Zucca, pumpkin o citrouille?

Fantasmi, spettri, mostri spaventosi e storie dell’orrore… Si avvicina la festa di Halloween quindi perché non parlare di uno dei simboli di questa ricorrenza? Le zucche vengono solitamente decorate per poi essere esposte ma sapete quante varietà ne esistono? 🤓


In generale, la zucca appartiene alla famiglia delle piante Cucurbitacee. Il nome della famiglia deriva dal sanscrito “corb” che significa “attorcigliarsi”, “strisciare” indicando la caratteristica comune alle specie della famiglia ovvero avere fusti angolosi, ruvidi, striscianti o rampicanti (Wikipedia). Infatti, la zucca non è altro che il frutto maturo, ovvero lo sviluppo a livello di crescita della piccola e verde zucchina. Tre sono le specie commestibili coltivate:

  1. Cucurbita pepo, i cui frutti ancora non sviluppati e verdi sono noti quali zucchine
  2. Cucurbita maxima, o zucca comune dal frutto tondo e grande, dalla polpa gialla
  3. Cucurbita moschata, dai frutti di taglia media e di forma oblunga (medos.it).

Anche in Italia la zucca è protagonista di usi e costumi non lontani da quelli anglosassoni. In Veneto, nella provincia di Rovigo, un tempo venivano fabbricate le lumasse: zucche con fori contenenti una candela o un lume, utilizzate per esorcizzare la paura della morte.
Dopo questa piccola parentesi di agricoltura, parliamo di etimologia!

Credits by: https://www.ehabitat.it/2021/10/15/pumpkin-patch-dove-trovare-campi-zucche-italia/

Il lemma zucca ha un’origine etimologica incerta perché il termine latino dal significato corrispondente è cucurbita. Probabilmente, il termine deriva dal tardo latino cucutĭa, con metatesi e aferesi della sillaba iniziale: da *cucuzza a *(cu)zucca.

In spagnolo, abbiamo ben due termini che identificano l’ortaggio, capiamo perché! Zapallo e calabaza identificano due verdure differenti che appartengono comunque alla famiglia delle Cucurbitacee. In Sud America si utilizzano come sinonimi. Il termine calabaza indica un frutto dalla buccia molto dura rispetto agli altri frutti della stessa famiglia che viene utilizzato come contenitore una volta rimossa la polpa. Il termine zapallo viene utilizzato frequentemente per riferirsi alle zucchine (calabacines). La parola calabaza deriva da una lingua parlata nella penisola spagnola prima dell’arrivo e della diffusione del latino ad opera dell’Impero Romano. La radice preromana sarebbe *cal- , che significa casa, rifugio e sarebbe imparentata con la parola galapago (tartaruga) quindi nel caso di calabaza la radice si riferisce al guscio dell’ortaggio.

In francese, allo stesso modo, esistono varie denominazioni ma focalizziamoci sulla parola citrouille. Essa deriva dal latin citreum, citron (limone) per analogia di colore con l’agrume. La parola è attestata in francese a partire dal XIII secolo con più forme: citrulle, citrole. Tuttavia, come già anticipato, esistono diverse famiglie di Cucurbitacee. Il termine citrouille corrisponde alla Cucurbita pepo e si distingue dal potiron che invece identifica la Cucurbita maxima. La parola potiron è attestata in francese a partire dal 1476 e designava un tipo di fungo prima di prendere la sua attuale accezione nel XVI secolo per assimilazione.

Anche in portoghese il termine che designa la Cucurbita maxima, abóbora, deriva probabilmente dal latino *apopore o dal greco pepon (letteralmente cotto dal sole, per estensione maturo). Mentre il termine abóbora indica un’unica specie originaria dell’America del Sud, il termine cucurbita indica la famiglia che comprende varie tipologie. Anche qui è chiara l’influenza del latino che accomuna l’etimologia dell’ortaggio nelle varie lingue.

La lingua che stupisce di più è l’inglese e ora proverò a svelarvi il perché! Così come nelle altre lingue anche in inglese ci sono ben tre lemmi che vengono utilizzati per identificare una semplice zucca: pumpkin, squash e gourd. La differenza probabilmente risiede nel tipo di coltivazione e cura, ma concentriamoci sull’etimologia. Se il termine squash deriva dall’inglese del XVI secolo, non si può dire lo stesso dei lemmi gourd e pumpkin. Per quanto riguarda gourd, esso deriva dal Francese Antico gourde, basato sul latino cucurbita. In generale, il termine indica qualsiasi componente della famiglia delle Cucurbitacee avente buccia dura e polpa morbida. Il termine pumpkin è quello che ha invece l’etimologia più sconvolgente e buffa allo stesso tempo! Esso deriva dal Francese Medio pompon, dal Latino pepō, dal Greco Antico πέπων (pépōn, “melone grande”), da πέπων (pépōn, “maturo”), da πέπτω (péptō, “maturare”) a cui viene aggiunto il suffisso oggi obsoleto -kin probabilmente doppietta di pepo. Effettivamente la forma tondeggiante della zucca ricorda un po’ quella di un pompon. E voi ci avreste mai pensato?

Le lingue sono ricche di sorprese e oggi abbiamo avuto ulteriore conferma di come pur essendo una lingua indoeuropea appartenente al gruppo delle lingue germaniche, l’inglese affonda le sue radici nel francese anche se tra le due non scorre buon sangue. 😉

Marianna Ciofani