La rassegna stampa internazionale dell’UNINT

In Afghanistan, le forze governative stanno pianificando una controffensiva nelle province settentrionali del paese. La situazione Covid in Russia vede un aumento dei contagi a causa della variante Delta; in Crimea le forti piogge hanno causato inondazioni e lo straripamento di tre fiumi. La Scoziaè stata colpita domenica da terribili inondazioni.Malta ritiene che la diffusione delle malattie infettive sia il problema più grave che il mondo deve affrontare in questo momento. In Quebec l’accesso ai laghi diventa sempre più complicato. In Colombia si celebrano i 30 anni dalla promulgazione della nuova Costituzione Politica. In Oceania nasce la nuova tecnologia vocale artificiale Maori. A Hong Kong si mira a infezioni 0.

EUROPA

Portogallo: il regista, attore e autore Tiago Rodrigues sarà il primo straniero a dirigere il Festival d’Avignon, uno degli eventi teatrali più importanti al mondo. Tiago Rodrigues è il direttore artistico del Teatro Nacional D. Maria II di Lisbona dal 2015 ed è considerato come uno dei maggiori artisti portoghesi. L’attore portoghese ha ricevuto il Premio Pessoa nel 2029 ed è stato co-fondatore e direttore artistico della compagnia Mundo Perfeito, dopo la creazione di oltre 30 pezzi in un decennio, mostrati in circa 15 paesi in Europa, Sud America, Medio Oriente e Asia. Lunedì 5 luglio il ministro della Cultura Roselyne Bachelot ad Avignone ha annunciato ufficialmente questa decisione definendola una “scelta che si è imposta chiaramente, una scelta che si è imposta in modo naturale, quasi dolce”. Come riporta il giornale online portoghese SAPO, durante la fase di nomina, il ministro della Cultura francese ha specificato che l’incarico comincerà a settembre 2022 per il festival di luglio 2023. Tiago Rodrigues succederà a Oliver Py, il cui mandato scade la prossima estate, e a diverse figure di spicco nell’ambito del teatro francese tra cui Jean Vilar, fondatore e promotore di questo evento che ha guidato il festival per 25 anni. La prima apparizione di Tiago Rodrigues al Festival d’Avignon è stata nel 2015 con lo spettacolo teatrale “António e Cleópatra”, presentandosi negli anni successivi con diverse opere. Inoltre, l’attore portoghese, quest’anno porterà al festival la commedia O Crejal, di Anton Tcheknhov, con Isabelle Huppert. Si tratta di una delle edizioni più speciali del Festival d’Avignon, in quanto segna la ripresa del festival a seguito dell’annullamento dell’edizione del 2020 a causa della pandemia. La prima dell’opera più recente di Tiago Rodrigues segna l’inizio della 75° edizione del Festival d’Avignon che inizia il 5 luglio e termina il 25 luglio.

S.F.

La città di Edimburgo, in Scozia, è stata colpita domenica da terribili inondazioni che stanno bloccando la città e i suoi cittadini, secondo quanto riporta Bbc News. Sono in corso operazioni di emergenza per ripristinare la normalità. Infatti le strade allagate hanno causato problemi a case e attività commerciali, mentre i treni in partenza e quelli di ritorno sono stati momentaneamente sospesi. Intervenuti anche i vigili del fuoco che hanno prestato soccorso alle auto bloccate in acqua sotto un ponte. Chi sta risentendo maggiormente di questa spiacevole situazione è il nuovissimo St James Quarter. Il centro commerciale è stato colpito duramente perché ci sono delle aree senza copertura che consentono alla pioggia di entrare causando danni. Non solo, anche gli acquirenti dei suoi complessi residenziali sono stati bloccati. Alle 18 di domenica Scotrail ha affermato che i treni tra Helensburgh e Edimburgo potevano percorrere la tratta fino a Bathgate, sono stati organizzati autobus per arrivare a Glasgow da Edimburgo e nel frattempo i lavoratori di Network Rail si sono dati da fare per rimuovere l’acqua in eccesso dalle linee ferroviarie. Vari ristoranti come Burger King, Five Guys, Nando’s, Genting Casinos sono stati chiusi. Nel fiume Forth è stata effettuata una ricerca per due persone in kajak dopo che la Guardia Costiera ha ricevuto una chiamata di aiuto. Nelle indagini sono stati coinvolti l’elicottero, squadre di soccorso e scialuppe di salvataggio. Queste ricerche sono durate qualche ora con esito negativo.

