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La rassegna stampa internazionale dell’UNINT sul COVID-19

Secondo il bollettino diffuso dal dipartimento del Ministero della Salute, il Portogallo conta al 24 maggio 30.623 casi complessivi di Covid-19 e 17.549 guariti. Pur avendo rallentato i propri ritmi la pandemia non sembra aver arrestato la sua corsa. In questo momento risulta essere fondamenta-le imparare a convivere con il virus e gli scienziati di tutto il mondo si stanno adoperando affinché sia possibile poterlo conoscere al meglio. Proprio a questo proposito la ricercatrice portoghese Sa-lomé Pinho, responsabile del gruppo di ricerca dell’istituto i3S (Instituto de Investigação e Ino-vação do Porto) sta coordinando degli studi che permetteranno di sviluppare un rapido metodo in grado di far comprendere, al momento della diagnosi, come si evolverà l’infezione in ciascun paziente. La Dottoressa Pinho afferma infatti che l’obiettivo dello studio è proprio quello di identificare un marcatore che permetta, attraverso delle semplici analisi del sangue, una prognosi precoce sull’evoluzione del Covid-19 in modo tale da consentire ai medici di adottare le misure necessarie per il paziente prima che sia troppo tardi. La ricerca si svolge su un campione di 100 contagiati da esaminare in due precisi momenti, il 7° e il 14° giorno di infezione.

Accanto all’impegno di medici e ricercatori si pone quello della comunità che, proprio in questa prima fase di allentamento delle misure restrittive, è chiamata a svolgere un ruolo molto impor-tante. Sono infatti molte le abitudini di vita che dovranno cambiare, a partire dall’ormai indispensabile mascherina fino ad arrivare alle nuove norme comportamentali da adottare e che impongo-no l’adozione di una nuova etichetta, anche a tavola. Per questa ragione, in linea con le direttive emanate dal dipartimento del Ministero della Salute, l’Associazione albergatori e ristoratori portoghesi ha redatto una guida al fine di accompagnare i clienti durante l’apprendimento delle disposizioni vigenti. Nei ristoranti, ad esempio, le tovaglie monouso saranno preferite alle classiche in tessuto così da poter essere gettate dopo l’utilizzo e non sarà possibile porre sui tavoli fiori, candele o altri elementi decorativi. Per i cittadini portoghesi sarà inoltre difficile non poter più condividere tra commensali i classici vassoi da portata, ciascuno dovrà infatti avere il proprio piatto che dovrà essere collocato sulla tavola solo all’arrivo degli ospiti. Anche i menù dovranno essere usa e getta o, in alternativa, è possibile ricorrere a lavagnette da esporre o software che dia-no la possibilità di visionare online la scelta che ogni ristorante offre. Anche per il pagamento è consigliabile favorire l’utilizzo di carte di credito o bancomat, al fine di evitare il contatto con il denaro contante, potenziale veicolo di trasmissione del virus. Restano indispensabili il distanzia-mento sociale di due metri tra ciascun cliente (eccezion fatta per le persone appartenenti allo stesso nucleo familiare), l’utilizzo di guanti e mascherina per chi effettua il servizio al tavolo e l’igienizzazione delle mani, sia all’arrivo sia prima di lasciare il ristorante.

Alessia Santella

In Australia la situazione continua ad essere stabile e si riconferma uno dei paesi meno colpiti al mondo con poco più di 7100 casi e 102 morti in totale. Stanno gradualmente riprendendo le attività sportive e il campionato di rugby e il primo ministro Scott Morrison ha definito ciò “un segno di ritorno alla normalità”; si torna a scuola nel Nuovo Galles del Sud, Queensland, Tasmania, Victoria e nello Stato della Capitale Australiana. Il primo ufficiale medico Greg Hunt ritiene poco probabile un’altra chiusura totale nel caso di un’ondata di ritorno. Verranno invece create delle aree specifiche di contenimento laddove sorgano nuovi casi. La Cina ha approvato la richiesta australiana di indagine sull’origine del Covid-19, definendola però “uno scherzo”. Infatti, si continuano a incrinare i rapporti con la Cina, che ha imposto una tassa sull’orzo per i prossimi cinque anni, impedendo gran parte delle esportazioni.
La Repubblica d’Irlanda è tra i paesi che stanno offrendo le soluzioni più innovative per l’impatto da Covid-19. È infatti emblematico il caso della grande impresa Comblift, che è passata dalla produzione di carrelli elevatori al Combi-Ventilate: un apparecchio che consente la stessa ventilazione per due pazienti. Interessante anche l’iniziativa della Pamper the Camper, azienda che noleggia tende da campeggio, che dopo l’annullamento dei festival estivi, ha reso disponibile il servizio come spazio extra per tutta la famiglia. Inoltre, anche il settore del turismo non si ferma. Se i programmi estivi, che vedevano molti adolescenti italiani in viaggio per l’Irlanda sono stati bloccati, la scuola Travelling Languages è pronta per un viaggio differente, tutto digitale, ospitando gli studenti online.

Nel Regno Unito il primo ministro Boris Johnson ha di recente annunciato il lancio di un sistema di tracciabilità dei contagi da Covid-19 entro il primo giugno. L’app è in fase di sperimentazione sull’Isola di Wight, dove il parlamentare locale afferma che il sistema sarà molto accurato. Si pro-spetta, dunque, un graduale ritorno alla normalità; tuttavia, sono in molti a pensare che il lock-down abbia fatto più morti di quanti ne abbia fatti il virus.

In Nuova Zelanda, la premier Jacinda Ardern ha annunciato un ulteriore allentamento delle misure restrittive. Da venerdì saranno concessi assembramenti fino a un numero complessivo di 100 persone, ma con la dovuta cautela. Le imprese ricettive dovranno continuare a garantire il distanziamento sociale e lo stesso vale per i locali, dove non è consentito l’accesso alle piste da ballo. Il governo ha stanziato vari sussidi per i disoccupati o coloro che hanno perso il lavoro a causa del Covid-19. I provvedimenti, però, sono stati criticati poiché sottolineano la disparità tra le due categorie: chi ha perso il lavoro a causa dell’epidemia e quindi avente diritto a mantenere uno standard di vita commisurato a prima e chi era già disoccupato che vedrà aiuti meno consistenti.
In Canada, il premier Justin Trudeau ha convocato per la prima volta i direttori delle sei banche più grandi del paese. Hanno discusso insieme lo stato dell’economia canadese e gli sforzi fatti per sostenere l’economia del paese, cercando di individuare le esigenze più frequenti dei clienti bancari e le misure pertinenti provincia per provincia. Nel frattempo, si procede, anche qui, a una riapertura graduale.

Lucia Capriglione, Claudia Cesetti, Oriana D’Agostino, Diana Fagiolo, Laura Forcella, Stefano Mazzagatti, Emanuele Spina

Le ultime notizie che arrivano dalla Germania testimoniano come il Paese abbia saputo gestire con successo l’emergenza Covid-19 in questi mesi. Nell’ultima settimana si registra infatti una media discendente di circa 500 nuovi casi al giorno, con soli 431 nuovi casi nella giornata di domenica 24 maggio. La maggior parte di questi casi è stata registrata in Länder già pesantemente colpiti dalla pandemia, come la Baviera, il Baden-Württemberg e il Nordrhein-Westfalen. Ciononostante, nel nord-est del Paese la situazione è più rilassata: nelle ultime ore non si è registrato quasi nessun nuovo caso nel Mecklenburg-Vorpommern, in Sachsen-Anhalt e in molte zone del Brandeburgo. Inoltre, l’Istituto Robert Koch ha reso noto che il fattore R è al momento stabile a R=0.94, sorprendentemente più in alto rispetto a quello dell’Italia.
Nonostante i successi riportati dalla Germania nella lotta al virus, questa settimana si sono verificati anche alcuni incidenti: nell’Hessen circa 107 persone sono risultate positive al virus dopo aver preso parte a una celebrazione religiosa in una chiesa battista di Francoforte sul Meno, due settimane fa. Allo stesso modo, nel Niedersachsen un ristorante ha tenuto una festa privata senza rispettare le norme di sicurezza: 18 persone, tra cui il proprietario dell’attività, sono risultate positive al Covid-19. Tutti i partecipanti alla festa e le persone che hanno avuto contatti con loro sono stati posti in quarantena obbligatoria dalle autorità. In tutto si tratta di circa 70 persone.
Nel weekend in diverse città sono proseguite le proteste contro le restrizioni anti-Covid, di cui vi avevamo già parlato nelle rassegne precedenti. Le proteste si sono svolte in maniera generalmente pacifica e in molti casi il numero dei partecipanti era inferiore alle previsioni. Tuttavia, a Berlino la Polizia ha dovuto mettere fine alla manifestazione anticipatamente, a causa dell’elevato numero di partecipanti (ne erano ammessi solo 50) e alcuni di loro, tra cui Attila Hildmann, personaggio della tv tedesca, sono stati arrestati. Inoltre, la Polizia ha riferito che ad Amburgo i manifestanti non indossavano protezioni.
Nonostante l’elevato numero di manifestazioni, va ricordato che in Germania le restrizioni non sono mai state troppo severe: a Berlino non è mai entrato in vigore alcun obbligo di portare la mascherina, se non nei luoghi chiusi, è permesso circolare senza dover rendere conto alle autorità e incontrare chiunque (senza arrivare a creare assembramenti, ovviamente). Inoltre, queste restrizioni sono attualmente in via di allentamento: il presidente del governo della Turingia, Bodo Ra-melow, ha addirittura annunciato che a partire dal 6 giugno intende abolirle. Ovviamente la sua dichiarazione ha scatenato diverse critiche (tra le norme che verranno abolite ci sono l’obbligo di indossare le mascherine e quello di mantenere le distanze interpersonali) ma c’è anche chi vorrebbe imitarlo: la Sassonia già si dichiara pronta a seguire le orme della Turingia.
Intanto Heiko Maas, il ministro degli esteri tedesco, sta lavorando alla riapertura delle frontiere per permettere ai cittadini tedeschi di trascorrere le vacanze estive all’estero. Naturalmente, tra i Paesi interessati dalle trattative c’è anche l’Italia, meta molto amata dai turisti tedeschi.

In Austria, l’emergenza Covid-19 è rientrata quasi del tutto. Nel corso dell’ultima settimana in-fatti è stata registrata una media di circa 38 nuovi casi al giorno e pochissimi decessi.
L’Austria ha inoltre partecipato alle trattative per permettere ai vacanzieri tedeschi diretti in Italia di transitare all’interno del suo territorio, ma le modalità con cui potrà avvenire questo transito devono ancora essere chiarite. ORF riporta che ai viaggiatori non sarà permessa alcuna sosta all’interno del territorio austriaco, nemmeno per fare benzina nelle stazioni di servizio.
A partire dal 15 giugno l’Austria riaprirà le frontiere anche a Svizzera e Liechtenstein, Paesi considerati modello della gestione della lotta al virus, mentre ulteriori comunicazioni circa la riapertura delle frontiere con Repubblica Ceca, Slovacchia e Ungheria arriveranno nei prossimi giorni. Rimarranno invece chiusi, almeno per il momento, i confini tra Austria e Italia e tra Austria e Slovenia, tra mille polemiche. Nei giorni scorsi infatti il Cancelliere Sebastian Kurz aveva twittato “Non apriremo i nostri confini ai Paesi che non hanno ancora il controllo della situazione.”
A questa affermazione le autorità italiane hanno risposto facendo notare che attualmente la situazione italiana è molto simile a quella austriaca e che alla luce di questi fatti la decisione di Kurz appare esagerata e ingiustificata.

Francesca Della Giulia

Quest’anno, l’atmosfera dell’Eid al-Fiṭr (festa dell’interruzione del digiuno) è stata diversa dal solito a causa delle restrizioni obbligatorie di confinamento e di coprifuoco dovute alla diffusione del Coronavirus. Analogamente al resto del mese di Ramadan, anche questa festività è trascorsa senza la possibilità di pregare nelle moschee e senza festeggiare l’iftar con tavolate per strada o feste in famiglia.

In Egitto, i cittadini hanno richiesto di poter acquistare presso i mercati quanto necessario per i festeggiamenti: da torte, biscotti, dolci ed altro fino a vestiti per bambini, regali e giochi.
Nel clima di solidarietà ispirato dal mese sacro, sono state numerose le iniziative di patrocinio a favore delle donne, anche in collaborazione con volti noti del mondo dello spettacolo come Salma Hayek Pinault. L’attrice di origini libanesi ha lanciato la campagna #StandWithWomen contro l’aumento della violenza sulle donne durante il lockdown. In un video pubblicato sul suo account Instagram, Salma Hayek ha affermato «restiamo nelle nostre case per proteggerci dalla pandemia Covid-19, ma se fosse la casa stessa a essere un pericolo?» e aggiunge «è estremamente importante prendere posizione nella lotta alla violenza di genere… potremmo davvero fare la differenza se unissimo le voci gridando “no”».

A proposito delle iniziative a tutela della salute dei cittadini, vale la pena menzionare una nuova app lanciata dal governo del Regno di Giordania, in aggiunta alla linea telefonica di assistenza già esistente, nata per segnalare eventuali casi sospetti di contagio. C-Radar (Coronavirus Radar), questo il nome dell’applicazione, è scaricabile dagli utenti gratuitamente su Google Play e sull’Apple Store. Il Ministero della Salute ha spiegato che sarà possibile specificare il tipo di assembramento, il numero di persone, i casi di infrazione e/o la rottura del coprifuoco. L’utente che invia la segnalazione dovrà registrarsi riportando nome completo, numero di telefono, note e segnalazione; la stessa sarà valutata dalle autorità competenti in seguito. «L’obiettivo è quello di segnalare qualsiasi assembramento o nuovo caso sospetto, in modo tale da delimitarli», ha chiarito il Ministero.

