#UNINTsightseeing: Galleria Sciarra

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La Galleria Sciarra è uno dei luoghi meno conosciuti di Roma, di quelli in cui si capita per caso e molto spesso di cui si ricorda il nome o l’esatta ubicazione. Oggi vi parliamo di questo gioiellino in stile liberty, costruito nel 1888 come cortile interno del Palazzo Sciarra, oggi un passaggio pedonale percorribile soltanto alcune ore del giorno.

Il Principe Maffeo, nota personalità dell’aristocrazia romana del tempo, volle un nuovo palazzo con lo scopo di istituire un nuovo centro intellettuale in città. Divenne, infatti, la sede della celebre rivista culturale “Cronache Bizantine” di cui fu il direttore Gabriele D’Annunzio.

Le pareti, affrescate dal pittore Giuseppe Cellini, hanno come protagonista la donna sfaccettature: fanciulla, madre, sposa e angelo e ritratta in varie situazioni e contesti. Nella parte alta, sono ritratte altre donne che rappresentano le tre virtù femminili: giustizia, fedeltà e umiltà.

La Galleria si trova nel Rione Trevi, a pochi passi da Via del Corso ed è accessibile da Via Marco Minghetti e da Piazza dell’Oratorio.

#unintsightseeing: Rione San Saba

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Tra Circo Massimo e la Piramide Cestia, si trova uno dei rioni forse meno conosciuti di Roma: Rione San Saba, il cui nome deriva dall’omonima Chiesa posta sulla cima del colle.

Conosciuto popolarmente anche come “il piccolo Aventino” (data la sua conformazione) è un crocevia di stradine, scalinate, cortili sapientemente decorati con fiori e piante e piccole botteghe di artigiani o alimentari. Il tutto, lontano dal caos cittadino, che suscita al visitatore la sensazione di essere in un piccolo paesino.

Il rione si concentra in Piazza Bernini, il luogo di ritrovo degli abitanti del posto: dai bambini diretti ai giardini con le altalene agli anziani che passano il tempo a chiacchierare su una delle tante panchine poste ai lati della piazza. A pochi passi da qui si tiene ogni giorno il mercato rionale, dove è possibile acquistare generi alimentari o prodotti per la casa.

La cosa più sorprendente è senz’altro la fusione architettonica avvenuta nel corso dei secoli: se inizialmente il quartiere era pensato come un quartiere residenziale per le famiglie benestanti romane, nei primi anni del Novecento furono costruite alcune case popolari destinate alla piccola-media borghesia del tempo. Per questo, ancora oggi, passeggiando per le sue strade, possiamo notare come palazzi signorili siano perfettamente coesi e integrati con edifici più “popolari” e meno sfarzosi.

Al termine della passeggiata, si consiglia di percorrere Via Giotto, magari al tramonto. E godersi uno dei panorami più belli sulle vicine Terme di Caracalla, uno dei siti archeologici più famosi di Roma.

#unintsightseeing: La salita dei Borgia

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Nel Rione Esquilino a pochi passi dalla Chiesa di San Pietro in Vincoli, si trova una scalinata suggestiva e scenografica, che nasconde in realtà degli intrighi sanguinolenti.

Il nome deriva dal palazzo sovrastante appartenente alla famiglia Borgia , un’importante famiglia di origine spagnola che ha avuto influenza in Italia a partire dal XV secolo con l’elezione del cardinale Alonso Borgia come Papa Callisto III. Ma è il suo successore, Rodrigo Lenzol Borgia meglio conosciuto come Papa Alessandro VI, a essere stato famoso per la sua vita sregolata all’interno delle mura vaticane.

Proprio in questo palazzo viveva una delle sue amanti più celebri, Vannozza Cattanei, una nobildonna di Mantova che diede alla luce quattro figli: Cesare, Goffredo, Giovanni e Lucrezia. Proprio quest’ultima era solita gettare dal balcone del palazzo, posto sopra la scalinata, i suoi amanti segreti per nasconderne ogni traccia.

Inoltre, il luogo corrisponde al Vicus Sceleratus della Roma antica, così chiamato poiché è qui, secondo la leggenda, il re Servio Tullio venne ucciso da Lucio Tarquinio con la complicità della figlia minore del re Tullia, la quale passò sul cadavere del padre con un cocchio mentre cercava di fuggire dal foro.

#unintsightseeing: Via Veneto

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Anche senza averlo visto, tutti voi avrete almeno una volta sentito parlare del film La Dolce Vita di Federico Fellini, un vero e proprio omaggio alla Roma degli anni Sessanta: il boom economico, il benessere sociale, i divi del cinema, i paparazzi, i locali della Roma bene, e così via. Oggi vogliamo parlavi di un luogo simbolo non solo del film, ma anche della società di quegli anni: Via Vittorio Veneto, detta anche semplicemente Via Veneto.

A pochi passi da Piazza Barberini, si presenta come una strada elegante con alberi curati, locali alla moda e alberghi super lussuosi, ormai testimoni di un passato nostalgico. Era il centro nevralgico della vita mondana di Roma dell’epoca: le Star del cinema di tutto il mondo amavano frequentare i locali di questa strada, disturbati dai flash dei paparazzi alla ricerca dell’esclusiva perfetta da rivendere ai giornali.

