La rassegna stampa internazionale dell’UNINT sul COVID-19

La Spagna ha registrato 95 decessi nelle ultime 24 ore, uno degli incrementi giornalieri più bassi da metà marzo. Il numero delle vittime è di 27.888, mentre i nuovi casi sono 518, arrivando ad un totale di 232.555. Quattro le fasi previste per la ripartenza. Madrid e Barcellona, le due città maggiormente colpite dal virus, sono ancora bloccate alla fase “0”.

Come da tradizione durante questo stato di emergenza, il sabato è il giorno riservato alla comparsa di Pedro Sánchez. Il Presidente del Governo si è rivolto nuovamente al popolo spagnolo per annunciare l’intenzione di prolungare lo stato di emergenza fino al 7 di giugno, nella speranza che la curva di contagio faccia un’inversione decisiva.

Si contempla, dunque, l’opzione di uno stato di emergenza asimmetrico, vale a dire applicabile per territorio, potenziando le misure di contenimento del virus nelle regioni ad alto rischio di contagio.

Per poter avanzare tale piano di emergenza al Congresso, Sánchez ha dovuto ottenere il consenso da partiti quali Ciudadanos, ERC, PNV, Compromís, con i quali ha intrattenuto in questi ultimi giorni lunghe trattative. Partido Popular (PP) e Vox, invece, hanno sin da subito manifestato il loro dissenso. Pablo Casado, leader del PP, ha ratificato il rifiuto da parte del suo partito di sostenere il prolungamento dello stato di emergenza: “la salute e le condizioni di lavoro possono essere tutelate con la legislazione attuale, senza abusare dell’eccezionalità costituzionale” ha annunciato sui social.

La decisione di Sánchez è stata influenzata dagli sviluppi in Italia: il Presidente spagnolo non vuole correre il rischio di un eventuale rialzo della curva di contagio, dichiarando che il premier Conte si sia precipitato e che, per la prima volta, non seguirà le sue orme. Del resto, dall’inizio della crisi del coronavirus, la Spagna ha seguito gli sviluppi dell’Italia con una settimana di differenza: la chiusura delle scuole, la dichiarazione dello stato di allarme, la chiusura dell’industria.

Al contrario dell’Italia, che riprenderà il normale svolgimento di tutte le attività entro il 3 giugno, la Spagna non è incline a correre rischi: il Ministero della Salute non intende permettere agli spagnoli di spostarsi tra le province fino a luglio e prevede una tardiva stagione estiva incentrata sul turismo nazionale. Non è prevista una data per la riapertura delle frontiere ed è stata imposta una quarantena di due settimane per chi rientra dall’estero. La Spagna persegue la linea più dura dell’Europa meridionale.

A Cuba, le regioni più colpite dal virus coincidono con quelle caratterizzate da una popolazione anziana, ha dichiarato Juan Carlos Alfonso, vicecapo dell’Oficio Nacional de Estadísricas e Información (ONEI), durante un’apparizione nel programma televisivo Mesa Redonda. Questi dati indicano uno dei principali problemi del Paese: l’invecchiamento della popolazione. Difatti, nel primo trimestre di quest’anno, sull’Isola si sono registrati più decessi che nascite.

Una stima de El País, basata sui dati del sistema sanitario ufficiale, suggerisce che il numero di persone contagiate in Messico è compreso tra 620.000 e 730.000.

Com’è accaduto in quasi tutti i paesi del mondo, la questione della reale entità del Covid-19 ha tormentato il Governo messicano fin dall’inizio della pandemia, anche se sembra essersi maggiormente intensificata negli ultimi giorni. Gli esperti ritengono che si sia osservata una mancanza di trasparenza e l’assenza di alcuni dati che, se resi pubblici, porterebbero ad una maggiore chiarezza per quanto concerne l’amministrazione delle autorità. D’altro canto, il Governo sostiene che il suo modello di monitoraggio epidemiologico sia stato finora impeccabile.

Alessia De Meo, Martina Valeriano

In Francia sebbene l’isolamento sia una condizione piuttosto naturale per i musicisti e, in particolare per i compositori, alcuni di questi hanno raccontato di essere stati messi alla prova da questa crisi sanitaria. Inoltre, affermano che anche la loro professione ne ha fortemente risentito a causa della cancellazione dei concerti. Infatti, il presidente Macron ha annunciato il divieto di concerti e festival fino a metà luglio 2020. Mentre i festival erano già stati annullati sin dall’inizio della quarantena, tour e concerti, ancora in attesa di valutare l’evolversi della situazione, sono stati ufficialmente rimandati.

