La rassegna stampa internazionale dell’UNINT

Il Belgio conquista la medaglia di bronzo alle Paralimpiadi nel ciclismo su pista. La situazione Covid-19 a Malta è incoraggiante grazie ai vaccini. In Portogallo giudice negazionista presenta una denuncia nei confronti del Presidente della Repubblica Marcelo e del Primo Ministro Castro per crimini contro l’umanità. Annette Widmann-Mauz, chiede offerte di sostegno rapido per le forze locali afgane nelle città e nei comuni tedeschi. In Russia, un cittadino ha fatto causa all’emittente televisiva “Pervyj Kanal” per aver mandato in onda troppe news negative. In Cina Xi Jinping ha annunciato mercoledì 25 agosto il completo rispetto da parte di Pechino per la sovranità, l’indipendenza e l’integrità territoriale dell’Afghanistan.

EUROPA

Prima medaglia per il Belgio alle Paralimpiadi di Tokyo: bronzo a Griet Hoet nel ciclismo su pista (La Libre Belgique). Il Paralympic Team Belgium, una volta arrivato a Tokyo, aveva l’obiettivo di vincere dieci medaglie. Nella gara a tempo in tandem (1000m cronometro femminile B) Griet Hoet, con la sua pilota Anneleen Monsieur, ha “aperto le danze” all’Izu Velodrome conquistando la medaglia di bronzo, giovedì 26 agosto. Il duo ha segnato il tempo di 1:07:943 (52.982km/h) ed ha finito poco più di due secondi dietro l’oro vinto da Larissa Klaassen e Imke Brommer dai Paesi Bassi e un secondo dietro l’argento vinto da Aileen McGlynn Obe e Helen Scott dalla Gran Bretagna. L’atleta Griet Hoet ha dichiarato di essere orgogliosa “di poter aprire con una medaglia. La differenza con il quarto posto è piccola, ma sapevamo che un terzo posto era possibile”. Griet Hoet soffre di una malattia degenerativa agli occhi e ha formato una coppia con Anneleen Monsieur dal 2015. Ai Giochi Olimpici di Rio nel 2016, hanno ottenuto l’ottavo posto. Per quest’anno, le due atlete hanno concentrato la loro preparazione sull’inseguimento individuale di 3km che si terrà sabato a Tokyo e, a proposito della gara di sabato, l’atleta belga ha affermato “Speriamo di giocare la finale per l’oro. Adesso siamo già più a nostro agio e si vede che siamo pronte anche per sabato. Oggi è stato una specie di test e siamo sollevate che tutto sia andato bene”(DH Les Sports+).

S.F.

Un articolo di Gibraltar Chronicle rivela che in Gibilterra, gli studenti di livello A hanno la possibilità di ottenere per il prossimo anno scolastico un Certificato Esteso Nazionale BTEC di livello 3 in Perfomance Musicale. Il corso è stato pensato in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e Gibraltar Academy of Music and Performing Acts (GAMPA) ed è stato annunciato questa settimana dal Direttore della GAMPA Christian Santos, dalla Direttrice dell’Istruzione Keri Scott e dallo stesso Ministro dell’Istruzione John Cortes. Quest’ultimo ha dichiarato di essere molto entusiasta e fiero di questo progetto sviluppato con un team di persone competenti il cui obiettivo è quello di stimolare i giovani e offrire opportunità soprattutto nel campo vocazionale. Tutti possono partecipare al BTEC ma è rivolto principalmente a coloro che aspirano ad una carriera musicale. Il corso è strutturato in modo da supportare l’istruzione superiore e fornire un piano studio musicale a 360 gradi. Esso è pienamente riconosciuti dagli istituti scolastici come contributo aggiuntivo ai requisiti richiesti per l’ammissione universitaria. È stata intervistata la signora Keri Scott la quale ha affermato di avere stima per il signor Santos che è un vero e proprio sostenitore delle arti. Grazie a lui, ci si è resi conto che gli studenti non erano in grado di sfruttare appieno le loro risorse in percorsi scolastici esistenti e così si è pensato di ampliare l’offerta professionale. Si è molto soddisfatti di come è stato realizzato il progetto e dei benefici di cui potranno godere gli studenti. Anche il signor Santos ha speso delle parole. Tanti sono i ragazzi che amano la musica ma non proseguono la loro formazione musicale e il corso offre questa opportunità. Sono stati consultati organismi professionali per confermare che il contenuto è appropriato e d’aiuto per coloro che vorranno entrare direttamente nel mondo musicale. Il corso biennale prevede una prova finale e ha le stesse ore degli insegnamenti di livello A. Infine il dottor Cortes ha manifestato piacere per aver collaborato e lavorato con GAMPA e creato qualcosa di utile e straordinario. Progetti del genere dovrebbero essere promossi frequentemente perché il potere delle arti in Gibilterra è molto forte.

