Game, Set, Match

Cari lettori e care lettrici,

ebbene sì dal titolo vi ho dato un indizio sulla prossima disciplina da discutere, in caso non siate riusciti a dedurlo, vi do un ulteriore aiutino dicendovi che la settimana scorsa si è realizzato nel nostro paese uno dei tornei più famosi al mondo: gli Internazionali di Tennis al Foro Italico, definito dagli stessi giocatori come uno dei più belli in assoluto del circuito, oltre a essere uno dei Masters 1000 e WTA1OOO.

Ad oggi conosciamo il tennis e le diverse superfici di gioco (dura, terra battuta ed erba), ma sarebbe opportuno tracciare una linea del tempo e parlare delle fondamenta di questo sport. Possiamo affermare che l’esistenza di tale disciplina risalga circa al medioevo, anche se, con il passare degli anni, ha progredito mediante l’innovazione, la tecnologia, i nuovi materiali e la modernità. È molto importante sottolineare questa data in quanto all’inizio era uno sport molto diverso da quello che vediamo nel presente in quanto, per esempio, non si adoperava la racchetta ma, il palmo della mano coperto da un guanto (successivamente sostituito dalla racchetta nel 1520) per colpire la pallina.

Un aspetto rilevante è stato anche il mutamento della racchetta che, dai primi periodi 1874 fino alla fine della metà degli anni ’70, veniva realizzata di legno e, di conseguenza, risultava molto pesante da gestire. Per ovviare a questo problema, venne adottato il metallo, in particolare l’alluminio, che, grazie alla sua leggerezza, risultò da subito più semplice da manovrare. Un’ulteriore inversione di marcia si deve a Howard Head che, applicando simili regole già alla creazione degli sci, decise di mischiare i due materiali e, così, costruire le racchette alternando strati di legno e strati di resine sintetiche. Da questo momento in poi, si iniziano a sviluppare materiali sempre più raffinati per realizzare queste attrezzature in modo sempre più leggero, maneggevole, preciso e flessibile a seconda delle proprie esigenze di controllo. 

L’evoluzione è avvenuta anche per quanto riguarda la pallina: nel 1480 era fatta di pelle e imbottita di lana, gesso, sabbia e segatura o sabbia. Grazie anche a delle testimonianze, possiamo anche affermare che alcune di queste venivano realizzate con pellicce di animali. Intorno al 1840, comunque, sarà Wingfield a importare in Inghilterra delle palline di gomma dalla Germania. Dopodiché, Goodyear inventerà la gomma vulcanizzata facendo diventare i tedeschi famosi per questi progressi in ambito sportivo. Oggi, le palline utilizzate sono composte di gomma sintetica e naturale, nerofumo e zolfo.

Ma com’è oggi il Tennis? Attualmente, il circuito professionale ATP (uomini) e WTA (donne) si avvale ogni anno di quattro Grand Slam (in ordine cronologico: Australian Open- superficie dura, Roland Garros- terra battuta, Wimbledon- erba e US Open- superficie dura). Ognuno di questi ha le sue particolarità, ma quello che ha più tradizione di classe è Wimbledon. In quest’ultimo, vige la regola che ogni giocatore iscritto al torneo deve scendere in campo in tenuta “total white” (non solo nell’abbigliamento, nelle scarpe e negli accessori: esiste una regolamentazione anche per quando riguarda l’intimo, anch’esso bianco con qualche piccola eccezione ogni tanto). Basti pensare che non solo i giocatori hanno questo tipo di regole, ma anche gli spettatori! Se si vuole andare a vedere delle partite del torneo ci sono delle regole da rispettare: innanzitutto, sono proibiti i jeans e le felpe con cappuccio, alle quali si deve preferire una linea classica per le donne e un pantalone e un maglioncino per gli uomini. Un’altra tradizione di vecchio stampo è quella di mangiare le fragole con la panna.

Come ultimo, vi lascio con una piccola citazione di un grande campione che racconta come questo sport possa essere insidioso e frustante allo stesso tempo.

È uno sport crudele. Ti trascina per cinque lunghi set in una finale e poi ti lascia sconfitto.
(Roger Federer)

#dontbelazybeactive

Aldo Landini