Cari lettori e lettrici,
anche quest’anno torna la rubrica che ci permette di conoscere le parole provenienti da lingue diverse e che risultano intraducibili. Sono perlopiù parole legate alla cultura, alle emozioni e alle usanze del popolo a cui appartengono.
Spesso per il loro significato diventano dei veri e propri neologismi in altre lingue.
Pronti a scoprire le parole di oggi?
Ngulu (lingua dei pintupi, Australia)
Per i pintupi, abitanti dei deserti dell’Australia occidentale, esistono quindici diversi tipi di paura. Tra di essi, ngulu è il timore che si prova quando credete che un’altra persona voglia vendicarsi di qualcosa, karanunvtju è il terrore degli eventuali spiriti maligni che vengono a trovarvi durante la notte, mentre nginyiwarrarringu è un improvviso spasmo di allarme apparentemente immotivato.
Gökotta (svedese)
Svegliarsi all’alba per uscire ad ascoltare il primo canto degli uccelli.
Mencolek (indonesiano)
Fare uno scherzo a qualcuno toccandogli la spalla opposta rispetto a quella a cui siamo accanto.
Pisan Zapra (malese)
Il tempo necessario per mangiare una banana.
Fonti:
- Tiffany Watt Smith. (2015). The Book of Human Emotions: An Encyclopedia of Feeling from Anger to Wanderlust. Wellcome Collection. London.
- Carolina Bonsignori. (2021). “12 fantastiche parole intraducibili da varie lingue”. Scambieuropei. Bologna.
https://www.scambieuropei.info/parole-intraducibili/ - Eleonora Daniel. (2020). “Parole intraducibili: le più belle (e assurde) dal mondo”. SoloLibri. Roma.
https://www.sololibri.net/Parole-intraducibili-le-piu-belle-assurde-dal-mondo.html - Raffaella De Santis. (2021). “Tendenze e neologismi sui libri: da bibliosmia a book hanghover“. La Repubblica. Roma.
https://www.repubblica.it/cultura/2021/05/12/news/parole_e_neologismi_sui_libri_da_bibliosmia_a_book_hanghover-300549218/