UNINT Blog e Radio UNINT intervistano Danilo Breschi, Professore associato UNINT, in occasione del trentesimo anniversario della caduta del muro di Berlino.
Autore: Emanuele Celletti
#UNINTSPORT Calcio a 5 – Buona la prima
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L’articolo della rubrica sportiva di questa settimana non può che essere dedicato ai nostri ragazzi che hanno vinto la prima partita del campionato di calcio a 5 del Torneo delle università di Roma. Molto probabilmente sarete già a conoscenza del risultato, ma ci sembra doveroso fornirvi un commento tecnico-tattico della partita contro la Link Campus.
La Link, finalista della scorsa edizione insieme alla squadra del Foro Italico, è uscita da una stagione fatta di 53 gol in 8 partite. I nostri ragazzi però ieri sera non si sono fatti intimorire da queste statistiche e sono entrati nel campo del Trastevere Stadium con coraggio, determinazione, ma soprattutto con tanta voglia di giocare e rappresentare l’università.
Dalla partita è emerso che l’UNINT ha un gruppo saldo e compatto che va al di là delle individualità: infatti, dal tabellino dei marcatori si vede che sono andati a segno quasi tutti i giocatori della squadra. Ciononostante, non possiamo non fare i complimenti a due giocatori in particolare: il capitano Lorenzo Pizzuti, che in veste di portiere ha salvato il risultato in molteplici occasioni e Ludovico Vagnarelli che ha guidato la difesa con fisico ed esperienza.
La partita si è conclusa con un pirotecnico 5-7, e i giocatori ringraziano i numerosi studenti-tifosi dell’UNINT che hanno portato calore e gioia in una fredda serata di novembre.
Il prossimo appuntamento sarà giovedì 14 nella nuova Arena Unintraprendenza per la seconda partita di campionato. I giocatori avranno di nuovo bisogno di tutti voi, non mancate!
Valentin D’Amico
Valerio Manzo
#PeopleOfUNINT
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Che cosa hai provato la prima volta che sei entrata in cabina?
Ero emozionata! Ma soprattutto agitata perché era una cosa del tutto nuova per me. Il primo pensiero che ho avuto era di non essere all’altezza, ma in realtà la professoressa mi ha rassicurato dicendomi che c’era del potenziale. Ricordo ancora la prima volta che mi sono seduta in cabina pensando a quanto tempo fosse trascorso rispetto al primo giorno che ho messo piede in questa Università. Ricordo ancora quel momento come se fosse ieri. E ho pensato tra me e me: “Quante cose sono cambiate?”, “Quante ancora ne cambieranno?” E poi: “Guarda dove sei arrivata!”.
Nonostante l’incertezza che ti sale ogni volta che si prova qualcosa di nuovo, ho capito che buttarsi e provarci nonostante la paura di sbagliare è la scelta giusta. Proprio questa filosofia di vita mi ha spinto durante la mia triennale a diventare rappresentate degli studenti per due anni e all’inizio della magistrale fondare insieme ai miei colleghi il progetto UNINTSpeech che quest’anno ci sta portando in giro per l’Italia. Quella che era la mia incertezza iniziale si è trasformata nella mia forza.
Lucia Capriglione
Con gli occhi al cielo.
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L’Universo è un insieme di interrogativi infiniti, armonico nel suo apparente e incomprensibile disordine. Le sue origini, ciò che lo compone, la meraviglia del sentirsi così piccoli e insignificanti in uno spazio che si espande a macchia d’olio, affascinano persone di tutte le fasce d’età. Chi non si è mai chiesto: Da dove vengo? Perché ciò che mi circonda è così?, anche se solo una volta e di sfuggita?
A cercare, per quanto possibile, di rispondere ad alcune di queste domande è stato il professor Eugenio Coccia, fisico italiano attivo nel campo della fisica astro particellare, direttore del Gran Sasso Science Institute e, prossimamente, uno dei sette scienziati che comporranno il Consiglio tecnico-scientifico dell’Agenzia Spaziale Italiana; abbiamo avuto l’immenso onore di intervistarlo in occasione dell’inaugurazione dell’Anno Accademico 2019/2020 dell’Università degli Studi Internazionali di Roma – UNINT.
Il focus principale attorno al quale si è sviluppata l’intervista è stato la forza della curiosità e dello stupore, che lo ha personalmente spinto a prendere parte al team mondiale di ricerca sulle onde gravitazionali. A quanto pare, questa ricerca ha dato i suoi frutti: l’11 febbraio del 2016 è stata annunciata la prima verifica sperimentale delle onde gravitazionali, la quale si rivelò essere positiva. Queste onde, dunque, non sono più state un’ipotesi non del tutto provata: erano reali e tangibili e avrebbero permesso di trovare risposte circa la nascita dell’universo e l’acquisizione di informazioni anche dalle sue zone oscure. Un successo storico, a cui Coccia ha pienamente contribuito.
Tuttavia, ci sono ancora molti misteri da risolvere per completare l’insieme dei tasselli del quadro. La strada è ancora lunga ma questa ricerca aprirà nuove strade.
