La rassegna stampa internazionale dell’UNINT
Nuova Zelanda, entro il 2040 a Wellington sono stati previsti dieci centimetri di innalzamento del livello del mare con un rischio di inondazione stimato per 10.000 case situate nelle principali città del Paese. Nel frattempo, in vari Paesi si registrano nuovi picchi di contagi da Covid-19 che, oltre a comportare perdite a livello umano, peggiorano ulteriormente la situazione economica mondiale. La Gran Bretagna sarebbe prossima a registrare i minimi storici per crescita del reddito, secondo una recente analisi.
EUROPA
In Spagna,
ci sono cambiamenti in vista nel programma del governo per il Natale, scrive El
Mundo. Dopo il trambusto provocato dalla prima bozza, che
prevedeva che i pranzi e le cene di Natale non potessero superare le 6 persone
provenienti da diversi centri di convivenza, il Ministero della Salute ha già chiarito
la propria posizione con le comunità autonome attraverso l’introduzione di
cambiamenti. Uno dei principali sarà mantenere il confinamento perimetrale in
tutte le aree, in modo che nessuno possa lasciare la propria regione, tranne
che per il ricongiungimento familiare.
Le comunità del
Partito Popolare chiederanno anche che il limite di 6 persone venga aumentato
durante le celebrazioni, e vedono possibile che il governo ceda e lo aumenti a
10.
Limitare lo
spostamento tra le autonomie al ricongiungimento familiare rappresenta un
cambiamento importante rispetto alla prima bozza, poiché era consentito
qualsiasi viaggio purché fosse indispensabile e a patto che le regole di
precauzione e di allontanamento sociale fossero rispettate al massimo.
Se la novità che
il ministero ha proposto alle autonomie prospera, il Natale non potrebbe essere
festeggiato in una comunità diversa da quella della casa di famiglia (ad
esempio, in un hotel alle Canarie o in una casa rurale in montagna). Un altro
dei punti caldi che saranno affrontati nel Consiglio Interterritoriale è il
coprifuoco, infatti l’obiettivo principale è che durante i festeggiamenti
natalizi venga mantenuta la reclusione notturna dato il divieto di uscire in
strada negli orari stabiliti in ogni comunità autonoma.
Ci sono autonomie,
come la Comunità di Madrid, che propongono di estendere il coprifuoco alle 2
del mattino per il 24 e per il 31 dicembre, a causa della particolare incidenza
notturna delle celebrazioni.
A.C.
La Francia
ha vissuto una settimana sicuramente ricca di emozioni e segnata da parole
ricorrenti come ricordo e giustizia.
Come riportato da France
Bleu, in occasione della Giornata internazionale contro la
violenza sulle donne, questi temi sono riaffiorati, così come la voce degli
abitanti di Limoges che, nonostante la pandemia, sono scesi in piazza per
sensibilizzare l’opinione pubblica e per far rivivere, almeno nella memoria, tutte
le donne che hanno perso
la vita.
Partendo dal piano personale di ogni singolo cittadino, questi momenti di
raccoglimento hanno raggiunto una portata nazionale. Da Le
Parisien giunge la notizia che è deceduto all’età di 100 anni
Daniel Cordier, partigiano nel fronte della Resistenza francese e segretario di
Jean Moulin, anch’egli eroe della Seconda guerra mondiale. La commemorazione è
stata scandita dalle parole del presidente Emmanuel Macron che lo ha ricordato
come «un francese libero, innamorato di una Francia senza catene».
Tra questi attimi di commozione, alcuni eventi hanno tuttavia acceso numerosi
dibattiti e lasciato l’amaro in bocca per molti cittadini. Contrastanti sono
tutt’ora le posizioni sul famigerato articolo 24, noto anche come la legge
sulla “sicurezzaglobale”. Per quanto riportato da Le
Figaro, vi è stata inizialmente l’intenzione da parte del primo
ministro Jean Castex di costituire un comitato indipendente per rivedere la
stesura dell’articolo, prestando particolare attenzione a non ledere l’immagine delle
forze dell’ordine. Un’immagine non
delle più rosee, soprattutto alla luce degli ultimi fatti verificatisi a
Parigi. Si legge da France
24 che nel XVII arrondissement Michel Zecler, un
produttore musicale, è stato aggredito da tre poliziotti dinanzi a uno studio
discografico poiché non indossava la mascherina. Dopo le iniziali dichiarazioni
degli agenti che affermavano di aver semplicemente messo in atto la legittima
difesa, le immagini del video diffuso da Loopsider hanno fatto emergere
una diversa ricostruzione dei fatti: oltre a esser stata insultata, la vittima
è stata ripetutamente percossa, senza rispondere subito all’attacco.
Inoltre, stando a quanto pubblicato da Le
Monde, nella giornata di sabato 28 novembre, numerosi
manifestanti hanno protestato contro «un controllo generalizzato e l’usodidroni», nonché il divieto di poter «filmare e pubblicare [le immagini
degli] interventi delle forze dell’ordine», ossia i punti contenuti all’interno
dell’articolo. A seguito di tale vicenda, il 30 novembre è arrivata la notizia
da Le
Monde che questa legge verrà completamente riscritta.
