Jane Birkin, la musa di Hermés

Attrice, modella e cantante britannica che con la sua naturalezza ed il suo fascino spontaneo ha conquistato Parigi negli anni Settanta. Una “femme” singolare secondo molti punti di vista, simbolo del cambiamento radicale di un’intera generazione di donne.

Jane Mallory Birkin nasce a Londra il 14 dicembre 1946 da una famiglia di industriali del merletto made in Nottinghamshire. Mentre il padre è sempre stato lontano dall’ambiente dell’intrattenimento, optando per una carriera nella Royal Navy, la Birkin è per metà figlia d’arte considerato che sua madre era un’attrice, July Campbell, di fama mondiale.

Jane esordisce giovanissima come attrice teatrale, come aveva iniziato anche sua madre. All’età di 17 anni è protagonista della swinging London. Dotata anche di una voce dal timbro vocalico vellutato, debutta successivamente come cantante in un musical, incoraggiata e guidata dal compositore John Barry che pochi anni più tardi diventerà suo marito. La coppia avrà una figlia, Kate, nata nel 1967 e deceduta a Parigi nel 2013.

L’esordio cinematografico invece arriva con “Non tutti ce l’hanno” del 1965 diretto da Richard Lester, vincitore della Palma d’oro come miglior film al 18emo Festival di Cannes ma si impone nella mente dell’audience solo con il suo lavoro successivo “Blow-up” di Michelangelo Antonioni. Questa pellicola ne decreta inoltre, il passaggio da ragazzina a giovane donna consapevole di sé stessa.

Nel mondo della moda, Jane entrerà più tardi sempre con una tacita spensieratezza ed un’eleganza al di là dei suoi anni: è audace, è determinata ma non cade mai nel volgare. Il suo “skinny body” leggero e proporzionato diventa lo strumento adatto per le creazioni degli stilisti degli anni 70, lei indossa tutto e tutto le si adatta perfettamente.

Con il suo trasferimento in Francia e la rottura con Barry, ritroverà l’amore con Serge Gainsbourg che duetterà con lei nella celeberrima “Je t’aime… moi non plus” registrata precedentemente con Brigitte Bardot. La canzone è un successo ma anche uno scandalo: un’allusione al rapporto amoroso soggiace per tutto il testo della canzone alternato a sospiri complici e sensuali. La relazione con Gainsboug, tuttavia, non è destinata a durare. La loro storia si conclude nel 1980 dopo che nel 1971 la coppia ha avuto una figlia, Charlotte, anch’essa attrice di successo.

Successivamente la Birkin incontrerà il regista francese Jacques Doillon padre della sua ultima figlia, Lou, oggi modella.Insieme alla figlia disegna una linea di abbigliamento per “La Redoute”.

Molti sono gli avvenimenti che collegano la vita di Jane Birkin al mondo della moda, in particolare è doveroso ricordare un avvenimento casuale, avvenuto nel lontano 1984, che avrebbe per sempre associato il suo nome a quello di uno dei prodotti più venduti della maison francese Hermès. Stando alle fonti, Jane avrebbe avuto un piccolo indicente in aeroporto che avrebbe completamente ribaltato il contenuto della sua borsa Hermès. Ad assistere alla scena, fortuna del caso, era presente Jean-Louis Dumas direttore artistico della casa di moda dell’epoca che prenderà in prestito la borsa di Jane per poterla riparare. Il risultato dopo qualche giorno è il modello della borsa Birkin di Hermès proprio in onore della sua musa ispiratrice (e la prima a “credere” nell’iconicità dell’accessorio). Lei però continua a mescolare capi extra lusso con accessori moderni e semplici come il suo immancabile secchiello di paglia intrecciata, ancora oggi uno dei capi simbolo dello stile parigino. Oggi l’attrice lavora principalmente a teatro salvo sporadiche apparizioni cinematografiche.

Molti sono gli stilisti che dopo più di 40 anni si rifanno agli elementi dello stile Birkin: è il caso di Alessandro Michele, direttore artistico di Gucci, che si rifà alla gonna midi di Cacharel indossata nel 1971 con cintura Garay e body di Weber per la collezione Gucci S/S 2020, Marc Jacobs con il mini dress carta da zucchero S/S 2020 simile ad un modello indossato dall’attrice nel 1968 oppure ancora Jacquemus per gli abiti fluidi in ecrù ispirati ad un look sfoggiato dalla diva al festival di Cannes nel 1974.

Fanny Trivigno

Sources:
www.vogue.it/moda/gallery/jane-birkin-stile-musa-hermes%3famp
www.donnaglamour.it/chi-e-jane-birkin/curiosita/amp/
www.corriere.it/spettacoli/19_novembre_21/jane-birkin-con-gainsbourg-ho-scoperto-l-amore-sesso-ma-nostra-figlia-charlotte-ha-avuto-carriera-migliore-mia-51ea2222-0c37-11ea-9d5f-86e634d219bc_amp.html
www.viagginews.com/2019/11/21/jane-birkin-eta-carriera-vita-privata-cantante-britannica/amp/