In cima alle priorità dei governi arabi vi è anche il diritto allo studio; in particolare, il Ministro dell’Istruzione e dell’Istruzione Superiore libanese Tarek Majzoub ha annunciato che «gli esami previsti per le scuole pubbliche secondarie saranno annullati e il completamento dell’anno scola-stico avverrà a distanza» così come ha affermato che «l’apertura delle scuole e dei centri specializzati per persone con bisogni speciali coinciderà con quella di tutte le altre scuole». Il Ministro ha concluso: «salvaguardare la vita delle persone è una priorità: compenseremo ciò che abbiamo perso in questi mesi durante il prossimo anno scolastico».

Valentina Baldo, Roberta Elia, Maria Antonietta Reale

FONTI e SITOGRAFIA

Per la lingua PORTOGHESE

https://www.dn.pt/edicao-do-dia/24-mai-2020/um-biomarcador-para-antever-que-doentes-terao-infecao-grave-de-covid-19-12228117.html

https://www.dn.pt/pais/portugal-tem-agora-30-623-casos-e-1316-mortos-de-covid-19-mais-152-infetados-nas-ultimas-24-horas-12232966.html

https://lifestyle.sapo.pt/sabores/noticias-sabores/artigos/num-mundo-com-covid-19-a-etiqueta-a-mesa-e-outra-tudo-o-que-precisa-de-saber-para-se-sentar-a-mesa-no-restaurante

Per la lingua INGLESE

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La stampa.it (2020). “Le vacanze studio ripartono in digitale: “Portiamo l’Irlanda a casa dei nostri studenti-viaggiatori” https://www.lastampa.it/cronaca/2020/05/20/news/le-vacanze-studio-ripartono-in-digitale-portiamo-l-irlanda-a-casa-dei-nostri-studenti-viaggiatori-1.38866772

The Irish advantage.com (2020). “Combilift: From materials handling to saving lives” https://irishadvantage.com/success-stories/combilift-from-materials-handling-to-saving-lives/

The Irish Times (2020). “Reopening Roscommon: ‘There is resilience and you can feel it in the community” https://www.irishtimes.com/news/politics/reopening-roscommon-there-is-resilience-and-you-can-feel-it-in-the-community-1.4261292

The Irish Times (2020).“Covid-19: Taoiseach insists no change from two metre social distancing advice” https://www.irishtimes.com/news/ireland/irish-news/covid-19-taoiseach-insists-no-change-from-two-metre-social-distancing-advice-1.4261086

The Journal.ie (2020). “Covid-19 took our festival trade, so this summer people are using our tents in their back gardens” https://www.thejournal.ie/readme/glamping-coronavirus-5104983-May2020/

NZherald (2020). “Covid 19 coronavirus: Jacinda Ardern – social gathering limit to increase to 100 for churches, funerals” https://www.nzherald.co.nz/nz/news/article.cfm?c_id=1&objectid=12334530

Newsroom (2020). “NZ to move to full Level 2, with gatherings of 100” https://www.newsroom.co.nz/2020/05/25/1201813/nz-to-move-to-full-level-2-with-gatherings-of-100

Scoop (2020). “New payment to support Kiwis through COVID” https://www.scoop.co.nz/stories/PA2005/S00204/new-payment-to-support-kiwis-through-covid.htm

Stuff (2020). “Unemployment payment scheme shows Govt knows benefits insufficient” https://www.stuff.co.nz/business/300020101/unemployment-payment-scheme-shows-govt-knows-benefits-insufficient

Leblanc, D. & Bradshaw, J. (2020). “Trudeau reaches out to bank CEOs for advice on economic recovery”. The Globe and the mail.

Cooper, C. (22/05/2020). “UK’s coronavirus quarantine in force from June 8”. Politico.eu https://www.politico.eu/article/uks-coronavirus-quarantine-in-force-from-june-8/

Hull, J. (23/05/2020). “UK contact-tracing phone app against coronavirus to miss deadline”. Aljazeera. https://www.aljazeera.com/news/2020/05/uk-contact-tracing-phone-app-coronavirus-deadline-200523092917291.html

Morgan, T. (23/05/2020).“Lockdown saved no lives and may have cost them, Nobel Prize winner believes”. The Telegraph. https://www.telegraph.co.uk/news/2020/05/23/lockdown-saved-no-lives-may-have-cost-nobel-prize-winner-believes/

Per la lingua TEDESCA

https://interaktiv.morgenpost.de/corona-virus-karte-infektionen-deutschland-weltweit/

https://www.rki.de/DE/Content/InfAZ/N/Neuartiges_Coronavirus/Situationsberichte/2020-05-24-de.pdf?__blob=publicationFile

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In vielen deutschen Städten sind wieder Kritiker gegen die Corona-Beschränkungen auf die Straße gegangen. Die Proteste verliefen größtenteils friedlich. Fast überall jedoch demonstrierten deutlich weniger Menschen als angemeldet. In Berlin war die Polizei mit rund 1100 Beamten im Einsatz, um Demonstrationen zu begleiten – sie hatte sich auf zahlreiche Proteste gegen die Corona-Einschränkungen sowie auf Gegendemonstrationen eingestellt. Bei einer Protestaktion am Großen Stern waren laut Polizei zahlreiche Anhänger der Reichsbürger- und Gelbwesten-Bewegung dabei. Die Polizei beendete die Veranstaltung vorzeitig, weil sich zu viele Menschen an der Demonstration beteiligten. In Berlin sind derzeit nur bis zu 50 Teilnehmer je Demonstration erlaubt. Auf dem Weg zu einer Kundgebung am Kanzleramt wurde Fernsehkoch Attila Hildmann vorübergehend festgenommen. Ihm würden Verstöße gegen das Versammlungs- und das Infektionsschutzgesetz vorgeworfen, sagte eine Polizeisprecherin. In Hamburg versammelten sich unter anderem mehrere hundert Gegner der Corona-Maßnahmen vor dem Michel. Dort seien mehrere Teilnehmer von der Polizei ermahnt worden, weil sie ohne Mund-Nasen-Schutz unterwegs gewesen seien, sagte eine Sprecherin. Mehrere Kundgebungen waren auch in Stuttgart angemeldet, die Teilnehmerzahlen waren im Vergleich zu den Vorwochen jedoch "recht überschaubar", wie ein Polizeisprecher sagte. Einige Kundgebungen fanden bei strömendem Regen demnach gar nicht statt. #corona #demos #wirvsvirus #tagesschau #news

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https://www.tagesschau.de/multimedia/video/video-706093.html

https://www.hessenschau.de/gesellschaft/corona-infektionen-nach-gottesdienst-steigen-auf-ueber-100-an,infektionen-corona-kirche-100.html

https://www.spiegel.de/panorama/niedersachsen-stellt-corona-lockerungen-nicht-infrage-a-02152433-c873-459d-99d5-53992550b6e8

https://www.dw.com/en/german-covid-19-outbreak-traced-to-restaurant/a-53547360

https://www.mdr.de/thueringen/corona-beschraenkungen-aufheben-ramelow-100.html

https://www.tagesschau.de/inland/corona-thueringen-ramelow-103.html

https://www.zeit.de/wissen/gesundheit/2020-05/coronavirus-newsblog-nachrichten-covid-19-pandemie-live

https://www.ksta.de/panorama/strafanzeige-attila-hildmann-kurzzeitig-in-gewahrsam-genommen-36744820

https://www.auswaertiges-amt.de/de/aussenpolitik/europa/maas-europa-grenzen-tourismus/2342548

https://tirol.orf.at/stories/3050216/

https://www.repubblica.it/politica/2020/05/24/news/fase_2_e_turismo_polemica_sulla_decisione_dell_austria_di_non_apire_i_confini_con_l_italia_di_maio_si_torni_alla_normali-257520390/

Per la lingua ARABA

https://www.annahar.com/article/amp/1190045/وزير-التربية-يعلن-قرارات-بشأن-العام-الدراسي-والامتحانات-أبرز-المواقف

https://iraqakhbar.com/2424175

https://www.al-ayyam.ps/ar_page.php?id=13df85a5y333415845Y13df85a5

https://www.bbc.com/arabic/middleeast-52772329

#QUELLOCHECIUNISCE Giornata mondiale dell’Africa

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THOMAS SANKARA: L’UOMO CHE VOLEVA DAVVERO CAMBIARE L’AFRICA

Thomas Sankara nacque il 21 dicembre 1949 nell’allora colonia francese Alto Volta.

La sua era una famiglia molto numerosa, egli era il terzo di dieci figli. Fin da bambino dimostrò di avere un animo rivoluzionario e anticolonialista, e alla sola età di undici anni compié il suo primo atto di ribellione. Nel 1960 infatti l’Alto Volta ottenne l’indipendenza dalla Francia e quel giorno Sankara guidò gli studenti alto-voltesi contro gli studenti francesi che avevano bruciato la bandiera del neonato Stato. A pagare per questo gesto però non fu il giovane Thomas, bensì suo padre, il quale venne arrestato.

Thomas Sankara a diciassette anni venne arruolato nell’esercito. Nel frattempo, nel Paese, nonostante l’indipendenza ottenuta le cose non migliorarono. Sankara, dopo un breve periodo passato all’estero tornò nell’Alto Volta nel 1974 e subito si ritrovò coinvolto in una guerra contro il Mali, guerra che lui stesso considerò inutile e dannosa poiché fratricida.

Per il suo impegno politico, nel 1982 Sankara ricevette la carica di Primo Ministro. Fin da subito iniziò ad interessarsi del funzionamento delle strutture pubbliche, licenziando tutti gli impiegati che durante l’orario di lavoro non svolgevano la loro mansione come dovuto; per questo motivo cominciò a farsi dei nemici sia all’interno del Paese che al di fuori. Le cose peggiorarono quando si dichiarò apertamente contro i politici corrotti e l’imprenditoria straniera poiché, a suo avviso, non facevano altro che illudere la popolazione creando posti di lavoro temporanei, per essere poi scaricati una volta raggiunto il loro scopo.

Le sue posizioni critiche non piacquero al governo dell’Alto Volta che nel 1983 decise di rimuoverlo dall’incarico e di arrestarlo. La sua detenzione non durò molto tuttavia, poiché venne scarcerato grazie all’ondata di proteste di gruppi studenteschi e progressisti che travolse il Paese.

A questo punto, forte del sostegno popolare, Sankara guidò un colpo di stato che, il 4 agosto del 1983, lo portò al potere. Sankara fondò il Consiglio Nazionale della Rivoluzione che aveva l’obiettivo di salvaguardare gli interessi del popolo, la libertà e lo sviluppo sociale ed economico.

Nel 1984 in occasione del primo anniversario della sua Presidenza decise di cambiare il nome al suo Stato battezzandolo: Burkina Faso ovvero “la terra degli uomini integri”.

Durante il suo mandato Sankara decise di occuparsi di altri temi fondamentali come l’emancipazione femminile, riconoscendo alle donne il diritto di poter partecipare alla vita politica, il divieto alla poligamia e all’infibulazione, la lotta alle malattie e all’analfabetizzazione, la lotta contro il disboscamento e la valorizzazione delle risorse naturali presenti all’interno della nazione.

Il 15 ottobre 1987 il giovane Presidente venne assassinato e al suo posto salì al potere Blaise Compaore. Una volta al governo Compaore abolì la maggior parte delle riforme fatte da Sankara facendo regredire il paese in uno stato di povertà e malessere. Si concluse così, una stagione rivoluzionaria per il Burkina Faso che aveva portato nell’intero continente africano un inatteso vento di libertà.

Giuseppe Giliberto

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La rassegna stampa internazionale dell’UNINT sul COVID-19

La Spagna ha registrato 95 decessi nelle ultime 24 ore, uno degli incrementi giornalieri più bassi da metà marzo. Il numero delle vittime è di 27.888, mentre i nuovi casi sono 518, arrivando ad un totale di 232.555. Quattro le fasi previste per la ripartenza. Madrid e Barcellona, le due città maggiormente colpite dal virus, sono ancora bloccate alla fase “0”.

Come da tradizione durante questo stato di emergenza, il sabato è il giorno riservato alla comparsa di Pedro Sánchez. Il Presidente del Governo si è rivolto nuovamente al popolo spagnolo per annunciare l’intenzione di prolungare lo stato di emergenza fino al 7 di giugno, nella speranza che la curva di contagio faccia un’inversione decisiva.

Si contempla, dunque, l’opzione di uno stato di emergenza asimmetrico, vale a dire applicabile per territorio, potenziando le misure di contenimento del virus nelle regioni ad alto rischio di contagio.

Per poter avanzare tale piano di emergenza al Congresso, Sánchez ha dovuto ottenere il consenso da partiti quali Ciudadanos, ERC, PNV, Compromís, con i quali ha intrattenuto in questi ultimi giorni lunghe trattative. Partido Popular (PP) e Vox, invece, hanno sin da subito manifestato il loro dissenso. Pablo Casado, leader del PP, ha ratificato il rifiuto da parte del suo partito di sostenere il prolungamento dello stato di emergenza: “la salute e le condizioni di lavoro possono essere tutelate con la legislazione attuale, senza abusare dell’eccezionalità costituzionale” ha annunciato sui social.

La decisione di Sánchez è stata influenzata dagli sviluppi in Italia: il Presidente spagnolo non vuole correre il rischio di un eventuale rialzo della curva di contagio, dichiarando che il premier Conte si sia precipitato e che, per la prima volta, non seguirà le sue orme. Del resto, dall’inizio della crisi del coronavirus, la Spagna ha seguito gli sviluppi dell’Italia con una settimana di differenza: la chiusura delle scuole, la dichiarazione dello stato di allarme, la chiusura dell’industria.

