Nel mezzo della Valle dei Calanchi esiste un incantevole borgo che affascina il visitatore con la sua atmosfera particolare e decadente: Civita di Bagnoregio, chiamata anche la “città che muore”.
Il borgo è una piccola frazione del comune di Bagnoregio in provincia di Viterbo, arroccato su una collina e accessibile solo attraversando un ponte pedonale lungo 200 metri. Il suo soprannome deriva dal fatto che il terreno sottostante è fortemente minacciato da frane e dall’erosione.
La storia di questa piccola realtà affonda le sue radici in epoca etrusca, quando un popolo misterioso aveva colonizzato molte aree del Centro Italia, per poi diventare una vivace civitas in età romana. L’aspetto attuale del borgo, invece, risale alla fine del Medioevo e da allora è rimasto quasi intatto, dando l’impressione che il tempo si sia fermato. Oggi conta circa 11 persone.
Il momento più suggestivo per visitare Civita di Bagnoregio è senz’altro di sera: quando i turisti ormai sono andati via e tra le viuzze di questo incantevole borgo non resta che un pugno di persone.
Il modo più veloce per raggiungerla da Roma è prendere un treno per le stazioni di Orte o Viterbo e poi fare un cambio con un autobus di linea Cotral.