Salone del libro di Torino

Ogni anno la città di Torino a maggio si accende di una luce nuova, pronta a ospitare migliaia di persone provenienti da tutta Italia che si riuniscono per un evento nazionale importantissimo: il Salone del libro. UNINTBlog ci ha dato l’opportunità di partecipare anche quest’anno a questo grande evento, quindi siamo partiti alla scoperta della città di Torino e del SalTo.

Credits: ilLibraio.it

Il tema della 35esima edizione del Salone del libro di Torino era “Attraverso lo specchio”, una sorta di promemoria per ricordarci di guardare le cose un po’ fuori dagli schemi e di sconfinare un po’ dal mondo reale verso un mondo fantastico, come ha fatto Alice nel paese delle meraviglie.

Credits: Chiara Citarrella

Questo è stato il mio primo SalTo e davvero non me lo aspettavo così immenso e caotico. In più quest’anno la pioggia è stata la vera protagonista del salone, non permettendo il regolare svolgimento delle attività programmate, causando dunque spostamenti dell’ultimo minuto.

Il salone è composto da tre padiglioni centrali, da un padiglione più esterno rispetto agli altri e dal centro congressi (sempre esterno ai padiglioni), dove si svolgono la maggior parte degli eventi.

Dopo quasi un’ora di fila sotto la pioggia per entrare, ci si ritrova subito circondati da libri e stand bellissimi, da gente entusiasta e soprattutto da code infinite. Si, perché una delle cose che non può mancare al salone è la fila. C’è una fila per tutto: per entrare, per gli eventi, per i firmacopie, per mangiare, per il bagno. File ovunque, a volte anche infinite e spesso mal organizzate. Però se vuoi andare a un evento del genere è una condizione che si deve accettare, come il fatto di camminare tanto, avere i piedi doloranti, la schiena a pezzi. Però tutto ciò ti ricompensa con una grande gioia e felicità, la gioia di essere finalmente riuscito a partecipare, di scoprire nuovi libri o case editrici di cui non sapevi neanche l’esistenza, di conoscere persone nuove durante l’attesa in fila, di scoprire cose nuove attraverso gli eventi.

Credits: Chiara Citarrella

Nonostante mi fossi fatta un piano super organizzato prima di partire, con tutti gli orari e gli eventi a cui volevo partecipare, non è andato tutto secondo i piani perché non avevo messo in conto tutte quelle file. Essendo la prima volta non sapevo cosa aspettarmi davvero, quindi sicuramente è stata un’esperienza di insegnamento per i prossimi anni, perché si ci devo assolutamente tornare!

Nonostante ciò sono riuscita comunque a partecipare ad alcuni eventi molto interessanti, come quello di Vera Gheno in cui parlava di linguaggio inclusivo e dell’utilizzo della schwa, quello con alcune case editrici in cui si parlava di proposte di traduzione.

Credits: Chiara Citarrella

Il sabato pomeriggio poi c’è stato un evento dedicato a Mare fuori, la serie rai che ha fatto impazzire l’Italia negli ultimi mesi. A questo evento erano presenti due sceneggiatori della serie, Maurizio Careddu e Cristina Farina, l’attore che ha interpretato Pirucchio nella serie, Nicolò Galasso, e la direttrice dell’IPM di Torino, Simona Vernaglione. In questo incontro è stato interessante vedere le differenze tra fiction e realtà all’interno del carcere minorile, scoprire come gli sceneggiatori hanno ideato e sviluppato la serie e come Nicolò si è preparato a interpretare il ruolo di uno dei personaggi e come la serie lo ha cambiato.

Credits: Chiara Citarrella

Gli incontri erano davvero tanti, impossibile partecipare a tutti senza avere la giratempo di Hermione Granger. Tra le persone più interessanti da incontrare c’erano sicuramente autrici come Felicia Kingsley, Anna Premoli, Tillie Cole, Naike Ror, Kira Shell (che ha svelato la sua identità proprio in questa occasione), Licia Troisi, persone come Zero Calcare, Luca Argentero, Lino Guanciale, e tantissimi altri.

Credits by Chiara Citarrella

Il Salone del libro di Torino per me è stata un’esperienza piena di emozione, di gioia ed entusiasmo, un sogno che finalmente si è realizzato dopo anni di attesa. Ho avuto l’occasione di conoscere autrici che seguo da anni, autrici che seguo da poco o di cui ancora devo leggere qualcosa, ho potuto rivedere amiche lontane che non vedevo da tanto e conoscere persone nuove. È stata una vera e propria montagna russa di emozioni, tra euforia e stanchezza, gioia e ansia. È il sogno di ogni lettore, un posto dove sentirsi a casa, immerso da libri e da persone che condividono la tua stessa passione, dove confrontarsi con gli altri e conoscere cose nuove. Non vedo l’ora di poterci tornare l’anno prossimo, sicuramente più preparata rispetto a questa volta che non sapevo davvero cosa aspettarmi!

Chiara Citarrella