Al contrario dell’Italia, che riprenderà il normale svolgimento di tutte le attività entro il 3 giugno, la Spagna non è incline a correre rischi: il Ministero della Salute non intende permettere agli spagnoli di spostarsi tra le province fino a luglio e prevede una tardiva stagione estiva incentrata sul turismo nazionale. Non è prevista una data per la riapertura delle frontiere ed è stata imposta una quarantena di due settimane per chi rientra dall’estero. La Spagna persegue la linea più dura dell’Europa meridionale.

A Cuba, le regioni più colpite dal virus coincidono con quelle caratterizzate da una popolazione anziana, ha dichiarato Juan Carlos Alfonso, vicecapo dell’Oficio Nacional de Estadísricas e Información (ONEI), durante un’apparizione nel programma televisivo Mesa Redonda. Questi dati indicano uno dei principali problemi del Paese: l’invecchiamento della popolazione. Difatti, nel primo trimestre di quest’anno, sull’Isola si sono registrati più decessi che nascite.

Una stima de El País, basata sui dati del sistema sanitario ufficiale, suggerisce che il numero di persone contagiate in Messico è compreso tra 620.000 e 730.000.

Com’è accaduto in quasi tutti i paesi del mondo, la questione della reale entità del Covid-19 ha tormentato il Governo messicano fin dall’inizio della pandemia, anche se sembra essersi maggiormente intensificata negli ultimi giorni. Gli esperti ritengono che si sia osservata una mancanza di trasparenza e l’assenza di alcuni dati che, se resi pubblici, porterebbero ad una maggiore chiarezza per quanto concerne l’amministrazione delle autorità. D’altro canto, il Governo sostiene che il suo modello di monitoraggio epidemiologico sia stato finora impeccabile.

Alessia De Meo, Martina Valeriano

In Francia sebbene l’isolamento sia una condizione piuttosto naturale per i musicisti e, in particolare per i compositori, alcuni di questi hanno raccontato di essere stati messi alla prova da questa crisi sanitaria. Inoltre, affermano che anche la loro professione ne ha fortemente risentito a causa della cancellazione dei concerti. Infatti, il presidente Macron ha annunciato il divieto di concerti e festival fino a metà luglio 2020. Mentre i festival erano già stati annullati sin dall’inizio della quarantena, tour e concerti, ancora in attesa di valutare l’evolversi della situazione, sono stati ufficialmente rimandati.

In Belgio, mentre la nazione si appresta ad iniziare la fase 2 riammettendo a scuola in maniera graduale gli studenti di diverse classi, non mancano le polemiche, questa volta sollevate dagli eroi della crisi sanitaria, ovvero il personale ospedaliero. Lo scorso sabato, gli infermieri dell’ospedale Saint-Pierre di Bruxelles hanno accolto il primo ministro Sophie Wilmès voltandole le spalle al passaggio. Un gesto simbolico con l’intenzione dichiarata di condannare il comportamento dei politici belgi incuranti delle richieste di aiuto. Non dimentichiamo che prima che scoppiasse l’emergenza mondiale, proprio la Wilmès all’epoca Ministro del Bilancio, aveva imposto dei tagli al budget destinato alla sanità limitando in questo modo le risorse a disposizione.

In Svizzera “le cifre sono incoraggianti” sostiene il presidente Alain Berset, spalleggiato dal medico Daniel Koch che ha annunciato la fine della prima ondata. La curva dei contagi si sta abbassando, infatti non sono stati registrati ricoveri dallo scorso lunedì. Il Paese continua la sua graduale riapertura: riaprono le chiese e riprendono tutte le celebrazioni religiose, e dall’8 giugno saranno permessi assembramenti di più di cinque persone. Nel frattempo, per incoraggiare l’uso della bicicletta, il governo ha deciso di permettere ai bambini fino ai 12 anni di pedalare sui marciapiedi, qualora non sia presente la pista ciclabile.

In Africa la pandemia di Covid19 reintroduce in chiave contemporanea il tradizionale concetto di maschera africana. Oltre alle più comuni mascherine chirurgiche utilizzate come prevenzione contro la diffusione del virus, si stanno infatti moltiplicando le versioni personalizzate. Dalle più gioiose, realizzate con i motivi e i colori sgargianti dei tessuti etnici tradizionali, a quelle “impegnate” che riportano messaggi di sensibilizzazione su sfondo bianco. Senza dimenticare quelle con funzione pubblicitaria, realizzate con stampe di grandi e piccoli marchi o ancora quelle che rendono omaggio a personaggi celebri di diverse confraternite musulmane. Ed ecco che la mascherina, in occidente ormai emblema di spersonalizzazione e mancanza di libertà, sta acquisendo invece funzione di espressione individuale, in una società basata sul concetto di comunità come quella africana.

In Canada si ritorna progressivamente alla libertà, in concomitanza con l’arrivo della bella stagione. Gli spostamenti tra regioni, se non necessari, sono sempre sconsigliati, ma sono permesse invece visite ad amici e parenti all’interno della propria regione. In Québec le istruzioni sulle attività permesse o vietate sono molto dettagliate e con esempi anche illustrati, così da evitare un’interpretazione personale e guidare al meglio il cittadino. A partire da venerdì 22 maggio sarà possibile incontrarsi tra un massimo di dieci amici o parenti, ad esempio per fare un barbecue, rispettando una distanza di due metri tra familiari; mentre dal 1° giugno sarà possibile anche recarsi da estetisti, parrucchieri e altri esperti della cura della persona mantenendo le precauzioni. Rimangono ancora chiusi per ora ristoranti, palestre, piscine, teatri e cinema.

Emanuela Batir, Carolina Benucci, Lara Bruno, Flavia Lucarelli D’Ortenzi, Elisabetta Leonardi, Giulia Marinucci, Ngwikem Manfo Solange, Sibilla Parlato, Diana Sandulli, Eleonora Valente, Elen’Alba Vitiello

Il 21 maggio il sindaco di Mosca Sergej Sobyanin ha annunciato la possibilità di avviare la prima fase per mitigare le restrizioni introdotte a causa del coronavirus e continuare la graduale “apertura” dell’economia urbana. Come sottolineato da Sobyanin, ciò è conseguente a una diminuzione del numero di casi rilevati di COVID-19. Nel suo blog, ha parlato della firma di un decreto volto a regolamentare questa seconda fase; secondo lui, per la prima volta dall’inizio della pandemia, iniziano a giungere le prime notizie positive: “C’è speranza per una fine prossima alla pandemia, e non voglio che questa prospettiva sia solo un’illusione. A tal fine, dobbiamo continuare a mantenere la massima responsabilità per il rispetto delle restrizioni e dei requisiti stabiliti e ne sono sicuro, avremo l’opportunità di fare i prossimi passi verso una vita normale”, queste sono le sue parole.

Allo stesso tempo, il primo cittadino ha invitato l’organizzazione a lasciare la maggior parte dei dipendenti in modalità di lavoro agile. Si noti inoltre, che dal 12 maggio nella capitale, è diventato obbligatorio indossare maschere e guanti sul lavoro, nelle strutture commerciali, nonché sui trasporti pubblici e nei taxi. La multa prevista per violazione di tale misura ammonta a 5 mila rubli (65 euro).

Nella stessa giornata, il presidente russo Vladimir Putin ha ringraziato studenti e insegnanti, esprimendo loro sostegno in questo momento difficile, per l’impegno profuso in queste settimane nella didattica a distanza, un metodo rivelatosi particolarmente utile ed efficace. “Ritengo che questa esperienza sarà necessaria in futuro. Oggi più che mai dobbiamo apprendere nuove soluzioni pratiche di vita” afferma Putin, che, però, non ha mai pensato di abbandonare l’istruzione scolastica a favore della didattica on-line. “Tutte le dicerie riguardo una sostituzione completa della didattica online, facendo così chiudere le scuole e università “tradizionali” sono soltanto provocazioni”, continua il capo di stato affermando che “La scuola non ha soltanto il compito di insegnare, ma anche quello di educare e formare le persone che un domani staranno ai vertici della nostra società”. Si può affermare quindi che la didattica a distanza stia solo portando a termine un lavoro già iniziato in passato. Ora la cosa più importante è non perdere quegli studenti che si impegnavano con entusiasmo. Una valutazione obiettiva verrà data l’anno prossimo e, se gli studenti presenteranno lacune, verrà concesso tempo per ripetere e riguardare il materiale scolastico. Ciononostante, gli esami di maturità avranno inizio il 29 giugno. Giovedì 21 maggio il ministro della sanità russo Mikhail Murashko ha annunciato che sono stati erogati con successo fondi supplementari a tutti gli operatori sanitari: “Effettivamente, entro il 15 maggio, tutti i fondi aggiuntivi sono stati pagati. Abbiamo istituito un mezzo speciale per assicurare la corretta erogazione dei fondi. Si tratta di una piattaforma on-line che consente a un operatore sanitario di contattare e ricevere chiarimenti attraverso il sito web dei servizi statali per verificare se questi pagamenti gli sono dovuti o meno”, ha detto in un’intervista sul canale televisivo Rossiya 1. I supplementi dovrebbero essere ricevuti da medici (80 mila rubli circa 1020 euro), personale paramedico (50 mila rubli circa 636 euro), personale medico junior (25 mila rubli circa 318 euro) e anche specialisti di ambulanza: medici (50 mila rubli) paramedici, infermieri e driver (25 mila rubli). Tuttavia, il 19 maggio Putin ha criticato il governo per la scarsa prontezza nell’emissione dei fondi supplementari ai medici.

Clarissa Giacomini, Angela Doria, Paola D’Onofrio

Dopo che, in svariate occasioni, il segretario di Stato americano, Mike Pompeo, ha accusato Pechino di aver rifiutato di fornire i primi campioni di Covid-19 prelevati dai pazienti contagiati, nonché di aver distrutto gli stessi campioni in un secondo momento, la risposta della Cina non si è fatta attendere. Venerdì 15 maggio la Cina ha infatti confermato di aver dato l’ordine a tutti i laboratori non autorizzati di disfarsi dei campioni di Covid già durante le prime settimane dell’epidemia. Tutto questo per ragioni di sicurezza sanitaria nazionale. Liu Dengfeng, funzionario della National Health Commission, ha poi chiarito la posizione cinese sottolineando che fin dall’inizio della pandemia l’agente patogeno era stato classificato di “Classe 2” (altamente patogeno) e che le autorità avevano così deciso di imporre misure di sicurezza come la distruzione dei campioni usati nei laboratori non autorizzati. Liu Dengfeng ha poi aggiunto che solo alcuni laboratori con particolari requisiti sono autorizzati a detenere campioni altamente patogeni e che operazioni per la gestione di campioni di questo tipo sono sempre state in conformità con gli standard sanitari cinesi.

Intanto i ricercatori di due università cinesi, la Fudan University e la Jiao Tong University, hanno riportato dei risultati promettenti sulle sperimentazioni in vista di un vaccino anti-Covid. Le ricerche sono state condotte su topi, ed è stato osservato che gli anticorpi necessari per combattere il virus venivano prodotti rapidamente nei loro organismi.

Cai Yujia, ricercatore presso lo Shanghai Centre for Systems Biomedicine della Jiao Tong University, ha dichiarato che una volta trovato un partner commerciale per sviluppare il vaccino, il loro team avrebbe avuto bisogno di 3-4 mesi di studio preclinico prima di poterlo testare sugli umani. Cai ha aggiunto: “Abbiamo già avviato i contatti con diverse case farmaceutiche per poter continuare a lavorare su questo vaccino”.

Secondo l’epidemiologa Maria Van Kerkhove, responsabile tecnico per il coronavirus dell’Organizzazione mondiale della sanità, al momento ci sono in tutto il mondo 120 laboratori candidati ed impegnati in questa sfida contro il tempo.

Nel frattempo, sono state sviluppate da laboratori e centri di ricerca cinesi altre 4 tipologie diverse di vaccino, già in fase di sperimentazione su persone contagiate.

Mattia Del Vecchio

FONTI e SITOGRAFIA

Per la lingua SPAGNOLA

https://www.elmundo.es/espana/2020/05/16/5ebfd22ffc6c83c8318b45d8.html

https://elpais.com/espana/2020-05-20/sanchez-no-quiere-asumir-el-riesgo-de-italia-en-la-desescalada.html

https://diariodecuba.com/cuba/1589841439_20279.html

https://diariodecuba.com/cuba/1589845733_20283.html

https://elpais.com/sociedad/2020-05-18/a-la-caza-de-la-covid-19-en-los-barrios-mas-pobres-de-la-ciudad-de-buenos-aires.html

https://elpais.com/sociedad/2020-05-08/la-magnitud-de-la-epidemia-en-mexico.html

https://elpais.com/internacional/2020-04-02/mexico-vive-su-mes-mas-violento-pese-a-la-pandemia.html

Per la lingua FRANCESE

https://www.journaldequebec.com/2020/05/20/voici-les-soins-de-sante-et-corporels-qui-rouvriront-1

https://www.jeuneafrique.com/945328/societe/tribune-avec-le-coronavirus-le-masque-africain-fait-sa-revolution/

https://www.letemps.ch/suisse/fin-crise-sanitaire-vue

https://www.24heures.ch/les-4-indicateurs-que-vous-devez-absolument-surveiller-818016620537

https://www.lematin.ch/suisse/celebrations-religieuses-pourront-reprendre-28-mai/story/13106798

https://www.lematin.ch/suisse/enfants-jusqu-12-ans-rouleront-velo-trottoir/story/28075433

https://www.dhnet.be/actu/belgique/bilan-positif-pour-la-reprise-scolaire-la-phase-2-sera-enclenchee-ce-lundi-25-mai-voici-ce-qu-elle-prevoit-5ec564e3d8ad581c540aabc0

https://www.ln24.be/2020-05-16/les-infirmiers-tournent-le-dos-sophie-wilmes

https://www.lemonde.fr/culture/article/2020/05/21/les-compositeurs-face-au-point-d-orgue-d u-confinement_6040337_3246.html