V.P.
Stando
a un’analisi che delinea le ricadute economiche della pandemia Covid-19, la Gran
Bretagna sarebbe prossima a registrare minimi
storici per crescita del reddito. Si tratterebbe del secondo peggior
risultato dal 1955. Solo nel biennio 2015-17, quando il reddito è
effettivamente diminuito dello 0,1% annuo, si è avuto un dato peggiore. Con il
governo già sotto pressione per migliorare gli aiuti finanziari, è emerso che
il reddito reale disponibile per le famiglie dovrebbe aumentare di appena l’1%
da qui al 2024. L’analisi del think-thank
Resolution Foundation, riportata dal Guardian,
basata su dati ufficiali, evidenzia il lasso di tempo durante il quale lo shock
economico dato dalla pandemia continuerà a pesare sulle finanze delle famiglie.
Il prospetto si accompagna ad un incremento della disoccupazione che
raggiungerà il picco di 2,6 milioni a metà del 2021 e rimarrà alta per molto
tempo durante il post-pandemia. Il rapporto inoltre avverte che con i tagli al
credito universale e ai crediti d’imposta di aprile, circa sei milioni di
famiglie rischiano di perdere oltre 1.000 sterline l’anno. Mentre molti
parlamentari dell’ala conservatrice si aspettavano che il cancelliere Rishi
Sunak annullasse il piano, durante la revisione della spesa pubblica della
scorsa settimana ciò non è avvenuto. Adam Corlett, principale economista della Resolution Foundation, ha dichiarato che
il miglioramento delle prospettive sugli standard di vita dovrebbe essere una
priorità assoluta per il governo una volta esauritosi il post-pandemia,
soprattutto se il primo ministro vuole arrivare alle prossime elezioni con la
prova dell’effettivo miglioramento nello standard di vita delle persone
rispetto all’inizio quinquennio precedente.
In Scozia,
la compagnia energetica SGN sta
avviando un progetto sperimentale unico al mondo dal titolo H100 Fife, il quale prevedrà a partire
dal 2023 la sostituzione del gas naturale impiegato per cucinare e riscaldare
le abitazioni con idrogeno prodotto da elettrolisi dell’acqua. L’operazione
sarà testata inizialmente in trecento case nell’area amministrativa del Fife, che fungeranno da laboratorio per
i 4 anni successivi. Il Guardian
riferisce che la sperimentazione gode del sostegno di Ofgem, il regolatore britannico del mercato energetico, che ha
assegnato a SGN 18 milioni di
sterline per sviluppare del progetto. La sovvenzione fa parte di un concorso di
finanziamento che sostiene l’innovazione delle reti energetiche britanniche in
vista di un futuro a basse emissioni di carbonio. Il governo scozzese sosterrà
il progetto garantendo 6,9 milioni di sterline. L’idrogeno verde è parte
centrale del piano del governo volto a svincolare la Gran Bretagna dai
combustibili fossili. Il suo utilizzo si rivela particolarmente determinante
nel riscaldamento centralizzato, che costituisce quasi un terzo delle emissioni
di gas serra del Regno Unito, dal momento che circa l’85% delle case utilizza
una caldaia a gas.
L.D.
Germania –
il
grafico del Berliner
Morgenpost mostra che il numero delle persone positive ha
raggiunto quasi i 1.100.000 casi. Secondo lo Zeit,dal primo dicembre sono entrate in vigore le nuove misure che
avranno valenza fino al 20 e che prevedono un lockdown parziale e la
possibilità di incontrare fino ad un massimo di 5 persone nelle proprie
abitazioni; le scuole e gli asili rimarranno aperti, ma non appena verrà
riscontrato un caso positivo l’intera classe dovrà rimanere in quarantena per
15 giorni e si potrà tornare a scuola solo con un esito negativo di tampone.
Dal 23 dicembre al primo gennaio, le misure in vigore saranno diverse e
permetteranno di accogliere 10 persone a casa, escludendo dal conteggio i
bambini fino ai 14 anni. I diversi Länder possono decidere in che misura
applicare queste restrizioni. Infatti, il Land Berlino ha deciso di mantenere
misure più restrittive anche per il periodo delle festività dato l’alto numero
di casi e dato che, come riportato sullo Zeit,
un quarto dei letti in terapia intensiva destinati ai malati di Covid,
risulta oggi occupato. A causa delle restrizioni degli ultimi mesi, a novembre,
secondo i dati dell’agenzia del lavoro tedesca, è cresciuto il numero di
annunci per lavori part-time. Grazie a questa maggiore possibilità è diminuito
il numero dei disoccupati dello 0.1% rispetto al mese di ottobre ed è diminuito
anche rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. In generale il mercato ha
reagito meglio rispetto alla situazione riscontrata durante il lockdown
nei primi mesi dell’anno, così riporta lo Spiegel.
L.M.
In Austria,
gli attuali casi positivi sono quasi 55.000, come mostra il grafico del Presse.
