L’incanto della Foresta Nera

Questa settimana volevo parlarvi di un posto molto suggestivo che, tra laghi, parchi naturali, castelli e soprattutto alberi di un singolare legno scuro, lascia tutti i fortunati visitatori a bocca aperta: sto parlando della Foresta nera, anche nota come Schwarzwald.

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È in Germania che troviamo questo vasto territorio verde, ai confini con la Francia e la Svizzera. Questo luogo deve il suo nome, appunto, al legno degli alberi che la caratterizzano e che, per quanto sono fitti, rendono quasi impenetrabile la luce del sole.
Quest’oasi ha ispirato, oltre a filosofi dello spessore di Heidegger, anche i fratelli Grimm nella creazione delle loro fiabe, ad esempio Cappuccetto Rosso e Hansel e Gretel, in tempi in cui (secondo alcuni) i genitori volevano tenere i bambini alla larga dalle foreste, percepite come posti insidiosi. Ma non ci si limita alle fiabe, sembra infatti che altrettanti miti e leggende animino questa suggestiva foresta.  

Si parla di proprietà curative delle sorgenti che caratterizzano la foresta. Un esempio è la leggenda relativa alle cascate di Triberg, secondo la quale una ragazza guarì da una malattia agli occhi semplicemente lavandosi con quest’acqua. Tempo dopo, lo stesso accadde ad un uomo malato di lebbra.

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Allo stesso modo, si parla di leggende secondo cui le persone, nel cuore della notte, assumevano le sembianze di lupi mannari oppure la leggenda dei Freischützen, soldati che, grazie ad un patto col diavolo, non mancavano mai i loro bersagli nonostante gli alberi fitti e la conseguente oscurità che domina in questi boschi.
Oltre che laghi meravigliosi e castelli medievali, la Foresta Nera ospita alcuni edifici religiosi. Uno fra questi è l’abbazia di San Biagio (Kloster St. Blasien), altro luogo fonte di una leggenda. Pare infatti che due monaci, morti all’interno dell’abbazia, abbiano iniziato ad infestare tale luogo e pare anche che fu necessario svolgere un esorcismo e gettare i loro resti in un lago per dar pace alle due anime.
Tali personaggi, leggendari o meno, vengono celebrati a carnevale, in occasione del quale gli abitanti del luogo amano travestirsi da demoni. 

Insomma, nel suo insieme, la Foresta Nera pullula di sentieri in cui avventurarsi per gli escursionisti più appassionati, di fiabe e leggende per gli esploratori più curiosi e di cittadine fiabesche che, nel periodo natalizio, si illuminano di luci colorate e di mercatini caratteristici.

Anna Nobili