A.D.S.

Portogallo. Giudice negazionista presenta una denuncia nei confronti del Presidente della Repubblica Marcelo e del Primo Ministro Castro per crimini contro l’umanità, in risposta all’ennesimo provvedimento restrittivo per contrastare la pandemia da covid-19. Come si apprende da Jornal de Notícias, centinaia di manifestanti sono scesi per le vie della capitale mercoledì 25 agosto “accompagnando” il giudice Rui Fonseca e Castro al suo ingresso presso la Procura Generale della Repubblica (PGR). I manifestanti, partiti da Parco Eduardo VII, hanno visto centinaia di persone aggiungersi al corteo fino ad arrivare davanti la sede della Procura. La manifestazione è stata organizzata dall’associazione Habeas Corpus ed ha richiesto ai partecipanti di indossare camicie nere. Intonavano l’inno nazionale, impugnavano la bandiera nazionale, palloncini bianchi o alcuni cartelloni dove erano espresse alcune teorie negazioniste riguardo la pandemia. Alcuni manifestanti invocavano il ricordo del capitano simbolo del 25 aprile, Salgueiro Maia, citando una sua frase storica “Ci sono momenti in cui è necessario disobbedire”. In questo caso l’incitamento alla disobbedienza è verso i mezzi di confinamento adottati dai capi di Governo per combattere la pandemia legata al covid-19. Ed è proprio a causa delle sue dichiarazioni negazioniste circa l’uso della mascherina e del confinamento, che Rui Fonseca e Castro era già stato sospeso dai suoi incarichi da parte del CSM (consiglio Superiore della Magistratura) nel marzo 2021. Secondo il CSM la condotta negazionista del giudice è incompatibile con il prestigio e la dignità della funzione giudicante. In seguito alla sospensione ed in seguito alla pubblicazione di un video in cui il giudice faceva dichiarazioni sul presidente dell’Assemblea della Repubblica Eduardo Ferro Rodrigues ritenute un “attentato al suo onore” è stato aperto un processo disciplinare a suo carico.
Mentre il giudice faceva il suo ingresso in procura, i manifestanti hanno iniziato a gridare all’unisono “Libertà!”, “Portogallo!” ed “il popolo unito non verrà mai sconfitto!” il tutto seguito dal nome del giudice e dall’inno nazionale. Appena il giudice è entrato l’attenzione dei manifestanti si è spostata verso i giornalisti presenti, prendendoli di mira ed etichettandoli come “assassini”.
All’uscita della Procura, il giudice ha prima rilasciato dichiarazioni per poi essere accerchiato gioiosamente dai suoi sostenitori. Secondo quanto annunciato dall’evento Facebook, la manifestazione sarebbe dovuta proseguire in direzione dell’Assemblea Nazionale con l’intenzione di depositare una corona di fiori “in segno di lutto verso la democrazia portoghese” ma così non è stato.

Y.C.