«Questa scoperta ci consentirà anche di capire meglio cosa sono i buchi neri e quanti sono, capire cosa sono le stelle di neutroni e come portare avanti lo sviluppo di strumentazioni e metodologie di importante uso quotidiano» dice Coccia. «Alla base di tutto c’è il soddisfacimento di una grande sete di conoscenza».
Nulla può fermarlo, nemmeno le difficoltà apparentemente più insormontabili: per Coccia, come per tanti ricercatori, i perché sono più delle risposte e non si possono mettere a tacere. Perché? Non è solo una domanda, è un pungolo che rende anche più vivi e più consapevoli di essere sempre un passo indietro rispetto a Madre Natura.
«All’origine del mio percorso di studi, c’è lo stupore di svegliarsi su un pianeta che ruota attorno a una stella tutto sommato piccola» aggiunge il fisico sperimentale «in una galassia tra migliaia di galassie, in un universo che si espande».
Dato che la curiosità e la sete di conoscenza non risparmiano nemmeno noi “profani”, saremo impazienti di conoscere tutte le risposte derivate degli “Eureka!” dei prossimi anni.
In bocca al lupo a tutti i ricercatori, giovani e meno giovani.
Clara Corvasce
#curiositàdalmondo: I pastéis de nata
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Morbidi e croccanti. Due parole perfette per descrivere questi tipici dolcetti portoghesi: i pastéis de nata, dei pasticcini a base di pasta sfoglia e crema all’uovo.
Non fatevi ingannare dalla sua apparente semplicità! La preparazione di questa golosa leccornia ha una durata minima di due giorni e la sua ricetta viene custodita ancora oggi gelosamente dalla pasticceria Casa Pastéis de Belém, sorta nell’omonimo quartiere di Lisbona che si pensa abbia dato i natali a questo dolce.
La leggenda narra che fu il panettiere del Monasterio de Santa María de Belém a ideare la ricetta ma, rimasto senza lavoro a causa della Rivoluzione liberale del 1820 che costrinse il Monastero alla chiusura, decise di venderla all’imprenditore Domingos Rafael Alves, il quale fondò la famosa pasticceria ancora oggi gestita dai suoi eredi.
Molti hanno tentato di riprodurli, ma con scarsi risultati. Affinché la ricetta non venga rubata, i pastéis de nata vengono preparati in un laboratorio segreto chiuso a chiave (la oficina do segredo) dove viene regolarmente controllato l’accesso. Al giorno vengono prodotti circa 20 mila dolcetti (50 mila nei periodi delle festività) distribuiti in tutta la città e in tutto il Portogallo.
Intervista a Marco Damilano, Direttore de l’Espresso
Pubblicato il“E questa è la meraviglia della storia e anche della politica che è sempre una sfera della libertà. Noi trent’anni dopo possiamo dire le cause, le concause, perché era successo [..] ma poi c’è la libertà degli uomini e delle donne che fanno accadere delle cose quando non te lo aspetti.”
UNINTBlog e Radio UNINT intervistano Marco Damilano, Direttore del settimanale l’Espresso, in occasione del trentesimo anniversario della caduta del muro di Berlino.
#UNINTsightseeing: Isola del Liri
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Isola del Liri è una cittadina di circa 12 mila abitanti in provincia di Frosinone, a un’ora di auto da Roma.
Il nome deriva dalla sua conformazione urbana: il centro abitato, infatti, si sviluppa su un’isola formata dal fiume Liri, il quale dividendosi in due ramificazioni distinte, crea due salti impetuosi. Il più scenografico è senz’altro la Cascata grande, sulla cui cima svetta imponente il Castello Boncompagni Viscogliosi, una fortezza di origine medievale che fungeva da torre di controllo di tutta la piana di Sora. Per questa sua caratteristica, Isola del Liri è anche l’unica città al mondo ad avere una cascata naturale in pieno centro cittadino.
Nel corso dei secoli, sono stati molti i pittori che hanno scelto di ritrarre questo luogo incantevole, grazie anche alla sua posizione strategica tra Roma, l’Abruzzo e Napoli; tra cui Jean-Joseph-Xavier Bidault, il cui quadro è oggi esposto al Museo del Louvre di Parigi.
La città è facilmente raggiungibile da Roma in treno (Linea Roma-Cassino) e con gli autobus di linea Cotral dal capolinea Anagnina.
#MondayAbroad: Murcia
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Murcia, ¡Qué bonica eres!
Sono partita per Murcia il 4 settembre dell’anno scorso ed ero la persona più spaventata del mondo: non sapevo cosa mi avrebbe atteso e avevo già nostalgia della mia famiglia e dei miei amici.
Murcia è la settima città più grande della Spagna ed è anche il nome della regione dove si ubica. È prevalentemente una città universitaria, anche se è capace di offrire molto a chiunque voglia viverci, che sia o meno studente.
