Vicino all’orizzonte

Buongiorno lettori, come state?

Oggi voglio parlarvi di una storia che mi ha emozionato tantissimo e che, nonostante siano passati anni, occupa ancora un grande spazio nel mio cuore. Vi sto parlando di Vicino all’orizzonte, il romanzo autobiografico di Jessica Koch, da cui è stato anche un film che è uscito nel 2019.

TRAMA

Una sera di ottobre Jessica conosce Danny, un ragazzo di vent’anni per metà tedesco e per metà americano, che la ipnotizza con i suoi occhi azzurri intensi e i suoi modi di fare affascinanti. Jessica ha solo diciassette anni, ha appena finito la scuola e ha davanti a sé un futuro pieno di possibilità. Danny invece lavora e vive da solo già da tempo, e per qualche motivo che Jessica non riesce a comprendere tiene gli altri lontano da sé e non vuole farsi coinvolgere in una relazione. Quando diventa chiaro per entrambi che è ormai impossibile sottrarsi all’amore, la corazza di Danny si infrange e rivela una verità così dolorosa da sconvolgere tutte le certezze della vita. A quel punto Jessica si troverà di fronte alla decisione più difficile: rinunciare a quell’amore appena sbocciato che rischia già di sfiorire o combattere per ogni inebriante secondo di felicità?

RECENSIONE

Vicino all’orizzonte è una storia vera, straziante ed emozionante. Più scopri i dettagli delle vite dei due protagonisti e più ti affezioni, non si può fare a meno di non volergli bene, di non sperare ed emozionarsi insieme a loro.

Devo dire che sono particolarmente sensibile a questo tipo di storie, non a caso i miei film preferiti sono Moulin Rouge e The Last Song, trattandosi poi di una storia vera è stato tutto ancora più coinvolgente.

Gli attori protagonisti del film, Jannik Schümann e Luna Wedler, hanno saputo interpretare molto bene i personaggi, mostrando tutte le varie sfumature dei loro caratteri e sapendo emozionare lo spettatore. Purtroppo però la pellicola è ben lontana dall’essere all’altezza della storia vera raccontata nel libro. Ci sono troppi buchi di trama e salti temporali troppo lunghi, che confondono lo spettatore sugli avvenimenti, portandolo spesso a farsi delle domande su quello che succede perché mancano degli elementi fondamentali per la comprensione complessiva della storia.

La storia di Vicino all’orizzonte non è per niente facile da raccontare, è piena di sofferenza e di dolore, di momenti traumatici, che nel film sono stati attenuati troppo o addirittura eliminati, probabilmente perché considerati troppo forti da vedere in un film.

Se vi piacciono questo tipo di storie, non potete perdervi Vicino all’orizzonte, soprattutto il libro, però preparatevi una bella scorta di fazzoletti che vi serviranno sicuramente!

Ci sentiamo presto con la prossima receustione!

Chiara Citarrella