Coronavirus : les tournées et concerts reportés ou annulés

Per la lingua RUSSA

https://iz.ru/1014031/2020-05-21/murashko-zaiavil-o-vyplate-k-15-maia-vsekh-dopsredstv-medrabotnikam

https://www.pravda.ru/news/society/1500227-putin_obrazovanie/?utm_medium=cqc&utm_source=all_materials_12

https://russian.rt.com/russia/article/748534-moskva-snyatie-ogranichenii-koronavirus?utm_source=yxnews&utm_medium=desktop&utm_referrer=https%3A%2F%2Fyandex.ru%2Fnews

Per la lingua CINESE

https://www.scmp.com/news/china/society/article/3084635/china-confirms-unauthorised-labs-were-told-destroy-early

https://www.scmp.com/news/china/science/article/3085502/strong-immune-response-chinese-covid-19-vaccine-team-reports

#LUXURYMOMENTS: #DESTINATIONGEMS

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Courtesy photo by Abed Mahfouz

PAESE CHE VAI…MATRIMONIO CHE TROVI…

In Italia, per tradizione, il mese di maggio, segna l’inizio del periodo dei matrimoni, le giornate diventano più lunghe e il clima più mite, i colori e profumi della primavera insieme alla rinascita della natura con i fiori di campo, rose, tulipani, papaveri e splendidi girasoli molto adatti per creare addobbi colorati e allegri. Inoltrecon la primavera anche il menù offerto durante la cerimonia si colora arricchendosi di frutta fresca, fragole, mirtilli, sorbetti e gelati assaporati prima della torta. La primavera con le sue manifestazioni di romanticismo annuncia quindi lo sbocciare dell’amore in future nozze. Insomma, maggio sembra proprio il mese ideale per dire il fatidico “Sì”. Ma non tutti i matrimoni sono uguali e si celebrano nella stessa maniera. Il proverbio “Paese che vai, usanze che trovi” sarà riadattato all’occorrenza e diventerà “Paese che vai, matrimonio che trovi” dove tutto cambia sino dal primo incontro tra gli sposi, la scelta dell’abito, la tipologia del ricevimento e soprattutto la moltitudine di usanze, superstizioni e tradizioni molto disparate e dissimili nei diversi continenti del nostro piccolo grande mondo.

Contemplando la nostra amata Europa, in diversi paesi come l’Italia e la Francia, la legge riconosce solo il matrimonio civile contratto in municipio. Il matrimonio con rito religioso è una libera scelta dei coniugi basata sulle proprie convinzioni e credenze. Ma comunque non si rivelano enormi differenze riguardo alla varietà delle cerimonie e rispetto ai festeggiamenti che susseguono la celebrazione: la sposa di solito indossa un abito bianco o panna o al limite un colore pastello, rari sono quelli che indossano l’abito colorato al primo Sì. Spesso lei sceglie un abito su misura confezionato in un Atelier di sartoria che assomiglia a quello che ha sempre sognato da bambina, un abito che la fa sembrare la principessa del reame, nelle sue mani un bouquet di rose che lancerà prima del taglio della torta, sperando che l’amica del cuore – ancora single – lo possa afferrare al volo. Infine, non manca mai l’usanza di distribuire i confetti e le bomboniere e di fare tante foto con parenti e amici. Piccole possono essere le differenze tra un paese europeo e l’altro, ma se ci allontaniamo e cambiamo continente, atterrando ad esempio in Asia, anche Cina, Giappone e India hanno usanze e credenze totalmente diverse tra loro. In Cina, il bianco è il colore dei funerali e della morte quindi la sposa si veste di rosso. Tradizione curiosa è l’obbligo del digiuno e il silenzio della sposa nel giorno delle nozze oltre allo scambio di oche come simbolo di lunga vita e l’uso di ombrelli durante il corteo nuziale. In Giappone, si crede di dare vita a delle coppie sposate molto affidabili e sicure tramite l’usanza di combinare matrimoni seguendo criteri quasi cartesiani, qui sembra che la ragione vinca sul cuore: verso i 25 anni la ragazza prepara una propria scheda personale con studi, aspirazioni lavorative, preferenze e hobbies, la inoltra in giro tra colleghi di lavoro, parenti e amici e verrà contattata da ragazzi in cerca di moglie e soprattutto che si intuiscono affini o in cerca dei requisiti elencati nella scheda che descrivono una moglie ideale.  Il rituale matrimoniale shintoista è molto suggestivo. Gli sposi, con indosso due kimoni particolarmente fastosi, bevono ciascuno tre volte da una ciotola con dentro riso e sakè. In India invece è la famiglia che combina i matrimoni, la cultura indiana basa tutta la società su una rigida divisione in caste ed è prassi comune combinare i matrimoni quando i bambini sono ancora piccoli. Il giorno prescelto per il rito deve capitare in un momento astrologicamente favorevole e i festeggiamenti iniziano sette giorni prima delle nozze e continuano a lungo. Il rito indù prevede che la sposa indossi un sari di seta rossa. L’uomo, invece, veste di bianco e tutti gli invitati indossano ricche vesti di seta colorata. Invece nei Paesi arabi di cultura islamica, gli sposi sono accolti dagli “Zaffa” un gruppo di danzatori e percussionisti che li circondano e cantano per celebrare il lieto evento. Una volta nella sala gli sposi prendono posto su due troni, prima dell’arrivo degli invitati.  Nella cultura mediorientale, prima del matrimonio si celebra il fidanzamento ed entrambi i futuri sposi indossano la fede all’indice destro, il giorno del matrimonio tale fede cambia posizione e si trasferisce all’indice sinistro. Nel corso dei festeggiamenti è necessario rispettare le regole della tradizione islamica, per cui uomini e donne dovrebbero essere separati, ma ultimamente si festeggia tutti insieme. Il banchetto si contraddistingue per l’ottimo cibo accompagnato da un intrattenimento di canti e musiche.  Il primato spetta ad Istanbul con i suoi 166 mila sposalizi all’anno. In Turchia le celebrazioni durano tre giorni. Durante il primo gli sposi si preparano, aiutati dai parenti; il giorno successivo la sposa viene portata in braccio dal padre e dallo zio fino alla casa del futuro marito: per tradizione i suoi piedi non devono toccare terra, consuetudine comune anche ad altre popolazioni, come quelle berbere del nord Africa. Nel frattempo, i genitori dello sposo hanno offerto in sacrificio una pecora. L’ultimo giorno, l’Iman celebra il matrimonio vero e proprio. La sposa veste in bianco, ma il volto è coperto da un velo rosso, simbolo della verginità. Anche nello Yemen altro paese dove i riti matrimoniali sono molto diversi da quelli di altri Paesi della penisola arabica: costosi, ricchi e soprattutto lunghi. Nella capitale Sana’a la cerimonia diventa un’occasione per gareggiare in ostentazione. Alla festa partecipano anche musicisti professionisti con il compito di allietare gli sposi. Ma il ruolo della musica è così importante e rituale che tutti gli invitati si alternano agli strumenti per suonare.

Un matrimonio molto romantico è sicuramente quello delle Isole Fiji che per tradizione, si tiene poco prima del tramonto in riva al mare, regola mantenuta viva per i turisti che vogliono sposarsi nelle Fiji con rito civile. Poi non si può dimenticare Las Vegas, ultima tappa del nostro viaggio, la capitale mondiale dei matrimoni dove si celebrano circa 8400 nozze al mese, cioè uno ogni 5 minuti! Per sposarsi basta presentarsi al Marriage Licence Bureau, la licenza è pronta e ci si può sposare in una delle oltre cento cappelle della città. Ognuna con i suoi riti e i suoi ministri, puoi trovare anche il sosia Elvis Presley. Il matrimonio è valido a tutti gli effetti, basta ricordarsi di fare la trascrizione una volta rientrati al paese d’origine

Maria Christina Rigano

PH. by Francesca Santopadre

Fonti:

https://www.matrimonio.com/articoli/tradizioni-di-nozze-nel-mondo–c1739

Matrimonio nel Mondo: Usanze e Tradizioni

https://www.focus.it/cultura/curiosita/viva-gli-sposi

https://www.matrimonio.com/articoli/matrimonio-musulmano–c4269

#QUELLOCHECIUNISCE Giornata mondiale delle api

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Le api: un mondo da conoscere per un mondo da proteggere.

In occasione della giornata mondiale delle api, stabilita il 20 maggio, con questo articolo vediamo di conoscere e capire la vita di questi insetti, piccoli nelle forme, grandi per il loro operato, fondamentali per la sopravvivenza del mondo.

Scientificamente l’apis è un genere di insetto della famiglia Apidae, è l’unico genere della tribù Apini, e solo due delle specie comprese nel genere (che ne conta ben 27) possono essere allevate dall’uomo, l’apis mellifera e apis cerana. L’apis mellifera, diffusa in tutto il mondo ad accezione delle zone artiche ed antartiche, è l’unica conosciuta in Europa, mentre l’apis cerana, dalle dimensioni più ridotte rispetto alla mellifera, è tipica del sudest asiatico, diffusa in Cina, India, Giappone, Malaysia, Nepal, Bangladesh e Papua Nuova Guinea.

Personificazione dell’operosità, è un insetto simbolico, protagonista di miti, leggende e culti religiosi, conosciuto già nella preistoria. Sono stati ritrovate infatti, pitture murali in Spagna, risalenti al periodo magdaleniano (17/18.000 anni fa), dove l’uomo si serviva delle api per trarne il miele.

Nella mitologia greca erano considerate messaggere delle Muse, per la loro sensibilità ai suoni, ma anche simbolo di un popolo obbediente al suo re. Nel mito che narra la nascita di Zeus, re dell’olimpo, quando la madre Rea lo sottrasse dal padre Crono e lo nascose in una grotta del monte Ida a Creta, fu nutrito non solo dal latte della capra Amaltea, ma anche da un miele prodotto dalle api locali.

Protagoniste di un episodio delle Georgiche di Virgilio, che narra la credenza, comune fino al diciassettesimo secolo, della generazione spontanea della vita, la bugonia. L’episodio illustra come il pastore Aristeo, apicoltore a cui morivano le api perché colpevole della morte di Euridice, promessa sposa di Orfeo, esegue un rito purificatorio sacrificando un bue per chiedere il perdono degli dei. Compiuto il sacrificio, Aristeo assiste al fenomeno della bugonia: un intero sciame di api che rinasce dalla carcassa del bue.

Storia simile è narrata anche nella Bibbia, in cui sansone pone un enigma con protagoniste le produttrici di miele.

Tralasciando i miti e le leggende, seppur affascinanti, vediamo di capire come funziona la vita delle api.

Conosciute per la produzione del miele e della pappa reale, alimenti nutrizionali eccezionali, le api sono insetti sociali, infatti costruiscono una vera e propria famiglia che vive in una struttura molto complessa che costruiscono loro stesse, si potrebbe dire che sono gli ingegneri del mondo animale: l’alveare, costituito da favi di cera.

Il cuore dell’alveare è la regina. L’appellativo non è dato a caso, fin prima della sua nascita e per il resto della sua vita infatti, la regina gode delle migliori attenzioni delle api. Non ci è ancora dato sapere come e perché viene scelto uno specifico uovo, infatti le uova dalle quali nasce una regina o un’ape operaio sono assolutamente identiche, con il medesimo materiale genetico. La differenza sta nella nutrizione delle uova: quello nutrito solo con pappa reale si schiuderà dopo sedici giorni da cui nascerà una “principessa” la cui durata di vita può arrivare fino a cinque anni, talvolta sette. Mentre quello nutrito per tre giorni con pappa reale e per ventuno da miele, nascerà un’ape operaia, la cui vita varia da un minimo di quaranta giorni ad un massimo di sei mesi. Strabiliante vero?

Perché la regina è così importante? Semplice, da lei dipende la vita dell’intero alveare. Essendo l’unica sessualmente fertile infatti, la regina depone le uova, garantendo il ricambio delle api; viene accudita dalle api nutrici che si occupano esclusivamente di lei. Senza di loro la regina non potrebbe sopravvivere, e legate da un legame strettissimo, vivono in virtù del bene comune.

Essendo la madre delle api, è colei che decide il buon andamento dell’alveare grazie alla particolarità di alcune sostanze che emana. Queste sostanze sono le linee guida delle altre api, che le seguiranno. Inoltre è la regina a spiccare il volo con tutta la corte al seguito, decidendo di fondare una nuova colonia. Se l’ape regina muore, segna la fine dell’alveare, in quanto tutte le altre api moriranno, sia quelle operaie che i fuchi (i maschi della famiglia, presenti in numero ridotto). Straziante e meraviglioso al contempo.

E il miele? Come si estrae?

Ho cercato di trovare risposta a queste domande chiedendo direttamente informazioni ad una figura essenziale per noi tutti e per le api: l’apicoltore. Una sorta di papà delle api, che le protegge spostando l’alveare in luoghi più sicuri, le pareggia se diventano troppo deboli, le cura se si ammalano (sono spesso attaccate da parassiti molto dannosi per loro), le nutre nei periodi di scarsa fioritura, integrando la loro alimentazione con i canditi (no, non quelli del panettone ma simili). Perché lo fanno? Perché così le api non consumano la scorta di miele all’interno della loro cassetta, arrivano in piena forma alla fioritura dei vari pollini (acacia, castagno, millefiori, dipende da quali tipi di piante ci sono vicino l’alveare, alcuni apicoltori per esempio effettuano il “nomadismo” cioè spostano l’alveare in base al tipo di miele che vogliono raccogliere). Un alveare in piena salute significa benessere per l’ambiente, per la natura e per l’apicoltore stesso. Alimento dai molteplici benefici e dalle numerose proprietà, il miele è anche curativo. Nella medicina erboristica infatti, il miele è suggerito per svariati usi: favorisce la cicatrizzazione e l’idratazione, migliora il sonno e la concentrazione, ci aiuta contro la tosse, basta scioglierlo nel latte caldo o nel tè. Si pensa che abbia anche un’azione ipotensiva, aiutando quindi l’apparato circolatorio, e aiutano anche l’apparato digerente, migliorando la flora batterica e l’assorbimento di calcio e magnesio.

