Xi Jinping sorprende tutti: la Cina ridurrà le emissioni. Un semplice annuncio o un impegno serio?

Stampa statunitense

La Cina ha sostenuto per tanti anni che, in quanto economia in via di sviluppo, non avrebbe dovuto condividere lo stesso carico di riduzione delle emissione delle nazioni sviluppate, il cui inquinamento è rimasto incontrollato per decenni. The New York Times riporta la notizia per cui la Cina ha recentemente rilasciato una dichiarazione che si pone in netto contrasto con la politica adottata finora. Di quale dichiarazione si sta parlando? Si tratta, in realtà, dell’affermazione di Xi Jinping, Segretario generale del Partito Comunista Cinese, rilasciata qualche giorno fa durante una sessione (virtuale) di lavori dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. In questa occasione, Xi Jinping ha affermato che la Cina mira ad essere “carbon neutral” prima del 2060. Il Segretario ha sorpreso la comunità internazionale, fissando l’obiettivo di azzerare le emissioni nette di gas serra, di CO2, in atmosfera entro il 2060, aggiungendo che il picco di emissioni da parte della Cina avverrà entro il 2030.

La CNN ricorda che la Cina è il Paese che più contribuisce al riscaldamento del pianeta, producendo il 29% delle emissioni totali. Al contempo, però, è anche un Paese leader a livello mondiale per quanto riguarda le energie rinnovabili. Tuttavia, fino a qualche giorno fa, la Cina si era unicamente impegnata a fissare la data del raggiungimento del suo picco di emissioni all’anno 2030. Questa nuova presa di posizione sull’impronta di carbonio netta pari a zero entro il 2060 segna un momento fondamentale nella storia della lotta al cambiamento climatico e all’inquinamento.

Xi Jinping ha sostenuto che «l’umanità non può più ignorare i ripetuti avvertimenti della natura e seguire il sentiero battuto dall’estrazione di risorse senza investire nella conservazione». Così riporta Bloomberg. Per perseguire il suo obiettivo la Cina necessita di investimenti importanti. Secondo una stima elaborata dagli analisti della Sanford C. Bernstein & CO., la Cina dovrebbe spendere 5,5 trilioni, circa 160 miliardi l’anno, per raggiungere il suo obiettivo entro il 2050. Questo comporterebbe uno stravolgimento sostanziale nel mercato energetico cinese e non solo.

Si può avanzare l’ipotesi che non sia un caso che Xi Jinping si presenti proprio ora al mondo nella nuova veste di politico attento ai cambiamenti climatici. Il tema della tutela dell’ambiente è senza dubbio di estrema attualità nelle agende globali da decenni, ma l’amministrazione americana lo ha sempre riposto nel cassetto e anche nell’attuale campagna elettorale si vede come questa tematica non sembra suscitare particolare interesse nelle due parti in gioco. Si può dunque affermare che la Cina voglia assumere un ruolo di leadership sulla questione climatica nel prossimo futuro?

Stampa inglese

Con un annuncio che ha sorpreso tutti durante la virtuale Assemblea Generale delle Nazioni Unite, Xi Jinping ancora una volta ha compiuto un gesto profondamente competitivo. La decisione di far diventare il suo Paese carbon neutral entro il 2060 è stata motivata – racconta il Financial Times – dall’emergenza da Covid-19, che ha convinto il Presidente cinese che il mondo ha bisogno di una rivoluzione, capace di accelerare lo “sviluppo verde”. A ciò si aggiunge il corollario per cui gli esseri umani non possono più ignorare gli avvertimenti della natura e che gli accordi di Parigi rappresentano solamente il minimo necessario per proteggere la terra. Altre importanti economie, tra cui l’Unione Europea e la Gran Bretagna, si sono poste il traguardo di portare a zero le emissioni entro il 2050, mentre gli Stati Uniti rimangono senza un obiettivo a emissioni zero. Anzi, a novembre dovrebbe realizzarsi il ritiro effettivo dagli accordi di Parigi, anche se Trump ha affermato che gli Stati Uniti hanno ridotto le proprie emissioni nonostante questa uscita. Ad ogni modo, questo annuncio finirà per esercitare ancora più pressione su Washington. Bisogna però chiarire che, affinché la Cina raggiunga questo obiettivo, sarà necessario ridurre drasticamente le emissioni e compensare questa azione con altri progetti verdi come il rimboschimento. E molti analisti hanno prontamente evidenziato che la Cina deve ancora chiarire cosa intende per “carbon neutral” e quali tipologie di offset include nella sua definizione. Li Shuo, funzionario di politica energetica di Greenpeace a Pechino, si è mostrato poco fiducioso verso il raggiungimento di questo proposito, poiché ha detto che in pratica, ogni singolo aspetto della vita quotidiana e dell’economia in Cina dovrebbe cambiare.

