizione ecologica e protezione sociale.

S.C.

Il Belgio è stato coinvolto in un’importante operazione di polizia sul territorio internazionale. Mercoledì 15 luglio è stata smantellata una vasta rete di contraffazione di denaro legata alla Camorra, con l’arresto di 44 persone in Italia, tre in Francia e una in Belgio. Secondo quanto affermato da Le soir, l’operazione è stata coordinata dall’agenzia di polizia europea Europol, che ha ordinato il sequestro di 8 milioni di euro in contanti e altri 8 milioni in beni materiali. La stima dei danni è di 10 milioni di euro.

S.C.

In Svizzera, come riporta Le Matin, è stato assolto l’ex consigliere nazionale Yvan Perrin, precedentemente accusato di diffondere un’ideologia volta a denigrare i musulmani. Nell’aprile 2019, Perrin aveva condiviso su Facebook dei commenti di terze parti ritenuti discriminatori, ma secondo il giudice non è possibile attribuirgli tali dichiarazioni. Il procuratore, invece, ritiene che l’imputato, avendo condiviso commenti razzisti, sia colpevole quanto le terze parti di aver discriminato la comunità musulmana per l’affiliazione religiosa.

EA.V.

Per quanto riguarda l’aspetto sanitario, in Svizzera da diversi mesi ormai la mascherina è divenuta un accessorio abituale al quale non si può né si deve rinunciare. Con la diffusione della pandemia queste protezioni sono state via via imposte ovunque dalle autorità competenti. Secondo quanto riportato su Die Zeitperò, ad oggi le autorità sanitarie svizzere fanno un passo indietro nei confronti di un tipo di dispositivo troppo spesso utilizzato come valida alternativa alle mascherine chirurgiche: si tratta della visiera protettiva il cui uso, secondo la dottoressa del cantone dei Grigioni (il più esteso in Svizzera) non proteggerebbe dall’infezione da Covid-19. Un’analisi specifica dei casi e delle vie di trasmissione ha dimostrato come questi dispositivi in plastica, particolarmente comuni nel settore della ristorazione, non garantiscano in realtà un sistema di sicurezza affidabile. Secondo quanto si apprende dal sito web del cantone dei Grigioni, il numero delle persone positive e di quelle disposte in quarantena negli ultimi giorni ha subìto un incremento: domenica 12 luglio ben 136 persone risultavano in quarantena e 10 in completo isolamento. A tal proposito la dottoressa cantonale, Marina Jamnicki, sottolinea il falso senso di sicurezza veicolato dalle visiere e invita le aziende che finora se ne sono servite a rivedere le proprie misure di sicurezza.

In Svizzera dunque nessuna alternativa ammessa alle mascherine facciali. Tuttavia, l’efficacia delle visiere protettive è un tema controverso.

M.S., L.R.

Per quanto riguarda la Germania, invece, le mascherine facciali sono concesse in diversi Länder e ne sono esempio la Bassa Sassonia, la Renania-Palatinato e l’Assia. Tuttavia, in linea generale il Ministero federale della Salute fa riferimento a quanto dichiarato dal Robert Koch Institut, già il 13 maggio. Nella sezione relativa alle FAQ più frequenti, si legge infatti che solo coprendo adeguatamente il naso e la bocca si possono intercettare le goccioline infettive emesse parlando, tossendo o starnutendo e che nulla finora attesta un’efficacia equivalente nelle visiere. Alla luce di quanto emerso, anche l’Istituto federale per la Sicurezza e la Salute sul lavoro ha optato per delle contromisure e nelle settimane scorse ha sconsigliato l’uso delle visiere a tutti i lavoratori tedeschi. Secondo quanto riportato da Die Zeit le particelle aerosol contenenti agenti patogeni sarebbero in grado di circolare nell’aria e di entrare nella fessura tra il viso e la visiera. Malgrado l’OMS continui a sostenere che la trasmissione del virus sia dovuta principalmente all’azione di goccioline più grandi, bisogna riconoscere che gli aerosol nell’aria abbiano giocato un ruolo primario nella trasmissione del virus soprattutto in contesti medici. Le particelle sono talmente piccole da essere impercettibili, eppure percorrono distanze di molto superiori a 1,5 metri. Ecco perché sono 200 i ricercatori di ben 32 Paesi nel mondo che spingono per una revisione delle linee guida OMS in particolare per stabilire le corrette mascherine da indossare, la reale distanza da mantenere e invitare agli incontri all’aperto, di gran lunga meno inclini al contagio grazie alla dispersione di eventuali aerosol patogeni.

M.S., L.R.

Il presidente bielorusso Aleksandr Lukashenko punta ad essere rieletto nelle elezioni del 9 agosto 2020. Questo per lui sarebbe il sesto mandato presidenziale: è presidente dal 1994 ed è da allora che ininterrottamente governa reprimendo qualunque tipo di dissenso.

A seguito dell’ultima campagna elettorale, finalizzata alle elezioni di agosto, sono scoppiate in Bielorussia delle violente proteste, paragonate in alcune interviste all’inizio della “Primavera Araba”.

L’inasprirsi del clima di tensione è dovuto anche alla cattura di uno degli avversari politici più minacciosi per Lukashenko, Viktor Babariko. Secondo alcuni sondaggi infatti, Babariko, ex presidente della Belgazprombank, sarebbe stato il leader indiscusso nelle elezioni di agosto. Babariko è stato accusato di evasione fiscale e riciclaggio di denaro.

Le dimostrazioni di protesta non si concentrano unicamente a Minsk, bensì in tutto il paese, coprendo una vastissima area geografica e coinvolgendo anche i cittadini bielorussi residenti all’estero. Nel week end di due settimane fa, infatti, si sono svolte azioni di protesta contemporaneamente in 50 città di tutto il mondo e in circa 30 paesi.

Il presidente in carica, nel frattempo, si è rifiutato di pronunciare discorsi elettorali alla radio e in televisione a seguito delle proteste.

Sul fronte della politica estera invece, la Russia mostra la sua disapprovazione nei confronti dell’iniziativa degli Stati Uniti di spostare le basi nucleari dalla Germania alla Polonia.

Il vicecapo del ministero degli Esteri russo, Aleksander Grushko ha dichiarato che in caso di trasferimento di tali armamenti, “cesserà di esistere il patto Russia-Nato”, per il quale i paesi coinvolti si impegnano rigidamente a non modificare la costruzione e la geografia del posizionamento di armi nucleari e le relative infrastrutture. Egli ha affermato, inoltre, che al momento non è ancora stato ancora trovato un accordo e “bisogna tenere conto del modo sconsiderato ed egoista in cui operano gli Stati Uniti”, le cui azioni possono essere viste come un “tentativo di controllo”.

Alla fine di giugno, poi, all’annuncio del leader americano Donald Trump di voler trasferire parte delle truppe dalla Germania alla Polonia, Grushko ha sottolineato che le autorità polacche devono essere consapevoli dei costi che comporta uno schieramento in prima linea. Queste notizie ci vengono riportate dall’agenzia di stampa RT.

Al Cremlino infatti, si valuta la possibilità di prendere misure di difesa e sicurezza, nel caso in cui la Polonia dovesse costituire una minaccia per la Russia. Come afferma il portavoce del Presidente russo, Dmitrij Peskov, “Di per sé, la Polonia difficilmente può rappresentare una minaccia per la Russia. Rappresenta una minaccia nel momento in cui presta il proprio territorio per le infrastrutture militari di paesi terzi o di un’alleanza come la NATO”.

S.N., D.S.

Questa settimana in Portogallo il primo ministro António Costa ha affermato che il Paese non sopporterebbe un altro periodo di quarantena a causa del Covid-19 e che bisogna iniziare ad organizzarsi in vista dell’inverno, come riferisce Lusa. Inoltre, ha sottolineato la necessità di far funzionare i servizi anche in condizioni avverse, come quelle presentatesi a marzo, tramite le regole di igiene e la riorganizzazione di servizi e imprese stabilite durante questo periodo, sfruttando anche i fondi europei per sostenere l’economia. Al momento, nel Paese il numero di casi si è stabilizzato ed è diminuito anche nella periferia di Lisbona ma non nella città, dove solo dal 4 luglio si contano 493 nuovi casi, come si legge in Sapo.

D.F.

La Gran Bretagna chiude le porte a Huawei: entro il 2027 l’equipaggiamento del colosso cinese delle TCL (Telecomunicazioni) sarà escluso dalla sua rete 5G.

Dopo l’annuncio, riportato da The Guardian, la portavoce del ministero degli esteri, Hua Chunying, ha detto che la Cina prenderà una serie di misure per difendere i diritti e gli interessi delle imprese cinesi.

Come si legge sull’Evening Standard Liu Xiaoming, ambasciatore della Cina nel Regno Unito, ha dichiarato che la decisione della Gran Bretagna di vietare a Huawei di vendere nuove apparecchiature per le telecomunicazioni 5G a partire dalla fine dell’anno, ha “seriamente” danneggiato la fiducia tra i governi e le imprese dei due Paesi e ha twittato martedì che la decisione è stata “deludente e sbagliata”.

Pechino non ci sta e accusa il primo ministro britannico di aver trasformato la Gran Bretagna nel burattino degli Stati Uniti, ma, come riporta il Financial Times secondo l’editore del Global Times, Hu Xijin, nulla è ancora certo poiché  le condizioni politiche potrebbero cambiare prima del 2027.

Secondo Irish Timesin Irlanda i pub rimarranno chiusi fino al 10 agosto. Si prevede che i ministri ritarderanno i piani per la riapertura a partire dalla prossima settimana a causa delle preoccupazioni sul numero dei giovani che hanno contratto il Covid-19. Anche le mascherine saranno rese obbligatorie nei negozi dopo la riunione di gabinetto di mercoledì sera.

Come riporta l’Irish Times Il direttore sanitario dello Stato, il dottor Ronan Glynn, ha avvertito che la pandemia “non è finita”, che sta accelerando a livello globale e che il numero di riproduzione del coronavirus (R) è tra 1,2 e 1,8.

S.C., S.P.

AFRICA

Il giornale Lusa ha reso noto che Capo Verde ha raggiunto attualmente una somma di debito pubblico pari a 742,5 milioni di euro (82.097 scudi capoverdiani), equivalente al 45% del PIL stimato per quest’anno, un nuovo picco storico dovuto anche alla crisi economica e sanitaria del primo trimestre. Il vice primo ministro di Capo Verde Olavo Correia, che è anche ministro della finanza, ha annunciato la necessità di investimenti di 5 milioni di euro in fondi di stato e collaborazioni con investitori locali e stranieri per poter raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’arcipelago entro il 2030, riferisce ancora Lusa.

D.F.

In Angola, come mostra il giornale Jornal de Angola, i decessi a causa della malaria sono scesi rispetto al primo semestre del 2019. Ad esempio, nella provincia di Cuanza-Sul, sono stati registrati 341.266 casi di malaria, 13.515 in meno rispetto allo scorso anno. Per quanto riguarda i decessi, ce ne sono stati 15 in meno (totali 426). Probabilmente la diminuzione dei casi si deve alla distribuzione di zanzariere e alle misure di prevenzione. Purtroppo, però, i casi di malattie respiratorie e malattie diarroiche sono aumentati rispetto al 2019.

M.P.

In Benin,secondo quanto riportato da Africanews, l’alta Autorità dell’audiovisivo e della comunicazione (HAAC) ha dichiarato ad inizio luglio di aver scoperto la creazione di media non autorizzati. Di conseguenza, l’HAAC ha ordinato la chiusura dei siti d’informazione, anche se rimane poco chiaro il vero motivo della nuova misura. Infatti, alcuni giornalisti sospettano che il presidente Patrice Talon voglia limitare la libertà di parola e mettere a tacere i media online. Nel 2018 sono già stati perseguiti vari giornalisti grazie all’applicazione del Codice digitale, il quale criminalizza i reati di stampa online.

EA.V.

Continuano le controversie tra Egitto, Sudan ed Etiopia concernenti il riempimento della Diga del Rinascimento.  Il ministero degli Esteri egiziano ha infatti chiesto al Governo etiope di fornire urgenti chiarimenti sulla validità di ciò che è stato diffuso riguardo all’inizio del riempimento della diga.

La richiesta egiziana arriva dopo che il Ministro dell’irrigazione etiope, Selicie Bekele, ha annunciato l’avvio del processo di mobilitazione della diga, nonostante l’accordo tra Egitto e Sudan fosse bloccato a causa dei timori del suo impatto sul territorio dei due Paesi, come riportato da Sky News Arabic.

L’autorità ha confermato che l’annuncio del Ministro etiope “è solo una continuazione dei negoziati” sulla diga del Rinascimento e che i colloqui sulla diga proseguiranno e il riempimento della diga sarà conforme con il piano di costruzione predefinito.

S.H.

MEDIO ORIENTE

La Corte internazionale di giustizia, meglio nota come International Court of Justice, si è pronunciata a favore del Qatar nella sua disputa con i Paesi del Golfo, che hanno imposto un embargo aereo su di esso, accusandolo di sostenere gli estremisti islamici e l’Iran.

Nel giugno 2017, l’Arabia Saudita, gli Emirati Arabi Uniti, il Bahrain e l’Egitto hanno infatti reciso tutti i legami con il Qatar, accusandolo di “finanziare il terrorismo” e sostenere l’Iran.

L’ICJ ha appoggiato il Qatar nella disputa con i quattro Paesi vicini che hanno imposto un blocco

aereo contro Doha più di tre anni fa, con l’accusa di sostenere il movimento politico islamista dei Fratelli Musulmani. La decisione del tribunale si occupa di un elemento chiave nella disputa scoppiata tre anni fa tra il Qatar e i quattro Paesi.

I giudici della Corte, infatti, hanno respinto “all’unanimità” l’appello dei quattro Paesi in una decisione emessa dall’ICAO nel 2018 a favore del Qatar, come riportato da France 24 Arabic.

È prevista una riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per discutere delle minacce poste da una petroliera arrugginita posizionata nelle acque del Mar Rosso,al largo della costa yemenita.

La nave FSO trasporta a bordo più di un milione di barili di greggio e gli esperti avvertono sul rischio di possibile catastrofe ambientale in caso di incidente della nave.

La petroliera è infatti senza manutenzione da quando è scoppiata la devastante guerra civile nello Yemen cinque anni fa.

Il gruppo Houthi ha accettato di consentire a una squadra delle Nazioni Unite di salire a bordo della nave. Recentemente l’acqua è entrata nella sala macchine dell’autocisterna, aumentando il rischio di affondamento o esplosione, come riportato dalla BBC Arabic.

Oltre al suo impatto devastante sulla vita marina nel Mar Rosso, la diffusione di una chiazza di petrolio nella zona distruggerebbe il sostentamento di molti i cui affari dipendono dalla pesca.

La Green Dream Society yemenita ritiene che oltre 126.000 persone che lavorano nel settore della pesca potrebbero infatti perdere il lavoro.

S.H.

AMERICA

Mentre continua la pandemia da coronavirus, negli Stati Uniti Antony Fauci, il più grande esperto americano di malattie infettive, si trova al centro di un’azione diffamatoria nei suoi confronti.

Secondo CNN, il dottor Fauci si dichiara “apolitico”, affermando di essere sul filo di un rasoio mentre l’amministrazione cerca di metterlo contro Trump.

Queste dichiarazioni arrivano dopo che Peter Navarro, consulente commerciale della Casa Bianca, ha attaccato il dottore su un articolo pubblicitario, come riportato da CBS News.

Nonostante le varie critiche di alcuni funzionari, Trump ha affermato di avere un ottimo rapporto con Fauci e quest’ultimo definisce i tentativi della Casa Bianca di screditarlo come una mossa che danneggerebbe soltanto il Presidente, come si legge su Fox News.

S.C, S.P

In Canada, terminato il lockdown, i tempi di attesa nei reparti di pronto soccorso del Québec hanno ripreso ad aumentare. Come riportato dal Journal de Québec, il numero di utenti dei pronti soccorsi varia di giorno in giorno e di ora in ora. L’Associazione canadese dei medici di pronto soccorso (Canadian Association of Emergency Physicians) ha l’obiettivo di portare la durata media di permanenza nei reparti di emergenza ad un massimo di otto ore. Le soluzioni per contribuire a ridurre il traffico nei pronti soccorsi includono il miglioramento dell’assistenza domiciliare e la dimissione dei pazienti che non hanno più bisogno di cure intensive in ospedale.

S.C.

L’area del centro e del sud America si rivela essere la più colpita, dopo USA e Canada, dalla diffusione del Covid-19 visto il rapido propagarsi del virus che fa registrare nuovi e numerosi contagi.

In Bolivia, come si legge in un articolo della BBC, anche la presidente ad interim Jeanine Áñez è risultata positiva al test andando così ad aggiungersi agli oltre 48mila contagiati dal coronavirus: ha dichiarato di essere in buone condizioni di salute, ma dovrà rispettare ugualmente l’isolamento di 14 giorni.

Secondo un altro articolo della BBC, Panama risulta essere uno dei Paesi che ha fatto rilevare il maggior numero di casi di Covid-19 rispetto al numero di abitanti: su appena 4 milioni di cittadini, le persone risultate positive superano i 41mila; tale dato ha subìto una crescita esponenziale nelle ultime settimane in seguito alla riapertura delle attività e dei centri posti in lock-down.

Intanto l’ONU, come riportato da El País, avverte i governi di tutti i Paesi latino-americani di non sottovalutare l’impatto che il virus sta avendo nell’aggravare i problemi della malnutrizione e della denutrizione, che affliggono già da tempo vaste aree dell’intera regione geografica.

In base ad alcuni studi si stima che non solo non verranno perseguiti gli obiettivi del progetto Objetivo de Desarrollo Sostenible, il cui programma prevedeva la riduzione della crisi alimentare in tutti gli Stati coinvolti, ma che ci saranno 20 milioni di persone in più a patire la fame, raggiungendo, entro il 2030, un totale di 67 milioni.

L.C, M.D.F. e I.V

Il giornale UOL riporta che in Brasile il governo ha presentato la richiesta per entrare a far parte del programma mondiale, ancora in elaborazione, “COVAX Facility” per la distribuzione del vaccino contro il Covid-19. Dopo varie settimane, in cui anche il governo stesso esitava, il Brasile è entrato a far parte dell’iniziativa ma non verrà trattato come gli altri Paesi più poveri che hanno presentato la richiesta. Per questo, nonostante sia stato garantito che tutti riceveranno il giusto quantitativo di vaccino, il Brasile dovrà farsi carico dei costi per ottenerlo. L’obiettivo del COVAX è fornire 2 miliardi di dosi, dopo naturalmente aver passato i criteri di sicurezza dell’OMS, entro la fine del 2021. I primi a beneficiarne saranno coloro che svolgono professioni sanitarie, per poi coprire il 20% della popolazione dei Paesi partecipanti. Le altre dosi saranno fornite in base alle necessità dei Paesi e alla minaccia che il Covid rappresenta.

M.P

ASIA

L’Amministrazione digitale o e-government è il sistema di gestione digitalizzata della pubblica amministrazione, che consente di trattare la documentazione e di gestire i procedimenti con sistemi informatici, grazie all’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, in modo tale da ottimizzare il lavoro degli enti e di offrire agli utenti (cittadini ed imprese) servizi più rapidi e innovativi, come ad esempio i siti web delle amministrazioni interessate.

In Cina, come riportato dal Global Times, l’esperienza e-government di Shanghai è stata inclusa nell’indagine sulle e-government delle Nazioni Unite del 2020, presentata di recente come caso esemplare, la città è stata anche classificata al nono posto tra i 100 comuni di tutto il mondo in termini di indice del servizio online locale.

Il portale del servizio dati governativo di Shanghai è uno dei progetti locali della città che ha “avuto più successo” nel fornire servizi pubblici online-offline completi, secondo il sondaggio delle Nazioni Unite.

Oltre ai residenti e alle imprese locali della città, anche le imprese straniere possono beneficiare dei servizi.

“Il portale fornisce servizi a tutti i tipi di società, comprese le multinazionali”, ha detto Zhu Junwei, vicedirettore del fornitore del Municipal Big Data Center, aggiungendo che la piattaforma stabilisce una sezione integrata speciale in inglese per aiutare le ditte straniere a comprendere meglio i servizi offerti.

“I nostri dipartimenti amministrativi e delle risorse umane utilizzano questa piattaforma” ha detto al Global Times mercoledì un dipendente della società olandese AkzoNobel, con sede in Cina, a Shanghai, rilevando che il sistema migliora l’efficienza nella gestione di alcuni compiti come l’annuale ispezione commerciale e la gestione della sicurezza sociale dei dipendenti.

Le Nazioni Unite analizzano oltre 190 paesi e regioni in tutto il mondo in relazione ai servizi di e-government.

L’indagine condotta ha mostrato che la Cina è leader di livello mondiale nell’uso del digitale e che i servizi offerti non solo sviluppano l’ambiente imprenditoriale locale e migliorano la qualità della vita dei residenti, ma che il sistema è davvero facilissimo da utilizzare e include tutte le cose necessarie a un’azienda per potersi sviluppare e espandere, come ad esempio la possibilità di gestire i permessi di lavoro e i permessi di soggiorno per i membri chiave del personale straniero.

Shanghai rappresenta un modello da seguire, poiché offre riferimenti sia ai paesi sviluppati che a quelli in via di sviluppo che stanno cercando di integrare i loro servizi online e offline.

G.R.

OCEANIA

Recentemente in Australia si è verificato un grave episodio di violenza. La notizia, apparsa sull’articolo di 9News, riguarda una donna presumibilmente accoltellata più volte da un uomo in un parco a nord-ovest di Melbourne.