L’estrazione del miele, è un momento delicatissimo per le api e per chi lo esegue. C’è una tecnica ben specifica che l’apicoltore effettua, sempre salvaguardando con attenzione tutti gli insetti, che sono il suo bene più prezioso. Le api vivono durante tutto l’anno dentro una cassa che si chiama arnia, e solo durante il periodo di fioritura e dopo aver inserito l’escludi regina, viene sovrapposto un ulteriore modulo chiamato melario. Nell’arnia infatti si trovano le scorte di miele, mentre sul melario le api mettono quello in eccesso, che si ottiene nei periodi di abbondanza. Quindi non si tocca mai il miele del nido e si raccoglie solo quello in eccedenza, così da non recare nessun danno alle scorte di cibo della famiglia. Nel momento preciso della raccolta, i melari vengono messi in modo che le api possano abbandonarli tornando nell’arnia. Inoltre, prima del trasporto, i melari vengono soffiati, così che se qualche ape è rimasta incastrata tra i telai, può rientrare nell’alveare. Il miele viene estratto dai telai per mezzo di una centrifuga chiamata smielatore, in un laboratorio dove non ci sono api. Successivamente il miele estratto viene messo in un contenitore d’acciaio, il maturatore, dove la cera sale in superficie ed il miele scende. Quando sarà maturo verrò messo nei contenitori.

Questo è il modo in cui lavorano gli apicoltori, nel pieno della salute e del benessere per le api, stando minuziosamente attenti ad ognuna di loro, a differenza invece delle grandi industrie dove l’attenzione è sicuramente minore. Gli apicoltori prediligono la qualità del miele ed il benessere delle api, le industrie la quantità. Quindi il consiglio che vi posso dare è: cercate un apicoltore vicino, e comprate il miele da lui. Ne gioveranno il vostro palato, l’ambiente e le api stesse.

Ma perché le api sono così tanto importanti?

Più che importanti, le api sono essenziali per la continuità della vita: dal loro lavoro di impollinazione dipende la quasi totalità della produzione agricola coltivata e spontanea, e tutto ciò che da essa deriva. In alcune zone della Cina, dove l’ambiente è talmente inquinato da aver ucciso ogni insetto pronubio, gli uomini salgono sugli alberi e con piume di uccello cosparse di polline tentano di fare ciò che le api fanno naturalmente, da sempre. Il risultato di questi sforzi? A parte le risa per l’immagine che danno, è davvero ridicolo ed insignificante.

Oltre al ruolo della produzione di miele, l’ape è quindi un indicatore biologico della qualità dell’ambiente e ad oggi rappresenta una delle emergenze ecologiche in corso. In Italia nel 2007 sono morte il 50% delle api, persi duecentomila alveari (ogni alveare conta tra le sessanta e le settantamila unità) e circa duecentocinquanta milioni di euro nel settore agricolo. Ad oggi la situazione è addirittura peggiorata, con una moria europea del 53%. Solo gli Stati uniti hanno dichiarato di aver subito la maggior perdita di api nella loro storia: dal 50 al 90%.

Le api muoiono per svariati motivi, il maggiore di tutti è l’uso dei pesticidi ed insetticidi da parte dell’uomo, tanto che in vari paesi, i regolamenti fitosanitari, fra i vari vincoli che hanno imposto per la salvaguardia delle api e degli insetti pronubi in generale, vietano l’utilizzo di trattamenti, anche con insetticidi, durante il periodo della fioritura.

E noi cosa possiamo fare? Innanzitutto, sappiate che le api non pungono. O meglio, non pungono se non si sentono costrette a farlo per difendere l’alveare (che non sarà poi troppo lontano, pensate che le api hanno un “raggio di azione” di 3 chilometri) come estrema risorsa. Pungendo infatti le api si condannano a morte, perché la puntura causa il distacco del pungiglione ed il loro conseguente decesso. Loro si occupano di visitare fiori e curarsi esclusivamente di loro. Se ci ronzano intorno, stiamo calmi e allontaniamoci, oppure possiamo urlare e scappare a gambe levate, l’importante per noi e per loro è non farsi pungere. L’ape si allontanerà e tornerà al suo lavoro, essendo un animale estremamente laborioso. Non confondetele con le vespe, che invece essendo onnivore e ghiotte di pic nic, non si preoccupano affatto di pungerci. Sono molto diverse, per forma, colore e suono emesso, non cadete in errore.

Vi ricordo inoltre che se trovate un alveare da qualche parte, o magari vicino casa vostra, state calmi e non vi spaventate, sono del tutto innocue! Non dovrete far altro che chiamare un apicoltore, il quale prontamente verrà a prenderle, ringraziandovi magari con un bel barattolino di sano e profumato miele!

Ricordate quindi che le api sono fondamentali, dalla loro esistenza, dipende la nostra!

Buona giornata delle api a tutti!

Aurora Magliocchetti

#LUXURYMOMENTS: #LUXURYJUICE

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Luxurious entertainment only?
Ditching Netflix for Gemflix, the private club not only for fashion lovers

Since the Lockdown has become basically a sort of “unwanted, smart-alecky guest”, the only comfort ready to be found every time is the marvelous world of Netflix with its tv series and movies that turned to be, unfortunately, tedious and monotonic. So, What about a little twinkle of freshness?

The solution may be easier than expected and not expensive at all. In the last weeks, some new bling took the scene on Zoom. It is called Gemflix and it seems already able to steal the show from the old granny, Netflix. Instead of series and films, the public eye and screen would be caught by the best jewelry experts worldwide.

They would be ready to answer to all possible questions regarding the Gems environment: from the history of their single parts to the timeless tales of craftsmanship which turned the pieces into a masterpiece.

Gem X, to be precise, was born as a private social club in New York around 2017. Its aim was to provide a sort of “sneak peek” behind the scenes of the jewelry industry through small tours around the actors of the studios; from artisans to action houses including museums.

Before the very beginning of the lockdown, famous brands like Cartier and Bvlgari were about to join the platform by launching a series of live events for the beginning of the spring.

As many successful business projects, Gem X was born from the perfect fit among passion, technology and an explosive desire for new challenges; its co-founder Heidi Kreamer-Garnett has been able to convert the forecast into a sense of community able to bring a little sparkle in every person who has a particular interest into precious ornaments.

The fortunate meeting between Kreamer-Garnett and her colleague Jamison, who helped her out bringing to life the Gem X idea, took place at the GIA (Gemological Institute of America) in Manhattan: since that moment, one with a marketing background and the other with a finance foundation, they both saw the opportunity to enhance the jewelry visibility without stopping at their settled lovers.

When, unfortunately, the well-know Covid-19 forced the world into the lockdown, Gem X stepped out seeing a potential chance to invite jewelry experts in order to join and share their wide and priceless knowledge on a variety of topics connected to gems, their heritage and their value.

The broadcast was available every two weeks for members of the club or not. The club had the pleasure to guest the 30-eyers-old new jewelry genius Loren Teetelli from Loren Nicole. Starting from the university of Vermont with a focus on pre-Columbian art, she went on numerous digs from central to south America and she had the chance to investigate further in Peru. Since there, it has been a series of successful steps: from an internship with technician lab of the American Museum of Natural History to the Metropolitan Museum of Arts in order to shape even more deeply her style through the study of  gems and ancient ethnographic textiles in the America, Oceania and Africa collections.

The now based in Los Angeles artist demonstrated, during her live broadcast, her use of the ancient Greeks “goldsmithing techniques” which could be simplified as a sort of granulation, for non-experts, then, the club guested the jewelry historian and Sotheby’s auctioneer Amanda Triossi, who was able to catch everybody’s attention by introducing the topic of Italian Renaissance painting adapted on jewelry. They also guested the famous gemstone cutter Jean Noel-Soni.

Based in San Francisco, the brilliant artist pointed out on the most efficient techniques of gems cutting and the need of combine this ability with patience, wonder and research.

Furthermore, in order to bring also some relief to people who could not be part of the public row due to the advent of Covid-19, Gem X asked its viewers to make a contribution to various causes like for example No Kid hungry in US, Médecins sans Frontières and Gem Legacy which is in charge to raise money for supporting the miners in Tanzania during the virus crisis. In this way viewers have the chance to promote charity in their own way.

In the next weeks many more jewelers like Bvlgari, Cora Sheibani and Hemmerle have decide to join forces together; with the aim of not only display their unique and creative products but also to spread a sense of philanthropy and caring assistance worldwide.

We could be far, but empathy is still the best bling we may wear.

Fanny Trivigno

Sources:

https://www.vogue.co.uk/fashion/article/gem-x-jewellery-talks-free

https://www.loren-nicole.com/loren

https://topnotchfaceting.com/home.html

A New Wave Jewelry Genius Who Makes Her Pieces the Old-Fashioned Way

Breathing Fresh Life into Time-honored Techniques, Loren Teetelli Carefully Preserves the Stories of Historic Civilizations Through Her Collection of Handcrafted Jewelry.

#ATUTTOMONDO

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La rassegna stampa internazionale dell’UNINT sul COVID-19

Se fino a pochi mesi fa il Presidente della Repubblica Federale del Brasile Jair Bolsonaro sosteneva l’immunità del Paese dal Covid-19 dichiarandolo pronto ad affrontare “un’influenza da poco”, ad oggi la situazione è tutt’altro che sotto controllo. Nonostante ciò Bolsonarocontinua a sembrare impassibile alla pandemia.
In data 17 maggio, stando ai dati del Ministro della Salute, il Brasile ha registrato il maggior numero di casi giornalieri: quasi 15.000 per un totale di 234.000 contagi e 15.662 decessi. Il Brasile è così diventato il quarto paese per numero di contagi, superando Germania, Francia, Spagna e Italia e seguendo Stati Uniti, Russia e Regno Unito.

Lo Stato di São Paulo continua a essere quello più colpito, con circa ¼ dei casi totali. Seguono gli stati di Ceará e Rio de Janeiro. Sono 89.000 i pazienti guariti e 109.000 quelli sotto osservazione. Mato Grosso do Sul e Mato Grosso sono gli unici due Stati federati a non aver ancora superato i 900 casi.

In base al giornale O Globo, da un’indagine realizzata da alcuni medici nel periodo compreso tra il 30 marzo e il 6 maggio, emergono più di duemila denunce di dottori che segnalano la mancanza di test diagnostici e l’assenza di mascherine, guanti, gel igienizzati e camici. Come se tutto ciò non bastasse, oltre alla crisi sanitaria e sociale sono iniziate anche le prime controversie politiche interne. Un esempio è il caso dell’ex Ministro della Salute Luiz Henrique Mandetta che lo scorso 16 aprile diede le proprie dimissioni per “incompatibilità’” con Bolsonaro. Il Presidente della Repubblica ha recentemente fatto un appello ai governatori chiedendo di abbandonare le misure di sicurezza da loro prese. Al momento sono tre le zone metropolitane in lockdown (São Luís, Belém e Fortaleza) ma anche Rio de Janeiro è pronto ad adottare misure di restrizione maggiori. 

Il Presidente brasiliano sembra (inverosimilmente) ancora molto critico e restio a queste misure di isolamento e si oppone alla decisione dei governatori di chiudere le attività e i servizi. A detta del Presidente, il lockdown è una decisione esagerata che porterebbe il Paese a una situazione di miseria simile a quella dei paesi dell’Africa subsahariana. Bolsonaro dichiara:
«Il Paese è sul punto di rottura e riprendersi da questa crisi sarà impossibile. Il nostro destino sarà vivere in un Paese di miserabili, proprio come alcuni paesi africani. Noi, invece, dobbiamo avere il coraggio di affrontare il virus. Delle persone stanno morendo? Mi dispiace moltissimo ma sarà ancora peggio, e molto peggio, se l’economia continuerà ad essere devastata a causa di queste misure. Dobbiamo aprire di nuovo o soffriremo la fame e la fame uccide» aggiunge Bolsonaro. «Questo è un appello che faccio a tutti i governatori al fine di rivedere la loro politica. Io sono pronto al dialogo».

L’ex Presidente della Repubblica Lula da Silva ha recentemente dichiarato in un’intervista che sta pregando affinché il popolo scappi da questo genocidio di responsabilità causato da Bolsonaro. «Il Governo sta trasformando in nemici quelle persone che si preoccupano seriamente del coronavirus» aggiunge Lula in risposta agli attacchi di Bolsonaro, il quale sembrerebbe più preoccupato per le nuove misure di distanziamento sociale e il loro impatto sull’economia.

Giulia Arresta

In alcuni stati Australiani, nello scorso weekend è iniziata la nuova fase proposta dal governo, che prevede la riapertura di bar, pub, ristoranti e luoghi di culto con un massimo di dieci persone alla volta. Ad oggi, il numero di casi totali ha superato i 7000 e le vittime arrivano a 99. L’economia è stata ulteriormente colpita, oltre che dall’aumento della disoccupazione, anche dagli scioperi commerciali della Cina dell’ultima settimana, che sono costati all’Australia circa 1 miliardo di dollari in carne e orzo. Ciò continua ad accrescere le tensioni tra i due paesi, nate dopo la richiesta dell’Australia di indagare sulla gestione della pandemia in Cina. All’Assemblea Mondiale della Sanità, l’organo sovrano dell’OMS, più dei due terzi dei membri ha votato a favore di questa richiesta australiana.

Nel Regno Unito è in atto una vera e propria protesta contro il lockdown. Alcuni ritengono che questo virus non sia altro che un fake pensato per dare libero sfogo alla tirannia. Sono stati riscontrati pareri contrastanti riguardo alla riapertura delle scuole e anche per quanto riguarda lo sport, i primi allentamenti sono stati fissati per il 1° giugno, ma ancora niente di certo: saranno consentiti eventi culturali e sportivi a porte chiuse. La premessa imprescindibile per la ripresa resta la diminuzione dei numeri dei contagiati.

