Super Mario Bros

Trama:

Un idraulico di nome Mario viaggia attraverso un labirinto sotterraneo con suo fratello Luigi per salvare un regno minacciato.

Durante il tentativo di riparare una tubatura sotterranea, i due fratelli idraulici Mario e Luigi vengono magicamente catapultati in un universo straordinario, attraverso un misterioso condotto e finiranno per rimanere divisi.

Ritrovatosi nel nuovo mondo, Mario intraprenderà un’avventura alla ricerca di Luigi, ma non sarà da solo. A dargli sostegno saranno infatti Toad, un abitante del Regno dei Funghi, e la Principessa Peach, una guerriera che sa combattere ma anche elargire saggi consigli. Mentre sta per arrivare il cattivo Bowser, atteso da Peach e da tutto il Regno, Mario dovrà imparare a destreggiarsi nell’universo fatato e non potrà evitare di unirsi alla resistenza contro Bowser, magari trovando altri alleati lungo la strada.

Recensione:

Avete mai sentito l’espressione healing your inner-child? Non esiste una precisa traduzione italiano ma in soldoni significa permettere a te stesso di godere di cose che sono considerati da bambini perché il tuo “bambino interiore” lo necessita per migliorare la propria salute mentale e per un piacere personale. Ecco Super Mario Bros per me è stato questo. Una boccata d’aria fresca e un ritorno al passato.

Se avete mai giocato ad uno dei capitoli della saga, che fosse sul vecchio gameboy o sul nintendo DS non potete perdervi questo film. La storia non è nulla di nuovo nel panorama cinematografico: due abili professionisti delle tubature, Mario e Luigi, originari di Brooklyn, si ritrovano improvvisamente trasportati in un regno incantato. Qui, Luigi viene catturato dal perfido Bowser, che aspira a conquistare i regni confinanti e a sposare la principessa Peach. Mario, deciso a salvare il suo adorato fratello, si troverà al centro di un’enorme battaglia.

La storia ricorda maggiormente il gioco di Mario Odyssey, Bowser alla fine infatti compare nello stesso abito bianco da sposo e l’idea alla base è molto simile all’ultimo capitolo della saga della Nintendo. Ci sono tutti i personaggi principali dei videogiochi compresi: Toad, Donkey Kong e Lumalee. Quest’ultimo offre probabilmente i momenti più divertenti e simpatici. Le sue parti vi faranno sicuramente molto ridere. Così come vedere Toad l’avventuriero essere sempre pronto ad aiutare i propri amici.

Se la trama non è il punto forte di questo film lo è sicuramente il reparto tecnico con una grafica piacevole e super colorata. Gli easter egg presenti sono innumerevoli: partendo dai livelli in 2D, un chiaro richiamo ai primi giochi dove tutti i mondi erano in due dimensioni fino alla corsa con i kart sulla pista arcobaleno (la peggior esistente in mario kart siamo d’accordo vero?).

Una delle novità di questo film rispetto ai giochi è stata l’ambientazione iniziale che richiama alle origini di Super Mario dove i fratelli Mario e Luigi sono dei semplici idraulici in una versione coloratissima della città di New York. Mario vuole proteggere e fare carriera insieme al fratello, ha delle aspirazioni che all’inizio del film non sembrano in alcun modo riuscire a raggiungere.

Quando si ritrovano nel mondo dei videogiochi un’altra grande differenza è la principessa Peach. Se nei giochi il suo unico scopo era quello di “farsi rapire” ed essere la principessa senza una personalità il film cambia tutto ciò creando un personaggio con una storia, un background e una voglia di proteggere i suoi sudditi dal malvagio Bowser. Ha un carattere, è molto determinata e capace.

Un aspetto veramente positivo in questo film sono sia le voci Claudio Santamaria e Emiliano Coltorti nel ruolo rispettivamente di Mario e Luigi e quello di Valentina Favazza nel ruolo della Principessa Peach. Con il materiale che avevano hanno fatto davvero uno splendido lavoro.

Il finale poi fa presuppore ad un sequel, un sequel con forse il personaggio più amato non solo dai fan ma anche da chi magari non mastica particolarmente il franchise della saga: Yoshi. La sua mancanza si era sentita per il tutto il film ma il saper che il prossimo sarà tutto incentrato su di lui probabilmente ha ridato speranza (e voglia di applaudire) a chi come me il film lo ha visto al cinema e mai si sarebbe aspettato questa scena post-credit (i migliori film della Marvel dovrebbero solo imparare…).

Alla prossima receustione,

Golotta Marta