La donna è stata trasportata in ospedale in condizioni critiche mentre l’uomo è stato freddato dalla polizia, nel tentativo di fermare l’aggressione ancora in atto, secondo Abc News.

Come si legge sull’articolo pubblicato su The Australian, il coinvolgimento dei poliziotti nella sparatoria porterà ad un’indagine degli investigatori della squadra omicidi per far luce sull’accaduto.

S.C, S.P

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#ATUTTOMONDO

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La rassegna stampa internazionale dell’UNINT

Paese che vai, notizia che trovi. Anche per la rassegna di oggi, troviamo tematiche di rilievo in ambito politico, religioso, culturale e sanitario.

Come di consueto, restano gli aggiornamenti sulla situazione Covid nel mondo.

EUROPA

In Spagna, si parla ancora delle elezioni in Galizia e nei Paesi Baschi, svoltesi domenica 12 luglio 2020.

20 minutos ci racconta che l’affluenza ai seggi per il Parlamento della Galizia è stata superiore al 42,95%, mentre per quanto riguarda la situazione nei Paesi Baschi, la partecipazione è diminuita rispetto alle precedenti elezioni del 2016, con un 36,02%.

La paura del contagio è stata il grande ostacolo di queste votazioni, tuttavia l’articolo de El Mundo riporta l’affermazione del candidato e presidente uscente della Galizia, Núñez Feijóo, il quale conferma che votare è “sicuro come andare in farmacia”.

La popolazione, comunque, ha anche avuto la possibilità di dare la sua preferenza tramite il voto per posta, soluzione che sembra aver trovato un riscontro positivo maggiore dell’80% e del 130% (rispettivamente in Galizia e nei Paesi Baschi) rispetto alle elezioni precedenti.

Concludiamo con l’articolo di rtve, che dedica, invece, uno spazio speciale al 150esimo compleanno del monumento nazionale più celebre di Granada, La Alhambra: è il monumento più visitato del Paese, con più di due milioni di turisti all’anno ed è stato riaperto al pubblico – con capienza dei visitatori dimezzata e misure di sicurezza a tutela della salute pubblica – lo scorso 17 giugno dopo tre mesi di chiusura a causa dell’emergenza sanitaria.

L.C, M.D.F. e I.V

In Francia, il Ministro degli Interni Gérald Darmanin ha concordato con la sua omologa britannica Priti Patel l’istituzione di un’unità di intelligence franco-britannica. Come riportato da Le Figaro, l’obiettivo è quello di rafforzare la cooperazione tra i due Paesi nel settore della sicurezza, in particolare per combattere l’attraversamento illegale della Manica da parte dei migranti. Il partito chiede che a Calais venga introdotta una politica “zero migranti”. Il 10 luglio, i servizi statali e di polizia hanno espulso più di 500 migranti da una zona industriale e li hanno portati nei centri di accoglienza o nei centri di detenzione amministrativa. Secondo quanto detto dalle associazioni di aiuto ai migranti, si è trattato di una caccia all’uomo per far sparire i migranti, portandoli in maniera consenziente o meno su autobus diretti verso una destinazione sconosciuta.

S. C.


In Belgio, come riportato da Le Soir, in Vallonia è stato lanciato il progetto Obépine (Observatoire épidémiologique des eaux usées), che consiste nel monitorare la presenza del genoma Covid-19 nelle acque reflue. L’idea trae fondamento dalle osservazioni effettuate in Italia e nei Paesi asiatici che mostrano una correlazione tra la concentrazione del materiale genetico del virus nelle acque e i casi di Covid in una regione. Un aumento della concentrazione del virus può indicare un aumento dell’epidemia con dieci giorni di anticipo.

S.C.

In Svizzera, il partito PDC (Partie démocrate-chrétien) cerca di far risalire la sua curva elettorale, in calo da molti anni. Come riportato da Le Temps, il partito decide di cambiare il proprio nome togliendo la ‘c’ di cristiano (chrétien), poiché sarebbe la causa principale della perdita di molti voti. Secondo un sondaggio condotto dall’Istituto di ricerca gfs.Bern, il 54% dei membri del partito ritiene che il riferimento alla religione cristiana sia un freno per molti possibili elettori.

E.A. V.

Il 13 luglio il presidente della Federazione Russa Vladimir Putin e il presidente della Repubblica Turca Tayyip Erdogan hanno tenuto una conversazione telefonica che tra i vari temi, ha avuto quello della conversione a moschea della chiesa di Santa Sofia a Istambul. Notizia riportata dallo stesso sito del Cremlino Kremlin.ru.

La tematica è stata sollevata dal presidente Putin poiché la decisione unilaterale di Erdogan ha sollevato un clima di polemiche in Russia e in generale in tutto il mondo.

Il Consiglio di Stato turco, il 10 luglio scorso, ha annullato una decisione del 1934 che prevedeva di trasformare la cattedrale in un museo e il presidente Erdogan ha sottoscritto un decreto per la sua conversione in moschea. Il leader turco ha anche dichiarato che l’opinione degli altri paesi su questo tema non influenza la sua decisione.

Durante il colloquio telefonico con il presidente Putin, Erdogan ha chiarito che l’accesso alla moschea sarà consentito a tutti i visitatori, in quanto simbolo unico di civiltà mondiale: turisti e pellegrini di ogni nazionalità potranno visitare la moschea.

Il presidente Putin ha sottolineato in particolare che questa conversione ha causato non poche proteste tra l’opinione pubblica russa. In primis tra tutti, a esprimersi è stata la Chiesa ortodossa russa, la quale ha mostrato rammarico per il fatto che la posizione delle chiese ortodosse locali riguardo al cambiamento di stato di Aya Sofia non sia stata presa in considerazione dalle autorità turche.

«È un peccato che le preoccupazioni della Chiesa ortodossa russa e di altre Chiese ortodosse non siano state ascoltate», afferma il portavoce della Chiesa russa Vladimir Legoida, aggiungendo inoltre che il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill, il 6 luglio nella sua dichiarazione riportata da RT ha osservato che «questa decisione, ahimè, non è finalizzata alla conciliazione di esistenti contraddizioni, ma, al contrario, può portare ad altre grandi divisioni».

Il Ministero degli Esteri russo, d’altra parte, ha giudicato l’inizio dei servizi religiosi musulmani in Aya Sofia come una questione interna alla repubblica turca, priva quindi di risonanza internazionale.

S.N., D.S.

Il Portogallo questa settimana presenta un rischio massimo di incendio in 13 aree del Paese e nell’isola di Madeira, dato un aumento delle temperature che può variare tra i 30°-35°C nel litorale e 35°-40° nelle aree interne. Le temperature sono leggermente più alte del normale e ci si aspetta una vera ondata di calore soprattutto nell’entroterra, riferisce Público. La situazione Covid-19 rimane più o meno stabile (226 nuovi casi e 6 morti) con un totale di casi attivi di 13.945, mentre non si registrano nuovi casi nelle Azzorre da due giorni, riporta sempre Público. Risulta positivo l’andamento del primo mese di epoca balneare iniziata a giugno, mentre rimangono chiuse le piscine nelle zone interne, come si legge in Lusa

D.F.

Nel Regno Unito si sono riaperte le indagini su Madeleine McCann, la bambina inglese scomparsa 13 anni fa durante una vacanza in Portogallo. Secondo il giornale Mirror, i poliziotti stanno indagando sul principale sospettato, Christian Brueckner, e sulla spiaggia dove avrebbe presumibilmente portato la bambina.

Gli investigatori tedeschi suppongono che l’uomo l’abbia uccisa lo stesso giorno del rapimento. Al momento il condannato si rifiuta di rispondere a qualsiasi domanda su consiglio del suo avvocato difensore, come si legge su Indipendent.

Secondo The Sun, le autorità stanno cercando in almeno una ventina di pozzi dove pensano sia stato gettato il corpo della piccola, tre dei quali sono già stati esplorati dai sub portoghesi.

Nonostante le recenti scoperte la famiglia McCann rifiuta di dichiarare la morte della figlia fino a quando non ne verrà ritrovato il corpo, come si legge su Express.

In Irlanda diventa obbligatorio l’uso della mascherina nei trasporti pubblici. Come spiega l’articolo pubblicato su RTE, entrerà presto in vigore la legge che obbliga i cittadini irlandesi a munirsi di mascherine.

Tuttavia, questo provvedimento sarà effettivo solo dalla prossima settimana dato che si stima un aumento dei servizi di trasporto del 50% in materia di capacità di accoglienza, secondo la notizia riportata da BreakingNews.ie.

Per i trasgressori è prevista una pena fino a 6 mesi di detenzione e una multa di massimo 2.500 euro, come spiegato nel The Irish Times.

S.C., S.P.

Secondo i dati forniti dal Robert Koch Institut (RKI) il 10 luglio 2020, le autorità sanitarie in Germania hanno riportato 395 nuove infezioni in un giorno. Di conseguenza, almeno 198.178 persone nella Repubblica Federale Tedesca hanno contratto l’infezione da Coronavirus dall’inizio della pandemia. Secondo un articolo dello Spiegel, dei ricercatori hanno analizzato i dati di ben 17 milioni di persone nel Regno Unito, evincendone che, oltre all’età e a malattie già presenti negli individui, esistono altri importanti fattori di rischio: il genere maschile, l’età avanzata, il basso status economico, varie malattie precedenti e congenite come diabete, asma e malattie autoimmuni, l’obesità e l’etnia. “Il messaggio chiave di questo studio è che la salute di tutti è influenzata da diversi fattori e il Covid non fa eccezione, non è sufficiente identificare questi rischi e poi non fare nient’altro” – afferma Tom Wingfield, della Liverpool School of Tropical Medicine.

L’emergenza pandemica, inoltre, come riferisce Der Spiegel, Karline Kleijer, coordinatrice d’emergenza dell’organizzazione Medici senza frontiere (MSF- Médecins sans frontières), viene affrontata in maniera molto diversa nelle varie aree geografiche del mondo.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), l’Africa conta ora più di mezzo milione di casi e più di un terzo di tutti gli stati africani ha visto raddoppiare il numero dei contagi da Coronavirus nell’ultimo mese. Il numero di casi non segnalati è sicuramente più elevato, dato che il test sierologico non viene effettuato in tutti gli Stati. Il tasso di mortalità è stato finora relativamente basso, probabilmente a causa della bassa età media in ognuno di essi. Preoccupante è il fatto che malattie gravi come malaria, tubercolosi e HIV non possano essere adeguatamente curate a causa della pandemia in corso in questi mesi, provocando così moltissimi decessi. Kleijer rimarca il fatto che in Europa siano state messe in vigore regole e restrizioni per la sicurezza della popolazione grazie, ovviamente, alla disponibilità economica dei governi e alle infrastrutture ben funzionanti, mentre nel continente africano il quadro è ben diverso. La coordinatrice d’emergenza sottolinea l’importanza del coinvolgimento della popolazione: tutto deve essere comunicato apertamente e in modo onesto, sia per quanto riguarda malattie come l’HIV o l’attuale Coronavirus.

M.S., L.R.

AFRICA

In Mali, il 10 luglio le forze di opposizione al presidente Keita hanno indetto la terza grande manifestazione in meno di due mesi: si contano un morto, 20 feriti e molti edifici pubblici distrutti. Secondo quanto riportato da Jeune Afrique, il movimento di protesta, guidato dall’imam Mahmoud Dicko, chiede le dimissioni del Presidente e lo scioglimento del Parlamento, poiché ritiene che il Governo sia responsabile dell’instabilità del Paese, già duramente provato dai plurimi attacchi jihadisti del 2012 e dai contrasti interni.

E.A.V.

Negli ultimi due mesi in Angola, come riporta Jornal de Angola, sono state sequestrate 462 pietre di diamante nella provincia di Luanda-Norte. L’ “Operazione Trasparenza” intende combattere il traffico illegale di diamanti e l’immigrazione illegale. Sono quindi state confiscate 200 pietre di diamante (del valore di 9 milioni di dollari) mentre altre 262 devono ancora essere valutate. Durante l’operazione sono stati sequestrati 74.900 dollari americani, 540.500 kwanzas (circa 833 euro), 34.500 dollari americani falsi e alcuni mezzi per l’estrazione dei diamanti. Sono inoltre state chiuse 96 chiese poiché in 54 di queste avvenivano attività illecite e 24 invece non presentavano condizioni idonee per le celebrazioni. In più, sono stati chiusi 107 esercizi commerciali per mancanza di requisiti per esercitare l’attività.

M.P.

Quattro blocchi per conto del parlamento tunisino intendono ritirare la fiducia al parlamentare Rashid Ghannushi, alla luce delle continue violazioni all’interno e all’esterno del Parlamento.

I media tunisini locali hanno citato Mohamed Ammar, portavoce del Partito democratico in Tunisia, una delle componenti del blocco democratico con il movimento popolare, affermando che i blocchi di democrazia e riforma nazionale hanno accettato di ritirare la fiducia al Presidente della Camera.

Da parte sua, il vice leader del blocco democratico nel movimento popolare, Khaled Al-Kreishi, ha detto a Sky News Arabia che verrà rilasciata una dichiarazione sull’avvio delle procedure per ritirare la fiducia a Ghannushi.

Questi sviluppi arrivano in un momento in cui le voci di un possibile ritiro della fiducia al leader del movimento Ennahda si stanno facendo più insistenti, alla luce delle accuse di sostegno al terrorismo e di inclusione di uno dei suoi rappresentanti in Parlamento, formulate dal Partito costituzionale libero.

Il Governo del Sudan ha annunciato una serie di emendamenti che hanno portato all’abrogazione della legge sull’apostasia, delle fustigazioni e del divieto di consumare alcolici per i non musulmani.

“Abbandoneremo tutte le leggi che violano i diritti umani in Sudan”, ha detto il Ministro sudanese della giustizia Nasr El-Din Abdel-Bari. Il Sudan ha proibito anche le mutilazioni genitali femminili.

In base alle nuove leggi, le donne non hanno più bisogno del consenso del tutore affinché i loro figli possano viaggiare con loro. Le riforme arrivano sulla scia del rovesciamento dell’ex presidente Omar al-Bashir, al potere per 30 anni, a seguito delle proteste di massa dello scorso anno.

Le leggi sono state inizialmente approvate ad aprile, ma solo ora entrano in vigore, afferma il corrispondente della BBC Arabic a Khartum Mohamed Othman.

S.H.

MEDIO ORIENTE

La scelta del presidente turco Recep Tayyip Erdogan di trasformare Santa Sofia in una moschea ha riscosso risonanza internazionale.

Il Ministro della Cultura e della Gioventù degli Emirati, Noura Al Kaabi, ha affermato che cambiare la realtà di Santa Sofia danneggia il valore culturale di questo simbolo umano, descrivendolo come “un’icona del dialogo e dell’interazione tra civiltà e religioni“. Come affermato in un tweet, “Santa Sofia è un punto di riferimento storico millenario, cambiare la sua realtà introducendo modifiche che influenzano la sua essenza danneggia il valore culturale di questo simbolo. La nostra responsabilità è preservarlo e garantirne la conservazione per le generazioni future, affinché resti una testimonianza della coesistenza tra popoli e religioni”, come riportato dalla CNN Arabic.

È interessante notare che il tweet degli Emirati arriva sulla scia dell’annuncio turco della conversione della Basilica di Santa Sofia in una moschea, in una fase descritta dagli osservatori come volta a consolidare il sostegno al presidente Erdogan, in particolare con le sfide economiche gli alti tassi di disoccupazione che la Turchia sta affrontando.

S.H.

AMERICA

Secondo il The Guardian negli Stati Uniti cresce l’indignazione tra gli oppositori della decisione di Donald Trump di commutare la pena detentiva del suo ex consigliere Roger Stone. Tale decisione è stata presa dal Presidente venerdì sera, nonostante il procuratore generale degli Stati Uniti avesse già dichiarato la condanna “appropriata”. 

Il Washington Post  ha pubblicato un articolo dell’ex procuratore speciale Robert Mueller, in cui respinge pubblicamente gli attacchi del Presidente e dei suoi sostenitori e difende il processo a Roger Stone e l’indagine sulla campagna di Trump del 2016, nel corso della quale Mueller e il suo team hanno rivelato prove di comunicazioni tra Stone e l’organizzazione divulgativa WikiLeaks, relative al rilascio di email piratate del partito democratico. Mueller ha scritto: ” […] L’indagine sulla Russia è stata di fondamentale importanza. Stone è stato perseguito e condannato perché ha commesso crimini federali. Rimane un criminale condannato, e giustamente”.

S.C, S.P

In Canada, secondo quanto riportato da Journal de Montréal, quindici dipendenti della fabbrica di imbottigliamento di Coca-Cola hanno contratto il Covid-19. Lo stabilimento ha dovuto temporaneamente bloccare le sue attività, interrompendo le forniture della bibita gasata in vari negozi. Tuttavia, la situazione non ha avuto impatto sui ristoranti, poiché la Coca-Cola viene servita alla spina. La portavoce dell’azienda, Nicola Krishna, ha dichiarato che l’azienda, lavorando con le organizzazioni di sanità pubblica, incoraggia tutti i dipendenti a sottoporsi al tampone.

E.A. V.

Oggi dedichiamo la nostra rassegna a un Paese spesso all’ultimo posto tra le notizie dell’America Latina, la Bolivia, la cui popolazione è stata scossa dall’ennesimo caso di femminicidio. Si tratta della piccola Esther, di soli 9 anni, violentata e assassinata in casa sua, a El Alto, vicino La Paz. Questo caso è stato un ulteriore allarme che ha ricordato la gravità della violenza contro donne e bambine che molto spesso sono obbligate a convivere con i propri violentatori. A causa della quarantena, la drammaticità di chi già viveva una situazione di abusi si è acutizzata: come riportato da un articolo della BBC, il Ministero Pubblico boliviano, nei primi due mesi di lockdown, ha registrato 2.935 nuovi casi di stupri e aggressioni contro le donne.

Clelia Taborga, rappresentante del Fondo delle Nazioni Unite per la Popolazione, con i dati del sistema sanitario boliviano alla mano, rivela che fino a questo momento dell’anno è stata calcolata una media di quattro gravidanze al giorno in ragazze di età inferiore ai di 15 anni. Questi dati sono allarmanti e trovano conferma nei registri della Commissione Economica per l’America Latina che ha dichiarato come la Bolivia sia il Paese con più donne assassinate in Sudamerica nel 2019. Per quanto riguarda il 2020 non sono ipotizzabili previsioni migliori poiché nel primo trimestre il numero dei femminicidi è superiore al medesimo periodo dell’anno precedente. Questa vicenda è solo uno dei moltissimi abusi che le donne boliviane subiscono tutti i giorni, ed è proprio per questo che non bisogna smettere di parlarne.

L.C, M.D.F. e I.V

Il giornale UOL presenta il “covid kit”, creato nello stato di Bahia in Brasile. La prefettura di Itagi ha infatti annunciato la distribuzione di idrossiclorochina, ivermectina e azitromicina a tutti coloro che presentano sintomi riconducibili al coronavirus. Il “covid kit” a domicilio è stato ideato dalle autorità sanitarie della prefettura al fine di evitare assembramenti di persone potenzialmente infette nelle farmacie. Il ministro della Salute dello stato di Bahia ha annunciato che la sorveglianza sanitaria farà chiarezza sul tema poiché il consumo di idrossiclorochina, senza prescrizione del medico, può essere molto pericoloso.

M.P

ASIA

Il governo di Timor Est nella scorsa settimana ha iniziato a preparare misure economiche da attuare nel corso dell’anno per far fronte alla pandemia, riferisce Lusa. Tra gli obiettivi risalta l’impegno per un miglioramento delle condizioni di vita della popolazione e la riduzione della dipendenza dal fondo petrolifero, che attualmente è la fonte principale di rendimento del Paese. Nonostante Timor Est abbia registrato finora solo 24 casi di Covid-19, l’economia ne ha risentito a livello generale con il blocco dei voli commerciali e regolari fino a data da destinarsi e il notevole peggioramento della situazione alimentare delle famiglie data la presenza di piogge e della peste suina africana nel settore dell’agricoltura, riporta ancoraLusa.

D.F.

In Cina, come riportato dal Global Times, un autista di autobus è stato ritenuto responsabile di un incidente nella provincia di Guizhou, nel sud-ovest della Cina.

L’autobus, che trasportava diversi passeggeri, compresi degli studenti, è precipitato in un serbatoio ad Anshun, Guizhou il 7 luglio, il primo giorno degli esami di ammissione all’università, uccidendo 21 persone e ferendone 15.

A quanto pare, la tragedia è stata causata intenzionalmente dall’autista, un uomo di 52 anni soprannominato Zhang, per sfogare il suo malcontento dopo che la casa in cui viveva, che gli era stata assegnata dalla sua compagnia, per la quale lavorava da anni, era stata demolita.

La casa era stata inclusa in un progetto di ristrutturazione urbana locale nel 2016. Nel giugno di quest’anno, Zhang ha firmato un accordo con le autorità locali per ricevere più di 72.000 yuan ($ 10.282) in compensazione, che però non ha mai rivendicato.  L’uomo aveva anche fatto richiesta per una casa in affitto pubblica, ma la sua domanda era stata respinta.

Secondo la polizia, Zhang, che aveva divorziato nel 2016, una volta aveva chiamato una linea di servizio del governo per esprimere il suo malcontento per questi problemi e aveva pesantemente attaccato le autorità competenti.