Il giornale maltese Times of Malta riferisce i nuovi casi di coronavirus aggiornati al 25 agosto: su più di 3000 tamponi sono stati registrati 42 nuovi contagi, mentre 36 persone sono guarite, portando quindi il numero attuale di positivi a 687.  Al momento a Malta sono più di 400 mila le persone che hanno completato il ciclo vaccinale, tra Janssen, AstraZeneca, Pfizer e Moderna ed è stato anche organizzato un punto vaccinale “walk-in” presso un centro dell’Università di Malta.
Il Ministro della salute maltese, Chris Fearne, ha dichiarato che il paese ha raggiunto la soglia del 90% di vaccinati e che il governo sta valutando l’ipotesi di somministrare, a partire da metà settembre, una dose di richiamo alle persone over 70, gli immunodepressi e gli ospiti delle case per anziani. Sebbene l’OMS abbia invitato i governi a non somministrare dosi di richiamo finché nel mondo ci sono persone che ancora devono ricevere la prima dose, Fearne ha difeso la posizione di Malta, in virtù del fatto che il richiamo verrebbe fatto, appunto, solamente alle categorie più vulnerabili, in linea con il consiglio delle autorità sanitarie europee.
Fearne ha anche annunciato che a partire dal 6 settembre le persone completamente vaccinate potranno partecipare a eventi in piedi, come concerti e festival, riferisce un altro articolo di Times of Malta. Il numero massimo dei partecipanti a questo tipo di eventi inizialmente sarà limitato a 100 persone, ha detto il Ministro della salute martedì in una conferenza stampa, aggiungendo che saranno resi noti maggiori dettagli nei prossimi giorni, poiché “il governo sta continuando ad allentare le misure restrittive”. Sarà la prima volta da marzo 2020 che gli eventi in piedi saranno consentiti. Da lunedì, invece, un ulteriore allentamento riguarderà gli eventi a sedere: il numero di partecipanti che potranno assistere agli eventi da seduti passerà da 300 a 500 persone.

E.R.

In Spagna, EL PAÍS e Cadena SER, in collaborazione con il Comune di Madrid, lanciano un concorso per reinterpretare “El oso y el madroño” (l’orso e il corbezzolo), uno dei simboli della città, e rendere omaggio agli eroi della pandemia. I progetti selezionati faranno parte di una mostra al Matadero Madrid a partire da dicembre. Successivamente verranno installati in Ifema, ospedali, centri sanitari, residenze, in strade, piazze e spazi pubblici emblematici della città. È un’occasione per tutti i madrileni per ringraziare operatori sanitari, farmacisti, assistenti sociali, ONG, Polizia Municipale, Polizia di Stato, Esercito, SAMUR, servizi di pulizia comunale e raccolta rifiuti, dipendenti di supermercati, trasportatori, associazioni, autobus, tassisti, EMT, Metro… Per ricordare quei giorni neri della pandemia della primavera 2020, elpais.com ha parlato con il sindaco di Madrid, José Luis Martínez-Almeida. Fu uno dei pochi spagnoli che non rimase confinato. Il suo lavoro lo ha portato a stare in strada tutto il giorno, anche nelle settimane più dure. “Mi muovevo in moto per le strade con una scorta che ne guidava un’altra. Il silenzio era fragoroso. Un giorno ci siamo fermati sul Paseo de la Castellana, abbiamo guardato da una parte all’altra, e non c’era nessuno, non c’era vita. Poi la scorta mi ha detto una frase che non dimenticherò mai: “Capo, il silenzio fa male”. E aveva assolutamente ragione. Il silenzio della città fa male. Ci siamo chiesti: “Quanto durerà questo incubo?”. Ora, con una quinta ondata irrisolta, la Spagna sta cercando di riconquistare un po’ della sua normalità. Il sindaco di Madrid ritiene che il dolore provato abbia cambiato molti, compresi i membri dei gruppi politici rappresentati in Consiglio comunale. La situazione traumatica che abbiamo vissuto ci ha segnato. Spero che questo continuerà”. Per onorare tutti quegli eroi anonimi del covid-19, viene lanciato questo concorso che vede come protagonista “L’orso e il corbezzolo”. L’obiettivo è premiare le migliori interpretazioni della scultura emblematica in segno di gratitudine e riconoscimento a tutte quelle persone per il loro lavoro a beneficio di tutti.

