Caso Germania-Italia: 10 anni dopo

Il 30 Aprile la Germania ha ufficialmente avviato un procedimento di fronte alla Corte Internazionale di Giustizia delle Nazioni Unite contro la Repubblica italiana. La motivazione di base è la violazione di uno dei principi del diritto internazionale, ovvero il mancato rispetto dell’immunità da ogni giurisdizione di uno stato sovrano.

Il ricorso di Berlino presentato all’Aja ha proprio come oggetto il rifiuto di accettare come lecite tutte le richieste di risarcimento contro crimini nazisti accettati dalla nostra Corte Costituzionale nell’arco temporale 1943-1948.

L’origine dello ricorso è la cosiddetta sentenza 238 della Corte Costituzionale del 2014. Secondo una clausola prevista dagli accordi post- bellici, non si sarebbero potuti chiedere risarcimenti alla Germania per i crimini nazisti per un periodo di circa 70 anni. Trascorso quel periodo, alcune vittime italiane hanno inviato ai tribunali diverse richieste di risarcimento per i crimini di guerra. I giudici italiani, nonostante le norme previste dal diritto internazionale, non si sono astenuti dall’accogliere i ricorsi dei cittadini, affermando che ci si trovava di fronte a violazioni dei diritti umani che non potevano essere ignorate. Queste richieste di risarcimento non sono mai state accettate dalla Germania che, appellandosi proprio al principio di immunità, decide di fare ricorso alla CIG.

Con la cosiddetta sentenza ‘Germania contro Italia’ del 2012, la Corte condanna ufficialmente l’Italia per violazione dell’immunità. In un secondo momento, con una legge del 2013, l’ordinamento italiano decide di conformarsi alla sentenza e di riconoscere il cosiddetto principio di immunità degli Stati.

Nonostante ciò, nel 2014 arriva un importante decisione della Corte Costituzionale italiana: la legge del 2013 viene considerata incostituzionale poiché andava a contrastare alcuni principi fondamentali della nostra Costituzione, come la tutela della dignità umana e il diritto di potersi appellare di fronte ad un giudice. Nei 10 anni successivi al 2012, il governo tedesco sostiene che i tribunali italiani hanno accolto circa 25 richieste diverse di risarcimento. Per questo motivo, la Germania continua a sostenere che da oltre 10 anni l’Italia stia agendo in contrasto con le norme di diritto internazionale e che i sequestri delle proprietà tedesche sul nostro territorio non siano leciti.

Il caso Germania-Italia resta un affascinante caso di diritto internazionale: il più alto tribunale del nostro Paese fa riferimento alla tutela dei diritti fondamentali e alla Costituzione, mentre Berlino si appella proprio al cosiddetto principio di immunità degli Stati. La domanda però (per i giuristi e non) continua ad essere la stessa: cos’è il diritto internazionale senza Stati sovrani? Ma soprattutto: cosa sono gli Stati sovrani senza le Costituzioni?

Martina Noero