La rassegna stampa internazionale dell’UNINT

In Irlanda sei milioni di pinte potrebbero essere sprecate se non avviene la riapertura dei pub. In Germania ci si trova di fronte a un dilemma circa il rispetto degli obblighi in politica internazionale e la garanzia di sicurezza per i propri soldati. A Nizzaè stato attivato un nuovo dispositivo funzionante con telecamere di videosorveglianza contro le discariche abusive. In Canada i cittadini hanno dichiarato di aver quasi infranto le regole Covid. LaZelanda annuncia la pausa della bolla di viaggio con l’Australia. In Russia saranno stanziati 46,6 miliardi di rubli per nuovi sussidi per le donne in gravidanza e per i genitori con bambini. In Libano, dopo una notte di sanguinose proteste l’esercito è stato schierato nella città di Tripoli. In Cina, il Presidente Xi Jinping chiede maggiori progressi sulla tecnologia.

EUROPA

Come si legge nel irishmirror.ie, in Irlanda sei milioni di pinte di birra potrebbero andare sprecate se la prevista riapertura di tutti i pub il 5 luglio non va avanti. Mentre alcuni ristoranti e pub sono stati in grado di commerciare all’aperto nelle ultime settimane, migliaia di attività in tutta l’Irlanda devono ancora riaprire e i birrai chiedono al governo di fare chiarezza sulla questione. Come dichiarato da Drinks Ireland, si stima che 70.000 fusti di birra, ovvero circa 6 milioni di pinte, siano già stati prodotti per rifornire 3.500 punti di ristorazione. Tuttavia, ci sono timori circa la variante Delta e che ritarderà la riapertura del servizio al coperto. Durante un’intervista su Virgin Media, il Taoiseach ha detto che il potenziale ritorno dei ristoranti al chiuso e dei pub dipende da tre cose: l’impatto della variante Delta sul numero di casi in Irlanda, il numero di ricoveri ospedalieri e il progresso del programma di vaccinazione dell’Irlanda. Il business generato in luglio e agosto sosterrà la maggior parte dei pub per tutto l’inverno e l’anno prossimo, quindi per il governo ritardare la riapertura durante l’estate avrà un impatto molto maggiore sul settore che, per esempio, un ritardo in gennaio. I pub sono occupati a riassumere il personale e a ordinare le scorte, quindi questa nuova incertezza li mette in una posizione impossibile”. Jonathan McDade, responsabile della birra presso Drinks Ireland, ha detto: “L’approccio yo-yo dello scorso anno, che ha visto i pub aprire e chiudere a livello nazionale o regionale cinque volte con pochissimo preavviso, è stato logisticamente impegnativo e ha avuto enormi conseguenze finanziarie per i produttori di birra. Chiediamo al governo di considerare le significative conseguenze finanziarie ed economiche di ritardare la riapertura dei pub quando prenderà la sua decisione. Il governo deve considerare il fatto che i pub sono ambienti sicuri, con severe misure di Covid in atto. Una decisione sul rischio percepito della riapertura non dovrebbe essere considerata in isolamento da questi fattori”.

V.G.

La Germania si trova di fronte a un dilemma tra il rispetto degli obblighi in politica internazionale e la garanzia di sicurezza per i propri soldati. DW rende noto che venerdì 25 giugno dodici soldati tedeschi e uno belga sono rimasti feriti in un attacco a nord-est della città di Gao in Mali. Un attentatore suicida ha fatto esplodere un’autobomba contro una pattuglia della missione ONU Minusma che scortava un battaglione maliano. Tre soldati sono rimasti gravemente feriti. I dodici soldati tedeschi sono stati trasportati in Germania e si trovano in condizioni stabili, ha comunicato il ministro della difesa tedesco Annegret Kramp-Karrenbauer. La missione ONU Minusma coinvolge attualmente circa 900 soldati tedeschi con l’obiettivo di mantenere la pace in Mali, dove le tribù dei Tuareg e i gruppi terroristici islamici si contendono la supremazia, mentre dilagano anche  il crimine organizzato e il contrabbando transfrontaliero (l’area è infatti attraversata dalle rotte migratorie verso il Nord Africa). Deutschlandfunk precisa che i soldati tedeschi sono stanziati nel paese in crisi da circa otto anni, ma è la prima volta che subiscono un attacco. Tuttavia, sono più di 250 le persone morte in questa missione di pace e stabilizzazione guidata dall’ONU, la maggior parte sono soldati delle forze locali, diversi francesi, ma ora, per la prima volta anche soldati tedeschi. Il numero di attacchi è aumentato in modo considerevele nel corso degli anni e sono sempre di più le zone che sfuggono al controllo del governo centrale. I confini sono fluidi, sostiene l’esperto di sicurezza di Deutschlandfunk, Markus Kaim, dell’Istituto tedesco per gli affari internazionali e la sicurezza. Il governo maliano non riuscirebbe a provvedere da solo alla sicurezza, aggiunge, per motivi di corruzione interna, mentre la comunità internazionale non ha la spinta necessaria per realizzare le ambizioni di pace, con effetti incerti. Per la Germania risulterebbe problematico ritirarsi dal Mali a causa di impegni multilaterali vincolanti. Sempre secondo Kaim, questa sarebbe l’unica missione che vede il contributo sostanziale della Germania alle missioni di pace delle Nazioni Unite, per cui la Germania si considera una punta di diamante del multilateralismo delle organizzazioni internazionali. Per tale motivo, il ritiro del governo federale dalla missione andrebbe a minare la credibilità della Germania nell’impegno per la gestione internazionale dei conflitti e per il mantenimento della pace a livello internazionale.