La mattina dell’incidente, Zhang ha chiesto a un suo collega di cambiare il turno con lui e ha comprato una bottiglia di baijiu, un tipo di acquavite cinese, che ha portato con sé al lavoro. Alle 11,39, ha chiamato la sua compagna per dirle che era disgustato dalla vita. Alle 12:09, ha bevuto un po’ di baijiu dalla bottiglia quando l’autobus si è fermato in una stazione per consentire ai passeggeri di salire e scendere.

Alle 12:12, quando l’autobus è passato vicino al serbatoio di Hongshan, Zhang ha rallentato e poi ha accelerato improvvisamente, attraversando cinque corsie e distruggendo le barriere, precipitando così nel serbatoio. 

La polizia di Anshun ha dichiarato che Zhang è annegato nella tragedia e il risultato dell’autopsia ha mostrato che il suo livello di alcool nel sangue era pari a 64,46 per 100 milligrammi.

Nessun altro elemento esterno ha interferito o ha causato l’incidente, da questo si comprende l’intenzionalità del gesto. 

Zhang ha messo in pericolo la sicurezza pubblica con la sua guida pericolosa, causando la morte di persone innocenti che quel giorno andavano a lavorare o all’università, che mai avrebbero pensato di morire per mano di un autista di autobus.

G.R.

OCEANIA

Secondo 9News le autorità sanitarie del New South Wales hanno confermato altri quattro casi di COVID-19 legati a un’epidemia all’Hotel Crossroads a Sidney. “Questi quattro si aggiungono ai cinque casi precedentemente segnalati”, ha dichiarato un comunicato della NSW Health “Siamo a un punto critico della lotta per contenere il virus”, ha detto ieri il dottor Jeremy McAnulty.

“È essenziale che la comunità lavori insieme per limitare la diffusione del virus, mantenendo sempre una buona igiene delle mani, rispettando le regole di distanziamento ogni volta che è possibile e facendo test ogni volta che i sintomi si sviluppano”.

S.C, S.P

Rassegna stampa a cura di:

Ariela Capuano (responsabile lingua inglese)
Salvina Calanducci e Simona Picci (lingua inglese)
Giulia Deiana (responsabile lingua francese)
Silvia Calbi e Elen’Alba Vitiello (lingua francese)
Alessandra Semeraro (responsabile lingua spagnola)
Lavinia Cataldi, Michela Di Franco e Ilaria Violi (lingua spagnola)
Veronica Battista (responsabile lingua portoghese)
Martina Pavone e Diana Fagiolo (lingua portoghese)
Silvia Santini (responsabile lingua tedesca)
Michela Sartarelli e Laura Razzini (lingua tedesca)
Clarissa Giacomini (responsabile lingua russa)
Silvia Noli, Diana Sandulli (lingua russa)
Sara Zuccante (responsabile lingua araba)
Samar Hassan (lingua araba)
Claudia Lorenti (responsabile lingua cinese & coordinatrice del progetto)
Gioia Ribeca (lingua cinese)

#ATUTTOMONDO

Pubblicato il

La rassegna stampa internazionale dell’UNINT

Nuovi contagi di Covid-19 in Spagna, Svizzera, Stati Uniti, Australi. A questi si aggiunge anche il Brasile, il cui presidente stesso è risultato positivo al virus. Proseguono anche le strategie di contenimento e contrasto al virus in vari Paesi del mondo, così come notizie di diverse tematiche strettamente legate all’area geografica di riferimento.

EUROPA

È tempo di elezioni nella regione autonoma spagnola della Galizia: stabilite inizialmente per il 5 aprile 2020, il governo le ha poi rimandate al 12 luglio a causa del Covid-19 ma un nuovo focolaio con 121 nuovi contagi nella città di La Mariña rende indispensabile progettare un piano per permettere lo svolgimento delle elezioni in totale sicurezza. Le autorità galiziane stanno perciò valutando se posticipare le elezioni nella zona colpita dal virus o di sospendere il diritto di voto ai nuovi contagiati, oltre 100, per tutelare la salute pubblica.

Sulla liceità di tali prospettive, El País ha consultato due giuristi: il primo, Diego López Garrido, docente di diritto costituzionale presso la Universidad de Castilla-La Mancha, considera sensata la proposta di circoscrivere il voto ai soggetti sani ritenendo il diritto alla salute superiore a quello di voto e ribadisce che l’isolamento dei contagiati è il modo più efficace per contenere la diffusione del virus.

La giurista Alba Nogueira è invece contraria: sostiene che è anticostituzionale sospendere il diritto di voto a dei cittadini per ragioni sanitarie e che il rinvio delle elezioni non rappresenta una soluzione valida perché gli scrutini rischierebbero di essere falsati; invita, dunque, ad attuare misure di sicurezza straordinarie nei collegi elettorali e a prevedere ingressi scaglionati garantendo così a tutti di votare in sicurezza.

L.C, M.D.F. e I.V

In Svizzera, secondo quanto pubblicato dal quotidiano Le Temps, mercoledì 8 luglio l’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) ha annunciato che in 24 ore sono stati registrati altri 129 casi di Coronavirus. È stata la prima volta in cinque giorni che il numero giornaliero di nuovi contagi è tornato a superare la soglia dei 100 casi. Mentre il Ministero della Sanità cerca di tenere sotto controllo i nuovi contagi, il Ministero degli Interni ottiene un grande risultato con l’arresto di una banda di 14 criminali di età compresa tra i 17 e i 33 anni che hanno commesso più di 70 reati nei cantoni di Zurigo, Argovia e Turgovia. Come riportato da 24 heures, il bottino che hanno ricavato attraverso furti con scasso, borseggi e truffe è di 760.000 franchi.

S.C.

In Francia, secondo quanto riportato da France Bleu, il Primo Ministro Jean Castex ha iniziato a elaborare i futuri piani del nuovo governo e a nominare i ministri. Ha destato molta sorpresa la scelta di Gérald Darmanin come Ministro degli Interni, visto il suo coinvolgimento in un’inchiesta per stupro ancora aperta. Eric Dupond-Moretti diventa il nuovo Ministro della Giustizia, su suggerimento del presidente Macron. NeI primi giorni del suo mandato da Primo Ministro, Jean Castex ha manifestato la volontà di riaprire il dialogo con i sindacati sulla riforma delle pensioni e di preparare un piano di emergenza, diverso da quello di marzo, nell’eventualità di una seconda ondata di Covid-19.

EA.V.

In Belgio, sono state concordate delle strategie di contrasto al contagio da Covid-19: il Comitato di Concertazione e il gruppo Gees, esperti incaricati della strategia del deconfinamento, hanno stabilito delle restrizioni per gli individui che fanno ritorno in Belgio provenienti da zone ad elevato rischio di contagio. Come riportato da RTL, i viaggiatori che rientrano da zone rosse e arancioni, ad alto rischio di contagio, dovranno sottoporsi allo screening e all’isolamento obbligatorio. Per le zone verdi, a basso rischio, rimane fortemente consigliato seguire le misure di precauzione, ma non sussistono particolari restrizioni.

EA.V.

Il 7 luglio in Russia, a Mosca, è stato arrestato Ivan Safronov, consigliere del capo dell’Agenzia Spaziale Federale russa Roskosmos. Le accuse a suo carico sono le presunte attività di spionaggio, per le quali Safronov rischia fino a 20 anni di carcere secondo l’articolo 275 del Codice penale russo “Tradimento di Stato”.

Secondo l’accusa e le indagini in corso, nel 2012 Safronov è stato reclutato dai Servizi Segreti cechi e nel 2017 ha fornito loro informazioni riservate in merito alla fornitura di armi in Africa e Medio Oriente da parte della Russia. Infine, è probabile che i destinatari finali delle informazioni riservate sarebbero stati gli Stati Uniti. Safronov si è dichiarato innocente e ritiene che il procedimento penale intentato contro di lui sia legato alla sua attività giornalistica per le testate Kommersant e Vedomosti per la quali si è occupato soprattutto di difesa.

In ogni caso, come riporta l’agenzia di stampa Vedomosti,i dettagli del caso Safronov sono stati secretati e i legali dell’imputato sono vincolati da un accordo di non divulgazione.

Parlando della situazione ambientale, tema molto attuale a livello globale, in Russia, i servizi forestali sono impegnati nello spegnere le fiamme causate dalle anomale temperature elevate.

La Siberia nel mese di giugno aveva battuto due record climatici: la temperatura media in alcune aree è arrivata a toccare i 5 °C e, nei casi più estremi, 10 °C superiori alla media del mese di giugno. A rivelare questi dati è stato il Servizio Copernicus per i cambiamenti climatici (C3S), uno dei servizi forniti dall’Unione Europea, il quale aveva anche registrato grandi incendi nella zona del Circolo Polare Artico, che hanno superato i livelli record osservati nella regione nello stesso mese dell’anno precedente.

Come conseguenza, in Siberia sono stati emessi 59 milioni di tonnellate di anidride carbonica nell’aria, contro i 53 di giugno 2019 e gli esperti hanno notato che le emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera si sono dimostrate le più alte negli ultimi 18 anni.

Nel solo giorno dell’8 luglio sono stati spenti più di 100 incendi boschivi su un’area di oltre 18300 ettari come riporta l’agenzia RT

S.N., D.S.

Nel Regno Unito una gru è crollata nella zona est di Londra, abbattendosi sulle abitazioni e uccidendo una donna. Sky News ha raccolto la testimonianza di un uno degli abitanti che ha assistito alla scena affermando di aver pensato che “il mondo stesse finendo”.

Secondo The Guardian,il macchinario alto 20 metri è crollato sul tetto di due case ferendo almeno quattro persone oltre alla donna rimasta coinvolta nell’incidente. La vittima è stata ritrovata al primo piano del suo alloggio dai vigili del fuoco di Londra che ne hanno dichiarato subito il decesso.

Il vicecommissario Graham Ellis ha spiegato che l’incidente è avvenuto in un complesso di appartamenti in fase di costruzione nella zona di Compton Close, come si legge su Mirror.

S.C., S.P.

In Germania test gratuiti e rivolti a tutta la popolazione. È questo quello che il ministro dell’Interno Horst Seehofer vorrebbe, sulla scorta della decisione del governo bavarese dei giorni scorsi. Infatti, il giornale tedesco Die Zeit fa sapere che presto in Baviera chiunque lo voglia potrà richiedere un test per la Sars-CoV-2 senza per forza mostrare sintomi, aver avuto contatti con una persona contagiata o provenire da una zona rossa. In effetti, la proposta sembrerebbe la soluzione migliore da avvallare ed estendere a tutta la popolazione tedesca per consentire il controllo sanitario di massa e far chiarezza sull’effettivo stato di contagio attuale.

Tuttavia, il ministro federale della Sanità, Jens Spahn, smonta gli apparenti buoni propositi della politica. «Test, test e ancora test suona bene, ma senza un approccio sistematico il tutto non è orientato all’obiettivo» – questo il suo tweet. Dal punto di vista dei virologi, degli epidemiologi e dei medici di laboratorio, in più occasioni intervistati dalla rivista online Die Zeit sulla ricerca, un tale piano è quantomeno discutibile. Quello che si presenta come un duro provvedimento politico non è molto convincente per via della sua inattuabilità pratica e per le poche prove scientifiche riscontrabili. Innanzitutto, se tutti improvvisamente richiedessero un tampone, i laboratori, che già effettuano più della metà dei circa un milione di test disponibili ogni settimana, sarebbero presto in sovraccarico. Per di più, i test PCR non forniscono altro che un quadro del momento. Per cui nulla esclude che un risultato appena constatato negativo, effettuato poco dopo, non possa dare invece esito positivo. Ciò presupporrebbe almeno due tamponi a settimana per ogni cittadino, qualcosa di irrealizzabile in termini di capacità per il Paese. Lo stesso vale se a sottoporsi al test sono persone che hanno appena contratto l’infezione. Infatti, se i sintomi non sono ancora comparsi e la quantità di virus escreto è dunque troppo piccola per essere rilevata dal tampone il risultato potrebbe essere un falso negativo. A questo punto, quanto potrebbe risultare distorta la curva di diffusione del virus? Un falso negativo aumenterebbe la sicurezza nelle persone e porterebbe ad un minor rispetto delle regole di distanziamento sociale.

Tuttavia, il numero dei tamponi che si effettuano ad oggi è ancora basso. Quindi, sebbene si dichiarino contrari ai test di massa, gli esperti spingono per incentivare il numero dei tamponi secondo una strategia mirata e ponendo un’attenzione maggiore soprattutto ai gruppi a considerati a rischio e alle persone professionalmente esposte al contagio. Secondo le strategie più aggiornate del Robert Koch Institute, i test dovranno coprire un maggior numero di persone e saranno effettuati nel modo più semplice possibile, a spese del servizio sanitario nazionale. Sono particolarmente raccomandati in strutture ospedaliere, case di cura e centri per rifugiati, per pazienti, personale e visitatori. Infine, da quanto riportato, l’uso di altri tipi di test, come quelli degli anticorpi o degli antigeni, non è attualmente previsto dalla strategia nazionale.

M.S., L.R.

AFRICA

L’Algeria ha aperto un’indagine su Sonatrach, una delle filiali del gruppo petrolifero nazionale, che è ormai nel mirino della magistratura libanese. Come riportato da Jeune Afrique, la compagnia petrolifera è sotto inchiesta per sospetta corruzione nell’ambito dell’acquisizione della raffineria di Augusta, sulla costa orientale della Sicilia, avvenuta nel 2018. Ahmed El-Hachemi Mazighi, ex vicepresidente della compagnia, è accusato di «sperpero di denaro pubblico e usurpazione di funzioni». Intanto, anche in Mauritania la polizia sta effettuando degli arresti in seguito alla scomparsa di ingenti somme di denaro dalla Banca Centrale di Mauritania, indagando su sospetti di frode. Secondo quanto affermato da BBC Afrique, tra i fermati vi sono alcuni dipendenti della banca coinvolti nella perdita di 935.000 di euro e 358.000 di dollari.

S.C.

In Angola il ministro delle Telecomunicazioni, Tecnologie dell’Informazione e Media Manuel Homem ha parlato del nuovo operatore telefonico Angop. Il giornale Jornal De Angola riporta il discorso del ministro dove spiega che si tratta di un’opportunità per il mercato angolano, dato che l’azienda lavora già in altri Paesi africani da più di 12 anni. Questo contribuisce anche ad una maggiore concorrenza nel settore delle Telecomunicazioni in Angola, oltre ad un aumento della qualità dei prodotti, servizi, prezzi e della vita dei cittadini.

M.P.

In Mozambico, in occasione dell’insediamento del nuovo consigliere del Tribunale Supremo di questa settimana, il presidente Filipe Nyusi ha tenuto un discorso che ha indirizzato il bisogno di punire i terroristi di Cabo Delgado, come riportato da Opaís. Il presidente ha sottolineato l’importanza di una punizione veloce ed esemplare da parte del potere giudiziario per non lasciar prevalere il sentimento di impunità dei terroristi, che attaccano villaggi nel nord del Paese dal 2017. Il presidente ha anche menzionato la disinformazione che c’è a riguardo degli attacchi e le modalità di reclutamento dei gruppi di terroristi. Infine, ha espresso i suoi auguri al nuovo incaricato, sperando che possa dare il suo contributo per risolvere la situazione. Inoltre, in occasione del 45° anniversario dell’indipendenza del Mozambico dal Portogallo, celebrazione fissata formalmente al 25 Giugno, il presidente ha ricevuto felicitazioni da parte di Germania, Canada e Palestina, riferisce Opaís.

D.F

Questa settimana circa un centinaio di medici e infermieri cubani sono arrivati in Guinea Equatoriale, che attualmente ha 3071 casi e 51 vittime di Covid-19,e a São Tomé e Príncipe, dove ci sono 719 casi e 13 vittime, riporta Lusa. Sono stati ricevuti a Malabo, capitale della Guinea Equatoriale, dal viceministro della salute e alcuni di questi andranno a São Tomé e Príncipe e Sierra Leone. Altri medici erano già arrivati precedentemente in Guinea Bissau, Angola e Mozambico, sempre per sostenere i Paesi nella lotta al coronavirus.

D.F.

MEDIO ORIENTE

Gli investigatori delle Nazioni Unite hanno affermato che le forze leali al governo siriano e i suoi oppositori jihadisti hanno perpetrato crimini di guerra durante la battaglia per il governatorato di Idlib.

Secondo il rapporto, infatti, quando l’esercito siriano ha lanciato una campagna per ripristinare il controllo sull’area, i civili hanno subito attacchi aerei indiscriminati e bombardamenti a terra, nonché arresti, torture e saccheggi.

Secondo quanto riportato dalla BBC Arabic, centinaia di civili sono stati uccisi prima che venisse concordato un cessate il fuoco.

Sono rimaste sfollate quasi un milione di persone a seguito dei combattimenti e molte di loro sono state costrette a vivere in campi sovraffollati.

Più di 380.000 persone sono state uccise, sia all’interno che all’esterno del Paese da quando è iniziata la rivolta contro il presidente Bashar al-Assad nel 2011.

Gli investigatori hanno scoperto che l’esercito siriano e l’aeronautica russa alleata hanno effettuato attacchi che “hanno portato alla distruzione di infrastrutture civili, all’evacuazione di città e villaggi e hanno causato la morte di centinaia di donne, uomini e bambini siriani”.

L’attivista saudita Souad Al-Shammari ha rilasciato un’intervista al canale israeliano “Kan“, durante la quale ha espresso la speranza dell’inizio di una cooperazione tra il suo Paese e Israele in vari ambiti.

Al-Shammari ha ripubblicato parte della sua intervista con il canale israeliano, durante la quale ha citato: “Spero che inizieremo una cooperazione economica, culturale e commerciale il prima possibile”, come riportato dalla CNN Arabic.

L’attivista saudita ha inoltre aggiunto: “Israele non è il nostro nemico, l’Iran è il nostro nemico”. In riferimento a una serie di attentati che hanno preso di mira le strutture iraniane, incluso un sito nucleare, ha poi aggiunto: “Se questi attentati dovessero essere effettuati da persone squisite come voi”, riferendosi agli israeliani, “io vi direi: fate pure.”

Per quanto riguarda Israele, invece, secondo una dichiarazione ufficiale rilasciata da un canale israeliano, il Governo ha proposto una nuova offerta per scambiare i prigionieri con il movimento di resistenza islamica Hamas.

Il canale privato ha citato una fonte che ha familiarità con i dettagli dei negoziati affermando che Israele ha fatto una nuova offerta al movimento attraverso i mediatori, ma non ha ancora ricevuto una risposta da Hamas. 

Da qualche tempo, Israele sta negoziando con Hamas per restituire 4 israeliani detenuti dal movimento a Gaza. La fonte non faceva riferimento ai dettagli della nuova offerta israeliana. Tuttavia, i rapporti indicano che Israele aveva manifestato la volontà di discutere con Hamas riguardo un’iniziativa presentata dal capo del movimento nella Striscia di Gaza, Yahya Sinwar, come sottolineato da Al-Jazeera.

Lo scorso aprile Al-Sinwar ha annunciato di essere pronto a rinunciare parzialmente alla questione dei detenuti israeliani in cambio del rilascio di prigionieri anziani e malati, come iniziativa umanitaria alla luce della crisi del coronavirus.

S.H.

AMERICA

Gli Stati Uniti hanno registrato più di 60.000 nuovi casi di Covid-19, ma, come si legge su CNN politics e sul New York Times,  Trump continua a sminuire il virus, richiedendo l’apertura delle scuole. In merito a ciò il presidente ha twittato: “In Germania, Danimarca, Norvegia, Svezia e molti altri Paesi le scuole sono aperte senza problemi” e ha anche espresso un nuovo rimprovero al miglior specialista di malattie infettive del suo governo, il dottor Anthony Fauci, il quale ha respinto le fuorvianti affermazioni del Presidente secondo cui gli Stati Uniti hanno il più basso tasso di mortalità al mondo. Secondo Fauci il tasso complessivo di casi continua ad aumentare in tutto il Paese, questa settimana ha superato i 50.000 contagi giornalieri.

Inoltre, la Casa Bianca ha annunciato di aver formalmente notificato all’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) la sua intenzione di ritirarsi dall’organizzazione. “La notifica di ritiro degli Stati Uniti, con effetto dal 6 luglio 2021, è stata presentata al segretario generale dell’ONU, che è il depositario dell’OMS”.

Nonostante il calo di casi di Coronavirus, i timori del Canada sono di nuovo in aumento per via della politica adottata dagli Stati Uniti. Secondo un recente sondaggio riportato dalla CBC News, il 58% dei canadesi teme di prendere il virus per via dell’epidemia incontrollata a sud del confine.

Questa improvvisa esplosione di paura deriva dalla possibilità di apertura delle frontiere e ben l’86% dei canadesi rifiuta l’idea di riaprire il confine alla fine di luglio, come attualmente previsto. 

S.C, S.P

Proseguiamo il caso già trattato nella scorsa rassegna, sulla bocca di tutti gli argentini: l’omicidio di Fabián Gutiérrez. Secondo l’articolo di infobae, la morte dell’ex segretario di Cristina Kirchner sarebbe collegata a un giro d’affari (inerente alla compravendita di due auto) che avrebbe coinvolto la vittima recentemente. Inoltre, i primi risultati dell’autopsia indicano la morte per “asfissia meccanica” connessa alle torture e alle tre pugnalate al collo ricevute prima del decesso; infatti, proprio per questo motivo, il giudice Carlos Narvarte ha affermato che il movente del crimine potrebbe essere una rissa o un furto.  

