La rassegna stampa internazionale dell’UNINT

In Germania le due aziende automobilistiche Volkswagen AG e Ford Motor Company, da sempre rivali, sono d’accordo su un progetto di collaborazione tecnica da più di un miliardo di dollari. In Sierra Leone il parlamento approva all’unanimità l’abolizione della pena di morte. Il Fondo Monetario Internazionale classifica la Spagna come il paese sviluppato che crescerà di più nel 2022. Nella regione francese della Nuova Aquitana, sono state introdotte delle norme che mirano alla limitazione dell’irrigazione agricola. In Argentina, emergenza idrica a causa dello scarso flusso del fiume Paraná. Julius Maada Bio, Presidente della repubblica di Sierra Leone ha annunciato con un tweet che nel Paese è stata abolita in modo permanente la pena di morte. La Russia fornirà supporto militare al Tagikistan e al Kirghizistan a causa dell’offensiva talebana in Afghanistan.

EUROPA

Tra New York e Wolfsburg, Germania, inizia un lavoro intercontinentale: le due aziende automobilistiche Volkswagen AG e Ford Motor Company, da sempre rivali, sono d’accordo su un progetto di collaborazione tecnica da più di un miliardo di dollari. Il Berliner Morgenpost specifica che il focus del progetto sarà sui veicoli elettrici commerciali, sui pick-up e sulla guida autonoma. L’accordo annunciato nel mese di luglio dello scorso anno ora prende vita; una collaborazione che però non include investimenti diretti di capitale: le due aziende rimarranno concorrenti sul mercato e verranno guidate da un consiglio congiunto composto dai dirigenti di entrambe le società.Il progetto darà vita a pick-up di medie dimensioni, grazie al lavoro di Ford, e venduto in Europa da Volkswagen come veicolo commerciale dal nome Amarok a partire dal 2022. Ford inoltre svilupperà un veicolo elettrico, il quale dovrebbe essere pronto per il mercato europeo a partire dal 2023, anch’esso venduto da VW. Il veicolo elettrici si baserà sulla piattaforma modulare MEB (Modulare E-Antriebs-Baukasten) di proprietà dell’azienda tedesca, una piattaforma modulare sulla quale si possono ospitare carrozzerie di vari veicoli elettrici. Il modello verrà progettato da Ford e sviluppato a Colonia, per essere poi affiancato alla Mustang Mach-E entro il 2021. L’obiettivo della casa americana è quella di inserirsi tra le altre aziende automobilistiche che oggi offrono soluzioni green nel vecchio continente. L’Amministratore Delegato del gruppo Volkswagen Diess afferma l’importanza di una collaborazione resistente tra aziende forti in un periodo storico coì delicato. Herbert Diess, inoltre, ricorda come un’alleanza di questo tipo sia utile per ridurre notevolmente i costi di sviluppo e al contempo per distribuire veicoli commerciali ed elettrici a livello mondiale. Allo stesso modo si dichiara entusiasta Jim Hackett, AD di Ford, che vede in questa collaborazione un’opportunità e una sfida allo stesso tempo. Come anticipato, tale progetto prevede anche un lavoro sulla guida autonoma, che verrà sviluppata con un’azienda specializzata in intelligenza artificiale e guida autonoma, la Argo AI, sulla quale Ford ha finora detenuto la quota di maggioranza. Il lavoro degli americani e dei tedeschi su una tecnologia così impegnativa potrebbe portare a grandi passi in avanti nel campo della guida autonoma.

M.P.

Portogallo. Da Tokio, dove si stanno svolgendo i giochi olimpici, il presidente della federazione portoghese di canottaggio critica duramente le affermazioni del Presidente della Repubblica.
Luis Ahrens Teixeira, Presidente della Federazione Portoghese di canottaggio, critica coloro che pensano che i portoghesi siano “i migliori”. Infatti, da quanto riporta Jornal De Noticias, Teixeira alle parole “siamo i migliori del mondo” pronunciate dal Presidente della Repubblica portoghese, non ha reagito positivamente. Egli infatti crede che pensarla in questo modo fa si che gli atleti non lavorino al meglio delle loro capacità per conquistarsi veramente il titolo di migliori del mondo.
Dopo il 13º posto del canottaggio di coppia di Pedro Franga e Afonso Costa, il dirigente sfida gli agenti sportivi a riflettere seriamente circa lo statuto dello sport portoghese, indagando a livello di conoscenza ed incorporando le “grandi esigenze” ad alto rendimento, anche a livello di mentalità. Teixeira critica le persone che parlano soltanto di denaro, ignorando lo stile di vita degli atleti in merito agli allenamenti affinché il rendimento sia sempre ad alti livelli. Secondo lui, le cause del cattivo rendimento nel canottaggio sono da estendere ad allenatori e dirigenti che spesso “poco sanno dei sacrifici e compromessi che l’alto rendimento esige”.
Teixeira si assume in pieno il fallimento del canottaggio, rendendosi conto solo ora della mancata preparazione soprattutto a livello mentale. “È la competizione, quella alta ma soprattutto onesta, che porta gli atleti ai giusti risultati” ha concluso Teixeira annunciando inoltre che, dopo due mandati, abbandonerà la Federazione, nella speranza che il suo successore terrà conto delle basi da lui lanciate per trainare gli atleti in futuri successi.