La Repubblica d’Irlanda si è avviata verso una nuova fase, una svolta importante in questa lotta al virus, ma il Ministro della Salute, Simon Harris, ha invitato gli irlandesi ad adottare un approccio comune di buon senso. Sono state riaperte aziende agricole, cantieri e altri negozi all’ingrosso e sarà possibile vedere, mantenendo sempre le distanze, gli amici. Dal punto di vista economico, l’impatto sul trasporto aereo è stato devastante, si stima una perdita del 90%. Inoltre, per quanto riguarda il settore agricolo, essenziale per l’isola, è stato registrato un crollo nell’esportazione di latte e carne; inoltre, domenica scorsa, sono stati confermati focolai di Covid-19 in 15 mattatoi.

Gli Stati Uniti stanno ancora affrontando il picco di contagi e morti da Covid-19, ma il presidente Donald Trump ha accelerato le riaperture, sottolineando come sia necessario ripartire con o senza un vaccino, e ha incitato le maggiori case farmaceutiche a velocizzare le sperimentazioni per avere un farmaco o un vaccino disponibile entro la fine dell’anno. I problemi maggiori restano, tuttavia, la recessione e la disoccupazione. Gli studi hanno mostrato che le più colpite sono state le donne, in particolare quelle afroamericane, e che in aprile la metà dei licenziamenti ha riguardato principalmente le donne. 

In Nuova Zelanda, il primo ministro laburista Jacinda Ardern è la donna più popolare del paese. A confermarlo sono i sondaggi politici che collocano il suo partito in netto vantaggio rispetto all’opposizione. Sembra che il motivo di ciò sia riconducibile a come la premier ha gestito l’emergenza da Covid-19, ribaltando tutte le previsioni politiche. Il leader dell’opposizione Bridges, tuttavia, ribadisce che è sicuro di poter guidare i nazionalisti, nonostante abbia perso più della metà dei sostenitori. Assieme al raggiungimento del livello di contagio “zero”, arriva anche l’app per il contact tracing chiamata “Digital Diary” e servirà a tenere traccia degli spostamenti tramite codice QR.

In Canada, il premier Trudeau ha annunciato sabato che il Centro di vaccionologia dell’Università di Dalhousie, in Nuova Scozia, sta lavorando per mettere a punto un vaccino contro il Covid-19 e il Consiglio Nazionale di Ricerca Canadese (CNRC) sta collaborando con gli scienziati. In caso di esiti positivi, si sta considerando una distribuzione graduale del vaccino nel paese. Questa settimana il CNRC ha anche annunciato una collaborazione con la casa farmaceutica cinese CanSinoBIO, che ha recentemente ricevuto l’approvazione dal governo cinese per i test del vaccino sugli umani.

Lucia Capriglione, Claudia Cesetti, Oriana D’Agostino, Diana Fagiolo, Laura Forcella, Stefano Mazzagatti, Emanuele Spina

Così come in Italia, anche in Germania il 18 maggio è stata la data in cui hanno avuto luogo importanti riaperture di alcune attività in tutti i Länder. Le differenziazioni a livello regionale sono molte e le riaperture sono avvenute sulla base delle indicazioni delle autorità sanitarie che si occupano del monitoraggio della curva epidemiologica. Di particolare interesse è il caso della gastronomia in Baviera, uno dei Länder più colpiti dalla pandemia. Anche qui a partire dal 18 maggio è stata permessa la riapertura al pubblico dei ristoranti, privilegiando l’utilizzo di spazi esterni e attenendosi alle disposizioni sanitarie. Ma non sono mancate le eccezioni: i bar non hanno avuto ancora il via libera mentre i famosi “Biergarten” apriranno i battenti al pubblico, poiché all’aperto e quindi in grado di garantire il distanziamento sociale fra clienti. Si procederà soprattutto per prenotazione e sarà obbligatorio l’uso di mascherine, mentre i ristoranti dovranno mettere a disposizione dei dispenser di gel disinfettante e possibilmente un menù online in modo da evitare l’uso del menù cartaceo.

L’inizio della fase due non ha riguardato solo il settore della gastronomia, ma anche quello sportivo: lo scorso sabato sono scese in campo, per la prima volta dallo stop forzato dei primi di marzo, tutte le squadre della Bundesliga. La ripresa è stata oggetto di discussione per svariate settimane e il protocollo è dovuto passare al vaglio degli esperti più volte, poiché spesso venivano evidenziate criticità che rendevano impossibile il regolare svolgimento in un contesto sicuro. Molti poi erano dell’idea che il calcio non rientrasse nella lista delle priorità da affrontare in questo periodo, ignorando l’enorme valore economico generato dall’industria calcistica.

La ripresa delle partite è avvenuta in stadi vuoti, senza pubblico. Molte limitazioni sono state imposte anche allo staff tecnico delle squadre e agli stessi giocatori. Ai giocatori è stato vietato di abbracciarsi per festeggiare un gol, così come di stringersi la mano durante il classico saluto che precede l’inizio della partita, gesto sostituito da un reciproco tocco con il gomito. Per quanto riguarda lo staff tecnico, è stato ridotto al minimo il numero di persone al seguito della squadra, permettendo solo ai membri essenziali di recarsi a bordo campo, sempre muniti di mascherina e ben distanti l’un l’altro. L’esperimento sembra aver dato riscontro positivo e molti esponenti della politica hanno etichettato la ripresa del campionato di calcio come un successo.

Nel frattempo però, nel weekend che ha preceduto queste riaperture, ci sono state manifestazioni in molte città del Paese. Sono state dispiegate unità di polizia, per evitare problemi di ordine pubblico (si temeva infatti la possibile infiltrazione di frange di estremisti) e per far sì che venissero rispettate le misure di distanziamento sociale. Il Ministero della Giustizia aveva inoltre fatto sapere che ci sarebbero state multe per chi avesse infranto le regole.

A Berlino molte persone si sono riunite nella rinomata Alexanderplatz: oggetto della manifestazione sono le misure di prevenzione contro il Covid-19 ed il conseguente ridimensionamento delle libertà individuali, per cui veniva esplicitamente citata la “Versammlungsfreiheit”, la libertà di riunione. Lo slogan recitato dai manifestanti era il seguente “Niemand, den ich kenne, hat Corona”, letteralmente “Nessuno che io conosca ha il Corona”.

Anche a Stoccarda si è registrata un’importante manifestazione, una delle più grandi dall’inizio della pandemia. Molte persone hanno criticato l’atteggiamento della politica e le strategie governative volte a fronteggiare la diffusione del virus. Fra le loro convinzioni principali c’è quella della bassa pericolosità del virus e la pretesa di sapere cosa sia giusto o sbagliato per la loro salute. Molti partecipanti indossavano una maglietta con su scritta la seguente frase: “Ich trage diese Maske nicht freiwillig, ich werde dazu gezwungen”, vale a dire “Io non indosso questa maschera per mia volontà, sono stato obbligato”, un chiaro riferimento alla privazione delle libertà personali a cui facevano riferimento anche i manifestanti di Berlino.

Manifestazioni di questo tipo hanno avuto luogo in tutto il paese, in particolare vanno segnalate quelle di Monaco di Baviera e Francoforte sul Meno, dove è stata registrata un’alta affluenza.

Ivan Denaro

La totale chiusura del Marocco in atto da marzo 2020 ha provocato una forte crisi che oscura molti dei settori su cui l’economia marocchina si basa. Ma cosa accadrà dopo? Si pensa a un “nuovo mondo”, con profonde trasformazioni politiche, sociali ed economiche, poiché l’impatto del Covid-19 sulla popolazione mondiale e sul sistema di ciascun paese è stato a dir poco apocalittico.

L’umanità sarà in grado di gestire cambiamenti di una tale portata? Quello che potrebbe accadere in un secondo momento non sarà semplicemente una transizione temporale da una fase all’altra, bensì un cambiamento del sistema politico e di cooperazione tra Stati, in quanto “andare oltre” significherebbe muoversi verso un nuovo ordine mondiale che si distacca dal sistema attuale. Sul piano politico l’epidemia stessa è una prova di quanto gli Stati tenterebbero una maggior cooperazione reciproca, in quanto essa non ha colpito un singolo continente, ma si è diffusa in quasi tutti i paesi del mondo, rallentandone le economie.

Quanto al settore del turismo, per contenere gli effetti negativi il Parlamento marocchino ha approvato un disegno di legge che prevede l’emanazione di disposizioni speciali in materia di contratti di viaggio, soggiorni turistici e contratti di trasporto aereo. Il Ministro del Turismo, del Trasporto aereo, dell’Artigianato e dell’Economia Sociale, Mohammed Sayid, ha dichiarato che il progetto ha come obiettivo primario quello di salvare gli imprenditori del turismo e del trasporto aereo dallo spettro del fallimento. Il disegno di legge, che da subito ha scatenato polemiche da parte della Federazione Nazionale dei Consumatori Marocchini, prevede per i clienti che abbiano acquistato un servizio, il rimborso sotto forma di proposta di un servizio simile avente lo stesso valore finanziario. La Federazione ha infatti chiesto di modificare i requisiti del progetto e di proporre ai consumatori l’annullamento del contratto, oltre che il rimborso totale dell’importo pagato, entro sette giorni. Alcune stime prevedono che quello del turismo sarà il settore che più risentirà di questa crisi, in quanto le perdite economiche previste per l’anno corrente ammontano a oltre 34 miliardi di dirham (1 € = 11,13 dhm), e il numero di turisti in visita in Marocco è diminuito del 98%.

Nella sfera sociale, l’epidemia ha già imposto un nuovo modo di vivere, che prevede ad esempio distanziamento sociale, divieto di ogni tipo di contatto fisico, chiusura di scuole, università, bar, ristoranti, chiese e moschee. Questo modello sociale potrebbe diventare permanente? O verrà meno con il ritorno alla normalità? Una cosa è certa: a rimanere impresse sulla popolazione saranno le conseguenze psicologiche causate dall’impatto del virus, che ha ridefinito le priorità e gli interessi delle persone. Costretti in casa da un nemico invisibile, i marocchini hanno trovato conforto nella voce dell’intellettuale, dello scrittore, del giornalista e del medico, permettendo così a ciascuna di queste figure di recuperare il proprio ruolo nella società, soprattutto in tempi come questi, in cui a prevalere è il coro dei social. Come sottolinea lo scrittore marocchino Abdel Majid Sabata, il Coronavirus ha restituito quei valori ormai perduti, quali il piacere di leggere un libro, la cultura del riconoscimento e della riconoscenza nei confronti di chi combatte in prima linea per contrastare l’epidemia, e la ridefinizione delle priorità per eliminare tutto ciò che si rivela insignificante.

Valeria Di Bonaventura, Arianna Mercuriali, Giulia Roncella

FONTI e SITOGRAFIA

Per la lingua PORTOGHESE

https://www.jb.com.br/pais/politica/2020/05/1023776-lula-teme–genocidio–com-politica-de-bolsonaro-para-o-coronavirus.html

https://g1.globo.com/jornal-nacional/noticia/2020/05/16/numero-de-mortes-por-covid-19-no-brasil-aumenta-50percent-em-uma-semana.ghtml

https://www.jb.com.br/pais/politica/2020/05/1023744-lockdown-e-caminho-para-fracasso-e-transformara-brasil-em-pais-de-miseraveis–diz-bolsonaro.html

Per la lingua INGLESE

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Galloway, A. e Duke, J. (2020).“Last-minute talks on Australia’s push for global review before key vote”. The Sydney Morning Herald

Hayne, J. (2020). “Coronavirus sent shockwaves through the Australian job market. Here are the numbers you need to know”.ABCNews

SBSNews, (2020). “’We are all sitting ducks’: Australians warned of new virus outbreaks as restrictions start to ease”  

Darden, L. (17/05/2020). “Coronavirus: Inside the UK’s biggest anti-lockdown protest”. The Indipendent https://www.independent.co.uk/news/uk/home-news/coronavirus-lockdown-protests-uk-london-hyde-park-5g-conspiracy-theories-a9518506.html

Milne, B. (15/05/2020). “Coronavirus: How will schools be able to reopen?”. BBC News https://www.bbc.com/news/education-51643556?

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Independent.ie (2020). “If we don’t rescue businesses, we will end up bailing out banks’ – warning from former Dept of Finance secretary general”

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The Irish Times (2020). “Reopening Ireland Q&A: What will open next Monday and can I meet up with friends?”

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BBC News (2020). “Coronavirus: Trump says US reopening, ‘vaccine or no vaccine’” https://www.bbc.com/news/world-us-canada-52685487

Driss, K. (2020). “Coronavirus sparked an economic recession that takes more jobs from women than men”. ABC News https://www.abc.net.au/news/2020-05-18/coronavirus-economic-recession-hits-women-hardest/12251044

Nzherald (2020). “Poll says Labour’s Jacinda Ardern most popular PM in a century; National on the ropes” https://www.nzherald.co.nz/nz/news/article.cfm?c_id=1&objectid=12332872

Newshub (2020). “Newshub-Reid Research Poll: Simon Bridges still confident he will lead National into election despite personal poll rating below 5 percent” https://www.newshub.co.nz/home/politics/2020/05/newshub-reid-research-poll-simon-bridges-still-confident-he-will-lead-national-into-election-despite-personal-poll-ratings-below-5-percent.html

Newsroom (2020). “‘Digital diary’ contact tracing app coming” https://www.newsroom.co.nz/covid-19/2020/05/18/1177990/digital-diary-contact-tracing-app-coming

Scoop health (2020). “No New Cases Of COVID-19” https://www.scoop.co.nz/stories/GE2005/S00109/no-new-cases-of-covid-19.htm

Agence QMI. (2020). “Vaccin contre la COVID-19: des essais cliniques approuvés par Santé Canada”. Le Journal de Montréal.