V.G.

La cosa più importante al momento per molte ex forze locali di corpi armati stranieri, agenzie governative e organizzazioni non governative è quella di uscire dall’Afghanistan. Sul Tagesschau, però, ci si domanda cosa succede una volta che queste persone arrivano negli Stati Uniti, in Gran Bretagna o in Germania. Il Commissario del governo federale per la migrazione, i rifugiati e l’integrazione (Bundesregierung für Migration, Flüchtlinge und Integration), Annette Widmann-Mauz, chiede offerte di sostegno rapido per le forze locali afgane nelle città e nei comuni tedeschi. È importante che “coloro che arrivano in Germania abbiano rapidamente accesso alle offerte d’integrazione e alle strutture di sostegno esistenti per i rifugiati”, ha detto il politico della CDU al Rheinische Post. “È un bene che i Ministri degli Interni federali e statali abbiano accettato di accogliere persone dall’Afghanistan particolarmente degne di protezione, e di negoziare con gli altri Stati dell’UE”, ha dichiarato Widmann-Mauz. Inoltre, il Commissario sottolinea la particolare attenzione che si deve prestare alle donne che si sono battute per i diritti umani e la libertà in Afghanistan. “Queste donne coraggiose sono anche importanti costruttrici di ponti d’integrazione […] Hanno bisogno di aiuto attraverso progetti di sostegno già esistenti che ora dovrebbero essere ampliati.” Inoltre, il Ministro federale dello sviluppo (Bundesentwicklung) Gerd Müller ha chiesto un’ulteriore estensione dell’attuale missione di salvataggio delle forze armate tedesche in Afghanistan. Secondo i criteri del governo tedesco, “potenzialmente 1800 persone locali, con le loro famiglie, hanno diritto a partire”, ha dichiarato il politico della CSU ai giornali del Funke Mediengruppe. Secondo i regolamenti attuali il personale afgano locale, i loro coniugi e i figli minorenni hanno diritto al congedo per la Germania. Inoltre, Müller ha esortato la Germania a fare un maggiore sforzo finanziario, i 100 milioni di euro annunciati per gli aiuti umanitari ai rifugiati erano “decisamente troppo pochi”. Per sostenere i Paesi confinanti con l’Afghanistan nell’accogliere e curare i rifugiati, Müller ha chiesto un’iniziativa internazionale immediata da parte dei paesi del G7 e del G20: più di cinque miliardi di euro dovrebbero essere raccolti per sostenere le organizzazioni umanitarie dell’ONU e la Germania dovrebbe contribuire con 500 milioni di euro.

M.P.