Nella giornata di mercoledì, il Consiglio dei ministri ha rilasciato le
nuove misure di restrizione che entreranno in vigore lunedì 7. Sempre secondo
il Presse,
le misure prevedono il coprifuoco dalle 20 alle 6, per cui sarà possibile
uscire solo per motivi di lavoro o di necessità; gli asili e le scuole, finora
completamente chiusi, riapriranno con l’obbligo di mascherina per i bambini dai
10 anni; al contrario, le università continueranno con le lezioni online. I
negozi e i fornitori di servizi alla persona apriranno nuovamente, ma
rimarranno chiusi, fino al 7 gennaio, i servizi di ristorazione. Le nuove
misure prevedono anche l’obbligo di 10 giorni di quarantena per chi ritorna nel
Paese dall’estero. Come riporta il Kurier,
da lunedì ci si potrà incontrare fino ad un massimo di 6 adulti e 6
bambini, ma nei giorni 23, 24 e 25 dicembre e 31 gennaio, ci si potrà
incontrare nelle proprie abitazioni fino ad un massimo di10 persone. Secondo l’intervista rilasciata dalla ministra
del turismo, Elisabeth Köstinger,
al giornale Spiegel,
nonostante la spinta della cancelliera Angela Merkel perché tutta Europa
chiuda gli impianti sciistici, la riapertura in Austria sarà assicurata.
Nonostante nel mese di marzo, questo settore abbia riscontrato numerosi focolai
del virus, la ministra garantisce che verranno messe in atto tutte le misure
possibili per garantire una stagione invernale in tutta sicurezza.
L.M.
Il giorno 27
novembre nella Federazione Russa è stato registrato un nuovo picco di
casi di Coronavirus: 27.543 casi in tutto il Paese e 7.918 casi a Mosca,
riporta il sito Mskagency.ru. In
più, oltre alla preparazione di circa 300 siti di vaccinazione contro il
Covid-19, il sindaco di Mosca, Sergej Sobjanin, ha annunciato il lancio di un
sistema di monitoraggio della disponibilità di farmaci popolari per il
coronavirus nelle farmacie, scrive Mskagency.ru.
I dati registrati ad oggi riportano un numero totale di casi che supera i 2,3
milioni, come riporta Stopcoronavirus.rf.
Sul fronte della lotta al coronavirus, al centro Vector si parla delle
tempistiche di inizio vaccinazione. La vaccinazione di massa dei russi con il
vaccino EpiVacCorona inizierà nel 2021, già da gennaio-febbraio, ne dà notizia Russian.rt
riprendendo l’affermazione del rappresentante del Centro Vector Aleksander
Ryžikov, capo del dipartimento delle infezioni zoonotiche e dell’influenza. Il
Centro produrrà fino a 5 milioni di dosi annuali di vaccino, utilizzando
l’attrezzatura esistente e questo volume potrà aumentare quando le grandi
imprese saranno collegate al processo. L’entrata del vaccino nella circolazione
civile dovrebbe avvenire il 10 dicembre, specialmente per i gruppi a rischio
come operatori sanitari, insegnanti, anziani e coloro che soffrono di diabete,
obesità e ipertensione, riporta Ria.ru.
Secondo il ministro della salute russo Michail Muraško, nel 2021 il numero di
persone vaccinate contro il coronavirus potrà raggiungere decine di milioni di
persone.
Per quanto
riguarda lo sviluppo dei settori del Paese, il 25 novembre il presidente Putin
ha incontrato Igor’ Sečin, l’amministratore delegato della Rosneft, per
discutere l’attuazione di grandi progetti della società petrolifera, riporta il
servizio stampa del Cremlino.
La società russa stipulerà un contratto a lungo termine con KamAZ (una casa
produttrice di autocarri) per attrezzature aggiuntive fino a 2,5 mila unità.
Inoltre, la Rosneft prevede di utilizzare l’energia eolica per il progetto
Vostok Oil, riporta Iz.ru,
che prevede la formazione di una nuova provincia di petrolio e gas nella
penisola di Tajmyr, con una base di risorse di circa 5 miliardi di tonnellate
di petrolio. Un altro evento importante c’è stato il 26 novembre, quando il
Ministero della Difesa russo ha pubblicato il video del test di lancio del
missile navale ipersonico “Zircon”, secondo quanto riportato da Russian.rt,
che, partito dal Mar Bianco, ha percorso 450 chilometri e ha colpito una
posizione difficile da raggiungere nel mare di Barents. Il razzo ha raggiunto
una velocità di circa 9.500 chilometri orari (equivalente a più di 8 Mach) e il
lancio è stato effettuato da parte della fregata “Admiral Gorshkov” come parte
di test per nuovi tipi di armi. Il lancio di questo missile ha avuto un grande
riscontro in altri Paesi, per esempio gli inglesi l’hanno apprezzato, come
riporta Ria.ru.
Secondo il Daily Mail, Zircon potrebbe essere utilizzato contro le città
statunitensi in caso di guerra nucleare. In realtà, il lancio è stato
effettuato in risposta ai test dei missili americani nel Mar Nero, non lontano
dalla Crimea.
