Primo & Squarta

Per la puntata di oggi di #urbantalks voglio presentare un artista che rappresenta tutto per me.
È un ideale di vita, di musica, di come si è un essere umano.

È il mio artista italiano preferito in assoluto e, per non rischiare l’essere di parte, mi limiterò a percorrere la sua evoluzione musicale, dalla fine degli anni ‘80 alla contemporaneità, passando dall’underground al mainstream per diventare infine un’icona del rap italiano.

Anzi, per diventare una leggenda a seguito della tragica scomparsa avvenuta il primo gennaio 2016, un segno del destino dato che il suo nome d’arte era Primo Brown.

David Maria Belardi nasce a Roma il 14 giugno 1976 da papà Mauro e mamma Rita, scomparsa quando David era ancora un bimbo.
Si avvicina al rap alla fine degli anni ’80, ma solo verso il 1993 inizia a bazzicare nell’ambiente Hip Hop romano, formando insieme al suo compagno di vita Grandi Numeri e ai due futuri Colle Der Fomento (Danno e Masito) i F.D.C.

Tuttavia, il percorso artistico di Primo (che si chiamava Scheggia in principio) fatica a decollare in quel periodo, dove si esibisce perlopiù nei circoli e nei centri sociali, luoghi di raccolta giovanile il sabato e la domenica pomeriggio dove ragazzi e ragazze rappavano, facevano break dance e creavano una comunità Hip Hop sulla scorta di quella americana. In questo ambiente, David si muove grazie al suo grande amico Grandi Numeri nelle feste dedicate a questa cultura, come ad esempio il Zulu Party al Palladium.

Nel 1998, insieme a Grandi e al primo dj del collettivo (al quale subentrerà poco dopo Squarta) incide il primo singolo, 21 Tyson, che riscuote parecchio successo a livello underground tanto da apparire nel mixtape La banda der trucido del collettivo Rome Zoo. Da questo singolo nasce il primo lavoro ufficiale di Primo e dei Cor Veleno, il collettivo che sarà fondamentale per lo sviluppo della cultura Hip Hop in Italia, ovvero l’EP Sotto assedio, un progetto che nel giro di 5 anni verrà seguito da altri due lavori di grandissimo successo, questa volta dischi ufficiali, Rock ‘n’ Roll (2000) e Heavy Metal (2004). Inoltre, sempre negli stessi anni, i tre ragazzi romani apriranno i concerti di artisti come i De La Soul e il Wu-Tang Clan in tour a Roma.

Sin dalle prime pubblicazioni, si avverte l’attitudine e il modo di approcciare al rap di Primo e dei Cor Veleno, che puntano tantissimo sulla forza delle parole (spesso molto forti, ma che rimarcano un certo modo di vivere la realtà che li circonda) e sulla sincerità senza filtri che li contraddistinse in ogni canzone.

Sempre nel 2004, Primo incide uno dei suoi pezzi più iconici, Sempre grezzo per l’album 60 HZ di Dj Shocca.

Il 2005, invece, è un anno di transizione per David: esce l’album Bomboclat, che è ufficialmente un lavoro di Primo e Squarta ma che, come tutti i dischi solisti di Primo, verrà sempre considerato un lavoro dei Cor Veleno al cento per cento. Non a caso quell’anno per Primo si aprirà la sua carriera solista parallela a quella di gruppo, nonché sempre insieme ai Cor Veleno parteciperà allo Splash!-Festival in Germania come primo e unico gruppo rap italiano a calcare un palco di tale importanza (sul quale si esibirono artisti del calibro degli Smif-n-Wessun e di Nas). Infine, nel giro di pochi mesi si guadagnano la stima artistica e personale di Jovanotti, che li vuole in studio con lui e sul palco prima dei propri concerti, nonché apriranno i live di 50 Cent, Linea77 e Manu Chao.

Finora, però, i Cor Veleno, che comunque hanno vissuto un’escalation impressionante, sono rimasti una realtà fortemente legata a Roma, nonostante l’enorme esperienza che ormai hanno accumulato in giro per l’Europa. Il punto di svolta del loro successo, che li ha portati di diritto sul piano del mainstream (il quale gli ha permesso anche di entrare nelle radio, un veicolo da sempre fondamentale per il successo musicale in Italia), arriva nel 2007 con l’ingresso nella major Sony, con la quale pubblicano i titoli Nuovo nuovo nel 2007 e Buona pace nel 2009 (quest’ultimo anticipato dall’EP Pace Armata).  Nel frattempo, Primo, sotto l’etichetta Cor Veleno Records, incide in studio con Squarta Leggenda (2008) e Qui è selvaggio (2011).

Ma David era un rapper insaziabile, come testimonia la lunghissima lista di featuring cui ha fornito con genuina volontà a rapper famosi ed emergenti nel corso della carriera, e quindi in quegli anni pubblica una trilogia chiamata Rap nelle mani (Vol. 1 nel 2011, Vol. 2 nel 2012 e Vol. 3 nel 2013) nonché due lavori di coppia con gli amici Ill Grosso (La scanizza Mixtape, 2011) e Ibbanez (Fin da bambino, 2012).

L’ultimo progetto ufficiale al quale Primo partecipa in vita è El micro de oro (2014) con Tormento, al quale doveva seguire un tour annullato perché David annunciò di doversi ritirare per un periodo indefinito per combattere una battaglia che non sapeva dove lo avrebbe portato. Dopo anni e anni di tormenti, infatti, un cancro (già attaccato mediante le sue liriche potenti nel pezzo Un sanpietrino nel 2013) lo spegne il primo gennaio 2016. La commozione nel mondo del rap fu immensa, tanto da unire nel cordoglio una scena sempre troppo divisa da egoismi personali. Sulla scia di questo dolore immenso, il 25 marzo 2016 avvenne un evento incredibile all’Atlantico di Roma, dove di fronte a migliaia di persone si esibirono 25 dei rapper più importanti della scena italiana, in un abbraccio collettivo nel ricordo del Primero (versione integrale: https://tinyurl.com/yuxjy2f6).

Infine, il 26 ottobre 2018, a otto anni di distanza dal loro ultimo lavoro collettivo, i Cor Veleno (Grandi e Squarta) pubblicano un nuovo album con strofe inedite registrate da Primo prima di morire, Lo spirito che suona, nel quale hanno voluto collaborare artisti del calibro di Giuliano Sangiorgi e Marracash per onorare ciò che David ha rappresentato nel rap e nella musica italiana.

Concludo sottolineando il lavoro che in questi anni il padre di David, Mauro, ha fatto per mantenere viva la memoria del figlio, donandoci aneddoti e rarità sulla vita di Primo e facendoci piangere quando li raccontava durante i live.

“E mio padre è contento
Perché quando suono fuori lui, lui ne è fiero dentro, dai
Digli a mamma che può stare tranquilla
Che anche se sto via io riesco sempre a sentirla”

Valerio Cavallaro