A ricordare questo periodo glorioso, è stata posta una targa all’inizio della strada anche per omaggiare il famoso regista italiano per la sua opera immortale.

#unintsightseeing: Rione Monti

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Il Rione Monti è uno dei primi nuclei abitativi della città, a pochi passi dai Fori Imperiali, il Colosseo e il quartiere Esquilino. Tutto ruota intorno a Piazza Madonna dei Monti, con la caratteristica Fontana dei Catecumeni disegnata dall’architetto Giacomo della Porta, uno dei ritrovi serali preferiti dai romani.

La cosa più bella di Monti (così chiamato colloquialmente dai giovani) è perdersi in una delle sue tante stradine lastricate dai sampietrini, ammirando le vetrine dei negozietti vintage o bevendo un calice di vino in una delle tante vinerie. È inoltre il quartiere degli artisti e degli artigiani, dove si concentra la maggior quantità di gallerie d’arte presenti in città.

Passeggiare qui di sera significa lasciarsi trasportare dall’entusiasmo dei tanti giovani che frequentano la zona (complici i vari locali, ristoranti, chioschetti e pizzerie presenti) per poi restare incantanti dalla bellezza del Colosseo che si lascia scoprire a poco a poco percorrendo Via dei Serpenti.

#unintsightseeing: il Palazzo di Giustizia di Roma

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Il Palazzo di Giustizia di Roma si affaccia imponente sul fiume Tevere a pochi passi da Castel Sant’Angelo ed è uno dei principali palazzi dello Stato italiano. Inaugurato nel 1911, la struttura si ispira allo stile architettonico tipico del Cinquecento italiano.

Oggi è sede della Corte suprema di cassazione e del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Roma, ospita la Biblioteca centrale giuridica.

Ai lati del portone centrale, è possibile ammirare le imponenti statue raffiguranti la Forza, la Legge e la Fama, mentre alla sua sommità è stato ripreso il gruppo di statue in bronzo già presenti sul Vittoriano.

#unintsightseeing: La Galleria Alberto Sordi

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La Galleria Alberto Sordi (già Galleria Colonna) è uno dei salotti più raffinati ed eleganti della capitale, situato lungo Via del Corso di fronte Piazza Colonna, Palazzo Chigi e Palazzo Montecitorio.

Inaugurata nel 1922, rappresenta ancora oggi anche un punto di partenza per lo shopping in centro grazie ai suoi 20 negozi e alla vicinanza con Via del Corso e Via dei Condotti. Chiusa per lavori di ristrutturazione, la galleria è stata riaperta nel 2003 e intitolata all’attore romano scomparso proprio in quell’anno.

#unintisightseeing: Il quartiere Coppedé

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Il Quartiere Coppedè è un complesso di edifici ideati dall’architetto Gino Coppedè, da cui prende il nome, situato nel quartiere Trieste a nord di Roma. È sicuramente una meta lontana dai classici circuiti turistici della città, ma la singolarità dei palazzi è data dall’effetto pastiche dei diversi stili mescolati tra loro: Liberty e Art Déco (in maniera evidente) e stralci di arte greca, gotica, barocca e medievale.

#unintsightseeing: Campo de’ fiori

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Campo de’ Fiori è uno dei posti più caratteristici del centro storico romano. Il nome deriva dalla sua stessa storia: fino al Quattrocento, infatti, la piazza non esisteva in quanto tale, e al suo posto vi era un prato fiorito con alcuni orti coltivati. Quando nel 1478 il mercato del Campidoglio venne spostato a piazza Navona, si iniziò a investire in tutta la zona che divenne così un importante centro d’affari.

A partire dal 1896 vi si svolge il celebre mercato di frutta, verdura e fiori reso celebre dall’omonimo film con Anna Magnani e Aldo Fabrizi, come uno dei simboli della romanità.

Campo de fiori è tristemente nota anche per essere stata teatro di esecuzioni capitali durante lo Stato Pontificio: al centro, infatti, si erge la statua dedicata a Giordano Bruno, famoso filosofo del Cinquecento, nel punto in cui venne condannato al rogo per eresia.

Curiosità: data la sua evoluzione urbanistica, è l’unica piazza di Roma dove non è presente una chiesa.

#unintsightseeing: Il Chiostro del Bramante

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Il Chiostro del Bramante rappresenta uno straordinario esempio di architettura rinascimentale italiana e parte della Chiesa di Santa Maria della Pace a pochi passi da Piazza Navona.

Il Chiostro (commissionata dal cardinale Oliviero Carafa) è tra le primissime opere romane progettate dal Bramante dopo il suo periodo milanese. A differenza di questo, è possibile notare una maggior severità e linearità nelle forme, prive di qualsiasi tipo di decorazione o abbellimento.

Oggi la struttura è un importante spazio espositivo dove si tengono mostre temporanee e concettuali particolarmente apprezzate.