O.P.

Portogallo. Il primo ministro portoghese António Costa ha definito i discendenti portoghesi in Massachusetts un vero e proprio “ponte vivente” tra Portogallo e Stati Uniti (Correio da Manhã). In occasione della celebrazione del Dia de Portugal (Giornata del Portogallo) e dell’eredità luso-americana, organizzata dal “caucus” legislativo luso-americano del Massachussetts (Portuguese American Legislative Caucus), il 25 giugno António Costa ha partecipato via video per congratularsi con la diaspora portoghese. Il premier ha evidenziato il prezioso lavoro che i portoghesi e i portoghesi-americani svolgono all’interno del settore privato, delle università, delle istituzioni scientifiche e della politica. Ha affermato che “la comunità portoghese è diventata parte integrante del tessuto del Massachusetts a tutti i livelli” e che si contano circa 300.000 discendenti portoghesi e portoghesi che hanno un “ruolo attivo” in tutte le aree della società in Massachussetts. Inoltre, Costa ha ricordato che le isole Azzorre collegano il continente europeo con quello americano e che il Portogallo e il Massachussetts hanno un “impegno comune (…) per un’agenda blu e verde”. Il programma citato dal primo ministro è il MIT Portugal 2030 e comprende una partnership innovativa tra le università portoghesi, gli istituti di istruzione superiore, il governo portoghese, alcuni partner industriali e altre istituzioni non accademiche. La Giornata del Portogallo è stata un’occasione importante per celebrare la lingua portoghese, l’arte portoghese e tutte le persone che ne fanno parte, indipendentemente da dove si trovino nel mondo. “Il portoghese è il seme che ognuno di noi porta, non importa quanto siamo lontani dalla terra dei nostri antenati”, ha concluso António Costa.

S.F.

Sperimentato a Nizza un nuovo dispositivo funzionante con telecamere di videosorveglianza contro le discariche abusive. I trasgressori, saranno ammoniti a distanza tramite altoparlanti. A parlarcene è LeParisien. Diversi i casi registrati ogni giorno nel comune francese. Uno di questi vede protagonista un uomo colto in flagrante mentre lascia dei grossi cartoni in mezzo alla strada prendendoli dal suo furgone. L’ammonizione però, non si è fatta attendere. L’operatore della polizia municipale si è rivolto a lui tramite gli altoparlanti installati nelle telecamere a cui ha fatto seguito una multa salata. Non si sa con certezza se si trattasse di una dimostrazione o meno. Quel che è certo è che questo provvedimento entrerà ufficialmente in vigore nei prossimi giorni. Nizza ha deciso di testare questo apparecchio per la durata di sei mesi, e avrà un costo pari a diversi milioni di euro all’anno. Tutto questo per combattere quello che viene definito un vero e proprio “flagello urbano”. Il software è stato realizzato unendo algoritmi e specialisti nell’intelligenza artificiale, per rilevare la presenza di rifiuti quali elettrodomestici, imballaggi o mobili, lasciati sulle strade pubbliche. Secondo il sindaco della città, Christian Estrosi, si tratterebbe del primo esemplare in Francia. Una volta rilevata la segnalazione sugli schermi esistono due modi di agire all’infrazione. La prima, l’operatore addetto sceglie di discutere direttamente con l’autore della violazione affinché l’atto non venga ripetuto. Si tratta di un avvertimento, e quindi una posizione più diplomatica.La seconda, invece, viene redatta una contravvenzione, inviata una pattuglia sul posto, e occasionalmente viene estratto anche il numero di targa del conducente, spiega il vicecapo del centro di comando della polizia municipale, Christophe Gardon.