Passiamo al Venezuela, dove, secondo un articolo de El País, la povertà estrema tocca quasi l’80% della popolazione: seguendo le statistiche, il paese risulta essere il più povero dell’America del Sud e secondo solo al Brasile per livello di disuguaglianza.

Concludiamo la sezione latinoamericana con le elezioni presidenziali della scorsa domenica 5 luglio 2020 in Repubblica Dominicana: come possiamo leggere nell’articolo integrale pubblicato dalla BBC, Luis Abinader, candidato del PRM (Partido Revolucionario Moderno), ha raggiunto il 52,3% dei voti con più del 94% dell’affluenza alle urne.

L.C, M.D.F. e I.V

In Brasile, il presidente Jair Bolsonaro risulta positivo al tampone per il coronavirus. Il giornale UOL parla del video messo su internet dal presidente stesso, dove pubblicizza la idrossiclorochina. La microbiologa Natalia Pasternak ha comparato il video ad una “pubblicità della margarina”. Nel video il presidente mostra una compressa e dice che è la terza che assume. Inoltre, aggiunge che lo sta facendo sentire meglio, nonostante non ci siano prove scientifiche della sua efficacia sul coronavirus. Pasternak ha comunicato attraverso il telegiornale GloboNews che può causare danni cardiaci a chi ha un’età superiore ai 65 anni (come Bolsonaro stesso) e che la comunità scientifica è abbastanza sicura del fatto che è un medicinale che non cura il virus. Per di più la microbiologa si è mostrata preoccupata poiché il video lo ritrae mentre prende la compressa in diretta e questo potrebbe essere un incentivo alla popolazione ad auto-curarsi.

M.P

ASIA

L’esercito di terracotta è un insieme di statue collocate nel Mausoleo del primo imperatore Qin a Xi’an. Si tratta di un esercito simbolico, destinato a servire il primo imperatore cinese Qin Shi Huang nell’Aldilà. Nel 1987 il mausoleo dell’imperatore Qin Shi Huang è stato inserito nell’elenco dei Patrimoni dell’umanità dell’UNESCO.

Secondo quanto riportato dal Global Times, le autorità della provincia dello Shaanxi nella Cina nord-occidentale, dove si trova l’esercito di terracotta, stanno facendo tutto quello che è in loro potere per fermare  la creazione di falsi luoghi turistici che sono stati creati vicino al museo, confondendo i turisti locali e internazionali.

L’armata simbolica è una riproduzione fedele delle truppe che hanno contribuito a unificare la Cina, l’esercito è composto da circa 5mila guerrieri, 18 carri in legno e 100 cavalli in terracotta.

Nei siti turistici fasulli, invece, i turisti ve ne trovavano solo alcune decine. A portare gli ignari visitatori, una rete di guide senza licenza e taxi illegali. I falsi luogo turistici, non solo danneggiano l’immagine dei guerrieri di terracotta, ma mancano di rispetto alla storia e alla cultura cinese, ha riferito al Global Times l’Amministrazione provinciale del patrimonio culturale Shaanxi, affermando che devono essere vietati da leggi e regolamenti.

L’amministrazione ha recentemente redatto una serie di regolamenti sulla protezione del Mausoleo del primo imperatore Qin, applicando il divieto di luoghi panoramici artificiali che potrebbero “distorcere o danneggiare l’autenticità del Mausoleo del Primo Imperatore Qin”.

In effetti, il problema che circonda i falsi luoghi turistici esiste da anni e sulla piattaforma Sina Weibo, molti utenti cinesi si sono lamentati dei falsi siti turistici dell’esercito di terracotta, dove, ignari, sono stati condotti.

Un utente ha ricordato la sua spiacevole esperienza nel 2015: “Ho detto al tassista di portarmi al Mausoleo del Primo Imperatore Qin, ma ha guidato fino a un cosiddetto sito appena scoperto, dove i Guerrieri di Terracotta erano moderni, di bassa qualità, semplici copie dipinte con colori vivaci”.

Il governo locale ha già distrutto più di 40 falsi guerrieri di terracotta in risposta alle lamentele dei turisti, ma falsi luoghi turistici continuano a riemergere vicino al sito reale, fuorviando i visitatori di tutto il mondo.

Per cercare di contrastare questo fenomeno, ormai senza controllo, Il governo locale istituirà un’area di controllo sulla base della legge cinese sulla protezione delle reliquie culturali e questi falsi siti turistici saranno vietate nell’area designata.

G. R.

OCEANIA

In Australia oltre sei milioni di abitanti hanno ricevuto l’ordine di rispettare il lockdown a Melbourne, la seconda città più grande del Paese, nonché quella più colpita dalla pandemia. Secondo quanto riportato da 9News, il PM Daniel Andrews ha confermato che sarebbero 2.515 i residenti sottoposti al test per il Covid-19 di cui 158 risultano positivi.

ABC News ha riportato la notizia secondo cui agli altri residenti delle aree limitrofe al focolaio è stato permesso di lasciare il proprio domicilio solo in caso di necessità e, secondo il direttore sanitario Brett Sutton, verrà avviato un programma di monitoraggio intensivo per tenere sotto controllo l’andamento dei contagi.

S.C, S.P

Rassegna stampa a cura di:

Ariela Capuano (responsabile lingua inglese)
Salvina Calanducci e Simona Picci (lingua inglese)
Giulia Deiana (responsabile lingua francese)
Silvia Calbi e Elen’Alba Vitiello (lingua francese)
Alessandra Semeraro (responsabile lingua spagnola)
Lavinia Cataldi, Michela Di Franco e Ilaria Violi (lingua spagnola)
Veronica Battista (responsabile lingua portoghese)
Martina Pavone e Diana Fagiolo (lingua portoghese)
Silvia Santini (responsabile lingua tedesca)
Michela Sartarelli e Laura Razzini (lingua tedesca)
Clarissa Giacomini (responsabile lingua russa)
Silvia Noli, Diana Sandulli (lingua russa)
Sara Zuccante (responsabile lingua araba)
Samar Hassan (lingua araba)
Claudia Lorenti (responsabile lingua cinese & coordinatrice del progetto)
Gioia Ribeca (lingua cinese)

#ATUTTOMONDO

Pubblicato il

La rassegna stampa internazionale dell’UNINT

Con l’arrivo dell’estate, la tematica turismo si accende in vari Paesi.
Oltre a parlare di vacanze, però, si parla molto anche di scuola e istruzione che, come ogni cosa dopo la pandemia, è ancora in fase di riorganizzazione.
Nel continente africano, invece, le notizie di spicco hanno come tematica comune la sicurezza, che in certi casi è stata minata e in altri rafforzata.
In America Latina e in Australia, il Covid sembrerebbe non aver ancora mollato la presa.

EUROPA

Il parlamento spagnolo ha istituito un gruppo di lavoro di una Commissione speciale per occuparsi di alcuni aspetti del risanamento del paese post-Covid. La Comisión de Reconstrucción Social y Económica del Congreso si è occupata nelle ultime settimane del delicato tema dell’istruzione, in particolare ha lavorato per proporre aiuti finanziari alle strutture scolastiche in vista della riapertura a settembre. Il grande dibattito si era già aperto all’inizio della proposta di finanziamento, poiché i sussidi erano previsti solo per le strutture statali, ma si è accentuato dal momento che la proposta è stata approvata proprio con queste condizioni. Infatti, come riporta l’articolo de El País tutte le strutture private o semi-private non rientrano nei beneficiari dei sussidi statali. Alcuni partiti politici come il PP, Ciudadanos, JxCat (trad. “Insieme per la Catalogna”) e il PNV (Partito Nazionale Basco) sono chiaramente contro la decisione del gruppo di lavoro. In particolare, la portavoce del PP, Rosa Romero, ha dichiarato che è inammissibile sostenere una proposta che esclude le strutture private, mentre Pablo Echenique, di Unidas Podemos, si è dimostrato molto soddisfatto, poiché sono state le strutture statali quelle che, più di tutte, hanno subito tagli durante gli ultimi anni.

Per contro, il Governo ha stanziato un fondo di due milioni di euro destinati all’istruzione; si ripartiranno in ciascuna Comunità Autonoma che deciderà come distribuirli, non considerando la distinzione pubblico-privato, piuttosto secondo la necessità e la vulnerabilità delle famiglie.

L.C, M.D.F. e I.V

Nei giorni scorsi, in Portogallo, il presidente della Camera di Funchal, Madeira, ha scritto una lettera al primo ministro britannico Boris Johnson per promuovere l’isola di Madeira come meta turistica sicura per i cittadini del Regno Unito. Il Ministero degli Affari Esteri britannico ha smesso di sconsigliare i viaggi nelle Azzorre e Madeira, ma continua a sconsigliare il Portogallo continentale, così riporta Lusa. La presenza dei turisti inglesi è importante perché questi rappresentano la maggior parte del flusso turistico. Infatti, in questo periodo ne sta risentendo molto l’Algarve, dove si stima che la disoccupazione nel mese di maggio sia aumentata del 200% con quasi 28 mila disoccupati, per la maggior parte lavoratori nel settore alberghiero e nella ristorazione, come si legge nel Diário de Notícias.

D.F

In Francia si affacciano nuovi volti sulla scena politica: Jean Castex, conosciuto per aver elaborato il piano di deconfinamento, sostituisce l’ex Primo Ministro Edouard Philippe, il quale,  secondo quanto riportato dal Le Monde, contestava eccessivamente le scelte di Macron. Come afferma il medesimo giornale, l’onda verde alle elezioni municipali raggiunge anche Marsiglia: l’ecologista Michèle Rubirola, eletta al terzo turno con una maggioranza assoluta di 51 voti, è il primo sindaco donna della città. Inoltre, dopo quattro mandati e venticinque anni di potere di Jean-Claude Gaudin del partito di destra Les Républicains, Rubirola riporta il partito di sinistra in città.

A Parigi, si punta sul rinnovamento di uno dei simboli della città, la Cattedrale di Notre-Dame, bruciata nell’incendio ad aprile 2019. Come riportato da France Bleu, i membri dell’associazione Charpentiers sans frontières (carpentieri senza frontiere) hanno dato inizio al progetto di ricostruzione della capriata numero 7 con tecniche di lavorazione del XIII secolo.

EA.V.

In Belgio, come riportato dal giornale RTBF, la ministra del turismo Valérie de Bue afferma che la crisi sanitaria è diventata un’opportunità per rilanciare il turismo locale nella Regione della Vallonia: poiché i cittadini tendono ad essere cauti e a non allontanarsi dal Paese, hanno ora l’occasione di riscoprire i propri territori. È stata infatti lanciata una campagna dedicata chiamata VisitWallonia.be. Inoltre, il Governo ha raccolto 6,5 milioni di euro per sostenere il settore turistico, nel quale sono impiegate circa 60.000 persone.

EA.V.

In Svizzera, l’azienda succeduta alla Crypto AG di Zugo, che vendeva dispositivi di crittografia contraffatti, ha annunciato questa settimana di voler ridurre drasticamente la sua forza lavoro. Secondo quanto riportato da Le matin, la Crypto International AG intende tagliare 83 dei suoi 85 posti di lavoro in Svizzera. I dipendenti interessati sono principalmente specialisti nel campo della sicurezza informatica. I licenziamenti sarebbero legati al rifiuto del Consiglio federale di concedere all’azienda una licenza di esportazione.

S.C.

I territori dell’Est Europa e in particolare l’Ucraina sono scossi dalle improvvise dimissioni del governatore della Banca Nazionale Ucraina, Jacob Smojla, nel corso dell’emissione di importanti titoli di Stato per il valore di 1,75 miliardi di dollari.  Motivo delle dimissioni è la “sistematica pressione politica” esercitata dal governo di Zelens’kyj sulla banca. Tuttavia, è importante che il Paese garantisca la sua solvibilità attraverso obbligazioni estere e per questo, dovrà rassicurare i finanziatori stranieri. A seguito dell’annessione della Crimea alla Russia nel 2014 infatti, il conflitto ha quasi condotto il Paese al fallimento economico. L’ Ucraina è riuscita a sopravvivere solo grazie al Fondo Monetario Internazionale e a un finanziamento da un miliardo di euro grazie al quale ha potuto emettere obbligazioni governative. Per usufruire del sostegno del FMI, anche a seguito del recente “accordo Standby” sottoscritto il 9 giugno scorso con il quale l’Ucraina riceverà 3,5 miliardi di dollari entro la fine dell’anno, la Banca Nazionale Ucraina dovrà mantenersi indipendente. 

Le dimissioni di Smojla preoccupano anche il giovane presidente ucraino Zelens’kyj che le ha interpretate come un segnale di sfiducia nei confronti del suo piano di riforme governativo e che il 3 luglio ha convocato un incontro per parlare della nomina del futuro governatore della Banca.

Nella Federazione Russa, invece, fa discutere il caso della giornalista Svetlana Prokopieva, perseguitata dalle autorità giudiziarie con l’accusa di istigazione al terrorismo e condannata per questo al pagamento di una multa di 500 mila rubli (equivalenti a 6.137 euro).

Nel 2018 la Prokopieva era entrata nel mirino delle autorità per aver commentato in una sua trasmissione presso la stazione radiofonica L’Eco di Mosca l’attacco terroristico realizzato da un diciassettenne ad Arkhangelsk, in un edificio del Servizio di Sicurezza Federale, avvenuto a ottobre di quell’anno. La detonazione della bomba artigianale aveva causato la morte del giovane e ferite a tre dipendenti dell’agenzia.

Nella sua trasmissione la Prokopieva ha utilizzato espressioni come “tortura”, “Stato spietato”, “Stato repressivo”, per le quali è stata accusata di favoreggiamento al terrorismo, secondo l’articolo 205.2(2) del codice penale russo. L’accusa risale al 20 luglio del 2019 dopo varie esamine che hanno negato il carattere criminale del suo intervento e dopo che la giornalista stessa ha dichiarato la propria non colpevolezza ed il diritto di esercitare la propria professione. Il caso è stato poi rinviato in tribunale a marzo del 2020.

In suo sostegno sono stati effettuati picchetti e si sono espressi esperti e giornalisti, nonché la Federazione Europea dei Giornalisti e il Sindacato russo dei giornalisti, che rivendicano la libertà di espressione.

Come riportato dall’agenzia di stampa RT, Il 3 luglio, il procuratore di Stato Meleshchenya ha chiesto alla Corte di condannare la giornalista a sei anni di reclusione e quattro anni di divieto di attività professionale. La giornalista è stata dichiarata colpevole e dovrà pagare mezzo milione di rubli. Inoltre, è stata inserita nella lista degli estremisti e terroristi attivi.

S.N., D.S.

Il West End di Londra è tornato a vivere durante il “Super Saturday”, giorno molto importante per la comunità inglese per via della riapertura di bar e ristoranti. In merito a ciò ci sono state diverse tensioni e polemiche. Infatti, mentre il presidente della Federazione di polizia ha riferito alla BBC che “è chiaro come il sole” che le persone dopo aver bevuto non sarebbero riuscite a rispettare la distanza sociale, il ministro della Sanità, Matt Hancock, ha affermato che “la stragrande maggioranza delle persone si sono comportate con responsabilità”.

Gli ultimi dati mostrano che altre 22 persone sono morte nel Regno Unito dopo essere risultate positive al test per il coronavirus. Il dottor Chris Smith, virologo dell’Università di Cambridge, ha esortato alla cautela e ha citato città come Leicester e Melbourne, che hanno imposto l’isolamento localizzato.

S.C., S.P.

La maturità rappresenta da sempre un momento molto emozionante per tutti gli studenti. Ancora di più oggi, dato che le lezioni, verifiche ed esami si sono svolti online e a distanza a causa del persistere del Coronavirus. Secondo l’associazione universitaria tedesca, da quanto reso noto su mdr.de, la situazione attuale non deve tuttavia andare a svantaggio degli studenti. Il presidente dell’associazione, Bernhard Kempen, afferma che se nel 2020 i voti della maturità saranno bassi, si potrebbe pensare a una sorta di “compensazione degli svantaggi”, e ipotizza per esempio un bonus per le facoltà universitarie a numero chiuso. Una proposta apprezzata anche dal ministro della scienza del Land Sachsen-Anhalt, Armin Willingman. Come afferma Sandra Scheerer, senatrice dell’educazione facente parte del partito SPD in Germania, in un articolo pubblicato su Spiegel Panorama, i maturandi delle scuole superiori di Berlino devono sentirsi particolarmente orgogliosi del traguardo raggiunto in questo momento di pandemia, che rimarrà sicuramente impresso nella storia e nella mente di tutti. Sia a Berlino che ad Amburgo, la maturità, il cosiddetto “Abitur”, nel 2020 è stato decisamente migliore rispetto a quello degli anni precedenti. Nel 2018, circa 433.000 scolari in Germania hanno ottenuto il diploma di maturità e di conseguenza la qualifica di ammissione all’università. Quest’anno il numero ammonta a fino 1,1 milioni di studenti nelle scuole superiori. Si pensa ad un possibile ritorno a scuola a settembre, anche se rimane tutto ancora incerto. Le scuole dovrebbero tornare ad un normale funzionamento in tutti i Länder dopo le vacanze estive. L’attuale situazione di crisi solleva molte domande, ma in linea di principio offre anche opportunità per rafforzare la consapevolezza di insegnanti e studenti, i quali affrontano le sfide attraverso l’esperienza, insieme, in modo flessibile in vista delle esigenze dell’individuo e della comunità. La leader del partito dei verdi tedesco, Annalena Baerbock, sul Tagesschau, chiede linee guida concrete per il ritorno alla normalità, dopo averne discusso tecnicamente con esperti dell’istruzione, della medicina e rappresentanti sindacali. Ciò significa che le scuole dovrebbero essere preparate al meglio in caso di nuove infezioni e di un ritorno ad un eventuale lockdown in autunno. I gruppi di studenti dovranno essere distanziati il più possibile e sarà inoltre necessario un sostegno scientifico coordinato a livello nazionale per un’apertura completa e sicura delle istituzioni scolastiche.

M.S., L.R.

AFRICA

Come riportato su Jeune Afrique, il Marocco denuncia di essere vittima di una campagna diffamatoria poiché accusato da Amnesty International di aver hackerato lo smartphone del giornalista marocchino Omar Radi e dell’universitario dissidente Maâti Monjib. Secondo la ONG, i cellulari dei due attivisti sono stati infettati nel 2019 e nel 2020 con il software Pegasus della società israeliana NSO, specializzata nella progettazione e gestione di spyware, permettendo alla polizia marocchina di accedere al contenuto dei messaggi e di registrare le conversazioni. Le autorità marocchine, in particolare la Direzione Generale per la Sorveglianza Territoriale (DGST), negano di essere in possesso di tale software e, secondo un documento interno a cui Jeune Afrique ha avuto accesso, sostengono la teoria dell’incoscienza di Omar Radi, che non avrebbe fatto gli aggiornamenti per mettere in sicurezza il proprio dispositivo.

S.C.

In Angola, il giornale Jornal de Angola riporta la nuova Direzione Investigativa dei Reati Penali della polizia nazionale. La decisione di formare un organo specializzato nella polizia nazionale è stata presa l’anno scorso grazie ad una legge approvata dal governo. L’obiettivo è quello di avere un organo di polizia specializzato nell’investigare e combattere il crimine al fine di rendere la vita dei cittadini più sicura. L’obiettivo è affrontare i criminali che agiscono in casa o per strada, come ad esempio i rapinatori. In una prima fase, saranno nelle provincie di Luanda, Benguela, Huíla, Huambo e Cabinda per poter studiare e capire come agisce la criminalità in queste zone.

M.P.

In Mozambico, come riporta Lusa, l’associazione Reporter Senza Frontiere ha chiesto alle Nazioni Unite di investigare sulla scomparsa del giornalista Ibraimo Mbaruco, avvenuta lo scorso aprile nel nord del Paese dopo che il reporter si è imbattuto in un gruppo di militari. Questa zona è caratterizzata da attacchi armati che continuano dal 2017 che, ovviamente, mettono a rischio la popolazione. Recentemente, la compagnia petrolifera francese Total ha dichiarato di voler procedere proprio in questa area, a Cabo Delgado, con un progetto di impiego di gas, potendo assicurare un’esecuzione sicura nonostante la presenza dei gruppi armati.

D.F

Il governo libico riconosciuto a livello internazionale ha condannato gli attacchi aerei che hanno preso di mira la base di al-Watiya, riconquistata di recente dal generale Khalifa Haftar, come riportato dalla BBC Arabic.

Il Governo di Accordo Nazionale (GNA), con base a Tripoli, ha dichiarato che l’attacco alla base aerea è stato effettuato da una “forza aerea straniera”, senza specificare il Paese.

Il Generale Haftar ha il sostegno di Russia, Egitto ed Emirati Arabi Uniti, mentre il Governo di Tripoli è sostenuto da Turchia e Qatar.

Le forze di Haftar affermano che la Turchia ha utilizzato la base per fornire supporto militare al governo di Tripoli, rivelatosi decisivo nel respingere l’attacco di Haftar nella capitale.

Il portavoce del ministero della Difesa del GNA, Salah al-Namroush, ha dichiarato che: “I raid sono stati effettuati contro la base di al-Watiya da forze aeree straniere in un miserabile e disperato tentativo di far ottenere una vittoria morale alle forze di Haftar”.

S.H.

L’ex presidente sudanese Omar al-Bashir è stato convocato di fronte al pubblico ministero per un interrogatorio sull’esecuzione di alcuni ufficiali, fatto risalente a circa tre decenni fa. Bashir è inoltre accusato di aver sperperato denaro pubblico durante il suo Governo.