Siamo ormai a
dicembre e anche la Russia si prepara alle cerimonie di fine anno: il 17
dicembre ci sarà la tradizionale conferenza stampa del presidente Putin che
verrà svolta da remoto in formato video, ha fatto sapere il Cremlino
il 27 novembre. Il 29 novembre l’ufficio stampa del presidente inizierà ad
accreditare i giornalisti per la conferenza. L’addetto stampa del leader russo,
Dmitrij Peskov, ha specificato che quest’anno la conferenza includerà elementi
di linea diretta, ovvero i cittadini potranno porre delle domande al presidente
utilizzando un’apposita applicazione, “Mosca a Putin”, riferisce Russian.rt.
Inoltre, una bella notizia ci giunge dalla capitale russa: Mosca ha vinto il
World Travel Awards 2020 come “Migliore destinazione turistica. Città”,
riferisce il servizio stampa del Comitato del turismo della capitale. Come
riporta Mskagency.ru,
è il secondo anno consecutivo che Mosca vince questo premio e la cerimonia di
premiazione si è svolta sotto forma di trasmissione online. I World Travel
Awards sono istati istituiti nel 1993 e sono considerati i premi turistici più
prestigiosi e a Mosca sono stati riconosciuti anche i premi per “Migliore
destinazione turistica in Europa. Città” e “Migliore destinazione per lo studio
del patrimonio culturale europeo”.
Per quanto
riguarda l’Ungheria, il primo Paese europeo a manifestare un interesse verso il
vaccino russo Sputnik V, il Ministro degli Affari Esteri e del Commercio
ungherese Péter Szijjártó ha affermato
che c’è una forte lobby in Europa contro i vaccini provenienti “dall’esterno”
ma, nonostante ciò, ha confermato che Budapest agirà nell’interesse della sua popolazione,
la cui principale necessità è ottenere un vaccino sicuro il prima possibile.
Tuttavia, stabilire la produzione del vaccino russo in Ungheria potrebbe
richiedere fino a un anno e mezzo e resta comunque necessaria la sua
approvazione in Europa. Il 22 ottobre il Fondo Russo per gli Investimenti
Diretti ha presentato domanda per tale approvazione e l’agenzia europea per i
medicinali ha confermato di aver avviato i negoziati con lo sviluppatore del
farmaco.
Spostando
l’attenzione sul Nagorno-Karabakh, interessato fino a poche settimane fa da un
sanguinoso conflitto, è possibile affermare che dal 10 novembre più di 25.000
rifugiati, in totale, sono finalmente ritornati in Karabakh, secondo quanto
riporta Regnum.ru,
accompagnati dalle forze di pace russe. Il 1° dicembre il presidente
dell’Azerbaigian Aliyev ha annunciato che il corridoio Lachin nel
Nagorno-Karabakh è stato trasferito sotto il controllo delle forze di pace
russe, scrive Regnum.ru.
Inizialmente, nella dichiarazione congiunta firmata il 10 novembre da
Azerbaigian, Armenia e Russia, tale corridoio, che ha una grande importanza
strategica, era sotto il controllo delle forze armene.
S.P.
AFRICA
Giovedì
al-Araby
al-Jadid ha riportato la notizia della morte dell’ex Primo
Ministro del Sudan,
Sadiq al-Mahdi, avvenuta all’età di 84 anni a seguito di
complicazioni dovute al contagio da Coronavirus. Discendente dell’Imam Muhammad
Ahmad Al-Mahdi, figura eminente nella Guerra Mahdista, Sadiq al-Mahdi era nato
nel 1935 a Omdurman. Subito dopo la laurea in Economia Agraria all’Università
di Oxford, fu protagonista di una rapida ascesa ai vertici del Paese. Alla
morte del padre nel 1964, fu eletto presidente del Partito Umma, e solo due
anni più tardi era già all’apice del potere nazionale nelle vesti di Primo
Ministro. La sua permanenza al governo non fu tuttavia duratura, a causa sia di
conflitti interni allo stesso Partito Umma, alla cui guida subentrò Muhammad al-Mahjoub,
sia per un colpo di stato militare guidato dall’ex presidente Jaafar Nimeiri alla
fine degli anni Sessanta. Difatti al-Mahdi fu sottoposto a svariati arresti da
parte del nuovo regime, tra cui anche una condanna a morte, salvo poi essere
condonata in esilio, che al-Mahdi scontò in Libia. Durante il suo trascorso
lontano dal Sudan, fu a capo di un’opposizione militare resasi poi protagonista
di un tentativo, peraltro sventato, di colpo di stato ai danni del regime di
Nimeiri. Nel 1985, a seguito della deposizione del regime militare in
conseguenza di un sollevamento popolare, si tennero le elezioni generali, il
cui esito vide il partito Umma ottenere la maggioranza in parlamento con la
nomina di Sadiq al-Mahdi alla carica di presidente. Per i successivi tre anni
fu alla guida di una turbolenta coalizione di governo, al termine dei quali un
nuovo colpo di stato guidato da Omar al-Bashir, pose fine al suo secondo
mandato. Dopo una serie di procedimenti giudiziari contro la sua persona, si
verificarono i primi segni di un ravvicinamento tra al-Mahdi e Bashir, coronati
da un loro incontro a Gibuti nel 1999. Ad ogni modo egli si rifiutò di
partecipare al governo, scegliendo la via di quella da lui definita “jihad
civile”. Con l’avvento del movimento rivoluzionario contro il regime di
Bashir nel 2018, Sadiq al-Mahdi ha ricoperto posizioni di primo piano nell’ambito
del processo di transizione, salvo poi trovarsi in profondo disaccordo con le
Forze per la libertà e il cambiamento. Si è poi inoltre opposto alle istanze
promosse da alcuni partiti di separare religione e Stato, oltreché ai i passi
fatti dal governo verso la normalizzazione con Israele. Per la sua morte il
Sudan ha annunciato tre giorni di lutto nazionale.