M.P.

Barcellona. Il Re, il presidente del governo Spagnolo Sánchez ed il presidente del governo Catalano Aragonès s’incontrano per la prima volta all’inaugurazione del Mobile World Congress (MWC) di domenica 27 giugno. Al pubblico la Fiera apre lunedì 28 giugno. Tutti gli anni, dalla sua elezione nel giugno 2014, il capo di Stato Re Felipe VI ha partecipato alla cena inaugurale del Mobile World Congress ma l’edizione 2021 sarà ricordata come la prima visita del Re in Catalogna dopo gli indulti concessi dal governo ai leader indipendentisti. L’evento si è svolto, come accade ormai dal 2006, alla Fiera di Barcellona, ai piedi del Montjuic. La stessa Fiera, che per gran parte dei suoi padiglioni, è stata messa a disposizione nelle ultime settimane come polo vaccinale per la somministrazione del vaccino anti-Covid.
Come riporta rtve.es, il presidente della Generalitat Catalana non ha preso parte come da protocollo al saluto istituzionale in segno di distanziamento nei confronti del Re ma ha incontrato e dialogato col monarca solo agli incontri successivi, quali il cocktel e la cena. Il gesto di Aragonès deriva da veto istituzionale posto dal suo predecessore Quim Torra nell’ottobre del 2017 quando è stato dichiarato illegale il referendum per l’indipendenza catalana. Alla cena hanno poi preso parte anche la sindaca di Barcellona Ada Colau, il presidente della Fiera Pau Relat, il vicepresidente della Generalitat Jordi Ouigneró, e l’ex presidente del Parlamento Catalano Roger Torrent. Anche quest’ultimo come il presidente del governo catalano ha mancato i saluti istituzionale al Re.
L’incontro tra i maggiori capi politici del Paese è stato anche utile per parlare delle sorti della nazione in seguito alle crisi generate dalla pandemia. Pedro Sánchez afferma che solo attraverso l’unità di tutte le istituzioni si potrà assicurare “il cammino fertire per risollevare il Paese” ed intraprendere un recupero che favorisca in primis i cittadini. È importante credere nella cooperazione istituzionale e nell’unità di azione. Inoltre aggiunge quanto l’immagine di Felipe, Aragonès e Ada Colau seduti allo stesso tavolo sia simbolo di unità: unità che i cittadini richiedono per risollevare il Paese economicamente.
Aragonès, durante il suo intervento, non ha fatto riferimenti politici ma ha affermato quanto la coesione della società sia una priorità affinché non ci siano disuguaglianze e quanto sia importante lavorare uniti per migliorare la vita dei cittadini. Il Re Filippo VI si dice sicuro del fatto che la Spagna continuerà ad essere una meta certa, una garanzia, un grande luogo da visitare per le sue capacità imprenditoriali, turistiche e tecnologiche, ma anche per il fatto di poter contare su una società stabile, flessibile e dinamica. Mentre i leader politici chiamano all’unione di tutti, fuori lungo via della Regina Maria Cristina, un gruppo di catalani manifestano al grido di “Catalogna non ha Re”.

Y.C.

AMERICA

Un articolo di Ctv News afferma che, in Canada, quasi il 30% degli intervistati in un sondaggio recentemente pubblicato in tutto lo Stato, ha dichiarato di aver infranto le regole Covid e si è sentito anche giustificato nel farlo. Questo sondaggio, promosso dal Canadian Hub for Applied and Social Research presso l’Università del Saskatchewan, è stato condotto tra il 1 e il 14 giugno ed è stato chiesto a 1000 persone quanto avessero rispettato le restrizioni. La trasgressione più comune riguarda il mancato obbligo delle mascherine. Tra coloro che hanno infranto le regole, il 62% lo ha ritenuto giustificato. Tra questi, il 27% voleva vedere amici e familiari, il 21% riteneva che le restrizioni non avessero senso, il 7 % ha affermato che la pandemia non esistesse. Inoltre è emerso dal sondaggio che alcuni si ritenevano esonerati dal rispettare le regole in quanto vaccinati. È intervenuto il ministro della Sanità del Saskatchewan, Paul Merriman, asserendo che i social media hanno svolto un ruolo principale perché, quando venivano emanate nuove restrizioni, sui social circolavano delle interpretazioni creando una confusione inutile. Sebbene la comunicazione fosse chiara, le piattaforme online distorcevano la realtà. Infatti il 35% della popolazione veniva a conoscenza degli aggiornamenti tramite Facebook, Twitter e Instagram, mentre l’88% dai giornali e altri dai siti web ufficiali del governo. Dal sondaggio è stato rilevato che molti hanno avuto discussioni per divergenti opinioni sulla pandemia. Nonostante questi risultati, Merriman ha affermato che, quando venivano introdotte nuove misure, i casi di Covid diminuivano quindi si può dedurre che la stragrande maggioranza della popolazione abbia rispettato le regole diligentemente.