Y.C.

Dagiovedì 29 luglio, nella regione francese della Nuova Aquitana, sono state introdotte delle norme che mirano alla limitazione dell’irrigazione agricola. Da diversi anni in tutta la Francia sono entrati in vigore diversi decreti con lo scopo di gestire le risorse idriche durante il periodo estivo. Quest’anno, le condizioni meteorologiche che si sono verificate negli ultimi giorni hanno causato una diminuzione della portata di alcuni fiumi e del livello di alcune falde acquifere, perciò il governo è stato costretto a mettere in atto misure più rigide. È stato necessario istituire delle restrizioni sull’irrigazione agricola nei bacini idrografici di Thouet-Thouaret-Argenton e Layon. Secondo quanto riportato sul sito dei servizi dello Stato ( http://www.deux-sevres.gouv.fr/), le misure adottate corrispondono al livello 2 di allerta e variano in base allo stato delle risorse di ciascun bacino idrografico. Nel sottobacino di Thouaret è vietato prelevare acqua per l’irrigazione agricola dalle ore 10:00 alle ore 20:00 ed è inoltre proibito l’esercizio di opere sui corsi d’acqua. Nel sottobacino di Layon, invece, è vietata l’irrigazione dalle ore 10:00 alle 20:00 fatta eccezione per tecniche di irrigazione economiche e culture sensibili, vietando però l’esercizio di opere su corsi d’acqua. Il governo invita inoltre tutta la popolazione a fare un uso responsabile delle risorse idriche per poter soddisfare, in via prioritaria, i requisiti di salute, igiene pubblica, sicurezza civile e fornitura di acqua potabile alla popolazione. Infine, il governo raccomanda di rimanere sempre informati riguardo l’evoluzione della situazione idrologica.

S.F.

Il Fondo Monetario Internazionale classifica la Spagna come il paese sviluppato che crescerà di più nel 2022 dopo aver migliorato le sue previsioni di crescita. Il vaccino contro il covid è stato il grande trampolino di lancio da cui le economie stanno prendendo slancio. E la Spagna, con il 54,7% della popolazione a schema completo, sarà uno dei motori della zona euro nel 2022. Il processo di vaccinazione è diventato la linea che, fino ad oggi, divide il mondo in due parti: in una ci sono i paesi che quest’anno vedono finalmente la loro economia rimbalzare per la velocità con cui si sta diffondendo l’immunizzazione, e in un’altra, quelli che sono ancora bloccati per mancanza di medicinali. Di fronte a questo scenario, il FMI mantiene intatte le sue previsioni globali: il pianeta crescerà del 6% nel 2021 e del 4,9% nel 2022. Le economie occidentali, secondo il FMI, non stanno solo approfittando dello spiegamento del vaccino, ma anche dei nuovi stimoli lanciati all’economia negli Stati Uniti, nel Regno Unito o nell’UE, che questo mese sta dando il via libera a gli esborsi del fondo Next Generation EU recovery plan. L’agenzia prevede che Spagna, Francia, Germania e Italia prendano slancio nella seconda metà dell’anno e continuino a crescere nel 2022 grazie alla progressiva apertura dell’economia, che sarà potenziata grazie ai risparmi accumulati dalle famiglie durante il confinamento e le restrizioni imposte nei settori del tempo libero, del turismo o della cultura. In più di metà del mondo, tuttavia, la ripresa durerà a lungo. Il FMI stima che i paesi a basso reddito avranno bisogno di 200 miliardi di dollari (170 miliardi di euro) per combattere il virus e, successivamente, di altri 250 miliardi di dollari (212 miliardi di euro) per riconquistare i percorsi di convergenza che avevano registrato prima della pandemia. Come si legge ne elpais.com, nonostante il mondo avanzi a due velocità, il Fmi è chiaro: “La ripresa non è garantita nemmeno nei Paesi dove i contagi sono ormai molto bassi, visto che il virus circola altrove”. 