Per la lingua TEDESCA

https://www.tagesschau.de/inland/gastronomie-coronavirus-101.html

https://www.spiegel.de/politik/deutschland/corona-demos-in-berlin-niemand-den-ich-kenne-hat-corona-a-8175ed94-2e27-403e-a62f-ddce718f09ae

https://www.tagesschau.de/inland/coronavirus-bundesliga-103.html

https://www.zeit.de/gesellschaft/zeitgeschehen/2020-05/coronavirus-stuttgart-proteste-corona-politik

Per la lingua ARABA

https://www.hespress.com/societe/467057.html?fbclid=IwAR0kamq7q2bTR-qqE3kcFCu_PrRenRt4LMdEKAQk8el-GerLdoTFRVbqrac

https://blogs.aljazeera.net/blogs/2020/5/13/هل-سنشهد-عالما-جديدا-بعد-فيروس-كورونا

https://www.skynewsarabia.com/business/1344535-المغرب-مشروع-قانون-لإنقاذ-قطاع-السياحة-الإفلاس

#QUELLOCHECIUNISCE: Giornata Internazionale dei Musei

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Il 18 Maggio è l’International Museum Day, ossia la giornata internazionale dei musei, istituita dall’ICOM (International Council of Museums) per creare eventi e incontri tra diversi musei sparsi per il mondo, affrontando tematiche specifiche. Infatti, nata nel 1992, quest’iniziativa prevede un tema diverso ogni anno: nel 2020 si parla di diversità e inclusione, e seguendo l’hashtag #IMD2020 sui social si potranno scoprire le attività avviate online dai vari musei.

Nel frattempo, per festeggiare l’imminente riapertura dei Musei civici di Roma e sperando in un’estate in cui viaggiare per l’Italia sarà possibile, ho deciso di segnalarvi i musei più particolari e divertenti sparsi per il nostro Paese, dandovi magari qualche spunto per le vacanze!

Ne ho scovati alcuni, da Nord a Sud, che potreste aggiungere nella vostra bucket list:

  • Museo della Bora, a Trieste, è interamente dedicato a questo vento. Si definisce una sorta di museo in progress, dove sono raccolte opere letterarie che citano la Bora, curiosità eoliche e venti in bottiglia -magari, col caldo che c’è in questi giorni a Roma, tornerebbero comodi.
  • Museo dei serial killer, a Jesolo (Venezia). Ovviamente di musei del genere ne esistono numerosi – come quello di criminologia di Roma -, ma la particolarità di questo museo risiede nel modo in cui viene proposta la visita: è un’esperienza totalmente immersiva, con un’audioguida che riproduce immagini a 360 gradi per farci esplorare i racconti, e percorsi per sale piene zeppe di documenti, testimonianze e “attrezzi dell’orrore”. Insomma, occorre avere un buon stomaco per uscirne illesi.
  • Museo del risparmio, a Torino – e io, torinese, non sapevo neanche che esistesse! -, fondato dall’Intesa Sanpaolo, si tratta di una vera e propria opportunità per imparare a gestire i soldi – per gli spendaccioni interessati: se volete organizziamo un viaggio di gruppo per visitarlo insieme. Si compone di percorsi interattivi divisi in una parte di spiegazione e una parte di gioco in cui mettere in pratica quanto appreso.
  • Beautiful gallery, a Bologna, è il paradiso degli instagrammers – o più semplicemente degli amanti delle foto e dei video colorati. Si tratta di una galleria d’arte che mira a far immergere completamente i visitatori, che possono tuffarsi in piscine con palline colorate o immergersi in sale con scritte neon sulle pareti. Inutile che stia qui a spiegarvelo, perché non riuscirei a rendere l’idea: vi consiglio di cercare voi stessi le foto di questa splendida iniziativa, oppure di curiosare al link che vi lascerò alla fine dell’articolo.
  • Museo dei videogiochi, a Roma, meglio conosciuto come VIGAMUS (Video Game Museum). Ripercorre l’evoluzione storica dei videogiochi, partendo dall’oscilloscopio di William Higinbotham e giungendo fino alla realtà virtuale. E quando dico che ripercorre l’evoluzione storica, intendo dire che espone Arcade e console dagli anni ‘80 fino ai giorni nostri, con una sala dedicata a giochi in realtà virtuale, e i visitatori possono giocarvi. In breve, è un appuntamento imperdibile per gli appassionati, ma anche per chi vuole divertirsi con classici intramontabili… Fidatevi, io ci ho passato delle ore!
  • Museo della liquirizia, in provincia di Cosenza… Il paradiso dei golosi! Situato a Rossano, il museo della liquirizia ripercorre la storia di questa celebre radice nella tradizione culinaria italiana, con tante curiosità e ricette appetitose. Il museo è dedicato ad Amarelli, azienda familiare produttrice dell’omonima liquirizia e definita dai turisti su TripAdvisor come “il Willy Wonka della liquirizia”.
  • Museo del papiro, a Siracusa, l’unico museo al mondo interamente dedicato al papiro. Si divide in due settori: da una parte l’attività storica, che espone papiri antichi e varie testimonianze della cultura del papiro in tutti i suoi aspetti; dall’altra la ricerca scientifica e storica, che riguarda gli studi sulla pianta, sulla manifattura e trattamento della carta papiracea nelle diverse epoche e sui problemi di conservazione dei papiri antichi.

Vi lascio qui di seguito i link alle pagine ufficiali dei musei, così se c’è un museo in particolare che vi ha incuriosito – ma anche due! – potete dare un’occhiata:
https://museobora.org/

https://www.beautifulgallery.it/

http://www.mostraserialkiller.it/orari-e-tariffe/mostra-serial-killer-informazioni-su-orari-e-tariffe.html

http://www.vigamus.com/

https://www.museodellaliquirizia.it/

Emanuela Batir

#MONDAYABROAD

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Se chiudo gli occhi sono in… Tanzania!

#MondayAbroad ci continua a dare occasione di viaggiare attraverso i ricordi dei nostri colleghi.

Oggi cambiamo nuovamente continente: si parte per la Tanzania!

Il racconto di Isabella è talmente carico di ricordi, di emozioni e di pathos, che preferisco fare un passo indietro e lasciare spazio interamente alle sue parole, a tratti allegre, a tratti malinconiche, ma comunque ricche di speranza per il futuro!

Isabella ci sottolinea l’importanza di non dare nulla per scontato (riflessione che, mai come in questo periodo di lockdown, abbiamo imparato a trattare); consiglio, dunque, di accompagnare la lettura con una canzone tipica della nostra tradizione musicale, “Meraviglioso” di Domenico Modugno (per quanto ami anche la versione un po’ più recente dei Negramaro):

…ma come non ti accorgi di quanto il mondo sia meraviglioso?
…perfino il tuo dolore potrà guarire poi, meraviglioso!
Ma guarda intorno a te che doni ti hanno fatto:
ti hanno inventato il mare eh!
Tu dici “non ho niente”, ti sembra niente il sole?
La vita?
L’amore?
Meraviglioso: il bene di una donna, che ama solo te
Meraviglioso!
La luce di un mattino;
L’abbraccio di un amico;
Il viso di un bambino
Meraviglioso…

Zanzibar, Tanzania

6 anni fa (regalo dei 18 anni!)

Il mio desiderio era quello di festeggiare il mio compleanno (il 31 dicembre) felice, al mare. Sono metereopatica, dunque da fine novembre smetto di essere un po’ me stessa e torno a sorridere ad aprile. Il sole mi carica e sento il caldo dentro di me, così come il freddo. Ci sono molte cose che potrei raccontare di quei giorni in Africa e che spero di non vedere più ma ce ne sono poche che, purtroppo (e sottolineo purtroppo), non ho visto più.

Mi auguro di non vedere più una macelleria completamente all’aperto con le mosche sulla carne; di non vedere più piccole zone di terra con una fontana per bere e lavarsi ogni tre capanne, ogni tre famiglie; mi auguro di non vedere più donne incinte che lavorano sfruttate e doloranti (non voglio neanche pensare alle condizioni in cui avranno partorito); mi auguro di non bere più acqua così lassativa e di non lavarmi più con acqua che non sembra pulita. Tuttavia, non posso dire di non consigliare questo viaggio, anzi, dopo 6 anni credo di poterlo definire un MUST.

I Masai (o Maasai) sono un popolo, una tribù, che vive ai confini del Kenya e della Tanzania; sono la cultura, la ricchezza, la gioia che ho portato a casa con me; vivono di piccole cose, di affetto, di amore e di pace interiore. Nel villaggio in cui ho alloggiato c’era Samir, un dipendente, che ha festeggiato il compleanno con me e che mi ha anche fatto un regalo: aveva paura non fosse abbastanza per me, un’italiana entrata in quel villaggio con una Micheal Kors e scarpe firmate. Parlavamo inglese, ma lui capiva la mia lingua e spesso mi rispondeva in italiano. Quando andavo in spiaggia mi accompagnava e mi consigliava di stare tranquilla al sole, che quello non era il sole “nostro”. E aveva ragione: quel sole non bruciava; quel sole l’ho tenuto sulla mia pelle fino a gennaio; quel sole era PURO.

Sono entrata, a 18 anni, in un mondo che non credevo esistesse: senza auto, senza tecnologia, senza invidia, senza odio. C’era dolore e tanta povertà, ma loro hanno imparato a conviverci. Dall’Italia ho portato quaderni penne e pastelli per i bambini e li ho resi felici.

In seguito, ho chiesto a una donna, madre, Masaia, perché non facessero del turismo la loro ricchezza, mi si è stato detto sorridendo “ora ti mostro la nostra ricchezza”: prendendomi per mano, mi ha portato nell’Isola delle tartarughe giganti, piccolissima e abitata da un centinaio di animali dai quali prende il nome, provenienti dalle Seychelles. Da lì, abbiamo cominciato a camminare per le diverse spiaggia e lagune.

È stato solo lì che ho conosciuto il Paradiso.

A quelle persone non mancava il parrucchiere, i negozi firmati, l’ultimo iPhone, l’estetista; i bambini giocavano per strada e non su un iPad.

Ma poi, una volta a casa, mi sono detta: chi sono io per dare un messaggio del genere? A 18 anni ho chiesto a mio padre di portarmi in Tanzania e lui l’ha fatto rendendomi la ragazza più felice del mondo. Eppure quei bambini erano felici con così poco. La mia è stata una richiesta che forse non tutti potevano permettersi di fare o di esaudire. Io sono figlia di questa generazione, di questa realtà.

Ed è questo quello che mi è rimasto di questo viaggio: qualcosa che io non avrò mai.

Ilaria Violi

#ATUTTOMONDO

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La rassegna stampa internazionale dell’UNINT sul COVID-19

In Spagna i casi riportati continuano ad aumentare, ma con moderazione, difatti, allo stato attuale, le vittime sono 27.321, mentre il numero complessivo dei casi diagnosticati ha raggiunto quota 229.540. L’andamento giornaliero infonde speranza soprattutto nelle comunità autonome che si trovano ancora nella fase 0. Presto gli esperti forniranno una propria valutazione in modo tale da permettere che alcuni territori passino alla fase 1.

Intanto, i primi dati emersi dallo studio della sieroprevalenza in Spagna mostrano che solo il 5% della popolazione è stato contagiato.

In un’intervista a Telecinco, Pablo Casado, presidente del Partito Popolare spagnolo (PP), si è espresso duramente contro il governo in carica: “Dobbiamo uscire da ogni eccezionalità che il Governo utilizza per attribuirsi pieni poteri”, insiste: “Chiediamo misure preventive per isolare gli infetti e mascherine obbligatorie per tutti. Non teniamo un intero Paese confinato per portarlo alla rovina”. Il PP si era anche espresso a sfavore di una possibilità di proroga delle misure in atto, ma, di fatto, il partito è diventato una forza irrilevante nella votazione sull’estensione dello stato di allarme. Inoltre, Casado cercava di proporre la presentazione di un piano alternativo a quello del Governo per gestire l’epidemia, presentando “Activemos España”: 25 proposte in materia sanitaria, economica e giuridica. Il Covid-19 cambierà (forse) in modo permanente le abitudini di vita dei cittadini.

Questo giovedì, Yolanda Díaz, Ministro del Lavoro e dell’Economia Sociale, ha dichiarato che lo smart working sarà presto dotato di una base legislativa. L’attività sarà portata avanti con una certa urgenza; pur ammettendo che si tratta di una misura che può essere molto efficace, il Ministro ha precisato che tale attività deve “dare garanzie”.

L’America Latina sembra essere il paese più colpito al mondo per numero di contagi. In Messico sono migliaia i posti di lavoro persi solo nel mese di aprile in seguito all’epidemia causata da Covid-19. Per questo, il Governo pianifica la ripartenza di una serie di attività economiche essenziali a partire da lunedì 18 maggio. I numeri riportati parlano di 4.220 decessi e 40.196 casi confermati, ma secondo il New York Times, il Governo messicano non aggiorna correttamente il numero effettivo delle vittime nella capitale.

Non è migliore la situazione in Nicaragua: non è solo il coronavirus a preoccupare la popolazione, ma anche il silenzio delle autorità. Questa settimana, gli ex ministri della salute hanno inviato una lettera al direttore dell’OMS e al direttore della PAHO (Organizzazione Panamericana della Sanità), spiegando che il governo di Daniel Ortega, che sostiene di avere 25 infezioni e 8 morti per Covid-19, “non sta svolgendo azioni di prevenzione e contenimento”. La situazione è ancora più grave se si considera la limitata capacità del sistema sanitario pubblico. Giorni prima, un gruppo di medici si era dimesso per mancanza di condizioni lavorative adeguate, mentre altri avevano riferito di essere stati licenziati per aver criticato la gestione della crisi.