A.D.S.

In Germania, il partito Klimaliste (Lista per il clima), che finora è stato impegnato solo a livello locale e regionale, ora intende formarsi come partito federale. L’annuncio della fondazione ufficiale da parte del gruppo è stato diffuso venerdì 2 luglio da diversi media tedeschi, tra cui Welt. Klimaliste si posiziona in competizione con i Verdi, spingendo sul tema centrale della lotta contro il cambiamento climatico, riporta anche t-online. Anche a livello regionale, la comunicazione del partito ruota attorno all’obiettivo di limitare il riscaldamento globale a 1,5 °C, come stabilito dall’accordo di Parigi sul clima. Welt precisa che, per le elezioni federali del 26 settembre, tuttavia, il partito non concorrerà attraverso liste regionali di partito e non sarà quindi eleggibile. Per il momento, intende essere rappresentato solo da candidati diretti, volendone schierare almeno 70 in tutta la Germania.  Recentemente, i candidati si sono presentati alle elezioni in Renania-Palatinato, Baden-Württemberg e Sassonia-Anhalt, ma sono rimasti al di sotto della soglia di sbarramento del 5% prevista per entrare nei parlamenti degli Stati federati. Klimaliste non avrebbe comunicato un numero ufficiale dei membri, ma, secondo un portavoce, l’attuale numero di persone attive all’interno del partito sarebbe di almeno 1200. Tra i sostenitori ci sono scienziati, rappresentanti di associazioni ambientaliste e attivisti del movimento per il clima Fridays for Future. Il gruppo è presieduto da Fabian Aisenbrey, uno studente del Baden-Württemberg, e dalla fisica Doris Vollmer.

O.P.

Secondo l’ultimo sondaggio dell’Eurobarometro, quasi il 30% degli abitanti di Malta ritiene che la diffusione delle malattie infettive sia il problema più grave che il mondo deve affrontare in questo momento, ancor prima del cambiamento climatico, riporta il Times of Malta. Una percentuale che si caratterizza per essere ampiamente al di sopra della media dell’Unione Europea, che risulta essere del 17%. Sono stati poco più di 500 gli intervistati a Malta per il sondaggio tenutosi tra il 16 marzo e il 3 aprile 2021. Nel sondaggio è stato chiesto, da una lista di 11, quale problema fosse ritenuto il più grave da affrontare nel mondo intero. A Malta, solo un 1 intervistato su 5 considera il cambiamento climatico come il problema più grave che il mondo deve affrontare. Rimane la paura per le malattie infettive, e i maltesi non sono gli unici a essere preoccupati da questo problema. La Bulgaria presenta un 36% di abitanti preoccupati da queste malattie, l’Italia 34%, la Croazia e l’Estonia 29%. Tuttavia, più di 8 intervistati maltesi su 10, l’86%, pensa che il cambiamento climatico sia un “problema molto serio”. Tre quarti degli intervistati maltesi credono che i governi nazionali siano responsabili di affrontare il cambiamento climatico (75% rispetto alla media UE del 63%), mentre il 69% crede che sia responsabilità dell’UE. Più della metà dei maltesi afferma di essere personalmente responsabile della lotta al cambiamento climatico, e quasi tre quarti degli intervistati afferma di aver intrapreso azioni per combattere il cambiamento climatico negli ultimi sei mesi. Mentre il 10% degli intervistati maltesi ha espresso grande preoccupazione per la povertà, la mancanza di acqua potabile e per i problemi di salute derivanti dall’inquinamento. Rimane poca preoccupazione per i conflitti armati e il terrorismo internazionale. I maltesi sono anche più propensi della media UE ad aver installato nelle loro case apparecchiature per controllare e ridurre il consumo di energia. Quasi il 90% ricorda che affrontare il cambiamento climatico e le questioni ambientali dovrebbe essere una priorità per migliorare la salute pubblica e ricorda quanto sia importante che il loro governo nazionale, insieme all’UE fissino obiettivi ambiziosi per aumentare la quantità di energia rinnovabile utilizzata entro il 2030. Un totale dell’81% pensa che il denaro del piano di ripresa economica dovrebbe essere investito principalmente nella nuova economia verde. Lo stesso sondaggio, condotto a livello europeo, mostra più di 9 persone su 10 intervistate che considera il cambiamento climatico un problema serio (93%). Quando è stato chiesto di scegliere i problemi più gravi che il mondo deve affrontare, più di un quarto (29%) ha scelto il cambiamento climatico, il 18% il deterioramento della natura e il 7% i problemi di salute dovuti all’inquinamento.