In Belgio, mentre la nazione si appresta ad iniziare la fase 2 riammettendo a scuola in maniera graduale gli studenti di diverse classi, non mancano le polemiche, questa volta sollevate dagli eroi della crisi sanitaria, ovvero il personale ospedaliero. Lo scorso sabato, gli infermieri dell’ospedale Saint-Pierre di Bruxelles hanno accolto il primo ministro Sophie Wilmès voltandole le spalle al passaggio. Un gesto simbolico con l’intenzione dichiarata di condannare il comportamento dei politici belgi incuranti delle richieste di aiuto. Non dimentichiamo che prima che scoppiasse l’emergenza mondiale, proprio la Wilmès all’epoca Ministro del Bilancio, aveva imposto dei tagli al budget destinato alla sanità limitando in questo modo le risorse a disposizione.

In Svizzera “le cifre sono incoraggianti” sostiene il presidente Alain Berset, spalleggiato dal medico Daniel Koch che ha annunciato la fine della prima ondata. La curva dei contagi si sta abbassando, infatti non sono stati registrati ricoveri dallo scorso lunedì. Il Paese continua la sua graduale riapertura: riaprono le chiese e riprendono tutte le celebrazioni religiose, e dall’8 giugno saranno permessi assembramenti di più di cinque persone. Nel frattempo, per incoraggiare l’uso della bicicletta, il governo ha deciso di permettere ai bambini fino ai 12 anni di pedalare sui marciapiedi, qualora non sia presente la pista ciclabile.

In Africa la pandemia di Covid19 reintroduce in chiave contemporanea il tradizionale concetto di maschera africana. Oltre alle più comuni mascherine chirurgiche utilizzate come prevenzione contro la diffusione del virus, si stanno infatti moltiplicando le versioni personalizzate. Dalle più gioiose, realizzate con i motivi e i colori sgargianti dei tessuti etnici tradizionali, a quelle “impegnate” che riportano messaggi di sensibilizzazione su sfondo bianco. Senza dimenticare quelle con funzione pubblicitaria, realizzate con stampe di grandi e piccoli marchi o ancora quelle che rendono omaggio a personaggi celebri di diverse confraternite musulmane. Ed ecco che la mascherina, in occidente ormai emblema di spersonalizzazione e mancanza di libertà, sta acquisendo invece funzione di espressione individuale, in una società basata sul concetto di comunità come quella africana.

In Canada si ritorna progressivamente alla libertà, in concomitanza con l’arrivo della bella stagione. Gli spostamenti tra regioni, se non necessari, sono sempre sconsigliati, ma sono permesse invece visite ad amici e parenti all’interno della propria regione. In Québec le istruzioni sulle attività permesse o vietate sono molto dettagliate e con esempi anche illustrati, così da evitare un’interpretazione personale e guidare al meglio il cittadino. A partire da venerdì 22 maggio sarà possibile incontrarsi tra un massimo di dieci amici o parenti, ad esempio per fare un barbecue, rispettando una distanza di due metri tra familiari; mentre dal 1° giugno sarà possibile anche recarsi da estetisti, parrucchieri e altri esperti della cura della persona mantenendo le precauzioni. Rimangono ancora chiusi per ora ristoranti, palestre, piscine, teatri e cinema.

Emanuela Batir, Carolina Benucci, Lara Bruno, Flavia Lucarelli D’Ortenzi, Elisabetta Leonardi, Giulia Marinucci, Ngwikem Manfo Solange, Sibilla Parlato, Diana Sandulli, Eleonora Valente, Elen’Alba Vitiello

Il 21 maggio il sindaco di Mosca Sergej Sobyanin ha annunciato la possibilità di avviare la prima fase per mitigare le restrizioni introdotte a causa del coronavirus e continuare la graduale “apertura” dell’economia urbana. Come sottolineato da Sobyanin, ciò è conseguente a una diminuzione del numero di casi rilevati di COVID-19. Nel suo blog, ha parlato della firma di un decreto volto a regolamentare questa seconda fase; secondo lui, per la prima volta dall’inizio della pandemia, iniziano a giungere le prime notizie positive: “C’è speranza per una fine prossima alla pandemia, e non voglio che questa prospettiva sia solo un’illusione. A tal fine, dobbiamo continuare a mantenere la massima responsabilità per il rispetto delle restrizioni e dei requisiti stabiliti e ne sono sicuro, avremo l’opportunità di fare i prossimi passi verso una vita normale”, queste sono le sue parole.

