Attacco jihadista nel cuore dell’Europa. Prima la Francia, ora Vienna… è cominciata un’altra ondata di attentati?

Stampa statunitense

Nella giornata del 2 novembre scorso, il cuore di Vienna è stato colpito da un attacco di matrice jihadista, come rivendicato dall’ISIS. Secondo la ricostruzione del The New York Times, l’attacco è iniziato nei pressi della sinagoga della città quando il primo e forse unico attentatore, equipaggiato con una finta cintura esplosiva, un fucile automatico, una pistola e un machete, ha esploso più di un centinaio di colpi in ogni direzione. Non è ancora chiaro quanti fossero gli attentatori, perché i testimoni hanno riferito di aver sentito più colpi provenire da varie direzioni, il che ha fatto supporre in un primo momento che l’attentatore non agisse da solo.

Cinque persone sono morte, quattro civili e uno degli aggressori, mentre i feriti ammontano a 22. Questo è il bilancio dell’”attacco d’odio” come descritto dal cancelliere austriaco Sebastian Kurz, in un discorso alla nazione, specificando che si è trattato di un attacco terroristico. La CNN sottolinea come le immagini registrate sia dalle telecamere di sorveglianza installate dove è avvenuta la strage sia dai cellulari dei testimoni mostrano i passanti correre alla ricerca di un rifugio tra le strade del quartiere preso d’assalto. Queste immagini ricordano gli attacchi di matrice terroristica che negli ultimi anni si stanno verificando sempre con maggiore frequenza nelle principali città europee. Infatti, la scorsa settimana a Nizza si è verificato un nuovo attacco di matrice jihadista presso la cattedrale di Notre Dame: tre persone sono state uccise e l’attentatore è stato arrestato dalla polizia.

Il ministro dell’Interno Nehammer ha confermato che il terrorista ucciso era un “simpatizzante dello Stato islamico radicalizzato”. Fejzulai Kujtim – questo il nome dell’attentatore – aveva 20 anni ed era già stato condannato a quasi 2 anni di carcere nel 2019 per aver tentato di recarsi in Siria e di entrare nella schiera dei combattenti dello Stato islamico. Era stato rilasciato in anticipo perché rientrava in un regime privilegiato previsto dalla legge a tutela dei giovani. L’attentatore aveva doppia cittadinanza: austriaca e macedone. Era nato e cresciuto a Vienna ma di etnia albanese poiché la famiglia è originaria della Macedonia del Nord, così riporta Abc News.

“È un attacco motivato dall’odio: l’odio per i nostri valori, per il nostro stile di vita, per la nostra democrazia dove tutte le persone hanno eguali diritti e dignità […] È chiaro che non ci faremo intimidire dai terroristi. Questa è una battaglia tra la civilizzazione e le barbarie, noi combatteremo questa battaglia con piena determinazione”. Queste sono le parole di Kurz che hanno accompagnato la diffusione della notizia dell’attentato nella capitale. The Washington Post riporta il tweet del Presidente francese Emmanuel Macron. Subito dopo la strage Macron ha scritto su Twitter un messaggio di solidarietà nei confronti degli austriaci affermando di condividere lo shock e la tristezza dopo l’attacco nella capitale austriaca: “È un paese amico quello sotto attacco. Questa è la nostra Europa. I nostri nemici devono sapere con chi hanno a che fare. Non cediamo”. 

Stampa inglese

Ciò che è accaduto a Vienna ha stimolato nuove riflessioni sulla minaccia jihadista in Europa.

Le squadre investigative della capitale austriaca, dopo l’attacco terroristico che ha causato la morte di alcuni cittadini e provocato diversi feriti, stanno lavorando per capire se altre persone sono coinvolte nella pianificazione e nella conduzione dell’atto violento – così il Financial Times. Infatti, il Ministro dell’Interno Karl Nehammer ha specificato che non è ancora chiaro se l’attentatore abbia agito da solo. Il Presidente francese Emmanuel Macron ha subito espresso la sua vicinanza alla nazione austriaca, dichiarando inoltre, che l’Europa sarà intransigente. Queste parole d’altronde, arrivano in un momento delicato anche per la Francia, dopo l’attentato avvenuto a Nizza pochi giorni or sono.

La BBC precisa che ora il livello di minaccia terroristica in Francia è alto. E l’esplosione di questa violenza islamista è in qualche modo, secondo il quotidiano britannico, più spaventosa rispetto alle ultime ondate di aggressività del 2015. Questo a causa della logica istantanea di azione-risposta, dello sfondo inquietante rappresentato dall’emergenza Covid e, soprattutto, dalla scelta precisa delle vittime, come testimoniato anche dalla decapitazione dell’insegnante Samuel Paty. Un preciso atto simbolico.

