Se chiudo gli occhi sono in… Grecia!

Amiche e amici miei,
nuova settimana, nuovo articolo, nuova meta, nuovo sogno: allacciate le cinture, oggi partiamo per la Grecia!

Esattamente come ha proposto la mia meravigliosa collega Giulia la settimana scorsa, oggi vi racconto una mia avventura, portandovi a spasso nei miei ricordi d’infanzia e non.

Ho avuto l’occasione di visitare questo meraviglioso paese per ben due volte, la prima nel lontano 2008 e la seconda nel 2016; in totale, ho ammirato le bellezze sfoggiate da Atene, Rodi, Paros e Santorini, luoghi che mi rimarranno per sempre nel cuore e che vorrei tornare a respirare il prima possibile.

Ho sempre immaginato la Grecia in generale come un posto a me molto affine, sarà per il fascino dei suoi miti, per la sua storia così romantica e così folle, o anche solo per il mistero e la lucentezza del suo mare. Ricordo molto bene che quando i miei genitori decisero di accompagnarmici per la prima volta, rimasi molto colpita da questi greci che, in realtà, avevano poco a che fare con gli Dei di cui tanto ero innamorata (ricordate sempre che vi sto raccontando di un viaggio che risale a quando ancora dovevo compiere 11 anni), ma ciò non mi deluse, anzi: un senso di curiosità mi pervase ancora di più e mi spinse a domandarmi quanta poesia dovesse esserci nelle loro teste, per dare vita a immaginazioni così concrete. Mi spiego subito: prendiamo come primo esempio l’Acropoli di Atene, valle di templi maestosi e culla di una storia umana che non ha eguali; oggi ancora così imponente, prestante e mozzafiato. Ci credete che è stato l’uomo a creare tutto ciò? Che miracolo l’arte, il sogno, la poesia, l’architettura! Che noiosa sarebbe la vita senza la meraviglia.

Discorsi filosofici a parte, entrambi i viaggi mi hanno regalato gioie incredibili, anche solo per i paesaggi che ho potuto ammirare: saltando al 2016, quando ebbi l’occasione di visitare le due isole di Paros e Santorini, mi sembrò incredibile vedere come tutto il paesaggio si volesse tuffare nel blu di quel meraviglioso mare.

Se posso dare un consiglio, evitate le scale di Santorini se è luglio inoltrato e il sole è ancora alto (logicamente, a meno che voi non siate persone altamente masochiste) e lasciatevi coccolare dai sapori greci, una delle cucine che, in assoluto, ho adorato e preferito (forse a causa della similarità con i nostri piatti mediterranei).

Ci sarebbe ancora molto da aggiungere, da raccontare e da ricordare, ma per ora mi fermo qui, sperando di aver suscitato in voi una simpatica curiosità o un dolce gusto già assaporato.

Alla prossima!
Un besito,
Ilaria