Allo stesso tempo, il primo cittadino ha invitato l’organizzazione a lasciare la maggior parte dei dipendenti in modalità di lavoro agile. Si noti inoltre, che dal 12 maggio nella capitale, è diventato obbligatorio indossare maschere e guanti sul lavoro, nelle strutture commerciali, nonché sui trasporti pubblici e nei taxi. La multa prevista per violazione di tale misura ammonta a 5 mila rubli (65 euro).

Nella stessa giornata, il presidente russo Vladimir Putin ha ringraziato studenti e insegnanti, esprimendo loro sostegno in questo momento difficile, per l’impegno profuso in queste settimane nella didattica a distanza, un metodo rivelatosi particolarmente utile ed efficace. “Ritengo che questa esperienza sarà necessaria in futuro. Oggi più che mai dobbiamo apprendere nuove soluzioni pratiche di vita” afferma Putin, che, però, non ha mai pensato di abbandonare l’istruzione scolastica a favore della didattica on-line. “Tutte le dicerie riguardo una sostituzione completa della didattica online, facendo così chiudere le scuole e università “tradizionali” sono soltanto provocazioni”, continua il capo di stato affermando che “La scuola non ha soltanto il compito di insegnare, ma anche quello di educare e formare le persone che un domani staranno ai vertici della nostra società”. Si può affermare quindi che la didattica a distanza stia solo portando a termine un lavoro già iniziato in passato. Ora la cosa più importante è non perdere quegli studenti che si impegnavano con entusiasmo. Una valutazione obiettiva verrà data l’anno prossimo e, se gli studenti presenteranno lacune, verrà concesso tempo per ripetere e riguardare il materiale scolastico. Ciononostante, gli esami di maturità avranno inizio il 29 giugno. Giovedì 21 maggio il ministro della sanità russo Mikhail Murashko ha annunciato che sono stati erogati con successo fondi supplementari a tutti gli operatori sanitari: “Effettivamente, entro il 15 maggio, tutti i fondi aggiuntivi sono stati pagati. Abbiamo istituito un mezzo speciale per assicurare la corretta erogazione dei fondi. Si tratta di una piattaforma on-line che consente a un operatore sanitario di contattare e ricevere chiarimenti attraverso il sito web dei servizi statali per verificare se questi pagamenti gli sono dovuti o meno”, ha detto in un’intervista sul canale televisivo Rossiya 1. I supplementi dovrebbero essere ricevuti da medici (80 mila rubli circa 1020 euro), personale paramedico (50 mila rubli circa 636 euro), personale medico junior (25 mila rubli circa 318 euro) e anche specialisti di ambulanza: medici (50 mila rubli) paramedici, infermieri e driver (25 mila rubli). Tuttavia, il 19 maggio Putin ha criticato il governo per la scarsa prontezza nell’emissione dei fondi supplementari ai medici.

Clarissa Giacomini, Angela Doria, Paola D’Onofrio

Dopo che, in svariate occasioni, il segretario di Stato americano, Mike Pompeo, ha accusato Pechino di aver rifiutato di fornire i primi campioni di Covid-19 prelevati dai pazienti contagiati, nonché di aver distrutto gli stessi campioni in un secondo momento, la risposta della Cina non si è fatta attendere. Venerdì 15 maggio la Cina ha infatti confermato di aver dato l’ordine a tutti i laboratori non autorizzati di disfarsi dei campioni di Covid già durante le prime settimane dell’epidemia. Tutto questo per ragioni di sicurezza sanitaria nazionale. Liu Dengfeng, funzionario della National Health Commission, ha poi chiarito la posizione cinese sottolineando che fin dall’inizio della pandemia l’agente patogeno era stato classificato di “Classe 2” (altamente patogeno) e che le autorità avevano così deciso di imporre misure di sicurezza come la distruzione dei campioni usati nei laboratori non autorizzati. Liu Dengfeng ha poi aggiunto che solo alcuni laboratori con particolari requisiti sono autorizzati a detenere campioni altamente patogeni e che operazioni per la gestione di campioni di questo tipo sono sempre state in conformità con gli standard sanitari cinesi.