AMERICA DEL SUD

Messico: il Governo riceve le ragazze della squadra di robotica scappate dall’Afghanistan. Pronti per essere consegnati i visti umanitari al gruppo che è riuscito a lasciare il Paese prima del ritorno del regime talebano. Le donne sono arrivate a Città del Messico nel pomeriggio di martedì 24 agosto, dopo aver viaggiato per altri cinque o sei Paesi e dopo che anche questi avevano promesso loro visti per proteggerle e per farle rimanere sul posto. Si tratta delle prime persone che il Messico ha accolto da quando, la settimana scorsa, ha acconsentito di ospitare rifugiati afgani. Il gruppo di robotica, composto da venti ragazze di età compresa tra i 16 e i 18 anni, noto come Afghan dreamers, si era già distinto per la vittoria ai tornei internazionali, nonché per il merito di aver prodotto ventilatori domestici per i pazienti di Covid19.Una di queste si è così pronunciata alla stampa messicana non appena arrivata in aeroporto: “È un onore che il Governo del Messico ci  abbia onorato di essere qui e di aver salvato le nostre vite”. Come risposta, il cancelliere messicano Marcel Ebrard nel riceverle ha affermato: “Noi possiamo essere molto distanti da ciò che accade in Afghanistan, ma la causa umana, la protezione dei valori e le cause che identificano oggi noi e i messicani, ci hanno fatto impegnare affinché esse siano in Messico”. Con questo gesto, il Messico consolida la fama di Paese che ha alle spalle una lunga tradizione di accoglienza di quelle persone che sono fuggite dalla propria realtà locale a causa di conflitti, come era successo per la Guerra civile spagnola, o ancora per le dittature del Cile e dell’Argentina. Negli ultimi anni è diventato inoltre rifugio per le vittime della guerra in Siria, della violenza in Honduras, El Salvador, Guatemala e della crisi politica in Venezuela. A ciò si aggiunge la causa afgana, che ha spinto di recente il Messico a ricevere richieste di asilo da cittadini afgani, in particolare dall’ambasciata di Teheran. Fonte ElPaís.

M.P.

RUSSIA

In Russia, un cittadino ha fatto causa all’emittente televisiva “Pervyj Kanal” per aver mandato in onda troppe news negative, informa Esquire il 25 agosto. Il cittadino di San Pietroburgo Igor Mirzoev ha intentato una causa contro la rete TV “Pervyj Kanal” presso il tribunale distrettuale di Petrograd, chiedendo il risarcimento per danni morali per un importo di 10 milioni di rubli, il rimborso delle spese mediche per 500 mila rubli e delle spese amministrative, come specificato nel comunicato del servizio stampa unificato dei tribunali di San Pietroburgo. L’uomo ha affermato di aver guardato regolarmente per anni i notiziari mandati in onda da “Pervyj Kanal”, che avrebbero alterato la sua generale condizione psicologica e la sua stabilità emotiva per la presenza di troppe notizie negative. Dopo aver analizzato la copertura di informazioni da parte del canale, Mirzoev ha ritenuto che il 78,2% delle notizie totali fosse a contenuto negativo, trattandosi di news dedicate a crimini, conflitti militari e disastri mondiali. Mirzoev ha affermato che tali contenuti lo avrebbero portato ad avere attacchi di panico e pensieri intrusivi, costringendolo a rivolgersi a uno psicologo. Quest’ultimo avrebbe identificato la causa del suo malessere nella visione ricorrente di contenuti negativi tramite i notiziari. Interfax informa che la causa sarà considerata dal tribunale e rinviata al giudice, ma l’udienza non è ancora stata fissata. Si tratta di un reclamo sicuramente insolito, lo afferma lo stesso Mirzoev a Nevskie Novosti, che ha indagato le possibilità per il querelante di ottenere i risarcimenti sperati, intervistando l’avvocato Anton Baranov. L’avvocato ritiene che ci siano pochi precedenti del genere in Russia, si tratta soprattutto di casi in cui si è avuto a che fare più con la reputazione aziendale di alcune società che con i danni morali richiesti da singoli cittadini. Inoltre, la cosa più difficile da dimostrare è l’aver subito danni alla salute e la correlazione esclusiva con “Pervyj Kanal”.  Mirzoev ha annunciato che si rappresenterà da solo in tribunale, senza un avvocato, essendo lui stesso un legale, e afferma che la sua causa “sarà molto difficile da dimostrare, ma la cosa importante è attirare l’attenzione su un problema di cui non si occupa nessuno”, vale a dire l’influenza dei contenuti negativi trasmessi in televisione su “tutti gli aspetti della vita quotidiana delle persone: il lavoro, i rapporti in famiglia e con gli amici” e persino il consumo di alcool. A suo dire, soprattutto durante il periodo delle restrizioni legate al coronavirus, venivano trasmesse molte notizie negative che avrebbero aggravato la sua salute mentale, portandolo a dover visitare diversi psicologi. Oltretutto, sostiene lui, “gli psicologi oggi hanno più clienti che mai” e “la popolazione è depressa”.  Molti utenti sui social network hanno scritto a Mirzoev che potrebbe diventare un eroe nazionale.

