Il Carnevale di Dunkerque e la Festa del peperoncino di Espelette

Cari lettori e lettrici,

abbiamo tutti immaginato almeno una volta di essere in un altro luogo, città o paese, soprattutto durante la sessione estiva quando la città inizia a svuotarsi e le spiagge e le mete turistiche si affollano.

Così, con lo zaino in spalla siamo pronti ad abbracciare nuove culture e usanze, a gustare nuovi sapori, a parlare nuove lingue in modo goffo e impacciato mentre lasciamo che i nostri occhi si meraviglino monumento dopo monumento, strada dopo strada.

“[…] Viaggiate
ché se non viaggiate poi
non vi si fortificano i pensieri
non vi riempite di idee
vi nascono sogni con le gambe fragili
e poi finite per credere alle televisioni
e a quelli che inventano nemici
che calzano a pennello
con i vostri incubi […]”
-Gio Evan

Per quest’estate continua la nostra rubrica che vi porta in giro per il mondo, portandovi tra le tradizioni di posti lontani e vicini per ricordarvi che viaggiare è salvezza dall’ignoranza.

Iniziamo con la Francia e alcune sue particolari tradizioni durante il carnevale!

Ogni anno, tra gennaio e marzo, il Carnevale di Dunkerque coinvolge tutta la città in un mix incredibile di suoni, colori e luci. Una tradizione le cui origini risalgono all’inizio del XVII secolo quando i marinai partivano per molti mesi alla pesca del merluzzo sui banchi di Terranova e dell’Islanda, e la loro partenza era l’occasione per un banchetto e gradi feste. Questa tradizione è sopravvissuta fino ad oggi, e il Carnevale di Dunkerque è divenuto un grande evento che attrae decine di migliaia di persone.

Per due mesi e mezzo i partecipanti, che indossano i loro abiti più belli, si ritrovano per fare delle sfilate in un’atmosfera allegra e conviviale. Ogni sabato sera, spazio ad un grande ballo popolare. Le bande o le orchestre animano le strade ogni domenica pomeriggio. Il grande punto di orgoglio del Carnevale rimane la settimana del Martedì Grasso con le sue gigantesche e colorate sfilate. I partecipanti sfilano al ritmo di un’orchestra composta da una sessantina di musicisti in abiti da pescatori e guidati dal mazziere, vestito con il suo costume da soldato dell’Impero. Al passaggio davanti al Municipio, la folla si accalca sulla piazza per ricevere il lancio delle aringhe: per l’occasione sono lanciate dal balcone ben 450 kg di aringhe salate!

Un’altra tradizione, per noi alquanto stravagante, è la festa del peperoncino.

Il peperoncino, il classico cornetto rosso dal sapore piccante conosciuto in tutto il mondo, è uno di quegli alimenti che fanno parte ormai della tradizione culinaria europea, sia di casa, sia dei grandi ristoranti degli chef stellati.

Forse non tutti sanno che la pianta del peperoncino non è originaria dell’Europa, ma dell’America meridionale e fu portato nel vecchio continente da Cristoforo Colombo durante il suo secondo viaggio in America, nel 1493.
Questa spezia veniva usata sin da tempi antichissimi dai messicani e dai peruviani, per conservare gli alimenti e per aromatizzare i cibi in mancanza del sale.

In Francia, nella zona dei Pirenei Atlantici, precisamente a Espelette, si celebra ogni anno dal 1968 la festa del peperoncino, alla quale si riuniscono migliaia e migliaia di estimatori della piccantissima spezia o semplici curiosi e buongustai. Proprio in questa regione, l’Aquitania, cresce una varietà di peperoncino che vanta la sigla francese che verifica la qualità del prodotto: l’AOC (che in Italia si può tradurre con la classica sigla DOC).
Questo tipo di peperoncino si differenzia dagli altri per il suo colore rosso scuro, il suo grado leggero di piccantezza e il gusto leggermente fruttato e tostato.

Durante la celebrazione, che si tiene ogni anno l’ultimo fine settimana del mese di ottobre, tutta la città si veste a festa, ornando i balconi e le facciate imbiancate delle case con corone e grandi ghirlande di peperoncini, che rendono il vecchio borgo basco ancora più carino e ospitale.

Nei giorni della celebrazione del peperoncino in particolare, ma anche durante il resto dell’anno, è possibile degustare dei tipici piatti baschi nei ristoranti locali di Espelette, come l’Axoa, un secondo piatto a base di carne tenera di vitello macinata, cipolle, pomodori e naturalmente peperoncino, che viene spesso abbinato a dei vini regionali come l’AOC Irouléguy e il Madiran, due rossi dal sapore forte e intenso. 

A Espelette è possibile anche partecipare a una visita guidata delle piantagioni di peperoncino, organizzata gratuitamente dall’Atelier du Piment, che programma anche una caccia al tesoro piccante per i più piccoli. 

Per acquistare invece in loco la celebre spezia, è possibile girare nel mercato rionale oppure fare compere presso le gastronomie e i negozietti locali, che propongono delle degustazioni gratuite e vendono sia il peperoncino essiccato, sia dei composti preparati con questa spezia, come le conserve artigianali da utilizzare sui crostini o delle vere e proprie ghiottonerie francesi, come il Foie Gras au Piment, ovvero il fegato d’oca al peperoncino.

Alla prossima settimana per scoprire altre tradizioni del nostro fantastico pianeta!

Fonti:

https://www.france-voyage.com/francia-eventi/carnevale-dunkerque-135.htm

https://www.presidentformaggi.it/magazine/festa-del-peperoncino#:~:text=Quest’ultimo%20piatto%20%C3%A8%20il,eletti%20%E2%80%9CRe%20della%20Piperade%E2%80%9D.