Creatore della “fabbrica dei sogni” che ha nutrito la fantasia dei bambini di tutto il mondo, mente che rivoluzionò per sempre la storia del cinema, dell’animazione e dell’intrattenimento, oggi parliamo di…Walt Disney!

1) “Ceci n’est pas un Disney”: il vero cognome di Walt era D’isigny, non Disney, cognome di origine francese e originario di un paesino chiamato Isigny-sur-Mer. Tutto ebbe inizio quando gli antenati di Walt immigrarono dalla Francia agli Stati Uniti e alla domanda di richiesta del cognome risposero D’isigny, che gli ufficiali americani, non conoscendo la lingua, fraintesero e trascrissero male e lo americanizzarono in Disney, cognome che venne tramandato alle successive generazioni.

2) Niente barba e capelloni: la policy di Disney e della corporation riguardo a chi decideva di farsi crescere la barba era assai severa e lo è stato fino a pochi anni fa: fino al 2012 era espressamente vietato agli impiegati di farsi crescere barba e baffi. Tale ‘invito’ era esteso anche agli ospiti del parco Disneyland, fino al 1970. Ancora oggi nei programmi di assunzione della Disney è espressamente richiesto ai candidati un look glabro.

3) Le ultime parole famose: le parole finali di Disney sono destinate a rimanere avvolte nel mistero. Sul letto di morte l’artista scrisse su di un foglio “Kurt Russell”, nome dell’allora giovanissimo attore che ai tempi aveva già lavorato per alcune film della Disney. Ma nessuno ha mai capito il perché di tutto questo.

4) L’uomo dei record: durante i suoi 34 anni di carriera, Walt Disney ha collezionato ben 59 nomination, 22 premi Oscar e ben 4 Oscar onorari alla carriera!


5) Prima che fosse Mickey Mouse…: il nome originale della creaturina dalle orecchie a parabola era originariamente ‘Mortimer Mouse’ ma, suonando troppo macabro, dietro saggio consiglio della moglie, Walt decise di cambiarlo in “Mickey Mouse”. Mortimer fu però “riciclato” per dare il nome a uno dei grandi rivali in amore di Topolino (in italiano “Topasio”), e al bisnonno di Minnie.

6) Accoppiata vincente: Nel 1945 due grandi artisti e visionari decisero di collaborare per creare qualcosa di unico. Erano Walt Disney e Salvador Dalì, che si misero al lavoro per realizzare una fiaba surreale in cartoni animati, intitolata “Destino”. Purtroppo rimangono solo alcune immagini del progetto, che fu bruscamente interrotto. Quando Dalì andò a trovare Disney nella sua magione, fu invitato a cavalcare assieme il trenino che attraversava tutto il perimetro dell’abitazione. Peccato non ci sia nessuna foto a testimoniare l’avvenimento…

7) Un doppiatore d’eccezione: dal 1928 (“data di nascita” di Mickey Mouse) al 1947, la voce di Topolino fu proprio quella del suo creatore, Walt Disney!

8) Il logo non è la vera firma: ebbene sì, il celeberrimo logo Disney non coincide con la firma reale del fondatore. Si tratta infatti dell’elaborazione gonfia e stilizzata della sua firma ufficiale, così come i suoi cartoni sono una rivisitazione ideale della tradizione fiabesca.

9) Walt Disney in Disney: forse non tutti sanno che il personaggio di “Macchia nera”, acerrimo nemico di Topolino, non è altro che la caricatura di Walt Disney.

10) Temuto boss: Forse non era poi così tirannico e capriccioso come venne ritratto dal biografo Marc Eliot, certo è che Disney non si risparmiava sfuriate e atteggiamenti da decisionista. Anche per questo era molto temuto dai suoi disegnatori e collaboratori, che avevano elaborato un’espressione in codice per annunciare che Walt si stava avvicinando e che si doveva riprendere subito a lavorare: “Man is in the forest“.

“If you can dream, you can do it!”