Pagella finale: UNINT – Sapienza

REBECCA 9+
Ci ha abituato a prestazioni ben più importanti nelle quali è stata anche molto più protagonista perché impegnata maggiormente. Strano vederla fare di meno proprio in finale, ma non troppo…tutte ormai hanno talmente paura che hanno imparato a difendere solo per non sentire i suoi rimproveri. La partita, però, dirà che la povera Clara qualcosa se l’è sentita dire. Anche se registriamo due parate, di cui una bella e sul pezzo.
COCA-COLA COME DIGESTIVO E BIRRA COME SONNIFERO!

ELISA 9,5

Seconda partita giocata per intero consecutivamente e poi, nel periodo non collegato, anche le lunghe peregrinate per New York l’hanno tenuto bene in palla. Si piazza lì in difesa rispolverando qualche movimento difensivo da baskettara e usufruendo dei gomiti in modo legale, seppur ai limiti del regolamento. Poi, la soddisfazione più grande: quando tutte (Laura in primis) diceva di buttare la palla lontano, lei si è messa e con lucidità l’ha passata bene e più di una volta a Ida. L’EMOZIONE NON HA VOCE.

CLARA 9-

Si, vogliamo fare i pignoli…mentalità! Peccato per aver perso quella marcatura sul calcio d’angolo che è costato il provvisorio 3-1. Per il resto solida e solita attenzione e tanta lotta per la nostra ligure scampata da non molto dai suoi solidi acciacchi e malanni che tornano abbastanza frequentemente. Ogni pausa è una giusta e fondamentale occasione per respirare e recuperare dalle avversarie che la picchiano e che le lasciano i segni ricordandole che, dopo tutto, ha delle ossa. IL PASSAGGIO PER IL RITORNO CE L’HO, POSSO PENSARE A GIOCARE.

LAURA 10

Quella che diceva al Mister di non avere troppe aspettative, alla fine si è ricreduta e si è anche lasciata andare a dei complimenti alle altre…si, anche ad Elisa, fidiamoci. Per il resto disegna calcio come al suo solito, litigando per una parte con le pozzanghere e un pallone che non la soddisfa. Pizzica, amorevolmente e come al suo solito la malcapitata Ida, ma il dialogo tra le due funziona che una bellezza e i quattro goal sono capolavori. Capitana vincente e di un’altra categoria. COME UN PITTORE!

IDA 10

Cambia carrozza, e in meglio (passando da Stefano a Lorenzo) e si avventura oltre i confini della UNINT dai famosi Giardinetti. In campo è la solita e implacabile pivot che si prende la difesa avversaria contro per dare gloria a Laura che nemmeno ringrazia. Il goal di tacco, quello dell’1-0 finisce direttamente sul manuale del calcio, alla voce genio/sregolatezza. Per il resto generoso aiuto nell’aiutare il possesso delle altre e peccato per qualche goal sbagliato. PIEDE CALDO/FREDDO.

PANCHINA 1000

Si, stavolta nemmeno 100 basta per descrivere la nostra incredibile panchina che tutto fa e ogni cosa controlla. Passiamo dalla nostra Giusy e Francesca che ricordano le avversarie e lancia sguardi di fuoco alle avversarie perché già piove, quindi non è giornata; poi, l’agente 007 Francesca che ricorda numeri e faccia e poi…Mister, te lo avevo già detto: Chiara, non Giorgia! Poi Alice, la Tata che non ti aspetti. Una Mary Poppins senza ombrello, ma con impermeabile che asciuga il viso alla bimba Rebecca. Infine, Lorenzo, Dario ed Elena, vicini alla squadra in qualunque modo possibile, anche solo con la presenza. IMPRESCINDIBILI.

Federico 10

Il primo merito è quello di portare il Mister al campo dandogli uno strappo fondamentale dato che l’EUR sembrava la laguna di Venezia. Poi compila le distinte, le ultime della stagione e affianca le ragazze nel supporto ad allenatore e giocatrici. Tutto il casino di un onesto sabato mattina è valso la pena, assiste per la prima volta ad una vittoria della femminile dopo l’esilio amoroso in Salvador. ORGOGLIO DI ZIO.

Mister s.v.

Lui che ha spinto il comitato universitario della città di Roma perché sognava di vincere l’Europa League fin da luglio. Un po’ perché il Mister venderebbe anche la famiglia pur di vincere, un altro po’ perché non vedeva l’ora di addentare col dente avvelenato le critiche e le teorie di chi definiva pazzo e insensato il progetto di una squadra femminile. Porta a casa una coppa e piazza per la terza volta su tre una squadra dell’UNINT sul podio. L’ULTIMA PAROLA.

Pubblico 5

Sia chiaro, questa è una media tra due voti. Il 10 di chi sportivamente e con partecipazione alla causa è stato affianco alla squadra e alle ragazze sempre e anche in finale (e non solo in finale); lo 0 di chi invece è stato in silenzio, non ha fatto complimenti…forse perché sorpreso dal risultato, dall’esito o dalle prestazioni di qualcuno. Sarà mica un po’ di invidia perché a portare un primo posto sono state proprio loro? Alla boss morale e spirituale di squadra ampia sentenza.

Vanni Nicolì