Qualcuno vuole scommettere su quello che accadrà adesso? E 1, e 2, e 3…

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Oggi esaminiamo il profilo del mediatore per la gestione dei flussi migratori.

L’Europa, per il suo elevato livello di sviluppo economico, ha costituito uno dei maggiori poli di attrazione del mondo, e al suo interno l’Italia costituisce una delle principali “porte di ingresso” per tutto il continente. Pertanto, vi è l’esigenza di una mediazione che consenta un’adeguata accoglienza agli immigrati. Una corretta mediazione per gestire i flussi migratori permetterà di abbattere le differenze culturali, linguistiche e sociali. 

“I principali obiettivi da raggiugere sono:

  • mediare tra la cultura d’origine e quella della società di accoglienza o fra le diverse culture dei migranti
  • favorire processi di integrazione degli immigrati
  • contrastare fenomeni di razzismo e xenofobia
  • contribuire a migliorare la comprensione
  • valorizzazione le differenze e le similitudini
  • favorire le pari opportunità nel godimento dei diritti e nell’accesso ai servizi pubblici
  • favorire la comunicazione fra autoctoni e immigrati sia di carattere interpersonale che massiva”

Il mediatore ha l’opportunità di operare:

  1.  in ambito scolastico (supporto ai docenti nelle procedure di prima accoglienza, tutoraggio iniziale degli alunni neoarrivati, facilitazione del dialogo scuola/famiglia, facilitazione del dialogo tra famiglie autoctone/famiglie straniere, assistenza nella didattica interculturale)
  2. nel servizio sanitario nazionale (supporto all’accoglienza nelle strutture ospedaliere, cercando di facilitare la fruibilità dei servizi, assistenza nelle comunicazioni, anche con decodifica dei significati culturalmente determinati di malattia e cura, favorire il rapporto istituzione/famiglie, accompagnamento ai servizi, sensibilizzazione al tema della prevenzione)
  3. nella giustizia adulta e minorile
  4. nella pubblica Amministrazione (come Uffici dell’Anagrafe, questure, Sportelli Unici delle Prefetture, Centri Provinciali per l’Impiego sostenendo gli immigranti nell’assistenza per la comprensione e per la compilazione della modulistica e sua traduzione nelle varie lingue, accompagnamento nei vari uffici)
  5. in caso di emergenza, durante l’accoglienza di primo e secondo livello (nel primo caso supporto e facilitazione per gli ospiti e per gli operatori per il funzionamento dei servizi di accoglienza, nel secondo caso orientamento all’accoglienza, accompagnamento e presa in carico di tipo assistenziale, es. assistenza medica, psicologica e legale)
  6. nei servizi sociali

Alla prossima settimana!

xoxo

job’s world 😊

Francesca Bartolo

Fonti

https://www.giustizia.it/giustizia/it/mg_1_12_1.page?contentId=SPS156904&previsiousPage=mg_1_8_1#