M.P.

AMERICA

Tra la privatizzazione degli argini, le tariffe elevate imposte dai comuni e la pandemia, risulta sempre più difficile l’accesso ai laghi del Quebec. LeJournaldeMontréal riporta lo scenario che da qualche tempo sta vivendo la regione francofona del Canada. L’Associazione dei pescatori sportivi della zona da anni combatte contro quei comuni che impongono delle cifre molto elevate per permettere l’accesso ai laghi anche per una sola giornata. Così canoisti e bagnanti si vedono negata questa possibilità se non si mostrano disposti ad aprire il portafoglio. Oltre al divieto di accesso, in alcuni comuni quali Fossambault-sur-le-Lac, una delle spiagge è minacciata da chi vi ci vorrebbe costruire un complesso condominiale. Tale situazione, dice Antoine Verville, portavoce del raggruppamento degli enti di bacino idiografico, è giusto che vada denunciata in quanto coloro che frequentano il lago sono portati ad instaurare un rapporto simbiotico con la natura e ad essere quindi, più propensi a preservarla. I laghi appartengono a tutti, in quanto patrimonio nazionale; è la stessa legge a definirlo. A parlare del problema sono anche gli stessi sindaci dei comuni coinvolti, i quali parlano della pressione che i cittadini rivolgono loro per denunciare il fatto. Ma i comuni che impongono tariffe elevate per scoraggiare gli sportivi al fine di proteggere le acque, sono gli stessi che agiscono d’interesse. Se solo i ricchi possono beneficiarvi e godere delle acque, allora c’è un problema etico di fondo, continua ad asserire Antoine Verville.Ad essere esclusi sono anche i non residenti. A ciò si aggiunge il fatto che non tutti possono permettersi di spendere tutto quel denaro (che ammonterebbe ad un centinaio di dollari) per farsi un giro in barca. Come il caso di un nonno che vorrebbe portare i propri nipotini a fare una gita in barca o a pescare. Stéphan Bourgeois, il presidente dell’Associazione dei pescatori prima menzionata, definisce deplorevole i comuni che agiscono in questo modo. Sono dei fuorilegge.

M.P.