L.D.
MEDIO ORIENTE
Nella
serata di giovedì si è consumato nella periferia Teheran, in Iran,
l’omicidio del fisico iraniano Fakhri Zadeh, vittima di agguato terroristico
mentre era a bordo della sua auto. Sebbene le identità degli esecutori non
siano state ancora rese note, varie fonti sembrerebbero ricondurre l’attentato
ad un’operazione ideata e coordinata dal Mossad. Molti sono gli indizi assunti
a sostegno della tesi: Fakhri Zadeh era una figura di spicco nell’ambito del
progetto iraniano volto a dotare il Paese di armamenti nucleari. Il suo nome
era circolato peraltro durante una conferenza tenuta in vista del contenimento dell’Iran.
A ciò si aggiunge il fatto che dal 2010 siano state uccise altre quattro figure
coinvolte nell’ambito nucleare iraniano. Le autorità iraniane non hanno tardato
ad attribuire la responsabilità delle azioni al governo israeliano. L’ayatollah
Ali Khamenei ha espressamente minacciato ritorsione per l’assassinio di
Fakhrizadeh, sottolineando la necessità di continuare il lavoro che stava
facendo. Da parte sua, il capo dell’Organizzazione per l’energia atomica
dell’Iran, Ali Akbar Salehi, ha affermato che la sua uccisione non fermerà né
ostacolerà il programma nucleare del Paese. L’assassinio di Fakhrizadeh
potrebbe portare a una ripresa delle ostilità tra l’Iran e i suoi avversari
nelle ultime settimane del mandato di Donald Trump, col rischio di congestionare
gli sforzi futuri del presidente eletto Joe Biden per rilanciare la svolta
intrapresa dall’amministrazione Obama. A questo proposito, sono diverse le
analisi di chi rintraccerebbe nell’operazione, un chiaro messaggio di Israele
rivolto all’imminente presidenza democratica statunitense riguardo il recupero
degli accordi sul nucleare iraniano. Citato dal giornale al-Quds
al-Arabi, il portavoce del governo iraniano ha dichiarato che
l’accaduto non resterà privo di una risposta, la quale tuttavia avverrà in
ordine a un piano strategico ben ponderato.
L.D.
In Iraq, nella giornata di sabato fonti mediche hanno riportato la morte
di 6 persone durante gli scontri avvenuti a Nassiriya, nel sud del Paese, dopo
che i sostenitori del leader sciita Muqtada al-Sadr hanno preso di mira un
sit-in di attivisti antigovernativi tenuto in piazza Al-Haboubi. Gli scontri tra le due parti sono continuati fino alla tarda notte
di venerdì, quando le forze di sicurezza sono state in grado di riportare
stabilità nelle aree del centro cittadino. Con
le elezioni legislative previste per il prossimo giugno in un Paese peraltro
dilaniato da interferenze straniere, i sostenitori di Al-Sadr erano scesi in
piazza per manifestare la loro ostilità al governo di al-Kazimi, dopo che lo stesso Sadr aveva invitato i suoi sostenitori a
manifestare contro una supposta corruzione nell’attuale governo, mossa che
sembra dar motivo di un’imminente campagna elettorale. Il portavoce delle forze
armate, il generale Yahya Rasul, ha riferito della decisione del primo ministro
di istituire una commissione di inchiesta per indagare sui fatti avvenuti, oltre
a imporre un coprifuoco e annullare le licenze per il possesso di armi. Gli
osservatori affermano che l’escalation sciita a Baghdad e Nassiriya pone
Al-Kazemi in una posizione critica. Se da un lato si mobilitasse al fine di opporvisi,
potrebbe venir additato di scivolare verso uno scontro interno con le fazioni
sciite. Dall’altro, qualora si dimostrasse accomodante, potrebbe venire
accusato di debolezza politica, circostanza che lo indirizzerebbe a rassegnare
le dimissioni lasciando il vertice dello Stato nelle mani dell’Iran. In ogni
caso la prospettiva di un ennesimo sconvolgimento politico non è contemplata né
dai leader religiosi né dalle forze al governo, riferisce il giornale al-Arab.
