Tra Circo Massimo e la Piramide Cestia, si trova uno dei rioni forse meno conosciuti di Roma: Rione San Saba, il cui nome deriva dall’omonima Chiesa posta sulla cima del colle.
Conosciuto popolarmente anche come “il piccolo Aventino” (data la sua conformazione) è un crocevia di stradine, scalinate, cortili sapientemente decorati con fiori e piante e piccole botteghe di artigiani o alimentari. Il tutto, lontano dal caos cittadino, che suscita al visitatore la sensazione di essere in un piccolo paesino.
Il rione si concentra in Piazza Bernini, il luogo di ritrovo degli abitanti del posto: dai bambini diretti ai giardini con le altalene agli anziani che passano il tempo a chiacchierare su una delle tante panchine poste ai lati della piazza. A pochi passi da qui si tiene ogni giorno il mercato rionale, dove è possibile acquistare generi alimentari o prodotti per la casa.
La cosa più sorprendente è senz’altro la fusione architettonica avvenuta nel corso dei secoli: se inizialmente il quartiere era pensato come un quartiere residenziale per le famiglie benestanti romane, nei primi anni del Novecento furono costruite alcune case popolari destinate alla piccola-media borghesia del tempo. Per questo, ancora oggi, passeggiando per le sue strade, possiamo notare come palazzi signorili siano perfettamente coesi e integrati con edifici più “popolari” e meno sfarzosi.
Al termine della passeggiata, si consiglia di percorrere Via Giotto, magari al tramonto. E godersi uno dei panorami più belli sulle vicine Terme di Caracalla, uno dei siti archeologici più famosi di Roma.