A.D.S.

OCEANIA

La Zelanda annuncia la pausa della bolla di viaggio con l’Australia, il permesso dato ai cittadini di viaggiare liberamente da un Paese all’altro e viceversa, riporta EuroNews. La bolla di viaggio è iniziata il 19 aprile 2021, dopo che entrambi i Paesi sono riusciti a contenere il virus, ma è stata precedentemente sospesa con alcuni stati australiani. Ad oggi, la causa di tale sospensione risiede nella presenza di un nuovo focolaio di COVID-19 vicino a Sydney. La decisione è arrivata dopo che la città più popolosa dell’Australia e le aree circostanti sono entrate in un blocco di due settimane per un controllo dei casi di virus, che risultano essere della variante Delta, la più trasmissibile. “In questo momento ci sono molti casi e focolai in Australia […] e sta aumentando il rischio sanitario per la Nuova Zelanda”, ha dichiarato il governo neozelandese. Dal fronte australiano, le autorità locali confermano la presenza di 82 casi nella città e nell’area circostante. Il Ministero della salute stima che ci siano un totale di 223 casi attivi nel Paese. Misure più severe sono state imposte anche nella città di Wellington, in Nuova Zelanda, dopo che un viaggiatore di Sydney è risultato positivo al tampone. La campagna vaccinale, molto lenta nei due Stati dell’Oceania, non favorisce le condizioni di viaggio: secondo le ricerche condotte dall’Università di Oxford, solo il 13% della popolazione neozelandese ha ricevuto la prima dose del vaccino contro l’infezione da SARS-CoV-2.

M.P.

RUSSIA

In Russia il Consiglio dei ministri stanzierà 46,6 miliardi di rubli per nuovi sussidi per le donne in gravidanza e per i genitori single con bambini di età compresa tra gli 8 e i 17 anni.
Come riferisce l’ufficio stampa del governo russo (Government.ru), questa decisione è stata approvata dal primo ministro Mikhail Mishustin ed è stato deciso che sarà possibile ricevere tali sussidi a partire dal 1° luglio, anche sul portale dei servizi pubblici. Come si legge su Russian.rt, a maggio il presidente russo Vladimir Putin ha firmato una legge volta a realizzare le proposte presentate nel messaggio all’Assemblea federale per quanto riguarda il sostegno alle famiglie con bambini e alle donne incinte. In base a questa legge, alle donne che ne hanno bisogno, e che sono alla dodicesima settimana di gravidanza, verrà corrisposta un’indennità mensile di importo pari al 50% del salario di sussistenza. L’ufficio stampa del governo ha affermato che nel 2021 più di 400 mila donne riceveranno questi sussidi. Inoltre, verranno erogate indennità mensili per le famiglie monogenitoriali con figli di età compresa tra gli 8 e i 17 anni. L’importo sarà la metà del minimo di sussistenza per i bambini in base alla propria regione (in media in Russia è pari a 5,6 mila rubli). Entro la fine dell’anno questa indennità verrà corrisposta ai genitori single di oltre un milione di bambini, riporta RBC.

E.R.

