Speciale Aperilingua
Lo scorso giovedì si è svolta la prima serata Aperilingua dell’anno. Aperilingua è un’iniziativa UNINT che unisce il momento dell’aperitivo a quello della conversazione in lingua, e ora che siamo tornati in presenza è uno degli eventi più attesi dagli studenti: il sold out dei biglietti è stato quasi immediato!
Il tema della prima serata è stato il Brasile, quindi abbiamo assaggiato piatti tipici, ascoltato un duo musicale dal vivo che proponeva canzoni tipiche, e conosciuto nuovi studenti. Ognuno può scegliere a quale tavolo sedersi: ogni tavolo rappresenta una lingua, che sarà quella che si userà per le conversazioni.
Musica, atmosfera, cibo, nuove conoscenze… Aperilingua è tutto questo! Se siete curiosi di saperne di più, leggete la nostra intervista a Laura Bacchi, la responsabile del progetto.
UNINTBlog: Perché hai deciso di prendere parte ad Aperilingua e diventarne responsabile?
Laura: La mia avventura con Aperilingua inizia l’anno scorso in qualità di matricola che scopre l’università e il mondo accademico, e anche tutto ciò che c’è intorno. Ho incominciato come parte dello staff, sotto le veci di Chiara, l’ex responsabile. Quando lei si è laureata il progetto è rimasto un po’ in sospeso perché gran parte dei ragazzi dello staff comunque si sarebbe laureato. Eravamo rimaste io e alcune ragazze a voler portare avanti l’iniziativa e io mi sono proposta come responsabile. Poi comunque quelle ragazze tutt’oggi fanno parte dello staff di Aperilingua, quindi anche loro sono persone che hanno un ruolo decisivo all’interno dell’iniziativa, anche se non compaiono come persone che fanno le veci.
UNINTBlog: Per organizzare la serata Aperilingua penso ci siano stati diversi step da seguire. Qual è stato quello più difficile?
Laura: La nostra principale difficoltà è stato il Covid perché la nostra iniziativa coinvolge gli studenti, e quindi è chiaro che il nostro punto debole è stata la capienza. Per quanto uno voglia prestabilire che persone debbano occupare quei posti, è chiaro che non si sa mai: alcune persone si sono prenotate e non sono venute. Noi speriamo di poter far svolgere l’iniziativa in maniera diversa in futuro, togliendo la prenotazione. Ci vorrà un po’ più elasticità su questa cosa, penso appunto che se potesse cambiare la modalità con cui far partecipare le persone sarebbe un po’ più facile per tutti, e anche un po’ più divertente.
UNINTBlog: Se ripensi alla serata dell’Aperilingua, qual è stato il tuo momento preferito? Quello in cui hai pensato “ce l’abbiamo fatta”?
Laura: Paradossalmente è stato verso la fine, perché ho visto che nonostante avessimo avuto varie difficoltà, perché comunque era il primo evento, le persone erano serene, non sentivo parlare italiano… e allora mi sono messa davanti alla sala e ho pensato “ecco qua, ce l’abbiamo fatta”.
UNINTBlog: Avete fatto in contemporanea sia l’Aperilingua in presenza, sia quello online. Com’è andata la parte online e come avete fatto a gestire questo doppio aperitivo?
Laura: Il nostro staff è piuttosto numeroso, quindi chi non è potuto venire in presenza si collegava a casa e controllava. Abbiamo anche due ragazze che si occupano solo della parte online. Purtroppo però con il fatto che la gente sa che c’è l’evento in presenza, molti non si collegano: già l’anno scorso era un po’ tirata, però eravamo in lockdown e la gente si collegava volentieri, adesso non siamo più in lockdown e la gente fa volentieri a meno del passare altre due ore davanti al computer. Diciamo che in presenza ha avuto molto più successo.
UNINTBlog: Ogni serata ha un tema diverso, ad esempio il primo Aperilingua aveva il tema del Brasile. Come lo scegliete?
Laura: Se posso essere onesta, per la prima serata ho scelto il Brasile perché sono di parte, studiando portoghese, e ho fatto un attimo accenno alle mie volontà. Per le prossime serate ci porterebbe portare temi un po’ più particolari, ad esempio per la prossima pensavamo al tema cinese.