Cari lettori e lettrici,

abbiamo ormai imparato attraverso questa rubrica che il binomio lingua-cultura è inscindibile. Spesso le parole sono adattate all’ambiente in cui vengono usate.

Quali saranno i termini intraducibili di oggi?

Petrichor (inglese)

L’odore della terra inaridita quando piove

Komorebi (giapponese)

L’effetto della luce del sole quando filtra tra le foglie degli alberi

Gökotta (svedese)

Svegliarsi all’alba per uscire ad ascoltare il primo canto degli uccelli

Gluggaveður (islandese)

Traducibile letteralmente in “tempo da finestra”, indica quelle giornate invernali bellissime, in cui fa troppo freddo per uscire

Hanyauku (Rukwangali, un dialetto africano Bantu)

Camminare in punta di piedi sulla sabbia calda

Hoppípolla (islandese)

Saltare nelle pozzanghere

Fonte:

https://www.sololibri.net/Parole-intraducibili-le-piu-belle-assurde-dal-mondo.html