Da parte sua, Hashem al-Jaali, un membro del comitato di difesa per il Presidente, ha dichiarato ad Al-Jazeera che la sessione investigativa riguardava il colpo di stato di Ramadan del 1990 e l’esecuzione di un certo numero di ufficiali coinvolti.

Il pubblico ministero aveva infatti costituito un comitato per indagare sulle circostanze dell’esecuzione di 28 ufficiali che avevano portato avanti il tentativo di colpo di stato contro il governo di Bashir.

Oltre a quest’ultimo caso, Bashir è processato anche per altre accuse, tra cui corruzione finanziaria e partecipazione all’uccisione di manifestanti lo scorso anno.

S.H

MEDIO ORIENTE

Ci troviamo in Arabia Saudita, dove vi sono degli sviluppi sui controlli in vista della prossima stagione di pellegrinaggio.

L’emirato della Sacra Mecca, in collaborazione con il Centro Nazionale per la Prevenzione e il controllo delle malattie, ha identificato una serie di regolamenti che includono metodi di sterilizzazione e procedure di movimento per i pellegrini all’interno dei luoghi santi.

Ai casi sospetti di coronavirus sarà permesso di completare il pellegrinaggio all’interno di un gruppo speciale con un percorso adeguato alle loro condizioni.

Oltre a fornire disinfettanti, i controlli hanno ridotto il numero di passeggeri all’interno di ciascun autobus (con una riduzione del 50% della capienza totale del veicolo) durante le transizioni tra i luoghi sacri.

Per quanto riguarda i controlli sulla presenza di pellegrini nella Grande Moschea della Mecca, si sta decidendo se vietare di toccare e baciare l’onorevole Kaʿba e la Pietra Nera o se invece porre delle barriere e dei supervisori per impedire ai pellegrini di avvicinarsi, come riportato dalla CNN Arabic.

S.H.

AMERICA

Negli Stati Uniti è stata confermata la presenza di un’ameba, la Naegleria Fowleri, dannosa per il cervello umano. Secondo la notizia riportata da CNN si tratta di un caso molto raro che riguarda questo organismo unicellulare trovato nella contea Hillsborough, in Florida.

Il Dipartimento della Salute della Florida ha dichiarato che quest’ultima attacca i tessuti cerebrali causando danni irreversibili e che viene contratta in presenza di acque dolci, calde e contaminate, come si legge su CBS News.

Fin dal 1962 sono stati segnalati 37 casi di Naegleria Fowleri e il dipartimento ha invitato i residenti a evitare il contatto con l’acqua, specialmente quella delle sorgenti o attorno alle centrali elettriche. I mesi in cui è alto il rischio di infezione sono quelli estivi, come riportato da Miami Herald.

S.C, S.P

In America Latina il Covid-19 continua a mietere vittime, ma l’Argentina è stata sconvolta anche da una notizia di cronaca nera: l’assassinio di Fabián Gutiérrez, ex segretario dell’ex presidente Nestor Kirchner e dell’attuale vicepresidente Cristina Fernández de Kirchner.

Gutiérrez, che viveva nella provincia di Santa Cruz, in Patagonia, è stato al servizio della famiglia Kirchner fino al 2005 e tra il 2007 e 2010 durante il primo mandato di Cristina Fernández de Kirchner. Successivamente ha subìto un processo per corruzione all’interno del caso denominato “quaderno de la corrupción”, per cui si è dichiarato pentito nel 2018.

Secondo quanto riportato dalla CNN, quattro giovani, probabilmente conoscenti della vittima, sono attualmente indagati di omicidio; uno dei presunti colpevoli avrebbe addirittura intrattenuto una relazione più stretta con l’ex segretario.

Il segretario di Giustizia del governo, Juan Martín Mena, ha rilasciato dichiarazioni subito dopo il ritrovamento del cadavere e ha affermato che “fare congetture e pensare a collegamenti politici manifesta una bassezza morale degli oppositori del governo perché è irresponsabile e immaturo azzardare qualsiasi ipotesi”. Gli inquirenti stanno indagando sul movente.

Il delitto sarebbe avvenuto nell’abitazione di Gutiérrez e il corpo sarebbe poi stato trasportato presso il luogo del ritrovamento, ossia il quartiere Aeropuerto Viejo della zona turistica El Cafate, proprio nell’automobile della vittima e il veicolo sarebbe stato successivamente riportato a casa di Gutiérrez.

L.C, M.D.F. e I.V

In Brasile, nello stato di Santa Catarina sono stati registrati dieci decessi e 360 mila case senza energia elettrica a causa del “ciclone bomba”. Il giornale Globo riporta i danni provocati da questo fenomeno, come il crollo di alcuni edifici e di case. Ad esempio, il decesso di un camionista di San Paolo a causa della caduta di un muro. I forti temporali hanno originato delle frane e nello stato di Rio Grande do Sul sono intervenuti i pompieri per salvare alcune persone rimaste sotterrate. Il ciclone bomba ha raggiunto una velocità di 90 km/h durante uno dei suoi picchi (1° luglio). Le forti raffiche sono arrivate anche a San Paolo dove raggiungono gli 80 km/h e a Rio de Janeiro dove si aggirano intorno ai 76 km/h con onde di 3,5 metri. Il ciclone bomba riflette le conseguenze del cambiamento climatico che aumenta la forza dei venti.

M.P

In Canada è morto l’attore canadese Nick Cordero dopo una lunga battaglia contro il coronavirus.

Cordero aveva 41 anni ed era stato candidato al Tony Award, ma si è arreso dopo lunghi mesi a seguito di ulteriori complicazioni della malattia, come si legge su Global News.

La notizia è stata data dalla moglie Amanda Kloots attraverso i social in un messaggio commovente. Secondo The Star, l’attore era stato ricoverato all’inizio di aprile per una sospetta polmonite, suggerendo ai medici che potesse trattarsi di coronavirus e in seguito confermato dal test.

Come ultimo saluto sua moglie ha cantato in un video omaggio uno dei suoi brani più celebri e a lei si sono unite molte star di Broadway.

S.C, S.P

ASIA

In Cina, come riportato del Global Times, la “Provincial Disciplinary Inspection and Supervisory Committee” nello Shandong ha annunciato che le indagini sul caso di Gou Jing procedono e hanno portato alla luce scoperte sconvolgenti.

Gou Jing, qualche tempo fa, aveva postato online che nel 1997, anno in cui aveva sostenuto il Gao Kao, uno degli esami più difficili in Cina utile per entrare all’ università, i suoi punteggi e la sua identità fossero stati rubati da un’altra persona.

Gou ha apprezzato gli sforzi della squadra investigativa e delle autorità competenti dello Shandong e li ha apertamente ringraziati su Sina Weibo, social media molto conosciuto e utilizzato in Cina.

Secondo le indagini, l’identità di Gou e i punteggi da lei ottenuti nel Gaokao sarebbero effettivamente stati rubati da Qiu Xiaohui, figlia della sua professoressa, che venne accettata all’ università di Pechino e successivamente da una scuola di formazione per insegnanti a Jining nel 2001.

Il caso, che ha suscitato l’indignazione dell’opinione pubblica, ha portato alla luce che nella provincia dello Shandong 242 persone si sarebbero spacciate per altre e rubato le loro identità per entrare all’ università.

Guan Yanping, un funzionario dell’autorità scolastica provinciale, ha detto alla stampa che la maggior parte di questi casi si è verificata prima del 2006, quando le risorse di identificazione della regione erano limitate, con il risultato che i metodi di conferma dell’identità erano pochi e talvolta errati.

Negli ultimi anni, la provincia ha sfruttato appieno le tecnologie di identificazione a portata di mano e ha rafforzato la gestione di ciascuna procedura in materia di immatricolazioni universitarie, adottando diverse misure per prevenire casi di furto d’identità”, ha aggiunto Guan.

In futuro, l’identità delle matricole sarà esaminata attentamente e la provincia continuerà a garantire l’ammissione solo dopo aver seguito tutte le procedure.

Se si sospetta che qualcuno abbia rubato i risultati e l’identità di un altro individuo, gli sarà negata l’ammissione e verrà giudicato secondo le leggi vigenti.

La risposta dell’autorità scolastica ha ricevuto migliaia di mi piace e commenti su Sina Weibo, poiché l’esame di ammissione all’università nazionale è spesso considerata l’opportunità più importante per gli studenti cinesi di realizzare i propri sogni e cambiare il proprio destino, in particolare per quelli di famiglie svantaggiate nelle aree rurali come Gou.

G. R

OCEANIA

A Melbourne, come si legge su The Guardian le autorità sanitarie stanno cercando di reprimere il “potenziale esplosivo” di un’epidemia da Covid-19 in nove torri di edilizia popolare, per evitare di bloccare l’intera città.

Il premier dello stato del Victoria, Daniel Andrews, ha riconosciuto che le dure misure di isolamento non saranno “un’esperienza piacevole per i residenti”, ma ha avvertito che se le epidemie non saranno contenute, potrebbe essere necessario un isolamento dell’intera Melbourne.

Idris Hassan, un residente di North Melbourne, ha riferito al The Guardian: “è ingiusto che alcuni edifici siano stati chiusi mentre dall’altra parte della strada la gente può andare al lavoro e fare le altre cose di cui ha bisogno”.

S.C, S.P

Rassegna stampa a cura di:

Ariela Capuano (responsabile lingua inglese)
Salvina Calanducci e Simona Picci (lingua inglese)
Giulia Deiana (responsabile lingua francese)
Silvia Calbi e Elen’Alba Vitiello (lingua francese)
Alessandra Semeraro (responsabile lingua spagnola)
Lavinia Cataldi, Michela Di Franco e Ilaria Violi (lingua spagnola)
Veronica Battista (responsabile lingua portoghese)
Martina Pavone e Diana Fagiolo (lingua portoghese)
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Michela Sartarelli e Laura Razzini (lingua tedesca)
Clarissa Giacomini (responsabile lingua russa)
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Samar Hassan (lingua araba)
Claudia Lorenti (responsabile lingua cinese & coordinatrice del progetto)
Gioia Ribeca (lingua cinese)

#ATUTTOMONDO

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La rassegna stampa internazionale dell’UNINT

Tra le notizie internazionali presentate nella seguente rassegna stampa troviamo temi relazionati alla politica, alla società e, soprattutto, alla vita post-Covid nel mondo.

EUROPA

La Spagna sta provando ad aiutare il settore terziario con agevolazioni e incoraggiamenti. Secondo quanto riportato da El País, i comuni dei quasi 8000 km di litorale spagnolo stanno cercando in tutti i modi di rendere i loro stabilimenti sicuri, ma la nostra attenzione ricade soprattutto su Vejer de la Frontera (vicino a Cadice), dove sono stati riservati 150 metri di spiagge da dedicare ai bagnanti che hanno superato i 65 anni di età o che hanno disabilità per tentare di minimizzare al massimo il rischio di contagio.

Per i più appassionati di camminate, ma anche per i più religiosi, dal primo luglio tornano a essere aperti gli alberghi, la Cattedrale e le Oficinas de los peregrinos situati nei vari sentieri famosi per comporre il cammino di Santiago. In un’intervista di Isaías Calvo per 20 Minutos, il direttore della Sociedad Anónima del Plan Xacobeo afferma di essere ottimista e considera questa una grande opportunità per dar enfasi a tutti i fattori turistici che ogni anno attraggono migliaia di pellegrini, quali il contatto con la natura, gli spazi all’aria aperta e la sicurezza dei percorsi stessi. Calvo rassicura anche che verranno condotti i controlli necessari imposti dai protocolli sanitari e verrà anche mantenuta la distanza di sicurezza, pur trovandosi in un “grande spazio comune”.

L.C, M.D.F. e I.V

In Svizzera, durante la crisi sanitaria dovuta al Covid-19, i cinque ospedali universitari di Losanna, Ginevra, Berna, Basilea e Zurigo hanno dovuto affrontare diverse problematiche di natura finanziaria. Secondo quanto riportato da RTS, questi ospedali hanno subito una perdita che ammonta a 290 milioni di franchi, mentre i costi aggiuntivi strettamente legati alla pandemia raggiungono i 66 milioni di franchi. Ciò nonostante, il Presidente della direzione del comitato direttivo di Insel Gruppe ha dichiarato che il sistema sanitario del Paese è esemplare e che gli ospedali sono riusciti a gestire la situazione senza troppi problemi.

EA.V

In Francia, come riporta il quotidiano Le Figaro, sta destando indignazione lo scandalo che ha travolto la società di sicurezza e di intervento (CSI) di Seine-Saint-Denis, la quale dovrà rispondere ad accuse pesanti: gli agenti di polizia sono sospettati di essere coinvolti in atti di violenza illegittima, estorsione e furto di droga. La notizia sta generando un ampio eco mediatico poiché l’unità di polizia del 93° distretto dovrebbe essere una delle punte di diamante dello Stato nella lotta contro le organizzazioni criminali e l’economia sommersa.

In Belgio, come affermato nel quotidiano Le soir, il numero di contagi legati al coronavirus diminuisce progressivamente: fra il 25 giugno e il 2 luglio, con una media di 84 nuovi casi al giorno, è stata registrata una diminuzione del 10% rispetto ai sette giorni precedenti. Come riportato nel medesimo giornale, l’epidemiologo Marc Van Ranst ha ricordato che non si deve abbassare la guardia rispetto al pericolo di contagio. L’Unione Europea ha aperto le frontiere a una quindicina di paesi, ma per l’epidemiologo non è ancora il momento di prendere l’aereo e questa apertura comporta molti rischi.

S.C

In Russia si conclude ufficialmente la settimana di votazioni in merito alla serie di modifiche costituzionali: il 1° luglio, dopo l’analisi della totalità dei voti, si è appreso che l’affluenza alle urne è stata del 65% e che i voti favorevoli ammontano al 77,92% contro quelli dell’opposizione, numero esiguo che ammonta al 21,27%. Tutti coloro in possesso del diritto al voto (109 milioni di persone) sono stati incoraggiati e talvolta anche facilitati, come dimostra la possibilità di voto esteso a casa, nell’espressione della propria preferenza. 

Forte di una tale approvazione, il capo dello Stato, Vladimir Putin, non può che vedere il suo potere ancora più centralizzato e influente. Tra i cambiamenti introdotti vi sono la possibilità per il Presidente di licenziare i giudici della Corte Costituzionale e nominare non più 17, ma 30 senatori, tra cui 7 a vita ed il prolungamento del suo mandato confermato fino al 2036.

Dopo l’annuncio dei risultati finali e la pubblicazione ufficiale della legge sugli emendamenti, il documento entrerà in vigore immediatamente.

Come si evince dal quotidiano Novaja Gazeta, il consenso è stato ottenuto in parte attraverso metodi amministrativi, con la legge fondamentale di indicizzazione annuale delle pensioni, dall’altra attraverso la distribuzione diretta di denaro, lotterie e minacce. Ciò spiega le proteste a Mosca e a San Pietroburgo che si sono svolte durante l’ultimo giorno di votazioni.

“Eravamo stati informati in anticipo di quanto sarebbe stata l’affluenza e i numeri stanno emergendo ora perfettamente […] In Russia c’è un’imitazione del voto popolare, dove i risultati sono noti in anticipo”. Così si esprime Fedor Krashennikov, scrittore per il forum “The Free Russia”, e solo una tra le varie voci critiche a riguardo del suddetto plebiscito. Egli conclude affermando che “tutti coloro che hanno ficcato il naso in questi affari hanno incontrato risentimento e resistenze, mentre chi si è impegnato troppo attivamente ci ha rimesso la salute”.

Volgendo lo sguardo verso il campo della sanità, una nuova minaccia epidemica spaventa la Russia. Al confine orientale della Federazione, infatti, nella zona occidentale della Mongolia nella regione di Ajmag, sono stati riscontrati due casi di peste bubbonica. Una coppia di etnia kazaka ha infatti consumato la carne cruda di un roditore simile alla marmotta, responsabile della trasmissione del virus. Le autorità mongole hanno immediatamente messo in quarantena le regioni di Altaj e Tuva per scongiurare altri contagi. L’Ambasciata russa a Ulan Bator ha rilasciato una dichiarazione per assicurare che le autorità mongole hanno immediatamente adottato ogni provvedimento necessario per la sicurezza dei cittadini. Non sono ancora certi i dati sulla presenza di turisti russi nella regione che è stata preventivamente chiusa al traffico internazionale e turistico. Tuttavia, secondo l’infettivologa Sophia Rusanova, un’epidemia di peste bubbonica nella Mongolia occidentale non costituirebbe pericolo immediato per la popolazione russa: “Prendendo tutte le misure necessarie, la malattia non si diffonderà. Inoltre, l’uso moderno di antibiotici impedisce alla malattia di degenerare nelle sue forme più aggressive, quali infezioni polmonari.”

S.N., D.S.

Il Regno Unito sta valutando la possibilità di un piano di ritorno a scuola per migliaia di studenti inglesi. Secondo lEvening Standard, si prevede il rientro a settembre attenendosi a un calendario adattato alle esigenze dei vari istituti. Nuove misure di sicurezza saranno varate seguendo le nuove linee guida del Dipartimento per l’Istruzione.

Come riporta BBC News, l’orario delle lezioni si baserà principalmente sulla divisione in fasce d’età dove gli alunni verranno raggruppati mantenendo così il distanziamento sociale. Tuttavia, come si legge su The Telegraph, molte famiglie sono propense a non mandare i propri figli a scuola nonostante il Governo abbia imposto l’obbligo di frequenza e sanzioni per i trasgressori. Secondo un recente sondaggio, solo il 62% delle scuole sarebbero state pronte ad accogliere nuovamente i loro studenti e più di un terzo lo avrebbero fatto solo per alcuni di essi.

Anche in Irlanda il Governo teme che non tutti gli studenti potranno frequentare il nuovo anno scolastico a causa del distanziamento di un metro che, come sottolinea The Irish Times, comporterebbe una frequenza parziale per molti studenti. Il Dipartimento dell’Istruzione dell’Irlanda ha dunque dichiarato che il rispetto della distanza non sarà obbligatoria per gli alunni frequentanti la scuola primaria.

Il ministro dell’istruzione Norma Foley è decisa a sostenere il sistema educativo facendo in modo di accogliere studenti e personale in un ambiente più sicuro fornendo linee guida chiare per la pianificazione del rientro, come riportato da Indipendent.ie.

S.C., S.P.

Dal 1 luglio fino al 31 dicembre passa ufficialmente nelle mani della Germania la Presidenza del Consiglio UE. Ad inizio settimana il presidente francese Macron era giunto a Meseberg per discutere con la cancelliera Merkel proprio della Presidenza del Consiglio UE. Secondo quanto riporta Der Spiegel, i punti chiave di una politica che prende il via in uno dei momenti più drammatici della storia mondiale sono una grande sfida per tutti: in primis si penserà a tirar fuori l’Europa dalla crisi coronavirus attraverso la creazione di un fondo per la ripresa pari a 500 miliardi e destinato ai Paesi più colpiti dalla pandemia. È imperniato su questo il vertice del Consiglio UE in programma il 17 e il 18 luglio. In più, deve essere affrontata la questione Brexit e con essa tutti i danni che ne conseguiranno per l’economia europea. Il piano economico europeo intitolato “Quadro finanziario pluriennale per l’Ue dal 2021 al 2027” è stato analizzato dai vertici in ogni suo dettaglio per settimane. La stessa presidente della Commissione UE, Ursula Von der Leyen, ha più volte informato ciascuno dei capi di Stato e di Governo dei 27 Stati membri con la speranza di arrivare ad un punto di incontro tra tutti. Oltre ai 1.100 miliardi di euro previsti come iniezione finanziaria settennale, vorrebbe spendere 750 miliardi per la ricostruzione dell’Europa, un po’ troppo per il ministro federale delle finanze Olaf Scholz (SPD). Ma il fronte dei contrari vede in prima linea i cosiddetti Paesi “frugali” (Austria, Paesi Bassi, Svezia e Danimarca) che, non solo vorrebbero abbassare l’ammontare totale del Recovery Found, ma vogliono assicurarsi che il denaro venga stanziato sotto forma di prestiti e non di sovvenzioni. Il timore è quello di subire ingenti perdite finanziarie a causa di quelle economie che faticano a raggiungere la produttività dei paesi nordici.

Altro tema caldo è la questione Brexit. In un articolo del giornale die Zeit si legge che la Gran Bretagna non è disposta a negoziare la sua sovranità e non vuole scendere a patti con l’UE. L’elenco delle questioni controverse va dalla pesca al commercio e ai diritti dei cittadini dell’UE in Gran Bretagna e viceversa. Tuttavia, se entro il 31 dicembre 2020 non si troverà un accordo sui rapporti futuri, la rottura potrebbe indebolire la posizione dell’UE a livello globale, soprattutto rispetto alle grandi potenze della Cina e degli Stati Uniti.

E la politica di asilo? Non c’è nulla di così controverso in Europa come i temi dei rifugiati e delle migrazioni. Il Tagesschau spiega come tutti concordino sulla necessità di una nuova legge sull’asilo, ma di quanto sia difficile attuarla. In particolare, sulla questione se i rifugiati debbano essere distribuiti in tutta l’UE, Stati dell’Europa dell’Est come l’Ungheria, la Polonia o la Slovacchia si oppongono categoricamente. Secondo il ministro federale dell’Interno Horst Seehofer, ove possibile, si dovrebbe decidere già alle frontiere esterne dell’UE se una persona che entra nel Paese ha diritto di asilo oppure no e i Paesi che non vogliono accettare i rifugiati dovrebbero mostrare altri tipi di solidarietà, per esempio quella finanziaria.

M.S., L.R.