Tornando agli episodi di Vienna, sempre la BBC racconta che è stata messa in atto un’importante operazione antiterrorismo. Difatti, l’incidente è iniziato intorno alle 20.00 nei pressi della sinagoga in Seitenstettengasse e già alle 20.09 l’autore è stato colpito a morte. Polizia e forze speciali sono dunque arrivate sulla scena immediatamente. Il responsabile, è stato identificato come un terrorista islamista che aveva avuto una precedente condanna per associazione terroristica. Era stato rilasciato in anticipo a dicembre, dopo essere stato incarcerato per 22 mesi a seguito del suo sprovveduto tentativo di raggiungere la Siria per unirsi ai combattenti dello Stato Islamico.

Tra il 2012 e il 2017 l’Europa attraversava il suo periodo più buio della sfida estremista. In questi giorni dunque, ci si sta chiedendo se gli attentati delle ultime settimane siano il presagio di una nuova ondata di violenza terroristica. The Guardian ammonisce i suoi lettori: la diminuzione degli attacchi non esprime una distruzione della minaccia.

Più esattamente, in quegli anni critici, dopo la rivendicazione degli atti da parte dell’ISIS – allora al culmine del suo potere – si cercava di capire se i simpatizzanti europei autori dei reati, fossero stati guidati o semplicemente ispirati dallo Stato Islamico. Anche oggi, le tragedie più recenti stanno riproponendo lo stesso schema di analisi. I funzionari dell’antiterrorismo dicono che è troppo presto per stabilire fino a che punto i recenti attacchi siano opera di alti leader dello Stato Islamico. È importante però tenere ben presente il fenomeno della radicalizzazione, che a volte risulta caratterizzata da un estremo dinamismo. L’Austria, per esempio, fino a questo momento era stata risparmiata dalla peggiore violenza, ma non dal fenomeno della radicalizzazione tra i giovani delle comunità musulmane, le quali spesso risultano isolate dal resto della società. I ‘lupi solitari’ che agiscono realmente da soli sono davvero pochi – prosegue il quotidiano. Nel caso di Vienna, ci sono rapporti secondo cui l’autore aveva comunicato all’inizio della giornata con due contatti per inviare una sorta di propaganda jihadista. Pertanto, sono ancora molti i dubbi che ruotano attorno alle dinamiche degli ultimi attacchi, e ovviamente, solo le successive indagini potranno fornire delle risposte. In buona sostanza, occorre precisare che ci sono diverse prove di continui tentativi, anche se sporadici, di condurre potenziali aggressori da parte dell’ISIS in Europa. Non a caso, in Spagna e in Polonia ci sono stati diversi arresti su questo fronte. Ha spiegato Gilles de Kerchove, coordinatore antiterrorismo dell’UE, che diverse condizioni sono cambiate rispetto a prima, soprattutto bisogna dire che oggi sono migliorate le capacità europee di individuare e smantellare i complotti terroristi. Basterà questo a fermare una possibile nuova impennata di violenza?

Chiara Aveni e Gaia Natarelli

FONTI:

Vienna shooting: what we know about ‘Islamist terror’ attack disponibile su https://www.bbc.com/news/world-europe-54798508, consultato il 04/11/2020

France attack: three killed in ‘Islamist terrorist’ stabbings disponibile su https://www.bbc.com/news/world-europe-54729957, consultato il 04/11/2020

Does Vienna attack signal new wave of jihadist terrorism? disponibile su https://www.theguardian.com/world/2020/nov/03/does-vienna-attack-suggest-a-return-to-terrorist-violence, consultato il 04/11/2020

Army deployed after Vienna hit by terror attack disponibile su https://www.ft.com/content/25b36ad7-ebde-4491-9246-cde1417e8a5c, consultato il 04/11/2020

Terrorist Shooting in Capital of Austria, disponibile su https://www.nytimes.com/2020/11/02/world/europe/vienna-shooting.html, consultato il 03/11/2020

Vienna on high alert as police raid gunman’s house with explosives after terror attack, disponibile su https://edition.cnn.com/2020/11/02/europe/vienna-shooting-intl/index.html, consultato il 03/11/2020

Vienna gun attack by Islamic State sympathizer shatters an evening of revelry, disponibile su https://www.washingtonpost.com/world/europe/austria-attacks-gunman-islamic-state/2020/11/03/cbb4e6ec-1d6f-11eb-ad53-4c1fda49907d_story.html, consultato il 03/11/2020

At least 4 dead, 15 wounded in ‘apparent terrorist attack’ in Vienna: Police disponibile su https://abcnews.go.com/International/persons-injured-vienna-shooting-police/story?id=73977726, consultato il 03/11/2020