Intanto i ricercatori di due università cinesi, la Fudan University e la Jiao Tong University, hanno riportato dei risultati promettenti sulle sperimentazioni in vista di un vaccino anti-Covid. Le ricerche sono state condotte su topi, ed è stato osservato che gli anticorpi necessari per combattere il virus venivano prodotti rapidamente nei loro organismi.

Cai Yujia, ricercatore presso lo Shanghai Centre for Systems Biomedicine della Jiao Tong University, ha dichiarato che una volta trovato un partner commerciale per sviluppare il vaccino, il loro team avrebbe avuto bisogno di 3-4 mesi di studio preclinico prima di poterlo testare sugli umani. Cai ha aggiunto: “Abbiamo già avviato i contatti con diverse case farmaceutiche per poter continuare a lavorare su questo vaccino”.

Secondo l’epidemiologa Maria Van Kerkhove, responsabile tecnico per il coronavirus dell’Organizzazione mondiale della sanità, al momento ci sono in tutto il mondo 120 laboratori candidati ed impegnati in questa sfida contro il tempo.

Nel frattempo, sono state sviluppate da laboratori e centri di ricerca cinesi altre 4 tipologie diverse di vaccino, già in fase di sperimentazione su persone contagiate.

Mattia Del Vecchio

FONTI e SITOGRAFIA

Per la lingua SPAGNOLA

https://www.elmundo.es/espana/2020/05/16/5ebfd22ffc6c83c8318b45d8.html

https://elpais.com/espana/2020-05-20/sanchez-no-quiere-asumir-el-riesgo-de-italia-en-la-desescalada.html

https://diariodecuba.com/cuba/1589841439_20279.html

https://diariodecuba.com/cuba/1589845733_20283.html

https://elpais.com/sociedad/2020-05-18/a-la-caza-de-la-covid-19-en-los-barrios-mas-pobres-de-la-ciudad-de-buenos-aires.html

https://elpais.com/sociedad/2020-05-08/la-magnitud-de-la-epidemia-en-mexico.html

https://elpais.com/internacional/2020-04-02/mexico-vive-su-mes-mas-violento-pese-a-la-pandemia.html

Per la lingua FRANCESE

https://www.journaldequebec.com/2020/05/20/voici-les-soins-de-sante-et-corporels-qui-rouvriront-1

https://www.jeuneafrique.com/945328/societe/tribune-avec-le-coronavirus-le-masque-africain-fait-sa-revolution/

https://www.letemps.ch/suisse/fin-crise-sanitaire-vue

https://www.24heures.ch/les-4-indicateurs-que-vous-devez-absolument-surveiller-818016620537

https://www.lematin.ch/suisse/celebrations-religieuses-pourront-reprendre-28-mai/story/13106798

https://www.lematin.ch/suisse/enfants-jusqu-12-ans-rouleront-velo-trottoir/story/28075433

https://www.dhnet.be/actu/belgique/bilan-positif-pour-la-reprise-scolaire-la-phase-2-sera-enclenchee-ce-lundi-25-mai-voici-ce-qu-elle-prevoit-5ec564e3d8ad581c540aabc0

https://www.ln24.be/2020-05-16/les-infirmiers-tournent-le-dos-sophie-wilmes

https://www.lemonde.fr/culture/article/2020/05/21/les-compositeurs-face-au-point-d-orgue-d u-confinement_6040337_3246.html

Coronavirus : les tournées et concerts reportés ou annulés

Per la lingua RUSSA

https://iz.ru/1014031/2020-05-21/murashko-zaiavil-o-vyplate-k-15-maia-vsekh-dopsredstv-medrabotnikam

https://www.pravda.ru/news/society/1500227-putin_obrazovanie/?utm_medium=cqc&utm_source=all_materials_12

https://russian.rt.com/russia/article/748534-moskva-snyatie-ogranichenii-koronavirus?utm_source=yxnews&utm_medium=desktop&utm_referrer=https%3A%2F%2Fyandex.ru%2Fnews

Per la lingua CINESE

https://www.scmp.com/news/china/society/article/3084635/china-confirms-unauthorised-labs-were-told-destroy-early

https://www.scmp.com/news/china/science/article/3085502/strong-immune-response-chinese-covid-19-vaccine-team-reports