O.P.

CINA

Il presidente della Cina Xi Jinping ha annunciato mercoledì 25 agosto il completo rispetto da parte di Pechino per la sovranità, l’indipendenza e l’integrità territoriale dell’Afghanistan. Lo ha affermato nel corso di una telefonata con il Presidente russo Vladimir Putin, durante la quale ha aggiunto di essere disposto a rafforzare il coordinamento con la Russia e con la comunità internazionale al fine di incoraggiare le diverse parti afghane a formare una struttura politica aperta e inclusiva. Il raggiungimento di un simile obiettivo permetterebbe all’Afghanistan di svincolarsi da qualunque legame con i gruppi terroristici e di mantenere relazioni amichevoli con il resto del mondo, in particolare con gli Stati limitrofi. Alti funzionari e diplomatici cinesi negli ultimi giorni hanno sottolineato quanto sia necessario trovare una soluzione politica alla questione afghana, difatti la Cina ha sempre svolto un ruolo costruttivo nel promuoverla. Inoltre, l’élite cinese ha fortemente criticato sia la decisione statunitense di ritirarsi sia le sanzioni arbitrarie che gli Stati Uniti hanno imposto a Kabul. La Russia si è detta disposta a comunicare da vicino con la Cina oltre che a prendere parte attiva ad un dialogo multilaterale sulla questione afghana. Lo scopo di Putin è quello di promuovere una transizione pacifica, reprimere il terrorismo, porre fine al traffico di droga, prevenire ulteriori rischi per la sicurezza del paese e salvaguardare la stabilità regionale. Secondo quanto ha dichiarato al Global Times Yang Jin, ricercatore associato presso l’Istituto di studi russi, dell’Europa orientale e dell’Asia centrale all’Accademia cinese delle scienze sociali, la telefonata tra i due leader dimostrerebbe quanto le due maggiori potenze, Russia e Cina, stiano agendo da paesi responsabili nell’affrontare il caos afghano e nel mantenere l’ordine internazionale. Mosca e Pechino si stanno impegnando nel coordinamento delle parti interessate, inclusi i talebani, nella lotta al terrorismo in Asia centrale e nell’avanzamento di proposte di progetti pratici, soprattutto nell’ambito della Nuova via della Seta. Yang Jiechi, membro dell’Ufficio Politico del Comitato Centrale del Partito Comunista Cinese e Direttore dell’Ufficio della Commissione Centrale per gli Affari esteri, ha evidenziato come la comunità internazionale dovrebbe rispettare la volontà del popolo afghano e incoraggiare Kabul a raggiungere una struttura politica ampia e inclusiva che sia adatta alle condizioni nazionali. Infine, il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, ha affermato che i conflitti etnici e religiosi presenti in Afghanistan, insieme al problema della povertà e alla questione dei rifugiati devono essere risolti e bisogna evitare il rischio di una guerra civile innescata da conflitti regionali.

L.L.

Rassegna stampa a cura di:

Valentina Guerra (lingua spagnola)
Ylenia Cossu (lingua portoghese)
Mariella Perrone (lingua spagnola)
Antonella De Stasio (lingua inglese)
Marika Provenzano (lingua tedesca)
Elena Romani (lingua inglese)
Oxana Parshina (lingua russa)
Simona Ferri (lingua francese)
Ludovica Lara (lingua cinese)
Chiara Cavallini (coordinatrice del progetto)