In Venezuela, il vicepresidente Delcy Rodriguez ha confermato questo martedì 422 casi di Covid-19 e 10 decessi; anche questi numeri sono stati oggetto di critica da parte dell’opposizione e dei media locali.

In Perù, con 76.306 casi e 2.169 morti, continuano le proteste del personale sanitario, che ha registrato quota 200 contagi. Inoltre, il Presidente Martín Vizcarra ha rivelato che in due regioni del paese i letti in terapia intensiva sono praticamente inesistenti.

Alessia De Meo, Martina Valeriano

In Francia parte la Fase 2 dopo 8 settimane di lockdown, nonostante le misure restrittive ancora in vigore in quattro regioni, tra cui l’Île-de-France. Il 18 maggio riapriranno le scuole medie, il 2 giugno toccherà a licei, luoghi di cultura e turistici, il 15 giugno alle frontiere europee, ma tutto dipenderà dall’evoluzione dell’epidemia. Jean Castex, responsabile del coordinamento della strategia di deconfinamento, ha infatti affermato che la decisione o meno di mettere di nuovo la Francia sotto controllo sarà determinata da tre fattori, ovvero la circolazione del virus sul territorio, la capacità ospedaliera e i risultati dei test virologici.

In Svizzera la curva dei contagi sta diminuendo, ma si è deciso di continuare, ove possibile, con il telelavoro, mentre le piccole e medie imprese insistono per ricevere più sussidi dallo Stato. La prossima settimana a Berna verrà testata l’app di tracciamento che consentirà di avvertire le persone in caso di contatto con contagiati, mantenendone però l’anonimato. Dal 15 giugno riaprono regolarmente le frontiere con Francia, Germania e Austria, ma nonostante l’allentamento delle misure restrittive, sono sempre più diffusi i raduni dei “corona-ribelli”, che si organizzano tramite i social e protestano contro le scelte fatte finora dal governo.

In Belgio,anche se nelle spiagge l’assenza umana ha permesso la comparsa di una nuova pianta: il ravastrello (o ruchetta di mare), bisogna iniziare a pensare alle vacanze, tema scottante per la nazione. La compagnia di volo Ryanair ha annunciato che dal primo luglio, nel rispetto delle norme precauzionali, si inizierà a garantire una ripresa dei voli principalmente dall’aeroporto di Bruxelles verso Grecia, Portogallo, Francia, Italia e Spagna. Tuttavia, martedì la compagnia aerea Lufthansa ha annunciato l’intenzione di ridurre il personale della filiale Brussels Airlines del 25%, un equivalente di 1000 posti di lavoro, nonostante gli sforzi di mediazione del governo belga contro una decisione così drastica.

La crisi causata dal Covid-19 ha rivelato al mondo una verità che è sempre stata elusa: “l’uguaglianza tra gli uomini, qualunque sia il colore della loro pelle e tra nazioni, potenti e deboli”, Afferma Paul Fokam, fondatore del gruppo Afriland First Bank. In riferimento al concetto di debolezza, è stata svelata la sotto-industrializzazione dell’Africa e la sua dipendenza economica, finanziaria e logistica dall’Occidente e dalla Cina. Questa crisi rappresenta un’opportunità per i responsabili africani di avviare una reale riflessione sulla possibilità di mettere in comune le loro risorse economiche, finanziarie, tecniche e intellettuali al fine di ottenere riforme che dovrebbero condurre, sotto l’egida della Zlecaf (Trattato di Libero Commercio Continentale Africano) e del settore privato, ad un audace programma mirato ad investire sull’industria in generale.

In Canada, gesti di gioia e leggerezza provengono dalla popolazione di Toronto per sollevare il morale degli abitanti: è il caso di Nina e Demi Antonake, mamma e figlia, che, travestite da dinosauri, hanno sorpreso i passanti distribuendo gratuitamente mascherine protettive fabbricate da loro stesse. Nel frattempo a Montréal, che resta il centro della pandemia in Canada, con un totale di 20.232 casi positivi, si percepisce una tensione dei rapporti tra l’amministrazione pubblica locale e il governo provinciale di Francois Legault, giudicato poco presente e tempestivo nel dare disposizioni in merito alla gestione dell’emergenza nella città più popolosa del Québec.

Emanuela Batir, Lara Bruno, Flavia Lucarelli D’Ortenzi, Arianna Emiliani, Elisabetta Leonardi, Giulia Marinucci, Ngwikem Manfo Solange, Sibilla Parlato, Federica Politanò, Gioia Ribeca, Diana Sandulli, Elen’Alba Vitiello

In Russia l’economia è ripartita, ovviamente, non con gli stessi ritmi.

Purtroppo, però, esiste un altro “virus” insidioso e subdolo che rappresenta una minaccia in alcuni casi ben più grave del COVID-19 stesso: la depressione, il pessimismo, le ansie e la paura.

È stato rilevato che durante la pandemia il numero dei suicidi è aumentato a causa di diversi fattori come perdita del lavoro, problemi economici e finanziari. In Russia ci sono stati casi in cui persino i medici hanno deciso di porre fine alla loro vita; tra questi il capo del dipartimento di emergenza sanitaria Natalia Jebedeva, a causa del contagio di molti suoi collaboratori, ed anche il dirigente dell’ospedale dei veterani Elena Nepomnjaia, dopo la richiesta di riqualificazione dell’ospedale in centro per i pazienti affetti da COVID-19.

Il suicidio rappresenta una via di fuga anche per le persone contagiate, come nel caso del novizio del seminario del monastero di Mosca della Trinità-Sergio-Lavra suicidatosi a seguito del ricovero in ospedale per sospetto coronavirus. Le cause che spingono le persone a compiere un atto così estremo sono la paura di essere infetti, di essere un peso per la propria famiglia e, ovviamente, la paura di essere isolati dalla società.

Inoltre, un altro problema da affrontare è quello delle fake-news diffuse dai media che inducono persone con particolari tratti caratteriali a reagire in maniera non adeguata e ad assumere comportamenti illogici fino a portarle al suicidio. I media in tal maniera quindi infondono paura e generano stress e insicurezza nella popolazione. Si calcola, infatti, che le informazioni non veritiere trasmesse via radio o televisione siano tra l’85% e il 90% delle notizie totali. Per fortuna, però vengono anche diffuse raccomandazioni e buone pratiche per proteggere la salute propria e altrui. È consigliabile, dunque, distrarsi dedicandosi, per esempio, alla didattica on-line, imparare le lingue straniere che arricchiscono sempre la nostra vita.

A Mosca il 15 maggio verranno testati in maniera massiccia i residenti della capitale per gli anticorpi contro il coronavirus. Queste sono le dichiarazioni del sindaco Sergei Sobyanin: “Per i test, il governo di Mosca ha installato analizzatori di sangue automatici per rilevare gli anticorpi contro il coronavirus mediante il metodo ELISA (test di immunoassorbimento enzimatico). Entro la fine di maggio, la capacità totale del sistema di test ELISA della città supererà le 200 mila analisi al giorno”.

Secondo il sindaco questa iniziativa rappresenta un’occasione di studio senza precedenti riguardo l’immunità della popolazione, che richiederà l’investimento di ingenti risorse economiche nel sistema sanitario.

“I risultati attesi valgono lo sforzo.” continua il primo cittadino, “Saremo in grado di rilevare la malattia in maniera più celere in molte persone, in particolare per quello che riguarda gli asintomatici. Potremo ottenere informazioni affidabili sulla situazione riguardo la diffusione del coronavirus nella città e nelle singole aree, in questo modo prenderemo decisioni ponderate sulla mitigazione delle restrizioni esistenti senza compromettere la vita e la salute delle persone “, ha spiegato Sobyanin.

Il sindaco ha inoltre invitato i moscoviti a recarsi in clinica e sottoporsi al test IFA (test di immunofluorescenza indiretta, che individua gli antigeni virali presenti nell’organismo).

Parlando del ritiro dall’attuale regime di autoisolamento, Sobyanin ha sottolineato che ciò non dovrebbe portare alla diffusione ulteriore del coronavirus, concludendo infine con la seguente affermazione: “Non usciremo rapidamente da questa situazione: ci sarà sempre il rischio che la diffusione del virus ricominci fino a quando non disporremo di una vaccinazione efficace. Ciò significa che vivremo in una nuova realtà”.

Paola D’Onofrio, Clarissa Giacomini

Il Centro per la protezione della salute di Hong Kong (Chp) ha confermato lunedì tre nuovi casi importati, che portano il numero totale dall’inizio dell’emergenza a 1.047. Chuang Shuk-kwan, capo della sezione per le malattie infettive del Chp, ha dichiarato durante una conferenza stampa che tutti e tre i pazienti erano asintomatici, e che sono risultati positivi al virus soltanto al loro arrivo a Hong Kong. Secondo l’Autorità ospedaliera di Hong Kong, 11 pazienti sono risultati nuovamente positivi al virus dopo essere stati dimessi dall’ospedale e ora si trovano in condizioni stabili. Hong Kong non aveva rilevato nuovi casi per 21 giorni consecutivi.

Le autorità locali della città cinese di Wuhan hanno annunciato che a partire da martedì, tutti i residenti dovranno sostenere i test dell’acido nucleico per i prossimi dieci giorni, come parte delle misure adottate dall’amministrazione locale per prevenire e controllare la pandemia. La decisione è giunta dopo che sei nuovi casi di coronavirus sono stati segnalati a Wuhan nello scorso fine settimana.

Nei principali quotidiani nazionali si riporta inoltre che il governo italiano ha emanato un “decreto rilancio” in base al quale verranno stanziati un totale di 55 miliardi di euro per aiutare le imprese, i privati e la società per far fronte all’impatto della nuova epidemia di Covid-19. In particolare, il governo italiano stanzierà 25,6 miliardi di euro per i sussidi ai lavoratori i cui redditi sono colpiti dall’epidemia, circa 5 miliardi di euro per il finanziamento delle piccole e medie imprese, 3,25 miliardi di euro per il rafforzamento del sistema sanitario del Paese e 2,8 miliardi di euro per il sistema di istruzione e ricerca. Con il “decreto rilancio”, il governo italiano ha introdotto un nuovo credito d’imposta per l’affitto di immobili non abitativi. Il beneficio è pari al 60% del canone mensile versato negli ultimi tre mesi e sospenderà l’imposta di circa 4 miliardi di euro alle imprese con un fatturato annuo inferiore ai 250 milioni di euro. Il governo stanzierà inoltre una parte dei fondi per aiutare le imprese ad adottare le misure preventive necessarie dopo l’apertura del 4 maggio. Il decreto prevede anche la concessione di un permesso di lavoro di sei mesi agli immigrati che lavorano nel settore agricolo e nei servizi domestici italiani, per far fronte alla carenza di manodopera in alcuni settori. Il disegno di legge destinerebbe finanziamenti aggiuntivi per i programmi di licenziamento temporaneo, dando alle aziende la possibilità di mettere i dipendenti in aspettativa piuttosto che licenziarli. Inoltre, verrà stanziata una somma compresa tra i 400 e gli 800 euro al mese (per un massimo di due mesi) per aiutare le persone che non percepiscono alcun reddito. Il Presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte ha dichiarato che “questo disegno di legge fornisce le premesse per un’ulteriore ripresa economica e sociale in Italia”.

Gabriele Bonanni, Nicolò Cornacchia

FONTI e SITOGRAFIA

Per la lingua SPAGNOLA

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https://www.elmundo.es/ciencia-y-salud/salud/2020/05/14/5ebcec4321efa0261f8b4585.html

https://elpais.com/espana/2020-05-13/las-polemicas-de-diaz-ayuso-revientan-la-estrategia-del-pp.html

https://www.dw.com/es/coronavirus-en-américa-latina-ser%C3%ADa-mejor-decir-la-verdad-para-salvar-vidas/a-53419774

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https://www.ouest-france.fr/sante/virus/coronavirus/confinement/coronavirus-dans-quelles-circonstances-la-france-pourrait-elle-nouveau-etre-confinee-6834126

https://www.journaldemontreal.com/2020/05/14/la-crise-geree-a-260-km-dici

https://fr.euronews.com/2020/05/09/a-toronto-des-dinosaures-distribuent-des-masques

https://www.jeuneafrique.com/937588/politique/tribune-coronavirus-lafrique-peut-sortir-gagnante-de-la-crise-a-condition-de-trouver-sa-voie/

https://www.jeuneafrique.com/943640/economie/tribune-la-crise-du-coronavirus-doit-pousser-lafrique-a-prendre-son-independance/

https://www.lesoir.be/300314/article/2020-05-12/les-vols-ryanair-reprendront-des-juillet-depuis-bruxelles-et-charleroi?referer=%2Farchives%2Frecherche%3Fdatefilter%3Dlastweek%26sort%3Ddate%2520desc%26word%3Ditalie%22

https://www.lesoir.be/300146/article/2020-05-11/les-plages-belges-verdissent-cause-du-coronavirus-une-nouvelle-plante-y-prospere

https://www.dhnet.be/actu/economie/brussels-airlines-la-lufthansa-a-rejete-un-plan-d-aide-de-390-millions-d-euros-de-l-etat-belge-5ebab5a89978e23845d2b554

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https://www.tdg.ch/le-teletravail-survivra-au-coronavirus-189430033767

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https://www.lematin.ch/suisse/conseil-federal-lance-phase-test-app-tracage/story/25942838

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https://www.letemps.ch/suisse/rebelles-corona-sortent-confinement

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Per la lingua CINESE

http://www.xinhuanet.com/2020-05/10/c_1125965857.htm

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https://www.toutiao.com/a6826682791753679367/

https://www.toutiao.com/group/6826612936660746766/

https://baijiahao.baidu.com/s?id=1666665199628232894&wfr=spider&for=pc