Colibrì

La parola “Colibrì” da poco tempo a questa parte è diventata una delle parole più belle e significative del mio vocabolario. Dopo aver letto un libro che porta proprio il nome di questo piccolo volatile, il pensiero e l’immagine che gli attribuivo è cambiato drasticamente. Prima pensavo a un colibrì come a un innocuo seppur bellissimo uccellino, ora simboleggia per me forza e resistenza. Il libro è la storia di un uomo che nella sua vita è stato chiamato più volte a dover subire perdite atroci e dolori incommensurabili. In seguito a tali prove lui barcolla ma non cade mai. Proprio per questo motivo lui rappresenta il colibrì, il quale, grazie al suo rapidissimo battito alare, sembra che rimanga immobile, invece usa tutte le sue energie nel restare fermo, nonostante la fatica che questo comporta. Sia il personaggio sia l’uccello affrontano le sofferenze rimanendo fermi anche se apparentemente la cosa più facile da fare sarebbe lasciarsi andare e cadere per terra sconfitti.

Aurora Segulian

Piuma

Ho sempre associata la sensazione di leggerezza e purezza che la danza mi trasmette fin da bambina al candido biancore della piuma.
Inconsciamente però so di essere stata influenzata a creare quest’immagine dalle prime ballerine che hanno interpretato Odette neI “Lago dei cigni”, dove la piuma è l’elemento caratterizzante e fondamentale nei costumi scenici. Ho cercato di ispirarmi e cerco di farlo ancora oggi soprattutto all’eleganza di queste étoiles che accompagnano da sempre la mia vita da ballerina.
Vorrei però sottolineare che nonostante oggi questa piuma abbia perso il suo splendore e la sua spensieratezza, tengo custodita questa sensazione con molto amore e con un po’ di gelosia per il terrore di dimenticarla.

Giulia Miconi