AFRICA

Secondo quanto riportato da BBC Afrique, il neo-eletto presidente del Burundi Evariste Ndayishimiye ha preso le distanze dalle disposizioni del governo precedente, annunciando nuove misure per combattere la pandemia dovuta al coronavirus: il prezzo del sapone sarà ridotto del 50% affinché diventi accessibile alla maggior parte della popolazione; il prezzo dell’acqua sarà significativamente ridotto in tutte le città; chiunque presenti sintomi riconducibili al Covid-19 è invitato ad andare in ospedale, dove sarà visitato e curato gratuitamente; se vi è il sospetto di un focolaio in una regione, tutti gli abitanti dovranno fare il tampone.

EA.V.

In Angola, il giornale Angonotícias riporta il caso del giurista Inglês Pinto che ha difeso la necessità di creare, all’interno della società angolana, la “cultura” del saper dire di no in caso di violazione delle regole e dei diritti fondamentali. Pinto sostiene che bisogna avere questo tipo di coraggio politico poiché comporta un benessere mentale e una coscienza pulita. Successivamente, il giurista si riferisce all’ex presidente della Repubblica affermando che, probabilmente, non ha intenzionalmente violato le leggi ma che, come ogni essere umano, ha commesso un errore. Infatti, il figlio dell’ex presidente è accusato di appropriazione indebita di fondi pubblici, traffico di influenze illecite e riciclaggio di denaro.

M.P.

In Mozambico, a Montepuez, nel nord del Paese, è stata smantellata una rete di scavo illegale e vendita di pietre preziose che coinvolgeva una decina di persone tra cittadini mozambicani e non. Sono state sequestrate quattro tonnellate di pietre preziose in varie residenze e luoghi di vendita, così riporta DW. L’impresa che possiede le miniere nella zona, la Montepuez Ruby Mining, in passato aveva già denunciato la pericolosità dello scavo illegale, che a febbraio aveva comportato la morte di undici persone all’interno della propria impresa. La Ruby Mining ha classificato questo tipo di attività come “schiavitù moderna” a servizio di trafficanti internazionali. Inoltre, questa settimana il governo ha prorogato per altri trenta giorni lo stato d’emergenza mentre vi è stato una ripresa graduale delle lezioni, decisione contestata dall’opposizione, secondo cui ancora non ci sono circostanze sufficientemente sicure.

A Capo Verde, un giovane professore della Universidade de Cabo Verde, ha creato un sistema di droni per l’agricoltura e il rimboschimento dell’arcipelago. Érico Pinheiro Fortes, laureato alla Bridgewater State University negli USA, ha sviluppato il progetto come sua tesi magistrale. Lo scopo ultimo era finire il ciclo di studi per aiutare il suo Paese. Di fatto, è il primo a produrre droni a Capo Verde. Questo è anche un modo per attrarre giovani nel settore delle innovazioni, una grande sfida del governo che vorrebbe trasformare Cabo Verde in un “hub” di tecnologie, come riporta DW.

D.F.

Sameh Shoukry, il Ministro degli Esteri egiziano, nel suo discorso al Consiglio di sicurezza sulla crisi della “Diga del Rinascimento”, ha affermato che il suo Paese respinge la minaccia alla sicurezza idrica, come riportato dalla BBCArabic.

Shoukry ha aggiunto che l’Egitto ha fatto ricorso al Consiglio di sicurezza dopo quella che ha descritto come “intransigenza etiope” nei negoziati sulla diga, affermando che il suo Paese è di fronte a un “pericolo esistenziale” che minaccia l’unica fonte d’acqua e la vita di oltre 100 milioni di egiziani.

Il Ministro ha inoltre indicato che riempire la diga e farla funzionare unilateralmente, senza raggiungere un accordo che includa le misure necessarie per proteggere i diritti dei Paesi a valle, ovvero Egitto e Sudan, aumenterebbe la tensione nella regione e potrebbe provocare crisi e conflitti che ne minerebbero la stabilità.

“Anche se apprezziamo l’importanza di questo progetto, è necessario rendersi conto che un progetto di queste dimensioni, il più grande per generare energia idroelettrica in Africa, minaccia la presenza di milioni di egiziani e sudanesi”, ha affermato.

S.H.

MEDIO ORIENTE

La dichiarazione conclusiva del vertice trilaterale tra il leader russo, turco e iraniano sulla Siria ha confermato che il conflitto siriano non sarà risolto se non attraverso un processo politico guidato dai siriani con il sostegno delle Nazioni Unite, secondo quanto riportato dalla CNN Arabic.

Il presidente russo Vladimir Putin, il turco Recep Tayyip Erdogan e l’iraniano Hassan Rouhani hanno annunciato la loro opposizione a qualsiasi “agenda separatista” che minacci la sicurezza nazionale dei Paesi confinanti con la Siria e hanno sottolineato la necessità di facilitare il ritorno sicuro e volontario dei rifugiati siriani e degli sfollati, nonché il bisogno di riportare la serenità a Idlib attuando gli accordi relativi alla città.

“La nostra priorità in Siria è preservare la sua unità politica e la sovranità delle sue terre, in attesa di una soluzione permanente al conflitto”, ha detto Erdogan. Ha poi aggiunto che “la Turchia continuerà a impegnarsi per ripristinare sicurezza e prosperità in Siria”.

Il delegato dell’Arabia Saudita alle Nazioni Unite, Abdullah bin Yahya Al-Muallami, ha sottolineato la necessità di assumere una posizione internazionale unificata per porre fine alle irresponsabili azioni iraniane.

Secondo quanto rilasciato da Al-Muallami aSky News Arabia, si prevede che l’Iran aumenterà le sue attività destabilizzanti.

Il Consiglio di sicurezza dell’Onu ha quindi avviato le deliberazioni su una proposta degli Stati Uniti di estendere l’embargo sulle armi contro l’Iran, che scadrà il prossimo ottobre.

Tra i timori della Russia e della Cina, contrari alla proposta, il segretario di Stato americano Mike Pompeo ha sollecitato l’estensione dell’embargo, avvertendo di una grande minaccia alla stabilità in Medio Oriente.

Come confermato dalle Nazioni Unite, l’Iran, fornendo armi a diverse parti, ha violato l’embargo sulle armi che gli era stato imposto dall’accordo nucleare.

S.H.

AMERICA

A Washington, come riporta il New York Times, la Corte Suprema respinge la legge restrittiva sull’aborto in Louisiana, sostenendo il diritto costituzionale di una donna ad ottenerlo.

Nella storica causa Roe contro Wade del ‘73, la Corte aveva già stabilito il diritto costituzionale delle donne ad ottenere l’aborto, ma da allora le forze conservatrici degli Stati del Sud e del Midwest si sono adoperate per limitare severamente l’accesso a tali servizi, tramite alcune misure adottate con il pretesto della sicurezza.

Come si legge sul The Guardian, il Guttmacher Institute, che sostiene i diritti in materia di salute sessuale e riproduttiva, si è espresso così in un tweet: “siamo sollevati che le persone in Louisiana possano ancora ottenere cure e celebrare questa vittoria per garantire il diritto all’aborto per tutti”.

La sentenza di lunedì è stata una grande vittoria per i sostenitori del diritto all’aborto e un potenziale colpo per le speranze di rielezione di Trump.

S.C, S.P

In Venezuela si stanno verificando vari fenomeni degni della nostra attenzione. In primo luogo, di primaria importanza è la notizia delle nuove elezioni parlamentari convocate da Nicolás Maduro per il 6 dicembre 2020, elezioni queste che erano già state previste ma di cui si temeva l’annullamento a causa del Covid. L’importanza di questo annuncio risiede nel fatto che da molto tempo il governo Maduro riceve pressioni internazionali per formare un esecutivo legittimo. Tuttavia, il Presidente, che presiede anche il Supremo Tribunale di Giustizia, si sarebbe accordato con una piccola fetta di dissidenti dell’opposizione per non dover nominare le autorità elettorali attraverso l’intera Assemblea Nazionale, dove prevale l’opposizione, non rispettando così la Costituzione. L’articolo integrale è disponibile su El País.

Rimaniamo in tema di governo Maduro, ma questa volta dal punto di vista internazionale e diplomatico. Sempre attingendo a El País, veniamo a conoscenza dell’espulsione da parte del Presidente dell’ambasciatrice dell’Unione Europea a Caracas, Isabel Brilhante Pedrosa. Questa ferma decisione è stata presa dopo alcune sanzioni emanate da Bruxelles nei confronti di 11 personalità politiche del Paese considerate affini al regime chavista. Maduro ha reagito adiratamente, scagliandosi anche contro l’ambasciatore spagnolo Jesús Silva, con il quale non corrono buoni rapporti dopo che quest’ultimo aveva accolto nella propria ambasciata il dissidente politico Leopoldo López. Agendo secondo queste linee, il Venezuela si trova sempre più isolato dal punto di vista internazionale, avendo rapporti a malapena con gli Stati Uniti e alcuni degli Stati più influenti dell’America Latina.

L.C, M.D.F. e I.V

In Brasile, il giornale Globo affronta il tema relativo al decreto firmato il 1 luglio dal presidente Jair Bolsonaro. Secondo il decreto, le misure di emergenza saranno prorogate per altri due mesi. Questi provvedimenti sono rivolti a lavoratori informali e beneficiari della Bolsa Família (contributi finanziari alle famiglie in stato di povertà). Il ministro dell’economia ha proposto di pagare quattro parcelle in più in due mesi, pari a 600 R$ al mese (98€ circa). Le misure sono state decretate ad aprile e inizialmente la durata prevista era di tre mesi. Il governo prevedeva un aiuto di 200 R$ (33€ circa) ma il senato ha deciso di incrementare la cifra a 600. La settimana scorsa, in una trasmissione, il presidente aveva presentato l’idea del suo governo di prorogare tre parcelle di 500, 400 e 300R$ ma il senato ha respinto la proposta.

M.P

In Canada, come riportato nel Journal de Québec, nei mezzi pubblici sarà presto obbligatorio l’uso della mascherina. L’annuncio del premier François Legault è stato apprezzato, anche se ritenuto poco tempestivo. La misura entrerà in vigore il 13 luglio e andrà osservata fino al 27 luglio. Il Québec è l’ultima area del Canada a prendere provvedimenti, poiché nel resto del Paese la mascherina è ormai da tempo obbligatoria nei luoghi pubblici chiusi. Secondo quanto riportato dal Journal de Montréal, i partiti di opposizione criticano il ritardo del Governo, esortando il Premier a essere più proattivo.

EA.V

ASIA

In Cina, come riportato dal Global times, La National Health Commission (NHC) ha pubblicato un progetto che mira alla revisione del regolamento relativo al trapianto di organi umani, che prevede modifiche alle norme in materia di appalti, un’equa ripartizione degli organi, una limitazione dell’età legale per la donazione e sanzioni in materia di tratta degli organi e trapianto illegale.

Per portare avanti il progetto, iniziato nel 2016, sono state consultate autorità sanitarie, istituzioni mediche, associazioni ed esperti.

Liu Changqiu, esperta di diritto sanitario e ricercatrice presso l’Accademia delle scienze sociali di Shanghai, ha osservato che la revisione contiene disposizioni utili per il futuro e indica la strada da seguire in relazione alla donazione e al trapianto di organi in Cina. Il progetto fornisce norme specifiche su come gli organi dei donatori devono essere acquisiti e assegnati ai destinatari, stabilendo che gli organi possono essere donati solo ai parenti del donatore e vieta a i minorenni di donare.

Ma Cai Yu, professore di giurisprudenza all’Università di Yunnan di finanze ed economia, ha suggerito che dovrebbe esserci flessibilità nel sistema. La donazione da parte dei minori dovrebbe essere consentita dopo aver superato determinate prove fisiche e psicologiche e dopo aver ottenuto il consenso dei genitori.

Verranno inoltre promulgate norme specifiche sul processo di approvvigionamento, trasporto e trapianto, per escludere la possibilità di costi aggiuntivi da parte del ricevente.

Gli organi verranno assegnati tramite il sistema di risposta ai trapianti e ai chirurghi non sarà consentito di modificare il sistema o utilizzare organi non assegnati tramite il sistema o da fonti poco chiare.

Prendere un organo senza il consenso di un individuo, sia esso adulto o minore, costituisce un crimine. Gli individui e le istituzioni coinvolti nel traffico di organi e nei trapianti illegali subiranno una sanzione da 8 a 10 volte più alta rispetto all’effettivo guadagno illegale e la sospensione della licenza per praticare i trapianti.

Liu ha osservato che i paesi occidentali hanno da tempo attaccato le pratiche di donazione e trapianto di organi in Cina e le hanno utilizzate come veicolo per criticare la Cina in materia di diritti umani.

“La revisione riflette il nostro desiderio di essere trasparenti e chiari, in modo tale che l’occidente non possa attarci in nessun modo”, ha detto Liu.

I dati mostrano che la Cina ha circa 300.000 pazienti in attesa di un trapianto di organi ogni anno.

G. R

OCEANIA

Secondo il The Guardian, l’Australia ha registrato 87 nuovi casi di Covid-19, di cui 73 nel Victoria e 14 nel Nuovo Galles del Sud.

Paul Kelly, vice direttore sanitario australiano, ha lodato il blocco di 10 codici postali a nord di Melbourne definendolo una “soluzione innovativa e proporzionata” per controllare l’epidemia. Inoltre, secondo Kelly è importante fare sul serio e muoversi velocemente e, in assenza di un vaccino, bisogna servirsi delle sole armi che si posseggono per combattere questo virus: testare, rintracciare e isolare, e Melbourne le sta usando.

S.C, S.P

Rassegna stampa a cura di:

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La rassegna stampa internazionale dell’UNINT

Vacanze e ripresa economica post-Covid, tensioni politiche e militari, tematiche LGBT, insicurezza alimentare, tradizioni culturali, sono solo alcune delle notizie internazionali trattate nella seguente rassegna stampa.

EUROPA

A Cadíz, in Spagna, si accendono le polemiche per l’esposizione della bandiera arcobaleno sulla facciata del municipio. Il simbolo della cultura LGBT è stato esposto nei giorni scorsi a sostegno delle manifestazioni organizzate in occasione della Semana del Orgullo. L’associazione Abogados Cristianos ha sporto denuncia contro il sindaco José María González per aver violato la sentenza del Tribunal Supremo che vieta l’utilizzo di bandiere non ufficiali sulle facciate di edifici pubblici e negli spazi all’aperto. La giudice Carmen Beardo ha disposto la rimozione del vessillo sottolineando che non c’è possibilità di inoltrare ricorso, ma il sindaco di Cadíz ha deciso di non rimuovere la bandiera fino a quando i servizi giudiziari comunali non avranno analizzato capillarmente la sentenza.

Come riportato da El País, la consigliera comunale Lorena Garrón dichiara: “Queste denunce evidenziano che il problema dell’odio è ancora vivo e attuale. Dinanzi ad atteggiamenti simili non possiamo rimanere indifferenti e non possiamo far altro che schierarci a favore dell’inclusione, della diversità e della libertà”.

Anche nelle città di Cáceres, Zaragoza e Valladolid, le amministrazioni pubbliche hanno esposto la bandiera arcobaleno e hanno ribadito la loro intenzione di non ritirarla dalle facciate dei propri palazzi.

L.C, M.D.F. e I.V

In Portogallo, dopo episodi di feste private caratterizzate da assembramenti e dal mancato rispetto delle distanze di sicurezza, sono stati lanciati i programmi dell’Operação Verão (Operazione Estate) e rafforzate le squadre della Polizia di Sicurezza Pubblica e della Guardia Nazionale Repubblicana.

Come si legge dal Diário de Notícias, l’operazione già esisteva ma è stata adattata alle condizioni dettate dall’emergenza. Proibiti raggruppamenti di oltre 20 persone (numero ridotto a 10 nell’area di Lisbona), obbligatorio l’utilizzo della mascherina e proibita sia la vendita di bevande alcoliche fuori dagli stabilimenti sia il loro consumo per strada. Il mancato rispetto di queste regole comporterà una multa tra i 100 e i 500 euro. Verranno vigilati anche gli spostamenti per le aree di interesse turistico, tra cui le spiagge. Inoltre, è stata creata un’app affinché i cittadini possano controllare l’affluenza e le condizioni atmosferiche dei luoghi d’interesse, nella speranza che questo aiuti a non sovraffollare le spiagge, come riporta Expresso. Per il momento, l’app, scaricata da circa 243 mila persone, consente il controllo di 41 spiagge in totale.

D.F

In Svizzera, le maggiori aziende hanno a disposizione un anno per monitorare gli stipendi dei loro dipendenti e individuare eventuali discriminazioni retributive. Il 1° luglio entrerà in vigore la riforma della legge sulla parità salariale, aspramente contestata in Parlamento. Secondo quanto riportato dal quotidiano 24 Heures, la versione finale della riforma adottata è molto debole: riguarda solo lo 0,9% delle imprese del Paese, non prevede sanzioni in caso di discriminazione e le aziende dovranno semplicemente informare i propri dipendenti dei risultati.

EA.V

In Francia, come riportato dal quotidiano Le Monde, le municipali di Parigi del 2020 si concludono con la vittoria al secondo turno di Anne Hidalgo e la disfatta di Agnès Buzyn. La  sua rivale, Rachida Dati, salva l’onore della destra, mentre la candidata macronista non viene nemmeno eletta al Consiglio di Parigi. Nel resto della Francia, con la vittoria a Lione, Bordeaux, Strasburgo, Poitiers o Grenoble, e la partecipazione alla vittoria a Parigi, gli ambientalisti si stanno affermando come una forza politica di primo piano. Sempre secondo Le Monde, il successo dei verdi è un evento di portata storica. Europe Ecologie-Les Verts (EELV) non è più lo stesso partito dopo il secondo turno delle elezioni municipali del 28 giugno. Con una piccola struttura composta da quattro personalità, senza deputati all’Assemblea Nazionale, l’EELV ha spopolato in molte grandi città, diventando un’importante forza di opposizione a Emmanuel Macron.

S.C


In Belgio, Tintin, celebre personaggio belga dei fumetti, è al centro di una discussione riguardo alla seconda pubblicazione dell’opera di Hergé «Tintin au Congo». Come riporta Le soir, il deputato di Bruxelles Kalvin Soiresse Njall ha sottolineato l’evidente richiamo alla colonizzazione del Congo e al razzismo; pertanto, ha proposto di aggiungere un testo di contestualizzazione all’inizio dell’album, trovando il consenso dell’editore delle avventure di Tintin.

S.C

In Russia quest’anno, nel 75° anniversario della vittoria nella Grande Guerra Patriottica le peculiari condizioni epidemiologiche in Russia hanno costretto il presidente Putin a rimandare tramite decreto presidenziale le celebrazioni della Parata della Vittoria che si festeggia ogni anno il 9 maggio. La scelta del 24 giugno come data sostitutiva non è casuale: 75 anni fa in questa giornata sfilavano i vincitori della Seconda Guerra Mondiale.

La Parata si è tenuta il 24 giugno sulla Piazza Rossa di Mosca e in altre località della Russia. L’ evento ha registrato ascolti record: quasi 17 milioni di telespettatori vi hanno assistito. Il presidente Putin, commentando l’esito positivo della sfilata, si è complimentato con il personale militare e organizzativo.

Nel corso della sfilata sono state anche presentate moltissime attrezzature militari innovative e mai viste in precedenza, definite dai media cinesi come “veicoli letali”. Insieme a queste, hanno sfilato antichi carri armati risalenti alla Seconda Guerra Mondiale. Questo è segno del profondo rispetto e gratitudine che la Russia dimostra nei confronti dei suoi “eroi di ferro” che hanno combattuto durante la Grande Guerra Patriottica.

Guardando come in Russia risuonano i grandi problemi a livello globale, in un periodo contrassegnato dalle manifestazioni pride della comunità LGBT in tutto il mondo, è interessante riportare che nella Federazione i cittadini sono chiamati al voto per esprimere la loro approvazione o il loro dissenso nei confronti di un pacchetto di emendamenti alla costituzione che prevedono un rafforzamento delle istituzioni e dei valori tradizionali: tra questi vi è la possibilità di rielezione dell’attuale presidente in carica, Putin, dopo due mandati consecutivi e l’affermazione del matrimonio tra uomo e donna, che non lascia margine ai matrimoni gay.

Il 25 giugno sono iniziate le elezioni e, secondo il quotidiano Novaja Gazeta in quattro giorni si sono recati alle urne più di 40 milioni di persone. L’affluenza più significativa è stata registrata nella regione di Tuva, a confine con la Mongolia, nonostante in questi territori la situazione epidemiologica rimanga sfavorevole con 126 casi di nuovi infetti in sole 24 ore. Anche i cittadini della Repubblica Cecena e della regione del Tambov hanno partecipato attivamente alla votazione.
Un contributo rilevante è stato fornito dalla possibilità di votazione online, introdotta a seguito della pandemia per garantire il distanziamento sociale, che ha consentito ad oltre un milione di persone di partecipare al voto sulla riforma costituzionale.

S.N., D.S.

Nel Regno Unito il Primo ministro Boris Johnson ha esposto i suoi piani per una ripresa economica post-lockdown, includendo una nuova task force che si occuperà di accelerare la costruzione di ospedali, scuole e strade.

Nonostante ciò il Partito Laburista ha accusato il modo in cui il governo ha gestito la pandemia e ha commissionato una nuova analisi della Biblioteca della Camera dei Comuni, la quale suggerisce che i livelli di disoccupazione potrebbero salire a quote mai viste dagli anni Ottanta – superando il picco di 3,3 milioni del 1984 sotto Margaret Thatcher.

