Se chiudo gli occhi sono a… Lisboa!

Cari amici, compagni e colleghi, benvenuti nella quarta settimana di reclusione (se avete rispettato le regole, s’intende eheh).

#MondayAbroad è una bellissima rubrica, nata con lo scopo di farci sognare incuriosendoci e raccontandoci di posti vicini e lontani che, magari, abbiamo già conosciuto o che ci piacerebbe visitare in futuro.

Viste le ultime vicissitudini che abbiamo dovuto e che ancora dobbiamo affrontare, ho pensato fosse una bella idea parlare dei viaggi che più ci hanno emozionato. Vi chiedo, quindi, di raccontarmi le vostre magnifiche esperienze; i colori, i profumi, le curiosità che più vi hanno colpito e insegnato.

Per mia grande fortuna, ho viaggiato molto (non ancora abbastanza) e ogni Stato che ho visitato mi ha lasciato qualcosa:

  •  la Spagna, per esempio, mi ha dato amore e musica (spero che ancora non abbia finito di farmi regali, perché io ho ancora tanto da offrirgli);
  • la Francia mi ha consigliato la delicatezza (e a non mangiare prima di salire sulle montagne russe di Disneyland);
  • Monaco di Baviera mi ha mostrato come un cucù possa essere un punto di ritrovo (e che la birra dell’HB può essere tranquillamente considerata come piatto tipico);
  • Londra mi ha lasciato a bocca aperta per le sue illuminazioni natalizie (ma ho imparato a mie spese a chiuderla subito dopo, sennò mi bevevo la pioggia);
  • la Grecia mi ha catapultata in Hercules (intendo il cartone animato, ovviamente);
  • in Turchia ho scoperto e sviluppato una grande passione per thè alla mela e tappeti;
  • negli USA mi sono sentita una formichina che si divertiva a girovagare tra Broadway e la Casa Bianca.

Oggi, però, voglio parlarvi del viaggio che più mi ha sorpreso e soddisfatto in assoluto: LISBONA.

Sono stata nella capitale portoghese all’inizio di dicembre 2019, durante il mio Erasmus a Murcia. Ricordo quell’esperienza in maniera fin quasi malinconica: mi sono innamorata delle sue strade, dei suoi quartieri, della sua gente e dei suoi colori (difatti spero di poterci tornare presto).

Le attrazioni principali di Lisbona sono molte: quelle che sicuramente mi hanno impressionato maggiormente sono il negozio composto interamente da scatolette di sardine chiamato “O Mundo Fantastico da Sardinha Portuguesa” (i portoghesi e la fantasia coi nomi vanno a braccetto), l’Alfama, un quartiere super affascinante in quanto composto da un labirinto di viuzze acciottolate ed edifici antichi (è qui che si trovano molti dei principali edifici storici di Lisbona), il quartiere Belém, un po’ distante dal centro città, ma pazzesco sia per la Torre che per O Mosteiro dos Jerónimos (non vi svelo cosa sono, in caso non li conosciate eheh) e il favoloso tram giallo, che ti porta alle zone geograficamente più elevate della città.

Non so che cosa mi abbia rubato il cuore di quel posto (anche se os pasteles de nata e o bacalhao hanno giocato un ruolo molto importante per le mie papille gustative), ma so che tornerei lì anche in questo esatto momento. Obrigada, Lisboa,  espero que um dia possamos voltar a visitar, volte sempre!

Ilaria Violi