Il significato del bacio tra Honecker e Brèžnev

Cari lettori,

oggi parleremo del significato che si cela dietro il famoso murales “Il Bacio” presente alla East Side Gallery di Berlino, la sezione di muro dedicata a temi come la pace o relativi alla caduta del muro. I soggetti raffigurati nell’opera sono Erich Honecker, secondo Segretario generale del Comitato Centrale del Partito di Unità Socialista della Germania Est e Leonìd Brèžnev, capo dell’URSS e Segretario Generale del Partito Comunista dell’Unione Sovietica. I due leader si incontrarono per festeggiare il trentesimo anniversario della Repubblica democratica tedesca della Germania est nel 1979. Il fotografo che ha immortalato il momento è stato Régis Bossu, che ha visto il suo scatto fare il giro del mondo grazie alla rivista Paris Match. Il bacio, nei paesi socialisti, è il saluto che gli uomini di Stato si scambiavano, si tratta di un gesto di formalità. Il bacio fraterno socialista consisteva in un abbraccio, con tre baci alternati sulle guance o sulla bocca quando si voleva essere particolarmente solidali. Brèžnev era amante di questo rituale. Quello che potrebbe sembrare un semplice gesto d’affetto in realtà trova le sue radici nei riti della Chiesa ortodossa.

Nel 1990, un anno dopo la caduta del Muro di Berlino, l’artista russo Dmitri Vrubel realizza un murales proprio su quel momento storico significativo e la didascalia che scrisse è: Господи! Помоги мне выжить среди этой смертной любви (lett. Dio, aiutami a sopravvivere a questo amore mortale). Il bacio, che esprimeva il legame solidale tra i due Paesi, viene raffigurato sul Muro ormai crollato e ne esprime il totale fallimento. “Il bacio” è un’allegoria politica degli ultimi anni del regime comunista, tuttavia nel profondo racconta il disagio dell’artista. L’opera fa riferimento ad esperienze d’amore dell’artista con alcune ragazze, ma è dedicata principalmente all’immagine dell’amore. Vrubel non ha ricevuto alcun guadagno: quando una ragazza scozzese gli chiese di firmare un contratto non lo lesse attentamente e si rese conto solo in un secondo momento di aver ceduto tutti i diritti alla galleria. Tutti i quotidiani intitolarono il dipinto “Il bacio” e il nome dell’artista apparve per la prima volta. Nel 2009 l’opera si degradò e l’artisa tornò a dipingerlo con tinte più accese. Soltanto al momento del rifacimento dell’opera gli diedero tremila euro.

Different country, different sound

Rosita Luglietto