AMERICA DEL SUD

Colombia. 30 anni di un nuovo Paese. Come ci ricorda infobae.com, domenica 4 luglio la Colombia ha celebrato i 30 anni dalla promulgazione della nuova Costituzione Politica. Era infatti il 4 luglio 1991 quando entrava in vigore una nuova carta magna in grado di apportare profondi cambiamenti per il Paese a livello economico, politico, sociale e culturale. È stata definita dalla BBC una tra le carte costituzionali più complete, avanzate e pioniere dell’America Latina.  Questo è stato possibile, ma non per questo semplice, grazie ad un forte sistema di accesso alla giustizia volto a garantire i diritti fondamentali come salute, educazione, servizi di prima necessità, partecipazione politica e libertà di culto, pensiero ed espressione. In questi trent’anni abbiamo visto una Colombia lottare contro il crimine e la mancanza di legittimità delle istituzioni, migliorare l’accesso alla politica, ma nonostante ciò non è riuscita a mantenere e compiere tutte le promesse che erano state fatte. Per questo all’anniversario dei 30 anni c’è chi reclama una nuova costituente. Il magistrato Antonio Lizarazo, attuale presidente della corte Costituzionale, ha fatto delle dichiarazioni al ElEspectador a proposito della carta dei diritti ed ha affermato che, secondo lui, il maggior inconveniente è legato alla promessa di pace. Nonostante tutti gli sforzi non sono riusciti a realizzare anche questa promessa che lo stesso magistrato paragona metaforicamente alla bancarotta. Come citato pocanzi, sono comunque molti gli aspetti positivi da ricordare. La Costituzione del 1991, come nessun’altra in oltre 200 anni di vita repubblicana, ha impattato nella vita quotidiana dei colombiani facendo realtà la carta dei diritti per esempio. Questo perché, sempre secondo quanto dichiarato dall’attuale presidente della Corte, la Costituzione non è solo la norma fondamentale che distribuisce ed organizza il potere, ma è anche il mezzo con il quale si presenta un contenuto in grado di modellare le relazioni sociali. Al giorno d’oggi, ogni qualvolta c’è un fatto dicronaca clamoroso, come uno scandalo, si reclama subito ad una costituente perché i progetti politi non sono più collettivi come un tempo ma individuali e pieni di arroganza. Non c’è bisogno dunque di una nuova costituzione perché seppur con qualche problema, quella attuale ha contribuito in maniera formidabile al miglioramento della nazione. Il risultato dopo 30 anni è quello di un Paese che ha ancora voglia di costruire ed andare avanti. Bisogna continuare a realizzare ciò che la carta costituzionale richiede e lavorare molto.

Y.C.

RUSSIA

In Russia, per la prima volta da gennaio, sono stati rilevati più di 25 mila nuovi casi di coronavirus in un giorno, di cui la maggior parte concentrati a Mosca (7.624), nella regione di Mosca (2.696) e a San Pietroburgo (1.784). Secondo quanto riferito da Russian.rt, in questi giorni la Russia, e la capitale in particolare, stanno registrando un aumento di contagi da Covid-19 a causa del nuovo ceppo, identificato per la prima volta in India e successivamente denominato “variante Delta”. Il sindaco di Mosca, Sergey Sobyanin, a fine giugno aveva spiegato che in città solo il 5% dei malati di Covid-19 avevano contratto l’infezione del ceppo originario di Wuhan e che, se non fosse stato per la nuova mutazione, la città sarebbe già uscita dalla pandemia, poiché il 60% dei moscoviti si era già ammalato o è stato vaccinato, arrivando all’immunità di gregge necessaria. Proprio a causa della variante Delta, come si legge su Gazeta.ru, i sintomi dell’infezione da Covid-19 sono cambiati in modo significativo. I medici hanno osservato che il virus ha iniziato a provocare sintomi tipici di un raffreddore stagionale o disturbi intestinali, mentre sintomi come la perdita dell’olfatto e del gusto, che erano stati considerati i principali sintomi del coronavirus, ad oggi sono meno comuni, rendendo l’infezione più difficile da rilevare.Nel frattempo, si sono verificate delle significative inondazioni in Crimea, dove in questi giorni era stata annunciata un’allerta meteo per il 4 e il 5 luglio, con forti rovesci in tutta la penisola e possibili colate detritiche e di fango, come si legge su Ria.ru. Più di 50 case, infatti, si sono allagate nel sud-ovest della Crimea e sono in corso i lavori per evacuare la popolazione, spiega un altro articolo su Ria.ru. La causa di queste inondazioni sarebbero state le forti piogge e il conseguente straripamento di tre fiumi nella regione di Bakhchysarai, ma anche in varie altre zone del paese. Le autorità assicurano che la situazione sia sotto controllo, ma non è previsto un miglioramento delle condizioni meteorologiche fino a mercoledì, secondo quanto riportato da Gazeta.ru.