V.G.

AMERICA

Un articolo di Bbc News parla della rivolta avvenuta al Campidoglio dai sostenitori di Donald Trump e dell’udienza svolta negli USA il 6 gennaio. È stata raccolta una testimonianza toccante di un ufficiale della polizia che temeva di morire schiacciato dalla folla. Si tratta di Aquilino Gonell che si è mostrato in lacrime davanti alla commissione del Congresso quando stava per aprirsi l’inchiesta. Anche un altro ufficiale, di colore, Harry Dunn ha rivelato di aver subito abusi razziali. Questa rivolta, che ha visto 535 protestanti di cui solo alcuni sono stati condannati, ha portato all’impeachment politico e all’assoluzione di Trump che venne accusato. L’inchiesta è condotta principalmente da democratici visto che dei repubblicani l’hanno boicottata. Infatti il comitato ristretto di nove membri è stato formato dopo che i repubblicani si sono opposti a una commissione. Occorre che si indaghi scrupolosamente sui motivi che hanno portato alla protesta. Continua la testimonianza di Gonell circa quel giorno descritto come ‘campo di battaglia medievale’. Ha raccontato di aver allontanato la moglie da casa visto che la sua divisa era bagnata da sostanza irritanti. L’agente Gonell ha biasimato i repubblicani e il loro tentativo di infangare la verità dei fatti. Tuttavia Trump avrebbe affermato che si trattava di una folla amorevole, parole smentite da Gonell. Per quanto riguarda l’agente Dunn, lui quel giorno aveva confessato ad alcuni manifestanti di aver votato Biden. Per tale affermazione, una donna lo chiamò con un’imprecazione. È stato insultato e offeso ma aveva realizzato il tutto il giorno dopo. Ha provato vergogna e delusione nel vivere in uno Stato come l’America i cui cittadini insultano e attaccano ancora le persone per il loro colore. Un altro agente che ha temuto per la propria vita è Michael Fanone. È stato colpito e trascinato dalla folla, minacciato di venire ucciso con la sua pistola. Kinzinger è uno dei pochi repubblicani che ha votato per l’accusa di Trump. Anche lui ha ritenuto che quanto accaduto è stato deplorevole per gli ufficiali e le loro famiglie.

A.D.S.

AMERICA DEL SUD

Argentina in emergenza idrica a causa del minor flusso del fiume Paraná. Quest’ultimo, il secondo più lungo del Sudamerica, ha registrato una siccità storica complice la mancanza di precipitazioni. ElPaís riporta la notizia informandoci della dichiarazione del Presidente del Paese, Alberto Fernández, dello stato di emergenza idrica della durata di 180 giorni al fine di limitare le gravi conseguenze ambientali ed economiche. La diminuzione del flusso ha già dato delle avvisaglie di pericolo e visibili nella riduzione delle esportazioni e nella produzione di energia e nell’aumento degli incendi locali. Il Paraná è la principale via di trasporto dei prodotti cerealicoli e agroindustriali dall’Argentina; attorno alla città di Rosario, infatti, si contano circa una trentina di terminali portuali da cui vengono esportati in altre parti del mondo prodotti come mais, farina, olio. L’abbassamento dell’altezza del fiume registra i dati più bassi degli ultimi 77 anni; il 25 luglio passato si aggirava attorno ai -0,17 metri contro i 3,2 metri d’altezza della media usuale. Ovviamente si tratta di dati preoccupanti e che generano sconforto ma non vuol dire che il fiume sia asciutto. Come puntualizza Sese, l’Assistente tecnico della Commissione per il trasporto della Borsa di Commercio del Rosario (BCR), le misurazioni vengono effettuate a partire dal fiume Rosario, non al centro.Tuttavia il letto del fiume conta due colli, i noti “passi critici”, che rappresentano un impedimento per le navi che non riescono ad uscire a pieno carico. Tale situazione ha costretto le navi a cercare rotte di carico alternative come la Bahía Blanca, sulla costa meridionale del Paese.Il Governo sta adottando anche misure per impedire il propagarsi di incendi vicino alla delta del fiume dovuti appunto alla mancanza d’acqua. Tra queste: l’installazione di telecamere per l’avvistamento repentino dei focolai non appena compaiono o il disboscamento delle foreste native, azione quest’ultima però che rafforza negativamente il fenomeno già in atto.Il ritorno alla normalità non sembra essere imminente, anzi, secondo gli esperti continuerà anche in inverno fino all’ultimo trimestre dell’anno.