La BBC ci tiene a chiarire che tra il 2018 e il 2019, mentre gran parte del mondo iniziava ad abbandonare l’uso dei combustibili fossili, la Cina ha continuato ad aumentare il suo utilizzo spropositato. E solo la crisi pandemica era riuscita a far scendere le emissioni del Paese al 25%. Alcuni osservatori, infatti, hanno chiarito che facendo una simile affermazione in un tale momento, Xi Jinping abbia voluto semplicemente approfittare della riluttanza statunitense ad affrontare la questione climatica. Pura velleità geopolitica, dunque. Richard Black, direttore del think tank Energy and Climate Intelligence Unit (ECIU), ha aggiunto che la Cina non solo è il più grande responsabile al mondo delle emissioni di CO₂, ma è anche il più grande finanziatore energetico e rappresenta il più grande mercato; dunque, le sue decisioni sono fondamentali anche per le dinamiche di molti altri Paesi.

I maggiori Paesi inquinanti oltre alla Cina, fa sapere il Daily Mail, sono Stati Uniti, India, Russia, Iran, Arabia Saudita, Indonesia, Sud Africa, Turchia, Brasile e Australia. E la Cina solo nel 2018 ha rilasciato nell’atmosfera l’equivalente di 10 miliardi di tonnellate di anidride carbonica, secondo il Global Carbon Project che monitora le emissioni in tutto il mondo. Ora, il termine “neutralità del carbonio” sta a indicare lo stop a rilasciare anidride carbonica aggiuntiva nell’atmosfera, ma tecnicamente i Paesi proseguono con le emissioni, se assicurano che una medesima quantità sia catturata sotto qualche altra forma. Un osservatore del MIT, John Sterman, ha specificato che se la Cina dovesse raggiungere questo intento, potrebbe impedire un ulteriore riscaldamento da 0,4 a 0,7 gradi Fahrenheit (o da 0,2 a 0,4 gradi Celsius) del pianeta. Ma per avere dati più certi bisognerà attendere un’analisi più approfondita, e comunque molto dipenderebbe da come e in quanto tempo, le emissioni vengono ridotte.

Chiara Aveni e Gaia Natarelli

FONTI:


China’s Pledge to Be Carbon Neutral by 2060: What It Means, disponibile su https://www.nytimes.com/2020/09/23/world/asia/china-climate-change.html, consultato il 25/09/2020
China Vows Carbon Neutrality by 2060 in Major Climate Pledge, disponibile su https://www.bloomberg.com/news/articles/2020-09-22/china-pledges-carbon-neutrality-by-2060-and-tighter-climate-goal, consultato il 25/09/2020
China Beat the U.S. to a Carbon Neutrality Pledge, https://www.bloomberg.com/news/articles/2020-09-22/china-beat-the-u-s-to-a-zero-carbon-emissions-climate-pledge, consultato il 25/09/2020
China will become carbon neutral by 2060, Xi Jinping says, disponibile su https://edition.cnn.com/2020/09/22/china/xi-jinping-carbon-neutral-2060-intl-hnk/index.html, consultato il 25/09/2020
China pledges to be ‘carbon neutral’ by 2060 disponibile su https://www.ft.com/content/730e4f7d-3df0-45e4-91a5-db4b3571f353, consultato il 25/09/2020
Climate change: China aims for ‘carbon neutrality by 2060’ disponibile su https://www.bbc.com/news/science-environment-54256826, consultato il 25/09/2020
President Xi pledges China will hit peak emissions before 2030 and become carbon-neutral by 2060 disponibile su https://www.dailymail.co.uk/news/article-8762515/China-aims-carbon-neutral-2060.html, consultato il 25/09/2020
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Climate change: China aims for ‘carbon neutrality by 2060’ disponibile su https://www.bbc.com/news/science-environment-54256826, consultato il 25/09/2020
President Xi pledges China will hit peak emissions before 2030 and become carbon-neutral by 2060 disponibile su https://www.dailymail.co.uk/news/article-8762515/China-aims-carbon-neutral-2060.html, consultato il 25/09/2020