E.R.

MEDIO ORIENTE

In Afghanistan, le forze governative stanno pianificando una controffensiva nelle province settentrionali del paese dopo aver perso terreno contro i talebani, secondo quanto riferito da un consigliere del presidente afghano Ashraf Ghani all’agenzia di stampa russa RIA. Il consigliere per la sicurezza nazionale Hamdullah Mohib ha detto alla RIA in un’intervista che le forze governative non si aspettavano l’offensiva talebana ma che avrebbero sicuramente contrattaccato. La marcia dei talebani attraverso il nord dell’Afghanistan ha acquisito slancio durante la notte con la cattura di diversi distretti dalle forze afgane in fuga, diverse centinaia delle quali sono fuggite oltre il confine nel vicino Tagikistan, hanno detto i funzionari. Lunedì 5 luglio, il Comitato per la Sicurezza Nazionale del Tagikistan ha dichiarato che 1.037 soldati del governo afghano sono fuggiti nell’ex Paese sovietico “per salvarsi la vita” dopo gli scontri con i talebani durante la notte. Tenendo conto del principio di buon vicinato e di non ingerenza negli affari interni dell’Afghanistan, al personale militare delle forze governative afgane è stato permesso di entrare nel territorio tagiko, secondo quanto ha affermato il comitato in una dichiarazione diffusa dal Tagikistan. I talebani hanno preso il pieno controllo di sei distretti della provincia di Badakhshan al confine con il Tagikistan nel nord-est dell’Afghanistan e ora controllano circa un terzo di tutti i 421 distretti e centri distrettuali in Afghanistan. I combattenti hanno sequestrato dozzine di distretti dell’Afghanistan, senza nemmeno il bisogno di combattere. Centinaia di soldati afgani, polizia e truppe d’intelligence hanno abbandonato i loro avamposti militari e sono fuggiti nella capitale della provincia del Badakhshan, Faizabad. Questo ha suscitato il timore che l’esercito afgano crollerà una volta che le truppe statunitensi e internazionali completeranno il loro ritiro dal paese. A partire dalla metà di aprile, il presidente Joe Biden ha difatti ordinato la partenza di tutte le forze militari degli Stati Uniti entro il 20° anniversario degli attacchi dell’11 settembre così da porre fine alla “guerra eterna”. I talebani hanno inoltre preso il controllo di un altro distretto chiave a Kandahar a seguito di aspri combattimenti notturni. Numerose famiglie sono state costrette ad abbandonare la città a causa degli scontri che hanno avuto luogo tra le forze governative afgane e i talebani. Il governatore del distretto di Panjwai, Hasti Mohammad, ha dichiarato all’agenzia di stampa AFP che i talebani hanno invaso i quartieri generali della polizia distrettuale oltre che l’edificio dell’ufficio del governatore.

L.L.