L.D.
AMERICA
Come riporta il DW, i Paesi della Comunità Andina (CAN) hanno firmato lo scorso
martedì una Carta ambientale per
promuovere lo sviluppo sostenibile e il benessere degli abitanti della regione,
ha riferito il ministro degli Affari esteri della Colombia, Claudia Blum. La
Carta ambientale definisce tra i suoi obiettivi l’accelerazione dell’attuazione
dell’Agenda 2030 e delle convenzioni sui cambiamenti climatici e la
biodiversità e l’Accordo di Parigi, tra gli altri strumenti internazionali.
Il documento è
stato approvato durante la XXV Riunione Ordinaria del Consiglio Andino dei
Ministri degli Esteri (CAMRE) dai Governi di Bolivia, Colombia, Ecuador
e Perù. Secondo Blum, sarà un quadro di azione a favore della protezione
ambientale, dello sviluppo sostenibile e del benessere delle attuali e future
generazioni di abitanti nella regione. Sottolinea, inoltre, l’importanza
dell’educazione ambientale per il progresso dei nostri Paesi in questa materia
e pone tra i suoi obiettivi il contributo a una ripresa economica dopo il Covid-19.
In virtù della Carta Ambientale, i Paesi hanno anche deciso di inserire tra le
loro linee di lavoro questioni come la gestione integrale delle risorse idriche,
la conservazione e l’uso sostenibile della biodiversità, la prevenzione e cura
dei disastri, la lotta all’estrazione illegale, la promozione dell’economia
circolare e la gestione ecologicamente corretta dei prodotti chimici e dei
rifiuti.
A.C.
In Colombia c’è
stato un incendio nel comune colombiano di Riosucio, nel dipartimento della
giungla di Chocó, al confine con Panama, scrive il DW.
Il governo di
Chocó ha precisato che l’incendio, già controllato, ha distrutto più di 50 case
e ha provocato il decesso di almeno 2 persone. Le autorità locali hanno
lanciato un SOS per gravità. Stiamo già articolando gli sforzi per la risposta
ma le dimensioni sono catastrofiche, ha scritto il Segretario dell’Interno e
Governo di Chocó, Carolina Córdoba. L’incendio, scoppiato sabato sera, si è
diffuso per le strade di un comune in cui, secondo il funzionario di Medellín,
William Yeffer Vivas, originario di Chocó, il 90% delle case è di legno e non
dispone di vigili del fuoco.
Il funzionario ha
paragonato questo incendio a quanto accaduto nel maggio 2010 quando sono state
distrutte più di 30 case in quella città – situata sulle rive dell’Atrato, il
fiume più grande della Colombia – e ha colpito centinaia di persone. Nel
frattempo, il governatore del vicino dipartimento di Antioquia, Aníbal Gaviria,
ha espresso “solidarietà e sostegno alla comunità di Riosucio” per l’incendio
devastante e ha assicurato la partecipazione delle autorità locali all’emergenza.
Questo incendio si verifica nello stesso mese in cui almeno una dozzina di
comuni sono stati colpiti da forti piogge a Chocó, uno dei dipartimenti con i
più alti tassi di povertà del Paese, abitato principalmente da comunità
afro-discendenti e indigene.
A.C.
In Argentina,
quella che era iniziata come una semplice critica alla squadra di rugby
argentina, “Los Pumas”, per il discreto omaggio offerto al compianto
ex calciatore Diego Armando Maradona, si è trasformata in uno scandalo che ha
causato la sospensione di 3 giocatori, scrive il BBC News.
Lunedì l’Argentine
Rugby Union (UAR) ha comunicato di ritirare la capitaneria della squadra da
Pablo Matera e di sospenderlo insieme a Guido Petti e Santiago Socino, per una
serie di messaggi, definiti razzisti e discriminatori dalla stampa locale, che
i giocatori avrebbero postato tra il 2011 e il 2013 su Twitter. Di conseguenza,
sia Matera che Petti si sono vergognati e scusati con tutti coloro che si sono
sentiti offesi per le atrocità che sono state scritte.
Oltre ad
annunciare la sospensione, l’UAR ha affermato di condannare ogni espressione di
odio e di considerare inaccettabile che qualcuno con quel pensiero possa
rappresentare l’Argentina.
A.C.
Il primo dicembre
il New
York Times ha riportato aggiornamenti in merito all’incendio
avvenuto lo scorso anno sulla barca della Conception
in California, negli Stati Uniti.
Durante questo evento morirono 34 persone e solo 5 dei 6 membri dell’equipaggio
riuscirono a fuggire. Nello specifico, la Conception
era una barca per immersioni subacquee di 75 piedi. Secondo i giornalisti, i 33
passeggeri erano a bordo per svolgere un’escursione sulle isole del Canale (un
parco a sud di Santa Barbara) quando, durante la notte, iniziò a scatenarsi l’incendio.
