L’attacco terroristico vicino alla sede di “Charlie Hebdo”

Da Libération si apprende che venerdì 25 settembre due persone sono rimaste ferite durante un attacco a Parigi nei pressi dell’XI arrondissement, vicino all’edificio che fino a qualche anno fa ospitava la sede del settimanale Charlie Hebdo.

Stampa francese

Le Point fa sapere che l’attentatore ha colpito quelle persone perché credeva che esse appartenessero alla redazione del giornale satirico; in realtà, si trattava di due dipendenti dell’agenzia di stampa “First Lines” e, oltre a ciò, bisogna ricordare che la sede del settimanale era stata spostata in un luogo segreto dopo gli attentati del 2015, proprio per ragioni di sicurezza. Nel frattempo, in rete è iniziato a circolare un video, ancora in corso di autenticazione, IN CUI il responsabile annunciava il suo atto estremo e spiegava le ragioni dell’attacco. L’ex Presidente François Hollande ha commentato la vicenda dicendo che la Francia ha bisogno di una risposta politica globale, che deve cioè svilupparsi su più ambiti come istruzione, occupazione, politica urbana, sicurezza e lotta alla radicalizzazione.

Le Figaro ha raccontato che durante la conferenza stampa di martedì 29 settembre, Jean-François Ricard, il pubblico ministero anti-terrorismo, ha comunicato l’iniziale progetto criminale dell’attentatore, ovvero quello di bruciare i locali dell’ex sede del giornale.

Le notizie più interessanti sull’identità del terrorista arrivano da Le Monde, in cui viene precisato che l’attentatore era sconosciuto a tutti i servizi di intelligence. L’uomo, un pakistano di 25 anni, era arrivato in Francia nel 2018 e aveva dichiarato di chiamarsi Hassan Ali e di essere nato nel 2002. In realtà, si chiama Zaheer Hassan Mehmood ed è nato nel 1995. Ad ogni modo, le autorità stanno ancora lavorando con il Pakistan per accertare l’identità in modo definitivo. Il punto è che l’uomo ha mentito per ricevere assistenza come minore non accompagnato: infatti era stato preso in carica da una struttura per minori di Val-d’Oise. Del resto, molto spesso questa categoria sociale viene sfruttata per ottenere un’indebita permanenza sul suolo francese, tanto che molti esperti sostengono la necessità di effettuare controlli più approfonditi, come i test di maturità ossea, i quali tuttavia secondo alcuni membri della comunità scientifica avrebbero un margine di errore troppo alto. La Procura ha confermato che questo attacco era stato premeditato e che l’uomo ha confessato di aver agito perché era adirato dopo aver visto i video provenienti dal Pakistan che erano contro la ripubblicazione recente delle vignette su Maometto.

Stampa inglese

«Tout ça pour ça». Neanche un mese fa questa espressione – «tutto questo per niente» – veniva riportata come titolo principale sulla rivista satirica francese Charlie Hebdo, la quale, in occasione dell’inizio del processo agli imputati per la strage di cinque anni prima, ha pubblicato un’ultima vignetta raffigurante Allah.

Come abbiamo riportato nell’articolo pubblicato il 7 settembre scorso sul blog Politicaffè, la suddetta vignetta ha scatenato un moto di protesta nel mondo musulmano e in particolar modo in Pakistan, dove il Ministro degli Esteri pakistano Shah Mahmood Qureshi aveva affermato che la decisione di stampare nuovamente queste vignette era profondamente offensiva nei confronti dei musulmani.

È di questi giorni la notizia di un secondo attacco vicino l’ex sede della rivista satirica che rappresentò l’epicentro dell’azione di matrice terroristica del 2015. L’autore dell’attacco sembrerebbe essere proprio un pakistano di diciotto anni, arrivato in Francia tre anni fa con lo status di “minore non accompagnato”. Questa dettaglio è stato rivelato dal Ministro degli Interni francese, Gérard Darmanin, al The Guardian, aggiungendo inoltre che si tratterebbe chiaramente di un atto di terrorismo.