L’Erasmus mi ha rubato il cuore: sono rimasta 6 mesi in una residenza universitaria chiamata Colegio Mayor Azarbe, un luogo magico dove ho conosciuto persone che, nonostante mi conoscessero da poco, mi hanno preso per mano e mi hanno accompagnato durante tutta l’esperienza. Grazie ai loro consigli, ai loro abbracci, alle loro risate, ho vissuto il tutto con molto più entusiasmo di quanto già non avessi. In più, mi hanno aiutato a capire le tradizioni spagnole, dalla siesta alla movida, essendo loro in primis spagnoli e non studenti Erasmus come me.
Non so quando effettivamente io mi sia abituata a vedere quelle pareti come fossero effettivamente casa mia, o quando quei ragazzi siano diventati parte integrante della mia famiglia; non so nemmeno quando ho iniziato a dire “acho” (espressione tipica murciana) o quando mi sono resa effettivamente conto di conoscere tutte le canzoni che cantavano i miei compagni, ma è successo (e meno male).
Ho viaggiato, ho studiato, ho fatto amicizia, mi sono innamorata e poi sono dovuta tornare alla realtà: cresciuta, forse diversa, ma sicuramente, molto più adulta. Mi sono sentita più volte la straniera, la “diversa”, l’italiana all’estero, ma sono stati solo momenti: Murcia mi ha voluto bene dal primo momento e io le sarò sempre riconoscente.
Non so come sarei ora se non avessi partecipato a quest’avventura, ma sicuramente sono contenta della persona che mi ha fatto diventare.
Quindi, cari ragazzi, buttatevi con tutti voi stessi in questo grande viaggio: non prometto che sarà semplice, né tanto meno sempre tutto rosa e fiori, ma non ve ne pentirete.
Muchas gracias por haberme dejado volar en tus cielos, Murcia.
Mi manchi tanto.
¡Hasta siempre!
Ilaria Violi
#FacciamoIlPunto 1novembre 2019
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Cosa, quando, dove e perché è successo. Nelle ultime due settimane.
UNINT
Volge al termine il primo, nonché super impegnativo mese di questo nuovo anno accademico. Finora la vita universitaria è stata costellata di attività, nuove iniziative, eventi e conferenze.
L’Ateneo ha inoltre ospitato la decima edizione del Festival della Diplomazia, a conferma della sua forte vocazione internazionale e della volontà di aprirsi (ed aprirci) al mondo.
Nel frattempo, nelle aule, per i corridoi e all’Ufficio Comunicazione prendeva vita la prima associazione studentesca dell’UNINT: ATHENA. L’associazione è nata con l’obiettivo di creare una rete tra gli studenti e di rafforzarne il legame reciproco, proponendosi di contribuire, mantenere, e migliorare lo stimolante ambiente universitario. “La mente non è un vaso da riempire, ma un fuoco da accendere” è il suo motto e rispecchia lo spirito guida dell’associazione.
I membri di Athena vi aspettano Martedì 5 novembre alle ore 10 in Aula 18 per conoscervi, ascoltare le vostre proposte e arricchire la vita studentesca. Detto questo, Natale è ancora lontano e noi siamo già stanchi morti.
NEL FRATTEMPO, NEL MONDO
È tempo di proteste e di stato d’emergenza.
Si protesta in Iraq, in Cile, ad Hong Kong e in Catalogna mentre in Sud America è il momento di rivoluzioni politiche con le elezioni in Argentina, in Uruguay e in Bolivia.
Barcellona sta vivendo una forte ondata di proteste indipendentiste, a seguito delle condanne pronunciate contro i leader catalani; in Cile, Pinera ha annunciato la fine dello stato d’emergenza e ha chiesto la rinuncia di tutti i suoi ministri preannunciando ampie riforme all’interno dell’organo di governo.
In Iraq è stato dichiarato lo stato d’emergenza ma si continua a protestare in piazza, nonostante il coprifuoco e i già, purtroppo, numerosi morti.
Nel frattempo, la California è in fiamme e con oltre 200.000 evacuati: il governatore ha dichiarato lo stato d’emergenza.
In Europa il presidente del Consiglio Europeo, Donald Tusk, ha annunciato che i 27 paesi membri dell’Unione Europea hanno accettato di rinviare la decisione sulla Brexit al 31 gennaio 2020.
Mentre gli Stati Uniti hanno confermato di aver condotto un raid in Siria che ha procurato la morte del Califfo dell’Isis Abū Bakr al-Baghdadi.
La veridicità di queste affermazioni sembra indiscussa ma, fun fact: la sua morte era già stata dichiarata nel 2014, due volte nel 2015 e altre ben due volte nel 2016. Sette volte morto, insomma.
Intanto in India si è festeggiato il Diwali, il festival delle luci. In particolare, una città dell’Uttar Pradesh (regione nel Nord dell’India) ha battuto ogni record illuminandosi con più di 600.000 candeline.
Questo purtroppo mi costringe a concludere con una notizia pessima ed una ottima. La pessima è che, purtroppo, ora esiste un evento più fotogenico del nostro UNINT Holi Festival. L’ottima notizia invece è che abbiamo già il tema per la prossima festa di inizio anno accademico.