OCEANIA

In Oceania, come si legge in teaomaori.news potrebbe essere all’orizzonte un assistente virtuale che parla Māori, simile ad Alexa di Amazon e Siri di Apple. L’Università di Auckland ha ospitato una sessione di ricerca sulla tecnologia vocale artificiale per Te Reo Māori che imita e risponde al discorso umano. Il dottor Peter Keegan dell’Auckland Speech Research Group dice che fa parte del loro lavoro circa la lingua Māori e sullo sviluppo della tecnologia intorno a questa.
“Si tratta di riunire gruppi che sono coinvolti nella ricerca e nello sviluppo di applicazioni per il Te Reo Māori. Uno dei principali obiettivi è quello di sviluppare lo speech to text. “Questo è il nuovo mondo, e se non ci prendiamo la responsabilità di sviluppare questo per gli smartphone e per i computer, dove i nostri giovani passano tutto il loro tempo, allora non arriverà mai”. La dottoranda Isabella Shields, che studia i suoni della lingua Māori, afferma che riconoscere i suoni distinti della lingua è la chiave per lo sviluppo di un’assistente virtuale. Per esempio, nel suo lavoro, sta esaminando la produzione e la pronuncia del suono ‘r’. Ci sono molti approcci diversi per questo. È difficile costruire un grande quadro di questo perché le persone hanno modi differenti di farlo. Peter Lucas Jones di Te Hiku Media dice che l’Iwi Radio Network sta cercando di costruire un corpus di lingua  Māori che potrebbe contribuire a questo lavoro. Jones afferma che Iwi Radio ha raccolto risorse per 30 anni e c’è un valore reale nelle interviste e nelle canzoni.
“Il mondo digitale è una nuova frontiera. Dobbiamo occuparci di questo nuovo mondo per le generazioni a venire”.

V.G.

CINA

Cina. Secondo gli esperti, Hong Kong dovrebbe mirare a 0 infezioni. Hong Kong non dovrebbe seguire l’esempio di Singapore e abbandonare l’obiettivo infezioni 0 se vuole riprendere a viaggiare senza obbligo di quarantena. La regione amministrativa speciale stava per riprendere a viaggiare con la terraferma ma ha registrato qualche infezione locale da Covid nell’ultimo mese come ha dichiarato David Hui il Presidente del Dipartimento di Medicina e Terapia dell’Università Cinese di Hong Kong in asiatimes.com. Inoltre, Hui ha aggiunto che l’obiettivo immunità di gregge non può essere assicurato persino co un tasso di vaccinazione pari al 50% in quanto decine di migliaia di persone nel Regno Unito erano infette ogni giorno e il 70% della popolazione inglese aveva ricevuto prima dose del vaccino. Ho Pak-leung, un professore associato clinico presso il Dipartimento di Microbiologia dell’Università di Hong Kong ha riferito che Singapore potrebbe abbandonare il suo obiettivo “infezioni 0” e allentare le misure anti-epidemia dato che la città stato aveva già raggiunto il 60% delle vaccinazioni. ”La brutta notizia è che Covid-19 potrebbe non scomparire più. La buona notizia è che è possibile conviverci. Ciò significa che questa malattia potrebbe diventare endemica” hanno osservato tre ufficiali, aggiungendo che con le vaccinazioni, i test, le cure e la responsabilità sociale la città trasformerebbe la pandemia in qualcosa di molto meno pericoloso. ”Potremo tornare a viaggiare ancora”. I viaggiatori, specialmente quelli vaccinati possono sottoporsi ad un test prima della partenza e possono essere esenti dalla quarantena con un test negativo all’arrivo” hanno affermato gli ufficiali. Il 3 luglio, circa 2,37 milioni di persone, ovvero il 31,6% della popolazione hanno ricevuto la prima dose domenica. Circa 1,59 milioni hanno ricevuto la seconda. Infine, lo scorso venerdì, l’Amministratore Delegato Carrie Lam ha dichiarato di aver detto agli ufficiali di Pechino che la comunità di affari e i cittadini di Hong Kong speravano di viaggiare verso la terraferma senza quarantena. Lam ha sostenuto che la SAR aveva altamente migliorato il suo controllo epidemico e avrebbe presentato un rapporto dettagliato al Governo centrale. Lam spera di vedere progressi in materia il più presto possibile.

C.C.

Rassegna stampa a cura di:

Valentina Guerra (lingua inglese)
Ylenia Cossu (lingua spagnola)
Mariella Perrone (lingua francese)
Antonella De Stasio (lingua inglese)
Marika Provenzano (lingua inglese)
Elena Romani (lingua russa)
Oxana Parshina (lingua tedesca)
Simona Ferri (lingua portoghese)
Ludovica Lara (lingua araba)
Chiara Cavallini (lingua cinese)