La barca affondò a nord dell’isola di Santa Cruz. I decessi furono attribuiti
all’inalazione di fumo e secondo gli investigatori il capitano Jerry Boylan, di
67 anni, aveva trascurato le principali precauzioni di sicurezza, il che ha
ovviamente determinato la mortalità dell’incendio. Secondo i giornalisti, il
signor Boylan non è riuscito a condurre le esercitazioni antincendio
obbligatorie e, secondo l’accusa, non ha neppure inviato una guardia notturna o
una pattuglia richiesta a livello federale. Nick Hanna, procuratore degli Stati
Uniti, ha affermato che “Quella che sarebbe dovuta essere una piacevole e
semplice vacanza subacquea, si è trasformata in un incubo infernale quando
tutti i membri dell’equipaggio si sono ritrovati intrappolati in una stanza
ardente dalla quale non c’era più via di fuga.” Kristi K. Johnson invece,
assistente responsabile dell’ufficio di Los Angeles dell’FBI, si espresse
dicendo che “Questa tragedia ha cambiato per sempre la vita di molte famiglie e
persone care e, inoltre, ha profondamente colpito anche le persone che si
trovavano lì che hanno osservato la scena con orrore”. Il signor Boylan
dovrebbe presentarsi alle autorità federali nelle prossime settimane e bisogna
ricordare che negli Stati Uniti ogni accusa di omicidio colposo in mare prevede
una pena massima di dieci anni.
Ora cambiando
argomento, sempre negli USA, secondo il New
York Times, Brad Parscale, ex manager della campagna Trump che è
stato retrocesso a luglio, martedì sera durante un’intervista per Fox News ha
dichiarato che il presidente Trump avrebbe vinto facilmente le elezioni se solo
avesse espresso più empatia rispetto all’attuale pandemia causata dal Covid-19.
Infatti, in altri punti dell’intervista il signor Parscale ha sostenuto che
Trump si trovava in una posizione in cui avrebbe potuto farcela. Tuttavia,
secondo quanto emerso dall’intervista, tra Parscale e Trump attualmente non ci
sono più contatti e per Parscale la rottura con Trump è stata piuttosto
dolorosa, dal momento che ritiene di aver dedicato ogni momento della sua vita
alla famiglia del tycoon.
A.B.
Per il Québec,
arriva la notizia da Le
Journal de Québecche mercoledì 25 novembre è venuto a
mancare Marc-André Bédard, membro fondatore del Partito Quebecchese (PQ). Un
uomo stroncato dal Covid-19, ma che ha lasciato molto a questo Paese grazie al
suo impegno in materia di diritti umani. «Non si è dato alla politica per
guadagnarsi da vivere, ma per fare un Paese» ha ricordato il capo del PQ Pierre
Karl Péladeau.
V.P.
ASIA
Secondo quanto
riportato dal China
Daily il 30 novembre, nelle scuole elementari cinesi,
nello specifico nella scuola di Yaqiao che si trova nella città di Jilin, a
partire dall’inizio del semestre di settembre è stato introdotto un programma
di ‘wushu’ o, in termini italiani, un programma di arti marziali, il cui
fine è quello di rafforzare la forza fisica degli studenti. Gli insegnanti di
educazione fisica hanno sviluppato lezioni di wushu e hanno chiesto agli studenti di esercitarsi regolarmente.
Ovviamente, per il popolo cinese le arti marziali sono importanti perché, oltre
a permettere agli studenti di sviluppare una nuova fisicità, sono un simbolo
importante delle tradizioni cinesi poiché racchiudono gran parte della
filosofia del Paese asiatico. Jia Liansheng, l’assistente principale della
scuola, ha affermato che per formare gli studenti sono stati invitati
insegnanti professionisti dell’associazione di arti marziali. Fortunatamente,
gli studenti hanno accolto questa nuova proposta in maniera molto positiva,
allenandosi sia a scuola sia dopo scuola e non solo, alcuni genitori hanno
anche deciso di iniziare a svolgere l’attività con loro.
Ora, cambiando
argomento, sempre il China
Daily riporta un antico detto cinese secondo il quale “Chi
vive sulla montagna vive di montagna e chi vive vicino all’acqua vive di
acqua”. È così che i giornalisti cinesi introducono l’importanza della
contea di Wuping, area verde che si trova nella provincia di Fujian. Le persone
che vivono qui sono la prova vivente del benessere. Nonostante ciò, negli anni
90 la gente del posto ha iniziato a tagliare gli alberi e a vendere il legno
per guadagnare denaro. L’eccessiva deforestazione che si è verificata a seguito
ha spinto, nel 2001, il governo locale a riformare il sistema di proprietà
forestale collettiva. Sulla base di ciò, il governo provinciale ha deciso di
fare dello sviluppo verde una priorità. Infatti, nel giugno 2016, Fujian ha iniziato
ad essere considerato come una zona che rappresenta l’importanza che la Cina dà
alla civiltà ecologica. La storia della contea di Wuping cerca ovviamente di
rafforzare il progresso economico e sociale, ma tenendo anche conto
dell’importanza dell’ambiente. Per concludere, a Wuping il governo ha istituito
una società di garanzia di credito specializzata nella valutazione, gestione e
smaltimento della silvicoltura. È così che le istituzioni aiutano i residenti a
utilizzare i propri beni forestali come garanzia necessaria per ottenere i
prestiti bancari. Difatti, il fine di queste iniziative è quello di avviare
attività legate al settore, come la coltivazione di funghi e il turismo
forestale. L’iniziativa è inoltre riuscita ad innalzare il tenore di vita delle
persone nei villaggi di montagna e a migliorare l’ambiente locale. Il turismo
forestale dovrebbe riuscire ad attirare 2,7 milioni di visitatori quest’anno e
a far guadagnare alla Cina 1,1 miliardi di yuan. Inoltre, il reddito pro capite
dell’economia forestale a Wuping ha raggiunto 4.750 yuan lo scorso anno, 12
volte più alto rispetto al 2001. Ovviamente il governo cinese ha intenzione di
sfruttare l’area verde di Fujian continuando a mantenere il rapporto armonioso
tra persone e natura al fine di stimolare ulteriormente la crescita della green
economy.
