Balloon Museum
Dal 7 dicembre e fino al 5 marzo è possibile andare al Ballon Museum ad ammirare le spettacolari installazioni, e perché no anche divertirsi. E noi di Unintblog non potevamo non andare.
È una mostra che mette al centro il palloncino, in un certo senso simbolo di leggerezza. Fondamentale è l’aspetto ludico, in quanto si può interagire con le installazioni, ma anche l’idea del rispetto dell’ambiente con l’utilizzo di materiali riciclabili.
La prima installazione che si può ammirare una volta entrati è Knot, un’opera di Cyril Lancelin. Lancelin è un artista francese, famoso per la sua volontà di esplorare le diverse forme del reale. Con le sue opere ricerca innovazione e cerca di dare l’idea di movimento e immersione. Knot è una struttura tridimensionale che sembra, come dice il nome stesso, un nodo, all’interno del quale si può camminare avendo la sensazione di trovarsi in un labirinto. Proprio la sua forma suggerisce l’idea di intraprendere percorsi ignoti e superare i propri limiti, i propri ostacoli.
Un’altra installazione è Canopy, realizzata dalla Pneuhaus & Bike Powered Events e il cui scopo è quello di sensibilizzare il pubblico sull’energia consapevole, ma è anche un’esperienza molto divertente per i bambini. È composta da una serie di tre strutture dormienti collegate a delle biciclette: non appena si inizia a pedalare iniziano a illuminarsi con colori fluo e iniziano a sollevarsi sembrando quasi delle meduse danzanti.
Avendo aperto durante il periodo natalizio, al Balloon Museum non poteva mancare l’albero di Natale, ovviamente anche questo realizzato con i palloncini e che ha cercato di ricreare l’atmosfera e la magia del Natale.
L’attrazione principale del Balloon Museum è però senz’ombra di dubbio l’Hypercosmo, dei Quiet Ensemble. Si tratta di un’enorme piscina piena di palloncini, dove tornare bambini è un attimo – e per i più nerd si può replicare il Bazinga! di Sheldon di The Big Bang Theory, noi l’abbiamo fatto e ci siamo divertiti!
Superata la piscina di palloncini si arriva al Deposito Vittoria. Si tratta di un’installazione artistica pensata dalla Penique Productions, un collettivo di artisti e architetti fondato a Barcellona nel 2007. Con il Deposito Vittoria il collettivo gioca con lo spazio, modificandone la percezione: coprendo le pareti con la plastica colorata, rendono la stanza inutilizzabile, rivelandone però così la spazialità.
L’ambiente più d’effetto dell’intero museo è invece il Never Ending Stories, frutto dell’idea del collettivo romano Motorefisico. Si tratta di una infinity room, un’enorme stanza piena di palloncini pendenti e circondata da specchi, che fanno perdere la concezione spaziale: tutto sembra sospeso e moltiplicato all’infinito.
Queste sono solo alcune delle sale del museo: se siete appassionati di fotografia di sicuro non potete perdervi la Balloon Street, piena di scenografie con palloncini che rendono le foto decisamente instagrammabili. Oppure le altalene a forma di nuvola, i numerosi giocolieri che realizzano con i palloncini qualsiasi animale voi abbiate in mente, enormi palloni con cui giocare… Insomma, non potete assolutamente perdetevi il Balloon Museum se volete passare una giornata divertente e tornare un po’ bambini!
Emanuela Batir, Erika Corso