MEDIO ORIENTE

In Libano, l’esercito è stato ampiamente schierato nella città di Tripoli, nel nord del paese, domenica 27 giugno dopo una notte di sanguinose proteste. Nove soldati e nove civili sono rimasti feriti a causa di alcuni disordini. I manifestanti hanno tentato di prendere d’assalto le residenze dei politici, tra cui quella del deputato Mohammed Kabbara, le cui guardie hanno sparato per respingere i manifestanti mentre questi ultimi lanciavano una bomba molotov nell’ingresso dell’abitazione. Altre bombe sono state sparate dai manifestanti presso gli uffici della banca centrale di Tripoli e di Sidone, dove otto persone sono rimaste ferite. Secondo alcuni testimoni, l’esercito avrebbe usato forza eccessiva contro coloro che stavano protestando. Un eccesso di forza che è stato registrato e ripreso dalle telecamere a circuito chiuso presenti sul luogo. È stato riferito che l’esercito ha rapidamente disperso le proteste a causa dei “timori di un’espansione nella scintilla delle proteste”. Maher Abu Shakra, l’organizzatore politico dell’associazione Lihaqqi (Per i miei Diritti), ha spiegato ad Arab News che coloro che stanno manifestando nelle strade libanesi appartengono alla classe oppressa dallo Stato, concentrata soprattutto nei due centri urbani di Tripoli e Sidone. Mentre esprimono la loro sofferenza in strada, tentano di trovare soluzioni alternative alla situazione che stanno vivendo quali, ad esempio, l’immigrazione. Lo scopo delle proteste è far cadere i responsabili di una realtà sempre più complessa che ha recentemente visto un’impennata dei prezzi del carburante. Il nuovo prezzo ufficiale della benzina si basa ora sul tasso di cambio di 3.900 LBP per dollaro. In precedenza, il sussidio ufficiale per la benzina era fissato ad un tasso di cambio pari a 1.507 LBP per dollaro. In mancanza di una soluzione politica, il governo ad interim aveva accettato di prendere in prestito dalla Banca Centrale l’acquisto di carburante. Questo finanziamento proverrà dalle riserve obbligatorie di depositi emessi in valute forti, nonostante il governatore della banca avesse sottolineato l’importanza di non utilizzarle. Nel frattempo, durante il sermone di domenica, il Patriarca Maronita del Libano Bechara al-Rahi ha attaccato la classe dirigente criticando il fatto che si appropriasse dei soldi pubblici senza però porsi il problema di formare un governo. Il gruppo di politici difatti sfrutta le finanze depositate nella Banque du Liban al fine di finanziare le proprie campagne elettorali. Dunque al-Rahi si è chiesto se ormai ogni cosa fosse diventata possibile ad eccezione della formazione di un governo. Ha infine concluso appellandosi alla neutralità del Libano oltre che al ricorso alla sua stessa costituzione e alle sue risoluzioni internazionali.

L.L.

CINA

In Cina, il presidente Xi Jinping chiede maggiori progressi nella tecnologia. Gli scienziati gli ingegneri che hanno partecipato al discorso tenuto dal Presidente sulla scienz e sulla tecnologia, hanno riscontrato tale pensiero interessante, stimolante e istruttivo dichiarando che adempiranno all’appello di Xi per migliorare la ricerca di base, formare professionisti di qualità, promuovere la collaborazione internazionale. Come riporta chinadaily.com, Xi ha evidenziato nel suo discorso alle assemblee generali dell’Accademia cinese delle scienze e dell’Accademia cinese di ingegneria che sono stati già compiuti notevoli progressi come ad esempio: le sonde marziane e lunari del paese, il sistema di navigazione satellitare Beidou, la costruzione della stazione spaziale cinese, nuovi computer quantistici e sommergibili d’alto mare. Ha anche menzionato che la Cina è diventata un leader globale in campi come la comunicazione 5G e il riconoscimento delle immagini e della voce. Tuttavia, la capacità della Cina deve fare ancora molti progressi originali, ha detto Xi. La nazione deve migliorare l’efficacia del suo sistema di innovazione, fare un uso migliore delle sue risorse di ricerca e ottimizzare i suoi sistemi di formazione dei talenti e di valutazione della produzione scientifica, ha aggiunto. Ad esempio, il Guangdong è una delle regioni più innovative della Cina, che vanta oltre 53.000 aziende high-tech e un budget di ricerca di 320 miliardi di yuan (50,3 miliardi di dollari) nel 2020. Peng Shou, un ingegnere senior e un accademico del CAE, ha detto che il discorso di Xi ha motivato gli sforzi continui per superare gli ostacoli nello sviluppo di materiali avanzati per i quali la Cina si basa molto sulle importazioni. “Spingeremo la Cina dall’essere solo una grande nazione produttrice di materiali a un leader globale nella scienza dei materiali e nella produzione”, ha detto come riportato da chinadaily.com. Questo inciterà gli ingegneri cinesi ad essere più curiosi, laboriosi e pazienti, ma anche ad essere in grado di identificare e sviluppare potenziali talenti, oltre a permettere loro di fiorire, ha aggiunto.

C.C.

Rassegna stampa a cura di:

Valentina Guerra (lingua inglese)
Ylenia Cossu (lingua spagnolo)
Mariella Perrone (lingua francese)
Antonella De Stasio (lingua inglese)
Marika Provenzano (lingua inglese)
Elena Romani (lingua russa)
Oxana Parshina (lingua tedesca)
Simona Ferri (lingua portoghese)
Ludovica Lara (lingua araba)
Chiara Cavallini (lingua cinese)