Ed Miliband, leader del Partito Laburista, ha riferito alla BBC che c’è bisogno di un ponte tra la fine del piano di licenziamento e un programma per la creazione di posti di lavoro.

Inoltre, il premier ha annunciato martedì che pub, ristoranti e alberghi potranno riaprire a partire dal 4 luglio, ma il comunicato è stato criticato da alcune aziende – come le palestre al coperto – che non sono state incluse nella lista. Il Ministro degli Interni Priti Patel ha incoraggiato le persone ad andare nei pub, esortando i clienti ad “essere responsabili” e a mantenere la distanza sociale e una corretta prassi in materia di igiene.

Nel frattempo, come si legge su BBC News, Leicester potrebbe trovarsi ad affrontare un blocco localizzato dopo un aumento dei casi di coronavirus. Il sindaco, Sir Peter Soulsby, ha detto che la città ha ricevuto gli ultimi dati del governo che dovrebbero mostrare quali aree sono state “influenzate negativamente” dal virus e quindi potrebbe essere necessario introdurre misure di isolamento.

S.C., S.P.

Gelato, spaghetti, sole e mare –in molti non desiderano altro che una bella vacanza in Italia. Ai cittadini tedeschi piace molto viaggiare. Da quanto emerge su Statista, nel 2018 circa 55 milioni di persone hanno intrapreso una vacanza di una durata pari ad almeno 5 giorni, si trattava dell’anno con il maggior numero di viaggiatori dalla Repubblica Federale Tedesca. Tra le attività preferite restano ancora le visite di città famose, escursioni di vario tipo, giri in bicicletta, crociere, su tutte però, le vacanze al mare. Tuttavia, a seguito della diffusione del virus, che rappresenta una grave minaccia per la salute pubblica, le opportunità di viaggiare e trascorrere le ferie fuori dalla propria abitazione sono state fortemente limitate.

Secondo quanto riportato da SpiegelReise, hanno subito un boom: per la prima volta, dopo il diffondersi del Coronavirus, la nave da crociera “FridtjofNansen” è partita dal porto di Amburgo. La nave, della compagnia di navigazione norvegese Hurtigruten, era in partenza per i fiordi norvegesi, le isole Lofoten e Capo Nord, con a bordo solo 150 passeggeri. A causa del virus, la cui diffusione non si è ancora arrestata in Germania, Hurtigren ha adottato adeguate misure di sicurezza e prevenzione. Sono stati installati divisori di plastica ed incollati degli adesivi sul pavimento per indicare la distanza di almeno 1 metro, il bar di bordo resta chiuso e non è possibile usufruire del buffet. Le restrizioni sono state applicate anche alla sauna, piscine e sale fitness della struttura. Non risulta necessario indossare le mascherine a bordo.

Come riferisce ndr.de, è possibile recarsi e viaggiare in alcuni Länder tedeschi come nel Niedersachsen, Schlewig-Holstein, Mecklenburg-Vorpommern e nella città di Amburgo. Tuttavia, pianificare con certezza una vacanza per l’estate 2020 risulterà difficile. I viaggi domestici sono possibili, ma sempre con delle restrizioni. Quando si è diretti all’estero, tutto dipende fortemente dalla destinazione scelta. Molti tour operator stanno gradualmente riprendendo le normali operazioni e anche il traffico aereo si sta lentamente riprendendo. Nonostante tutte le restrizioni, alcuni temerari tedeschi si sono recati in Italia: gli ombrelloni in spiaggia devono essere sufficientemente distanti e si deve prenotare la postazione in anticipo tramite un’applicazione. Gli alberghi si avviano lentamente e il grado di aperura varia da regione a regione. La mascherina deve essere sempre portata con sé ed indossata e i disinfettanti sono reperibili ovunque.

M.S., L.R.

AFRICA

Come riportato dal giornale BBC Afrique, il Ministro della salute della Repubblica Democratica del Congo ha ufficialmente proclamato la fine della decima epidemia di Ebola. L’epidemia è stata dichiarata il 1° agosto 2018 nell’est del Paese. Per la prima la volta, durante il periodo di contagio, la vaccinazione è stata effettuata a più di 320.000 persone:  l’OMS ha trattato l’epidemia come emergenza sanitaria internazionale temendo si diffondesse nei Paesi limitrofi.

EA.V.

In Angola, il Jornal de Angola riporta i dati relativi alle violenze domestiche degli ultimi cinque mesi. Infatti, nella provincia di Luanda, sono stati registrati 366 casi, dei quali 92 per percosse, 68 di violenza psicologica, 67 denunce per minacce di morte, 20 per abbandono familiare, 20 per mancanza di credito alimentare, 8 per abbandono familiare. Il Ministero dell’Interno, prendendo in considerazione i primi cinque mesi, ha dichiarato che quest’anno si sono registrati 309 casi in meno rispetto ai 675 dell’anno precedente. Le vittime dai 0 ai 12 anni sono 102, mentre quelle dai 13 anni in su sono 206, poiché l’età dei carnefici oscilla tra i 16 e i 62 anni.

M.P.

Ci troviamo in Libano, dove il Ministro degli Esteri libanese, Nassif Hitti, ha in programma di convocare l’ambasciatore americano a Beirut, Dorothy Shea, a seguito delle dichiarazioni rilasciate da quest’ultimo su Hezbollah. Successivamente è stato presentato un reclamo da un deputato del blocco che rappresentava Hezbollah in Parlamento e il Governo sta prendendo “azioni immediate” contro di esso, ha sottolineato la CNN Arabic.

L’agenzia di stampa nazionale libanese ha rivelato l’intenzione di convocare l’ambasciatore americano, Shea, a inizio settimana, sulla base delle “sue recenti dichiarazioni”.

L’ambasciatore americano aveva infatti dichiarato in un’intervista a un canale televisivo che Washington era “preoccupata” per il ruolo di Hezbollah nel Paese, accusando il segretario generale del partito, Hassan Nasrallah, di “minacciare la stabilità” del Libano e colpevolizzando il partito di “impedire qualsiasi soluzione economica” in un Paese già devastato dalla crisi”.

Il presidente algerino Abdelmajid Tebboune ha commentato l’attacco che ha portato alla morte di un ufficiale e un soldato dell’esercito algerino, la scorsa settimana.

In una dichiarazione, il Ministero della Difesa algerino ha annunciato che le due vittime sono state uccise da un’esplosione di mine durante un’operazione di perlustrazione nella città di Medea, 80 km a sud della capitale, come riportato da Sky News Arabia.

La dichiarazione sottolineava che “durante un’operazione di ricerca e perlustrazione condotta dai distaccamenti dell’esercito popolare nazionale nello stato di Medea e in seguito all’esplosione di una mina terrestre fabbricata tradizionalmente, hanno perso la vita due soldati, il capitano Bin Ismail Fateh e il primo caporale Khalidi Zakaria”.

In un tweet, il Presidente algerino ha commentato l’avvenuto affermando che “Ancora una volta, la mano del tradimento e del terrorismo ha colpito portando via due anime pure dal branco di leoni in servizio per difendere la loro patria”.

S.H.

MEDIO ORIENTE

Il World Food Programme stima che 9,3 milioni di siriani si trovino attualmente in uno stato di insicurezza alimentare, con un aumento di 1,4 milioni di persone negli ultimi sei mesi.

Stando alle dichiarazioni rilasciate dall’organizzazione, “alcuni fattori dannosi sono rappresentati dalla recessione economica, dal crollo dell’economia libanese, che è uno dei ponti vitali dell’economia siriana, e dalle procedure di chiusura causa Covid-19 che hanno portato all’aumento dei prezzi degli alimenti di oltre il 200% in meno di un anno”.

L’organizzazione ha confermato che i prezzi dei prodotti alimentari sono circa 20 volte superiori rispetto alla situazione precedente alla crisi. Prima dell’inizio del conflitto, infatti, il prezzo di base era di 4 mila sterline siriane mentre ora ammonta a 76 mila sterline siriane. Le famiglie siriane sono costrette ad adottare duri metodi per sopravvivere: come la riduzione dei pasti, la riduzione delle quantità di cibo, la vendita di beni e l’aumento della richiesta di prestiti, come riportato dalla CNN Arabic.

S.H.

AMERICA

Negli Stati Uniti si sono riaccese nuove polemiche contro Trump. Il Presidente è molto attivo sui social, in particolare su Twitter, che usa per rivolgersi al Paese con toni spesso forti.

Ciò che è accaduto recentemente riguarda proprio un suo tweet: nell’articolo del NDTV si parla della condivisione di un video di uno scontro tra i suoi sostenitori e i manifestanti anti-Trump in cui si sente urlare “potere bianco”.

Secondo CNBC,il video riguarderebbe un gruppo di residenti in Florida conosciuto come The Villages nel quale si sente un uomo urlare lo slogan contro i manifestanti anti-Trump.

Il tweet è stato in seguito rimosso e il portavoce della Casa Bianca Deere ha tentato di minimizzare affermando che al momento della pubblicazione il Presidente non si sarebbe reso conto della sua gravità, come si legge su CNN.

S.C, S.P

L’America Latina, sempre più agonizzante per il continuo aumento di casi di Covid-19, sta vivendo momenti estremamente delicati.

Secondo la BBC, lo scorso venerdì 26 giugno 2020, uno dei quartieri più benestanti di Città del Messico si è svegliato immerso in una violenta sparatoria che sembrerebbe, secondo Omar García Harfuch, segretario della Sicurezza della capitale, un attentato finito male: essendo lui stesso presente durante l’attacco e rimasto ferito da quanto accaduto, non ha dubbi su quanto dichiara e conferma la morte di tre persone.

Rimaniamo nel paese per raccontare anche qualche dettaglio sul terremoto di magnitudo 7.5 che ha scosso lo Stato partendo dalle coste più a sud: Hoy conferma almeno sei morti e quattro feriti, oltre alla grande paura che ha provocato alla popolazione già intimorita dal Covid-19. 

In Colombia, invece, la situazione è totalmente opposta: seguendo quanto riportato dalla BBC, il silenzio per le strade risulta quasi assordante e sempre più irritante da sopportare. A Bogotá, soprattutto, riportiamo la testimonianza di Diego Martorell, un venezuelano che, ritrovatosi senza lavoro, con disponibilità economiche molto ristrette e padre di tre figli, trascorre le sue giornate a vendere borse della spazzatura in giro per la città. La particolarità? Per farsi notare, annuncia il suo arrivo gridando con carisma e rompendo il vuoto che fino a quel momento risiedeva in quella strada.

Scorriamo pagina, cambiamo argomento e consultiamo El País, che ci trasporta metaforicamente in Venezuela, dove strutture pubbliche sono state prese di mira da vandali e sciacalli che, approfittando della quarantena obbligatoria, non hanno perso tempo e si sono divertiti a incendiare biblioteche e università.

L.C, M.D.F. e I.V

In Brasile, il Ministero della Salute ha scoperto che la prima vittima di coronavirus, risale al 12 marzo e non al 16 come tutti credevano. La notizia è stata riportata dal giornale Globo, dopo aver ricevuto i risultati degli esami effettuati in laboratorio. La vittima era una paziente di 57 anni di San Paolo. Si trovava nell’ Hospital Municipal Doutor Carmino Cariccio nella zona est della città, dove era ricoverata dal giorno prima. Il Ministero ha spiegato che ci potrebbero essere delle divergenze nel conteggio dei deceduti a causa del tempo impiegato per confermare e registrare ogni caso nel sistema per il monitoraggio della pandemia. Ci sono 3.972 decessi da dover confermare se deceduti per coronavirus o a causa di altri virus.

M.P

In Canada, secondo quanto riportato dai quotidiani Journal de Québec e Journal de Montréal, un centinaio di studenti e lavoratori stranieri si sono riuniti a Québec e Montréal per opporsi alla riforma del PEQ (Programme de l’Expérience Québécoise). Fino ad ora, il programma ha permesso agli studenti internazionali e lavoratori temporanei di ottenere più rapidamente la residenza permanente. Con la controversa riforma del PEQ, che dovrebbe entrare ufficialmente in vigore nei prossimi giorni, studenti e lavoratori non otterranno la residenza permanente in meno di cinque anni.

EA.V

ASIA

La scorsa settimana, a Timor Est una sessione parlamentare è stata interrotta a causa di scontri verbali e fisici tra due deputate riguardo l’impiego del portoghese nell’aula, come riporta il Diário de Notícias. Tuttavia, malgrado la Costituzione permetta l’utilizzo del portoghese all’interno delle istituzioni, questa lingua non è parlata né dominata da una buona parte della popolazione che, invece, presenta il tetum come lingua madre.

D.F.

La Festa delle barche drago (龙船节, pinyin lóngchuánjié), chiamata anche festa di Duanwu (端午节pinyin duānwǔjié) è una festa tradizionale cinese che si tiene il quinto giorno del quinto mese del calendario cinese;

Secondo la tradizione, la festa viene celebrata per commemorare la morte dell’alto funzionario e poeta patriottico Qu Yuan (屈原), vissuto nel periodo degli Stati Combattenti (战国, pinyin Zhànguó), nell’antico stato di Chu ( 楚). La leggenda narra che il poeta, una volta scoperto che la sua amata patria era stata sconfitta in battaglia dallo stato rivale di Qin, perdendo così la propria indipendenza, si suicidò buttandosi nel fiume Miluo (汨罗江, pinyin Mìluójiāng).

Gli abitanti del luogo si precipitarono a salvarlo remando con tutta la forza che avevano a bordo di lunghe e strette canoe chiamate, appunto, barche drago. Per impedire ai pesci di divorarne il corpo, inoltre, essi gettarono loro del cibo e tentarono di allontanarli spaventandoli con il suono dei tamburi e con il rumore dei remi sbattuti in acqua.

Da questi eventi sarebbe quindi nata la tradizione della festa, che prevede la corsa delle barche drago, accompagnate da gong e tamburi; I vincitori della gara possono contare su prosperità e felicità.  Durante la festa, inoltre, si consumano involtini di riso chiamati zongzi (粽子), che simboleggiano il cibo gettato in acqua per nutrire i pesci.

Secondo il Global Times, l’’industria del turismo cinese ha registrato una costante ripresa durante i

tre giorni di festa di quest’anno, con un rimbalzo dei viaggi pari a circa il 50 percento del livello dell’anno scorso. La ripresa è avvenuta nonostante un picco nei casi di coronavirus a Pechino, il che fa ben sperare per il mercato dei consumi della Cina.

Il rimbalzo del settore turistico ha rafforzato la fiducia del mercato e ha dimostrato che l’industria, nonostante sia estremamente sensibile, è anche altamente resistente agli shock esterni.

I dati raccolti, mostrano che i cinesi sono pronti a viaggiare, rispettando le regole e prenotando prima di partire, nello sforzo di prevenire i contagi.

Tian Yun, vicedirettore della “Beijing Economic Operation Association” ha affermato che, nonostante una ripresa più lenta del previsto nel settore dei servizi per l’intero anno, la produzione cinese potrebbe riprendersi al 90%, fornendo un forte impulso all’economia locale.

G. R

OCEANIA

In Australia sono stati registrati 75 nuovi contagi da Covid-19 nello stato del Victoria, arrivando a un totale di 2099 casi confermati. Secondo quanto riportato da 9News, il Direttore sanitario Sutton teme che la situazione peggiorerà ulteriormente, rivolgendosi in particolare ai giovani che sembrano essere i soggetti più colpiti.

Come si legge su ABC News, il Ministro della Salute Mikakos ha dichiarato che gli ultimi casi sono concentrati prevalentemente in una decina di sobborghi di Melbourne con alto rischio di trasmissione all’interno della comunità. Lo stato del Victoria vive il suo tredicesimo giorno consecutivo di aumento dei contagi dall’inizio della pandemia.

S.C, S.P

Rassegna stampa a cura di:

Ariela Capuano (responsabile lingua inglese)
Salvina Calanducci e Simona Picci (lingua inglese)
Giulia Deiana (responsabile lingua francese)
Silvia Calbi e Elen’Alba Vitiello (lingua francese)
Alessandra Semeraro (responsabile lingua spagnola)
Lavinia Cataldi, Michela Di Franco e Ilaria Violi (lingua spagnola)
Veronica Battista (responsabile lingua portoghese)
Martina Pavone e Diana Fagiolo (lingua portoghese)
Silvia Santini (responsabile lingua tedesca)
Michela Sartarelli e Laura Razzini (lingua tedesca)
Clarissa Giacomini (responsabile lingua russa)
Silvia Noli, Diana Sandulli (lingua russa)
Sara Zuccante (responsabile lingua araba)
Samar Hassan (lingua araba)
Claudia Lorenti (responsabile lingua cinese & coordinatrice del progetto)
Gioia Ribeca (lingua cinese)

#ATUTTOMONDO

Pubblicato il

La rassegna stampa internazionale dell’UNINT

In Europa, se da un lato la Russia riprende i voli aerei internazionali, la Spagna con vari Paesi dell’America Latina cerca soluzioni per le disuguaglianze sociali ed economiche, dall’altro lato Germania e Regno Unito si ritrovano a fronteggiare nuovamente il virus.

I Paesi africani si dividono fra chi rilancia progetti di sviluppo, fondi, riforme e chi invece, come il Capo Verde, combatte ancora con il Covid.

In Medio Oriente, al contrario, le tematiche politiche e territoriali tornano ad occupare le prime pagine dei giornali mentre negli Stati Uniti e in Oceania non mancano le polemiche.

EUROPA

Lo scorso 24 giugno si è tenuta a Madrid una videoconferenza internazionale convocata dal Primo Ministro Pedro Sánchez e alla quale hanno partecipato varie istituzioni finanziarie multilaterali, tra cui il FMI, la Banca Mondiale, la Banca Interamericana di Sviluppo, la banca Mondiale per l’America Latina, insieme ai rappresentanti del governo dei seguenti Paesi: Argentina, Cile, Colombia, Costa Rica, Ecuador, Perù, Paraguay, Repubblica Dominicana, Uruguay e Barbados. L’obiettivo della programmazione dell’incontro è stato cercare di trovare delle vie per far accedere i Paesi menzionati a crediti erogati dalle istituzioni finanziarie – anche se non rispettano tutti gli standard per ottenerli a causa della situazione economica critica che stanno affrontando a seguito della pandemia – ma soprattutto per far sì che questa non inasprisca le già profonde disuguaglianze sociali. Infatti, un articolo de El País suggerisce che sarebbero circa 29 milioni le persone che potrebbero soffrire nuove e maggiori disparità sociali ed economiche. Per quanto riguarda le cifre relative ai fondi che si intendono concedere ai Paesi in questione non vi è stata nessuna dichiarazione, ma è stato sottolineato che l’intenzione è quella di prestare un tipo di sostegno di gran lunga più sostanziale rispetto a quanto fatto fino ad ora, ovvero cercare di ammorbidire i criteri di accesso ai crediti delle istituzioni finanziarie multilaterali per non lasciare indietro i Paesi che più ne hanno bisogno.

L.C, M.D.F. e I.V

Questa settimana in Portogallo si è festeggiato, seppur in un modo insolito, São João (San Giovanni), ricorrenza importante soprattutto nella città di Porto e nei paesini circostanti. Infatti, questa festa popolare normalmente riempie il centro della città con bancarelle e tavolate per la tipica abbuffata di sardine. La ricorrenza è poi caratterizzata dal tipico spettacolo di fuochi d’artificio che parte dal ponte Dom Luís seguito dal lancio delle lanterne di carta dai vari punti della città. Quest’anno, invece, alcune persone sono andate in strada ma in piccoli gruppi separati e senza i tipici festeggiamenti, e le autorità hanno invitato i cittadini a rimanere in casa. Il comportamento della popolazione è stato d’esempio per l’intero Paese, secondo quanto affermato dai presidenti della Direzione Generale della Salute Rui Moreira e Eduardo Vítor Rodrigues, come riporta Expresso.

D.F

In Francia è ripreso il processo Mediator, interrotto dalla crisi sanitaria. Il Mediator è un farmaco contro il diabete messo sul mercato nel 1976 dal gruppo farmaceutico Servier e ritirato nel 2009 perché ritenuto responsabile della morte di centinaia di persone. Secondo quanto riportato dal quotidiano Le Monde, il gruppo Servier è processato per frode e omicidio colposo. Il Pubblico Ministero ha imposto sanzioni per un valore di 10,3 milioni di euro e una condanna a cinque anni di reclusione per Jean-Philippe Seta, l’ex presidente operativo del laboratorio del gruppo farmaceutico al quale sono stati addebitati 200.000 euro di multa.

EA.V

In Belgio, a causa di un rapporto riservato del GEES (gruppo di esperti incaricati della strategia del deconfinamento) reso pubblico per mano anonima lo scorso aprile, sono sorti degli attriti tra gli scienziati e i politici responsabili della gestione della crisi sanitaria. Secondo il quotidiano La Libre Belgique, un politico, che è voluto rimanere anonimo, accusa l’esperto Emmanuel André di essere l’artefice della divulgazione del rapporto. Lo scienziato smentisce l’accusa e chiede al politico di uscire allo scoperto per fare chiarezza. Riguardo alla situazione sanitaria, come riportato sul sito di informazione 7sur7, nel rapporto del GEES datato 3 giugno sono espressi chiaramente due punti: il Belgio non è sufficientemente preparato per una possibile seconda ondata di contagi e potrebbero esserci conseguenze legate alle disuguaglianze sociali.

