Cari lettori e care lettrici,

Le parole intraducibili ci raccontano sempre qualcosa della cultura a cui appartengono. Ogni lingua esprime l’ambiente, il pensiero, lo stile di vita della popolazione di cui è espressione.

Quali saranno le parole di oggi?

Trouvaille (francese)

Parola francese che traduce una scoperta casuale, un incontro del tutto fortuito con qualcosa di inaspettato e meraviglioso. Si usa solitamente in campo artistico, ma può valere anche in viaggio, ad esempio quando si sale una scalinata, si gira l’angolo o si arriva alla fine di un vicolo e si rimane a bocca aperta davanti ad una meraviglia.

ʻOhana (hawaiano)
ʻOhana è una che significa famiglia nel senso esteso del termine, perché include non solo la relazione stretta, ma anche quella adottiva o intenzionale. Parte della cultura hawaiana, nel concetto di ʻOhana famiglia e amici sono uniti, ed in questa relazione devono cooperare e ricordarsi gli uni degli altri.

Kairos (greco)

Nell’antica Grecia significava “momento giusto o opportuno” o “momento supremo”.

Friluftsliv (norvegese)

Parola norvegese che significa “connettersi con la natura”, il termine indica la sensazione che si prova quando si trascorre del tempo all’aria aperta e si sta in mezzo alla natura.

Sisu (finalndese)

Il termine traduce un mix di coraggio, resilienza, tenacia e perseveranza con cui si può raggiungere i propri desideri, reagire alle circostanze ed affrontare i momenti difficili della vita.

Fonte:

https://www.fenomenologia.net/parole/le-piu-belle-parole-straniere/