M.P

AFRICA

Venerdì 23 luglio Julius Maada Bio, Presidente della repubblica di Sierra Leone, ha annunciato con un tweet che nel paese è stata abolita in modo permanente la pena di morte. Questo dopo che il parlamento ne ha approvato all’unanimità l’abolizione, nonostante non ci siano state esecuzioni nel paese dal 1998. Ora questa pena verrà sostituita dalla reclusione per un minimo di 30 anni o l’ergastolo, secondo quanto si legge su Global Times. Riguardo questo tema, il leader degli Affari Governativi in Parlamento, l’Onorevole Matthew Sahr Nyuma, ha dichiarato che la Sierra Leone è “una nazione progressista”, perché si è unita agli altri 21 paesi africani che hanno abolito la pena di morte, rappresentando l’impegno del governo di proteggere i diritti umani fondamentali dei sierraleonesi. Infatti, come riporta il giornale Politico SL, la pena di morte è stata molto contestata in Sierra Leone e anche in altri paesi del terzo mondo negli ultimi anni, in cui numerosi attivisti per i diritti umani l’hanno etichettata come una condanna brutale, incivile e derivante dal colonialismo. Prima che il disegno di legge venisse approvato, si sono verificate alcune accese discussioni tra i parlamentari sull’interpretazione dell’ergastolo e sul tempo minimo che i criminali dovranno trascorrere in carcere. A questo proposito l’Onorevole Hindolo Gevao, durante un dibattito all’interno del parlamento, ha affermato con veemenza che per reati per i quali era prevista la pena di morte (rapina aggravata, omicidio, tradimento o ammutinamento) un minimo di 30 anni di reclusione sarebbero una pena “troppo leggera”, citando il principio di remissione applicato nella legge sui servizi correzionali (Sierra Leone Correctional Service Act, 2014), che afferma: “I detenuti condannati alla reclusione di un mese possono ottenere […] per buona condotta una remissione di un terzo del periodo rimanente della pena”. Pertanto, ai fini del calcolo della remissione della pena, ai sensi del comma 6 dell’articolo 59 della stessa legge “si considera ergastolo la reclusione di 20 anni”. I parlamentari hanno infine deciso che l’ergastolo comporterà una condanna di minimo 30 anni, lasciando al giudice discrezionalità sulla pena massima. In ogni caso, da ora la Sierra leone è il 110° paese nel mondo ad aver abolito la pena di morte e il presidente Bio nel suo tweet ha ringraziato i cittadini, i membri del parlamento, i partner per lo sviluppo e le associazioni per la difesa dei diritti umani, “che sono stati al nostro fianco per fare la storia”.

E.R.

RUSSIA

La Russia fornirà supporto militare al Tagikistan e al Kirghizistan a causa dell’offensiva talebana in Afghanistan, riferisce DW mercoledì 28 luglio. Secondo il Ministero della Difesa russo, i militanti dello Stato Islamico e di altre organizzazioni terroristiche provenienti da Siria, Libia e altri paesi si sono infiltrati in Afghanistan. La Russia intende rafforzare le forze armate tagike e gli equipaggiamenti per l’addestramento, ma anche aumentare l’operatività delle proprie basi militari in Tagikistan e Kirghizistan per garantire una pronta risposta in situazioni critiche. Lo ha comunicato il ministro della Difesa russo e generale d’armata Sergei Shoigu a Dushanbe, durante la riunione dell’OCS (Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai), di cui fanno parte anche Cina, Kazakistan, Kirghizistan, Tagikistan e Uzbekistan. TASS informa che più di 1500 militari russi, tagiki e uzbeki parteciperanno all’esercitazione prevista a Kharb-Maidon a 20 km dall’Afghanistan dal 5 al 10 agosto. Shoigu ha affermato che a settembre si terranno ulteriori esercitazioni militari congiunte dei paesi dell’OCS, nel quadro del programma antiterrorismo “Missione di pace 2021” nella regione di Orenburg, scrive TASS. Allo stesso tempo, il Ministro Shoigu ha accusato gli Stati Uniti di ritirare troppo presto l’esercito dall’Afghanistan. Secondo lui, Washington sarebbe responsabile dell’aggravamento della situazione nell’area e dell’intensificazione dell’attività terroristica. L’agenzia stampa REGNUM ha riferito che il presidente Joe Biden ritiene che gli Stati Uniti abbiano raggiunto i propri obiettivi in Afghanistan e stiano lasciando il paese asiatico dopo quella che definisce “la guerra più lunga”. Le truppe statunitensi lasceranno il paese entro il 31 agosto. “Speriamo che le forze in conflitto in Afghanistan riescano a trovare un terreno comune e ristabilire l’equilibrio per lo sviluppo pacifico del paese”, ha detto intanto Shoigu. Secondo le autorità di Kabul, i talebani avrebbero preso il controllo di circa metà dei 400 distretti in Afghanistan, da quando le forze della NATO hanno iniziato a ritirarsi dal paese il 1° maggio. L’intelligence statunitense non esclude che, dopo il ritiro delle forze di coalizione, l’Afghanistan possa sprofondare nuovamente nel caos e nella violenza della guerra civile e che il presidente Ashraf Ghani possa venire spodestato entro sei mesi. Alcune settimane fa, le truppe afghane hanno cominciato ad attraversare il confine tagiko. A inizio luglio, in una sola notte più di mille soldati afghani sono entrati in territorio tagiko cercando di fuggire da un’offensiva islamista nel nord dell’Afghanistan. Con i talebani che prendono il controllo dei territori afghani al confine con il Tagikistan, Dushanbe ha chiesto all’Organizzazione del Trattato di Sicurezza Collettiva (CSTO) di fornire assistenza per la protezione della frontiera meridionale. Infatti, alcuni tratti del confine con l’Afghanistan si trovano su un terreno montuoso e perciò inaccessibile, quindi “sarebbe difficile cavarsela da soli in quest’impresa”, ha detto il rappresentante tagiko alla CSTO. Intanto, il Tagikistan ha già condotto un’esercitazione militare a metà luglio e mandato circa 20.000 soldati al confine meridionale.

