Pagelle ignoranti John Cabot University-UNINT

Luigi 6: Si presenta alla partita con pantaloncini aderenti e senza calze in un clima siberiano e per questo è oggetto di scherno negli spogliatoi, ma lui decide di fregarsene e raccogliendo l’eredità di “Bear Grylls” Daniel si posiziona fieramente tra i pali, la sua casa da ormai tre giornate. Dopo un primo tempo abbastanza tranquillo, nella seconda frazione si fa trovare impreparato in più di qualche occasione, sia sul terreno di gioco che sul piano linguistico​! Le indicazioni e i richiami ai compagni in dialetto barese non vengono recepiti dalla squadra e dallo staff. ANTONIO CASSANO.

Simone 8: Il capitano riconosce l’importanza della partita e dopo una breve meditazione all’angolo dello spogliatoio è pronto a scendere in campo con i suoi scarpini da fabbro per dettare legge sulla sua fascia di competenza. E così sarà: non preciso, talvolta, nella costruzione dal basso ma sicuramente prezioso con le chiusure quando c’è da far valere il fisico. Un’esultanza plateale al gol del momentaneo 6-9 e un colpo di tacco maligno per far perdere tempo agli avversari gli valgono un giallo proprio allo scadere. LULIC 71.

Alessandro 9-: Ricopre tutti i ruoli del campo: esterno, attaccante, centrale all’occorrenza, portiere se necessario, magazziniere, raccattapalle e così via. Il suo eclettismo gli consente di essere un incubo per gli avversari e allo stesso tempo una risorsa imprescindibile per la squadra: i 3 gol a referto sono solo la ciliegina sulla torta di una partita sontuosa. Occhio ai rigori! Prossima volta meno centrale, ma non si può avere tutto dalla vita, nemmeno la patente nel portafogli, in fin dei conti. MANNY TUTTOFARE.

Davide 8+: Affidabilità, gambe e fiato sono le tre caratteristiche fondamentali dell’unico giocatore di movimento reduce dall’esperienza particolarmente proficua di due stagioni fa con la maglia dell’Unint (basta ricordi, altrimenti il buon Lorenzo troverà il pretesto per fare confronti da vero nostalgico). Segna anche un gol, ripetendosi dopo la buona prestazione della settimana scorsa: una certezza per il mister e per i tifosi. MOLLO? MA CHE MOLLO?

Emilio 9: 5 gol, altrettanti ruoli coperti, zero festeggiamenti. Un uomo di ghiaccio dal piede caldo che non ha pietà per gli avversari e impegna il centrale avversario per buona parte della partita. Si muove in profondità, stoppa palloni difficili e fa salire la squadra alla Ibra quando è davanti, da esterno non rinuncia alla ricerca del gol e produce azioni da calcio champagne “sarriano” che fanno particolarmente felice il mister e la panchina, forse anche un po’ troppo. ICEMAN.

Andrea 6,5: Pochi minuti per lui oggi, ma una volta chiamato in causa si fa trovare pronto anche nel frangente di partita più complicato dell’intero incontro. Gioca un numero limitato di palloni soprattutto a causa del pressing alto avversario, ma non per questo si lascia impensierire e non avverte quella sudditanza psicologica tanto cara al 70% dei tifosi italiani. FINOALLAFINE.

Gerardo 6,5: Un’altra risorsa importante dalla panchina che entra a partita in corso, forse il mister lo sta pian piano “conoscendo calcisticamente”. Come Andrea, anche lui soffre maledettamente la pressione avversario nella nostra metà campo, ma è efficace nel tradurre dal barese all’italiano le indicazioni dell’estremo difensore. GOOGLE TRANSLATE.

Nicolò 7: Una cosa è certa, come lui nessuno aveva voglia di scendere in campo. Si riscalda praticamente tutto il primo tempo dietro alla panchina, leggende narrano che stia ancora correndo instancabilmente con la voglia matta di spaccare la partita. Il mister lo rischia poco e per questo, frustrato, non ha peli sulla lingua e chiede maggiore continuità, ma sicuramente troverà più spazio una volta guarito completamente. CARDIO.

Daniel 6,5: La prima volta non si scorda mai. Al termine della sua esperienza di studio in Italia potrà finalmente parlare del suo esordio in campionato con i suoi coetanei bulgari, di quando ad esempio è stato ripreso dal portiere in una lingua incomprensibile perfino agli italiani o di quando ha toccato il suo primo pallone cercando di saltare l’uomo. Tanta carne al fuoco, insomma, caro Daniel! Ed è solo l’inizio. NARRATORE ONNISCIENTE.

Lorenzo sv: Non riesce a presentarsi alla partita e soprattutto all’intervallo si sente la mancanza delle sue indicazioni e della sua carica. Manda un timido messaggio di incoraggiamento prima dell’incontro, poi sparisce e non si informa a dovere sul risultato finale. C’è o non c’è? Ci sostiene o si dimentica di noi? Solo chiedendoglielo si possono dare delle risposte soddisfacenti. GATTO DI SCHRÖDINGER.

Tommaso 10: Accompagna il mister al campo da buon dirigente, fa video, dispensa consigli, carica la squadra, soffre il freddo, aiuta i compagni nel riscaldamento e si traveste da giornalista in occasione delle interviste post-partita. Futuro in porta o futuro da dirigente? Chi può dirlo, ma il campo gli manca parecchio e farà di tutto per esserci per le prossime partite. VERSATILE.

Vanni 9: Legge bene i momenti della partita e capisce quali sono gli aspetti da rivedere a partire dal prossimo allenamento, magari utilizzando le sedie del cortile o il personale amministrativo come un casuale allenatore dal sangue latino. Nel secondo tempo cambia praticamente tutta la squadra quando il risultato sembrava ormai acquisito, ma è costretto a ritornare sui suoi passi vista la crescita esponenziale degli avversari. Particolarmente calmo in panchina, infonde sicurezza ai suoi soprattutto dopo che la partita si era messa in salita nei primissimi minuti. HALMA.

Tommaso Paolocci