Come riporta la BBC, il giovane avrebbe ferito gravemente due persone utilizzando una mannaia da macellaio. Le due vittime lavorano per una compagnia televisiva che ha attualmente sede negli ex locali della rivista. Secondo la ricostruzione fornita dalla polizia, le due vittime, un uomo e una donna, sarebbero stati colpiti mentre si trovavano fuori dagli uffici per fumare una sigaretta. Il sospettato sembrerebbe essersi sbagliato, credendo di attaccare dei dipendenti di Charlie Hebdo.

Memore degli eventi dei giorni della strage di Charlie Hebdo nel 2015, la polizia parigina ha immediatamente diffuso un avviso nel quale si doveva evitare di percorrere l’area e di attendere ulteriori istruzioni. Infatti, sono state evacuate le scuole della zona e Rue Nicolas-Appert, la strada nell’undicesimo arrondissement di Parigi, dove è avvenuto il fatto, è stata interdetta al transito.

Alla luce dei fatti, si può davvero parlare di attacco terroristico quando vi è una mancanza di organizzazione tale da sbagliare obiettivo in quanto l’attentatore non era a conoscenza del fatto che la testata giornalistica non risiedesse più da tempo in quei locali?

   Chiara Aveni e Gaia Natarelli


Fonti

Charlie Hebdo: Stabbings suspect ‘was trying to target magazine’ disponibile su https://www.bbc.com/news/world-europe-54307820, consultato il 28/09/2020

Suspect in new Charlie Hebdo attack angered by republished cartoons, say Paris police disponibile su https://www.theguardian.com/media/2020/sep/26/suspect-in-new-charlie-hebdo-attack-angered-by-republished-cartoons-say-paris-police, consultato il 28/09/2020

Charlie Hebdo: Two stabbed outside magazine’s former offices in Paris after cartoons republished disponibile su https://www.independent.co.uk/news/world/europe/charlie-hebdo-stabbing-attack-paris-cartoon-news-today-latest-update-b596035.html, consultato il 28/09/2020

L’attaque près des aniens locaux de “Charlie Hebdo” reliance les critiques sur la prise en charge des mineurs étrangers isolés disponibile su https://www.lemonde.fr/societe/article/2020/09/29/l-attaque-pres-des-anciens-locaux-de-charlie-hebdo-relance-les-critiques-sur-la-prise-en-charge-des-mineurs-etrangers-isoles_6054063_3224.html, consultato il 30/09/2020

Attaque devant les ex-locaux de “Charlie”: le suspect mis en examen pour “tentative d’assassinats” terrorists disponibile su https://www.lemonde.fr/societe/article/2020/09/29/attaque-a-paris-l-assaillant-admet-une-autre-identite-il-va-etre-presente-a-un-juge-d-instruction_6054083_3224.html, consultato il 30/09/2020

Attaque à Paris: l’assaillant présumé mis en examen pour “tentatives d’assassinats” terroristes disponibile su https://www.liberation.fr/france/2020/09/26/direct-attaque-devant-les-ex-locaux-de-charlie-hebdo-les-dernieres-informations_1800616, consultato il 30/09/2020

Attaque visant “Charlie Hebdo”: une nouvelle personne place en garde à vue disponibile su https://www.lepoint.fr/societe/charlie-hebdo-3-blesses-a-l-arme-blanche-pres-des-anciens-locaux-25-09-2020-2393594_23.php#, consultato il 30/09/2020

Attaque à Paris : le terroriste voulait incendier les locaux de Charlie Hebdo disponibile su https://video.lefigaro.fr/figaro/video/le-terroriste-voulait-incendier-les-locaux-de-charlie-hebdo-selon-le-procureur-de-la-republique-antiterroriste/, consultato il 30/09/2020