O.P.

CINA

La Cina ha registrato nella giornata di giovedì 29 luglio alcuni piccoli focolai di coronavirus in tre province del paese. I contagi sono riconducibili alla diffusione della variante indiana del virus che prende il nome di variante Delta. Un ulteriore cluster è stato individuato in un aeroporto orientale dello Stato e continua a diffondersi nonostante i test di massa e la campagna di vaccinazione. Il cluster ha preso avvio dopo che nove lavoratori dell’aeroporto di Nanchino sono risultati positivi al Covid-19 il 20 luglio. Da allora, i casi attestati sono aumentati nella provincia di Jiangsu, arrivando a 171, mentre le infezioni si sono diffuse in almeno altre quattro province. Si tratta della più grande diffusione del virus, da un punto di vista geografico, da diversi mesi. Malgrado gli aggressivi sforzi di contenimento messi in atto dal governo di Pechino per limitare i contagi e basati su test di massa, in congiunzione con blocchi e rapida tracciabilità dei contatti, la propagazione dell’infezione prosegue. La Cina, che è stata la prima ad essere contagiata dal coronavirus, ha esaltato il suo successo nell’estinguere gran parte della pandemia all’interno dei propri confini, permettendo di fatto all’economia nazionale di riprendersi. Ora questo record sembra essere messo a rischio non solo dai nuovi focolai di variante Delta ma anche dai casi che si infiltrano attraverso il confine poroso del Myanmar. Secondo quanto riporta Lu Jing, un membro della task force cinese per la prevenzione dell’epidemia, i funzionari della provincia dello Jiangsu hanno bloccato centinaia di migliaia di residenti. In aggiunta, diverse attività quali internet café, cinema, palestre e bar karaoke sono stati chiusi in via preventiva. La maggior parte dei pazienti che sono attualmente risultati positivi in questi focolai recenti è già stata vaccinata. Questa considerazione sta facendo emergere diverse preoccupazioni circa l’effettiva efficacia dei vaccini di fronte alle nuove varianti del virus. Nel frattempo, la Cina sta cercando di vaccinare il 65% della sua popolazione entro la fine dell’anno. Al momento, Pechino ha distribuito circa 1,5 miliardi di dosi del vaccino a partire da mercoledì 28 luglio secondo quanto riporta la National Health Commission. Quest’ultima però, come fa notare RTHK, non ha fornito ulteriori dettagli circa il numero complessivo di cittadini ai quali è stato già somministrato il vaccino.

L.L.

Rassegna stampa a cura di:

Valentina Guerra (lingua spagnola)
Ylenia Cossu (lingua portoghese)
Mariella Perrone (lingua spagnola)
Antonella De Stasio (lingua inglese)
Marika Provenzano (lingua tedesca)
Elena Romani (lingua inglese)
Oxana Parshina (lingua russa)
Simona Ferri (lingua francese)
Ludovica Lara (lingua cinese)
Chiara Cavallini (coordinatrice del progetto)