A.B.
OCEANIA
In Nuova
Zelanda, secondo il giornale nzherald, le case costiere di Wellington
potrebbero perdere la possibilità di essere assicurate a causa dell’innalzamento
del mare e del cambiamento climatico. Difatti, a questo proposito, questa
settimana è stato pubblicato un importante report, il quale sostiene che il rischio di alluvioni per le
case al mare aumenterà in modo significativo, al punto tale che le compagnie
assicurative potrebbero rifiutarsi di tutelarle. Per confermare tutto ciò, il
consigliere comunale di Wellington Iona Pannett ha dichiarato che i nuovi
sviluppi delle abitazioni dovranno assolutamente tener conto del rischio del
cambiamento climatico. Difatti, il consigliere ha votato contro gli sviluppi
balneari, dal momento che i risultati negativi legati al clima sono stati già
previsti e, pertanto, non potranno essere considerati situazioni inaspettate.
Inoltre, un report pubblicato dal Deep South Challenge ha stimato il rischio di inondazione per
10.000 case situate nelle principali città della Nuova Zelanda. Difatti, a
causa del riscaldamento del pianeta il rischio di inondazioni è aumentato ed
entro il 2040 a Wellington sono stati previsti dieci centimetri di innalzamento
del livello del mare. Tale situazione determinerà una maggiore probabilità di
inondazioni, le quali si potrebbero verificare una volta ogni 20 anni. Di
solito il settore assicurativo inizia a ritirarsi dalle proprietà quando i
disastri sono stimati una volta ogni 50 anni. Sulla base di ciò, le case di
Wellington vicino alla costa potrebbero dover affrontare premi assicurativi che
aumenteranno molto. Inoltre, di recente alcune case nella regione di Wellington
sono state evacuate a causa di inondazioni improvvise ed il primo ministro
Jacinda Ardern ha intenzione di dichiarare un’emergenza climatica.
Sempre secondo il nzherald, in Nuova Zelanda alcuni paesaggi
delle preziose isole del Golfo di Hauraki, al largo della costa di Auckland,
sono a rischio a causa dello sviluppo e della mancanza di un programma che
preveda la protezione dell’isola. Il problema sembra derivare dal fatto che
durante gli anni è stata data una maggiore attenzione allo sviluppo dell’isola
finalizzato al suo utilizzo piuttosto che alla tutela dell’ambiente in quanto
tale. Secondo l’Environmental Defense
Society, gran parte della colpa ricade sull’Hauraki Gulf Marine Park Act, il quale ha
contribuito in maniera poco significativa alla protezione degli ambienti
dell’isola. Difatti, la legislazione avrebbe fatto poco per affrontare la pesca
sull’orlo del collasso, le acque inquinate e la biodiversità minacciata.
Nonostante ciò, il Golfo di Hauraki / Tīkapa Moana è famoso in tutto il mondo
per i suoi paesaggi eccezionali e per la ricca biodiversità indigena. Tuttavia,
il report dell’EDS, il quale si
concentrava sulle isole inabitate di Waiheke, Rākino e Great Barrier, ha
affermato che la bellezza di questi posti è a rischio a causa delle
competitività che esiste all’interno della protezione legislativa. In
particolare, l’isola di Waiheke è stata soggetta a intense pressioni di
sviluppo a causa della sua popolazione in crescita e a causa dell’elevato
numero di visitatori pre-Covid.
A.B.
Rassegna stampa a cura di:
Alessandra Semeraro (responsabile inglese, cinese, portoghese, arabo)
Alissa Bianconi & Livio D’Alessio (lingua inglese)
Alissa Bianconi (lingua cinese)
Livio D’Alessio (lingua araba)
Veronica Battista (responsabile spagnolo, tedesco, francese, russo)
Angelica Chimienti (lingua spagnola)
Vanessa Paoli (lingua francese)
Lucia Maggioni (lingua tedesca)
Simona Piergiacomo (lingua russa)
Claudia Lorenti (coordinatrice del progetto)