EA.V

In Svizzera, il Consiglio federale ha autorizzato il Pubblico Ministero ad avviare un procedimento penale contro la Crypto AG, un’azienda di Zugo che aveva svolto attività di spionaggio per conto della CIA e della BND, i servizi segreti tedeschi. Il procedimento non riguarderà tuttavia le attività di spionaggio della società, ma piuttosto le eventuali informazioni false o incomplete fornite da Crypto. Secondo quanto riferito dal quotidiano Le Temps, nel corso degli anni la CIA e BND hanno intercettato migliaia di documenti utilizzando dispositivi di crittografia della società Crypto. Usando dispositivi truccati, la CIA e il BND hanno ascoltato le conversazioni di oltre 100 Stati stranieri, in particolare nel mondo musulmano e in America Latina.

S.C.

In Russia, la compagnia aerea “Aeroflot” riprende i voli internazionali nonostante il divieto del governo e ad annunciarlo è il principale quotidiano economico russo Vedomosti.

Il 30 marzo, infatti, il governo russo aveva emanato un decreto secondo cui venivano limitati gli spostamenti in tutti i posti di frontiera stradali, ferroviari e marittimi e di conseguenza, Aeroflot aveva sospeso i collegamenti aerei, compreso Roma-Mosca-Roma, a decorrere dal 31 marzo fino ad almeno il 1° maggio.

L’eccezione al decreto era costituita soltanto dai voli di esportazione merci e postali. Perciò, per aggirare questo cavillo la compagnia Aeroflot considera anche questi voli come “servizio di esportazione merci”, ed i biglietti vengono comunque venduti dall’inizio di giugno. Tuttavia, possono acquistare un volo per l’Europa soltanto i cittadini dell’Unione Europea e i cittadini russi con cittadinanza o permesso di soggiorno in uno di questi paesi. I voli, inoltre non vengono pubblicizzati, bensì si può venire a conoscenza di questi ultimi solo tramite passaparola.

Secondo i dati emersi dal sistema di prenotazione, nella prima settimana di giugno Aeroflot effettuava voli per Francoforte, Parigi, Londra, New York, Seoul e Tel Aviv una volta alla settimana, arrivando a coprire successivamente anche le tratte per Roma, Barcellona e Nizza due volte la settimana.

I biglietti di ritorno invece non vengono venduti, poiché la Federazione Russa rimane chiusa per i cittadini di altri paesi.

Il pilota russo Yuri Sutnik ha dichiarato che in Russia è necessario abbassare il prezzo dei biglietti aerei per garantire la ripresa economica delle compagnie aeree, duramente colpite a causa dell’emergenza Covid-19.

Ancora non è prevista alcuna data precisa per la riapertura ufficiale completa del servizio aereo. “Per prendere una decisione definitiva, è necessario avere essere sicuri delle norme di sicurezza”, ha dichiarato Sytnik.

“Inoltre, per quanto riguarda le tratte internazionali, la situazione in politica estera non consente ancora traffici aerei come in precedenza: sono tese le relazioni con l’Egitto e la Turchia. In base al principio di reciprocità, entrambe i paesi dovrebbero essere d’accordo con la riapertura delle tratte.”

Per quanto riguarda i voli interni, invece, la situazione è relativamente più semplice.

In generale, la stagione turistica è persa e la prospettiva di ripristinare condizioni di normalità solo all’inizio del prossimo anno spaventa le compagnie aeree.

“Il Covid-19 ha lasciato molte compagnie aeree nell’impossibilità di ripartire a pieno regime. Si consideri che il carburante di un jet costa 55.000 rubli per tonnellata (708.30 euro), dai 10 ai 20 dollari invece è il prezzo a passeggero del servizio aeroportuale. Ciò non consente di abbassare il prezzo dei biglietti, il che ne disincentiva l’acquisto.”

Inoltre, è molto costosa la manutenzione degli aerei che per mancanza di volo e passeggeri rimangono a terra: spesso vengono prelevati da questi i pezzi di ricambio per supplire a riparazioni di altri mezzi. 

S.N., D.S.

Recentemente il Regno Unito ha scoperto una nuova minaccia: il Paese deve prepararsi ad affrontare un’eventuale seconda ondata di Coronavirus. Secondo la BBC è stata pubblicata una lettera sul British Medical Journal nella quale si spiegava la necessità di un piano d’azione per contrastare una seconda nuova ondata in modo da salvare molte più vite in futuro.

Come si legge su Sky News, le autorità sanitarie hanno chiesto una valutazione rapida per capire il grado di preparazione nazionale nell’eventualità di un nuovo focolaio. L’appello è stato lanciato dai Presidenti di alcuni istituti medici, soprattutto dal Presidente della British Medical Association.

L’Express parla di un “rischio reale” ma nonostante ciò Johnson ha affermato che il distanziamento sociale di due metri sarà ridotto a uno e che dal 4 luglio verranno riaperti pub, ristoranti, hotel e cinema.

S.C., S.P.

Secondo quanto si apprende dal giornale Frankfurter Allgemeine, se prima il ministro della Renania Settentrionale-Vestfalia Armin Laschet (CDU) era stato tra i primi a battersi per un allentamento delle restrizioni in Germania, ad oggi è purtroppo il primo a dover annunciare un nuovo isolamento: dopo l’epidemia di massa partita dal macello di Tönnies, Gütersloh è il distretto più colpito. «È una situazione particolare. Forse frutto della dispersione delle sedi e dell’internazionalità dei dipendenti. Sono 1553 i dipendenti positivi e non sono ancora esclusi casi nel loro ambito familiare. Dall’altra parte però, sono solo 24 i casi accertati nel distretto esterni alla cerchia del gruppo Tönnies» – dichiara Laschet.

Ad ogni modo, almeno fino alla fine di giugno i 370.000 abitanti di Gütersloh dovranno tornare a rispettare le severe restrizioni degli inizi di marzo: in base a quanto riportato sul giornale, non sarà possibile avere contatti se non per un massimo di due persone o tra i familiari. Sarà disposta la chiusura per bar, ristoranti, piscine, palestre, cinema e già la settimana scorsa l’amministratore distrettuale Sven-Georg Adenauer (CDU) aveva provveduto per scuole e asili del distretto. Da lunedì 29 giugno verranno effettuati gratuitamente tamponi su tutta la popolazione e il quadro sarà più chiaro. Il ministro della salute Karl-Josef Laumann (CDU) ha esteso le misure restrittive anche al vicino quartiere Warendorf, mentre lo stato dello Schleswig-Holstein ha disposto l’obbligo di quarantena per chi proviene dalle zone rosse della Renania Settentrionale-Vestfalia. Tuttavia, non esiste alcun divieto di lasciare il paese, sebbene si raccomandi di ridurre al minimo i movimenti tra un distretto e l’altro.

Insomma, un clima cauto ma di generale ripresa, la notizia del nuovo focolaio in Germania ha sorpreso tutti. Sempre secondo il Frankfurter Allgemeine, l’istituto Robert Koch non è ancora in grado di spiegare il vero motivo del contagio nell’industria della carne, ma le ipotesi che emergono testimoniano una realtà preoccupante. I lavoratori, in buona parte polacchi e rumeni sottopagati, alloggiano in appartamenti super affollati senza alcun rispetto delle norme di igiene e sicurezza. Secondo il presidente Lothar Wieler (RKI), queste condizioni, insieme alle basse temperature richieste per la conservazione della carne e al funzionamento delle bocchette per il ricircolo dell’aria potrebbero aver favorito la diffusione del virus. L’azienda dovrà rispondere anche della mancata cooperazione con il governo per non aver fornito tempestivamente i recapiti di tutti i dipendenti. Sono state perse ore preziose per circoscrivere il contagio e molti operai sono partiti con le loro famiglie per rientrare nel proprio Paese. A tal proposito, il giornale Die Zeit fa sapere che la Bulgaria ha ripristinato l’obbligo di quarantena per i viaggiatori provenienti dalla Germania. Verrà controllato il loro legame con l’azienda Tönnies, affinché il ritorno dei dipendenti non crei un’ulteriore diffusione del virus. Già per tre di loro è scattata la quarantena preventiva.

 M.S., L.R.

AFRICA

Nell’Africa nord-occidentale un importante progetto di sviluppo dell’area portuale, chiamato Nador West Med, pone il Marocco al crocevia delle rotte marittime tra Europa e Africa. Secondo quanto riportato dal settimanale Jeune Afrique, l’obbiettivo del progetto di Nador West Med è quello di rafforzare la posizione commerciale del Marocco nel bacino del Mediterraneo. Allo stesso tempo in Gabon, secondo quanto afferma il quotidiano Le Monde: Afrique, si è giunti ad una svolta nell’ambito del progresso sociale con la decriminalizzazione dell’omosessualità da parte dell’Assemblea nazionale: è stato annullato un emendamento del codice penale che condannava l’omosessualità come “offesa alla morale”.

S.C.

In Mozambico è stato annunciato un fondo di 667 milioni di dollari per i prossimi tre anni da parte di enti internazionali quali il Fondo Monetario Internazionale, la Banca Mondiale, la Banca mondiale di sviluppo e l’Unione Europea, come si legge in DW. Il Mozambico aveva dichiarato a fine marzo l’urgenza di 700 milioni di dollari per affrontare l’emergenza Covid-19, data la necessità di strutture ospedaliere. Questo importo sarà quindi utilizzato per sostenere il Paese nell’emergenza sanitaria attraverso varie iniziative.

D.F.

In Angola, si parla di una riforma del governo che consiste nella riduzione degli istituti pubblici da 144 a 102, al fine di aumentarne l’efficienza, come riporta Jornal de Angola. Si stima che verranno risparmiati circa un miliardo di kwanzas (circa un milione e mezzo di euro).

Il giornale A Semana riporta per Capo Verde la dichiarazione del ministro della Salute Artur Correia durante una conferenza stampa a Praia. Correia afferma che l’aumento dei nuovi casi di Covid-19 (il 23 giugno ne sono stati registrati 54, il numero più alto da marzo) è dovuto sia al mancato distanziamento sociale sia al mancato rispetto delle regole indicate dal governo.

M.P.

MEDIO ORIENTE

Benny Gantz, Ministro israeliano della Difesa, ha affermato che il piano di annessione delle terre in Cisgiordania sarà attuato in coordinamento regionale con tutti i Paesi con cui Israele è in contatto, nel rispetto dei diritti umani e della libertà di movimento della popolazione palestinese.

Gantz ha inoltre annunciato, secondo quanto riportato dalla Israeli Broadcasting Corporation, che “Israele non continuerà ad attendere un cambio di posizione palestinese, ma proseguirà il piano anche senza il loro consenso”.

Per quanto riguarda la data di inizio dell’annessione, la radio israeliana ha affermato che “non vi è ancora certezza e che il piano potrebbe essere attuato all’inizio di luglio ma anche in un secondo momento”.

È stato riferito che il Ministro degli Esteri giordano Ayman al-Safadi si è ripetutamente espresso contro l’annessione, affermando che ciò porterebbe “all’eliminazione della soluzione a due Stati” distruggendo “le basi del processo di pace”, mentre lo sceicco Mohammed bin Zayed Al Nahyan, principe ereditario di Abu Dhabi, ” rifiuta categoricamente” questa annessione, come riportato dalla CNN Arabic.

In risposta, il movimento Hamas invita ad una ” violenta rivoluzione di massa in ogni angolo” per contrastare la politica di annessione israeliana. L’invito di Hamas arriva in un momento in cui il portavoce di un giornale del movimento ha dichiarato che le brigate al-Qassam, il braccio armato di Hamas, avrebbero tenuto una conferenza stampa entro pochi giorni per chiarire i particolari del piano contro l’occupazione della Cisgiordania, come sottolineato dal giornale Asharq Al-Awsat. “Il complotto per rubare la terra è solo un prolungamento di una cospirazione, iniziata con la catastrofe del 1948, mirata a saccheggiare e usurpare il territorio palestinese”.

L’apparente mossa di Hamas, incluso l’ingresso delle brigate al-Qassam sulla linea, rafforza i timori israeliani di una nuova escalation nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania.

Anche in Yemen sembrano esserci degli sviluppi. La coalizione araba nel Paese, guidata dall‘Arabia Saudita, ha annunciato l’avvio della diffusione sul campo di “osservatori militari” per monitorare il cessate il fuoco tra le forze governative yemenite riconosciute a livello internazionale e i combattenti del Consiglio di transizione meridionale. Il canale di notizie saudita Al-Ekhbariya ha dichiarato che gli osservatori militari stanno già iniziando ad arrivare nella città di Abyan per svolgere la loro missione volta a realizzare un completo cessate il fuoco e a separare le forze in conflitto. Questo accordo sottolinea che le due parti hanno preso “un impegno per il cessate il fuoco, per una riduzione dell’escalation e per un ritorno alle condizioni normali, attraverso l’attuazione dell’accordo di Riyad”.

I due fronti hanno assistito a scontri che sono durati fino a questa settimana, secondo quanto riportato da France24.

S.H.

AMERICA

Negli Stati Uniti, il The Guardian ha riportato le polemiche che Donald Trump ha scatenato, tenendo il suo primo raduno elettorale dopo il blocco a causa del coronavirus a Tulsa, Oklahoma, sabato 20 giugno. L’evento è stato ampiamente criticato per aver rischiato un nuovo aumento delle infezioni da Covid-19 e per aver alimentato le tensioni razziali. 

Come si legge sul New York Times, prima dell’evento, il responsabile elettorale aveva annunciato quasi un milione di iscrizioni e il presidente si aspettava una folla in esubero, i partecipanti invece sono stati solo 6.200. Questo perché migliaia di giovani senza alcuna intenzione di partecipare effettivamente al raduno si sono iscritti online per scherzo, con l’obiettivo di gonfiare le aspettative di affluenza. Steve Schmidt, lo stratega repubblicano diventato il nemico di Trump, ha twittato: “Gli adolescenti d’America hanno sferrato un colpo selvaggio contro Donald Trump”

S.C, S.P

In America Latina si continuano a piangere le migliaia di morti a causa del Covid-19 e si iniziano a valutare i danni anche in ambito sociale e culturale.

Il Messico vanta l’università più grande dell’America Latina, la Universidad Nacional Autónoma de México,che, secondo El País, richiede al governo fondi per la riapertura di “spazi culturali”, sussidi per le librerie e iniziative per incentivare la conservazione dei beni culturali. Infatti, secondo Jorge Volpi, coordinatore del dipartimento di Difusión Cultural, quello dell’arte è stato uno dei settori più penalizzati dalla pandemia.

In Venezuela, invece, la città universitaria della Universidad Central di Caracas, dichiarata Patrimonio dell’Umanità nel 2000, ha subìto ingenti danni con conseguenze disastrose sull’imponente opera architettonica dell’ateneo. Secondo alcune dichiarazioni rilasciate a El País, Paulina Villanueva, figlia di Carlos Raúl, architetto del campus, ha fatto presente che la struttura vive uno stato di abbandono acuito dal lockdown e dalle piogge torrenziali degli ultimi giorni.

In Argentina la quarantena ha evidenziato il divario tra le classi sociali anche nel campo dell’istruzione scolastica: in moltissime aree del Paese, infatti, gli abitanti non possiedono un computer e quindi i bambini non hanno potuto usufruire delle video lezioni. In base a quanto riportato da El País, una stima dell’Unicef ha rilevato che il 28% degli abitanti non ha la connessione internet, il 53% dei ragazzi studia senza pc e almeno 6 milioni di bambini vivono in uno stato di emarginazione.

L.C, M.D.F. e I.V

In Brasile, Valter Roberto Silvério, professore del Dipartimento di Sociologia dell’Università Federale di São Carlos, affronta la tematica delle battaglie della comunità di colore nel Paese nel giornale BBC Brasil. Il professore sostiene che il problema non è la mancanza di sensibilità delle persone “bianche”, bensì la mancanza di informazioni in materia. Silvério studia i movimenti delle comunità di colore che si sono susseguite negli anni in varie parti del mondo e riflette sugli ultimi avvenimenti. Infatti, sembra che i giovani che non hanno mai subito discriminazioni, stiano capendo di avere più privilegi. In Brasile le manifestazioni contro il razzismo si sono legate anche a quelle contro il presidente Bolsonaro, oltre al fatto che a differenza degli altri Paesi, in Brasile queste manifestazioni sono molto più violente.

M.P

In Canada, l’Evironment Canada ha dichiarato che di recente si è formato un tornado nei pressi del lago Sturgeon. Secondo quanto pubblicato da Global News, sono stati segnalati numerosi avvistamenti del gigantesco imbuto di nuvole presente nell’area lacustre a ovest di Bobcaygeon e a circa una trentina di chilometri a nord di Lindsay.

Su CTV News si legge che non sono stati segnalati danni a persone o abitazioni. Tuttavia, la cantante country Madison Kozak ha pubblicato una foto su Twitter in cui si vede la sua darsena distrutta, spiegando che il tornado avrebbe colpito il molo e scoperchiato la rimessa per le imbarcazioni.

S.C, S.P

ASIA

L’epidemia di coronavirus può essere vista come un’opportunità per migliorare la conoscenza globale dell’altro. A dirlo, il China Daily, attraverso le testimonianze di alcuni ragazzi cinesi, che sperano di favorire una maggiore comunicazione con i loro coetanei per migliorare la comprensione reciproca tra persone di diversi paesi e background.

La pandemia di Covid-19, che ha generato casi di pregiudizio, risentimento e ignoranza, può avere un risvolto positivo e rimodellare la fiducia reciproca globale e nelle generazioni future.

Zhang Xiao, di Shanghai, inizia gli studi di laurea presso l’Università di Tokyo a settembre.

Ha affermato che il suo desiderio, oltre l’apprendimento accademico, è quello di porre fine ai pregiudizi tra cinesi e giapponesi, attraverso le sue stesse parole e azioni.

Negli ultimi anni, ha viaggiato in Giappone per una serie di programmi di scambio e ha ritenuto che la comunicazione interpersonale tra i due paesi fosse estremamente amichevole che l’interesse nello scoprire la cultura dell’altro fosse reciproco.

“In Giappone, studierò e approfondirò la storia della Cina e delle sue tradizioni, promuovendo una vera e propria campagna di comunicazione e informazione utilizzando i social media, così da poter spiegare ai miei insegnanti e compagni di scuola giapponesi usi e costumi del mio popolo, nonché il nostro modo di pensare e di vivere” ha dichiarato Zhang, che si specializzerà in scienze ambientali.

Dai Shixuan, una diciassettenne di Shanghai, ha detto che lei e un’amica hanno lanciato un account WeChat per informare il mondo sugli sforzi per combattere la diffusione del virus in città durante il picco dell’epidemia.

Hanno anche pubblicato video su piattaforme di social media internazionali e ricevuto commenti positivi dall’estero per le azioni intraprese a Shanghai.

“Le generazioni più giovani possono dare voce all’umanità e promuovere una consapevolezza globale” ha detto Dai, che da grande vuole essere un medico.

 La sua partecipazione al THIMUN (Hague International Model United Nations), un ciclo di conferenze rivolte agli studenti, le ha permesso di scoprire come i giovani di tutto il mondo, dal Regno Unito ai Paesi arabi, siano interessati alla situazione attuale della Cina e quanto sia importante favorire l’incontro e il dialogo tra giovani di culture, lingue e Paesi diversi.

Mao Yingsu, di Shanghai, che ha ricevuto borse di studio dall’Università di Oxford nel Regno Unito e dall’Università della Pennsylvania negli Stati Uniti, ha affermato che la pandemia ha fatto capire alla gente che nessuno e nessuna nazione può essere “isolata dal mondo”.

Molte questioni sociali nel mondo, comprese le situazioni internazionali, interesseranno tutti noi, indipendentemente dal fatto che ci preoccupiamo o meno. La pandemia mostra ai giovani che si deve prestare maggiore attenzione a ciò che ci circonda e al modo in cui tutto ciò viene vissuto e affrontato nel mondo” ha affermato Mao.

Ha aggiunto che si specializzerà in filosofia, politica ed economia a Oxford o scienze sociali all’Università della Pennsylvania. Entrambe le università l’hanno attratta, poiché potrebbero offrirle una nuova prospettiva e nuove opportunità per osservare e comprendere il mondo, contribuendo al progresso sociale.

G. R

OCEANIA

A Sidney, Australia, un uomo indigeno di nome Kris Lovelock è stato ripetutamente colpito al volto con il taser dagli agenti durante un arresto. Il motivo dell’arresto è dovuto al ritrovamento di una borsa, contenente oggetti rubati.

Il Daily Mail riporta che l’uomo è stato portato al St Vincent’s Hospital ed èsotto la sorveglianza della polizia. La madre e la ragazza del signor Lovelock hanno detto di essere venute a conoscenza dell’arresto dopo aver visto il video circolare sui social media. “Mi si è spezzato il cuore. Odio la polizia australiana, ad oggi non sento di potermi fidare di loro. Queste persone dovrebbero aiutarci e invece questo è quello che fanno”, ha dichiarato la madre a 9News.

S.C, S.P

Rassegna stampa a cura di:

Ariela Capuano (responsabile lingua inglese)
Salvina Calanducci e Simona Picci (lingua inglese)
Giulia Deiana (responsabile lingua francese)
Silvia Calbi e Elen’Alba Vitiello (lingua francese)
Alessandra Semeraro (responsabile lingua spagnola)
Lavinia Cataldi, Michela Di Franco e Ilaria Violi (lingua spagnola)
Veronica Battista (responsabile lingua portoghese)
Martina Pavone e Diana Fagiolo (lingua portoghese)
Silvia Santini (responsabile lingua tedesca)
Michela Sartarelli e Laura Razzini (lingua tedesca)
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Samar Hassan (lingua araba)
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Gioia Ribeca (lingua cinese)