Nel cuore dell’Italia, tra scenari lacustri e suggestivi scorci medievali, sorge Castel di Tora, un piccolo comune di circa 300 abitanti, situato all’interno della Riserva Naturale Monte Navegna e Monte Cervia.
Chi lo visita si innamora dei suoi paesaggi, da molti definiti i più belli del Lazio. Adagiato sulle sponde del lago artificiale del Turano, in cima a un alto colle, regala scenari incantevoli che si specchiano nelle acque del bacino, incorniciati dai fitti boschi del Monte Navegna, dalla cui sommità, nelle giornate più limpide, si può osservare persino la cupola di San Pietro a Roma. Passeggiando per le sue viuzze è impossibile non lasciarsi conquistare dalle atmosfere intime, accoglienti e cariche di storia: scenario perfetto per una passeggiata fuori città. Che si cammini sulle sponde del lago, o che si esplorino gli stretti vicoli di pietra, la bellezza di questa località riempirà di poesia ogni dolce fuga romantica con la propria metà.

Esplorando il borgo si gode della piacevole sensazione di fare un tuffo nel Medioevo. La torre poligonale della fortezza, che domina una roccia a strapiombo sul lago, risale all’XI secolo, mentre le quattrocentesche torrette di via Torano e di via Cenci svelano le vestigia dell’antica cinta muraria. L’intero borgo è un trionfo di case in pietra locale a vista con coperture in legno e manto in coppi di laterizio, in pieno stile rurale medievale, mentre nell’aria aleggia il profumo di timo e di ginestre. Magnifica la chiesa di San Giovanni Evangelista, con i suoi affreschi cinquecenteschi ed il pittoresco campanile su cui crescono violaciocca e mentuccia, così come il settecentesco palazzo adiacente la torre poligonale. Una volta giunti nella piazza principale, si è rapiti dalla sorprendente vista panoramica sul lago e dalle forme della fontana del Tritone, risalente alla fine del XIX secolo.

E per lasciarsi travolgere dalla sensazione di trovarsi in un luogo dal fascino surreale sospeso nel tempo e sulle placide acque del lago, vale la pena raggiungere l’incantevole Borgo di Antuni che sorge su una piccola penisola collegata alla terraferma da un istmo. Il piccolo borgo cinquecentesco custodisce il bel Palazzo del Drago, risalente al XV secolo, oltre allo scenografico eremo di San Salvatore che si erge su una parete a picco sul lago.

Prima di abbandonare questo piccolo angolo di paradiso, vale, infine, la pena sedersi al tavolo di una delle tradizionali trattorie vista lago e lasciarsi deliziare dai piatti preparati con i prodotti del territorio che spaziano dai particolari “fagioli a pisello”, coltivati solo da queste parti, ai formaggi, ai tartufi, ai funghi, sino al saporito pesce di lago. Tra le specialità da assaggiare, il Polentone condito con sugo di magro di baccalà, aringhe, tonno e alici, e gli stragliozzi, un particolare formato di pasta lavorata a mano.