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Pagelle AUR-Unint

TOMMASO 9

Chiariamo una cosa: il voto l’ha dato la squadra, troppi conflitti di interesse con il pagellista. Voce, lucidità e qualche parata importante nell’economia della partita che rimane viva anche grazie a lui. Momento saliente, anzi, momenti salienti della partita: l’abbraccio al momentaneo pareggio e a fine partita con il Mister che si lascia andare dopo una partita vinta più con il cuore che con le gambe. PIZZUTI

NICOLÓ RIVA 8

Partita fisica per lui, ma come potrebbe non esserla vista la marcatura a uomo su giocatori tecnici e mobili come quelli dell’AUR. Una cosa è certa: quando non è in piedi, è a terra a lottare su ogni pallone a costo di scorticarsi braccia e gambe, come in occasione del gol avversario nel secondo tempo, in cui ha lasciato pelle e mezzo ginocchio. Menomale che il mister aveva portato i cerotti! ALLEGRO CHIRURGO.

SANDRO 8,5

Vogliamo parlare dei 4 gol (o 5, dimmelo tu) segnati? Di quando ti sei spostato al tiro all’angolino dell’avversario? Del nuovo taglio di capelli? No, la prestazione si riduce all’assist al bacio per Emilio a 30 secondi circa dalla fine della partita che ci porta i 3 punti. Un solo rimpianto: nessuno stava filmando il passaggio più iconico del campionato. SCANSANDRO.

DAVIDE 8,5

Ma che le facciamo a fare le pagelle su di lui. Che vi devo dire? Una volta l’ho definito “lievito madre”, in altre occasioni ha pure trovato il gol (come stasera d’altronde), altre volte ha corso per tutta la fascia lasciandoci i polmoni. Sto parlando delle partite già disputate o della partita di ieri? Chissà, ai posteri l’ardua sentenza. RITORNO AL FUTURO.

EMILIO 8,5

Quota 15 gol in campionato, oggi due marcature per l’esattezza. Ma lasciamo da parte i numeri, oggi servono a poco. Partita di ordinaria amministrazione, anche tanta sfortuna sotto porta. Ma arriviamo al gol vittoria: ma che passaggio di ha fatto Sandro? Sei in debito di una cena, sappilo. IL CONTO, GRAZIE.

SIMONE 7

Stavolta arriva in tempo e porta pure il documento, oltre che al tifo. Ma una domanda sorge spontanea: quando torni ad allenarti per bene? Dai! C’è bisogno del nostro capitano, meno dei colpi di tacco in diagonale, facili prede della difesa. DAJE DE TACCO, DAJE DE PUNTA.

NICOLÒ CIPRIANI 7

L’ultima volta, in quel campo di Trastevere, era stato il portavoce della prima contestazione ufficiale al mister: “lasciami giocare! #VanniOut”. Nasce l’hashtag, i risultati non arrivano e il mister è ad un passo dall’esonero. Oggi la musica è ben diversa: gioca poco, è vero, ma quando entra lo fa bene e soprattutto senza lamentarsi. “E comunque, alla partita c’era, e l’ha pure vinta”. V PER VENDETTA.

LEONARDO 8

Il più piccolo della squadra, tra i più grandi quando gioca, sia davanti che da esterno. Pericolosissimo contro la Sapienza, si ripete oggi segnando un altro gol. Il mercato di gennaio sta dando i suoi frutti, maledetto certificato medico agonistico! Quanto avrebbe fatto comodo all’andata, vero? MEGLIO TARDI CHE MAI.

MATTHEW 10

In piedi tutta la partita alla prima convocazione ufficiale, non entra, ma sarà per la prossima volta. Giocatori come lui, uomo spogliatoio per eccellenza, mancavano. La vittoria è anche sua: il gruppo lo stima, lui ricambia alla grande. La prossima volta lo vogliamo in campo eh! TALISMANO.

VANNI 10

Quello scatto sulla fascia per prendere la palla quando eravamo in svantaggio. Gli abbracci a fine partita, la felicità per il risultato raggiunto, per un momento un sogno quasi svanito. Oggi il mister ha scoperto che la squadra, sebbene abbia poco fiato, ha un’anima e soprattutto un cuore. A volte basta la grinta, ma dal prossimo allenamento vediamo di essere in 10 per fare qualche partitella. MOURINHO.

Tommaso Paolocci