Il coronavirus e le restrizioni sull’attività propagandistica delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti

La stampa inglese

L’Economist individua come miglior soluzione pratica allo svolgimento delle elezioni presidenziali ai tempi del Covid-19, il voto per posta. Alternativa, però, fortemente criticata dal Presidente Trump, il quale ritiene al contrario che tale via costituisca un invito alla frode e che per di più non sia la metodologia di voto giusta per i repubblicani. 

A riprova delle sue intenzioni, come riporta The Guardian, Trump ha espresso il desiderio di essere nominato da un congresso nazionale repubblicano con tutte le caratteristiche degli eventi simili a quelli pre-Covid19. Biden ed altri esponenti del partito democratico sono invece decisamente propensi ad optare per un evento virtuale al fine di evitare assembramenti.


La stampa statunitense

 Come sottolinea Harper’s Bazaar, questa presa di posizione dei due candidati alla Casa Bianca riflette bene la spaccatura degli stati facenti parte della federazione statunitense, riguardo le modalità ed i tempi delle ormai prossime elezioni. Ad oggi, sembra che le elezioni politiche abbiano imboccato un vicolo cieco. È necessario ricordare che, oltre alle elezioni primarie presidenziali, gli elettori statunitensi quest’anno sono chiamati alle urne per decidere circa i 435 seggi alla Camera dei rappresentanti, 35 seggi al Senato, 13 cariche di governatori e numerose altre elezioni di carattere sia statale che locale. Dunque, le elezioni sembrano essere un’altra “vittima” sia della pandemia sia dell’incapacità del Paese di occuparsi di questa crisi. La proposta avanzata da alcuni legislatori è quella di ricorrere al voto anticipato o per corrispondenza. Per questa ragione si invitano i cittadini a verificare sul sito web del proprio stato la possibilità di richiedere il voto anticipato o per corrispondenza, dato che decisioni certe ed unanimi non sono ancora state ufficializzate. Per concludere, viene ribadito che nessuna variazione coinvolgerà la data delle elezioni presidenziali – 3 novembre 2020 – in quanto essendo stabilita dallo statuto federale, sarebbe necessario l’intervento da parte del Congresso.

Scientific American evidenzia come il voto per corrispondenza favorirebbe i candidati democratici perché il bacino di elettori su cui contano è costituito da individui, come giovani, immigrati e minoranze, tendenzialmente più favorevoli a questa modalità di voto, mentre i sostenitori dei repubblicani mostrano molta più diffidenza e scetticismo al riguardo. Per tale ragione, Trump si mostra totalmente in disaccordo con la proposta di un voto per corrispondenza che va evidentemente a mettere a rischio la sua rielezione.

Bisogna ancora aspettare per vedere se prevarranno gli interessi politici o le questioni di sicurezza sanitaria nazionale.

La stampa francese

La stampa d’oltralpe evidenzia soprattutto come sia cambiata la campagna elettorale per il secondo turno delle municipali dell’Hexagone, che sono state rinviate a fine giugno a causa del coronavirus. Ad esempio su Le Figaro si parla di una campagna senza precedenti, in cui le restrizioni sanitarie hanno portato i candidati a dover eliminare le riunioni pubbliche, e a dover prediligere al contrario chiamate telefoniche e utilizzo dei mezzi di informazione. Per quel che riguarda strettamente le presidenziali negli Stati Uniti, il giornale francese pone l’accento sull’operato del colosso dei social media, riportando la notizia che vede Mark Zuckerberg impegnato nel lancio della più grande campagna di informazione elettorale della storia americana. Facebook, infatti, vuole contribuire a mettere quattro milioni di votanti nella lista elettorale, registrazioni che sono fondamentali per le presidenziali. Inoltre, vuole creare un Centro di Informazioni sulla homepage per garantire a tutti la visualizzazione delle notizie, e intende ingaggiare una lotta alla disinformazione, controllando e bloccando gli annunci pubblicitari.

Il quotidiano Le Monde, invece, si occupa di sottolineare come il Covid-19 impatterà sul risultato della scelta del nuovo Presidente americano, facendo particolare riferimento all’approccio di Donald Trump agli affari internazionali. In altre parole, questa pandemia – che ha danneggiato già di per sé l’immagine degli Stati Uniti come nazione potente – ha contribuito a enfatizzare l’unilateralismo aggressivo di Donald Trump, infliggendo dunque un duro colpo al soft power americano. Quella capacità di attrazione e persuasione, che Washington esprime dal secondo dopoguerra principalmente attraverso il suo contributo finanziario alle istituzioni internazionali, ha infatti subito una battuta d’arresto, soprattutto in relazione alla diatriba ingaggiata con l’OMS. Diversamente, il partito democratico promette di rinvigorire il concetto di soft power. Chi beneficerà di questa insolita campagna elettorale? La sfida è aperta.

Gaia Natarelli e Chiara Aveni

FONTI:

How the Coronavirus Pandemic Affects this year election, disponibile su https://www.harpersbazaar.com/culture/politics/a31981703/coronavirus-pandemic-2020-us-presidential-election/, consultato il 23/06/2020

Trump hankers for roar of the crowd while Biden takes campaign virtual, disponibile su  https://www.theguardian.com/us-news/2020/jun/04/trump-biden-campaign-virtual-rallies, consultato il 24/06/2020

America should prepare now for voting by mail in November election, disponibile su https://www.economist.com/leaders/2020/04/18/america-should-prepare-now-for-voting-by-mail-in-novembers-election, consultato il 23/06/2020

Trump vs. Biden: How COVID-19 Will Affect Voting for President, disponibile su https://www.scientificamerican.com/article/trump-vs-biden-how-covid-19-will-affect-voting-for-president1/, consultato il 24/06/2020

Le “soft power” américain, fin de partie?,  disponibile su https://www.lemonde.fr/international/article/2020/05/22/le-soft-power-americain-fin-de-partie, consultato il 23/06/2020

Municipales: un mois de campagne inédit, disponibile su https://www.lefigaro.fr/politique/municipales-un-mois-de-campagne-inedit, consultato il 23/06/2020

Facebook se fixe un objectif de 4 millions d’inscriptions d’electeurs, disponibile su https://www.lefigaro.fr/secteur/high-tech/facebook-se-fixe-un-objectif-de-4-millions-d-inscriptions-d-electeurs-americains, consultato il 23/06/2020